IN ASCOLTO DEL BAMBINO AUTISTICO

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1 IN ASCOLTO DEL BAMBINO AUTISTICO Marta Mosele* Terapista Neuro psicomotricità Gloria Galli, Psicologa tirocinante Letizia Luciano* Psicologa-Psicoterapeuta * S.C. Neuropsichiatria infantile ULSS 3 - Bassano del Grappa Cenni anamnestici Giulio ha attualmente 9 anni, è stata posta diagnosi di Autismo intorno ai tre poco dopo essere approdato al Servizio su richiesta dei genitori che notavano un comportamento singolare e privo di interesse spontaneo nei loro confronti Sviluppo del linguaggio: viene riferita lallazione verso 8-9 mesi, verso i 30 mesi presenta vocalizzi con prosodia ma non articola alcuna parola. Permane una quasi assenza di verbalizzazione spontanea 2 1

2 Controllo sfinterico: è stato raggiunto in ritardo Ritmo sonno-veglia: il sonno viene riferito disturbato da ripetuti risvegli e irrequietezza 3 Attualmente frequenta la quarta elementare con insegnante di sostegno e educatore dell ULSS E presente RM non specificato, linguaggio molto ridotto e con caratteristiche autistiche Buone competenze grosso-motorie, scarsamente investita la motricità fine Molto intento nelle cose a cui è dedicato La presenza dell altro non è avvertita, talvolta attivamente ignorata, molto sporadico l aggancio visivo 4 2

3 Fa un buon gioco motorio, si muove bene e con agilità, sembra orientato dal p. di v. spaziale, ricorda la stanza dove era stato nella seduta precedente e vi si direziona È presente un primo livello di gioco simbolico o uso funzionale dell oggetto: parlare al telefono, suonare una tastiera 5 Cronologia della presa in carico Supporto ai genitori: in più incontri viene condiviso ciò che si conosce di Giulio e della natura del disturbo che va delineandosi negli aspetti salienti, rispondendo alle domande, coinvolgendoli nel progetto terapeutico, attivando le loro risorse per una gestione nel quotidiano più mirata a favorire nel bambino l interazione, l azione condivisa e contrastare chiusura autistica 6 3

4 Visto il tipo di difficoltà presentate (e a prescindere dall etichetta diagnostica specifica che avrebbe ricevuto), Giulio ha iniziato un percorso di terapia neuropsicomotoria Nel contempo è stato inserito alla scuola materna (gruppo piccolissimi) al fine di immetterlo in contesti educativi strutturati e stimolanti il rapporto con l altro sia esso adulto che coetaneo Incontri abbastanza frequenti con le insegnanti della scuola materna: avevano funzione di supporto ed indirizzo. Intervento proseguito poi alla scuola elementare e tuttora in atto. 7 COME E NATO IL PROGETTO Premessa: maggiori difficoltà nell autoregolazione del comportamento aumento di comportamenti aggressivi e oppositivi Diminuzione dell interesse del bambino per le attività proposte il bambino segnala che la stanza di neuropsicomotricità è ora un claustrum e non un luogo di possibili esperienze nuove e più intonate alla fase evolutiva 8 4

5 Obiettivi: facilitare comportamenti sociali adeguati al contesto e diversificati ridurre il discontrollo degli impulsi e dei comportamenti amplificare ed intensificare le mutate competenze comunicative e relazionali che stanno faticosamente emergendo contrastare lo stabilirsi di comportamenti stereotipati favorire una maggior autonomia e organizzazione nel concatenare le azioni migliorare la motricità fine, facilitare un uso delle mani più funzionale e autonomo 9 Caratteristiche Durata del progetto: 6 mesi Laboratorio educativo - occupazionale settimanale Della durata di un ora e mezza-due ore, presenti con il bambino la terapista della NPM e la psicologa tirocinante Metodo Colloquio iniziale di proposta e condivisione con la famiglia del progetto Incontro d èquipe a conclusione della seduta di laboratorio per una riflessione sui passaggi più significativi Incontro finale con la coppia genitoriale per la condivisione e la verifica dei risultati 10 5

6 Spazi e materiale Cucinino e parco di pertinenza della struttura, supermercato e bar adiacenti compresi i percorsi per arrivarvi oggetti, attività e materiali motivanti (cibo, musica, attività grafica-manipolativa, monete e tutto ciò che si presentava nella situazione concreta) materiale iconico per anticipare le attività, facilitare la comunicazione e preparare il bambino alle nuove proposte 11 Complessivamente possiamo definire il contesto predisposto ecologico, molto significativo ed interessante per il bambino, strutturato ma non rigido con uno spazio lasciato alla sua creatività e un attenzione alla prevedibilità al fine di limitare lo scatenarsi dell angoscia. 12 6

7 SOGGETTI COINVOLTI Giulio (nome fittizio) La Famiglia Neuropsicomotricista Psicologa in formazione Psicologa referente del caso 13 LE ATTIVITA La Pizza 14 7

8 8

9 17 La macedonia 18 9

10 3 Convegno Internazionale Autismi,

11 11

12 23 Il Tiramisù 24 12

13

14

15 La Spesa

16 3 Convegno Internazionale Autismi,

17 Compriamo il gelato

18 35 18

19 Risultati (1) Rispetto alla situazione di partenza abbiamo potuto rilevare, alla conclusione del percorso, alcuni cambiamenti in Giulio: una maggiore motivazione e quindi coinvolgimento in quello che faceva. A tale proposito ci sembra eloquente lo sguardo focalizzato del bambino mentre è intento in azioni anche complesse. (v. foto) 37 Risultati (2) un aumentata capacità di sopportare la frustrazione e quindi dilazionare la meta funzionando in modo meno impulsivo e più mentalizzato un maggiore utilizzo della verbalizzazione conseguente ad una spinta motivazionale più intensa un comportamento complessivamente più regolato e adattato 38 19

20 I genitori confermano le nostre osservazioni riscontrando i miglioramenti anche nel contesto familiare dove spesso Giulio continua l attività iniziata nel laboratorio (es. la pizza viene poi messa a cuocere a casa!). Questo lascia ben sperare sulla persistenza dei progressi sia nel tempo che in contesti diversi 39 CONCLUSIONI Si può ravvisare nella continua sollecitazione alla intersoggettività, al piacere dell interazione, allo stabilire ponti, il filo rosso che percorre l operatività di chi si prende cura, a più livelli, del bambino autistico Al di là delle diverse metodologie di trattamento (innumerevoli per questa patologia), riteniamo che gli elementi sopra citati siano basali ed imprescindibili per condurre il bambino verso un percorso di sviluppo cognitivo e psichico possibile 40 20

21 41 21

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