Scheda di Progetto. Mod. PRO rev. 1 del Parte prima
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- Teodoro Timoteo Fadda
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1 Denominazione Servizio Scheda di Progetto Mod. PRO rev. 1 del Parte prima A.I.S.F. ( Agenzia di integrazione sociale per le famiglie) Ambito di intervento e finalità generali Il territorio del Municipio XIII del, è composto da dieci zone con un ammontare complessivo di residenti. Nella realtà metropolitana la questione dell invecchiamento si presenta con una maggiore problematicità in quanto deve essere tenuta in considerazione dalla programmazione territoriale e dalla definizione dell offerta dei servizi. Roma registra nel 2003 una popolazione di 65 e più anni iscritta all anagrafe pari a unità, attestandosi sul 19,7% della popolazione totale. La tendenza all invecchiamento della popolazione è fondamentale nella definizione delle politiche sociali e nella creazione di nuovi servizi e imprese sociali. Tale servizi possono essere soddisfatti in parte dall amministrazione pubblica e in parte dalle imprese, che devono essere create attraverso la progettazione partecipata con le istituzioni pubbliche, i comitati di quartiere, le associazioni di categoria, le scuole, le imprese già esistenti, i cittadini residenti nell area del Municipio. Inoltre il territorio si caratterizza per una gestione familiare delle attività imprenditoriali. La maggior parte delle imprese attive opera nel commerciale (41,9%), seguono le imprese artigiane (30,5%) e quelle della produzione e servizi (27,5%). Un importante lettura delle risorse del territorio è relativa alle concessioni edilizie in quanto segnala sia in termini economico-occupazionali e sia in termini demografici e insediativi alcune importanti direttrici di sviluppo. Nel 2001 il maggior numero delle concessioni sia per i fabbricati (293) e sia per la abitazioni (1.111) attivate nel Municipio Roma XIII a conferma della forte espansione che si registra negli ultimi anni. La Legge 328/00 ha affermato tra i principi: - la centralità del cittadino utente che diviene soggetto attivo di una rete di servizi che deve vedere l integrazione tra le varie componenti del sistema; - la differenziazione delle proposte di intervento che devono permettere al cittadino di orientarsi tra le possibilità offerte sia in riferimento alle proprie necessità che alle proprie esigenze di vita. Il raggiungimento di questi obiettivi prevede misure e servizi atti a promuovere una visione positiva degli anziani soprattutto nei servizi di assistenza domiciliare (anche Mod. PRO rev. 1 del pag. 1 di 6
2 integrata con i servizi sanitari) con personale qualificato, con particolare attenzione allo sviluppo delle capacità di relazione degli operatori nel leggere le richieste non formulate o le sofferenze inespresse e nel saper dare risposte che tengano conto del bisogno di ascolto. Con queste premesse teoriche si sviluppa l idea di un Agenzia di servizi integrati alle famiglie in generale e alla popolazione anziana in particolare, finalizzata alla diversificazione dell offerta dei servizi e all adeguamento delle risposte ai bisogni emergenti. Finalità: Area dei servizi per l autonomia sociale: Miglioramento del livello di autonomia e attivazione della popolazione anziana del Municipio XIII, soprattutto stimolando un atteggiamento mentale dinamico e propositivo delle parti coinvolte per la ricerca di soluzioni nel contesto territoriale; miglioramento della qualità e dell efficacia della gestione della vita quotidiana di persone anziane, con scarsa mobilità e a rischio sociale; miglioramento nell efficienza dell offerta di servizi socio-sanitari. Realizzazione di momenti formativi per assistenti familiari. Area formazione ed integrazione lavorativa: Lavoro di ricerca delle realtà produttive presenti sul territorio; elaborazione di una Banca dati Aziende utile per la mediazione domanda/offerta di lavoro; orientamento e affiancamento della ricerca del lavoro tramite lo strumento dei tirocini formativi; Fonte di finanziamento Bilancio Piano regolatore sociale Servizio da realizzare: Internamente Con enti gestori Con partner Obiettivi del servizio: La modalità operativa innovativa di lavoro di coprogettazione e cogestione, che vede la complementarietà tra il ruolo dei Servizi Sociali del XIII Municipio e l AISF, ruota intorno al concetto di pluripartenariato e di sinergia idonea a ottimizzare gli interventi e le risorse economiche, nel quadro di una comune metodologia orientativa. Mod. PRO rev. 1 del pag. 2 di 6
3 L intervento si pone come filtro e strumento atto a promuovere e a facilitare l interazione tra i cittadini del territorio e le istituzioni. L A.I.S.F. individua due aree di intervento: 1. Area dei servizi per l autonomia sociale: Miglioramento della qualità e dell efficacia della gestione della vita quotidiana delle persone anziane, un miglioramento nell efficienza dell offerta di servizi socio-sanitari nel XIII Municipio, dell equità, dell accessibilità e dell appropriatezza dei servizi; 2. Area formazione ed integrazione sociale e lavorativa: Percorsi di sostegno occupazionale e formativo a persone disoccupate e/o inoccupate. Superamento della logica di sopravvivenza e di sostentamento ancorata a contributi di tipo assistenziale forniti dal ; Destinatari del servizio Persone disoccupate e/o inoccupate, stranieri e immigrati, persone con difficoltà a trovare un lavoro residenti nel Municipio. Cittadini che esprimono un bisogno assistenziale che non è possibile evadere attraverso risorse pubbliche. Anziani e familiari di anziani che hanno fatto richiesta di essere inseriti nel programma di assistenza domiciliare anziani e che sono attualmente in lista di attesa. Descrizione delle attività Attivazione di una rete di partecipazione di Servizi territoriali quali la ASL e il COL ( Centro di Orientamento al Lavoro) con i quali sono stati già attivati dei Protocolli d intesa. Nello specifico i servizi offerti dal progetto AISF sono i seguenti: Incontro tra domanda e offerta finalizzata all inserimento lavorativo soprattutto attraverso lo strumento dei tirocini formativi (borse lavoro); Consulenza ed orientamento finalizzata al sostegno dell autonomia nelle attività quotidiane per i cittadini che vivono soli e che non possono contare su familiari, amici e vicini; si offre un aiuto ad affrontare problemi come la richiesta di informazioni, assistenza socio-sanitaria o interventi di piccola manutenzione a qualità e costi controllati ed un supporto nel reperimento di figure assistenziali nel mercato privato. Incubatore d impresa come elemento di congiunzione tra le due precedenti attività; si tratta di un attività di medio e lungo periodo che mira alla creazione di realtà imprenditoriali nel settore sociosanitario e dei servizi; Mod. PRO rev. 1 del pag. 3 di 6
4 Corsi di formazione per Assistenti Familiari; Corsi di Abilità Sociale nella Ricerca del Lavoro. Risorse umane e/o figure professionali necessarie 1 Mediatore esperto dell inserimento lavorativo:come consulente dell Agenzia in campo previdenziale e normativo. 1 Psicologo tutor: si occupa dei colloqui e della consulenza orientativa offerta agli utenti e dell individuazione delle opportunità di inserimento (attraverso le Borse Lavoro) presso le realtà produttive oltre che nella definizione dei percorsi formativi; sostiene l attività di progettazione educativa volta a sviluppare le potenzialità di crescita personale, di inserimento e partecipazione sociale. Svolge, in collaborazione ed integrazione con l assistente sociale del Municipio, le funzioni di tutor all interno della gestione delle Borse Lavoro. 1 Assistente sociale Responsabile Servizio Borse Lavoro del : svolge attività di coordinamento dell area formazione ed integrazione lavorativa; 1 Assistente sociale del : organizza i corsi di Assistenti Familiari e coordina l area dei servizi per l autonomia sociale. 1 Amministrativo segretario referente per l area dei servizi per l autonomia. Durata prevista del servizio 11 mesi. Eventuali servizi accessori richiesti Creazione di un sito web Piano finanziario del servizio /budget assegnato Costi del personale Figure da impiegare Costo orario N ore Costo complessivo Psicologo tutor Minimo 25 ore sett Mediatore esperto Amministrativo, segretario Costo tirocini formativi 450,00 mensili per 30 ore/sett Corso assistenti familiari Mod. PRO rev. 1 del pag. 4 di 6
5 tutoraggi Costi di funzionamento (coordinamento, strutture, servizi aggiuntivi ecc..) TOTALE ,00 Risultati attesi Nella tabella seguente è definito un set minimo di indicatori e risultati attesi per la valutazione dell efficacia e dell efficienza del servizio. Il raggiungimento o meno dei risultati attesi potrà avere influenza sul proseguimento o sul rinnovo del servizio a fine progetto. L ente proponente dovrà specificare nel progetto come intende raccogliere i dati necessari per il calcolo degli indicatori definiti. È facoltà dell ente proponente ampliare il numero e il tipo di indicatori ma non modificare il set minimo proposto. Il sistema di controllo progettato sarà oggetto di specifica valutazione. Tab. 1 Controlli a carico dell Ente proponente OBIETTIVO Attivazione tirocini formativi (borse lavoro) Incontri con realtà produttive Convenzioni firmate con aziende Tirocini formativi con esito assunzione Persone formate a corso abilità sociali Aggiornamento banca dati incontro domanda e offerta Corso di Abilità Sociale nella Ricerca del Lavoro Corso di formazione per Assistenti Familiari Assistenti familiari formate con esito positivo protocolli per corso assistenti familiari INDICATORE RISULTATO ATTESO Numero annuo 50 mensile Numero annuo 20 mensile FREQUENZA DEL CONTROLLO Numero annuo 10 semestre % 25% semestre Numero a corso Minimo 12 annuo report presente semestre Numero annuo 1 anno Numero annuo 2 semestre Numero a semestre 12 semestre ASL, Cooperative presenti annuo L ente è tenuto ad eseguire i controlli di sua pertinenza ed a fornire al, con la periodicità definita, i risultati ottenuti. Tab. 2 Controlli eseguiti dal Mod. PRO rev. 1 del pag. 5 di 6
6 OBIETTIVO Regolarità amministrativa Pagamento tirocini formativi entro il 10 di ogni mese Disponibilità a partecipare ad incontri congiunti Disponibilità a rivedere il progetto INDICATORE RISULTATO ATTESO Fatture regolari 90% mensili Consegna assegni 80% mensile Presenza a riunioni verbali Modifiche apportate a seguito di revisioni FREQUENZA DEL CONTROLLO 90% semestrale 100% semestre Il Servizio sociale esegue i controlli di propria pertinenza e si riserva comunque la facoltà di eseguire autonomamente il controllo sui risultati forniti dall Ente. Tab. 3 - Modalità di controllo da parte del Tipo di controllo Modalità di esecuzione Frequenza Chi lo esegue Verifica documentale sui Trasmissione mod. RID e mensile Sagnella risultati trasmessi valutazione risultati Verifica diretta del servizio Controllo della soddisfazione dell utente Controllo amministrativo Somministrazione questionario agli utenti Verifica documenti inviati dal gestore trimestre mensile Sagnella Carosi Mod. PRO rev. 1 del pag. 6 di 6
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