informatica di base per le discipline umanistiche
|
|
- Ada Tommasi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 informatica di base per le discipline umanistiche vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia ottava lezione: la dinamica del testo vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia 1
2 come cresce il vocabolario di un testo? il vocabolario di un testo cresce quando introduciamo nel testo una parola mai usata prima intuitivamente la crescita di un vocabolario è rapida all inizio, in quanto ogni parola che usiamo ha la tendenza ad essere nuova (raramente ci sono ripetizioni nella stessa frase) aumentando il numero di frasi, tuttavia, aumenta la probabilità di riusare parole già usate il ritmo di crescita del vocabolario di un testo tende quindi a diminuire all aumentare del numero di frasi... (per saperne di più clicca sulle parole evidenziate in giallo!) come cresce il vocabolario di un testo (prime 1000 parole) coefficiente angolare intercetta coefficiente angolare 2
3 come cresce il vocabolario di un testo (prime 1000 parole, interpolazione a potenza) come cresce il vocabolario di un testo? (II) esistono classi di parole che è praticamente impossibile non ripetere all interno di un testo anche molto breve queste classi sono formate dalle cosiddette parole grammaticali (articoli, preposizioni, ausiliari ecc.), che costituiscono l impalcatura morfosintattica di una frase queste classi sono, tipicamente, relativamente ristrette (contengono pochi elementi) e chiuse, cioè non sono soggette ad espandersi attraverso processi produttivi del lessico come la derivazione o la composizione (per saperne di più clicca sulle parole evidenziate in giallo!) 3
4 come cresce il vocabolario di un testo? (III) un altro fattore evidente che ritarda la crescita esponenziale del vocabolario all interno dello stesso testo è la coerenza lessicale : la necessità, cioè,di ripetere concetti che sono legati al dominio o alla situazione specifica di cui parla il testo la frequenza media la frequenza media di una parola nel testo è data dal rapporto tra la lunghezza del testo e la grandezza del suo lessico: T / V _ f ( T ) = f ( v 1 ) + f ( v 2 ) V f ( v V ) T = V 4
5 la frequenza media (II) all inizio ogni parola è usata in media poco più di una sola volta (freq media 1) non appena ripetiamo una stessa parola, tuttavia, la freq media cresce (freq media > 1) in generale freq media tende a crescere per due ragioni: le parole grammaticali si ripetono, andando ad aggiungersi a T ma lasciando V invariato; il vocabolario a sua volta, come abbiamo visto, rallenta il suo ritmo di crescita col passare del testo (per saperne di più clicca sulle parole evidenziate in giallo!) come cresce freq media? il ritmo di crescita di freq media tende a rallentare col passare del testo perché? la frequenza cresce linearmente al crescere del testo se il peso del lessico fosse costante, la crescita di freq media resterebbe lineare, ma avrebbe un ritmo inferiore (la retta che descrive questo andamento sarebbe più inclinata verso l asse delle x) se il peso del lessico aumentasse in modo lineare, freq media sarebbe costante dal momento che il lessico cresce in modo non lineare (con una potenza di poco inferiore all unità) solo una crescita di frequenza non lineare (con esponente di poco inferiore a 2) potrebbe consentire a freq media di crescere linearmente (per saperne di più clicca sulle parole evidenziate in giallo!) 5
6 frequenza media in Pinocchio curve di crescita del vocabolario 6
7 crescita di freq media (fine cresce tutto in questo modo? no! la lunghezza media di una parola tende a stabilizzarsi col passare del testo, cioè tende ad assumere un valore costante dopo una serie di oscillazioni casuali (legge dei grandi numeri) 7
8 campionamento casuale analogamente se invece di monitorare lo stesso testo nel tempo, se ne estraggono tanti campioni casuali, e se ne calcola per ciascuno lun media, il valore più volte attestato tenderà a riprodurre lun media di tutto il testo... campionamento casuale (II)... tanto meglio, quanto maggiore è la lunghezza dei campioni: 8
9 campionamento casuale (III) per il teorema del limite centrale, i valori campionari di lunghezza media tenderanno a distribuirsi intorno al valore più attestato (valor medio) secondo una caratteristica forma a campana (curva gaussiana) e cioè con valori progressivamente decrescenti, disposti simmetricamente rispetto all asse della campana... (per saperne di più clicca sulle parole evidenziate in giallo!) nona lezione la dinamica del testo fine ottava lezione (lezione 9) 9
10 derivazione la derivazione è uno di quei processi morfologici produttivi attraverso i quali il nostro vocabolario si arricchisce la derivazione consiste nel generare una parola nuova a partire da un altra già esistente attraverso l uso di un suffisso derivazionale ad esempio, dal sostantivo industria possiamo derivare l aggettivo industriale, da quest ultimo il verbo industrializzare e da quest ultimo il sostantivo industrializzazione una parola derivata è una parola nuova, con una sua categoria grammaticale autonoma e un suo paradigma flessionale, non una forma flessa di una parola esistente composizione la composizione è uno di quei processi morfologici produttivi attraverso i quali il nostro vocabolario si arricchisce la composizione, a differenza della derivazione, consiste nel generare una parola nuova giustapponendo due (o più) parole esistenti ad esempio, oggetto ricordo, conferenza stampa, nave scuola, sala riunioni ecc. 10
11 la distribuzione gaussiana 68.27% 11
informatica di base per le discipline umanistiche
informatica di base per le discipline umanistiche vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia ottava lezione: la dinamica del testo vito
Dettagliinformatica di base per le discipline umanistiche
informatica di base per le discipline umanistiche vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia sesta lezione: la dinamica del testo vito
Dettagliinformatica di base per le discipline umanistiche
informatica di base per le discipline umanistiche vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia sesta lezione: la dinamica del testo vito
DettagliLinguistica Computazionale
Linguistica Computazionale La Legge di Zipf 13 ottobre 2014 Distribuzione della frequenza delle parole Rango di una parola (r v ) posizione occupata da una parola in un ordinamento di frequenza discendente
DettagliDistribuzione Normale
Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure di una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata di
DettagliDistribuzione Normale
Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure relative a una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata
DettagliDistribuzione normale
Distribuzione normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure relative a una grandezza che varia con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata
DettagliDistribuzione Normale
Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure di una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata di
DettagliTipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione
Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione L. Boni Variabile casuale In teoria della probabilità, una variabile casuale (o variabile aleatoria o variabile stocastica o random variable)
DettagliMicroeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 2010/2011 Prof. C. Perugini
Microeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 010/011 Prof. C. Perugini Esercitazione n.1 1 Obiettivi dell esercitazione Ripasso di matematica Non è una lezione di matematica! Ha lo scopo
DettagliStudio del segno delle derivate. Lezione 11 del 6/12/2018
Studio del segno delle derivate Lezione 11 del 6/12/2018 Segno della derivata prima Data una funzione f(x) derivabile in un intervallo I, allora se f x > 0 x I allora la funzione f(x) è strettamente crescente
DettagliIIS Algarotti, Venezia a.s. 2017/18 Classe 1C Turistico Materia: Fisica PROGRAMMA SVOLTO
IIS Algarotti, Venezia a.s. 2017/18 Classe 1C Turistico Materia: Fisica Le grandezze fisiche e la loro misurazione: Il metodo scientifico Misure e unità di misura; il Sistema Internazionale Gli strumenti
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia. Corso di Statistica Medica
Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia Corso di Statistica Medica Le distribuzioni teoriche di probabilità La distribuzione Normale (o di
DettagliProblema 1 PNI. = 2 vale 2. Abbiamo allora. ae b 2. a 1 + e b 2 = 4
Problema 1 PNI 1. Nelle ipotesi di derivabilità del problema, un punto di massimo x 0 per f deve annullare la sua derivata prima ( f (x 0 ) = 0) e localmente soddisfare la disuguaglianza f (x) 0 per x
DettagliMATRIMONI IN ITALIA - TREND. Movimento Ciclico Netto. y = -3849,2x SERIE DETRENDIZZATA MCN ANNI MATRIMONI TREND
Equazione linea di tendenza y = -3849,2x + 383974 ANNI MATRIMONI TREND SERIE DETRENDIZZATA MCN 44.464 38.125 MCL 1,64 1972 418.944 376.276 1,113 1,1 1973 418.334 372.426 1,123 1,11 43.215 368.577 1,94
DettagliMATEMATICA E STATISTICA
DIPARTIMENTO DI AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE E AMBIENTE (Di3A) Corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari Anno accademico 2018/2019-1 anno MATEMATICA E STATISTICA MAT/04-6 CFU - 1 semestre Docente
DettagliLA DISTRIBUZIONE NORMALE
LA DISTRIBUZIONE NORMALE Italo Nofroni Statistica medica - Facoltà di Medicina Sapienza - Roma La più nota ed importante distribuzione di probabilità è, senza alcun dubbio, la Distribuzione normale, anche
DettagliLa distribuzione delle frequenze. T 10 (s)
1 La distribuzione delle frequenze Si vuole misurare il periodo di oscillazione di un pendolo costituito da una sferetta metallica agganciata a un filo (fig. 1). A Figura 1 B Ricordiamo che il periodo
DettagliBy Fabriziomax. Storia del concetto di derivata:
By Fabriziomax Storia del concetto di derivata: Introduzione: La derivata fu inventata da Newton per risolvere il problema pratico di come definire una velocita e un accelerazione istantanea a partire
DettagliL analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta
L analisi dei dati Primi elementi Metodo dei minimi quadrati Negli esperimenti spesso si misurano parecchie volte due diverse variabili fisiche per investigare la relazione matematica tra le due variabili.
DettagliREGISTRO DELLE LEZIONI*
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Dipartimento di Matematica Corso di laurea in Statistica matematica e trattamento informatico dei dati Nome: Statistica Inferenziale codice: 483847 codice padre (se ins.
DettagliMATEMATICA E STATISTICA
DIPARTIMENTO DI AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE E AMBIENTE (Di3A) Corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari Anno accademico 2017/2018-1 anno MATEMATICA E STATISTICA MAT/04-6 CFU - 1 semestre Docente
DettagliEsame di Matematica e Abilità Informatiche - 12 Luglio Le soluzioni
Esame di Matematica e Abilità Informatiche - Luglio 3 Le soluzioni. Data la funzione f ( ln( a. trova il dominio di f b. scrivi, esplicitamente e per esteso, quali sono gli intervalli in cui f( risulta
Dettagliinformatica di base per le discipline umanistiche
informatica di base per le discipline umanistiche vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia (per iniziare ) seconda lezione informazioni
DettagliPROGRAMMA DI MATEMATICA APPLICATA Classe III SIA sez. A A.S. 2015/2016
PROGRAMMA DI MATEMATICA APPLICATA Classe III SIA sez. A A.S. 2015/2016 LE DISEQUAZIONI 1. Le disequazioni di primo e secondo grado 2. Le disequazioni di grado superiore al secondo e le disequazioni fratte
DettagliLinguistica Computazionale
Linguistica Computazionale Frequenze di parole 7 ottobre 2014 Statistica terminologia di base Popolazione (collettivo) l insieme delle entità (oggetti, individui, eventi, ecc.) che rappresentano il dominio
DettagliDerivata di una funzione
Derivata di una funzione Prof. E. Modica http://www.galois.it erasmo@galois.it Il problema delle tangenti Quando si effettua lo studio delle coniche viene risolta una serie di esercizi che richiedono la
DettagliAPPLICAZIONE DELLA DEVIATA GAUSSIANA STANDARD
APPLICAZIONE DELLA DEVIATA GAUSSIANA STANDARD In una popolazione di ragazze di età inclusa tra i 18 e i 25 anni, la concentrazione di emoglobina nel sangue (x) approssima la distribuzione gaussiana con
DettagliParole e frequenze. Alessandro Lenci
Parole e frequenze Alessandro Lenci Università di Pisa, Dipartimento di Linguistica Via Santa Maria, 36, 5600 Pisa, Italy alessandro.lenci@ilc.cnr.it Linguaggio e comunicazione - LO042 Rango di una parola
DettagliEsercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 2005/2006
Esercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 005/006 Antonella Ballabene SOLUZIONI -14 marzo 006- SCHEMA per lo STUDIO di FUNZIONI 1. Dominio della funzione f)..
DettagliStatistica. Lezione 4
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 4 a.a 2011-2012 Dott.ssa Daniela
DettagliBreve ripasso di statistica
Breve ripasso di statistica D.C. Harris, Elementi di chimica analitica, Zanichelli, 1999 Capitolo 4 1 Il protocollo analitico Campionamento: 1. estrazione del campione dal lotto 2. conservazione e trasporto
DettagliMICROECONOMIA. Prof.ssa Carla Massidda
Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche Corso di Laurea in Economia e Gestione Aziendale A.A. 2015-2016 MICROECONOMIA Prof.ssa Carla Massidda Argomenti
DettagliProgramma Didattico Annuale
LICEO STATALE SCIENTIFICO - LINGUISTICO - CLASSICO GALILEO GALILEI - LEGNANO PdQ - 7.06 Ediz.: 1 Rev.: 0 Data 02/09/05 Alleg.: D01 PROG. M2 PROCEDURA della QUALITA' Programma Didattico Annuale Anno Scolastico
DettagliLezione 10: Interpolazione lineare Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata. Prof. Massimo Aria
Lezione 10: Interpolazione lineare Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Il concetto di interpolazione In matematica, e in particolare in
DettagliIndici di eterogeneità e di concentrazione
Indici di eterogeneità e di concentrazione Dario Malchiodi e Anna Maria Zanaboni 31 ottobre 2017 1 Indici di eterogeneità Nel caso di variabili qualitative nominali la varianza e gli altri indici da essa
DettagliMatematica Lezione 20
Università di Cagliari Corso di Laurea in Farmacia Matematica Lezione 20 Sonia Cannas 7/12/2018 Applicazioni delle derivate: calcolo dei iti Le derivate permettono di calcolare i iti che presentano le
DettagliTema 1: esercizi. 1. Studiare la funzione seguente e tracciarne un grafico qualitativo. + = Soluzione 1) Dominio x ( ) { }
Tema : esercizi. Studiare la funzione seguente e tracciarne un grafico qualitativo. ) Dominio ( ) { } R \ f Dom ) Intersezione con gli assi impossibile per il dominio ± e si ottiene ancora ( ) ; e ( )
DettagliDerivate di ordine superiore
Derivate di ordine superiore Derivate di ordine superiore Il processo che porta alla definizione di derivabilta e di derivata di una funzione in un punto si puo iterare per dare per ogni intero positivo
DettagliCORSO DI MATEMATICA E LABORATORIO ESERCIZI ASSEGNATI NELL A.A. 2016/17
CORSO DI MATEMATICA E LABORATORIO ESERCIZI ASSEGNATI NELL A.A. 26/7 GABRIELE BIANCHI Gli esercizi che seguono sono quelli che assegnerò durante il corso 26/7. Tutti gli esercizi presenti in un compito
DettagliDispensa sulla funzione gaussiana
Sapienza Università di Roma Dipartimento di Scienze di Base e Applicate per l Ingegneria Sezione di Matematica Dispensa sulla funzione gaussiana Paola Loreti e Cristina Pocci A. A. 011-01 1 Introduzione:
DettagliAnalisi dei Dati Tabelle e Grafici
Analisi dei Dati Tabelle e Grafici Spesso una misurazione consiste nello studio di una grandezza,y i in funzione di un altra, x i. Esempi: o lo spazio percorso da un oggetto in funzione di un intervallo
DettagliINDICE. XIII Prefazione
INDICE XIII Prefazione Capitolo zero Prerequisiti 3 Unità uno Statistica descrittiva 5 Capitolo uno Statistica descrittiva di base 5 1.1 Tipi di dati in biologia 6 1.2 Sintesi della statistica descrittiva
DettagliTeorema del limite centrale TCL Questo importante teorema della statistica inferenziale si applica a qualsiasi variabile aleatoria che sia combinazion
Teorema del limite centrale TCL Questo importante teorema della statistica inferenziale si applica a qualsiasi variabile aleatoria che sia combinazione lineare di N variabili aleatorie le cui funzioni
DettagliOgni misura è composta di almeno tre dati: un numero, un'unità di misura, un'incertezza.
Ogni misura è composta di almeno tre dati: un numero, un'unità di misura, un'incertezza. Misure ripetute forniscono dati numerici distribuiti attorno ad un valore centrale indicabile con un indice (indice
DettagliIndici di eterogeneità e di concentrazione
Indici di eterogeneità e di concentrazione Dario Malchiodi e Anna Maria Zanaboni 12 gennaio 2016 1 Indici di eterogeneità Nel caso di variabili qualitative nominali la varianza e gli altri indici da essa
Dettaglic. Verifica, relativamente al modello scelto, che ammette un minimo relativo.
N.3 Le curve di costo. Un azienda che fabbrica accessori di arredamento, produce in un giorno un certo numero x di vasi di vetro e, per il costo totale, stima una spesa fissa di 80 al giorno e una spesa
DettagliLiceo Scientifico Statale Einstein
Liceo Scientifico Statale Einstein PROGRAMMA CONSUNTIVO MATEMATICA Classe IV I Anno Scolastico 2017-2018 Docente: prof. Barbara Veronesi Ore di insegnamento: 4 settimanali Funzioni Classificazione delle
DettagliTeoria e tecniche dei test
Teoria e tecniche dei test Lezione 9 LA STANDARDIZZAZIONE DEI TEST. IL PROCESSO DI TARATURA: IL CAMPIONAMENTO. Costruire delle norme di riferimento per un test comporta delle ipotesi di fondo che è necessario
DettagliFondamenti di Meccanica Quantistica (Prof. Tarantelli)
Fondamenti di Meccanica Quantistica (Prof. Tarantelli) 1 MOTO LINEARE E L OSCILLATORE ARMONICO 2 EQUAZIONE DI SCHRODINGER Equazione di Schrödinger: descrive il comportamento di un insieme di particelle:
DettagliPROGRAMMA DI MATEMATICA APPLICATA
PROGRAMMA DI MATEMATICA APPLICATA Classe II A Turismo A.S. 2014/2015 Prof.ssa RUGGIERO ANGELA ISABELLA I NUMERI REALI Radicali: - Riduzione allo stesso indice e semplificazione - Alcune operazioni fra
DettagliEsercitazione: La distribuzione NORMALE
Esercitazione: La distribuzione NORMALE Uno dei più importanti esempi di distribuzione di probabilità continua è dato dalla distribuzione Normale (curva normale o distribuzione Gaussiana); è una delle
DettagliLezione 2. La cassetta degli arnesi
Lezione 2 La cassetta degli arnesi La funzione Funzione Per funzione si intende una legge che associa ad ogni valore assunto da una variabile (x) un solo valore della variabile (y). La variabile x è detta
Dettaglilezione 10 AA Paolo Brunori
AA 2016-2017 Paolo Brunori Redditi svedesi - il dataset contiene i dati di reddito di 838 individui - il dataset contiene le variabili: sex = sesso age = età edu = anni di istruzione y_gross = reddito
DettagliITI M. FARADAY PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.s CLASSI: QUARTE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4 Matematica
CLASSI: QUARTE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4 Matematica MACRO UNITA' PREREQUISITI TITOLO UNITÀ DI APPRENDIMENTO COMPETENZE ORE PREVISTE PERIODO EQUAZIONI E DISEQUAZIONI
DettagliAPPUNTI DI STATISTICA INFERENZIALE. Avalle Fulvia, maggio 2014, ITSOS MARIE CURIE CLASSI 4A BIO e 4B BIO
APPUNTI DI STATISTICA INFERENZIALE Avalle Fulvia, maggio 2014, ITSOS MARIE CURIE CLASSI 4A BIO e 4B BIO PREREQUISITI VARIABILE ALEATORIA (QUANTITATIVA): è una funzione che associa un numero reale ad ogni
DettagliLa logistica: una curva semplice con molte applicazioni
La logistica: una curva semplice con molte applicazioni Francesco Galvagno Relatore: Franco Pastrone Università degli studi di Torino Scuola di Studi Superiori di Torino Torino, 27 giugno 2017 Francesco
DettagliCorrezione secondo compitino, testo B
Correzione secondo compitino, testo B 7 aprile 2010 1 Parte 1 Esercizio 1.1. Tra le funzioni del vostro bestiario, le funzioni che più hanno un comportamento simile a quello cercato sono le funzioni esponenziali
DettagliLezione 11 (30 novembre)
Lezione 11 (30 novembre) Teorema di De l Hopital Massimi e minimi assoluti e relativi Funzioni limitate superiormente e inferiormente Legame tra derivata prima e crescita e decrescita della funzione Derivata
Dettaglif x = cos(5x 2 + 3) f t = sin(6x + 4)
f x = 3x 5 + 3 x f t = 3t 4 e t f x = x2 +3x 5ex f t = 2t + 7 cos t 4 f x = cos(5x 2 + 3) f t = sin(6x + 4) g x = ln(x 2 + 3) h x = 3x 2 + 5 sin (7x + 9) g t = e x2 +cos(2x) h x = 3e3x x 6 f t = tan(3t)
DettagliPrime nozioni sui segnali
Prime nozioni sui segnali Ø Conce'o di segnale Ø ed esempi di segnali elementari sia determinis4ci che casuali (media, deviazione standard, densità di probabilità) Ø Operazioni sui segnali Ø Energia, potenza,
DettagliProgrammazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva
Fondamenti di Informatica Ester Zumpano Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva Lezione 5 Statistica descrittiva La statistica descrittiva mette a disposizione il calcolo di
DettagliQUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009
QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009 RIFERIMENTI NORMATIVI INDICAZIONI NAZIONALI 2003 (OSA) L. n 53/2003 e D. Lgs 59/2004 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO 2007 QUADRO DI RIFERIMENTO
DettagliINTRODUZIONE ALLA STATISTICA PER LA RICERCA IN SANITA
INTRODUZIONE ALLA STATISTICA PER LA RICERCA IN SANITA IRCBG 19027 Modulo Dal campione alla popolazione: l'inferenza e l'intervallo di confidenza IRCCS Burlo Garofolo Formazione, Aula A via dell Istria
DettagliCorrezione secondo compitino, testo A
Correzione secondo compitino, testo A 7 aprile 2010 1 Parte 1 Esercizio 1.1. Tra le funzioni del vostro bestiario, le funzioni che più hanno un comportamento simile a quello cercato sono le funzioni esponenziali
DettagliSegnali e trasformate
Segnali e trasformate - 1 Corso di Laurea in Ingegneria dell Automazione Segnali e trasformate DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093020 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi
DettagliPer rispondere al primo quesito è necessario avere una stima de volume della stanza, la cui base è la regione rappresentata in figura 1
Problema1 Suppletiva 2016 Soluzione 1. Per rispondere al primo quesito è necessario avere una stima de volume della stanza, la cui base è la regione rappresentata in figura 1 La regione ha un contorno
DettagliSCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA PROBLEMA 2. Figura 1
www.matefilia.it SCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA 216 - PROBLEMA 2 Nella figura 1 è rappresentato il grafico Γ della funzione continua f: [, + ) R, derivabile in ], + ), e sono indicate le coordinate
DettagliEsercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 12 Dicembre Calcolo di Derivate
Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 206/207 Pietro Pastore Lezione del 2 Dicembre 206 Calcolo di Derivate Nella seguente tabella elenchiamo le derivate delle funzioni elementari f() f () k 0 n e
DettagliControlli Automatici LA Segnali e trasformate
- 1 Corso di Laurea in Ingegneria dell Automazione DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093020 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi Controlli Automatici L - 2 Segnali tempo continui
DettagliLaboratorio di Fisica I - A.A. 2017/2018. Relazione dell esperienza N. 3
Laboratorio di Fisica I - A.A. 2017/2018 Relazione dell esperienza N. 3 Titolo Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico semplice Gruppo 9 Faddetta
DettagliRegressione Lineare Semplice e Correlazione
Regressione Lineare Semplice e Correlazione 1 Introduzione La Regressione è una tecnica di analisi della relazione tra due variabili quantitative Questa tecnica è utilizzata per calcolare il valore (y)
Dettagli19 Marzo Equazioni differenziali.
19 Marzo 2019 Equazioni differenziali. Definizione 1. Si chiama equazione differenziale una relazione che coinvolge una o più derivate di una funzione incognita y(x), la funzione stessa, funzioni di x
DettagliCORSO DI MATEMATICA E LABORATORIO ESERCIZI ASSEGNATI NELL A.A. 2017/18
CORSO DI MATEMATICA E LABORATORIO ESERCIZI ASSEGNATI NELL A.A. 27/8 GABRIELE BIANCHI Gli esercizi che seguono sono quelli che assegnerò durante il corso 27/8. Tutti gli esercizi presenti in un compito
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE. Leonardo da Vinci. Martina Franca ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Leonardo da Vinci Martina Franca ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Disciplina: MATEMATICA APPLICATA Classe : 3 ^ A A.F.M. Docente : Prof. GIANGASPERO Francesco Testo :
DettagliAnalisi dei Dati Tabelle e Grafici
Analisi dei Dati Tabelle e Grafici Nell'attività sperimentale spesso si studia una grandezza (Y ) in funzione di un altra (X ). Esempi: lo spazio percorso da un oggetto in funzione del tempo; la pressione
DettagliPROBABILITÀ ELEMENTARE
Prefazione alla seconda edizione XI Capitolo 1 PROBABILITÀ ELEMENTARE 1 Esperimenti casuali 1 Spazi dei campioni 1 Eventi 2 Il concetto di probabilità 3 Gli assiomi della probabilità 3 Alcuni importanti
DettagliDISTRIBUZIONI DI PROBABILITA
DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA Nell associare ai risultati di un esperimento un valore numerico si costruisce una variabile casuale (o aleatoria, o stocastica). Ogni variabile casuale ha una corrispondente
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di Area Tecnica. Corso di Statistica Medica. Le distribuzioni teoriche di probabilità
Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale di Area Tecnica Corso di Statistica Medica Le distribuzioni teoriche di probabilità La distribuzione Normale (o di Gauss) CdL Area Tecnica -
DettagliTeoria e tecniche dei test. Concetti di base
Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi
DettagliProgramma della parte introduttiva: Lezione 5
Programma della parte introduttiva: Lezione 5 Cap. 3 Presentazione e confronto tra misure Cap. 4 Propagazione delle incertezze Cap 5 Misure ripetute e stimatori Cap.6 Organizzazione e presentazione dei
DettagliProgrammazione disciplinare per competenze (Rif.to ALLEGATI del DPR 15 marzo 2010 n. 89)
Programmazione disciplinare per competenze (Rif.to ALLEGATI del DPR 15 marzo 2010 n. 89) Secondo biennio Indirizzo: IPSSAR Disciplina: MATEMATICA 1. 1 Asse culturale: matematico 1. utilizzare il linguaggio
DettagliRELAZIONE FINALE DEL DOCENTE. Materia: MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA Classe 4BPT A. S. 2015/2016
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA Classe 4BPT A. S. 2015/2016 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, in termini di livello medio,
DettagliVerifica delle ipotesi
Statistica inferenziale Stima dei parametri Verifica delle ipotesi Concetti fondamentali POPOLAZIONE o UNIVERSO Insieme degli elementi cui si rivolge il ricercatore per la sua indagine CAMPIONE Un sottoinsieme
DettagliDiario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta
Diario delle lezioni di Calcolo e Biostatistica (O-Z) - a.a. 2013/14 A. Teta 1. (1/10 Lu.) Generalità sugli insiemi, operazioni di unione, intersezione e prodotto cartesiano. Insiemi numerici: naturali,
DettagliINVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME
INILUPPO DI OLO Una volta diagrammate le curve delle potenze disponibili e necessarie, dobbiamo ora usarle per determinare le prestazioni fondamentali del velivolo: tali prestazioni andranno a generare
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia. Corso di Statistica Medica
Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea Triennale di Infermieristica Pediatrica ed Ostetricia Corso di Statistica Medica Le distribuzioni teoriche di probabilità La distribuzione Normale (o di
DettagliAnalisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri
Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia
DettagliInterpolazione Lineare. Emilia Pecori anno scolastico
Interpolazione Lineare Concetto di interpolazione In matematica, e in particolare in analisi numerica, per interpolazione (interpolazione per punti) si intende un metodo per individuare nuovi punti del
DettagliContenuti del programma di Matematica. Classe Terza
Contenuti del programma di Matematica Classe Terza A.S. 2014/2015 Tema Contenuti GEOMETRIA Misura della lunghezza della circonferenza e NEL PIANO area del cerchio. COMLEMENT Equazioni e disequazioni con
DettagliESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012
ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 20/202. Esercizi: lezione 8 novembre 20 Studio di funzione con indicazione degli asintoti e grafico probabile Studiare completamente
DettagliCorso di Analisi Matematica. Calcolo differenziale
a.a. 2013/14 Laurea triennale in Informatica Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale Avvertenza Questi sono appunti informali delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli studenti.
DettagliLA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande)
LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande) Allo scopo di interpolare un istogramma di un carattere statistico X con una funzione continua (di densità), si può far ricorso nell analisi statistica alla
DettagliITI M. FARADAY PROGRAMMAZIONE MODULARE A.s
CLASSI: QUARTE Materia: MATEMATICA e COMPLEMENTI Ore settimanali previste: 4 N. Modulo Titolo Modulo Titolo unità didattiche del modulo Ore previste Periodo mensile Competenze 1 DISEQUAZIONI FUNZIONI LIMITI
DettagliStatistica Inferenziale
Statistica Inferenziale Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Riepilogo lezione 4 Abbiamo visto: Distribuzioni discrete Modelli probabilistici nel discreto Distribuzione uniforme
DettagliLA DISTRIBUZIONE NORMALE o DI GAUSS
p. 1/2 LA DISTRIBUZIONE NORMALE o DI GAUSS Osservando gli istogrammi delle misure e degli scarti, nel caso di osservazioni ripetute in identiche condizioni Gli istogrammi sono campanulari e simmetrici,
DettagliLa casualità nello spazio o nel tempo: la distribuzione di Poisson
La casualità nello spazio o nel tempo: la distribuzione di Poisson Cosa potrebbero rappresentare questi punti? o Organismi o eventi presenti in una certa area Per esempio, ci interessa capire come avviene
Dettaglile scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:
DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it si basano su tre elementi: le scale di misura sistema empirico: un insieme di entità non numeriche (es. insieme di persone; insieme
Dettagli