ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO. Massimo Morè
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- Agata Berti
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1 ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO Massimo Morè
2 ESERCIZIO FISICO E MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE Attività fisica lieve o moderata : glicogeno muscolare glucosio plasmatico acidi grassi liberi impiego trifasico dei substrati energetici Attività fisica intensa : aumenta il consumo di glicogeno muscolare AUMENTATA CAPTAZIONE DI GLUCOSIO A LIVELLO MUSCOLARE NORMOGLICEMIA NEL DM La normoglicemia viene garantita da aumentata produzione di glucosio per incremento della glicogenolisi. Se lo sforzo si protrae aumenta anche la gluconeogenesi epatica DIMISEM Perugia 2002
3 Durante attività fisica : Insulina Glucagone Intervento di altri ormoni controregolatori ( catecolamine, cortisolo, GH) DIMISEM Perugia 2002
4 RISPOSTA ORMONALE ALL ESERCIZIO FISICO INSULINA à nessuna sintesi di GGN, basta con i risparmi! CATECOLAMINE à ridurre GGN a G e portare sangue ai muscoli GLUCAGONE à ridurre GGN a G e trasformare substrati in G CORTISOLO à ridurre proteine ad a.a. da trasformare in G, PA ORMONE DELLA CRESCITA à ridurre GGN a G + ricostruire proteine
5 ESERCIZIO FISICO E MODIFICAZIONI NEL SOGGETTO DIABETICO Eccessiva quantità di insulina esogena determina : elevata utilizzazione del glucosio riduzione della risposta controregolatoria di glucagone e catecolamine IPOGLICEMIA DIMISEM Perugia 2002
6 L attività fisica, paragonabile ad un evento stressante, avvia una serie di INPUT neurormonali volti ad ottenere un riadattamento generale delle funzioni cardiovascolari e metaboliche
7 MA COME? DIMISEM Perugia 2002
8 Aumentata secrezione di CATECOLAMINE ( A e NE) in relazione all entità dello sforzo fisico ed in seguito a stimolazione del sistema simpatico effetti metabolici per aumento di glicogenolisi ed acidi grassi liberi riadattamento cardiovascolare per ridistribuzione della circolazione (muscoli, cute), aumento delle resistenze periferiche, gittata cardiaca, P.A.
9 NA A
10 BILANCIO IDRICO ED ELETTROLITICO L attività fisica intensa e prolungata induce perdita di acqua (traspirazione) ed elettroliti (Na e K) Un primo meccanismo di compenso è dato dalla deviazione del flusso ematico dai reni verso i muscoli ( contrazione diuresi) Significativo aumento della vasopressina, prodotta dal nucleo sopraottico, proporzionale al carico di lavoro e stimolata da : > osmolarità plasmatica < volume liquidi extracellulari > temperatura corporea > angiotensina II stimolazione nervi periferici q ripristino volemia e P.A. q ripristino equilibrio elettrolitico DIMISEM Perugia 2002
11 MODIFICAZIONI BILANCIO IDROELETTROLITICO Ipoferfusione renale RENINA ANGIOTENSINA II ALDOSTERONE
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13 EFFETTI DELL ESERCIZIO FISICO SULLA SECREZIONE DI CORTISOLO CORTISOLO
14 EFFETTI DELL ESERCIZIO FISICO SULLA SECREZIONE DI CORTISOLO L aumento del cortisolo nel corso dell attività fisica è mediato dall ACTH e dipende dall intensità del carico di lavoro o > C in previsione di attività fisica o < C in fase iniziale per momentanea deplezione o >>> C per attività prolungata o intensa Finalizzato a : mantenimento volume liquidi mantenimento P.A. effetto catabolico sulle proteine labili aminoacidi energia utilizzabile nell immediato ed in fase di recupero effetti psicologici DIMISEM Perugia 2002
15 MODIFICAZIONI GH IN CORSO DI ATTIVITA FISICA La secrezione del GH è regolata dall interazione tra GHRH e SS Il GH aumenta proporzionalmente all intensità della A.F., fino a raggiungere uno steady-state ed aumenta ancora con l ipoglicemia. Mentre l ipoglicemia sembra avere un effetto diretto a livello ipotalamico, l effetto dello stress sembra essere mediato da vie serotoninergiche ed oppiacee. L aumento del GH ha vari effetti metabolici
16 FIG. 4. The response of serum GH concentrations to exercise of different intensities Copyright 2007 The Endocrine Society Gibney, J. et al. Endocr Rev 2007;28:
17 FIG. 5. Schematic representation of the possible association between the GH response to exercise and lipolysis La risposta del GH all A.F. ed allo stress favorisce la lipolisi degli acidi grassi liberi, ma è una risposta prevalentemente tardiva Copyright 2007 The Endocrine Society Gibney, J. et al. Endocr Rev 2007;28:
18 MODIFICAZIONI DEL TESTOSTERONE IN CORSO DI ATTIVITA FISICA Argomento estremamente controverso La maggior parte degli studi indica un aumento del T durante A.F. ed una riduzione successiva Possibili cause di aumento : LH = presenta secrezione pulsatile (30 ), ma l aumento del T è rapido Diminuzione della clearance epatica e/o extraepatica = circa il 50% del catabolismo del T avviene a livello epatico e durante A.F. il flusso ematico al fegato si riduce di circa la metà Modificazioni dell ematocrito = l aumento dell emoconcentrazione influenza in modo trascurabile il legame del T con SHBG ed albumina Ridotto uptake nei tessuti bersaglio = riadattamento volto al risparmio Esiste un andamento temporale diverso tra aumento di T ed altri steroidi (Androstenedione, DHEA, steroidi surrenalici). L incremento di questi ultimi è simultaneo a quello del Cortisolo Meccanismi diversi?? Probabile coinvolgimento del sistema simpatico nella produzione testicolare di T attraverso via nervosa diretta ed indipendente? Aumento del flusso plasmatico testicolare? DIMISEM Perugia 2002
19 MODIFICAZIONI DEL TESTOSTERONE IN CORSO DI ATTIVITA FISICA Possibili cause di riduzione tardiva : Soppressione secrezione gonadotropinica Aumento livelli PRL Modificazioni livelli β-endorfine Aumento persistente catecolamine Resistenza testicolare alle gonadotropine Aumento clearance metabolica del T Attività riparativa tessutale dopo esercizio fisico Effetti dell allenamento prolungato sulla fertilità?? DIMISEM Perugia 2002
20 MODIFICAZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI IN CORSO DI ATTIVITA FISICA TIROXINA (T4) La maggior parte degli studi non ha dimostrato significative variazioni del TSH in corso di A.F. Altri hanno documentato lievi aumenti di T4 e T3 totali e delle loro frazioni libere TRIIODOTIRONINA (T3)
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22 MODIFICAZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI IN CORSO DI ATTIVITA FISICA Altri studi hanno dimostrato una riduzione della T3 come conseguenza dell aumentata conversione periferica in rt3
23 CONCLUSIONI 1. Durante l A.F., un insieme di complessi meccanismi entra in gioco, nel soggetto non diabetico, allo scopo di mantenere un fisiologico equilibrio in termini di : q normoglicemia q normalità parametri cardiovascolari attraverso la riduzione dell insulinemia e l intervento dei meccanismi controregolatori 2. Nel soggetto diabetico, soprattutto di tipo 1, il raggiungimento di questi target è ostacolato da : q non sopprimibilità dell insulina esogena o stimolata farmacologicamente q ritardato intervento dei fattori di controregolazione, soprattutto per DAN q eventuale concomitanza di patologie CV q eventuale influenza di terapie DIMISEM Perugia 2002
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