Anno Accademico Laboratorio di Storia e Studi Sociali. Il feudalesimo

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1 Anno Accademico Laboratorio di Storia e Studi Sociali Prof.ssa Maria Sandra Ronchi Il feudalesimo Prof. Cancelli Claudio

2 Il feudalesimo SCOPO Scopo della presente relazione, risultato del lavoro assegnato dalla Prof. Ronchi, docente del Corso di Laboratorio di Storia e Studi Sociali, è descrivere le modalità con le quali viene introdotto e spiegato il Feudalesimo a Giovanna, una ragazza con un ritardo mentale presente in una classe 3^ superiore, sapendo che la docente curricolare non ha previsto nessuna piegatura della propria programmazione per Giovanna e che le lezioni saranno frontali. Tale premessa è riportata nel capitolo 1. Il capitolo 2 riporta la metodologia didattica adottata e gli strumenti ausiliari utilizzati. Il capitolo 3 riporta i contenuti per gli argomenti previsti ed infine il capitolo 4 richiama, come argomento conclusivo, le caratteristiche dei castelli medioevali, argomento propedeutico per la visita didattica. INDICE 1. IL CASO 2. LA DIDATTICA- STRUMENTI, METODI E ARGOMENTI 3. IL FEUDALESIMO 3.1. IL MEDIOEVO 3.2. IL FEUDALESIMO 3.3. IL SISTEMA FEUDALE 3.4. I CAVALIERI 3.5. IL RAPPORTO DI VASSALLAGGIO 3.6. LA CHIESA E LA PACE DI DIO 4. I CASTELLI 5. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

3 1. Il caso Giovanna è in terza superiore. Presenta un ritardo mentale medio-lieve. Nell area storico-geografica si legge: il ritardo mentale e le conseguenti difficoltà di astrazione e memorizzazione della ragazza non le consentono di assimilare adeguatamente i contenuti delle discipline. Anche nella collocazione cronologica dei fatti incontra difficoltà e non riesce a cogliere i rapporti di causa-effetto e le correlazioni fisico-antropiche. Si può perciò ritenere che nell area storico-geografica sia utile rafforzare le capacità di orientamento nello spazio e nel tempo, mirando al raggiungimento di una elementare consapevolezza dei rapporti causa-effetto. La semplificazione dell argomento non comporta una semplificazione dei contenuti, che devono comunque essere salvaguardati considerate le sufficienti capacità intellettive di cui Giovanna è dotata: adottare un linguaggio semplice, lineare non può che predisporla positivamente nell apprendimento dei nuovi contenuti. 2. La Didattica Strumenti, Metodi e Argomenti In assenza dei collegamenti tra il percorso didattico individualizzato con la programmazione disciplinare prevista per la classe, adotterei il percorso nel modo seguente: Durante le lezioni frontali della docente curricolare sono in classe con Giovanna: le facilito l apprendimento estraendo dalla disciplina concetti facili da rappresentare mentalmente. Affronto il feudalesimo in termini narrativi, come riportato nel Capitolo 3, con le argomentazioni esposte per comprendere il concetto di benessere e di povertà (il povero che ha bisogno del ricco), di ricchezza e di sussistenza (semplice sopravvivenza della popolazione) di sudditanza e di anarchia (obbedienza, fedeltà e protezione), di democrazia (feudi assegnati ai vassalli minori) e di stato civile e stato pontificio (diversi principi che sposano obiettivi comuni, di conquista di nuovi territori, di sopravvivenza e di religione). Tali concetti, vissuti in chiave moderna, possono suscitare in Giovanna una partecipazione emotiva sufficiente a immedesimarsi nel passato. A tal fine faccio svolgere a Giovanna i quesiti colorati (tra parentesi tonde) ed i test di autovalutazione I e II, per verificare l apprendimento continuo e valutare il grado di preparazione prima della verifica finale e dell interrogazione.

4 Per sopperire ai lavori individuali/di gruppo ed al brainstorming, propongo alla docente curricolare un uscita didattica per la visita ad un castello feudale e la stesura di una relazione finale in cui saranno riportate le impressioni di quanto osservato. A tal fine proporrei alla docente curricolare di far leggere, prima della visita al castello, quanto riportato nella Capitolo 4: I castelli, al fine di ottenere un coinvolgimento emotivo indispensabile per creare un clima di collaborazione attiva in grado di assicurare l elaborazione del lavoro successivo; schedulerei a tal fine un ora presso il laboratorio di informatica per far consultare due siti significativi per la zona di Milano ( e e far decidere ai ragazzi il castello da visitare (dopo aver definito vincoli e risorse). Nel caso non fosse attuabile l uscita didattica, a conclusione dell intervento espositivo da parte della docente curricolare, con Giovanna affronterei una fase laboratoriale con l uso di materiale audiovisivo e l uso dei siti WEB (informativi e cartografici) per associare all esposizione teorica la ricerca di argomenti necessari a rendere più semplice la rappresentazione di ambienti e contesti sconosciuti. Dopo le definizioni di Medioevo e di Feudalesimo, gli argomenti sui quali focalizzerei maggiormente l attenzione sono due: l organizzazione sociale ed i castelli poiché meglio si prestano ad essere presentati in termini narrativi rispondendo in tal modo alle esigenze di Giovanna. 3. Il feudalesimo 3.1. IL MEDIOEVO In quale periodo storico siamo? Proviamo a ricordarlo? che cosa significa medioevo? Quanto dura e come si divide? MEDIOEVO significa ETA DI MEZZO, cioè in mezzo tra l ETA ANTICA e l ETA MODERNA ( Medio = mezzo evo = età ).

5 Il Medioevo inizia con la fine dell Impero Romano (476 DC) e finisce con la scoperta dell America nel IL FEUDALESIMO Che significato ha la parola feudo? Cosa si intende per feudalesimo? La parola FEUDO è di origine germanica e deriva da fehu, = bestiame, e da ôd, = possesso, quindi possesso di bestiame. Con FEUDALESIMO si intende l organizzazione sociale e politica, tipica dell età medievale, fondata sullo scambio che intercorreva tra il signore e il suo vassallo (protezione in cambio di servizi). IL FEUDALESIMO SEGNA e PRECEDE Il periodo successivo alla caduta dell Impero Romano Lo sviluppo della borghesia artigiana e mercantile È un fenomeno storico che vede una stretta collaborazione tra l Impero Romano e la Chiesa per la difesa del territorio europeo e la diffusione del Cristianesimo

6 Il sistema feudale nasce e diventa più forte nel lungo periodo che va dall incoronazione di Carlo Magno (nominato Imperatore dal Papa nella notte di Natale dell 800 d.c.) all affermazione del Sacro Romano Impero germanico (962 d.c.) Cosa è successo? Papa Leone 3 O incorona Imperatore Carlo Magno: con questa incoronazione nasce il Perché era sacro? 3.3. I SIGNORI E I SERVI DELLA GLEBA Dopo le invasioni barbariche, per sfuggire ai saccheggi ed alle distruzioni che provocano carestie e di conseguenza epidemie, le popolazioni abbandonano le città e si trasferiscono nelle campagne vicino alle ville dei signori chiamate anche corti. Le corti sono grandi case, spesso fortificate da un muro tutto intorno (diventeranno poi i castelli), circondate dalle abitazioni dei servi della gleba. La vita economica dell'europa occidentale ritorna così ad essere primitiva e l unica attività economica praticata è l agricoltura. L economia delle corti è un economia chiusa: vuol dire che ogni corte produce tutto quello che serve ai suoi abitanti. Il feudalesimo crea ricchi e poveri? Chi sono? Ti risulta che nei feudi si crei ricchezza?

7 3.4. I CAVALIERI Poiché le invasioni sono ancora un pericolo i signori sentono il bisogno di trovare qualcuno che li possa difendere. Per questo motivo danno dei territori da governare, detti benefici, ai cavalieri più valorosi in cambio di fedeltà e obbedienza. Di fatto, il cavaliere diventa l uomo di un altro uomo, cioè un vassallo. Questo vincolo di dipendenza che lega signore e vassallo si chiama rapporto di vassallaggio IL SISTEMA FEUDALE Lo stesso Carlo Magno non riesce a controllare tutto l impero da solo perché è molto vasto; per questo motivo si affida a questo tipo di sistema e divide l impero in tante parti, chiamate feudi. Dopo aver diviso l impero, assegna ad ogni feudo un sovrano. Il sovrano ha il compito di gestire il feudo. I signori danno i feudi ai vassalli nel corso di una cerimonia chiamata investitura. Durante la cerimonia il vassallo si mette in ginocchio, disarmato, davanti al signore, mette le mani nelle sue mani e giura di essere fedele e di combattere per lui contro i nemici. A sua volta il vassallo può concedere parte del feudo ad altri cavalieri (valvassori), che a loro volta possono farlo con altri vassalli minori (valvassini). Insieme al feudo, il vassallo riceve anche alcuni diritti, chiamati immunità: - può comandare gli abitanti del feudo; - può riscuotere le tasse, cioè prendere i soldi delle tasse; - può far rispettare le leggi.

8 I. TEST DI AUTOVALUTAZIONE - Completa il testo: Il riceve un feudo dal come premio per la sua fedeltà. Il feudo consiste nell amministrazione di un territorio e della sua popolazione. Il vassallo può affidare parte del feudo ad altri cavalieri ( ), che a loro volta possono concederlo ad altri vassalli minori ( ) IL RAPPORTO DI VASSALLAGGIO IL RAPPORTO DI VASSALLAGGIO COMPORTA, QUINDI, DIRITTI E DOVERI SIA DA PARTE DEL VASSALLO CHE DA PARTE DEL SIGNORE. Il vassallo che tradisce il suo signore è accusato di fellonìa (tradimento) e diventa un fellone. I felloni diventano nemici del signore e sono condannati a morte.

9 Il vassallo riceve il feudo a titolo vitalizio, cioè per tutta la vita. Ciò vuol dire che quando il vassallo muore il feudo ritorna al signore, che può decidere di darlo ad un'altra persona. Con una legge dell 877 d.c., il Capitolare di Quierzy, Carlo il Calvo riconosce l ereditarietà dei feudi maggiori. Ciò vuol dire che, d ora in poi, quando il vassallo muore il feudo passa, in eredità, a suo figlio. Di fatto, Carlo il Calvo aumenta il potere dei feudatari maggiori ma allo stesso tempo riduce il suo! Per quanto riguarda i feudi minori bisogna aspettare la Constitutio de feudis di Corrado II il Salico del 1037 d.c. La Constitutio de feudis estende ai vassalli minori i benefici che già avevano i feudatari maggiori. Con questo documento Corrado II il Salico cerca di diminuire il potere dei grandi feudatari. Ritieni la Constitutio de feudis un principio democratico? Perché? 3.7. LA CHIESA E LA PACE DI DIO Le guerre del medioevo, fra le signorie, non sono vere e proprie guerre, bensì degli scontri fra circa 2000 guerrieri, tra cui cavalieri e fanti (guerrieri non armati). Lo scopo delle battaglie è la conquista di nuovi territori o la repressione di qualche rivolta. Quando la situazione raggiunge il massimo livello di violenza, morte e distruzione, interviene la Chiesa che introdusse uno stop alla violenza, chiamata la pace di Dio. Chi usa le armi viene scomunicato dalla Chiesa. Questo divieto non cambia molto la situazione ma è indispensabile per la nascita dell ideale cavalleresco, cioè il cavaliere ha sentimenti, combatte per un vero motivo con lealtà e onore. La Chiesa entra a far parte delle signorie locali, perché: La presenza di una chiesa sul territorio del signore feudale è per quest ultimo motivo di prestigio; I signori locali hanno il potere di insediare i sacerdoti e quindi, attraverso loro, possono influenzare la popolazione;

10 I signori locali sono molto attenti al patrimonio delle chiese rurali: ne controllano le rendite, incamerandone una parte e hanno diritto ad una quota delle eredità lasciate dai fedeli. In poche parole, i signori considerano le chiese rurali un loro investimento. Durante il feudalesimo in Europa quasi tutti divennero cristiani, tranne gli ebrei ed i pagani. Qual è lo scopo della chiesa? II. TEST DI AUTOVALUTAZIONE - Scegli la risposta giusta 1) Il feudo è A. Un castello B. Un pezzo di terra C. Un villaggio 2) I servi della gleba sono A. I cavalieri B. I vescovi C. I contadini 3) Il rapporto di vassallaggio è A. Un vincolo che lega il vassallo al signore B. Un vincolo di parentela C. Un vero e proprio contratto di lavoro 4) L investitura è A. Una cerimonia B. Un premio C. Una festività religiosa 5) Il vassallo diventa un fellone se A. Tradisce il suo signore B. Non gestisce bene il feudo C. Non paga le tasse

11 4. I CASTELLI La presentazione dei castelli avviene utilizzando il tempo passato per permettere a Giovanna di calarsi maggiormente nel periodo storico in esame, essendo già in possesso delle conoscenze basilari. I signori, poi diventati feudatari, vivevano nei CASTELLI, vere e proprie fortezze che sorgevano in cima ad un colle, erano circondati da mura e da un fossato e protetti da un ponte levatoio. Questo perché erano frequenti le guerre tra i feudatari. Sappiamo poco dell'arredamento dei castelli, ma probabile che riducesse a seggiole, sgabelli: è si letti, tavoli Il castello Borromeo di Cassano d Adda ( X secolo ) e tutto era in legno. Un mobile che non mancava mai era il baule. I signori, quando non erano in guerra, si divertivano ascoltando musica. Nei castelli venivano ospitati trovatori e menestrelli, che erano poeti e cantavano l amore per le belle dame e le SILSIS - Sede di Bergamo e Brescia Sostegno 400 ore

12 gesta degli eroi che si erano distinti in battaglia. I signori giocavano con gli scacchi e con i dadi; spesso si esercitavano nel tiro con l arco. Durante le feste organizzavano grandi banchetti che potevano durare anche molti giorni di fila. Spesso i signori organizzavano battute di caccia, che a volte si prolungavano per parecchi giorni. Venivano spesso organizzati anche i tornei: combattimenti a cavallo. Con lunghe lance i cavalieri cercavano di disarcionare l avversario e, a volte, i combattimenti continuavano a terra con la spada e la mazza. Il terreno su cui si svolgevano i tornei, che era chiamata lizza, veniva circondata ossia staccionate e, da da palizzate, dietro, gli spettatori seguivano i duelli. I vincitori, al termine delle gare, presentavano omaggi alle dame. 5. Bibliografia e Sitografia Dispense didattiche della Prof.ssa Ronchi Sostegno 400 h. - A.A. 2007/ 08 L ora di Storia S. Paolucci, G. Signorini Il medioevo- Zanichelli htm dioevo/feudalelismo.htm SILSIS - Sede di Bergamo e Brescia Sostegno 400 ore

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