Ipotesi di piattaforma di secondo livello Gruppo A2A Territori Milano e Sondrio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ipotesi di piattaforma di secondo livello. 2010-2012 Gruppo A2A Territori Milano e Sondrio"

Transcript

1 Ipotesi di piattaforma di secondo livello Premessa Gruppo A2A Territori Milano e Sondrio Lo scenario all interno del quale collochiamo la piattaforma rivendicativa di secondo livello è inedito. Quando affrontammo lo scorso appuntamento di rinnovo della contrattazione di aziendale lo facemmo con lo spirito di costruire un ponte tra le storie negoziali esistenti (ex Aem e ex Asm) per costruire una futuro contrattazione per il Gruppo A2A. La piattaforma presentata nel 2007 segnava già le due direttrici: qualificare la storia contrattuale dell allora Aem e definire un percorso che facesse della contrattazione per tutto il Gruppo A2A la prospettiva dell'azione del sindacato confederale. L esito di quel percorso negoziale fu soddisfacente, anche se quel che ne seguì successivamente non ci permise di praticare un salto di qualità nel senso della contrattazione di Gruppo. L accordo di secondo livello del 19 dicembre 2007 prevedeva alcuni elementi di innovazione (in particolare sugli strumenti relazionali), una serie di rimandi a tavoli di verifica (alcuni tradotti in verbali di accordo, altri no), il rinnovo di accordi economici nella forma diretta ed indiretta (premio di risultato e/o Craem), la scadenza per il 31 dicembre Successivamente, il 21 dicembre 2007, fu firmato l accordo relativo alla fusione tra Aem ed Asm. In particolare veniva confermato il complesso degli accordi vigenti su base degli ex perimetri aziendali e si guardava alla necessità di dotarsi di un unico protocollo di relazioni industriali nel Gruppo A2A. Dal primo gennaio 2008, con la nascita di A2A, si è avviato un progressivo processo di riorganizzazione societario e aziendale. Questo processo ha conosciuto fasi alterne, alle volte anche di conflitto interno al sistema di governo aziendale. Ancora oggi non ha dispiegato la sua completa configurazione. Diverse, nel frattempo, sono state le società del Gruppo A2A che si sono fuse, anche se non è del tutto consolidato il processo di riorganizzazione societaria. Infatti solo ora si affacciano gli appuntamenti di progressiva integrazione di Amsa ed Ecodeco in A2A. In questa fase di riorganizzazione si ripresentano tutte le questioni alle quali far corrispondere la necessaria risposta sindacale: modifica dei processi lavorativi e dell organizzazione del lavoro, indebite pressioni sui lavoratori che deteriorano il clima aziendale, riduzione dei livelli occupazionali, nuove realtà investite da lavoro precario e aumento del ricorso al lavoro in appalto. Questi ed altri sono i temi sui quali la piattaforma di secondo livello deve fornire risposte cominciando dalla necessità di avviare un confronto sul bilancio di sostenibilità del Gruppo A2A. Come già detto, il 31 dicembre 2009 scade il contratto integrativo ex-aem e si impone la necessità di avviarne la fase di rinnovo per evitare periodi di vacanza contrattuale. E una scelta la cui complessità non deve sfuggire. Questo rinnovo si colloca in uno scenario dove il cambiamento è ancora in atto, dove ancora non si è determinato un unico sistema di relazioni industriali, dove ancora sopravvive la vecchia storia contrattuale delle ex aziende che compongono il Gruppo A2A. La piattaforma rivendicativa tiene conto degli accordi in vigore, di quanto a nostro avviso non ha trovato compiuta e corretta applicazione, della necessità di recuperare alcuni rimandi relativi alla passata contrattazione oltre a punti non affrontati nell esperienza aziendale. Siamo consapevoli che, in questo rinnovo della contrattazione di secondo livello, si può determinare la possibilità che su alcuni aspetti l ambito del negoziato abbia la dimensione di Gruppo come quella naturale: saremo attenti nel cogliere, e se necessario anche nel promuovere, questa eventualità. Ancora una volta agiamo in divenire. Relazioni industriali Fermo restando la necessità di avviare un confronto sul piano industriale di tutto il Gruppo A2A, l attuale sistema di relazioni industriali deve conoscere una fase di consolidamento anche in un ottica di promozione di forme di partecipazione alla vita dell impresa. E necessario valorizzare il ruolo delle RSU qualificando il sistema degli incontri sulle singole società/unità produttive consolidando e sistematizzando le parziali esperienze fino ad ora fatte. 1

2 Puntiamo a una conferma dell attuale sistema di relazioni rafforzando e puntualizzando alcuni aspetti già oggi esistenti. In particolare bisogna: inserire nel sistema di relazioni industriali un livello di confronto articolato sul bilancio di sostenibilità del Gruppo; definire la sistematicità, il formato e la frequenza delle informazioni sul personale da fornire alle RSU/RLS e alle organizzazioni sindacali (livelli occupazionali, tipologie dei rapporti di lavoro, straordinari, politiche retributive aziendali, ecc.); prevedere specifiche sessioni di confronto con le RSU/RLS su formazione, sicurezza salute e ambiente, pari opportunità; definire le procedure di informazione e confronto preventivo, rivolte alle RSU, su ordini di servizio e disposizioni organizzative relative alla società/unità produttiva di pertinenza. Formazione L esperienza dell osservatorio sulla formazione fatta fino ad oggi è, seppur buona, un esperienza da migliorare. Bisogna qualificare il ruolo dell osservatorio sviluppandone la potenzialità di un luogo di discussione utile ad affermare il diritto alla formazione per tutti i lavoratori superando la pratica degli interventi formativi rivolti prevalentemente alle alte professionalità. Proponiamo che l esperienza dell osservatorio sia arricchita dalla possibilità che lo stesso diventi uno strumento che agisca nella dimensione di tutto il Gruppo A2A, superando così la sua natura territoriale. Inoltre riteniamo che si debba: declinare secondo l organizzazione del lavoro esistente l informazione sui programmi formativi rivolgendola sia all osservatorio (in una dimensione generale) sia alle RSU (in funzione del perimetro di riferimento); prevedere almeno un incontro annuale congiunto tra singola RSU, direzione aziendale e osservatorio con lo scopo di approfondire il confronto sulle specifiche iniziative formative e qualificare l individuazione del bisogno formativo; rendere sistematica l informazione, sia all osservatorio sia alle RSU, relativa all applicazione/evoluzione dei programmi formativi; pianificare l istituzione del libretto formativo individuale per ciascun lavoratore; pubblicare i verbali delle riunioni dell osservatorio. Pari Opportunità Forte è il ritardo, in Aem prima e in A2A poi, sul tema delle pari opportunità. Solo di recente, infatti, è stata istituita una specifica Commissione. E prematuro fare una valutazione di questa giovane esperienza che ha il compito di trattare antiche questioni. Pensiamo che la Commissione Pari Opportunità debba, in prospettiva, assumere una dimensione di Gruppo. Al fine di qualificare le attività della Commissione proponiamo che: si preveda la definizione di linee guida per la promozione di comportamenti virtuosi contro qualsiasi forma di discriminazione; si verbalizzi l attività della Commissione rendendola pubblica; si esegua sistematicamente il monitoraggio e la pubblicazione (oltre le previsioni di legge) del rapporto sui generi nei luoghi di lavoro; si preveda almeno un incontro annuale congiunto tra singola RSU, direzione aziendale e Commissione con lo scopo di approfondire il confronto sulle specifiche iniziative nelle singole società/unità produttive in materia di Pari Opportunità. Inoltre si ripresenta l esigenza di: fare uno specifico protocollo che renda esigibili le richieste di part-time, con particolare riferimento alle situazioni familiari, evitando forme di discriminazione rispetto ai percorsi di carriera; studiare la possibilità di realizzare un asilo nido aziendale; prevedere, in materia di congedi parentali, la possibilità di rendere il più effettivo possibile l usufrutto degli stessi (ad esempio orari di lavoro particolari e/o trasferimenti presso altra sede di lavoro con lo scopo di ridurre il pendolarismo). Ambiente e sicurezza Nel corso degli ultimi due anni è nato l osservatorio e, nel tempo, si sono meglio individuate le sue competenze. Oltre a confermare l utilità dell osservatorio riteniamo si debba consolidare questa esperienza qualificandone ulteriormente il ruolo. Proponiamo che l esperienza dell osservatorio sia arricchita dalla previsione che diventi uno strumento che agisca nella dimensione di tutto il Gruppo A2A. Fermo restando la distinzione tra il ruolo dell osservatorio e quello degli RLS, proponiamo: il riconoscimento di un coordinamento RLS su tutto quanto concerne le problematiche di interesse comune a più Società/Unità produttive in materia di salute, sicurezza e ambiente; uno o più incontri annuali congiunti tra tutti gli RLS e tutti gli RSPP; il riconoscimento delle competenze RLS in materia di ambiente con riferimento anche al rapporto con il territorio soprattutto laddove ci sono siti produttivi; 2

3 l estensione della possibilità di ispezione e segnalazione anche presso i cantieri con riferimento ai lavoratori delle ditte che lavorano in appalto e subappalto; prevedere almeno un incontro annuale congiunto tra singola RLS, direzione aziendale e osservatorio con lo scopo di approfondire come le indicazioni promosse dai lavori dell osservatorio si traducono nelle singole società/unità produttive. Inoltre relativamente al ruolo dell osservatorio proponiamo che abbia competenze su: analisi delle politiche del Gruppo per la definizione di linee guida condivise che, valorizzando le migliori pratiche (soprattutto se riferite alla prevenzione), servano da indicazione alle società/unità produttive; definizione di un Codice del Gruppo A2A su prevenzione e tutela della salute e monitoraggio della sua applicazione in A2A, nelle imprese dell appalto e del subappalto; analisi del clima relazionale aziendale al fine evitare fenomeni discriminatori e/o vessatori; diritto di informazione ed analisi sull intervento degli assistenti sociali; la pubblicazione dei verbali delle riunioni dell osservatorio; la definizione di uno specifico intervento sul fenomeno delle dipendenze a partire dalle linee guida definite nello specifico protocollo tra CGIL-CISL-UIL e ASL Città di Milano. Appalti Il ricorso al lavoro in appalto, se semplicemente sostitutivo del lavoro interno, impoverisce il profilo industriale del Gruppo. E nostro obbiettivo difendere i livelli occupazionali all interno del Gruppo A2A e attraverso di essi affermare un profilo industriale per le diverse società/unità produttive del Gruppo. Per questa ragione riteniamo strategico aprire un confronto in sede aziendale che, partendo anche dalle previsioni dei CCNL, affronti il tema del lavoro definendo un protocollo che individui e distingua le cosiddette attività primarie (quelle tipiche del ciclo produttivo), che non sono appaltabili, da quelle cosiddette secondarie che, fermo restando il presidio delle conoscenze, possono essere appaltate. Inoltre, spesso accade che nel sistema degli appalti e dei subappalti si annidino forme di dumping sociale se non, in alcuni casi, addirittura di illegalità. Conseguentemente assume particolare rilevanza la verifica della idoneità delle diverse imprese che operano negli appalti e nei subappalti per il Gruppo A2A. E necessario imprimere una spinta di natura etica che, oltre al rispetto del sistema legislativo, superi la logica del massimo ribasso per l aggiudicazione degli appalti. Bisogna prevedere per le imprese degli appalti e dei subappalti il vincolo al rispetto del Codice del Gruppo A2A su prevenzione e tutela della salute, evitando così che il ricorso al lavoro in appalto diventi anche una forma di esternalizzazione del rischio. Proponiamo che, partendo dal protocollo tra sindacato confederale e istituzioni sull expo 2015, venga definito uno specifico protocollo di Gruppo che preveda: la rivisitazione delle procedure aziendali per la verifica di idoneità delle imprese che possono operare per il Gruppo A2A; la pubblicazione della lista delle imprese che operano in regime di appalto e subappalto per il Gruppo A2A; inserimento nelle gare d appalto di specifici riferimenti al rispetto delle procedure di sicurezza del Gruppo A2A; la possibilità per gli RLS di A2A di accedere a tutte le informazioni per svolgere il loro ruolo anche relativamente alle imprese dell appalto e del subappalto; l estensione alle imprese dell appalto e del subappalto del vincolo di adesione al Codice del Gruppo A2A su prevenzione e tutela della salute ; l esclusione dalla lista delle imprese dell appalto e del subappalto che operano per il Gruppo A2A di tutte quelle che, oltre a non rispettare il sistema di regole vigenti, si distinguano per violazioni delle norme in materia di sicurezza. Permane la necessità di proseguire il confronto sul tema dell organizzazione del lavoro e sui carichi di lavoro delle figure professionali dedicate al presidio delle imprese; in particolare facciamo riferimento a CSE/CSP ed alla necessità di definire un adeguato sistema di tutele loro dedicato. Organizzazione del lavoro, classificazione del personale e politiche retributive E necessario, soprattutto nella fase del cambiamento, porre al centro del confronto tra sindacato e azienda il tema dell organizzazione del lavoro e dei livelli occupazionali. Sul tema della classificazione del personale, in diverse realtà, ci sono accordi per la definizione del corretto inquadramento in relazione al lavoro e alle figure professionali. Questo percorso, per quanto importante, è ancora oggi troppo parziale. Ancora molte sono le aree aziendali dove non si sono definiti, sulla base dell organizzazione del lavoro, accordi sindacali sulla classificazione del personale. Bisogna proseguire e generalizzare il percorso avviato da alcune RSU per la costruzione di accordi sindacali che definiscano le regole per l attribuzione del corretto inquadramento professionale in relazione all organizzazione del lavoro dei diversi reparti/uffici. L obbiettivo è quello di ricondurre l inquadramento professionale, dall uso distorto che spesso ne è stato fatto, a diritto esigibile per ogni singolo lavoratore. Permane la necessità di rendere trasparenti le politiche retributive aziendali distinguendole dall inquadramento professionale. Quindi, rispetto all attuale accordo, bisogna prevedere: 3

4 confronti specifici, a livello di RSU, sull organizzazione del lavoro dei diversi reparti/uffici, con riferimento alle figure professionali esistenti, che abbiano carattere preventivo a fronte di possibili evoluzioni dei processi lavorativi; la definizione di un sistema di conciliazione in sede sindacale, fermo restando il diritto individuale di adire le vie legali, per tutte le forme di vertenzialità individuale con l assistenza delle RSU; confronti preventivi sui criteri delle politiche retributive aziendali; la sistematizzazione delle informazioni, a consuntivo, dei provvedimenti di politica retributiva aziendale effettuati suddivisi per tipologia. Mercato del lavoro Il sindacalismo confederale considera il rapporto di lavoro a tempo indeterminato il normale rapporto di lavoro, rimane quindi di primaria importanza la battaglia contro le diverse forme di precarietà per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Un lavoro stabile corrisponde non solo a una condizione giusta per il singolo lavoratore, ma consente anche la valorizzazione della qualità del lavoro espresso dall organizzazione del lavoro aziendale e quindi anche una migliore qualità del servizio agli utenti. Il ricorso a forme del lavoro atipico non è oggi un fenomeno particolarmente esteso se visto nella sua complessità, però è concentrato in alcune realtà aziendali. La recente estensione ai reparti operativi del ricorso a rapporti di lavoro interinali rappresenta un pessimo indice di degrado del profilo industriale del Gruppo, soprattutto se associato ad una costante riduzione degli organici attraverso il blocco del turn-over. Di conseguenza rimane la necessità costruire, tramite accordi sindacali, percorsi per la stabilizzazione di tutti i rapporti di lavoro in tempi certi, garantendo nel frattempo anche a questi lavoratori adeguati percorsi formativi e pari diritti degli altri lavoratori (inquadramento professionale, Craem, premio di risultato, ecc.). Va migliorato e consolidato il sistema di informazione su tutte le tipologie di rapporto di lavoro presenti in azienda (stage, interinale, tempo determinato, apprendistato, inserimento, co.co.pro., ecc.) Istituti sociali Il capitolo degli istituti sociali rappresenta, soprattutto nella fase della costruzione concreta del Gruppo A2A, un punto di particolare importanza. La valorizzazione della positiva gestione del Craem passa anche attraverso la negoziazione di aspetti, economici e non, che diventano gli strumenti e il modo per offrire un servizio sempre migliore e più completo ai soci. Proprio attorno al Craem e agli altri Circoli si possono determinare le condizioni per offrire ai soci la possibilità di poter usufruire di un welfare contrattuale di carattere universale sul versante della socialità, delle attività ricreative, culturali, commerciali, turistiche e dell integrazione delle prestazioni sanitarie. E necessario non limitarsi a rivendicare un indistinta continuità di gestione del Circolo. Bisogna puntare a consolidare, rafforzare e valorizzare l esperienza milanese del Craem proseguendo nella messa in rete delle opportunità e delle diverse iniziative con l obbiettivo, in prospettiva, di arrivare a costituire un unico Circolo per tutto il Gruppo A2A. Quindi, a favore del Craem, bisogna: rinnovare l accordo sulle colonie per i figli dei dipendenti prevedendo una diversa modulazione dell età, dei periodi di godimento e un aumento del contributo aziendale per bambino; rinnovare l accordo sui contributi per il pagamento del personale del Craem garantendo un adeguamento delle risorse stanziate e la certezza dei flussi di cassa a favore del Craem; verificare e confermare i comodati d uso delle strutture assegnate in gestione al Craem; prevedere che per i lavoratori a CCNL Commercio, e comunque per tutti quelli sprovvisti di analogo istituto, sia prevista l adesione al Craem con la qualifica di socio effettivo; rendere unica ed uniforme la contribuzione A2A per i soci effettivi portandola a 110 euro all anno, sussidi sanitari esclusi, a dipendente; prevedere uno stanziamento di risorse economiche da parte di A2A per l istituzione di un fondo dedicato a prestiti a tasso agevolato per i soci effettivi del Craem; migliorare la funzionalità operativa delle attività di servizio del Craem con riferimento alle dotazioni informatiche periferiche per l accesso all intranet e ai servizi del Craem; mettere a disposizione locali adeguati per specifiche iniziative; consolidare il sistema di agibilità sindacali per confermare il carattere di autonomia gestionale del servizio rivolto ai soci da parte dei componenti il CD del Craem. Previdenza complementare: aumentare il contributo a carico dell azienda per Pegaso. Politiche per l ambiente L esperienza fin qui fatta sui sistemi di incentivazione dell utilizzo dei mezzi pubblici è positiva seppur parziale. L accordo sindacale dei mesi passati, che ha stimolato il convenzionamento con Atm, è un passo importante che coniuga l esigenza di vivere in un territorio meno inquinato con forme di tutela del reddito dei lavoratori. Con questo spirito abbiamo definito uno specifico capitolo che prendesse in esame strutturalmente questa possibilità. 4

5 Proponiamo: il consolidamento dell accordo sindacale, oggi rivolto ad Atm, sui contributi a carico di A2A per favorire gli abbonamenti per i mezzi pubblici prevedendone l integrazione anche con altri mezzi di trasporto pubblico; la definizione di un progetto pilota per l introduzione del car pooling nelle sedi più disagiate; il convenzionamento con Atm per il servizio di bike sharing; la costruzione, in una o più sedi di lavoro, di una Casa dell acqua ; lo studio di un progetto che, a partire dall introduzione di auto elettriche, faccia di A2A una realtà virtuosa nel campo del rispetto dell ambiente; Rimborsi spese e ticket I cambiamenti in atto e la nuova dimensione di A2A impongono la necessità di aprire una riflessione sulle diverse caratteristiche che può assumere la prestazione lavorativa. Alla necessità del rinnovo dei trattamenti sostitutivi della mensa (ticket, indennità pacchetto, piccola trasferta) si aggiunge la necessità di definire un complesso di trattamenti che tengano in debita considerazione la maggiore frequenza con la quale si possono determinare attività lavorative in trasferta. Proponiamo: un aumento del valore facciale dei ticket a 11 euro; un aumento proporzionale dei trattamenti sostitutivi a forfait (indennità pacchetto/piccola trasferta); un adeguamento dei massimali per i rimborsi a piè di lista per il lavoro in trasferta; un adeguamento delle tariffe di rimborso chilometrico; la definizione di procedure per le attività in trasferta Italia/estero; la definizione di indennità di trasferta Italia e estero. Premio di risultato Al momento, gli obbiettivi che ci siamo posti in questi ultimi anni sulla crescita premio di risultato, come fattore di redistribuzione della ricchezza, sono stati raggiunti. Riteniamo necessario riportare nella sfera negoziale anche quelle risorse economiche oggi utilizzate unilateralmente dall azienda. Le priorità sul premio di risultato sono: portare tutte le società nel perimetro di applicazione dell accordo sul premio integrando strutturalmente anche quelle di nuova definizione. raggiungere a regime un montante al 100% teorico del premio di 2000 euro a parametro medio; definire una quota aggiuntiva di premio di 500 euro da negoziare a livello di RSU su obbiettivi specifici di società/unità produttiva; confermare, come nell accordo in vigore, modalità di erogazione del premio che determinano una parametrazione delle erogazioni diversa dalle scale parametriche contrattuali. Varie Ci sono una serie di pendenze che riguardano rimandi della contrattazione aziendale del passato che, poiché non hanno visto soluzione, trovano spazio nell ambito di questa piattaforma. In particolare proponiamo di: regolamentare con accordo sindacale la cosiddetta indisposizione ; rinegoziare, sia in termini normativi sia in termini economici, il trattamento delle aree direttive; negoziare un sistema complessivo di tutele per tutti quei lavoratori che, per via della condizione lavorativa sul territorio, sono esposti a possibili violazioni del codice della strada. In particolare ci riferiamo a: copertura multe, rischio punti patente, indennità guida; ridefinire l accordo RSU/RLS, anche alla luce della recente esperienza del territorio di Brescia, per poterne garantire il rinnovo entro la loro naturale scadenza, che avverrà nei primi mesi del 2010, e l insediamento anche nelle realtà di nuova costituzione del Gruppo; introdurre la bacheca elettronica aziendale per le comunicazioni sindacali; costituire un fondo di sostegno a favore di quelle famiglie che, almeno temporaneamente, non sono nella condizione di poter far fronte al pagamento delle bollette. Approvata all unanimità dall attivo dei delegati. Milano, 24 novembre

Posizione di Filcem-Femca-Uilcem rispetto allo stato delle. trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale unico di.

Posizione di Filcem-Femca-Uilcem rispetto allo stato delle. trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale unico di. Prot. 584 Roma, 25 maggio 2006 Posizione di Filcem-Femca-Uilcem rispetto allo stato delle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale unico di Settore Gas/Acqua Dopo i primi incontri fra le OO.SS.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25 Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il

Dettagli

Piattaforma per il rinnovo del contratto autoscuole e agenzie automobilistiche 2012-2015

Piattaforma per il rinnovo del contratto autoscuole e agenzie automobilistiche 2012-2015 Piattaforma per il rinnovo del contratto autoscuole e agenzie automobilistiche 2012-2015 Premessa Il contesto nel quale avviene il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle autoscuole e agenzie è

Dettagli

IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE. DI BANCA FIDEURAM S.p.A.

IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE. DI BANCA FIDEURAM S.p.A. FABI / FIBA-CISL / FISAC-CGIL / SINDIRIGENTICREDITO / SINFUB / UIL.CA IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE DI BANCA FIDEURAM S.p.A. Ottobre 2000 PREMESSA Sottoponiamo a colleghe

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Chimici PIATTAFORMA RINNOVO CCNL COIBENTI

Chimici PIATTAFORMA RINNOVO CCNL COIBENTI Chimici PIATTAFORMA RINNOVO CCNL COIBENTI PREMESSA Anche se il settore della coibentazione termoacustica risente, inevitabilmente, delle difficoltà relative alle produzioni industriali ed alle realizzazioni

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

Ipotesi Rinnovo Contratto Integrativo Aziendale HPI

Ipotesi Rinnovo Contratto Integrativo Aziendale HPI Ipotesi Rinnovo Contratto Integrativo Aziendale HPI PREMESSA Nel sottolineare l importanza del ruolo che il Contratto Collettivo Nazionale e gli accordi vigenti assegnano alla contrattazione di secondo

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE AZIENDE ARTIGIANE

PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE AZIENDE ARTIGIANE UNIONE ITALIANA LAVORATORI TESSILI ABBIGLIAMENTO PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE AZIENDE ARTIGIANE Area TESSILE MODA Premessa Nell attuale fase di crisi finanziaria

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,

Dettagli

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La

Dettagli

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013-2015

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013-2015 Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013-2015 (art. 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con legge n. 221 del 17 dicembre

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI 52/2010 AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE Guida per gli italiani residenti all estero Ministero dell Interno

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO COMUNE DI COLOGNO AL SERIO Provincia di Bergamo PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO 2015/2017 (Art. 48 del D.Lgs. 198/2006) Approvato con deliberazione della Giunta comunale

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

Dettagli

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007 Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

BOZZA PIATTAFORMA CCNL AGIDAE settore socio-sanitario-assistenziale

BOZZA PIATTAFORMA CCNL AGIDAE settore socio-sanitario-assistenziale BOZZA PIATTAFORMA CCNL AGIDAE settore socio-sanitario-assistenziale Premessa L apertura del confronto per il rinnovo dei Contratti del Comparto Socio Sanitario - Assistenziale - educativo per gli anni

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Apprendistato di alta formazione e ricerca

Apprendistato di alta formazione e ricerca Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la

Dettagli

I punti qualificanti R O M A, D I C E M B R E 2 0 1 2

I punti qualificanti R O M A, D I C E M B R E 2 0 1 2 I punti qualificanti R O M A, D I C E M B R E 2 0 1 2 Premessa 2 Premessa 1 Esattamente un anno fa, il Governo Monti emanava il Decreto Salva Italia (DL 201/2011). Con riferimento alle Casse di previdenza

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Intesa in materia di Previdenza e Assistenza

Intesa in materia di Previdenza e Assistenza Intesa in materia di Previdenza e Assistenza 1 In Verona, il giorno 18 luglio 2002 per quanto specificamente attiene alla prima sezione della presente intesa: tra da una parte le seguenti Società: - Banco

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte Premessa Le politiche delle Amministrazioni locali, ed in particolare le politiche di bilancio,

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

Mo-net RETE CIVICA DI MODENA

Mo-net RETE CIVICA DI MODENA Mo-net RETE CIVICA DI MODENA PROTOCOLLO D INTESA tra Comune di Modena e Fornitori di accessi Internet Modena Dicembre 1995 1 Premesso: che la diffusione della rete Internet svolge un ruolo fondamentale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

Premessa. Relazioni Industriali

Premessa. Relazioni Industriali Piattaforma per il rinnovo contrattuale del CCNL Trasporti e Onoranze Funebri private (FENIOF) 2012 2014 1 Premessa Il settore delle imprese esercenti attività di servizi e trasporto funebre composto da

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987 COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA - COMUNE DI PERUGIA E - le seguenti Associazioni dei Consumatori e degli utenti iscritte all Albo della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 301/E QUESITO RISOLUZIONE N. 301/E Roma, 15 luglio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di Interpello n. 954-787/2007 - Articolo 11 della legge n. 212 del 2000 INPS D.lgs. 21 aprile 1993,

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

VERBALE DI ACCORDO. premesso che

VERBALE DI ACCORDO. premesso che 1 VERBALE DI ACCORDO A Parma, il 25 giugno 2013 tra la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza SpA anche nella sua qualità di Capogruppo, la Banca Popolare FriulAdria SpA, la Cassa di Risparmio della Spezia

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO ANFFAS ONLUS ANALISI CONTRATTI DEL SETTORE

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO ANFFAS ONLUS ANALISI CONTRATTI DEL SETTORE CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO ANFFAS ONLUS ANALISI CONTRATTI DEL SETTORE L analisi nasce dalla necessità di voler approfondire la validità del nostro contratto nazionale Dal confronto e dall

Dettagli

VERBALE DI ACCORDO. premesso che

VERBALE DI ACCORDO. premesso che 1 VERBALE DI ACCORDO A Parma, il 13 giugno 2014 tra la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza SpA anche nella sua qualità di Capogruppo, la Banca Popolare FriulAdria SpA, la Cassa di Risparmio della Spezia

Dettagli

Ente Nazionale Bilaterale per la Formazione

Ente Nazionale Bilaterale per la Formazione Ente Nazionale Bilaterale per la Formazione Contatti Indirizzo: Via Casal Bertone, 171-00159 Roma Tel./Fax: 06.83771862 Mobile: 333.7755585 info@enbiform.it - enbiform@pec.it www.enbiform.it COS È UN ENTE

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali

Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Studio Commerciale e Tributario TOMASSETTI & PARTNERS Informativa Lavoro Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Gentile

Dettagli

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria

Dettagli

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento COMUNE DI NICOTERA Prroviinciia dii Viibo Valenttiia REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Nicotera 01 Marzo 2013 1 Albo Comunale delle Associazioni Regolamento Premesso che: L articolo 3, dello

Dettagli

VERBALE DI ACCORDO. premesso

VERBALE DI ACCORDO. premesso VERBALE DI ACCORDO Tra la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, e le Organizzazioni Sindacali Aziendali, che: premesso l Accordo del 12.11.2009 c.d. di armonizzazione ad esito della procedura sindacale

Dettagli

CAPGEMINI: INTEGRATIVO RINNOVATO!

CAPGEMINI: INTEGRATIVO RINNOVATO! CAPGEMINI: INTEGRATIVO RINNOVATO! FIM, UILM, FISMIC e le RSU scelgono la RESPONSABILITA! FATTI, MERITO E CONCRETEZZA Raggiunto l accordo sul nuovo contratto integrativo di Capgemini Italia, Capgemini BS

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

Incontro informativo LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO. Area Sindacale e Lavoro-Previdenza Confindustria Monza e Brianza Monza, 24 settembre 2012

Incontro informativo LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO. Area Sindacale e Lavoro-Previdenza Confindustria Monza e Brianza Monza, 24 settembre 2012 Incontro informativo LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Area Sindacale e Lavoro-Previdenza Confindustria Monza e Brianza Monza, 24 settembre 2012 La riforma del lavoro Legge 28 giugno 2012, n. 92 Flessibilità

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico

Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico ALLEGATO TECNICO AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO 12 MARZ0 2009 tra il Ministero dell istruzione, e le Organizzazioni sindacali firmatarie del ccnl del personale del comparto scuola, sottoscritto

Dettagli

CONCILIAZIONE NELLA POLITICA DELE PARTI SOCIALI Roma, 2 ottobre 2012

CONCILIAZIONE NELLA POLITICA DELE PARTI SOCIALI Roma, 2 ottobre 2012 CONCILIAZIONE NELLA POLITICA DELE PARTI SOCIALI Roma, 2 ottobre 2012 ACCORDI SINDACALI BITRON SpA IL CONTESTO Il Gruppo Bitron è presente nella provincia di Cuneo con due unità produttive In provincia

Dettagli

Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare

Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare Caratteristiche funzionamento finanziamento e garanzie, dei fondi di previdenza complementare 1 I destinatari Lavoratori dipendenti, privati e pubblici Quadri Lavoratori autonomi Liberi professionisti

Dettagli

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sanità nel welfare che cambia Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sostenibilità del sistema Spesa pubblica per

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità di Napoli

Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità di Napoli Polo della Qualità di Napoli: Il Laboratorio EQDL per conseguire Un progetto ponte fra Scuola e Nuove professionalità del mondo del Lavoro Riccardo Lega Coordinatore del progetto EQDL c/o il Polo Qualità

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO COMUNE DI FLERO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.U.G. (COMITATO UNICO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli