rue ALL. C regolamento urbanistico edilizio aprile 2014 progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "rue ALL. C regolamento urbanistico edilizio aprile 2014 progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi"

Transcript

1 PROVINCIA DI PIACENZA COMUNE DI TRAVO rue regolamento urbanistico edilizio progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi committente Amministrazione Comunale Travo sindaco Lodovico Albasi responsabile settore urbanistica geom. Stefano Aramini aprile 2014 LINEE GUIDA PER IL CORRETTO UTILIZZO DEL COLORE NEGLI INTERVENTI EDILIZI ALL. C Adozione: delibera di consiglio comunale N 13 del 30/04/2013 Approvazione: delibera di consiglio comunale N 15 del 07/04/2014

2 RUE Allegato C LINEE GUIDA PER IL CORRETTO UTILIZZO DEL COLORE NEGLI INTERVENTI EDILIZI Premessa Il comune di Travo è ricco di suggestioni di interesse ambientale, di scenari panoramici e di testimonianze insediative storiche di rilievo. In questo scenario geografico, storico ed ambientale, sono stati definiti degli indirizzi per interventi pubblici e privati volti alla riqualificazione e valorizzazione degli insediamenti attraverso la definizione di linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi. Tali linee guida sono da intendersi come traccia ed indirizzo per la definizione dell immagine degli insediamenti volta alla valorizzazione dell identità culturale e della qualità ambientale del territorio urbano e rurale. 1 Le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi, nel quadro complessivo di sistemazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, in parallelo e sinergia agli interventi di riqualificazione e arredo urbano e con il restauro ed il recupero degli edifici di interesse storicotestimoniale, possono favorire: Il miglioramento della qualità degli insediamenti contribuendo quindi ad elevare la qualità; Il rafforzamento dei processi di fruizione turistico-ambientale del territorio comunale per la componente di turismo rivolto alla ricerca di patrimoni ambientali e culturali correttamente tutelati e valorizzati. La conoscenza dell assetto attuale dell abitato in rapporto allo sviluppo passato e a quello prevedibile, costituisce una disciplina per affrontare il tema del riuso degli insediamenti storicotestimoniali non come puro ed esclusivo recupero della monumentalità, ma di tutti gli elementi che ne definiscono immagine ed identità. Ciò vale tanto più quanto maggiore è il peso, anche fisico, che l insediamento storico ha mantenuto rispetto all intero insieme edificato e al territorio, cioè tanto più è stata la crescita urbana contemporanea. Ogni nucleo è il risultato di interventi successivi e storicamente stratificati in luoghi di interesse paesistico che concorrono a definire dei siti di notevole qualità e bellezza. La morfologia degli insediamenti, la forma delle strutture, il valore storicoarchitettonico e testimoniale di alcune di queste e la storia della loro evoluzione nel tempo creano luoghi riconoscibili e di pregio. Nel territorio comunale l edilizia storica, ad eccezione di torrioni e castelli, ha altezze contenute, è organizzata in unità di dimensioni ed aggregati semplici secondo impianti morfologicamente serrati i cui profili sono globalmente percepibili sui versanti collinari e nelle piane vallive del territorio comunale; purtroppo si sono riscontrati, qui come altrove in maniera più grave, assetti formali originari e tradizionali manomessi con colori, finiture ed altri manufatti di età recente. In questa dimensione le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi hanno il compito preciso di contribuire concretamente al recupero dei valori formali, di materiali, di colori e finiture propri del luogo, della tradizione e della cultura specifica e questo è l obbiettivo principale a cui il progetto studiato presta la maggiore attenzione. Il colore, che quasi mai è stato una componente a se stante indipendente dai tempi, dalle funzioni e dai significati dell architettura, nella confusa prassi edificatoria attuale e nella ridondanza incontrollata di offerta tecnologica sta perdendo progressivamente un suo

3 RUE innegabile e riconoscibile ruolo di connotazione dei luoghi e di strumento di aggregazione visiva in grado di definire e generare unitarietà, distinguibilità e specificità del paesaggio. Oggi il colore è elemento determinante del paesaggio urbano, ma ora è anche componente non secondaria della confusione urbana. Tutto questo perché l attenzione all insieme si è quasi interamente dissolta, sostituita dalla cura del singolo episodio architettonico e soprattutto perché la componente colore è sempre più legata all impiego di nuovi materiali, autonomamente e cromaticamente molto connotanti. 2 Le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi definite vogliono spostare perciò l attenzione dal frammento costruito all entità globale, perché intende recuperare una cultura del sito, del luogo, dell aggregato urbano attenta al percorso storico e, nel contempo, aperta all aggiornamento costante dei dati dedotti dalla ricerca e dall esperienza quotidiana. Non esistendo ricerche approfondite ed organiche, né indicazioni sugli assetti cromatici storici degli edifici presenti nel territorio, le testimonianze di riferimento sono deducibili solo dal rilievo sistematico dei prospetti colorati degli edifici esistenti. Dal rilievo effettuato è possibile dedurre solo molto parzialmente le tracce delle antiche colorazioni, ma è convinzione assunta da questo studio e confermata dall indagine visiva dei fabbricati esistenti dove al di la del mutare inevitabile dei dettagli tonali nel tempo, è possibile cogliere la permanenza di tinte di base dei colori della terra usate in densità molto contenuta e con luminosità molto rilevante. Non avendo a disposizione analisi stratigrafiche e cromatiche degli intonaci esistenti, la metodologia della scelta dei colori allegati alle presenti linee guida è indicativa e si basa sulle permanenze rilevate sugli edifici di tradizione storica del territorio comunale. Lo studio non vuole assumere il valore di documento scientifico e prescrittivo bensì di indirizzo e supporto per l approccio alla scelta dei cromatismi degli edifici e propone l utilizzo di colori a calce impastati con pigmenti naturali. Dal rilievo visivo delle colorazioni attualmente esistenti si riscontra un diretto riferimento fra la tipologia della facciata e la ricchezza della colorazione. Ad eccezione di edifici quali castelli e torrioni la tipologia dei fabbricati caratterizzati da interesse storico-testimoniale è di modeste dimensioni, ad uso abitativo di non più di due-tre piani fuori terra con cantina seminterrata. Le tinteggiature sono in monocromia, i colori utilizzati sono vari ma tutti piuttosto chiari e di origine naturale, spesso dilavati. Unitamente agli edifici con intonaco e tinteggiatura, ricco è il patrimonio di edificato storico - testimoniale che vede fabbricati in pietra lasciata a vista e presenta alcuni casi di fabbricati con dettagli realizzati in mattoni faccia a vista. La policromia, limitata a due tonalità, è stata riscontrata solo in casi di edifici ad uso religioso, utilizzata per evidenziare dettagli decorativi ed architettonici quali cornici, lesene e basamenti. Sulla base dell individuazione delle colorazioni esistenti è stata definita una cartella colori, suddivisa per ambiti di intervento, per orientare la scelta delle colorazioni negli interventi edilizi. L abaco dei colori tradizionali, ripropone quelli più consueti per presenza o annotati per traccia di preesistenza; i toni individuati sono pochi e sono il colore della calce, l ocra, il giallo e il marrone-rossastro. La scelta cromatica che trae origine dalla catalogazione dei colori rilevabili, selezionati per prevalenza, non ripropone meccanicamente ed esclusivamente il loro reimpiego per gli interventi di restauro, rinnovo e ritinteggiatura. Questa indagine non vuole essere un incoraggiamento alla semplificazione ma all utilizzo di poche tinte rilevabili e presenti sulle facciate degli edifici rilevati. Esistono certamente altre tinte di base non ritrovate e non più presenti, che è metodologicamente giusto ritenere già impiegate o impiegabili e che per tanto sono state proposte nella cartella colori.

4 RUE Allegato C Il rilevamento e la catalogazione, per componenti dei colori ha definito la banda di oscillazione delle saturazioni e delle luminosità che qui caratterizza ogni tinta base impiegata. In sintesi si propongono i seguenti ambiti definiti dal RUE: Tessuti storici Ambiti Consolidati Territorio Rurale In parallelo alla scelta delle tinteggiature è indicata anche all interno degli articoli seguenti quella per la colorazione dei legni e metalli da utilizzarsi con il criteri dell accordo cromatico. Per quanto concerne l ambito del territorio rurale, in un ottica di salvaguardia degli elementi naturali e delle caratteristiche tipologiche-insediative dei nuclei agricoli al fine di garantire un corretto inserimento paesaggistico prima di scegliere la colorazione delle costruzioni si suggerisce di: 3 - Effettuare un analisi cromatica dell ambiente circostante, specie del suolo e dei materiali costruttivi tradizionali o abituali; - Scegliere una strategia cromatica in rapporto all ambiente circostante (singolarizzazione, occultamento o, preferibilmente, armonizzazione); - Scegliere una strategia cromatica intrinseca alla cartella colori suggerita; - Scegliere una gamma di materiali e colori semplice, sobria e funzionale per favorire un aspetto coerente e curato. - Evitare colori saturati, discordanti e brillanti, che contrastano con i toni sfumati e morbidi del territorio rurale L unità materiale e cromatica è un criterio di partenza fondamentale per ottenere una corretta integrazione paesaggistica. In ogni ambito sono da escludersi le tonalità del bianco puro, del blu e del verde, in quanto non presenti e in contrasto con la componente antropica-storica del paesaggio. Specifiche proposte di tonalità difformi alle palette allegate saranno da sottoporre a valutazione della Commissione Qualità Architettonica e Paesaggio. La cartella colori e la mazzetta colori sono disponibili per la consultazione presso l Ufficio Tecnico Comunale. art. 1. Ambito di applicazione 1. Gli interventi che riguardano le finiture esterne dei fabbricati e, in particolare che prevedono opere di tinteggiatura, dovranno rispettare i criteri contenuti nel presente Allegato C del Regolamento Urbanistico Edilizio relativo alla scelta dei cromatismi compatibili con le valenze paesaggistiche del territorio comunale. 2. Sono altresì considerate opere edilizie libere da conformare ai criteri espressi dal presente allegato, le tinteggiature che riguardano tutti i fabbricati del territorio, nel caso in cui le opere di manutenzione prevedano il solo rifacimento della tinteggiatura.

5 RUE art. 2. Finalità ed obiettivi 1. Il presente allegato ha la finalità di migliorare il contesto urbano ed extraurbano edificato, attraverso una consapevole attribuzione di colori agli edifici posti sull intero territorio, in ambito urbano, produttivo o rurale. 2. L attribuzione cromatica agli edifici deve avvenire tramite la conoscenza delle caratteristiche di contesto, tipologia, epoca e storia del fabbricato In allegato alle presenti norme si propongono alcune scelte cromatiche per gli edifici, che devono essere prese come riferimento nello svolgimento delle attività di cui al precedente articolo. 4. Per ottenere l autorizzazione sarà necessario inoltrare al comune la domanda con l indicazione delle tinte prescelte, dedotte dalla cartella colori, e sarà predisposta una campionatura sull edificio. Le tinteggiature eseguite con materiali non ammessi o male eseguite dovranno essere rifatte a cura e spese della proprietà. art. 3. Articolazione degli ambiti 1. Ai fini delle scelte cromatiche, Il territorio comunale è suddiviso in 3 ambiti prevalenti basati sulla definizione contenuta nel RUE al Titolo III. 2. Sono riconosciute come parti del territorio significative ai fini delle scelte cromatiche i seguenti ambiti: tessuti storici (RUE titolo III capo 1); ambiti consolidati (RUE titolo III capo 2); territorio rurale (RUE titolo III capo 5); ambiti per attività produttive (RUE titolo III capo 3) e fabbricati di servizio alle attività agricole di dimensioni rilevanti. 3. Per i fabbricati esistenti posti negli ambiti per nuovi insediamenti, s intende che siano da conformare ai criteri di scelta delle tinteggiature dell ambito del territorio rurale; se non ricadenti in aree comprese all interno del territorio urbano. In tal caso devono essere prese come riferimento le proposte cromatiche relative agli ambiti urbani adiacenti. art. 4. Criteri di contestualizzazione delle tinteggiature 1. I criteri per le scelte cromatiche da applicare ai fabbricati, hanno come principio fondamentale la contestualizzazione del colore. In particolare si devono tenere in considerazione i seguenti elementi del fabbricato: a) contesto o luogo b) epoca e linguaggio architettonico; c) tipologia. 2. Il contesto o luogo, è inteso sia come ambito di appartenenza dell edificio ai sensi del precedente art. 3, sia come sito puntuale, luogo, sedime del fabbricato considerato. La valutazione del contesto deve riferirsi quindi all ambito (storico, consolidato e rurale) e all intorno, che può essere edificato, spazio aperto o naturale, che si relaziona con il fabbricato oggetto dell intervento. 3. L epoca di realizzazione e il linguaggio architettonico dell edificio, sono elementi che conducono ad una serie di cromatismi prevalenti a cui riferirsi nella scelta delle tinteggiature. In caso di rifacimento dei colori di edifici storici tutelati ai sensi del Titolo III capo I del RUE, si deve fare riferimento ai colori originari da individuare tramite opportune indagini stratigrafiche. Negli altri casi, il riferimento deve essere ricercato per analogia con edifici della stessa epoca e stile architettonico. In

6 RUE Allegato C caso di edifici con successione di epoche e stili di realizzazione, si deve opportunamente perseguire anche con il colore, l effetto diacronico di conservazione della riconoscibilità degli interventi. 4. La tipologia del fabbricato è un necessario elemento di valutazione, ma è subordinato rispetto ai precedenti. La tipologia dell edificio può orientare oltre alla tonalità, anche la scelta della saturazione e della luminosità della tinta, in considerazione delle dimensioni e del rango dell edificio. 5. La cartella colori proposti, vuole evitare contrasti eccessivi di tonalità fra edifici e fra parti dello stesso edificio. La tinteggiatura deve rispettare l edificio, sottolineandone le valenze e le scansioni architettoniche. La coloritura monocromatica sarà permessa solo per edifici senza alcun elemento architettonico in rilievo (lesene, cornici, fasce, fondi e piani di risalto), la colorazione policroma dovrà dare risalto alle decorazioni. 5 art. 5. Interventi e materiali 1. E vietato portare in vista murature originariamente o tuttora intonacate come intonacare elementi d fregio in mattoni o pietra a vista.. Per gli intonaci da restaurare si procederà con l impiego di malte in tutto simili a quelle esistenti. Per gli intonaci da demolire e ripristinare si utilizzeranno malte a base di calce. 2. Per le tinteggiature da restaurare si procederà con l impiego di pitture simili a quelle esistenti. Per le tinteggiature nuove o da rinnovare si procederà con l impiego di tinteggio a calce o ai silicati essendo invece vietate le tinte al quarzo ed epossidiche, gli spatolati, i graffiati acrilici ed ogni altra sintetica. 3. E vietato tinteggiare parzialmente la facciata di un edificio. E vietato tinteggiare i mattoni a vista, le terrecotte, le pietre naturali, e i cementi decorativi costituenti le decorazioni di facciata o la facciata stessa. Essi dovranno solamente essere puliti e lasciati a vista o ripristinati all originale. 4. I serramenti esterni saranno in legno con tinte naturali oppure se di altri materiali rivestiti effetto legno naturale o verniciati con tinte nelle gamme dei marroni, e grigi scuri. Da escludere sono i bianchi e i colori troppo luminosi. 5. Per le parti in ferro quali ringhiere ed inferriate sono ammesse verniciature ferromicacee nelle tonalità del grigio scuro, antracite, verde scuro, marrone scuro e ruggine. 6. Le zoccolature e le decorazioni, quali bugne in malta o in conglomerati cementizi, se colorate, dovranno riprendere le tonalità delle parti in pietra. 7. I sistemi di oscuramento dovranno armonizzarsi con le scelte cromatiche effettuate per l edificio. Sono ammessi le tinte legno, verde e grigio. art. 6. Elementi cromatici ammessi 1. Per la scelta delle tinteggiature nelle opere che prevedono la realizzazione o la sostituzione della finitura esterna di fabbricati, pareti ed infissi, in considerazione dei criteri di contestualizzazione come definiti al precedente art. 4, nei seguenti edifici suddivisi per gruppi di appartenenza, sono ammissibili i seguenti cromatismi: a) edifici sottoposti a tutela ai sensi deld.lgs 42/2004: la scelta delle tinte dovrà essere autorizzata dalla Soprintendenza competente;

7 RUE b) edifici presenti nel tessuto dei centri storici e tutelati ai sensi del Titolo III Capo 1 del RUE classi 2a, 2b, 2c e 2d - ammesse tinte congrue con il contesto edificato circostante, tendenti all integrazione del fabbricato oggetto d intervento. 6 Ammesse gamme cromatiche A,B,C,D,E,F della cartella colori allegata al presente documento con esclusione dei seguenti colori:. NCS S 2010-Y30R ACC E NCS S 2020-Y20R ACC F NCS S1515-Y20R ACC F NCS S4040-Y80R ACC C NCS S 3030-Y30R ACC E c) edifici presenti nel tessuto dei centri storici e tutelati ai sensi del Titolo III Capo 1 del RUE classi 3a e 3b - tinte tendenti alla mitigazione della sagoma del fabbricato, tramite tonalità diverse dalle adiacenti e con livelli di saturazione e luminosità molto attenuate. Si deve tendere ad un numero limitato di tonalità diverse, per le varie parti del fabbricato. Ammesse gamme cromatiche come al precedente punto b). d) edifici in ambito urbano consolidato (non tutelati ai sensi Titolo III Capo 1) tinte riferite agli elementi di contestualizzazione di cui al precedente articolo 4, evitando livelli di saturazione e luminosità accentuati. Sono ammesse tutte le gamme cromatiche della cartella colori allegata al presente documento. e) edifici ad uso produttivo, artigianale e agricolo di grandi dimensioni ubicati negli ambiti produttivi e nel territorio rurale - tinte riferite agli elementi di contestualizzazione di cui al precedente articolo 4, tendenti alla mitigazione delle sagome impattanti, con l uso di tonalità uniformi e livelli di saturazione e luminosità molto attenuati. Per i volumi tecnici e le sagome rilevanti, si deve tendere alla mimetizzazione anche con l applicazione di tonalità di grigio con saturazione e luminosità attenuate come definito da tavole colore allegate al presente documento. Consigliata gamma colori G: NCS S 2010-Y30R ACC E NCS S 2020-Y20R ACC F NCS S1515-Y20R ACC F Non ammesso colore: NCS S 0603-Y40R ACC F f) edifici in territorio rurale (non tutelati ai sensi Titolo III Capo 1) - tinte riferite agli elementi naturali circostanti e ai materiali naturali da cui si traevano i colori da applicare ai fabbricati, tendenti alla mitigazione degli impatti per i volumi di nuovo inserimento e all integrazione paesaggistica dei fabbricati esistenti. Sono ammesse tutte le gamme cromatiche della cartella colori allegata al presente documento. Non ammesso colore: NCS S 0603-Y40R ACC F art. 7. Riferimenti cromatici per ambiti di appartenenza degli edifici E parte integrante del presente allegato linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi del RUE, una raccolta di proposte cromatiche suddivise gamme cromatiche.

8 RUE Allegato C Tali proposte costituiscono un riferimento per le scelte cromatiche, ma sono comunque elementi subordinati rispetto alle necessarie valutazioni definite ai precedenti articoli, di cui la cartella allegata ne rappresenta una esemplificazione. In considerazione della diffusione e dell uso riconosciuto dalla maggior parte dei piani colore italiani e studi di settore, le tavole esprimono i colori in base a campioni di colore ognuno corredato da due sistemi di codifica: il sistema NCS 1 ed il sistema ACC 2. GAMMA CROMATICA NCS ACC NOTE A S 3010-Y50R S 3005-Y50R S 1005-Y40R E E F S 0603-Y40R F Colore non ammesso in Territorio Rurale 7 B S 2040-Y20R S 1020-Y20R E F S 1010-Y20R F C S 3030-Y30R S 2030-Y40R E E Colore non ammesso in Centro Storico S 1020-Y30R E D S 3020-Y30R S 1510-Y40R E E S 1015-Y30R E E S 2020-Y60R S 1515-Y50R D E S 1010-Y60R E NCS - Natural Colour System è un sistema logico di ordinamento dei colori che si basa sul modo in cui questi vengono percepiti. Per mezzo del Sistema cromatico NCS, ogni possibile colore di superficie può essere descritto ed identificato con uno speciale codice (Notazione NCS). Il Sistema NCS, ideato e sviluppato da NCS Colour AB di Stoccolma (Svezia), si basa su più di 70 anni di ricerca sul colore ed è oggi il Sistema cromatico più diffuso ed utilizzato a fini pratici a livello mondiale da aziende produttrici di materiali, architetti e designer. Attraverso il Sistema NCS è facile analizzare, scegliere, comunicare e controllare i colori. La versatilità del sistema NCS è dovuta anche al fatto che il suo utilizzo esula dal materiale dove andranno poi applicati i colori che vengono individuati. 2 ACC - Akzo Coatings Color Codification è un metodo di codifica dei colori che elimina ogni fraintendimento, creato da un gruppo di esperti del colore e tecnici di produzione e di laboratorio Sikkens. Basato su un procedimento preciso ed obiettivo di misurazione dei colori, collegato a un programma di calcolo su computer, il sistema ACC garantisce che il risultato sia accettabile anche visivamente. Il Sistema ACC è oggi riconosciuto a livello internazionale come uno dei sistemi più ricchi e precisi. Definendo e codificando scientificamente e in sequenza logica ogni possibile tonalità, definisce i diversi colori attraverso tre parametri chiave: tonalità, saturazione e luminosità. Il suo funzionamento è espresso attraverso un modello cilindrico tridimensionale. In questo modello, tutte le sfumature di colore sono esattamente definite e sistematicamente codificate.

9 RUE S 4040-Y80R C Colore non ammesso in Centro Storico F S 3030-Y50R D Ammesso nel territorio rurale solo per porzioni di edificio S 2020-Y50R D G S 2010-Y30R S 2020-Y20R S 1515-Y20R E F F ColorI non ammessi in Centro Storico. Colori consigliati per fabbricati rurali, produttivi e artigianali di grandi dimensioni.

10 PROVINCIA DI PIACENZA COMUNE DI TRAVO rue regolamento urbanistico edilizio progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi committente Amministrazione Comunale Travo sindaco Lodovico Albasi responsabile settore urbanistica geom. Stefano Aramini aprile 2014 COMUNE DI TRAVO LINEE GUIDA PER IL CORRETTO UTILIZZO DEL COLORE NEGLI INTERVENTI EDILIZI cartella colori ALL. C Adozione: delibera di consiglio comunale N 13 del 30/04/2013 Approvazione: delibera di consiglio comunale N 15 del 07/04/2014

11 CARTELLA COLORI S 3010-Y50R E S 3005-Y50R E S 1005-Y40R F GAMMA A GAMMA B GAMMA C S 0603-Y40R * F S 2040-Y20R E S 1020-Y20R F S 1010-Y20R F S 3030-Y30R ** E S 2030-Y40R E S 1020-Y30R E Le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi sono da intendersi come traccia ed indirizzo per la definizione dell immagine degli insediamenti volta alla valorizzazione dell identità culturale e della qualità ambientale del territorio urbano e rurale. Sulla base dell individuazione delle colorazioni esistenti è stata definita una cartella colori, suddivisa per ambiti di intervento, per orientare la scelta delle colorazioni negli interventi edilizi. L abaco dei colori tradizionali, ripropone quelli più consueti per presenza o annotati per traccia di preesistenza; i toni individuati sono pochi e sono il colore della calce, l ocra, il giallo e il marronerossastro. S 3020-Y30R E S 1510-Y40R E S 1015-Y30R E GAMMA D GAMMA E GAMMA F GAMMA G S 2020-Y60R D S 1515-Y50R E S 1010-Y60R E La scelta cromatica che trae origine dalla catalogazione dei colori rilevabili, selezionati per prevalenza, non ripropone meccanicamente ed esclusivamente il loro reimpiego per gli interventi di restauro, rinnovo e ritinteggiatura. Questa indagine non vuole essere un incoraggiamento alla semplificazione ma all utilizzo di poche tinte rilevabili e presenti sulle facciate degli edifici analizzati. Esistono certamente altre tinte di base non ritrovate e non più presenti, che è metodologicamente giusto ritenere già impiegate o impiegabili e che per tanto sono state proposte nella cartella colori. S 4040-Y80R ** C # S 3030-Y50R D S 2020-Y50R D LEGENDA: S 1010-Y20R codifica NCS F codifica ACC S 2010-Y30R ** S 2020-Y20R ** S 1515-Y20R ** * colore non ammesso in Territorio Rurale ** colore non ammesso in Centro Storico # colore ammesso nel territorio rurale solo per porzioni di colore consigliato per fabbricati rurali, produttivi e artigianali di grandi dimensioni N.B. la mazzetta colori è disponibile per la consultazione presso l Ufficio Tecnico Comunale

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO DEI COMUNI DELL UNIONE BASSA ROMAGNA ALLEGATO F - CRITERI PER LA TINTEGGIATURA DEGLI EDIFICI

REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO DEI COMUNI DELL UNIONE BASSA ROMAGNA ALLEGATO F - CRITERI PER LA TINTEGGIATURA DEGLI EDIFICI M as s a Regolamentourbanisticoedilizio Unione Bassa Romagna e Comune di Russi AlegatoF criteriperlatintegiaturadegliedifici ADOTTATO Delibera di C.C. n. del APPROVATO Delibera di C.C. n. del PUBBLICATO

Dettagli

Piano del Colore. Metodologia Analisi e Progetto. Variante. Mappa cromatica di uno spazio urbano. Comune di Riccia Provincia di Campobasso

Piano del Colore. Metodologia Analisi e Progetto. Variante. Mappa cromatica di uno spazio urbano. Comune di Riccia Provincia di Campobasso Provincia di Campobasso Variante Mappa cromatica di uno spazio urbano Redazione del Metodologia Analisi e Progetto Relazione di Variante 1 RELAZIONE DI VARIANTE Indice variante Premessa pag. 3 Elaborato

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI TORRE D ISOLA PROVINCIA DI PAVIA NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Allegato 2 Tabelle colori Versione C.C. 16/06/06 1 ALLEGATO 2 INDICE Art.1 Premessa pag. 3 Art.2 Tipi di intervento pag. 3

Dettagli

TAVOLOZZA DEI COLORI

TAVOLOZZA DEI COLORI TAVOLOZZA DEI COLORI Come meglio specificato negli altri allegati, il Piano del Colore classifica il territorio comunale essenzialmente secondo tre ambiti: Centro storico originario: Corrispondente a quella

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COLORE

REGOLAMENTO DEL COLORE COMUNE DI MONTEU DA PO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO DEL COLORE ALLEGATO 1 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. DEL DIVENUTO ESECUTIVO IL PUBBLICATO SUL B.U.R.

Dettagli

APPENDICE TAVOLOZZA DEI COLORI

APPENDICE TAVOLOZZA DEI COLORI APPENDICE TAVOLOZZA DEI COLORI Regolamento per l applicazione della Tavolozza dei colori 1. La scelta del colore tra quelli indicati nella tavolozza è subordinata alla stesura di tre quattro campioni sulla

Dettagli

RELAZIONE FILOLOGICA

RELAZIONE FILOLOGICA RELAZIONE FILOLOGICA Il Piano di Recupero proposto ha per oggetto la ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d uso di un fabbricato sito in località Fornello ed inserito all interno del Bene

Dettagli

COMUNE DI REGGIO CALABRIA

COMUNE DI REGGIO CALABRIA NormeTecniche di Attuazione Allegato C Dipartimento Programmazione Unità di I Livello Urbanistica E DEL DECORO URBANO Allegato C NTA NTA - Norme Tecniche di Attuazione -- Allegato C -- Dipartimento Programmazione

Dettagli

LR 20/00 capo A-IV - Territorio Rurale

LR 20/00 capo A-IV - Territorio Rurale Obiettivi LR 20/00 capo A-IV - Territorio Rurale promuovere un agricoltura sostenibile e multifunzionale, salvaguardare il paesaggio rurale preservare i suoli ad alta vocazione agricola, il loro consumo

Dettagli

Comune di GANDOSSO. Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio

Comune di GANDOSSO. Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio 1 Comune di GANDOSSO Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio 1 OBIETTIVI DELLA VARIANTE L Amministrazione Comunale di Gandosso, ha predisposto la presente Variante al PGT al fine di perseguire

Dettagli

Piano Regolatore Generale

Piano Regolatore Generale Comune di San Giuliano Terme Provincia di Pisa Piano Regolatore Generale Regolamento Urbanistico ADEGUAMENTO AL 31 DICEMBRE 2009 - Piano Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari dell Ente Variante al Regolamento

Dettagli

Riportiamo, di seguito, le disposizioni previste nel suddetto Piano.

Riportiamo, di seguito, le disposizioni previste nel suddetto Piano. A seguito delle numerose segnalazioni pervenute al Comune di Putignano in merito all installazione di infissi in materiali e colori incongrui su immobili ubicati nel Centro Storico della nostra cittadina,

Dettagli

INDAGINE STRATIGRAFICA delle superfici interne (restauratore EROS ZANOTTI)

INDAGINE STRATIGRAFICA delle superfici interne (restauratore EROS ZANOTTI) Comune di VERDERIO (Prov. Lecco) PROGETTO ESECUTIVO MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI INTERNI DEL PALAZZO COMUNALE E ADEGUAMENTO DEL CORTILE PERTINENZIALE (Viale dei Municipi n.2) 2 INDAGINE STRATIGRAFICA

Dettagli

Oggetto: Relazione tecnica sulle analisi di laboratorio condotte sugli intonaci esterni del Casino di San Remo (IM)

Oggetto: Relazione tecnica sulle analisi di laboratorio condotte sugli intonaci esterni del Casino di San Remo (IM) Oggetto: Relazione tecnica sulle analisi di laboratorio condotte sugli intonaci esterni del Casino di San Remo (IM) In seguito al sopralluogo condotto in data 30/12/2003 con il geom. Bellezza, funzionario

Dettagli

COMUNE DI CUCCIAGO PIANO DEL COLORE E DEL DECORO

COMUNE DI CUCCIAGO PIANO DEL COLORE E DEL DECORO COMUNE DI CUCCIAGO PIANO DEL COLORE E DEL DECORO 1 IL TEMA DEL COLORE NELLE FACCIATE DELL EDILIZIA STORICA Il lavoro di ricerca sul tema del colore delle facciate dell edilizia storica mira a definire

Dettagli

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA COMUNE DI PAVONE DEL MELLA Provincia di Brescia VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ PAESISTICA DELL INTERVENTO D.Lgs. 22-01-2004 n 42 L.R. 11-03-2005 n 12 D.G.R. 8-11-2002 n 7/11045 - Richiedente : - Tipo di

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 14 del 28.04.2010 ARTICOLO 1. FINALITÀ Il presente Regolamento ha lo scopo di normare, incentivare e favorire

Dettagli

Adozione definitiva Versione di raffronto

Adozione definitiva Versione di raffronto TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI Adozione definitiva Versione di raffronto Adozione Consiglio Comunale delibera n. 38 di data 29/10/2014 Adozione Definitiva Consiglio Comunale delibera

Dettagli

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO Premessa Lo studio sistematico degli edifici del tessuto storico ha permesso l elaborazione di un Abaco degli Elementi Architettonici Caratterizzanti il centro più antico di Villa San Pietro. L abaco è

Dettagli

Tavole. Inquadramento. Territoriale. (Art. 52, comma. 2, lett. a), b), c), d), j). Inquadramento

Tavole. Inquadramento. Territoriale. (Art. 52, comma. 2, lett. a), b), c), d), j). Inquadramento REGIOE AUTOOMA DELLA SARDEGA ASSESSORATO DEGLI ETI LOCALI, FIAZE E URBAISTICA Art. 52 TA del P.P.R. AREE CARATTERIZZATE DA ISEDIAMETI STORICI Allegato 1/7 alla determinazione n. 4/D.G. del 07/01/2009 Verifica

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli

CATALOGO DEI MATERIALI E DEI COLORI

CATALOGO DEI MATERIALI E DEI COLORI CATALOGO DEI MATERIALI E DEI COLORI La caratterizzazione architettonica e materica dell edilizia antica è intimamente legata all area geografica e geologica di appartenenza per l approvvigionamento dei

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELL ARREDO URBANO NEL COMUNE DI COMMEZZADURA

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELL ARREDO URBANO NEL COMUNE DI COMMEZZADURA - REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELL ARREDO URBANO NEL COMUNE DI COMMEZZADURA Approvato con deliberazione consiliare n. 66 di data 2712.2000= con le proposte

Dettagli

PIANO DEL COLORE NORME DI ATTUAZIONE

PIANO DEL COLORE NORME DI ATTUAZIONE COMUNE DI PONT-SAINT-MARTIN PIANO DEL COLORE NORME DI ATTUAZIONE NORME DI ATTUAZIONE pag. 1 Indice Art. 1 - Obiettivi pag. 3 Art. 2 - Elaborati costituenti il Piano del Colore pag. 3 Art. 3 - Modalità

Dettagli

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare:

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare: PRONTUARIO DI ATTENZIONE AMBIENTALE Art. 35 - NORME GENERALI PER IL DISEGNO URBANO Tale P.A.A. costituisce elemento di guida, ove non vi sia presenza di elementi caratterizzanti diversi, per un corretto

Dettagli

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA PROPRIETA : ROSIGNOLI NORME TECNICHE D ATTUAZIONE PROGETTISTA : ARCHITETTO RICCARDO PALESTRA 1 Articolo 1 Competenza delle norme Le presenti norme tecniche di attuazione

Dettagli

A.6 POGGIOLI, BALLATOI, GRATICCI E SCALE ESTERNE

A.6 POGGIOLI, BALLATOI, GRATICCI E SCALE ESTERNE A.6 POGGIOLI, BALLATOI, GRATICCI E SCALE ESTERNE ELEMENTI RICORRENTI Le costruzioni tradizionali sono caratterizzate dalla presenza di poggioli, ballatoi, graticci e scale esterne in funzione del carattere

Dettagli

1ª PROVA SCRITTA PROVA N.1

1ª PROVA SCRITTA PROVA N.1 PROVA N.1 2) Il candidato, sulla base dell art. 3 della Legge regionale 10 giugno 1983, n. 56 ( Misure urgenti per la tutela dei beni culturali ), illustri quali sono i compiti della Commissione regionale

Dettagli

PGT del Comune di Verrua Po

PGT del Comune di Verrua Po SCHEDA SP_01_18175.pdf COMUNE DI VERRUA PO PROVINCIA DI PAVIA PGT CLASSI DI SENSIBILITÀ PAESAGGISTICA INDICE 1. CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN RELAZIONE ALLA SENSIBILITÀ PAESISTICA.... 2 2. ARTICOLAZIONE

Dettagli

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER OPERE /O INTERVENTI IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO È VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA 1

AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER OPERE /O INTERVENTI IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO È VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA 1 SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER LE OPERE IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO È VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA COMUNE DI.. AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE

Dettagli

COMUNE DI GIUSTINO Provincia di Trento

COMUNE DI GIUSTINO Provincia di Trento COMUNE DI GIUSTINO Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A PRIVATI PER GLI INTERVENTI DI RECUPERO, RINNOVAMENTO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NELL ABITATO

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CORTONA - AREZZO PIANO DI RECUPERO DI FABBRICATO e PORZIONE DI FABBRICATO Località Case Sparse Terontola Piano di Recupero ai sensi della Legge Regionale n. 1 del 2005 e del Regolamento Urbanistico

Dettagli

Gli Storici SanMarco MATTONE LATINO I DOGI TAVELLA INCANTO GLI STORICI

Gli Storici SanMarco MATTONE LATINO I DOGI TAVELLA INCANTO GLI STORICI Gli Storici SanMarco I DOGI MATTONE LATINO TAVELLA INCANTO GLI STORICI Gli Storici SanMarco. Scegliere una nuova espressività. PER L ESTETICA PER LE FINITURE PER I COLORI PER IL FASCINO PER LA BIO-ARCHITETTURA

Dettagli

VARIANTE NON SOSTANZIALE AL P.R.G.

VARIANTE NON SOSTANZIALE AL P.R.G. ADOZIONE: deliberazione G.C. n. del APPROVAZIONE: deliberazione G.C. n. del Allegato A) VARIANTE NON SOSTANZIALE AL P.R.G. RELATIVA ALLA MODIFICA NORMATIVA DELLA SCHEDA PROGETTO 2 AREA VETRERIA DA ASSOGGETTARE

Dettagli

SCHEDA DI INTERVENTO PER OPERE DI TINTEGGIATURA E RIASSETTO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI DELLA CAT. C E C1 (1)

SCHEDA DI INTERVENTO PER OPERE DI TINTEGGIATURA E RIASSETTO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI DELLA CAT. C E C1 (1) PIANODELCOLOREDIVENTIMIGLIALTA SCHEDA DI INTERVENTO PER OPERE DI TINTEGGIATURA E RIASSETTO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI DELLA CAT. C E C1 (1) Individuazionedelfronteogetodeladomandadintervento Facciata

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO NEL COMUNE DI TUENNO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO NEL COMUNE DI TUENNO COMUNE DI TUENNO Provincia Autonoma di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO NEL COMUNE DI TUENNO APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO

Dettagli

- - - - - 1 - 2 - - - - 3 - - 4 - 5 - - 6 - - 7 - 8 PROGETTO SPECIALE n.6 - Caionvico Inquadramento dell area Localizzazione: Quadrante est della città Via S. Orsola Stato di fatto: L ambito interessa

Dettagli

Scheda n. 04 I Renacci

Scheda n. 04 I Renacci Scheda n. 04 I Renacci Ubicazione: I fabbricati sono inseriti, dal Piano Strutturale vigente del Comune di Collesalvetti nel Sottosistema Rurale con funzione rurale di protezione ambientale, U.T.O.E. n.

Dettagli

PA.5 VERSANTI DI PORTOVENERE PRESIDIO AMBIENTALE. 1 DESCRIZIONE assetto insediativo

PA.5 VERSANTI DI PORTOVENERE PRESIDIO AMBIENTALE. 1 DESCRIZIONE assetto insediativo Ambito PA.5 VERSANTI DI PORTOVENERE Ambito indirizzo: PRESIDIO AMBIENTALE 1 DESCRIZIONE assetto insediativo Il versante è caratterizzato dalla sistemazione a terrazze con presenza di piccoli manufatti

Dettagli

INTERVENTO UNITARIO CONVENZIONATO (IUC 8) VILLA ACQUA BONA

INTERVENTO UNITARIO CONVENZIONATO (IUC 8) VILLA ACQUA BONA Comune di San Lazzaro di Savena Bologna INTERVENTO UNITARIO CONVENZIONATO (IUC 8) VILLA ACQUA BONA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ELABORATO SOSTITUTIVO 06/02/2014 Art. 1 ELEMENTI COSTITUTIVI Il presente

Dettagli

ALLEGATO B INTRODUZIONE

ALLEGATO B INTRODUZIONE 1 ALLEGATO B INTRODUZIONE La presente integrazione al Regolamento Edilizio costituisce una normativa per gli interventi edilizi all interno delle ZONA A1 - CENTRO STORICO e per gli edifici esistenti cascine

Dettagli

U.M.I. 29 LEGENDA. Perimetrazione ed identificazione U.M.I.

U.M.I. 29 LEGENDA. Perimetrazione ed identificazione U.M.I. LOCALIZZAZIONE Fg 36 Mapp 300 scala 1:1.000 LEGENDA Perimetrazione ed identificazione Possibili lotti o fasi distinte di attuazione degli interventi all'interno della Perimetrazione ed identificazione

Dettagli

MONTORSO P.R.C. - P.I.

MONTORSO P.R.C. - P.I. MONTORSO P.R.C. - P.I. Piano degli Interventi VICENTINO seconda fase (art. 17, L.r. 11/2004) 15 7 A 2012 SCHEDE ZONA A UFFICIO TECNICO IL SINDACO IL SEGRETARIO ADOTTATO IN DATA CON DELIBERA N IL PROGETTISTA

Dettagli

TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI. Versione definitiva

TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI. Versione definitiva TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI Versione definitiva TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI AMMESSI O COMPATIBILI E VIETATI PER GLI INTERVENTI NEI CENTRI STORICI ELEMENTO COSTRUTTIVO COMIGNOLO

Dettagli

R.A1.08 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. GOLF CLUB ARGENTA Via Poderi n 2/A, Argenta (FE)

R.A1.08 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. GOLF CLUB ARGENTA Via Poderi n 2/A, Argenta (FE) EMILIO CARAVATTI ARCHITETTO PIAZZA SAN PAOLO 4 20900 MONZA MB T +39 039 327425 www.emiliocaravatti.it studio@emiliocaravatti.it GOLF CLUB ARGENTA Via Poderi n 2/A, Argenta (FE) Progettista: Emilio Caravatti

Dettagli

RUE 2015 Comune di Faenza

RUE 2015 Comune di Faenza RUE 2015 Comune di Faenza Gli edifici di valore nel Piano Modalitàdi intervento ed esemplificazione. Come valutare gli interventinegli edifici di valore Arch. Federica Drei - Servizio Urbanistica Unione

Dettagli

ABACO DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI COERENTI NELL AMBITO 1

ABACO DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI COERENTI NELL AMBITO 1 COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA PROGETTO COLORE DEL CENTRO STORICO DI SANTO STEFANO DI MAGRA ABACO DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI COERENTI NELL AMBITO 1 PORTE Devono essere realizzate in legno o suoi aggregati

Dettagli

RACCOLTA SCHEDE B EDIFICI DI VALORE STORICO AMBIENTALE ALL INTERNO DEI CENTRI ABITATI rif.: NTO art 6.4

RACCOLTA SCHEDE B EDIFICI DI VALORE STORICO AMBIENTALE ALL INTERNO DEI CENTRI ABITATI rif.: NTO art 6.4 RACCOLTA SCHEDE B EDIFICI DI VALORE STORICO AMBIENTALE ALL INTERNO DEI CENTRI ABITATI rif.: NTO art 6.4 120 CENTRO ABITATO DI CINTO EUGANEO PRESCRIZIONI Conserv azione caratterizzazioni architettoniche

Dettagli

La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio

La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio La Convenzione Europea e il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Convenzione Europea: condivisione internazionale della concezione di paesaggio: la qualità e la diversità dei paesaggi europei costituiscono

Dettagli

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3 Scheda 1/3 LOCALIZZAZIONE OROGRAFICA E TIPOLOGICA DELL INSEDIAMENTO Individuazione dei caratteri geomorfologici e aggregazione sul territorio delle cortine edilizie. Il nucleo storico dell abitato si estende

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Oggetto: NORME TECNICHE Piano Attuativo di iniziativa privata ai sensi dell art. 31 della L.R. 11/2005 comparto perequativo 62 - RES69 (art. 64 N.T.A.) sito in Strada di Perticara al Foglio 183 mappale

Dettagli

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R.

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. 20/2000 1 I IL PATRIMONIO Capo A-II Sistema insediativo storico dell Allegato

Dettagli

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20)

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20) Misura M7 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.2) Sottomisura 7.6 - Sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio

Dettagli

Comune di Motta Visconti (MI) Scheda di rilievo urbanistico-edilizio del tessuto storico

Comune di Motta Visconti (MI) Scheda di rilievo urbanistico-edilizio del tessuto storico Località Modalità di intervento consentita Codice Via Cavour n Restauro Isolato n 6 Unità e. n 1 Corte formata per aggregazione Residenziale Edifici di pregio storico architettonico CHIESA S. ANNA Indicazioni

Dettagli

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Bellelli Sara Provincia di Mantova Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Bellelli Sara Provincia di Mantova AREA MORENICA MANTOVANA: PROGETTI, PATRIMONIO, TESORI NASCOSTI, EVENTI PATRIMONIO Villa Mirra, Cavriana, 5 maggio 2008

Dettagli

VILLAGGIO ARTIGIANO MODENA OVEST LA VALUTAZIONE AMBIENTALE NELLA RIGENERAZIONE URBANA

VILLAGGIO ARTIGIANO MODENA OVEST LA VALUTAZIONE AMBIENTALE NELLA RIGENERAZIONE URBANA VILLAGGIO ARTIGIANO MODENA OVEST LA VALUTAZIONE AMBIENTALE NELLA RIGENERAZIONE URBANA Modena - 11 aprile 2014 Villaggio Artigiano temi ricorrenti Rigenerazione ed uso intelligente del suolo incremento

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CIMITERO MONUMENTALE PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CIMITERO MONUMENTALE PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CIMITERO MONUMENTALE PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA PROGETTISTA arch. ATTILIO CITTERIO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO geom.

Dettagli

PIANO ATTUATIVO A.T.R. n 4

PIANO ATTUATIVO A.T.R. n 4 COMUNE DI BONATE SOPRA - Provincia di BERGAMO PIANO ATTUATIVO A.T.R. n 4 Committente : AELLE S.R.L./PREVITALI GIUSEPPE Oggetto Allegato : Relazione Paesistica Marzo 2012 Allegato g PROGETTISTA : Dott.

Dettagli

TITOLO III Regole sul decoro, sull ornato e dipintura delle facciate edilizie

TITOLO III Regole sul decoro, sull ornato e dipintura delle facciate edilizie TITOLO III Regole sul decoro, sull ornato e dipintura delle facciate edilizie Art. 17 - Decoro degli edifici Le costruzioni devono rispettare nel loro aspetto esterno il decoro edilizio ed inserirsi armonicamente

Dettagli

COMUNE DI JESI. Provincia di Ancona DIRIGENTE AREA SERVIZI TECNICI DECRETO DIRIGENZIALE. Numero: 6 Data: 10/02/2015

COMUNE DI JESI. Provincia di Ancona DIRIGENTE AREA SERVIZI TECNICI DECRETO DIRIGENZIALE. Numero: 6 Data: 10/02/2015 COMUNE DI JESI Provincia di Ancona DIRIGENTE AREA SERVIZI TECNICI DECRETO DIRIGENZIALE Numero: 6 Data: 10/02/2015 OGGETTO: SIG. SANTONI ENNIO. AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA CON PROCEDURA SEMPLIFICATA AI

Dettagli

Color Trainer Guida Esterni

Color Trainer Guida Esterni Your life s colour project! Color Trainer Guida Esterni tecniche, trend e strumenti per il progetto colore della tua casa Il Cerchio Cromatico Esterni Chrèon Neutri Off Greys Light / Chiari Medium Light

Dettagli

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA

STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA 1. Premessa Nel rispetto del Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di LL.PP. si rende

Dettagli

PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI

PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI PTC della Provincia di Firenze SISTEMI TERRITORIALI Le strategie del PTCP nei sistemi territoriali Premessa Gli indirizzi strategici, i criteri, e le raccomandazioni riportati in ciascuna Monografia

Dettagli

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COLLOCAZIONE DI VASI E FIORIERE SU SUOLO PUBBLICO NEL CENTRO STORICO DI RIMINI

LINEE GUIDA PER LA COLLOCAZIONE DI VASI E FIORIERE SU SUOLO PUBBLICO NEL CENTRO STORICO DI RIMINI ABACO DEGLI ARREDI IN CENTRO STORICO Aut. Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici n. 11775 del 28 Luglio 2014 LINEE GUIDA PER LA COLLOCAZIONE DI VASI E FIORIERE SU SUOLO PUBBLICO NEL CENTRO

Dettagli

DEFINIZIONE DEI CARATTERI COMPOSITIVI E INDIRIZZI PROGETTUALI

DEFINIZIONE DEI CARATTERI COMPOSITIVI E INDIRIZZI PROGETTUALI NORME SPECIFICHE PER L AMBITO SOTTOPOSTO A TUTELA Le seguenti linee guida sono finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione dell ambito interessato in quanto soggetto a tutela paesaggistica, relativamente

Dettagli

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici Dati generali Denominazione Villino Localizzazione via Gorizia 5 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale bifamiliare privata Proprietari Grado di Utilizzo utilizzato

Dettagli

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO ARTICOLO VIGENTE ART. 2 AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO L ambito di applicazione delle presenti norme è costituito dai nuclei di antica formazione di Dazio Centro e Sant Anna,

Dettagli

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005 COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera Il progetto di

Dettagli

PIANO DEL COLORE E REGOLAMENTO DEI MATERIALI DELL AREA CENTRALE DI VENARIA REALE

PIANO DEL COLORE E REGOLAMENTO DEI MATERIALI DELL AREA CENTRALE DI VENARIA REALE CITTÁ DI VENARIA REALE (TORINO) SERVIZI TECNICI AREA GOVERNO TERRITORIO SOPRINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI PER IL PAESAGGIO DEL PIEMONTE PIANO DEL COLORE E REGOLAMENTO DEI MATERIALI DELL AREA CENTRALE

Dettagli

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore INDICE NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore CAPITOLO I - PATRIMONIO EDILIZIO 2 Art. 4 Edificio da

Dettagli

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone

Dettagli

dato avvio al procedimento per la variante n. 1 al Piano di Governo del Territorio;

dato avvio al procedimento per la variante n. 1 al Piano di Governo del Territorio; VARIANTE N.1 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. PREMESSE - il Comune di Sotto il Monte Giovanni XXIII è dotato di Piano di Governo del Territorio approvato deliberazione del Consiglio

Dettagli

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016 Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione

Dettagli

LA VARIANTE DEL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. La Variante del Piano Paesaggistico Regionale: a che punto siamo CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE

LA VARIANTE DEL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. La Variante del Piano Paesaggistico Regionale: a che punto siamo CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler La Variante del Piano Paesaggistico Regionale: a che punto siamo [Centro Studi PIM] PROGRAMMA 2 UNA NUOVA GENERAZIONE DI PIANI PAESAGGISTICI

Dettagli

COMUNE DI CISON DI VALMARINO

COMUNE DI CISON DI VALMARINO COMUNE DI CISON DI VALMARINO PROVINCIA DI TREVISO RECUPERO DEL BORGO RURALE CASE MARIAN REALIZZAZIONE DI SPAZI RECETTIVI ED ESPOSITIVI PROGETTO ESECUTIVO Dicembre 2014 RELAZIONE PAESAGGISTICA RELAZIONE

Dettagli

S C H E D A L O C A L I Z Z A Z I O N E I N T E R V E N T O CHIEDE IL NULLA OSTA ALLA TINTEGGIATURA

S C H E D A L O C A L I Z Z A Z I O N E I N T E R V E N T O CHIEDE IL NULLA OSTA ALLA TINTEGGIATURA S C H E D A L O C A L I Z Z A Z I O N E I N T E R V E N T O A IDENTIFICAZIONE DELL INTERVENTO A Sportello Unico per l Edilizia RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL ESECUZIONE DI INTERVENTI RIGUARDANTI I FRONTI

Dettagli

Al SETTORE ST SERVIZIO GGT del COMUNE di MELZO (PROVINCIA DI MILANO)

Al SETTORE ST SERVIZIO GGT del COMUNE di MELZO (PROVINCIA DI MILANO) Protocollo Al SETTORE ST SERVIZIO GGT del COMUNE di MELZO (PROVINCIA DI MILANO) CAL n : Comunicazione attività libera art. 6 comma1 del DPR 380/01 e art. 33 comma 1 della L.R. 12/2005 sottoscritt Sig.

Dettagli

RELAZIONE DELL IMPATTO PAESISTICO

RELAZIONE DELL IMPATTO PAESISTICO COMUNE DI BRESCIA PROVINCIA DI BRESCIA RELAZIONE DELL IMPATTO PAESISTICO Oggetto: Committente: Ampliamento attività industriale, via Magnolini Richiesta esame paesistico per presentazione procedura di

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione B VARIANTE PARZIALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE E OPERATIVA DEL COMUNE DI SAN GEMINI Norme Tecniche di Attuazione Progettisti: Ufficio Tecnico Comunale del Comune di San Gemini Arch.

Dettagli

Comune di Cento FE PROGETTAZIONE PRELIMINARE - NUOVA PALESTRA SCOLASTICA A BEVILACQUA INDICE GENERALE

Comune di Cento FE PROGETTAZIONE PRELIMINARE - NUOVA PALESTRA SCOLASTICA A BEVILACQUA INDICE GENERALE INDICE GENERALE 1. PREMESSA...2 2. INDIVIDUAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELL OPERA...2 3. RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO...4 4. VERIFICA COMPATIBILITÀ URBANISTICA E VINCOLI...6 5. NORME DI SETTORE...8 6. CONCLUSIONI...8

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA LOCALITA VICIOMAGGIO VIA DELL OLMO PIANO ATTUATIVO N. 163 PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ABITATIVO PLURIFAMILIARE E CONTESTUALI OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA NORME

Dettagli

Allegato 8 ABACO DEI PRINCIPALI TIPI EDILIZI PRESENTI NEL TERRITORIO EXTRAURBANO. Comune di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza

Allegato 8 ABACO DEI PRINCIPALI TIPI EDILIZI PRESENTI NEL TERRITORIO EXTRAURBANO. Comune di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Provincia di Piacenza Comune di Castel San Giovanni (PC) Allegato 8 ABACO DEI PRINCIPALI TIPI EDILIZI PRESENTI NEL TERRITORIO EXTRAURBANO Indice 1. Tipo: Ville e palazzi - Tipologia A... pag. 5 Casa padronale

Dettagli

COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO UBICAZIONE INQUADRAMENTO URBANISTICO

COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO UBICAZIONE INQUADRAMENTO URBANISTICO SCHEDE DI RILIEVO COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO CENSITO AL N UBICAZIONE Località: Via: n INQUADRAMENTO URBANISTICO Proprietà: Rilevatore:

Dettagli

HAMEAU CHEZ-LES-BLANC-DESSOUS

HAMEAU CHEZ-LES-BLANC-DESSOUS SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU CHEZ-LES-BLANC-DESSOUS U Scheda N : COMUNE DI ETROUBLES 1 Epoca di costruzione: antecedente il 1900 Stato di conservazione: discreto Stato del fabbricato:

Dettagli

26 - ex scuola in via Salaria 403

26 - ex scuola in via Salaria 403 26 - ex scuola in via Salaria 403 MATRICOLA EDIFICIO 3033, 3034, 3035 MUNICIPIO II ARCHIVIO CONSERVATORIA posizione 2149 e 2254 CATASTO foglio 533 part. 58,59,60 DENOMINAZIONE ORIGINALE TIPO DI SCUOLA

Dettagli

Schede di rilevamento

Schede di rilevamento QUADRO DEL SISTEMA INSEDIATIVO ANALISI TIPOLOGICA A CAMPIONE DEI NUCLEI URBANIZZATI ARDORE MARINA Schede di rilevamento CRITERI UTILIZZATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI RILIEVO DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Dettagli

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Contenuti della scheda Per la definizione degli indirizzi di valorizzazione dei paesaggi gli elementi conoscitivi relativi ad ogni territorio

Dettagli

RICHIEDENTE: se persona fisica (2) Cognome... Nome... Residente a... in via...n... C.F.:.Tel:. Fax.

RICHIEDENTE: se persona fisica (2) Cognome... Nome... Residente a... in via...n... C.F.:.Tel:. Fax. SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER LE OPERE IL CUI IMPATTO È VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA (art. 146 comma 3 D.Lgs 42/2004 DPCM 12.12.2005)

Dettagli

NULLA-OSTA ex art. 146, comma 8 del Codice dei beni Culturali e del Paesaggio

NULLA-OSTA ex art. 146, comma 8 del Codice dei beni Culturali e del Paesaggio SETTORE URBANISTICA NULLA-OSTA ex art. 146, comma 8 del Codice dei beni Culturali e del Paesaggio Prot. n. 1818/2014 del 7 giugno 2014 BORGO LUIGI DI SAVOIA ///ditta AMMAZZALORSO MICHELA. Alla ditta AMMAZZALORSO

Dettagli

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Villa Vergani - Bonora Localizzazione via Pordenone 60-64, angolo via S. Vito Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto edificio residenziale unifamiliare Proprietà privata

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE Oggetto: Piano di recupero in zona B0-CU* per interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione urbanistica ed ampliamenti, di un nucleo storico-residenziale

Dettagli

INDICE 1. PREMESSA 2. CRITERI PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA 3. CONTENUTI GENERALI DELLA VARIANTE N. 15 AL P.R.G.C.

INDICE 1. PREMESSA 2. CRITERI PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA 3. CONTENUTI GENERALI DELLA VARIANTE N. 15 AL P.R.G.C. INDICE 1. PREMESSA 2. CRITERI PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE PAESAGGISTICA 3. CONTENUTI GENERALI DELLA VARIANTE N. 15 AL P.R.G.C. DI PRECENICCO 4. ELENCO MODIFICHE PUNTUALI INTERNE ALLA FASCIA DI RISPETTO

Dettagli

PGT del Comune di Verrua Po AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO RESIDENZIALE E PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:...

PGT del Comune di Verrua Po AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO RESIDENZIALE E PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:... 1 SCHEDA AU_03_18175.pdf COMUNE DI VERRUA PO PROVINCIA DI PAVIA PGT TESSUTO URBANO CONSOLIDATO AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO RESIDENZIALE INDICE PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:...

Dettagli

Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma in Basilicata

Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma in Basilicata Università degli Studi della Basilicata 19 novembre 2010 A trent anni dal terremoto del 1980 La prevenzione del rischio sismico tra memoria e innovazione Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma

Dettagli

Piano della città pubblica

Piano della città pubblica La Legge Regionale n 12/2005 Legge per il governo del territorio. I temi e le esperienze Politecnico di Milano Polo Regionale di Mantova Aula Magna - Via Scarsellini, 15 Mantova 30 novembre 2006 Studi

Dettagli

Dati generali. Edificio residenziale Fischetto. n/r. edificio residenziale e direzionale. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Edificio residenziale Fischetto. n/r. edificio residenziale e direzionale. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Edificio residenziale Fischetto Localizzazione via Pordenone 15-17 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale e direzionale privata Proprietari

Dettagli