Educazione Terapeutica nel paziente diabetico in Ospedale. Mauro Rossini

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1 IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE FRA NUTRIZIONE E FARMACI Grand Hotel Gianicolo via delle Mura Gianicolensi 107- Roma Responsabile scientifico: Claudio Tubili Gruppo di Studio Regionale Intersocietario ADI/AMD/SID Roma 30 marzo 2016 Educazione Terapeutica nel paziente diabetico in Ospedale Mauro Rossini

2 Il Piano Nazionale Diabete e, in accordo con questo il Piano Regionale per la malattia Diabetica nella Regione Lazio

3 Il Piano Nazionale sulla malattia Diabetica afferma: L educazione terapeutica è una leva fondamentale per l efficacia e l efficienza del sistema; deve essere realizzata dal team diabetologico, con il contributo delle associazioni e del volontariato, attraverso programmi di educazione strutturata documentabili e monitorabili, nella prospettiva che i pazienti, resi consapevoli ed esperti, siano in grado di gestire la propria patologia e la propria qualità di vita al massimo delle potenzialità. Svolge un ruolo cruciale nella cura del diabete, ma e necessario che sia srutturata per raggiungere gli obiettivi terapeutici ottimali. Secondo i principi universali sanciti dall International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes (ISPAD): Ogni bambino/ragazzo ha diritto ad avere un educazione strutturata e completa che dovrebbe mettere in condizione lui e la sua famiglia di prendersi cura del diabete.

4 Dovrebbe essere basata su un analisi accurata delle attitudini personali, delle convinzioni del paziente, delle capacità e modalità di apprendimento, sulle conoscenze precedenti e sugli obiettivi personali. Gli operatori sanitari dovrebbero avere accesso a periodici training specialistici sui processi educativi e sulle metodologie specifiche di comunicazione. L educazione è un processo continuo che, per essere efficace, ha bisogno di un rinforzo continuo.

5 Le malattie croniche rappresentano l 80% di tutte le patologie e incidono molto sui costi diretti della sanita, tuttavia oltre il 50% dei pazienti non riesce ad eseguire correttamente la terapia prescritta. L Educazione Terapeutica costituisce un elemento fondamentale nella terapia del Paziente ed e vitale per la sua integrazione nella societa. BENEFICI Migliora la qualita di vita del paziente Riduce le Ospedalizzazioni Riduce le Amputazioni degli A.I. Riduce la Progressione della R.D. e IRC. Miller NEJM 1972,Rubin,Diabetes metabolism.res Rev 1999 ; Assal Diabete e Metabolism 1992, 1993 ; Clement Diabetes Care 1995

6 CRITICITÀ ATTUALI NELLA ET Non esiste Formazione strutturata dei vari operatori La ET è lasciata alla iniziativa individuale di singoli operatori Spesso non si fa ET al paziente per mancanza di tempo L educazione viene svolta in maniera non strutturata Pochi centri realizzano interventi di gruppo. Non sempre si dispone di orari e/o spazi dedicati C e spesso carenza di formazione degli operatori sanitari che possano utilizzare tecniche metodologicamente adeguate. Spesso non viene eseguita la valutazione e la registrazione della attivita educativa.

7 DOVE SI DEVE FARE EDUCAZIONE TERAPEUTICA Ospedale: a familiari di paziente con dimissione a domicilio. Es: Somministrazione terapia (medico) Mobilizzazione di paziente allettato (fisioterapista) Gestione sacche urine in pazienti con CV (oss) Misurazione glicemia di paziente diabetico (infermiere) (Diario e Modalita delle misurazioni) Domicilio: a familiari di pazienti in ADI Attività varie di cura e assistenza (operatori ADI) Ambulatorio medico (MMG, PLS, MS): a pazienti e familiari Gestione patologie croniche: Diabete, BPCO, Insufficienza cardiaca cronica, Demenza.

8 Nel Paziente Diabetico in Ospedale, l Educazione Terapeutica deve prevedere: Eventuale presenza di Comorbidita Sorveglianza degli Algoritmi di Terapia Insulinica sc. o Infusionale, come da protocollo condiviso e/o prescritto. Considerare chel Insulina e tra i farmaci piu a rischio di errore catastrofico insieme ad Oppiacei, Potassio, Eparina, Sodio Cloruro Ipertonico. Rispetto del Timing Terapia-Pasto Accessibilita a cibi incongrui per la patologia, portati da parenti o visitatori occasionali Che i Profili Glicemici pre-pasto e post-prandiali, siano rilevati correttamente!

9 L Educazione Terapeutica si realizza attraverso: 1) Un Progetto Educativo inserito nella cura complessiva del paziente 2) Un Programma Strutturato, organizzato e costituito da mezzi e risorse diverse 3) Approccio Multi-Professionale ( Equipe, Team, MMG), interdisciplinare e intersettoriale

10 Le Raccomandazioni degli Standard Italiani AMD/SID Le persone affette da Diabete devono ricevere un educazione all autogestione del Diabete dal momento della diagnosi. (Liv della prova I, Forza della raccomand A) L educazione e piu efficace se pianificata e organizzata per piccoli gruppi di pazienti. (Liv della prova I,Forza della raccomand A) L educazione all autogestione va garantita da un Team (medico,infermiere,dietista,educatore socio-sanitario specificatamente qualificate,professionalmente formate e dedicate.(liv. I Forza A) Nel lavoro del Team e importante che la pianificazione e la conduzione siano svolte con metodologia che tenga conto della esperienza di vita della persona e della sua motivazione al cambiamento.(liv prova IV, Forza B)

11 L educazione all autogestione del Diabete va rivolta anche ai problemi psicosociali, poiche il benessere emotivo e fortemente associato agli esiti positivi della malattia (Liv prova III,Forza B) L educazione all autogestione del Diabete deve essere adeguatamente riconosciuta e remunerata nell ambito delle prestazioni fornite dal SSN, tra gli interventi di un sistema integrato.(liv prova VI, Forza B).

12 DSME, (Diabetes self-management education) L educazione all autogestione del Diabete e un processo di facilitazione delle conoscenze,abilita comportamenti, fondamentali per la cura Ha l obiettivo di sviluppare nella persona con diabete, la capacita di prendere decisioni e orientamenti finalizzati al miglioramento dei risultati clinici, dello stato di salute e della qualita di vita. Il 95% della cura e a carico del paziente e della sua famiglia e l educatore e un elemento facilitatore. L educazione si associa ad un miglioramento concreto degli esiti. (cambiam.dello stile di vita,scelte nutrizionali, eventuale calo ponderale,riduzione della Hb A1C, implementazione della attivita fisica, una piu corretta gestione della terapia farmacologica,e un automonitoraggio piu significativo.

13 Percorsi di Lunga durata sono i migliori prevedono : Rinforzi educativi nel follow-up Adattamento all eta, al livello culturale Confronto tra operatori sanitari e gruppi di pazienti con possibilita di scambio di esperienze su problematiche comuni Talvolta anche modesti miglioramenti in termini di morbidita o qualita di vita sono notevolmente utili e significativi.

14 COS È ETP E lo sviluppo di percorsi che possano coinvolgere il paziente nell empowerment: delega del potere al paziente. Accettare che il paziente sia il protagonista della cura e creare le condizioni migliori perché aderisca a questo ruolo.

15 Le caratteristiche della relazione terapeutica devono prevedere: Empatia Calore Interessamento Accettazione Autenticità Ascolto attivo

16 Modalita di intervento Analisi del bisogno Progettazione Valutazione Attuazione

17 L informazione generalmente è un processo passivo incentrato su chi la fornisce E costituita da un insieme di notizie, raccomandazioni, istruzioni L educazione è un processo interattivo focalizzato su colui che apprende, che sarà posto nelle condizioni di sviluppare abilità per: conoscere il proprio stato di salute gestire i trattamenti prevenire complicanze evitabili

18 L educazione terapeutica implica : una diagnosi educativa la scelta di obiettivi di apprendimento l applicazione di tecniche di apprendimento una valutazione pertinente

19 Educazione terapeutica strutturata è rivolta a persone con problemi di salute, in situazione di malattia ha la finalità di aiutare la persona malata con la sua famiglia nel proprio ambiente, ad acquisire o mantenere la capacità di gestire in modo ottimale la propria vita convivendo con la malattia è un processo continuo, che deve essere costantemente adattato, è parte integrante dell assistenza e del trattamento sanitario

20 LA FUNZIONE EDUCATIVA FA PARTE DELLA PRESA IN CARICO E DEL TRATTAMENTO SANITARIO deve prendere in considerazione i processi di adattamento (coping) i bisogni oggettivi e soggettivi (espressi ed inespressi) l ambiente ed i ritmi di vita dell utente il decorso della malattia una valutazione del processo di apprendimento 20

21 EDUCAZIONE ED ADDESTRAMENTO Ci sono fattori che favoriscono od ostacolano l apprendimento e sono relativi alla capacità di apprendimento del paziente/famigliare, all ambiente (troppo caldo, rumoroso ), alla qualità dell insegnante.

22 ELEMENTI PER UNA BUONA TRASMISSIONE DELL INFORMAZIONE Chiarezza e concisione per essere comprensibili (usare una terminologia facile) Dimostrare sincerità Rispettare i tempi altrui Far esprimere le opinioni al ricevente Dare un ritorno positivo (feed back) 22

23 LE MODALITA La disponibilità a comunicare e ascoltare è l elemento centrale del processo di qualsiasi relazione terapeutica.

24 PER UN AZIONE EDUCATIVA ALL UTENTE Dire le cose più importanti Sottolineare e ripetere i punti chiave Dare consigli precisi e mirati Suddividere la spiegazione della procedura in semplici e piccoli passaggi Evitare messaggi contrastanti e contradditori! 24

25 Educazione: Con cosa cominciare Storia naturale e importanza della malattia Aspetti nutrizionali Esercizio fisico Monitoraggio della glicemia Modalità di somministrazione dei farmaci Riconoscimento e gestione della ipoglicemia Igiene del piede

26 Nel 1998 l OMS ha pubblicato il documento Therapeutic patient education nel quale si afferma che i programmi per l educazione terapeutica del paziente sono urgentemente necessari per diverse ragioni tra le quali: il bisogno di programmi formativi di riferimento per gli operatori sanitari. Effetti Terapeutici Reali

27 Tecniche di comunicazione davvero innovative La Theatrical Based Medicine (TBM) nasce dalla volonta di completare il cerchio che unisce la Evidence Based Medicine (EBM) e la Narrative Based Medicine (NBM). La TBM e una tecnica di comunicazione on stage, creata da Renato Giordano, che permette di acquisire e rinforzare, con tecniche mediate dal teatro, i metodi e gli strumenti per una comunicazione piu efficace sia medico- paziente, che interdisciplinare, ed all interno del Team sanitario. E aiuta, facendo fare anche un lavoro su se stessi, a migliorare il gap tra il percepito ed il reale, rafforzando l empatia e l aderenza equilibrata alla reazione emotiva.

28 L EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL PAZIENTE E parte integrante del trattamento terapeutico complessivo. Deve essere organizzata, strutturata e fornita sistematicamente a ciascun paziente attraverso una varietà di strumenti e mezzi; e importante un approccio collaborativo multiprofessionale e interdisciplinare.

29 COMPETENZE ATTESE DAGLI OPERATORI SANITARI NELL EDUCAZIONE TERAPEUTICA Secondo l OMS, gli operatori sanitari devono essere in grado, individualmente e all interno di un team, di: Adattare il proprio comportamento professionale ai pazienti e alle loro famiglie. Adattare costantemente i propri ruoli ed azioni in accordo a quelle dei team di assistenza sanitaria e di educazione con i quali collaborano Comunicare in modo empatico con i pazienti Individuarne i bisogni Considerare lo stato emotivo dei pazienti, le loro esperienze,le loro rappresentazioni della malattia e relativo trattamento. Aiutare i pazienti nell apprendimento

30 Educare i pazienti a gestire il loro trattamento e a sfruttare le risorse sanitarie, sociali ed economiche disponibili Aiutare i pazienti a gestire il loro modo di vivere Educare e consigliare i pazienti a gestire le crisi ed i fattori che interferiscono con il raggiungimento degli obiettivi. Selezionare gli strumenti educativi piu adeguati Usare ed integrare questi strumenti nell assistenza ai pazienti ed al processo di apprendimento dei pazienti stessi (contatto col paziente)

31 Principali momenti di educazione terapeutica per utenti ed operatori dedicati Linee guida ISPAD e SIEDP Attività ambulatoriale multidisciplinare Colloqui psicologici individuali e di gruppo (per ragazzi e familiari) Incontri di rete e di informazione sul diabete (scuola, convegni, ecc.) Aggiornamento professionale ECM di approfondimento della gestione da parte degli operatori dedicati Lavoro di rete con associazione dei familiari dei ragazzi con diabete Campi scuola Dalla cura della malattia diabete Al prendersi cura del ragazzo con diabete

32 Approccio terapeutico multidisciplinare: obiettivi facilitare il raggiungimento di obiettivi significativi psicosociali di adeguatezza del paziente con diabete: ridurre il rischio che la patologia possa favorire l espressione di vissuti di diversità e di limitazione che genera ulteriore malattia: q area affettivo-relazionale q area ludico-ricreativa/attività fisica q area di gestione misurata dello stile alimentare area gestione e monitoraggio della glicemia

33 Il riconoscimento ed il rispetto delle singole professionalità, in uno spirito di collaborazione, (equipe multidisciplinare) offre al paziente diabetico e ai suoi familiari un valore aggiunto! La multidisciplinarietà. ordine e sicurezza e non confusione Il Team deve creare

34 Progetto IGEA Integrazione, Gestione E Assistenza per la malattia diabetica Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia

35 Contenuti: Progetto IGEA Requisiti clinico organizzativi per la gestione integrata del diabete tipo 2 le modalità organizzative per realizzare la gestione integrata del diabete le raccomandazioni per migliorare la qualità della cura gli indicatori per monitorare la gestione integrata in Italia e favorire il confronto tra i sistemi sanitari regionali chi fa che cosa quali controlli con quale frequenza quali indicatori

36 Requisiti clinico organizzativi Il percorso

37 Educazione Quali obiettivi Obiettivo generale Rendere più efficaci gli interventi (a qualsiasi livello) Obiettivi specifici migliorare la capacità di comunicazione (metodo) migliorare e qualificare le conoscenze

38 Educazione Come organizzare questa attività

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40 L impegno per ridurre la Distanza tra cio che una Persona e in Una CertA CondiZIONE e fase della Sua vita e cio che puo Essere.

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