GABA. nel cervello maturo il GABA agisce come un neurotrasmettitore inibitorio

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1 GABA nel cervello maturo il GABA agisce come un neurotrasmettitore inibitorio durante la fase prenatale e nella fase perinatale, questo neurotrasmettitore depolarizza le cellule bersaglio e veicola l influsso di calcio REGOLA molti processi durante lo sviluppo: Proliferazione cellulare Migrazione Differenziamento Maturazione sinaptica Morte cellulare

2 Modelli animali in cui è stata rilevata un alterazione del bilanciamento E/I

3 Nonostante tutte queste osservazioni non esistono dei marcatori precoci per l autismo perchè: Il disturbo si sviluppa tra il periodo pre-natale e la prima adolescenza quindi si possono sviluppare interazioni tra fattori di rischio multipli I pochi biomarcatori candidati non sono stati rilevati in tutti i pazienti autistici Biomarcatori trovati sono spesso associati con altri disturbi del neurosviluppo

4 AUTISMO Contraddistinto da una grande eterogeneità che rende difficoltosa la validazione di teorie eziopatologiche capaci di sintetizzare gli aspetti cognitivi, comportamentali e fisiologici. Approssimativamente 67 milioni di persone nel mondo sono affette da autismo, più di quante ne colpiscano i tumori, il diabete e l AIDS messi insieme. Non esiste una cura per l autismo ma la diagnosi e un intervento precoce ne migliorano l esito

5 STUDI RETROSPETTIVI: Informazioni dai genitori Ritardo nel linguaggio Lallazione assente Non dice una parola all età di 16 mesi Non è in grado di combinare due parole all età di due anni Non risponde se chiamato Non indica, o fa gesti significativi entro l anno di età Informazioni dai video familiari (12-18 mesi) Scarso contatto oculare Mette in fila in maniera ossessiva giocattoli o altri oggetti E attaccato ad un giocattolo oppure un oggetto in particolare Non sorride Bambini autistici di 4/6 mesi presentano asimmetrie, atipie, scarsa variabilità motoria, difficoltà nel mantenere la posizione seduta, relativa acinesia.

6 DAGLI STUDI SULLA GENETICA AGLI STUDI PROSPETTICI Folstein &Rutter (1977): primo studio sui gemelli Vulnerabilità Genetica Ronald & Hoekstra, (2011): concordanza tra monozigoti 88-95%, tra dizigoti 31% Studi prospettici Ozonoff et al., 2011: ricorrenza del 18% di DSA nei fratelli minori (25.9% nei maschi e 9.6% nelle femmine) Alto rischio nei fratelli minori

7 1992: IL PRIMO STUDIO PROSPETTICO Nascono due diversi filoni di ricerca 1. Studi di screening su popolazioni ampie con l obiettivo di testare e validare strumenti di identificazione precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico. 2. Studi sui soggetti ad alto rischio con l obiettivo di valutare le caratteristiche dello sviluppo dei Disturbi dello Spettro Autistico.

8 BRSC (USA) & BASIS (UK) 2003: nascita del Baby Siblings Research Consortium (BSRC), network USA per ricercatori interessati a indentificare marker comportamentali e biomedici precoci dell Autismo. 2011: viene fondato il British Autism Study of Infant Siblings (BASIS), il network UK finanziato dalle maggiori charities britanniche e dal Medical Research Council. Lo scopo dei Network è quello di raggruppare ricercatori provenienti da più parti di uno stesso territorio, capaci di reclutare alla nascita bambini ad alto rischio e di applicare protocolli sperimentali e di monitoraggio standardizzati.

9 Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello spettro Autistico (NIDA) Progetto CCM 2012

10 Regione TOSCANA Regione LAZIO Regione LOMBARDIA Regione SICILIA Coordinamento: Istituto Superiore di Sanità (Maria Luisa Scattoni) Unità Operative: 1) IRCCS Stella Maris (Filippo Muratori-Fabio Apicella-Andrea Guzzetta) 2) IRCCS Bambino Gesù (Stefano Vicari-Giovanni Valeri-Luigi Mazzone) 3) IRCCS MEDEA (Massimo Molteni) 4) Università Campus Bio-Medico di Roma (Antonio M. Persico) 5) Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Giovanni Pioggia) 6) Regione Sicilia, Assessorato della Salute (Lucia Borsellino): Policlinico Universitario G. Martino, Messina (Gaetano Tortorella/Antonella Gagliano), Azienda Sanitaria Provinciale Palermo (Pino Porrello)

11

12 Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello spettro Autistico (NIDA) Monitoraggio indici di benessere del bambino: registrazioni audio- e video- del pianto neonatale e della motricità spontanea a dieci giorni dalla nascita, a 6, 12, 18 e 24 settimane di vita a casa dei bambini che parteciperanno allo studio.

13 PROCEDURA SPERIMENTALE

14 Il pianto può essere visto sia come il primo sistema di comunicazione che come parte del repertorio sociale precoce del bambino

15 FRE QUENZA FONDAMENTALE F0 developmental trajectory Typical developing Hertz High Risk-ASD High Risk-DD Time points

16 MOTRICITA SPONTANEA: WRITHING

17 MOTRICITA SPONTANEA: FIDGETY

18 18

19 TRAIETTORIA EVOLUTIVA DEI GENERAL MOVEMENTS GM optimality score: Massimo 18; Minimo 8 Motor optimality score: Massimo 28; Minimo Typical developing High Risk-ASD 10 High Risk-DD 8 10 giorni 6 settimane settimane 5 WRITHING FIDGETY

20 NIDA Network Protocollo Clinico a 6, 12 e 18 mesi, presso i centri di riferimento di Neuropsichiatria Infantile degli Enti partecipanti STRUMENTI DI VALUTAZIONE 6 mesi 12 mesi 18 mesi 24 mesi Vineland Adaptive Behavior Questionnaire X X X X (VABS PL) Primo Vocab Gesti-Parole (PVB) X X X X equivalente a MacArthur Communicative Development Inventory Questionario Temperamento (QUIT) X X X X First Year Inventory (FYR) X M-CHAT X X Q-CHAT X Child Behavior Checklist (CBCL) X X Griffiths (GMDS) X X X X Autism Observation Scale for Infants (AOSI) X X Autism Diagnostic Observation Schedule -Toddler (ADOS-T) X X X ADOS-G X X Autism Diagnostic Interview Revised (ADI-R) X Parenting Stress Index (PSI) X X X X Social Communication Questionnaire X X X Prelievo di urine e saliva per screening genetico

21 VALUTAZIONE CLINICA Valutazione dello sviluppo cognitivo, linguistico, adattivo e socio-comunicativo a 6, 12 e 18 mesi, presso i centri di riferimento di Neuropsichiatria Infantile degli Enti partecipanti Qualora vengano individuate specifiche difficoltà i bambini potranno essere indirizzati verso forme di intervento precoce.

22 FINALITÀ DEL PROGETTO Individuazione CAMPANELLI D'ALLARME entro i primi 12 mesi RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO tramite la validazione e standardizzazione di un protocollo di sorveglianza e di valutazione del neurosviluppo Garantirà un intervento terapeutico individualizzato

23 DIAGNOSI PRECOCE: due percorsi possibili 1) Screening con M-CHAT-R su tutti i bambini al bilancio di salute dei 18 e 24 mesi dal pediatra 2) Campagna di informazione sui campanelli d'allarme e individuazione precoce da parte degli educatori degli asili nido

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