PREMESSA Il Progetto di Ricerca-Azione Lingue di scolarizzazione e curricolo plurilingue ed interculturale LSCPI è finalizzato alla ricerca di nuove

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2 PREMESSA Il Progetto di Ricerca-Azione Lingue di scolarizzazione e curricolo plurilingue ed interculturale LSCPI è finalizzato alla ricerca di nuove strategie metodologiche e didattiche nell insegnamento della lingua italiana lingua di scolarizzazione e delle altre lingue, straniera veicolare (Inglese), seconda lingua straniera comunitaria (Francese, Spagnolo e Tedesco), delle lingue minori comprese nella legge 15 Dicembre 1999, n " Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche"edelromanì. E necessario considerare, comunque, che per molti bambini stranieri e una discreta percentuale di italiani, la lingua italiana, è spesso la prima lingua straniera studiata a scuola. La sfida posta dal progetto di ricerca azione LSCPI, in accordo e in linea con i documenti del Consiglio d Europa, è far emergere, valorizzandole, le lingue materne di cui tutti gli alunni sono portatori, sulle quali si innesta il processo di acquisizione linguistica di altri idiomi(compresa la lingua di scolarizzazione). Nei nuovi contesti di apprendimento diventa indispensabile avere a disposizione nuove metodologie e percorsi didattici per dare a tutti gli alunni gli strumenti per vivere in una società sempre più plurilingue e multiculturale che, anche attraverso la diffusione di internet, è ormai senza limiti e frontiere.

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8 Creazione del diario di bordo. LE FASI DEL PROGETTO Ricordo delle attività svolte negli anni precedenti Nel primo anno di scuola primaria i bambini hanno avuto modo di rintracciare le origini delle proprie identità attraverso l intervista fatta da loro (orale) che rappresenta l autobiografia linguistica e con la realizzazione di un balletto di origine albanese.

9 Il secondo anno è stato dedicato invece al delicato passaggio dall oralità alla scrittura che ha condotto le bambine e i bambini a «costruire» collettivamente un racconto di classe rappresentativo delle diverse lingue, etnie e culture presenti nella stessa usando i «segni» della lingua di scolarizzazione e i suoi strumenti: la voce, le parole, il gesto, l illustrazione attraverso il disegno

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11 Lettura del romanzo: «La storia di Cipì» di Mario Lodi

12 La storia di Cipì In un piccolo paese disteso nel verde e al sole, in un bel giorno di primavera, a Mamma Passera nacquero tre piccoli passeri. Il più irrequieto era Cipì, che diceva sempre: -Voglio uscire di qui, voglio andare li! Cipìvuole crescere in fretta, dimostrando tutta la curiosità tipica della sua età. È molto vivace e spesso non ascolta i consigli della mamma. Una volta per poco non finì in bocca ad un bel gattone. Un bel giorno Mamma Passera portò i suoi figlioli in giro per la campagna. Cipìvide Nastro d Argento e vi cadde dentro, provocando le risa di un bel fiore. Era Margherì. Così divennero grandi amici. Un giorno Cipìe i suoi amici trovarono una fila di chicchi gialli, che mangiarono avidamente. Ma da lontano spuntò un uomo con un tubo luccicante in mano. Tutti scapparono, tranne Cipìe alcuni passerotti. L uomo sparò, uccise un passero e ferì Passerì, un amica di Cipì. Cipìsi prese cura di Passerìe grazie al suo aiuto la passerottaguarì. Piano piano i due divennero grandi amici, ma proprio grandi amici, a tal punto che Cipì chiese a Passerì di costruire insieme il nido! Insomma i due si innamorarono. Così i due costruirono i il loro nido. Insieme vissero tanti pericoli e affrontarono i rigori del generale inverno, la fame, la guerra delle nuvole. Alla fine ai due nacquero tre bei passerotti.

13 Ben presto, Cipìe Passerìsi accorsero che spesso, durante la notte, scomparivano tanti passerotti, che erano stati attratti da due strane stelle parlanti. Cipìera perplesso. Cipìiniziò così ad indagare sulle misteriose sparizioni e scoprì che un certo signore della notte attirava, con i suoi occhi luminosi, tanti poveri passerotti. Cipì, sospettoso, una sera si mise in agguato. Ad un certo punto due stelle si calarono di fronte ai suoi occhi e incominciarono a parlare invitandolo nel paese della felicità ma Cipìsi rifiutò e il Signore della notte si ritirò. Cipìdecise di svelare la sua scoperta, ma nessuno gli credette; cercò così delle prove che convincessero tutti gli altri passeri. Cipìchiese aiuto alla regina della notte, che gli disse di rivolgersi a Palla di fuoco, ma anche lui non potèfornirgli nessuna prova. A questo punto si rivolse al Vento che accettò di aiutarlo. Il Vento, come promesso, diede a Cipìla prova schiacciante. Si mise a soffiare così forte finché scoperchiò il tetto della casa del Signore della notte. Così tutti si accorsero che la casa era piena dei teschi e delle piume dei poveri passeri. Il signore della notte, pieno di vergogna, fuggì via lontano. Tutti i passeri festeggiarono intorno a Cipì. Da quel momento Cipìe Passerìinsegnarono ai loro figli ad essere laboriosi, ad essere buoni, a saper distinguere il bene dal male e ad essere coraggiosi per difendere la libertà.

14 Comprensione del testo. Cipí è un passerotto un pò birichino che fin dalla nascita dimostra una grande curiosità per il mondo. Dapprima imprudente e sventato, impara a sue spese a essere saggio e ragionevole. A crescere e a maturare lo aiutano, insieme alle avventure cui va incontro, tanti personaggi ora buoni ora cattivi: la passeretta Passerí, un gatto, un gufo, una margherita, ma anche il sole, le nuvole, il vento.

15 Riflessioni sul testo. La lettura del testo ha creato momenti di riflessione sui seguenti centri di interesse: *Il rapporto con la natura *L'amicizia *La solidarietà *La socializzazione *La lotta per la sopravvivenza *La natura amica, la natura nemica *L'intervento dell'uomo sulla natura *L'organizzazione del mondo animale.

16 Rappresentazione della storia con disegni e didascalie in lingua italiana, albanese e inglese.

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30 Al fine di sviluppare negli alunni sensibilità critica ed estetica per la lettura del testo scritto si è proposta l analisi del dipinto «La grande famiglia» del pittore famoso Renè Magritte per suscitare l interesse dei bambini e delle bambine. lo scopo principale di questo esercizio visivo è stato quello di far notare loro i più piccoli dettagli presenti nell opera d arte al di là della bellezza complessiva.

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32 Riproduzione e coloritura del quadro.

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34 Conclusioni Il progetto ha contribuito alla promozione di uno scambio sociale, culturale e linguistico,sensibilizzando gli alunni verso le diversità culturali ed il rispetto delle differenze attraverso l'educazione alla MULTICULTURA e alla SOLIDARIETÀ. N.B. Sugli elaborati dei bambini non sono state apportate correzioni.

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