Diversitymanagement. Lea Battistoni. LUISS Business School Roma,15 novembre 2012
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1 Diversitymanagement Politiche ed indirizzi comunitari Lea Battistoni LUISS Business School Roma,15 novembre 2012
2 I temi trattati 1.Le fasi : dalla uguaglianza alla diversità; 2.Alcuni cenni sulle normative e linee guida ; 3.Attenzione specifica al diversity management 4.La nuova stagione dei Fondi strutturali.
3 Le parole chiave Eguaglianza-Parità Non discriminazione Integrazione -multiculturalità Sviluppo economico e globalizzazione, Sviluppo delle risorse umane, Benessere organizzativo, Efficienza ed efficacia organizzativa, Impresa e contesto socio-economico di riferimento.
4 Azioni multidimensionali svolte dalla U.E. 1. Norme,direttive, linee guida ; 2 interventi volti a modificare i comportamenti soggettivi,organizzativi e culturali; 3.Indirizzi strategici complessivi ; 4.Finanziamenti volti a valorizzare e sostenere: Le risorse umane, Le competenze professionali e gestionali, I cambiamenti organizzativi, Le azioni di scambio, Le Buone pratiche.
5 Il Fattore di innovazione Irruzione della componente femminile nelle organizzazioni determina la necessità di cambiamenti organizzativi e gestionali Fasi : riconoscimento della eguaglianza,non discriminazione, e pari opportunità, diversità di genere. Mutamenti Organizzazione, modalità di gestione del personale e cultura aziendale; Strumenti di selezione,analisi delle competenze, modelli e strutture per sviluppo di carriera(management diversity) ; modalità di gestione organizzativa.
6 I passaggi Dalla ricerca dell'eguaglianza di fronte alla legge, indifferente ad ogni diversità, si passa alla cosiddetta eguaglianza sostanziale, che si propone di rimuovere le diseguaglianze di fatto e realizzare la giustizia sociale; vengono poi introdotte misure differenziate le azioni positive a favore di categorie svantaggiate, al fine di compensare discriminazioni del passato superare condizioni di forte squilibrio che permangono anche a causa di tali discriminazioni; Infine viene allargata la cerchia dei destinatari di misure antidiscriminatorie,individuandonuove categorie deboli o svantaggiate.
7 Dalla diversità di genere alla diversità multilivello Estensione diversità(genere,disabilità,etnie,culture,ecc); Diversity ed efficacia- efficienza organizzativa; Nuovi modelli impresa; Gestione delle risorse umane; Benessere organizzativo; Mercati differenziati-globalizzazione; Contesto culturale locale.
8 Sviluppo normativa comunitaria La normativa e la giurisprudenza comunitarie hanno contribuito ad abolire numerose discriminazioni ancora presenti in molti ordinamenti europei e a far progredire i diritti nazionali verso uno standard,minimo, sempre più elevato, di eguaglianza,dipari opportunità,diintegrazione,inclusionee multiculturalita.
9 Alcune normative chiave direttiva 76/207/CEE 9 febbraio 1976 'attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne (accesso al lavoro, formazione, promozione professionali, condizioni di lavoro). direttiva 79/7/CEE 19 dicembre 1978, parità di trattamento in materia di sicurezza sociale; direttiva 96/34/CE del 3 giugno 1996, congedi parentali. Trattato di Amsterdam del 1997 art. 3 eliminare le ineguaglianze, promuovere la parità ed azioni positive Artt. 13 del trattato istitutivo della Comunità Europea,il Consiglio può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza ol origineetnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l età o le tendenze sessuali». Carta di Nizza, che all art. 21 vieta ognidiscriminazioneper ragioni di sesso, razza, colore della pelle o origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, handicap, età, tendenze sessuali. Direttive dal ,in particolare 2006/54 attuazione principio pari opportunità
10 Il processo Dalla lotta alle discriminazioni di genere La Commissione ha sviluppato nuovi strumenti e legislazione per combattere le discriminazioni razziali,etniche,religiose o di orientamento sessuale
11 Direttive antidiscriminazione Nel 2000, facendo seguito all art. 13, l UE ha adottato due direttive antidiscriminazione: Una direttiva per l implementazione di un trattamento equo indipendentemente dall origine razziale o etnica (Council Directive 2000/43/EC) che proibisce la discriminazione razziale nel mercato del lavoro,l istruzione,, la previdenza sociale, i servizi sanitari e l accesso a beni e servizi. Una direttiva che stabilisce una cornice per un trattamento equo nel mercato del lavoro e sul posto di lavoro, indipendentemente da religione o credo, disabilità, età e orientamento sessuale (CouncilDirective 2000/78/EC) Ciascuno stato membro ha ora sviluppato la propria legislazione nazionale antidiscriminazione
12 Paralleli strategie e strumenti di Strategia di Lisbona; finanziamento Programma Progress; Fondi strutturali
13 Sviluppo DIRETTIVA DEL 2 LUGLIO 2008 CONTRO LA DISCRIMINAZIONE FONDATA SU ETA,DISABILITA, ORIETAMENTO SESSUALE,O RELIGIONE DECISIONE DEL 28 NOVEMBRE VOLTA A COMBATTERE FORME ED ESPRESSIONI DI RAZZISMO E XENOFOBIA DECISIONE DELLA COMMISSIONE 2 LUGLIO 2008 PER LA NOMINA D DI UN GRUPPO DI ESPERTI GOVERNATIVI IN MATERIA DI NON DISCRIMINAZIONE
14 Sviluppo de interculturalità 2007 Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti 2008 Sviluppo della Anno multiculturalità europeo del dialogo interculturale dalla multiculturalita ( come dialogo e rispetto tra culture)alla interculturacome contaminazione di valori, idee, per convivenza civile e sociale. intercultura, negoziazioni sui valori, orientamenti e comportamenti ai quali ispirare le scelte individuali e collettive tra soggetti appartenenti a culture diverse che convivono in una stessa comunità
15 Strategie interculturalita Rispettare e promuovere la diversità culturale in Europa e promuovere la cittadinanza attiva europea aperta al mondo e basata su valori comuni nell Unione; Includere la rinnovata strategia di Lisbona per la quale l economia basata sulla conoscenza richiede persone capaci di adattarsi ai cambiamenti e di beneficiare delle possibili fonti di innovazione per sviluppare prosperità; Mirare alla solidarietà, alla giustizia sociale e alla maggiore coesione nel rispetto di valori comuni nell Unione
16 Sviluppo nuovi modelli gestionali fondati su diversity Sostegno a nuove forme di gestione della diversity Sviluppo analisi e valorizzazione buone pratiche: Reporton The Business Case for Diversity Good Practices in the Workplace,finanziatodallaDG Employement Sono analizzate e selezionate esempi di successo ed innovatividi buonepraticheneidivesipaesieuropei,in diversi settori di diversity managementy Il rapportomostracome diversity management e produttività siano in un rapporto positivo
17 Comunicazione e diffusione Attenzioneallosviluppodellagestionedelladiversità e della inclusione,elemento strategico di impresa incoraggiato dalla Commissione,attraverso numerose azioni CartadellaDiversità Iniziativa per incoraggiare le aziende a sostenere iniziative di diversity; Documento,firmato da azienda o istituzione pubblica Carte firmatee presentiin quasi tuttii paesi Considerate dala Commissione come strumenti di sviluppo volontario di nuova cultura d impresa
18 Scambio di buone pratiche PiattaformaComunitariadi scambio trale diverse Carte delladiversità. La piattaformaè lo strumento di scambio tra le organizzazioni,volto a promuovere iniziativevolontarie di diversity management nei posti di lavoro.
19 Comunicazione:EqualitySummit La Equality Summit:Conferenzadi promozionedi eguali diritti e opportunita per tutti; Occasione di scambio di esperienze Target privilegiato:lottaalladiscriminazionedi razza,religione,eta,disabilità,orientamento sessuale e genere.. Dal 2007, the Equality Summit viene coorganizzato dagli Stati membri e dalla Commissione.
20 Equalitysummit novembre CONTENUTI Benefici della lotta ai gruppi vulnerabili (anziani disabili ecc).; Strategie e politiche nel mercato del lavoro per occupazione ed inclusione; Strategie e politiche per sviluppo educazione; La legislazionecome strumentodi sviluppo; Strategie di successo aziendale;
21 Europa 2020 Fine del ciclo della Strategia di Lisbona e necessità di avviare un nuova fase di programmazione comunitaria, Europa 2020,propone tre priorità per uscire dalla crisi e promuovere lo sviluppo : una crescita intelligente, una crescita sostenibile ed una crescita inclusiva. Settori di intervento : la conoscenza e l innovazione,la sostenibilità economica,la crescita occupazionale e l inclusione sociale
22 Diversitymanagement e nuovi fondi strutturali Proposta Regolamento in corso di approvazione Fse Strumento di inclusione e sviluppo Sia per soggetti (competenze) che per le imprese Inglobati obiettivi Europa 2020 Finanziamento 346 miliardi euro per politica di Coesione; per FSE 84 miliardi
23 Obiettivi tematici i) Promuovere l'occupazione e la mobilità professionale; ii) Investire nell'insegnamento, nelle competenze e nella formazione permanente; iii) Promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà; iv) Rafforzare la capacità istituzionale e un'efficiente amministrazione pubblica Ma anche Aumentare la produttivita imprese
24 Inclusione e lotte alle disuguaglianze Il progetto di regolamento rafforza il contributo dell'fse all'impegno di eliminare le disuguaglianze tra le donne e gli uomini e di prevenire le discriminazioni. Indirizzo verso azioni combinate.,multifondi
25 ALCUNI CAMPI DI APPLICAZIONE 1.Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale 2.Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente 3.Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà: inclusione attiva; integrazione delle comunità emarginate quali i rom; lotta contro la discriminazione basata sul sesso, l'origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età,l'orientamento sessuale; 4.In ciascun paese membro il 20% risorse dedicato ad inclusione sociale
26 I FONDI PER DIVERSITY MANAGEMENT POSSIBILI FINANZIAMENTI UTILIZZANDO ANCHE IL FUTURO PROGRESS 500 MILIONI 1.Interventi organizzativi e gestionali per nuovi modelli organizzativi impresa 2.Interventi formativi per manager diversità (selezione,processi di carriera,leadership ecc) 3.Interventi formativi per la sicurezza 4.Manager per la gestione dell ambiente esterno
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