LA SPIRA~E DEL DEBITO PUBBLICO. A 0JAA Il AUGUSTO GRAZIANI

Transcript

1 LA SPIRA~E DEL DEBITO PUBBLICO A 0JAA Il AUGUSTO GRAZIANI

2 Istituto Universitario Architettura Venezia EG 331 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione I j

3 BIBLIOTECA DAEST LA SPIRALE INVHHARIO N 84 ~8 DEL DEBITO PUBBLICO a cura di Augusto Graziani il Mulino

4 Indice 9 Introduzione di Augusto Graziani 1. Componenti strutturali e componenti finanziarie del debito pubblico 2. I casi dell'economia italiana 3. L'inflazione come strumento di riduzione del debito 4. Altri mezzi di riduzione del debito pubblico 5. La riduzione dei tassi PARTE PRIMA: FRA STABILITÀ E ESPLOSIONE La crescita del debito pubblico: sostenibilità, regole fiscali e regole monetarie di Luigi Spaventa 2. Regole fiscali e vincolo intertemporale di bilancio 3. Sostenibilità e imposizione 4. Finanziamento monetario 5. Conclusioni L'equilibrio intertemporale del debito pubblico di Aldo Montesano 2. Un modello con titoli illiquidi 3. Un modello con titoli parzialmente liquidi 4. Conclusioni Il significato economico del rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo: un'analisi critica di Carlo Casarosa 2. Rapporto ricchezza/ reddito e crescita equilibrata 3. Dinamica del rapporto ricchezza/reddito 4. Il caso di risparmio funzione della ricchezza 5. Rapporto ricchezza/reddito e tasso di crescita variabile 6. Conclusioni 5

5 PARTE SECONDA: DEBITO PUBBLICO E DOMANDA GLOBALE Analisi empmca delle relazioni tra consumo e debito pubblico in Italia ( ) di Paolo Ono/ri 2. Alcuni «fatti» preliminari 3. Un tentativo di stima dell' «illusione fiscale» 4. Una diversa specificazione della funzione del consumo 5. Alcune conclusioni ancora prowisorie Risparmio, tassi di interesse e politica fiscale: l'esperienza italiana di Tullio ]appelli 2. Problemi di misurazione del deficit e del debito pubblico 3. Deficit pubblico e teorie del risparmio 4. Deficit e tassi di interesse 5. Debito pubblico e instabilità dinamica 6. Conclusioni Effetti redistributivi del debito pubblico di Valerio Selan I. Il debito pubblico come insieme di rapporti debito/ credito dei cittadini fra di loro 2. Limite del debito pubblico 3. Effetti redistributivi 4. Effetti redistributivi nella situazione italiana 5. Piano di rientro 6. Conclusioni PARTE TERZA: GLI STRUMENTI DI CONTROLLO Le politiche del bilancio e del debito pubblico: alcune analisi prospettive di Giancarlo Marca/do I. I risultati della finanza pubblica negli ultimi anni 2. Effetti sul bilancio pubblico di una riduzione del saggio d'inflazione 3. Effetti sul bilancio pubblico di una riduzione dei saggi d'interesse reali 4. Influenza sul bilancio pubblico della crescita della produzione 5. Alcune simulazioni del bilancio pubblico per il quinquennio Le linee dell'azione di riequilibrio della finanza pubblica Sull'autonomia della politica monetaria di Giacomo Vaciago I. Premessa 2. Il coordinamento dal punto di vista isiituzionale 3. Il coordinamento dal punto di vista degli «indicatori» 4. Conclusioni 6

6 Interesse, domanda di moneta, cambi esteri di Maria Teresa Salvèmini Indice dei nomi Riconoscimenti Notizie sugli autori 7

7 i IJJto llnl COLLANA DELLA SOCIETÀ ITALIANA DEGLI ECONOMISTI LA SPIRALE DEL DEBITO PUBBLICO A I ~ [ ~I (r.h 0 GfY\.'.l l '8C rtaliana è stata presa nella spirale di un debito pttiblico aescente. Il rallentamento del tasso dì sviluppo e raunento vertiginoso del lassi di 1nteresse hanno prodotto il rapido peggioramento cli tutb gll llldicaton di stabilrtà flllwin13; il pericolo che viene ricordato con maggoe insis\8lll.a è quello di possibi ondate di 1nflazìone. nioicatore più orffuso deba pericolosità della situazione e considerato il rapporto fra debito pooblico e prodotto 1111emo. L'accu!OOWsi del debito pooblico porta con sé 111 aumento della riochezza Manzlaria E ques1a ma ulteriore fonte di aumento della domanda globale? è Il noto!x'oblema degi -effet!j ncchezza. Sia l)lte con prudenza,~ può naffermare la presenza di effet!j posrtm esercitati dalla ricchezza finanmna suna domanda di COllSUJ'llj. Inoltre i tentatm d1 finanziare Il dtsavanzo mediante emissione di titoli anziché mediante creazione di moneta, se risultano benefici nell'immed1ato, possono risultare alla lunga controproducenti. Non vanno peraltro trascurati 1 diversi effetti che le due forme di finanziamento producono sull'equlhbrfo del conti con l'estero e sulla distribuzione del reddito, dal momento che risparmiatori e contribuenti sono rappresentati da gruppi sociali differenti. Una pohtlca di riduzione del debito pubbjico deve at taccare il debito direttamente in una delle sue componenti, quella S1rut llnle e quella finanziaria. Le regole proposte sono note; la più rigorosa è quella suggerita dalla Banca d'italia. e consiste nel ridi.ne l'importo del disavanzo di base fino ad anrulllrlo, mentre altri suggeriscono I' applicazione di regole puiemali più dolci.