L INFERMIERE REFERENTE GIC COLON-RETTO: Quali competenze per garantire la continuità assistenziale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L INFERMIERE REFERENTE GIC COLON-RETTO: Quali competenze per garantire la continuità assistenziale"

Transcript

1 L INFERMIERE REFERENTE GIC COLON-RETTO: Quali competenze per garantire la continuità assistenziale A.O. Ordine Mauriziano di Torino S.C. Chirurgia Generale ed Oncologica Direttore Dott. A. Ferrero Valentina Ariu Infermiera Gic Colon-Retto Antonio Valenti- Infermiere 16 Giugno 2016

2 Sviluppare progetti di educazione terapeutica applicati al PDTA La malnutrizione nella persona candidata ad intervento chirurgico colon-rettale La nostra esperienza

3 La Realtà Piemontese L attenzione alla problematica risulta essere deficitaria in vari contesti chirurgici piemontesi Le linee guida sono spesso disattese Delega del problema al Servizio di Dietologia 1 Assenza strumenti di screening nutrizionali 3 2 Variabilità nei comportamenti Scarso utilizzo del diario alimentare 4

4 La Nostra Realtà

5 La Nostra Realtà

6 RICOVERI INTERVENTI CHIRURGICI 685 CHIRURGIA MAGGIORE 404 CHIRURGIA MINORE URGENZE Ileo, Colon e Retto Esofago, Stomaco e Duodeno Fegato e vie Biliari Pancreas Sarcomi

7 Alcuni Dati 568 SCREENING 433 negativi per rischio 135 positivi per rischio

8 Alterazione stato nutrizionale Patologia Trattamento multidisciplinare la carenza di risorse umane ed economiche, i carichi di lavoro inducono l infermiere a lavorare con tempi ristretti, tralasciando la componente informativa, relazionale, educativa e formativa specifica del Profilo Professionale. Il Progetto Nutrizione

9 Il Progetto Nutrizione OBIETTIVO Riconoscere e trattare precocemente il declino nutrizionale nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore, dall inizio del percorso CAS /prericovero/ ricovero al follow up

10 Le fasi del percorso FASE 1 Revisione della letteratura (Settembre-Ottobre 2013) FASE 2 Procedure implementate (Ottobre-Dicembre 2013) Adesione e Verifica al percorso (Febbraio-Marzo2014) FASE 3 Verifica risultati attraverso il disegno di 3 protocolli di ricerca inseriti nella fase di pre ricovero, ricovero e follow up

11 Report fase 1- Azioni intraprese Fase 1 O Formulazione del quesito clinico della ricerca O Utilizzo Banche Dati ( National Guideline Clearinghouse, Trip database, SIGN, Pubmed, Embase, Cochrane) con termini liberi e Mesh combinati O Valutazione della qualità degli studi O Analisi dei risultati: rilevati ed esaminati oltre 200 documenti O Indicatori di risultato O Discussione

12 Discussione Fase 1 Un approccio nutrizionale ben articolato apporta benefici nel paziente chirurgico in tutte le fasi del percorso di cura. Lo stato nutrizionale del paziente oncologico che deve essere valutato all esordio della malattia e regolarmente monitorato durante tutto l iter terapeutico. L intervento chirurgico può influire sugli apporti di cibo e richiede un incremento delle risorse nutrizionali. Alla dimissione i candidati ad ulteriori trattamenti terapeutici potrebbero però presentare degli stati di alterazione dello stato nutrizionale. L'immunonutrizione perioperatoria permette di ridurre sensibilmente i rischi di complicanze.

13 Fase 1 Conclusioni Vari gli strumenti validi per l'identificazione del rischio nutrizionale. Il monitoraggio degli apporti per via orale attraverso l uso del diario alimentare risulta essere fortemente raccomandato. Rilevanti per gli esiti il ruolo educativo e la prevenzione. Ruolo fondamentale dell infermiere.

14 Report fase 2- Azioni intraprese Fase 2 Individuate quattro macro fasi Identificazione delle professionalità, degli strumenti, delle attività da organizzare e degli snodi decisionali. Creazione di procedure specifiche condivise con l obiettivo di uniformare i comportamenti di tutti i professionisti che operano presso i servizi di cura a cui afferisce la persona assistita durante il percorso. Il percorso

15 il percorso Fase 2

16 Report fase 2- Azioni intraprese Fase 2 Le procedure Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Procedura specifica /Chirurgia Oncologica Diario alimentare: uno strumento a supporto del counseling nutrizionale Revisione 0 Data di emissione: Giugno 2014 pagina 1 di

17 Report fase 2- Azioni intraprese Fase 2 O Dicembre 2013 riunione con il personale infermieristico, di supporto, medico (chirurgo, dietologo e farmacista di reparto) e con le dietiste per presentare il nuovo assetto organizzativo O Gennaio 2014 inizio sperimentazione O Valutazione a sei mesi con questionario O Obiettivo: valutare il livello di diffusione e conoscenza rispetto al percorso e alle procedure introdotte. O Indicatori di risultato O Discussione

18 Discussione Fase 2 La malnutrizione è ritenuta dal 100% dei partecipanti un problema rilevante in ambito chirurgico Nel 90% delle risposte emerge come sia un problema affrontato a livello multiprofessionale e condiviso nel quotidiano con tutto il team di cura. Fondamentale importanza l aspetto inerente il monitoraggio degli introiti alimentari per via orale, attraverso l utilizzo del diario alimentare e il counselling nutrizionale e il 100% dei professionisti riconosce, nei pazienti portatori di ileostomia, la presa in carico della persona assistita da parte del servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica.

19 Fase 2 Conclusioni Buona conoscenza e diffusione delle procedure aziendali e di conseguenza degli strumenti, delle valutazioni, degli interventi introdotti e del percorso ma emerge ancora la necessità di raggiungere in modo più capillare il personale medico, infermieristico e del Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica che ad oggi per motivi diversi non si è riusciti a raggiungere con l indagine.

20 Report fase 3- Azioni intraprese Fase 3 O Studio Fase pre ricovero - Il ruolo dell'infermiere nell'assessment nutrizionale in chirurgia: dallo SNAQ AL MUST. O Studio Fase ricovero: Il diario alimentare: quali modalità di utilizzo in una struttura complessa di chirurgia oncologica?" O Studio Fase follow up: La riammissione in ospedale del paziente ileostomizzato per disidratazione: è solo sete?

21 Indicatori di risultato Fase 3 FASE PRE RICOVERO - Studio Prospettico Il 95% dei pazienti positivi allo screening nutrizionale ha una corretta indicazione alla visita dietologica Il 90% dei pazienti sottoposti allo screening nutrizionale con lo strumento SNAQ ha un riscontro simile in termini di risultati con un altro strumento di screening ( MUST) Il 100% dei pazienti sottoposti a screening nutrizionale alla visita medica di prericovero non ha riscontro inatteso di malnutrizione FASE RICOVERO - Studio Descrittivo Il 100% del campione di pazienti selezionati ha i dati ricercati completi Lo studio si conclude nei tempi e modalità descritte nel protocollo di ricerca FASE FOLLOW UP - Studio Retrospettivo Il 100% del campione di pazienti selezionati ha i dati ricercati completi Lo studio si conclude nei tempi e modalità descritte nel protocollo di ricerca

22 E ADESSO GLI STUDI

23 Studio fase pre ricovero Il ruolo dell infermiere nell assessment nutrizionale in chirurgia: dallo SNAQ al MUST

24 STRUMENTI Short Nutritional Assesment Questionare Malnutrition universal screening tool

25 RISULTATI Campione suddiviso per sede anatomica di malattia 8% 5% 10% 39% 38% Fegato Colon retto Pancreas Stomaco Altro Pazienti 438 Genere M 234 Età mediana 67 anni (range 23 88) BMI 25,03 (range 17,8-38) Patologie oncologiche 84%

26 RISULTATI 438 pazienti 24% 21,5% 102 pazienti con SNAQ + { Intervento Non presi in carico pazienti con rischio malnutrizione in urgenza 10 pz 2,3% Non Indicazione 8 pz 5,4% Nutrizione Parenterale 3 pz (3,6%) Supplementi 37 pz (44%) Immunonutrizione 35 pz (41%) Counseling 9 pz (11%)

27 CONCLUSIONI Non rilevanza statistica relativa agli indici ematici nutrizionali e alle comorbilità del paziente Lo screening preoperatorio ha permesso di trattare il 21,5% di pazienti positivi. A maggior rischio sono risultati coloro con un età >70 anni sottoposti a chirurgia pancreatica Fattori predittivi di positività allo strumento SNAQ Età > 70 anni p< 0,001 Chirurgia pancreatica p< 0,001

28 CONCLUSIONI Nei pazienti presi in cura dopo la positività dello SNAQ il tasso di morbilità maggiore era di 18 pazienti (18,7%) rispetto ai 40 (11,9%) dei pazienti negativi. Allo stesso tempo la mortalità si è verificata in 2 pazienti (2%) con SNAQ positivo contro 5 pazienti (1,5%) non positivi. L identificazione e il trattamento preoperatorio ha permesso di ridurre le complicanze nel postoperatorio e i reingressi rendendole comparabili a quelle dei pazienti non malnutriti. REINGRESSI IN OSPEDALE SNAQ + 8,3% SNAQ - 8,6%

29 CONCLUSIONI Lo screening nutrizionale, sulla base dei nostri risultati, deve essere applicato, come indicatore di performance in maniera sistematica nella gestione del paziente candidato a chirurgia maggiore

30 Studio fase ricovero Il diario alimentare: quali modalità di utilizzo in una struttura complessa di chirurgia oncologica? OBIETTIVI 1. Descrivere le modalità di utilizzo dello strumento del diario alimentare in una struttura complessa di chirurgia oncologica Descrivere eventuali variazioni terapeutiche secondarie all utilizzo dello strumento. Descrivere le variazioni degli indici nutrizionali nel paziente ricoverato

31 PROTOCOLLO DI RICERCA Ipotesi di studio Il diario alimentare non è utilizzato secondo le indicazioni della letteratura in un servizio di chirurgia oncologica. Disegno dello studio Descrittivo prospettico effettuato attraverso l analisi delle documentazioni cliniche e delle modalità di lavoro degli operatori sanitari Criterio di inclusione Ricoverati nel servizio in esame nel periodo 1 gennaio- 30 aprile 2013 Affetti da patologia di interesse chirurgico Prescrizione di una dieta libera Maggiorenni Criterio di esclusione Pazienti inseriti in protocolli di studio in ambito nutrizionale

32 MATERIALI E METODI Selezione del paziente alla consegna del diario alimentare previa verifica della dieta assunta. Rilevazione del peso corporeo, con bilancia elettronica dedicata, dalle ore 8 alle ore 12 entro il giorno successivo e alla dimissione. Rilevazione dei dati clinici ricercati dalle documentazioni cliniche Rilevazione delle variazioni terapeutiche. Rilevazione dei punteggi del diario alimentare.

33 RISULTATI Somministrazione del diario dall intervento chirurgico mediana Richiesta consulenza dietologica Giorni dall intervento chirurgico della richiesta Consegna del diario alimentare da parte degli infermieri Perdita di peso tra il pre ricovero e la consegna del diario(media) Perdita di peso durante il periodo del ricovero (media) 10,2 gg (range -3-77) 69% mediana 9 gg (range -3-50) 39% 3% 7,5% Campione suddiviso per patologia N 92

34 CONCLUSIONI L utilizzo quotidiano dello strumento, da parte degli infermieri, appare ancora poco diffuso e non sistematico, rispetto ad una valutazione che risulta essere parte integrante del percorso clinico assistenziale del paziente. Alla luce dei risultati dello studio, si evidenzia quindi la necessità di creare una procedura specifica rispetto alle modalità di utilizzo del diario alimentare Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Procedura specifica /Chirurgia Oncologica Diario alimentare: uno strumento a supporto del counseling nutrizionale Revisione 0 Data di emissione: Giugno 2014 pagina 1 di

35 Studio fase follow up La riammissione in ospedale del paziente ileostomizzato per disidratazione: è solo sete? OBIETTIVI 1. Descrivere la percentuale di riammissione per disidratazione/insuff.renale acuta definita da: diagnosi medica e/o creatinina > 0,5 mg/dl e/o elettroliti 2. Descrivere eventuali fattori predittivi di riammissione

36 MATERIALI E METODI Popolazione: pazienti presi in carico dal Centro e sottoposti a chirurgia in elezione e in urgenza, con confezionamento di ileostomia. Periodo osservazione: 1/1/ /12/2012. La rilevazione dei dati termina il 30 giugno Criteri di esclusione: pazienti affetti da sindrome dell intestino corto I dati sono rilevati dall analisi delle documentazioni cliniche e dal database del Centro Stomie

37 RISULTATI Campione suddiviso per patologia N % 7% 65% 7% Tempi di reingresso mediano in giorni Riammessi per 28% disidratazione 45% Riammessi per altri motivi Riammessi per disidratazione Riammessi per altri motivi 14 (4-219) Non 12 riammessi (2-310) 28% Tumore Colonretto IBD Diverticolite Altro

38 RISULTATI DISIDRATAZIONE Variabile Riammessi SI (N12 ) (7%) Riammessi NO (N106) (93%) P VALUE Degenza Media 29,5 (8-82) 16 (4-106) <0.008 (GG) Variabili OR 95%CI P value Comorbilità 10/2 SI 43/63 NO <0.001 inferiore superiore OR 10,6 ANALISI MULTIVARIATA Istruzione Terapia diuretica 10,606 8/4 SI 1,472 27/79 NO 76,401 < ,019 Elementare Diuretici Livello istruzione 3 /9 SI 4,051 4/102 NO 1,086 15, ,037 elementare OR 4

39 CONCLUSIONI Un programma riabilitativo a forte componente educativa inserito in un percorso di cura multidisciplinare permette di ridurre i rischi per il paziente. La bassa scolarità si impone come nuovo fattore di rischio. Il paziente che si sente compreso e sostenuto, collabora attivamente nel suo processo di cura ed esprime, anche nelle difficoltà collegate alla malattia, la soddisfazione per i trattamenti proposti dagli esperti che se ne prendono cura.

40

Prendiamo spunto da un progetto. LA MALNUTRIZIONE NEL PAZIENTE CHIRURGICO: un rischio da non rischiare

Prendiamo spunto da un progetto. LA MALNUTRIZIONE NEL PAZIENTE CHIRURGICO: un rischio da non rischiare Collegio di Torino Prendiamo spunto da un progetto. LA MALNUTRIZIONE NEL PAZIENTE CHIRURGICO: un rischio da non rischiare A.S.O. Ordine Mauriziano di Torino S.C. Chirurgia Generale ed Oncologica Direttore

Dettagli

IMMUNONUTRIZIONE A.O ORDINE MAURIZIANO. di TORINO. Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica STRESA 1 OTTOBRE Paola Coata

IMMUNONUTRIZIONE A.O ORDINE MAURIZIANO. di TORINO. Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica STRESA 1 OTTOBRE Paola Coata IMMUNONUTRIZIONE A.O ORDINE MAURIZIANO di TORINO Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica STRESA 1 OTTOBRE 2016 Paola Coata AZIENDA OSPEDALIERA ORDINE MAURIZIANO DI TORINO Il Servizio di Dietetica e

Dettagli

RUOLO DEL NUTRIZIONISTA NEL PERCORSO TERAPEUTICO

RUOLO DEL NUTRIZIONISTA NEL PERCORSO TERAPEUTICO RUOLO DEL NUTRIZIONISTA NEL PERCORSO TERAPEUTICO 14 settembre 2015 Dott.ssa E. Turcato 13 dicembre 2016 La malnutrizione nel paziente oncologico deve essere considerata una vera e propria MALATTIA nella

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Cristian Sarotto - Coordinatore Infermieristico SC Recupero e Rieducazione Funzionale Presidio Sanitario Ospedale Cottolengo. Torino 5 dicembre 2016

Cristian Sarotto - Coordinatore Infermieristico SC Recupero e Rieducazione Funzionale Presidio Sanitario Ospedale Cottolengo. Torino 5 dicembre 2016 PERSONE CON FRAGILITÀ E NUTRIZIONE OSPEDALIERA Valutazione e interventi a supporto della nutrizione Cristian Sarotto - Coordinatore Infermieristico SC Recupero e Rieducazione Funzionale Presidio Sanitario

Dettagli

Le funzioni delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica

Le funzioni delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica Le funzioni delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica Augusta Palmo AOU S. Giovanni Battista di Torino 1 Workshop della Rete delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica della Regione Piemonte

Dettagli

Corso formazione L ASSISTENZA INFERMIERISTICA E LA CURA DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIE

Corso formazione L ASSISTENZA INFERMIERISTICA E LA CURA DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIE Corso L ASSISTENZA INFERMIERISTICA E LA CURA DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIE OBIETTIVI Illustrare gli step fondamentali per l'assistenza al paziente colon - ileo - stomizzato e con uretero stomie nella

Dettagli

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale

Dettagli

Studio Danese su oltre pazienti all ingresso in Ospedale

Studio Danese su oltre pazienti all ingresso in Ospedale Persone con fragilità e nutrizione ospedaliera Effetti della nutrizione su specifici problemi di salute chirurgici H. Cottolengo Torino 05/12/2016 Dr. Enrico Sgotto Dimensione del problema 30% Studio Danese

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. CAMMARATA ISABELLA Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. CAMMARATA ISABELLA  Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome E-mail CAMMARATA ISABELLA isabella.cammarata72@gmail.com, icammarata@mauriziano.it Nazionalità Italiana ESPERIENZA LAVORATIVA LAVORO

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

Progetto interaziendale di continutà assistenziale ospedale territorio AOUI e ULSS 20 di Verona

Progetto interaziendale di continutà assistenziale ospedale territorio AOUI e ULSS 20 di Verona Progetto interaziendale di continutà assistenziale ospedale territorio AOUI e ULSS 20 di Verona Gruppo progetto continuità assistenziale ospedale territorio: De Biasi Tiziana, Magagnotti Maria Cristina,

Dettagli

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO

VALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE 1 - Titolo del corso SPERIMENTAZIONE DEGLI AUDIT CLINICI IN UNA REALTA INTERAZIENDALE Bisogno di riferimento Uniformare

Dettagli

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì

La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio

Dettagli

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE

Dettagli

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN RETE Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo Significativo

Dettagli

COME NASCE IL PROGETTO

COME NASCE IL PROGETTO L EVOLUZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE I CAMBIAMENTI NELLA ORGANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA E GLI SCENARI FUTURI LA SALA OPERATORIA I NODI E LE PROSPETTIVE IVAN TRENTI MARINA IEMMI COME NASCE IL PROGETTO

Dettagli

La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione

La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione 1 Lentamente muore chi diventa schiavo dell abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia,

Dettagli

ISMETT UPMC: DATI DELLA QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ CLINICHE

ISMETT UPMC: DATI DELLA QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ CLINICHE ISMETT UPMC: DATI DELLA QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ CLINICHE TRAPIANTI I dati della qualità dei trapianti (risultati clinici) sono pubblici e sono consultabili sul sito del Centro Nazionale Trapianti (CNT).

Dettagli

Un percorso formativo in ambito Senologico

Un percorso formativo in ambito Senologico Un percorso formativo in ambito Senologico Mandato 2013 Sviluppare il Core Curriculum Infermiere di Senologia Nazionale Percorso formativo Core Curriculum Analisi della letteratura Internazionale Definizione

Dettagli

ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA CTO MARIA ADELAIDE DI TORINO

ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA CTO MARIA ADELAIDE DI TORINO 3 Corso congiunto A.N.I.N. G.I.S. GLI INTERVENTI CHIRURGICI SULLA COLONNA E L ASSISTENZA PRE E POST OPERATORIA ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA

Dettagli

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Rivalutare le terapie farmacologiche negli anziani fragili: quale impatto su appropriatezza ed esiti?

Dettagli

A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA

A.O. Ordine Mauriziano S.C. CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA DIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda 2014 2013 osservato 2014 Obiettivo 2014 Peso Differenza % Peso A PRODUZIONE ± 2 30 20 n. dirigenti medici compreso il 12 12 direttore al 31 dicembre Produzione 8.310.820

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE DI DIABETOLOGIA AMD-SID 6 NOVEMBRE Dott.ssa Elena Manca: Centri Diabetologici Distrettuali di Trieste

CONGRESSO REGIONALE DI DIABETOLOGIA AMD-SID 6 NOVEMBRE Dott.ssa Elena Manca: Centri Diabetologici Distrettuali di Trieste CONGRESSO REGIONALE DI DIABETOLOGIA AMD-SID 6 NOVEMBRE 2010 Dott.ssa Elena Manca: di Trieste A.S.S 1 Triestina : popolazione dei diabeticidati ARS 2008 Dati A.R.S. del 2008 : Diabetici 3137 A Trieste 13572

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

PA.DS.30. Procedura Aziendale per la valutazione e la gestione del Rischio Nutrizionale. Copia in distribuzione controllata

PA.DS.30. Procedura Aziendale per la valutazione e la gestione del Rischio Nutrizionale. Copia in distribuzione controllata Pag. 1 di 6 Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Referente del documento: D.ssa Monica Tognarelli COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO: Monica Tognarelli Sergio Suppressa,

Dettagli

La Gestione Integrata del Diabete tipo 2

La Gestione Integrata del Diabete tipo 2 La Gestione Integrata del Diabete tipo 2 Franco Ghini Referente Area ospedaliera Azienda USL Modena Direttore Sanitario: Andrea Guerzoni ASSISTENZA INTEGRATA... Ospedale Dietista PAZIENTE Team diabetologico

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti

Dettagli

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013 REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata Bologna 5 dicembre 2013 L esperienza della Cartella Clinica Integrata Elettronica nell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Lorenzini A. Rovere A.

Dettagli

Continuità assistenziale infermieristica da area intensiva ad area di degenza. La. dell infermiere di Terapia intensiva

Continuità assistenziale infermieristica da area intensiva ad area di degenza. La. dell infermiere di Terapia intensiva Continuità assistenziale infermieristica da area intensiva ad area di degenza. La consulenza infermieristica dell infermiere di Terapia intensiva Alessandro Monesi Guglielmo Imbriaco Quesito L infermiere

Dettagli

LA GESTIONE DEL PAZENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ( EPARINE, AVK, DOAC ) IN UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI

LA GESTIONE DEL PAZENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ( EPARINE, AVK, DOAC ) IN UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI LA GESTIONE DEL PAZENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ( EPARINE, AVK, DOAC ) IN UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI CINZIA ZECCA CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI LABORATORIO ANALISI CHIMICO-CLINICHE E MICROBIOLOGICHE

Dettagli

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE 2005-2007 Dott.ssa Maria Paola Ferro Ambiti di intervento Prevenzione cardiovascolare - Fattori di rischio cardiovascolari - Sovrappeso e obesità - Recidive eventi cerebro

Dettagli

Inizio percorso: la diagnosi e le indagini di stadiazione. Rita Reggiani CPSI

Inizio percorso: la diagnosi e le indagini di stadiazione. Rita Reggiani CPSI Evento residenziale LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO DATE Ed. 1: 5-12 maggio 2014 Ed. 2: 9-16 giugno 2014 Inizio percorso: la diagnosi e le

Dettagli

PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE. Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera

PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE. Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera COSA SI INTENDE PER PASSAGGIO DI CONSEGNE Detto anche processo di handover, rappresenta il trasferimento

Dettagli

osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %

osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % Mantenimento produzione numero ricoveri ricoveri numero day surgery day surgery numero prestazioni esterni 8.451.447,90 ± 2% 169.028,96 15,00 9.220.262,34 768.814,44 9,10 15 1.452,00 1.417,00-35,00-2,41

Dettagli

I CONVEGNO PER INFERMIERI IN ONCOLOGIA Ospedale di S. Polo Monfalcone 20 Novembre La ricerca: Come, dove, quando?

I CONVEGNO PER INFERMIERI IN ONCOLOGIA Ospedale di S. Polo Monfalcone 20 Novembre La ricerca: Come, dove, quando? I CONVEGNO PER INFERMIERI IN ONCOLOGIA Ospedale di S. Polo Monfalcone 20 Novembre 2004 La ricerca: Come, dove, quando? Daniela Grosso, UO di Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera di Padova L ASSISTENZA

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

PDTA disfagia: Ruolo del Dietista

PDTA disfagia: Ruolo del Dietista Corso PDTA DEL PAZIENTE DISFAGICO PER LA PREVENZIONE DELLA BRONCOPOLMONITE AB-INGESTIS A CHI E RIVOLTO Tutti i pazienti che presentano disfagia orofaringea, dovuta a compromissione della fase 0,1,2 oppure

Dettagli

IL PERCORSO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO

IL PERCORSO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IL PERCORSO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO ACOI Piemonte Torino, marzo 2010 Enzo C. Farina enzo.farina@aress.piemonte.it AR2010_ACOI_PDTA_colret 2 TRiPSS 2 Trasferire i Risultati (della Ricerca Sanitaria)

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di

Dettagli

NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE

NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO DEL DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE DI SOLIDARIETA Area servizi sanitari territoriali e percorsi assistenziali Commissione regionale per l assistenza

Dettagli

STANDARD DI PRODOTTO IL PERSONALE DELLA STRUTTURA MODALITA DI ACCESSO AGLI UFFICI ATTIVITÀ ED ELEMENTI QUALIFICANTI STRUTTURE AFFERENTI

STANDARD DI PRODOTTO IL PERSONALE DELLA STRUTTURA MODALITA DI ACCESSO AGLI UFFICI ATTIVITÀ ED ELEMENTI QUALIFICANTI STRUTTURE AFFERENTI Emissione 23/01/07: Rev. 2 S.S. DIETOLOGIA Pagina 1 di 1 PRESENTAZIONE IL PERSONALE DELLA STRUTTURA MODALITA DI ACCESSO AGLI UFFICI ATTIVITÀ ED ELEMENTI QUALIFICANTI ORGANIGRAMMA STRUTTURE AFFERENTI pag.2

Dettagli

INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio

INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio INDAGINE RETROSPETTIVA SULLA POPOLAZIONE DI UTENTI COINVOLTI NEL PROGETTO DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA DELL U.L.S.S. N 2 DI FELTRE dal febbraio 2008 al primo semestre 2010 Premessa La Riabilitazione

Dettagli

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio

Dettagli

UNITÀ OPERATIVA DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA DIPARTIMENTO SERVIZI

UNITÀ OPERATIVA DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA DIPARTIMENTO SERVIZI UNITÀ OPERATIVA DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA DIPARTIMENTO SERVIZI 1/9 Attività L Unità Operativa Dietologia e Nutrizione Clinica si occupa degli aspetti clinico-nutrizionali e dietoterapici degli utenti

Dettagli

(a) la fase della prevenzione

(a) la fase della prevenzione (a) la fase della prevenzione sua L del Team della a) richiesta visita per sintomi collegati b) controlli clinici a seguito altra patologia Accesso al Pronto Soccorso Individua tipologia pazienti Elenco

Dettagli

E TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE PA.GRC.27 E TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE

E TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE PA.GRC.27 E TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONE Pag.: 1 di 5 Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 30/05/2011 Firme Redatto Verificato Approvato UO Assicurazione Qualità Referente Sistema Qualità Direttore Sanitario Resp

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA Rev.: 0 Pag. 1/6 PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERE REFERENTE PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA REV. DATA REFERENTI DOCUMENTO AUTORIZZAZIONI REDATTO APPROVATO Direttore

Dettagli

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici LA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON DIABETE IN OSPEDALE E SUL TERRITORIO: UN UPDATE SULLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI DI GOVERNO CLINICO E GESTIONE DELLA TERAPIA. Cento 28 maggio 2016 La gestione

Dettagli

Lidiana Baldoni U.O. Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa. Pisa, 16 Gennaio

Lidiana Baldoni U.O. Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa. Pisa, 16 Gennaio Lidiana Baldoni UO Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa Pisa, 16 Gennaio 2009 Moderni orientamenti nella gestione dell assistenza L assistenza dei pazienti

Dettagli

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA 1.Ruolo professionale 2.Ruolo istituzionale Caratteristiche della medicina di famiglia Elaborata nel 2002 dalla Società

Dettagli

DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO

DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO LINEE DI INDIRIZZO DEL GRUPPO INFERMIERISTICO DI RETE Torino, 9 Giugno 2016 Rita Reggiani CPSI CAS AO Ordine

Dettagli

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Manuela Pioppo Direttore, Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Perugia APPROPRIATEZZA: Correttezza delle cure e dell uso delle risorse.

Dettagli

L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali

L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali WE CANNOT CHANGE THE PAST, BUT YOU CAN CHANGE THE FUTURE (Pat Patfoort) Miglioramento della pratica clinica Cercare

Dettagli

STRUTTURE SANITARIE DELLA CITTA : APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO IEO Istituto Europeo di Oncologia IRCCS Dietista Anna Rita SABBATINI

STRUTTURE SANITARIE DELLA CITTA : APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO IEO Istituto Europeo di Oncologia IRCCS Dietista Anna Rita SABBATINI STRUTTURE SANITARIE DELLA CITTA : APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO IEO Istituto Europeo di Oncologia IRCCS Dietista Anna Rita SABBATINI COD. STANDARD AOP.1.6 Il paziente è sottoposto a uno screening

Dettagli

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA Silvana Piazzi, Roberto Bettini, Antonella Lama, Laura Valentini, con la collaborazione di Moratti Elisa Le malattie

Dettagli

4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance

4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance 4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Efficacia dell Osservazione Breve Intensiva in Medicina d Urgenza Uno studio before-after Primiano

Dettagli

L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva. Simona Pandiani

L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva. Simona Pandiani L Infermiere di Famiglia: un indagine descrittiva Simona Pandiani Il sottoscritto Simona Pandiani ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione

Dettagli

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %

Obiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza % osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna

Dettagli

Profilassi antibiotica in chirurgia La gestione del processo: dalla prescrizione alla verifica

Profilassi antibiotica in chirurgia La gestione del processo: dalla prescrizione alla verifica Profilassi antibiotica in chirurgia La gestione del processo: dalla prescrizione alla verifica Vicenza, 27 Febbraio 2009 Giovanna Scroccaro Dipartimento di Farmacia Azienda Ospedaliera di Verona Strategie

Dettagli

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro Diabete e nutrizione artificiale Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro NUTRIZIONE ARTIFICIALE La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica destinata alle persone in

Dettagli

Le motivazioni del progetto Ricerca Finalizzata Ministero della Salute anno 2009 RF-2009-1475478 http://diab13.cefriel.it/

Le motivazioni del progetto Ricerca Finalizzata Ministero della Salute anno 2009 RF-2009-1475478 http://diab13.cefriel.it/ Le motivazioni del progetto Ricerca Finalizzata Ministero della Salute anno 2009 RF-2009-1475478 http://diab13.cefriel.it/ Workshop Una modalità innovativa e tecnologica per la gestione integrata di soggetti

Dettagli

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania

Dettagli

mini-hta delle Tecnologie

mini-hta delle Tecnologie mini-hta delle Tecnologie DATI PRELIMINARI 1. Proponente Azienda Dipartimento- Struttura ASL 5 spezzino CAD, assistenza integrativa per diabetici 2. Identificazione della tecnologia proposta me, tipo,

Dettagli

Progetti della Agenzia Regionale. sulla malattie respiratorie

Progetti della Agenzia Regionale. sulla malattie respiratorie Progetti della Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari sulla malattie respiratorie Il tavolo di lavoro sulla Medicina Interna costituito presso l AReSS ha analizzato i dati di ricovero ospedaliero per

Dettagli

dichiara x che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con

dichiara x che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con La sottoscritta Greta Paulin ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara x che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 30/11/2015

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 30/11/2015 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1411 DEL 30/11/2015 OGGETTO: Linee di indirizzo vincolanti per il percorso diagnostico terapeutico assistenziale riabilitativo del

Dettagli

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI 12 CONVEGNO NAZIONALE AIES - FIRENZE 2007 I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata Regione Piemonte anno 2006

Dettagli

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità

Dettagli

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006 La continuità assistenziale fra ospedale e territorio Modena 21 settembre 2006 Continuità assistenziale definizioni continuità della cura coordinazione della cura piano di dimissione case management integrazione

Dettagli

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali 9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali in pneumologia: l accesso domiciliare

Dettagli

Revisione N.1. PDTA intraospedaliero: paziente con frattura di femore

Revisione N.1. PDTA intraospedaliero: paziente con frattura di femore Revisione N.1 PDTA intraospedaliero: paziente con frattura di femore Data emissione 10/10/2013 N. revisione 1 Data revisione 05.04.2016 Pagina 1 di 8 Revisione n. 1 PDTA intraospedaliero: paziente con

Dettagli

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,

Dettagli

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN U.O. di CHIRURGIA Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia Ricovero in emergenza ed urgenza Ricovero ordinario programmato Day Hospital Day Surgery Il ricovero in U.O.

Dettagli

La Cardio-Riabilitazione. Riabilitazione: nuova opportunità per i pazienti cardiopatici

La Cardio-Riabilitazione. Riabilitazione: nuova opportunità per i pazienti cardiopatici La Cardio-Riabilitazione Riabilitazione: nuova opportunità per i pazienti cardiopatici Dott. Giovanni Pasanisi Unità Operativa di Cardiologia Ospedale del Delta, AUSL di Ferrara Definizione di riabilitazione

Dettagli

quali/quantitativa del personale infermieristico può pratiche assistenziali (ICPA) negli ospedali per acuti

quali/quantitativa del personale infermieristico può pratiche assistenziali (ICPA) negli ospedali per acuti OBIETTIVO: Studiare, sulla base della letteratura, se la dotazione quali/quantitativa del personale infermieristico può influenzare l outcome delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA)

Dettagli

Corso di Stomaterapia per Infermieri. La gestione infermieristica del paziente stomizzato novembre Docenti:

Corso di Stomaterapia per Infermieri. La gestione infermieristica del paziente stomizzato novembre Docenti: Regione Toscana AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA PISANA SPEDALI RIUNITI S. CHIARA Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione Via Roma 67, Pisa tel. 050/996111 Corso di Stomaterapia per Infermieri

Dettagli

mini-hta delle Tecnologie

mini-hta delle Tecnologie mini-hta delle Tecnologie DATI PRELIMINARI 1. Proponente Azienda Dipartimento- Struttura ASL 5 spezzino CAD, assistenza integrativa per diabetici 2. Identificazione della tecnologia proposta me, tipo,

Dettagli

I CRITERI DI APPROPRIATEZZA AUDIT CLINICO E STIMA DEL FABBISOGNO

I CRITERI DI APPROPRIATEZZA AUDIT CLINICO E STIMA DEL FABBISOGNO IX CONGRESSO NAZIONALE AIMN 2009 20-24 MARZO 2009 Firenze, Palazzo dei CongressI I CRITERI DI APPROPRIATEZZA AUDIT CLINICO E STIMA DEL FABBISOGNO Negro Antonella Agenzia sanitaria e sociale Regionale Agenzia

Dettagli

Corso di Stomaterapia per Infermieri La gestione infermieristica del paziente stomizzato

Corso di Stomaterapia per Infermieri La gestione infermieristica del paziente stomizzato Corso di Stomaterapia per Infermieri La gestione infermieristica del paziente stomizzato 12-13-14 novembre 2013 Regione Toscana Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Spedali Riuniti S. Chiara Ospedale

Dettagli

Ottimizzazione del percorso terapeutico con RU486 Studio Osservazionale Prospettico

Ottimizzazione del percorso terapeutico con RU486 Studio Osservazionale Prospettico XI CONGRESSO REGIONALE Rimini, 22-23 Marzo 2013 Ottimizzazione del percorso terapeutico con RU486 Studio Osservazionale Prospettico AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTERGRATA DI VERONA Policlinico G.B.

Dettagli

ALLEGATO N. 2. mini-hta delle Tecnologie

ALLEGATO N. 2. mini-hta delle Tecnologie ALLEGATO N. 2 mini-hta delle Tecnologie DATI PRELIMINARI 1. Proponente Azienda Dipartimento- Struttura 2. Identificazione della tecnologia proposta Nome, tipo, campo di applicazione 3. La tecnologia proposta

Dettagli

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione Dott. Lorenzo Antonio de Candia Direttore Dipartimento Medicina Fisica

Dettagli

MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione

Dettagli

L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte

L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte L.Rovera AO Ordine Mauriziano Torino 1 Workshop della Rete delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica della Regione Piemonte Torino 16 dicembre 2009 Dall

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia Alberto Bortolami Chiara Roni Coordinamento Rete Oncologica del Veneto Istituto Oncologico

Dettagli

Immunonutrizione. Daniela Vassallo Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica A.O. Ordine Mauriziano, Torino. Stresa

Immunonutrizione. Daniela Vassallo Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica A.O. Ordine Mauriziano, Torino. Stresa Immunonutrizione Daniela Vassallo Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica A.O. Ordine Mauriziano, Torino Stresa 01.10 2016 1. Immunonutrizione stato dell arte 2. Immunonutrizione in chirurgia: - linee

Dettagli

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti

Dettagli

AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA

AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA IL GOVERNO CLINICO DEI PROCESSI ASSISTENZIALI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IPASVI Brescia, 08 ottobre 2011 AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA Dott.a Patrizia Bevilacqua SITR P.O. Montichiari A.O. Spedali

Dettagli

Linee guida, percorsi assistenziali e riorganizzazione dei servizi: il carcinoma del colon retto. Omero Triossi, AUSL Ravenna

Linee guida, percorsi assistenziali e riorganizzazione dei servizi: il carcinoma del colon retto. Omero Triossi, AUSL Ravenna Linee guida, percorsi assistenziali e riorganizzazione dei servizi: il carcinoma del colon retto Omero Triossi, AUSL Ravenna Backgroung: filosofia di lavoro Traduzione della linea guida in un percorso

Dettagli

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna Ospedale Civile San Bortolo Vicenza Unità operativa di Medicina Interna Cartella Integrata medico - infermieristica La documentazione integrata Medico - Infermieristica: Strumento per migliorare la qualità

Dettagli

Il Trattamento dell Iperglicemia. nel Paziente Ricoverato. Il Problema dell Iperglicemia. nel Paziente Ricoverato

Il Trattamento dell Iperglicemia. nel Paziente Ricoverato. Il Problema dell Iperglicemia. nel Paziente Ricoverato Il Trattamento dell Iperglicemia nel Paziente Ricoverato Conegliano, 19 novembre 201 Il Problema dell Iperglicemia nel Paziente Ricoverato Antonio Sacchetta Conegliano Inerzia Terapeutica L atteggiamento

Dettagli

MANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA

MANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA MANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA L U.O. di Chirurgia di San Vito 14 Infermieri (1 facente

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE IN AMBITO CHIRURGICO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE CHIRURGICO:MISURE PREVENTIVE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO Dietista

Dettagli

Il percorso diabetologico

Il percorso diabetologico Conferenza dei Servizi dell' Azienda USL 6 di Livorno Il percorso diabetologico Dr.ssa D.Pagliacci Coordinatore Sanitario territoriale Zona Val di Cornia Castello Pasquini Castiglioncello (LI) 13.12.2010

Dettagli

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,

Dettagli

Il monitoraggio individuale nelle site visit

Il monitoraggio individuale nelle site visit Il monitoraggio individuale nelle site visit Paola Mantellini Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica ISPO Firenze Senologia 2012 Bologna 13-14 Settembre 2012 Ancora le site visit?!? Una premessa

Dettagli

Alessandro Mitidieri, Roma

Alessandro Mitidieri, Roma La costituzione di un peripherally inserted central venous catheters (PICC) team nell ambito di una politica aziendale pro-attiva: l esperienza del PICC Team del Policlinico A. Gemelli. Alessandro Mitidieri,

Dettagli