ATTENZIONE PER MEGLIO COMPRENDERE I TERMINI TECNICI CONTENUTI IN QUESTA PRESENTAZIONE È CONSIGLIABILE GUARDARE PRIMA LA PRESENTAZIONE SUGLI SCAVI DI

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1 ATTENZIONE PER MEGLIO COMPRENDERE I TERMINI TECNICI CONTENUTI IN QUESTA PRESENTAZIONE È CONSIGLIABILE GUARDARE PRIMA LA PRESENTAZIONE SUGLI SCAVI DI POMPEI

2 Secondo la tradizione, Ercolano fu fondata da Ercole, da cui deriva il proprio nome. Questa città fu vittima della medesima eruzione vesuviana che nel 79 d.c. colpì la vicina Pompei. A differenza di quest ultima, però, che fu sommersa di cenere e lapilli, Ercolano fu investita da un imponente ondata di fango che, induritasi, ha formato uno strato tufaceo di altezza compresa tra i dodici e i diciotto metri. Questa spessa coltre rocciosa ha consentito un ottima conservazione anche di materiali facilmente deperibili, come il legno. Gli scavi di Ercolano iniziarono nel 1738 e, intervallati da lunghi periodi di sospensione, sono andati avanti fino ai nostri giorni, e stanno ancora proseguendo. L area archeologica finora messa in luce ha pressappoco una superficie di 4,5 ettari (un decimo di quella di Pompei). La visita completa richiede almeno due ore. Il costo del biglietto intero è di 11 euro. Dal 1997 gli scavi di Ercolano fanno parte dei Patrimoni dell umanità dell UNESCO.

3 Ercolano ha un impianto urbanistico regolare, con strade orientate approssimativamente in direzione nord-sud, chiamate Cardini, ed estovest, chiamate Decumani, con incroci ad angolo retto. Attualmente in luce sono tre Cardini il III, il IV e il V e due Decumani quello Inferiore e quello Massimo. Cardini e Decumani suddividono la città in settori, chiamati Insule.

4 Casa d Argo Imboccando il Cardine III, il primo edificio che s incontra, sulla sinistra, è questa casa. Il suo nome deriva da un affresco, ora scomparso, raffigurante Argo che sorveglia Io. Secondo il mito, Io era una bella ninfa che fu amata da Giove, il quale, prevedendo l arrivo di sua moglie Giunone, la trasformò in giovenca e la donò a lei, affinché non scoprisse il tradimento. In realtà Giunone, conoscendo l animo seduttore del marito, aveva già capito tutto, e per timore che Giove gliela rubasse la diede in custodia ad Argo, il gigante dai cento occhi: due alla volta riposavano a turno, mentre gli altri novantotto stavano svegli per vigilare.

5 Altra foto della casa d Argo È qui ripreso il grande peristilio, chiuso su tre lati da colonne e pilastri.

6 Casa dello Scheletro Subito dopo la Casa d Argo, ma sul lato destro della strada, c è questa casa, di cui in questa foto si vede il bel ninfeo. È così chiamata perché vi fu rinvenuto uno scheletro umano.

7 Terme Centrali (10 a.c. 50 d.c. circa) Apodyterium maschile - Le sezioni maschile e femminile non sono comunicanti: l ingresso della prima è posto sul Cardine III, mentre quello della seconda si apre sul Cardine IV. In questa foto è ripreso lo spogliatoio (o apodyterium) maschile; sono ben visibili le mensole per riporre gli abiti.

8 Terme Centrali Tepidarium maschile Il tepidario (dal latino tepidarium) era l ambiente di passaggio tra la sala adibita a bagno freddo (frigidario) e quella destinata al bagno caldo (calidario). In questa foto si vede, capovolto, il mosaico del pavimento, che vedremo meglio nella prossima diapositiva.

9 Mosaico del Tepidarium delle Terme Centrali maschili Raffigura un tritone circondato da quattro delfini.

10 Apodyterium femminile delle Terme Centrali

11 Palestra delle Terme Centrali

12 Sede degli Augustali Si trova in fondo al Cardine III e si tratta di un edificio a pianta quadrangolare, con quattro colonne centrali. Gli Augustali erano un collegio di sacerdoti preposti al culto dell imperatore Augusto, considerato una divinità.

13 Cella della Sede degli Augustali Si trova in fondo alla Sede degli Augustali, e le sue pareti laterali sono dipinte ciascuna con un affresco che ha come soggetto Ercole.

14 Affresco della parete sinistra della cella della Sede degli Augustali Raffigura Ercole che, divenuto un dio, fa il suo ingresso all Olimpo (la sede degli dèi), accompagnato da Giove (sotto forma di arcobaleno), Giunone e Minerva.

15 Decumano Massimo Costituisce anche la platea del Foro cittadino

16 Fontana di Venere Si trova nel Decumano Massimo.

17 Fontana di Ercole Anche questa fontana si trova nel Decumano Massimo.

18 Un Termopolium Erano botteghe adibite alla vendita di alimenti e bevande, che erano contenuti nei dolia (delle specie di giare) incorporati in banconi in muratura.

19 Palestra (27 a.c d.c.) È situata lungo il Cardine V, a partire dal punto di incontro con il Decumano Massimo. Ha pianta rettangolare, col lato maggiore lungo oltre ottanta metri. È formata da una terrazza, circondata, su tre lati (due lunghi e uno corto), da un portico a colonne corinzie (di cui in questa foto è ripreso l esterno di uno dei due lati lunghi) e, sul quarto lato (corto), da un portico coperto (criptoportico), che sorregge un loggiato (visibile nella parte superiore sinistra di questa foto), che consentiva di assistere alle attività atletiche. Al centro della terrazza è posta una piscina a forma di croce, lunga trentacinque metri. Gli scavi della Palestra non sono stati ancora completati.

20 Casa del Salone nero - A metà del Decumano Massimo imbocchiamo il IV Cardine; dopo pochi metri, sul lato destro della strada, c è l ingresso di questa casa, che prende il nome dal fondo nero dei dipinti che adornano la sala che s affaccia sul peristilio.

21 Casa di Nettuno e Anfitrite Proseguendo lungo il Cardine IV, dopo ulteriori pochi metri, ma questa volta sul lato destro della strada, c è questa casa, la quale è famosa per il suo bel triclinio estivo. In questa foto si vede il ninfeo che occupa il lato nord di tale triclinio; la parete orientale invece è adornata dal bellissimo mosaico che ha dato il nome alla casa: quello, appunto, di Nettuno e Anfitrite, che vedremo nella prossima diapositiva. Anfitrite era la nereide sposa di Nettuno.

22 Mosaico di Nettuno e Anfitrite Il materiale dei tasselli di questo mosaico è il vetro.

23 Bottega È annessa alla casa di Nettuno e Anfitrite, e contiene degli oggetti in ottimo stato di conservazione, tra cui le anfore riprese in questa foto.

24 Cardine IV Su questa strada si affaccia, tra l altro, la balconata della Casa a Graticcio, che il turista qui ripreso sta fotografando.

25 Il Decumano Inferiore

26 Casa dell Atrio corinzio Di fronte alla Palestra si trova questa casa, che prende il nome dal suo atrio corinzio a sei colonne in tufo, rivestite di intonaco a stucco bianco e rosso, che si dispongono attorno al bacino dell impluvio.

27 Panificio È uno dei due panifici di Ercolano. Si trova lungo il Cardine V.

28 Casa dei Cervi Si trova in fondo al Cardine V e prende il nome da due pregevoli statue di cervi assaliti da cani da caccia che furono rinvenute nel suo giardino. Sempre in questa casa furono rinvenute altre due celebri statue: quella del Satiro con otre e quella dell Ercole ebbro.

29 Le due statue di cervi assaliti da cani A sinistra: Il Satiro con otre A destra: L Ercole ebbro

30 Casa del Rilievo di Telefo Usciti dalla casa dei Cervi, attraversiamo la strada (il Cardine V) e raggiungiamo la Casa del Rilievo di Telefo, così chiamata per una scultura a rilievo qui rinvenuta. Tale scultura ha come soggetto il mito di Telefo, figlio che Ercole ebbe dalla sacerdotessa Auge.

31 Rilievo di Telefo - Nella parte sinistra è raffigurato Achille all oracolo di Delfi, intento ad ascoltare la Pizia (qui raffigurata seduta), la quale gli profetizza che egli potrà raggiungere Troia solo se guidato da Telefo; nella parte destra è raffigurato Achille che, sfruttando il potere miracoloso della ruggine della sua lancia, cura a Telefo la ferita che lui stesso gli ha inferto, e che solo lui, secondo l oracolo, può curare.

32 Terrazza di M. Nonio Balbo Alla fine del Cardine V vi sono delle scale che scendono a questa terrazza, che è dedicata al proconsole Marco Nonio Balbo (vissuto nel I secolo a.c.), il quale si rese benemerito verso la città di Ercolano per aver costruito e restaurato molti edifici pubblici. Al centro della terrazza è posto un monumento funerario in suo onore.

33 Un mosaico nelle Terme Suburbane Sul fianco sinistro della terrazza di M. Nonio Balbo si trovano le Terme Suburbane (sec. I d.c.), che non presentano la separazione tra sezione femminile e maschile. Il mosaico qui ripreso raffigura il dio Marte tra gli amorini.

34 Area Sacra Si trova sul fianco destro della terrazza di M. Nonio Balbo. Vi sorgono, tra l altro, i ruderi di un tempio dedicato a quattro divinità; qui sotto vediamo le foto dei bassorilievi raffiguranti due di queste quattro divinità, rispettivamente Mercurio e Minerva.

35 Le foto inserite in questa guida sono state scattate a luglio 2011, eccetto quelle indicate qui sotto, che sono state tratte da Internet: Apodyterium femminile delle Terme Centrali; Casa dei Cervi e relative statue; Mosaico nelle Terme Suburbane. Sebastiano Inturri