VALORI DI RIFERIMENTO DELLA BIOTESIOMETRIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA PER LO SCREENING DELLA NEUROPATIA PERIFERICA
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1 49 CONGRESSO SIGG VALORI DI RIFERIMENTO DELLA BIOTESIOMETRIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA PER LO SCREENING DELLA NEUROPATIA PERIFERICA R. Lavecchia, M. Di Bari, E. Mannucci, F. Ermini, A. Breschi, C. Pozzi, A. Colombini, G. Masotti, N. Marchionni. Dipartimento di Area Critica Medico Chirurgica, Unità Funzionale di Gerontologia e Geriatria, Università degli Studi di Firenze e Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze Firenze, 4 novembre 2004
2 Premesse La neuropatia periferica (PN) è una complicanza comune e frequentemente disabilitante del diabete. Le stime di incidenza sono variabili, ma molti autori ritengono che almeno il 50% di tutti i pazienti diabetici manifesteranno nel corso della loro malattia segni o sintomi di neuropatia (1). La PN è considerata tra le complicanze del diabete a maggiore morbilità e la più onerosa in termini di spesa sanitaria (2). (1) Greene DA et al.: Diabetic Neuropathy. In Diabetes Mellitus, 1997 (2) Ward JD: The cost of diabetic neuropathy. Pharmacoeconomics, 1995
3 Classificazione della Neuropatia Diabetica (1) Polineuropatia sensitivomotoria simmetrica distale (DPN) Neuropatia autonomica diabetica Poliradiculopatia diabetica Amiotrofia diabetica (solo radici nervose L3-L4) Radiculopatia toracica diabetica (solo radici nervose T12) Radici nervose S1 Radici nervose C6 (C7-T1) Mononeuropatia craniale diabetica Mononeuropatia diabetica dell arto superiore / inferiore Mononeuropatia diabetica multipla (1) Feldman EL, et al.: Diabetic Neuropathy. Up to Date, 1996
4 Diagnosi di DPN San Antonio Consensus Panel (1988): 1. Questionario sintomi 2. Esame clinico standardizzato 3. Valutazione quantitativa della sensibilità 4. Valutazione della funzione autonomica 5. Studi di conduzione del nervo (gold standard) La diagnosi è posta quando almeno due elementi sono compromessi. Screening: sufficienti i primi 4 elementi. Consensus Statement. Report and recomendation of the San Antonio Conference on diabetic neuropathy. Diabetes,1988. Dyck PJ et al.: The Rochester Diabetic Neuropathy Study. Neurology, 2001
5 Valutazione quantitativa della sensibilità vibratoria La biotesiometria è una misura quantitativa della funzionalità delle fibre di grosso calibro, attraverso il rilievo della soglia vibratoria. Utilizza un dispositivo elettromeccanico (biotesiometro) che costringe un sensore a vibrare ad una frequenza fissa, ma con una ampiezza variabile. Le misurazioni sono eseguite sulla parte prossimale dell alluce e in altre sedi. I valori ottenuti in ciascuna sede dovrebbero essere corretti in base all età del paziente in quanto: la soglia di percezione aumenta significativamente con l età (1). (1) Chii-Min Hwu et al.: Neuroepidemiology, 2002 (1) Bloom S. et al.: BMJ, 1984
6 Premesse dello studio Indipendentemente dall età, il valore soglia (VPTst) per sospettare la presenza di PN è Volts. Tuttavia la VPT cresce con l età anche in soggetti sani, e solo pochi studi hanno proposto valori di riferimento della VPT nell anziano. Obiettivi Definire i valori normativi di VPT in età avanzata, mediante un equazione predittiva calcolata su un campione di anziani sani non istituzionalizzati.
7 Metodi 1 Database: studio epidemiologico ICARe Dicomano, che ha arruolato tutti i soggetti di età >65 non istituzionalizzati residenti nel comune di Dicomano (Firenze). La VPT è stata valutata all alluce mediante biotesiometria nei partecipanti privi di significativi deficit cognitivi. Distribuzione di frequenza per età del campione in esame. Età (anni) >85 N (%) 400 (67.5) 159 (26.8) 34 (5.7) 593 (100)
8 Metodi 2 Sottopopolazione: a basso rischio di PN, per l assenza in anamnesi di diabete, abuso alcolico, e stroke. In questa sottopopolazione, i valori di VPT sono stati sottoposti a trasformazione logaritmica ed il valore trasformato log(vpt), è stato predetto in un modello di regressione lineare sulla base di variabili demografiche e antropometriche. Distribuzione di frequenza per età nel campione a basso rischio di PN Età (anni) >85 N (%) 280 (74.5) 85 (22.6) 11 (2.9) 376 (100)
9 Metodi 3 È stato poi calcolato un valore deviato (DV) nell intera coorte, secondo la formula: DV = log(vpt misurato) log(vpt predetto) SD Screening della PN positivo= DV >1.96 Sono state esaminate le associazioni tra i risultati del test di screening basato sul DV (VPT DV ) e i fattori di rischio per PN, e quindi confrontate con quelle ottenute con il VPT ST.
10 Risultati Nei 376 soggetti a basso rischio di PN, all analisi di regressione multivariata, log(vpt) era associato a età, statura e peso corporeo. Il sesso non è risultato essere un predittore significativo. Predittori di VPT in 376 anziani a basso rischio di neuropatia periferica. b SE(b) p Costante Età (anni) Statura(cm) Peso (kg)
11 VPT DV : 128 (21.6%) partecipanti sono risultati positivi allo screening della PN VPT ST : 24 (4%) soggetti sono stati giudicati positivi al test 600 Neuropatici Non neuropatici Numero pazienti % 4% 0 VPT DV VPT ST
12 Un valore anormale di VPT DV non era significativamente associato a età avanzata o sesso. La prevalenza di VPT DV anormale era maggiore nei diabetici % p= p=0.102 Non diabetici Diabetici VPT DV VPT ST
13 Nei 69 pazienti diabetici, un valore patologico di VPT DV era significativamente associato ad un maggior numero di segni clinici di neuropatia. Non diabetici Diabetici 3 p= p= Numero di segni clinici di PN VPT DV VPT ST
14 Conclusioni È possibile identificare soggetti di età avanzata con una VPT alterata, mediante una semplice equazione di predizione del log(vpt) in una popolazione di anziani sani. I valori di VPT sono predetti da età, statura e peso corporeo. I valori normalizzati (VPT DV ) sono risultati essere più associati dei cutoff standard (VPT ST ) a valori di VPT alterati. Questa procedura quindi, potrebbe essere utilizzata per la diagnosi di PN negli anziani.
15 Grazie per l attenzione.
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