PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA

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1 PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA Riferimenti normativi Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 Circolare Ministeriale n. 8-6 marzo 2013 Nota MIUR giugno 2013 Nota MIUR novembre 2013 AS Il termine Incluone richiama una realtà diversa rispetto ad integrazione. Integrazione riferisce ad un numero preciso di persone con disabilità perché distinto dal numero di persone senza disabilità. Nell integrazione, ciò che tenta di fare è adattare reciprocamente un preciso contesto (scuola, azienda, palestre, centro ricreativo) e un soggetto con disabilità. L incluone condera ogni individuo come un organismo complesso, in continua evoluzione, e che può contenere elementi di disabilità (inte come difficile funzionamento), che entra in contatto con altri individui che a loro volta sono organismi comples, in una pluralità di contesti che possono dare contributi potivi all evoluzione. ( Il passaggio dall integrazione all incluone, in Difficoltà di apprendimento, vol. 15, pag 32) La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato sulla certificazione, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all intera area dei Bisogni Educativi Speciali, comprendente: disabilità, svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. L intervento a favore dell incluone scolastica riguarda quindi tre grandi sotto-categorie di svantaggio: la disabilità (L. 104/1992); i Disturbi Evolutivi Specifici, comprendenti i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA, L. 170/2010), i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, quelli dell attenzione e dell iperattività (ADHD), il funzionamento cognitivo limite (che può essere conderato un caso di confine fra disabilità e il disturbo specifico); lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. L incluone degli alunni con Bisogni Educativi Speciali coinvolge soggetti diver: insegnanti, famiglie, esperti, medici specialisti, ecc. e comporta la consultazione e redazione di documentazioni specifiche, incontri con operatori esterni, consulenze, approfondimenti normativi, Progettare in funzione dell incluone Nei punti che seguono sono riportate le azioni gnificative volte ad attuare e migliorare il livello di incluvità dell istituzione scolastica.

2 La nota ministeriale prot.1551/2013 sottolinea che il Piano annuale per l incluvità non va interpretato come un piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali ma come uno strumento di progettazione dell offerta formativa delle scuole in senso incluvo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Una scuola incluva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l incluvità non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo di cambiamento.soltanto nelle scuole incluve gli insegnanti sono tenuti a modificare i loro stili di insegnamento per incontrare lo stile di apprendimento di ciascun allievo I quattro valori di riferimento condivi dai docenti incluvi sono: I. (Saper) valutare la divertà degli alunni la differenza tra gli alunni è una risorsa e una ricchezza II. Sostenere gli alunni i docenti devono coltivare aspettative alte sul successo scolastico degli studenti III. Lavorare con gli altri la collaborazione e il lavoro di gruppo sono approcci essenziali per tutti i docenti IV. Aggiornamento profesonale continuo l insegnamento è una attività di apprendimento e i docenti hanno la responsabilità del proprio apprendimento permanente per tutto l arco della vita. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola incluva deve già sapere prima cosa deve fare quando c è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo incluvo può essere formalizzato nello schema che segue: alunno con BES team docente riconoscimento PDP azioni RISORSE verifiche ri-progettazione Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del conglio di classe/team è il primo momento della storia incluva dell alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA (104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). i pilastri su cui fonda l incluvità sono: 1) prevenzione 2) precoce riconoscimento delle difficoltà di apprendimento

3 3) potenziamento/sviluppo 4) individualizzazione (percor differenziati per obiettivi comuni); 5) personalizzazione (percor e obiettivi differenziati); 6) strumenti compensativi; 7) misure dispensative 8) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali Viene inoltre confermato che la redazione del PAI non deve fornire l occaone per categorizzare le persone ma per individuare le tuazioni problematiche e le strategie per farvi fronte, qualificando le modalità di insegnamento. AZIONI DA PROMUOVERE A LIVELLO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA 1. Elaborare il Piano Annuale per l Incluvità contenente le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti raccolta dati sugli interventi effettuati (confronto su iniziative d istituto / di rete / dell amministrazione) focus/confronto sui CASI presenti documentazione delle pras incluve raccolta e documentazione dei PEI dei progetti INTEGRATI 1. Promuovere, interfacciando con CTI e ASL, azioni relative: - alla formazione; - al tutoraggio; - ai progetti di prevenzione; - al monitoraggio FINALITA' La redazione del PAI e l'assunzione collegiale di responsabilità in relazione alla sua stesura, realizzazione e valutazione hanno lo scopo di: garantire l'unitarietà dell'approccio educativo e didattico dell'istituzione scolastica calibrare le competenze del GLI d'istituto alle problematiche relative ai BES garantire la continuità dell'azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del Dirigente Scolastico (continuità orizzontale e verticale) consentire una riflesone collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola, arrivando a scelte basate sull'efficacia dei risultati in termini di comportamento e di apprendimento di tutti gli alunni.

4 SINTESI delle SITUAZIONI A.S Parte I anali dei punti di forza e di criticità ALUNNI FREQUENTANTI L'ISTITUTO: 1220 Rilevazione dei BES presenti nell'istituto -C.M. 8/ Disabilità certificate (Legge 104/92) Numero Scuola dell'infanzia 5 Scuola Primaria 27 Scuola Secondaria di I Grado alunni in tuazione di gravità con asstente socio-sanitario n alunni con ripetitori ENS n.4 Totale 60 (4,9%) 1. Alunni certificati in uscita dalla scuola dell'infanzia n Alunni certificati in uscita dalla scuola primaria n Alunni certificati in uscita dalla scuola secondaria n Disturbi evolutivi Specifici DSA (Alunni con certificazione/diagno/relazione del SSN) Scuola dell'infanzia 0 Scuola Primaria 13 Scuola Secondaria di I Grado 13 Totale 26 (2,1%) 1. Alunni con diagno in uscita dalla scuola dell'infanzia n Alunni con diagno in uscita dalla scuola primaria n Alunni con diagno in uscita dalla scuola secondaria n Area dello svantaggio sociale/culturale/economico (Alunni non certificati e individuati dal C.d.C/team docenti) Scuola dell'infanzia 8 Scuola Primaria 36 Scuola Secondaria di I Grado 31 totale 75 (6,14%) 1. Alunni in uscita dalla scuola dell'infanzia n Alunni in uscita dalla scuola primaria n Alunni in uscita dalla scuola secondaria n Area del bilinguismo Scuola dell'infanzia 42 Scuola Primaria 167 Scuola Secondaria di I Grado 88 totale 297 (24,34%)

5 5. Alunni itineranti (giostrai e alunni di etnia Sinti e Rom) Scuola dell'infanzia 13 Scuola Primaria 23 Scuola Secondaria di I Grado 10 Totale 46 (3,77%) a.s. 2014/2015 N PEI redatti 60 a.s. 2014/2015 N di PDP redatti dai Congli di classe/team docenti in presenza di certificazione sanitaria (Legge 170/2010-DM del 27/12/12) Circ. n.8/2013) 36 a.s. 2014/2015 N di PDP redatti dai Congli di classe/team docenti in assenza di certificazione sanitaria 77 Punti di criticità : - ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; elevato numero di alunni stranieri non alfabetizzati che iscrivono in corso d anno; numero alunni itineranti inseriti per brevi-medio periodi nelle clas - preoccupazione fra i genitori delle clas frequentati da alunni con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio; -difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l anno scolastico succesvo; - numero cambiamenti dei docenti all'interno della classe in corso d'anno Punti di forza: docente titolare di funzione strumentale responsabile dell area dell incluone; docente titolare di funzione strumentale responsabile dell'area dell'intercultura docente titolare di funzione strumentale responsabile dell'area della continuità organico di potenziamento commisoni: Incluone, Intercultura, Continuità, Solidarietà clas con LIM;- asstenti di 1 livello ex art. 13, comma 3 L. 104/1992 in numero sufficiente e disponibili; laboratori CTI :artistico- manuali incluvi laboratori fonologici progetti del pof elevato numero alunni bilingue OBIETTIVI E VALUTAZIONE Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano: a) PEI - Piano Educativo Individualizzato, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA o con disturbi specifici c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diver da quelli richiamati ai punti a-b

6 Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medemi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti obiettivi di stema di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclu quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo SINTESI delle RISORSE RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE PER ALUNNI CON BES Docenti curricolari Docenti di sostegno Asstenti alla comunicazione Asstenti socio-sanitari Mediatore linguistico Cestim Mediatori linguistici Personale ATA Partecipazione al GLI Rapporti con le famiglie Tutoraggio alunni ATTRAVERSO Progetti didattico educativi incluvi Presenza nelle commisoni Incluoneintercultura- continuità,pof altro Partecipazione al GLI Rapporti con le famiglie Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali Compresenze per attività Presenza nelle commisoni Incluoneintercultura- continuità,pof altro Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali Compresenze per attività altro Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali Compresenze per attività Asstenza ai disabili altro Attività individualizzate e di piccolo gruppo Mediazione scuola/ famiglia e docente/alunno Asstenza ai disabili Collaborazione con i docenti/progetti di incluone altro SI - NO

7 Partecipazione a GLI Funzioni strumentali / Docenti Rapporti con famiglie referenti:incluone,intercultura, continuità,pof Presenza Commisone incluone,intercultura,continuità,pof Progetti didattico-educativi per l incluone dei BES Esperti esterni Progetti didattico-educativi per l incluone dei BES Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi socio-sanitari territoriali e istituzioni deputate alla curezza. Sanità pubblica e privata Reti di scuole Rapporti con CTS /CTI/CESTIM Rapporti con associazioni e volontariato (sportive, sociali...) Formazione docenti (tematiche) Condivione PDP e scelte educative Coinvolgimento in progetti di incluone Percor di formazione specifici Informazione /formazione su genitorialità e pcopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Condivione percor orientativi Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità e su DSA Informazione Consulenza Formazione Procedure condivise di intervento sulla disabilità disturbi evolutivi specifici Procedure condivise di intervento su disagio e mili Altro Progetti CTI :Sportello informativo per docenti e famiglie Laboratori Condivione fondi, materiali/strumenti Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Pcologia e pcopatologia dell età evolutiva (compre DSA, ADHD, ecc. Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica incluva Didattica interculturale / italiano L2 Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Unità didattiche incluve

8 Aree di intervento a.s Sono riportate le aree di intervento per l a.s previste dal Piano Annuale dell Incluone 1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo 2. Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti 3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve 4. Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola 5. Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti 6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative 7. Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi 8. Valorizzazione delle risorse estenti 9. Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone 10. Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo.

9 Parte II Obiettivi di incremento dell incluvità proposti per l'anno scolastico in corso Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di incluvità della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commisone Incluone; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l Incluvità) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali. Commisone Incluone: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui ca, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle clas; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI per BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES. Congli di classe/team docenti: Individuazione ca in cui a necessaria e opportuna l adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di tutte le certificazioni non DVA e non DSA; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle conderazioni pcopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivione progetti personalizzati; individuazione e propozione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i proces incluvi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivione con insegnante di sostegno (se presente). Docenti di sostegno/ Docenti Italiano L2: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al conglio di classe/team docenti nell assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche incluve; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione ca BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Asstente socio-sanitario: Collaborazione alla programmazione e all organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei percor didattici. Asstente alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e all organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità nei percor didattici. Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l incluone; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse profesonali presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Funzioni Strumentali Incluone : stesura della bozza del Piano Annuale dell Incluone

10 Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno cor di formazione interna e/o esterna sui temi di incluone e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, cor DSA). E previsto per l a.s. 2015/2016 un corso di formazione/confronto gestito da personale interno sull integrazione dei BES.(formazione rivolta anche alle famiglie) Sono presenti tra il personale dell istituto docenti formati in tema di incluone con Master Univertari e docenti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come profesonisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Si prevede l attuazione di interventi di formazione su: metodologie didattiche e pedagogia incluva riconoscimento dello sviluppo atipico strumenti compensativi e dispensativi per l'incluone nuove tecnologie per l'incluone le norme a favore dell'incluone strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni Gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES. Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve La valutazione del Piano Annuale dell Incluone avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. La Commisone BES raccoglierà e documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle clas, proporrà strategie di lavoro per il GLI. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di incluvità della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l azione della scuola sarà quello del diritto all apprendimento di tutti gli alunni. L esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmisone-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto traduce nel passaggio, dalla scuola dell insegnare alla scuola dell apprendere che tiene ineme l importanza dell oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi ano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percor personalizzati i Congli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove asmilabili, se posbile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la posbilità del passaggio alla classe succesva. Per non disattendere gli obiettivi dell apprendimento e della condivione e dell incluone, è indispensabile che la programmazione delle attività a realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, ineme all insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento a per gli alunni con disabilità, a per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l intera classe. La progettualità didattica orientata all incluone comporta l adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il

11 tutoring, l apprendimento per scoperta, la suddivione del tempo in tempi, l utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e auli informatici, di software e susdi specifici. Da menzionare la necestà che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché es possano risultare facilmente accesbili agli alunni che utilizzano auli e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Diverse figure profesonali collaborano all interno dell istituto: contitolarietà dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe, asstenti socio-sanitari, asstenti alla comunicazione. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli asstenti socio-sanitari promuovono interventi educativi in favore dell alunno con disabilità, interventi che favoriscono l autonomia, in classe o in altre sedi dell istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea. Gli asstenti alla comunicazione favoriscono interventi educativi in favore dell alunno con disabilità sensoriale, interventi che favoriscono l autonomia, in classe o in altre sedi dell istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea e al docente di sostegno. Il mediatore culturale di italiani L2 favorisce l'inserimento degli alunni stranieri neo-arrivati riguardo alla conoscenza della lingua di uso comune. E presente un mediatore linguistico (su richiesta). Tutti i soggetti coinvolti propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'incluone, al successo della persona anche attraverso: Attività laboratoriali Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) Tutoring Peer education Attività individualizzata. Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti Rapporti con CTS -CTI di zona per attività di informazione; collaborazione con CESTIM per cor di alfabetizzazione e per servizio di mediazione linguistico-culturale; attività di collaborazione con servizi di zona: doposcuola per alunni disagiati, doposcuola DSA, cor di alfabetizzazione di italiano L2. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all interno dell istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all incluvità. La modalità di contatto e di presentazione della tuazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Conglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte a in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi incluvi anche attraverso: la condivione delle scelte effettuate un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i proces e individuare azioni di

12 miglioramento il coinvolgimento nella redazione dei PEI/PDP. Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi In base alle tuazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità BES1). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/asstenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni di individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. Valorizzazione delle risorse estenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico formative per l'incluone, ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite anche da docenti in esubero,utilizzati come risorse interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà. Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone L eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte posbili richiede l articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi preci. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono necestano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L istituto necesta: personalizzazione degli apprendimenti interventi di ricaduta su tutti gli alunni uva, in modo da ottimizzare gli disabilità dell anno scolastico -sanitari per gli alunni con disabilità dal primo periodo primo periodo dell anno scolastico ivo per alunni stranieri e per cor di alfabetizzazione (laboratori di Italbase e Italstudio in tutti i ples) l incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla ngole clas, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi dimora) e l organizzazione di laboratori linguistici istico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie -sanitari

13 e relazioni d intesa. Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, es possano vivere con minore ana il passaggio fra i diver ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commisone Formazione Clas provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. Il PAI che intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta essere l'orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità". L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura".

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