Monitoraggio delle Linee di Indirizzo per l affidamento familiare. Paola Milani, Claudia Carbonin, Ombretta Zanon
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1 Monitoraggio delle Linee di Indirizzo Paola Milani, Claudia Carbonin, Ombretta Zanon
2 Presentazione partecipanti e di tutti i soggetti Presentazione del protocollo: finalità, contenuti, azioni, strumenti del monitoraggio, ecc. Indice sussidiario Moodle Analisi degli assetti organizzativi : presentazione della scheda Conoscenza della famiglia affidatarie: alcuni strumenti Discussione
3 LabRief: una ricerca con Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare Monitoraggio delle Linee di indirizzo CHI SIAMO: - Generare conoscenza -Migliorare lo sviluppo professionale di chi partecipa alla ricerca I partners sociali: Educatori/insegnanti/operatori Famiglie. Bambini e Adolescenti -Costruire azioni trasformative per e con le famiglie Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata FISPPA- Azione Formazion e Ricerca (ricercazione)
4 Monitoraggio Ognuno dice: nome, ente di appartenenza, ruolo, altro
5 La finalità: Verificare la maggiore o minore distanza rispetto alle indicazioni previste nelle LI delle pratiche in atto in nove territori individuati e, quindi l applicabilità effettiva e gli eventuali ostacoli all implementazione concreta dei contenuti e delle procedure indicate nelle LI.
6 Contenuti 1. La cornice istituzionale presenza di una regolamentazione regionale su protezione affidamento famigliare adozione/evoluzione della regolamentazione locale, presenza/nuova stipula/implementazione di protocolli operativi strumenti e modalità dell integrazione socio-sanitaria regolamentazione rapporti con AG, modalità di presa in carico (gestione e composizione del progetto), e al monitoraggio 2. I soggetti coinvolti Il bambino e la famiglia: coinvolgimento nel progetto, La famiglia affidataria Gli attori istituzionali: Aziende Sanitarie Locali, Provincia e Comune: ruolo e funzioni previsti nella regolamentazione ragionale e locale collaborazione/protocolli con le istituzioni scolastiche previsti a livello ragionale e locale protocolli con associazioni di famiglia affidatarie
7 3. La dimensione organizzativa Creazione/sviluppo del Centro affidi 4. L affido come piattaforma tipologie di accoglienza famigliare previste ed effettivamente attuate, durata inserimenti, tipologia affidatari, ecc. l affido possibile: avvio di sperimentazioni ex novo (con particolare attenzione ad affido neonati, adolescenti, minori disabili, MSNA, ecc.) 5. Il percorso dell affidamento progettare: progetto quadro/progetto affido, soggetto titolare, soggetti che collaborano, sostenere-1: la presa in carico del bambino e della famiglia di origine sostenere-2: la presa in carico della famiglia affidataria sostenere-3: i benefici economici e le altre misure ed interventi a sostegno degli affidatari monitorare: i momenti di verifica e di revisione del progetto concludere
8 Azioni due giornate formative in presenza: una all inizio e una alla fine del monitoraggio, centralizzate a Roma; l assistenza tecnica tramite la messa a disposizione della piattaforma Moodle, il telefono e la posta elettronica di ricercatori dedicati; Il metodo: un accompagnamento a distanza, attraverso Moodle Telefono: Mail: paola.milani@unipd.it ombretta.zanon@unipd.it claudia.carbonin@unipd.it la disponibilità di materiali bibliografici e di strumenti operativi; la disponibilità a rispondere a richieste di supporto e/o di consulenza, in presenza, a Padova o a Roma.
9 la consegna della bozza del Sussidiario : INDICE e TEMPISTICA
10 a) Preparatoria FASI di Lavoro Individuazione, per ogni ambito territoriale, del referente del monitoraggio e degli operatori interessati Analisi degli assetti organizzativi, delle pratiche di intervento messe in atto, dei regolamenti presenti in ogni ambito territoriale (tramite appositi strumenti di rilevazione): messa a punto SCHEDA DI RICOGNIZIONE DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI Apertura e avvio gestione piattaforma Moodle: messa a disposizione di materiali on-line, la comunicazione e lo scambio a distanza sulle attività previste dal monitoraggio fra operatori dello stesso ambito territoriale e di ambiti territoriali diversi, la raccolta di dati, ecc.). Individuazione degli operatori partecipanti al monitoraggio negli ambiti territoriali
11 b) Esecutiva Monitoraggio delle Linee di indirizzo Una giornata formativa/informativa centralizzata sui contenuti chiave delle Linee di Indirizzo (consegna prima bozza del sussidiario), sui contenuti, il metodo e gli strumenti del monitoraggio. Avvio attività informative e formative con future famiglie affidatarie FAcon il coinvolgimento delle reti di famiglie e dell associazionismo. Monitoraggio del processo di intervento con le famiglie e delle diverse fasi e tipologie di affido così come definite nelle Linee di Indirizzo, e/o sull implementazione di nuovi assetti organizzativi e gestionali del Centro per l affido, all interno del sistema dei servizi di protezione e tutela, PRIMA COMPILAZIONE SCHEDA ENTRO SETT e eventauli altri strumenti di monitoraggio / ricerca.
12 c) Conclusiva Continuazione dell intervento con le famiglie e del processo di lavoro. Analisi post degli assetti organizzativi, delle pratiche di intervento e dei regolamenti messi in atto in ogni ambito territoriale (tramite appositi strumenti), SECONDA COMPILAZIONE SCHEDA ENTRO SETT e eventuali altri strumenti di monitoraggio /ricerca
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