Fattori di rischio nel cancro della mammella

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fattori di rischio nel cancro della mammella"

Transcript

1 Franco Lumachi Mario Ermani Stefano Basso Fattori di rischio nel cancro della mammella ARACNE

2 Copyright MMIV ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 A/B Roma ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: ottobre 2004

3 Indice 1. Generalità ed epidemiologia Storia naturale Fattori di rischio Modelli predittivi di rischio Studio epidemiologico Risultati dello studio Indice analitico

4

5 1. GENERALITÀ ED EPIDEMIOLOGIA Il cancro della mammella è un tumore che si può riscontrare in entrambi i sessi. Ha tuttavia una spiccatissima prevalenza per quello femminile, che risulta colpito con una frequenza circa 100 volte maggiore rispetto al maschile. Sembra che, tra i maschi, siano a maggior rischio i portatori di anomalie dei cromosomi sessuali ed in particolare i pazienti con s. di Klinefelter 4, 7. In Italia, l età nella quale si manifesta con maggiore frequenza è quella compresa tra i 50 ed i 70 anni, con un picco massimo nella VI VII decade di vita, essendo molto raro (7-8%) prima dei 40 anni ed eccezionale (<1%) prima dei 30 (Figura 1) Fasce di età (anni) Figura 1 - Carcinoma mammario in Italia (casi per ) per fasce di età. 7

6 Il carcinoma della mammella è il più comune tumore sito-specifico della donna ed è la prima causa di morte per cancro tra i 40 ed i 44 anni di età. Rappresenta il 32% di tutti i tumori maligni femminili ed è globalmente responsabile del 19% delle morti cancro-correlate nelle donne 9, 11. Nella popolazione femminile è molto diversa la percentuale di decessi dovuti a questa neoplasia nelle varie fasce di età (Figura 2) % Età (anni) Figura 2 - Percentuale (%) di decessi nella popolazione femminile attribuibili al carcinoma mammario, per fasce di età (da McPherson et al1994, modificato) 8

7 Ogni anno soltanto negli Stati Uniti viene diagnosticato un cancro della mammella a più di pazienti ed approssimativamente donne muoiono a causa del tumore 16 (Tabella 1). Sede Casi Decessi Incidenza Mortalità Sopravvivenza Mammella % Colon e retto % Polmone % Utero % Ovaio % Altre Tabella 1 - Epidemiologia dei tumori maligni nella popolazione femminile degli Stati Uniti. Numero globale di casi riscontrati (casi/anno), e di decessi (casi/anno), incidenza e mortalità (casi/ ), sopravvivenza globale a 5 anni dopo trattamento (da Horton JL. Jakob Institute of Women s Health, New York, USA, 1992). Tuttavia, a dispetto dell enorme peso sociale della malattia, la valutazione del rischio di sviluppare un carcinoma mammario ha ricevuto attenzione solo da parte degli oncologi clinici, tanto che tutte le campagne di prevenzione si basano solo sull esecuzione di screening mammografici indirizzati verso la popolazione femminile al di sopra di anni 12. Infatti, nella prevenzione primaria, si considera innanzitutto l età come variazione individuale del rischio, in particolare quando vengono organizzati questo tipo di programmi; sia perché l età avanzata è un importante fattore di rischio per tutti i tumore, sia perché l accuratezza della mammografia è strettamente età-dipendente 15. Il carcinoma mammario viene infatti riscontrato in donne al di sotto dei 40 anni di età in meno del 10% dei casi ed inoltre nessun particolare fattore di rischio sembra avere interesse per la valutazione del rischio globale nella pazienti più giovani 14. 9

8 E stato calcolato, che il rischio medio di ammalarsi di carcinoma mammario della popolazione femminile negli Stati Uniti alla nascita è pari al 12%, che corrisponde approssimativamente ad una donna su otto 3. Più a lungo una donna vive senza malattia, minore è il rischio che si possa sviluppare il tumore nel resto della sua vita. Ad esempio una paziente di 50 anni, senza tumore il rischio è circa dell 11%, mentre una donna di 70 anni ha il 7% di possibilità di essere colpita dalla malattia nel corso della sua vita. La mortalità per questo tipo di neoplasia non ha subito negli ultimi anni variazioni degne di rilievo, mentre la sopravvivenza dopo il trattamento è migliorata, ma ciò sembra attribuibile più ad una maggiore precocità della diagnosi che ad effettivi progressi nella strategia terapeutica 4, 5, 16. Fino alla metà degli anni 80 il carcinoma mammario era il tumore a più elevata mortalità, ma da anni è il cancro del polmone che detiene il primato di mortalità cancro-correlata nelle donne 2. La ghiandola mammaria è ampiamente indifferenziata prima della nascita e pertanto particolarmente sensibile a vari tipi di stimolazioni. Queste a loro volta potrebbero aumentare il rischio di degenerazione neoplastica attraverso l accelerazione della proliferazione cellulare o di altri processi correlati alla gravidanza. Studi su popolazioni emigrate, dati da esperimenti su animali e limitate evidenze epidemiologiche suggeriscono infatti che il cancro mammario potrebbe originare, in alcuni casi, già durante la vita embrionale 2. Sfortunatamente, fino ad ora, le uniche possibilità di diagnosticare precocemente questo tumore sono attualmente affidate esclusivamente agli screening mammografici per fasce di età, non essendovi indagini di laboratorio sufficientemente accurate. In particolare, i numerosi marker tumorali (CEA, CA 15-3, MCA ed altri) da tempo disponibili e largamente utilizzati nel follow-up delle pazienti sottoposte ad intervento chirurgico, si sono dimostrati tutti scarsamente sensibili e poco specifici, con percentuali di falsi negativi e falsi positivi superiori al 50% 1, 5, 6, 8,

9 BIBLIOGRAFIA 1. ASCO: The American Society of Clinical Oncology Clinical practice guidelines for the use of tumor markers in breast cancer and colorectal cancer. J Clin Oncol 1996: 14; Bland KI, Vezeridas MP, Copeland III EM Breast. In: Schwartz SI, Shires GT eds. Principles of surgery, 7 th Edition. McGraw-Hill, New York pp, Feig SA Estimation of currently attainable benefit from mammographic screening of women aged years. Cancer 1995; 75: Lumachi F, Polico C, Polistina F I tumori della mammella. Unipress, Padova pp Lumachi F, Brandes A, Boccagni P, Polistina F, et al Long-term follow-up study in breast cancer patients using serum tumor markers CEA and CA Anticancer Res 1999; 19: Lumachi F, Brandes A, Ermani M, Boccagni P, et al Sensitivity of serum tumor markers CEA and CA 15-3 in breast cancer recurrences and correlation with different prognostic factors. Anticancer Res 2000; 20: Lumachi F, Ermani M, Brandes AA, Basso SMM, et al Predictive value of different prognostic factors in breast cancer recurrences: multivariate analysis using a logistic regression model. Anticancer Res 2001; 21: Lumachi F, Basso SMM, Boccagni P, Brandes AA Usefulness of serum tumor markers CEA and CA 15-3 in patients with breast cancer. Longterm follow-up study. Int Mol Med 2002; 10: S Lumachi F, Ermani M, Basso SMM, Lonardi S, et al Breast cancer risk in symptomatic women spontaneously undergoing clinical breast examination. Anticancer Res 2003; 23: Lumachi F, Basso SMM, Ermani M, Lonardi S, et al Relationship between tumor markers CEA and CA 15-3, TNM staging, estrogen receptor rate and MIB-1 index in patients with pt1-2 breast cancer. Eur J Cancer 2003; 39 (S1): S127-S McPherson K, Steel CM, Dixon JM ABC of breast diseases: Breast cancer - Epidemiology, risk factors, and genetics. Br Med J 1994; 309: Micheli A, Francisci S, Krogh V, Giorgi Rossi A Cancer prevalence in Italian cancer registry areas. Tumori 1999; 85: Offit K, Brown K Quantifying familial cancer risk: a resource for clinical oncologists. J Clin Oncol 1994; 12: Parkin Dm, Whelan SL, Ferlay J, Raymond L, Young J. eds. Cancer Incidence in Five Continents, vol. 74 IARC Scientific Publication No.143 Lyon, IARC,

10 Preventive Services Task Force Screening for breast cancer: guide to clinical preventive services. 2nd ed. International Medical Publishing, Alexandria 1996, pp Ries LAG, Kosary CL, Hankey BF, Miller BA, Clegg L, Edwards BK, eds SEER cancer statistics review, : tables and graphs. National Cancer Institute Eds, Bethesda, 1999.

11 2. STORIA NATURALE L analisi dei fattori di rischio del carcinoma della mammella non può prescindere dalla conoscenza della sua storia naturale, vale a dire dell evoluzione della malattia secondo i tempi d insorgenza, di crescita e di diffusione metastatica in assenza di trattamento. Le noxae patogene agiscono originariamente, nella maggior parte dei casi, a livello dell'unità terminale dotto-lobulare, composta dai dotti terminali extralobulari e dai lobuli stessi, dove si determinerebbe una proliferazione atipica dell epitelio duttale e lobulare, che sembra essere quello maggiormente a rischio di progressione neoplastica 6. Il concetto di cancro della mammella inteso esclusivamente come malattia locoregionale, sostenuto alla fine del XIX secolo da W.S. Halsted e W. Meyer, è ormai superato. Il tumore non si diffonde in modo ordinato dai linfatici ai linfonodi e da questi alle altre sedi di metastasi, per cui la radicalità chirurgica di principio non migliora la prognosi. Nel 1980 B. Fisher, basandosi su dati clinici e sperimentali, sostenne che il tumore andava invece considerato sin dall inizio come una malattia sistemica. Secondo questo principio, l interessamento linfonodale rappresenterebbe sempre il segno indiretto della presenza di metastasi a distanza ed il trattamento locoregionale avrebbe quindi scarsa influenza sulla sopravvivenza 4, 6. Alcune pazienti con tumori piccoli (<1 cm) ma ad elevata potenzialità di diffusione, presentano infatti metastasi ai linfonodi ascellari già al momento della diagnosi. D altro canto però, a parità di trattamento, incidenza di recidive e percentuale di sopravvivenza sono strettamente correlate alle dimensioni della neoplasia. Sulla base di tali osservazioni una terza e più accreditata ipotesi, sostenuta nel 1996 da S. Hellman si è fatta strada: il cancro della mammella è una malattia eterogenea, nella quale le metastasi sono espressione della crescita e della progressione solo di quel singolo tumore 5. 13

12 Neoplasie delle stesse dimensioni, anche in pazienti con linfonodi positivi, possono diffondersi in parte a distanza ed in parte a livello locoregionale; se la malattia non è stata curata correttamente all inizio, il rischio di metastasi aumenta e ciò fa rivalutare l importanza della precocità del trattamento locale. In ogni caso, per quanto riguarda la velocità di crescita, è stato dimostrato che sono necessari da 3 a 15 anni, a seconda del grado di differenziazione cellulare, perché un tumore possa raggiungere un diametro tale da renderlo clinicamente evidente (0,5-1 cm). Questo lasso di tempo corrisponde a circa 30 raddoppiamenti cellulari, ma poiché la crescita è esponenziale, dopo 6 mesi un nodulo di 1 cm di diametro è già raddoppiato di volume 1-3. La storia naturale del cancro mammario è però influenzata anche dalle condizioni generali dell organismo ospite (assetto immunitario e tutte le variabili che lo influenzano, presenza di altre patologie concomitanti) che possono talvolta determinare significative variazioni al decorso della malattia. In questo ambito si è cercato di stabilire quali fattori sono in grado di determinare o condizionare lo sviluppo del tumore, in modo da intervenire nei confronti di quelli prevedibili o modulabili. BIBLIOGRAFIA 1. Andreoni B Neoplasie della mammella. In: Staudacher V, Andreoni B. Manuale di oncologia chirurgica. Masson, Milano pp CNR Basi scientifiche per la definizione di linee guida in ambito clinico. I tumori della mammella. Editech Pharma, Milano pp Coogan PF, Rosemberg L, Shapiro S, Hofmann M Lactation and breast carcinoma risk in a South African population. Cancer 1999; 86: Fiorica J Breast cancer. In: Leppert PC, Howard FM. Primary care for women. Lippincott- Raven, Philadelphia 1999 pp Hellman S Natural history of small breast cancers. J Clin Oncol 1996; 12: Lumachi F, Polico C, Polistina F I tumori della mammella. Unipress, Padova pp

13 3. FATTORI DI RISCHIO 3.1 Generalità Come per altri tipi di tumore, esistono fattori di rischio che considerati retrospettivamente consentono di individuare i soggetti più esposti a questa malattia. Alcuni fattori sono comuni ad altre neoplasie maligne (età, familiarità, etnia, inquinamento ambientale, uso di farmaci, dieta, esposizione a radiazioni), altri sono più specifici (vita riproduttiva, allattamento, stato menopausale, terapie ormonali); altri ancora aspecifici, ma ugualmente interessanti dal punto di vista epidemiologico (peso alla nascita, peso corporeo e body mass index, fumo, abuso di alcool, particolari attività lavorative, sedentarietà). Nella Tabella 2 vengono riassunti alcuni dati riportati dalla letteratura a questo proposito. Sfortunatamente, l insieme dei fattori di rischio noti non è in grado di spiegare le ampie fluttuazioni geografiche e temporali nell incidenza di questa malattia, che sono probabilmente da attribuire ad altre cause. In sostanza, i dati disponibili non permettono di individuare, nella popolazione femminile generale, un sottogruppo a rischio all interno del quale si verificherà la maggioranza dei casi di carcinoma mammario. Di conseguenza, alcuni ritengono che la maggioranza delle donne debba essere considerata genericamente a rischio medio e che il rischio individuale è legato soprattutto all età 10. Infine, solo la metà delle pazienti con carcinoma mammario presenta fattori di rischio noti e pertanto potenzialmente prevedibili, mentre nelle altre il tumore insorge indipendentemente da questi 8. 15

14 Autore Fattore Popolazione Gruppi di età RR OR 95% CI Rosemberg Contraccettivi orali 3.540/ anni anni anni 1,7 0,9 1,2 1,3-2,3 0,7-1,0 1,0-1,4 Price Contraccettivi orali 298/ anni 1,7 1,1-2,6 Tavani Contraccettivi orali 221/227 < 40 anni 1,05 0,8-1,4 Lancet Estrogeni sostitutivi * Età media 1,35 1,2-1,5 Schairer > 5 anni Estrogeni sostitutivi > 4 anni Estroprogestinici sostitutivi > 4 anni 48 anni 2.082/ Età media > 58 anni 1,2 1,4 1,0-1,4 1,1-1,8 Lalloo Familiarità 1.259* < 50 anni 1,4 0,7-2,5 Boyd Familiarità 345/354 Tutte le età 2,6-11,1 0,2-80,3 Tavani Familiarità Primo parto > 30 anni Menarca >15 anni 579/668 < 40 anni 1,8 5,3 0,5 1,1-3,2 2,7-10,6 0,3-0,9 Berkey Menarca >15 anni 806/1.485 Premenopausa Postmenopausa 0.5 0,8 Coogan Allattamento 446* Tutte le età 0,9 0,7-1,3 Lazovich Aborto indotto 653* anni 1,1 0,8-1,6 Monninkhof Menopausa<44 anni * anni 0,66 0,4-0,9 Price Obesità Abuso di alcool 298/ anni 2,3 1,6 1,3-4,1 Garland Abuso di alcool 445* anni 1,2 0,7-2,1 Key Cibi a base di soya 427* Tutte le età 0,9 0,7-1,1 Holmes Dieta ricca di grassi 2.956* Tutte le età 1 0,9-1,0 Levi Attività lavorativa 243/ anni anni ,6 0,5 0,7 0,3-1 0,3-1 0,4-1,3 Verloop Attività fisica 918/ anni 0,7 0,5-0,9 Moradi Sedentarietà 8.261* Tutte le età 1,3 1,2-1,4 Tabella 2 - Fattori di rischio specifici per carcinoma mammario. RR = rischio relativo, OR = odds ratio, CI = intervallo di confidenza, Popolazione = casi/controlli, * = pazienti con carcinoma mammario 16

15 3.2 Età Tra le numerose condizioni che provocano un incremento del rischio di contrarre un carcinoma della mammella da parte della popolazione femminile, un ruolo particolarmente importante è svolto dall età e dalla familiarità 75, 82. Come si è detto, il rischio di sviluppare un carcinoma mammario aumenta rapidamente con l età, raggiungendo il massimo in epoca menopausale per poi continuare a crescere, anche se più lentamente. Questo fenomeno è evidente in tutte le popolazioni ad incidenza e mortalità stabili. Invece, in quelle in cui il rischio è in rapido aumento, l incidenza nelle donne in età premenopausale, appartenenti a generazioni più recenti e quindi esposte per tutta la vita ai fattori responsabili dell aumento del rischio, può risultare uguale o addirittura superiore a quello delle donne in età postmenopausale. In Italia il rischio è aumentato progressivamente nelle donne nate tra l inizio del secolo ed il 1930, producendo un costante incremento dell incidenza e della mortalità 11 (Figura 3). In quelle nate dopo il 1930, il rischio si è stabilizzato, per poi mostrare una tendenza alla diminuzione nelle generazioni nate alla fine degli anni cinquanta, per la verità ancora troppo giovani per permettere stime affidabili del rischio cumulativo 12. Di conseguenza, si può prevedere che l incidenza del carcinoma mammario continuerà a crescere ancora per anni, ma non si è realmente mai osservato quell aumento del rischio nelle donne giovani, riferito spesso a livello aneddotico in passato. 17

16 250 incidenza mortalità Età (anni) Figura 3 - Incidenza cumulativa e mortalità età-correlate per carcinoma mammario nel Regno Unito (da McPherson et al, 1994 modificato). In Italia il rischio per una donna di 70 anni è 8 volte maggiore rispetto a quello di una di 40 ed il 60% di questi tumori colpisce pazienti d età compresa tra i 50 e 75 anni, con una prevalenza strettamente correlata al tempo di trascorso dal momento della diagnosi 54 (Figura 4). 18

17 1 anno 2 anni 5 anni Totale Casi / tutte le età Classi di età Figura 4 - Prevalenza del carcinoma mammario in Italia in relazione all età ed agli anni trascorsi dalla diagnosi (da Michieli et al, 1999). 3.3 Meccanismi immunologici I meccanismi immunologici giocano un ruolo non indifferente nella genesi del carcinoma della mammella. E noto infatti che la presenza di un sistema 19

18 immunocompetente depresso rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo delle neoplasie. Ciò si evidenzia, ad esempio, nelle pazienti anziane con atrofia timica, nelle portatrici di deficit della funzione T- linfocitaria, in quelle sottoposte a terapie immunosoppresive oppure a chemio o radioterapia 5, 41. Non esistono tuttavia dati specifici al riguardo relativi al rischio di contrarre tumori della mammella. 3.4 Aree geografiche ed etnia Il tumore della mammella presenta incidenze differenti a seconda delle aree geografiche d appartenenza della popolazione considerata ed ulteriormente, all interno di queste, in presenza di gruppi etnici e sociali diversi. Si tratta di due parametri che difficilmente possono essere separati tra loro, anche se non sempre esistono strette interconnessioni. In particolare l appartenenza etnica fornirebbe la seguente distribuzione teorica del rischio 41 : (a) elevato: donne anglosassoni; (b) discreto: donne europee e latine; (c) relativamente basso: donne indiane; (d) basso: donne giapponese ed africane. Per quanto riguarda le aree geografiche, l incidenza e di conseguenza la mortalità cancro-correlata relativa al carcinoma mammario è molto diversa nei vari Paesi, con significativi gradienti nord-sud ed est-ovest (Figura 5). In particolare, l Inghilterra ed il Galles hanno la più alta mortalità etàdipendente, con circa 28 casi per abitanti/anno. Negli Stati Uniti la mortalità è pari a 22 per , mentre in Corea ed in Giappone si riscontrano meno di 3 casi per abitanti/anno 5. In Italia il rischio cumulativo da 0 a 75 anni è pari a circa il 5% al Sud, 6% al Centro e 7% al Nord, analogamente a quanto avviene per molte altre neoplasie legate agli stili di vita occidentali

19 Figura 5 - Mortalità per carcinoma mammario nei diversi Paesi (da McPherson et al, 1994 modificato) Negli ultimi tempi l importanza attribuita al fattore razziale ha subito però un ridimensionamento in quanto si è assistito ad un livellamento del rischio d insorgenza della neoplasia nelle varie popolazioni, indipendentemente dall area d origine (Figura 6). Si ipotizza infatti che nella genesi di questo come di altri tumori assumano un importanza predominante i fattori ambientali. Ciò è dimostrato, ad 21

20 esempio, dall osservazione che l incidenza del carcinoma mammario nelle donne asiatiche emigrate negli Stati Uniti è ormai analoga a quella delle residenti di ceppo anglosassone e che non si riscontrano più grandi differenze tra i paesi occidentali e quelli orientali in cui il tenore di vita si è intensamente occidentalizzato 61, Incidenza/ Americane Giapponesi, USA Giapponesi, Hawaii Giapponesi, Giappone Età' (anni) Figura 6 - Incidenza annuale del carcinoma mammario nelle donne americane e giapponesi (da McPherson et al, 1994 modificato) 22

21 3.5 Familiarità Tra i fattori utili a definire il rischio individuale di carcinoma mammario, la storia familiare sembra avere molta importanza, come è stato confermato da alcuni studi di biologia e genetica molecolare 24, 30. A questo proposito bisogna però tener conto che, in parte a causa delle grande diffusione del tumore, circa il 10-15% delle donne che sviluppano un carcinoma mammario ha una parente di primo grado che è già stata colpita dalla malattia. D altro canto, il tumore è così frequente che anche molte donne senza tumore hanno parenti di primo grado con carcinoma mammario. In effetti è da tempo dimostrato che le figlie e le sorelle di una donna affetta dalla malattia hanno un rischio relativo di 2-3 volte superiore rispetto alle pari età con anamnesi familiare negativa 64, 69. Specificamente, le donne con un parente di primo grado affetto da carcinoma mammario hanno un rischio relativo di sviluppare un cancro alla mammella tra 2 e 3, mentre quelle con familiarità di secondo grado hanno un rischio relativo tra 1,5 e 2. Un rischio leggermente più alto è stato osservato quando il parente di primo grado affetto dalla malattia è la madre della donna invece che la sorella 36. Nella maggior parte degli studi non viene però fatta alcuna distinzione tra familiarità sporadica e la vera aggregazione, all interno di una stessa famiglia, di più casi di cancro mammario, spesso in età giovanile. Queste aggregazioni sono verosimilmente legate a fattori genetici ereditari e sono già state in parte caratterizzate ma, come vedremo nel paragrafo successivo, sono estremamente rare. Pertanto, nella maggior parte dei casi, la presenza di un parente di primo o di secondo grado affetto dal tumore comporta un incremento di rischio relativamente modesto se confrontato, ad esempio, con quello che si ha passando dai 35 ai 55 anni di età

22 3.6 Fattori genetici Per quanto riguarda i fattori genetici, va segnalato che sono stati isolati e clonati due geni di suscettibilità per il carcinoma mammario, presenti nel cromosoma 17q21, il BRCA1 ed il BRCA2 56, 80. La penetranza o il rischio cumulativo di sviluppare questo tipo di tumore nelle donne portatrici del BRCA1 è di circa il 60% all età di 50 anni e superiore all 80% a 70 anni. La stessa popolazione presenta un rischio di sviluppare un carcinoma ovarico pari al 15-40% 30, 68. Diversi studi hanno identificato alcune caratteristiche familiari che aumentano la probabilità di presentare una mutazione in questi loci genetici. Tra queste l aver avuto un carcinoma mammario in età giovanile, l essere portatrici di un carcinoma associato ad un cancro della mammella, oppure l appartenenza all etnia ebraica Ashkenazi 63. In generale, le strategie che mirano all identificazione dei soggetti con familiarità di primo grado per cancro mammario, da avviare indiscriminatamente a protocolli di screening clinico e mammografico intensivo, non sembrano giustificate, in assenza di un accurata valutazione del rapporto tra costi e benefici. Sembra invece necessaria la definizione, con la collaborazione di specialisti di varia estrazione, di protocolli per identificare le famiglie dove è presente un rischio molto alto di cancro mammario e di opportuni protocolli comportamentali Menarca e menopausa Tra i fattori più specifici, alcuni riguardano la storia mestruale e riproduttiva. Circa la durata complessiva del periodo fertile, è stato dimostrato che sia la precocità del menarca che la tarda comparsa del climaterio influenzano, incrementandola, l incidenza del cancro della mammella 33, 60, 76. Quest ultimo effetto è abbastanza marcato, per cui un anticipo di 10 anni della menopausa dimezza il rischio di contrarre la malattia per tutta la vita

23 Il rischio di carcinoma mammario è inversamente proporzionale all età di comparsa del menarca, se confrontiamo donne con menarca dopo i 15 anni e quelle che invece l hanno avuto prima dei 12 anni 3. Il rischio relativo stimato è pari a 1,3 (pertanto scarsamente significativo) se il menarca si presenta prima dei 12 anni; risulta invece pari a 0,5 (effetto protettivo) se si presenta dopo i 15. Tali risultati sono evidenti anche nella popolazione di pazienti malate di età inferiore a 40 anni 74. Il rischio decresce con la precocità della menopausa ed aumenta con la sua tarda comparsa. Le donne con età menopausale attorno ai 44 anni o meno, hanno il 34% di rischio in meno di sviluppare un cancro alla mammella, confrontate con quelle con un età manopausale di oltre i 54 anni 57. Il rischio relativo è di 0,7 nel caso che il climaterio inizi prima dei 44 anni e di 1,8 se la menopausa è iniziata dopo i Gravidanza ed aborti Una riduzione del rischio a lungo termine si osserva anche nelle donne che hanno iniziato e portato a termine una o più gravidanze, rispetto alle nullipare. Inoltre, la protezione è tanto maggiore quanto più numerosi sono i figli e quanto più precoce è l età al momento della prima gravidanza 11. La nulliparità e l obesità sono entrambe correlate ad una diminuzione del rischio nelle donne giovani e ad un suo aumento in quelle di età più avanzate 40. L associazione di questi due fattori con l età del menarca e con la familiarità sembra aumentare il rischio di tumore nelle pazienti più giovani, anche se quest evidenza è ancora controversa 10, 22. Va tuttavia considerato che l associazione con l età al primo parto, il potenziale ruolo dell età all ultimo parto ed il tempo trascorso da questo evento possono essere quantitativamente diversi nelle donne più giovani 31, 33, 60. Inoltre, sembra che l aver portato a termine la prima gravidanza dopo i anni provochi un incremento del rischio del 100% nei confronti delle donne che hanno partorito prima dei 30 anni. L effetto protettivo sarebbe 25

24 pertanto legato alla precocità della prima gravidanza e non tanto alla pluriparità 41. Secondo alcuni il tempo trascorso dall ultima gravidanza sembra essere inversamente proporzionale al rischio per il carcinoma mammario, confrontando dei periodi di tempo inferiori a 3 anni dall ultimo parto con quelli superiori a 10 anni. In altri termini, tanto minore è il tempo trascorso, tanto maggiore è il rischio 74. In realtà la gravidanza svolgerebbe influenze differenti e contrapposte sulla ghiandola 58 : (1) riducendo a livello del tessuto normale il rischio di carcinogenesi, mediante un induzione della differenziazione di cellule staminali; (2) accelerando l accrescimento di quello neoplastico eventualmente presente (carcinoma occulto), spesso ricco di recettori per gli estrogeni. Resta incerto, fino ad oggi, l incremento del rischio legato al numero di aborti, sia indotti che spontanei. Alcuni studi dimostrerebbero trattarsi solo di un fattore di rischio generico, indipendente dalla parità Allattamento Si è ritenuto per molto tempo che l allattamento al seno proteggesse dal cancro della mammella. E invece ormai dimostrato che se si correla alla parità e particolarmente all età della prima gravidanza a termine, l effetto apparentemente protettivo dell allattamento scompare 29. Tuttavia, anche in studi recenti, viene riportata una riduzione del rischio tra le donne che hanno allattato i loro figli, confrontate con quelle che non lo hanno fatto 9. Secondo altri è invece il prolungato allattamento al seno a rappresentare un fattore protettivo 83. Non ben definite sono infine le relazioni tra la durata dell allattamento del primo figlio, il numero dei figli allattati e l età della donna durante il primo allattamento

Fedra Mori UOC Endocrinologia Ospedale Sant Andrea Roma. Bari, 7-10 novembre 2013

Fedra Mori UOC Endocrinologia Ospedale Sant Andrea Roma. Bari, 7-10 novembre 2013 Fedra Mori UOC Endocrinologia Ospedale Sant Andrea Roma Bari, Cancro della mammella Bari, Il cancro della mammella è una neoplasia ormono-sensibile Nel mondo è la seconda causa di morte dopo il tumore

Dettagli

L'allattamento come prevenzione dei tumori mammari

L'allattamento come prevenzione dei tumori mammari L'allattamento come prevenzione dei tumori mammari Rosaria Pignataro U.O.C. Ostetricia e Ginecologia Treviso Monselice 8 marzo 2014 Introduzione 1 Il carcinoma mammario è la neoplasia femminile più frequente

Dettagli

TESI DI LAUREA LE NEOPLASIE IN GRAVIDANZA: IL RUOLO DELL OSTETRICA NELL ASSISTENZA ALLA GESTANTE CON CARCINOMA MAMMARIO.

TESI DI LAUREA LE NEOPLASIE IN GRAVIDANZA: IL RUOLO DELL OSTETRICA NELL ASSISTENZA ALLA GESTANTE CON CARCINOMA MAMMARIO. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE AMEDEO AVOGADRO FACOLTÀ DI MEDICINA, CHIRURGIA E SCIENZE DELLA SALUTE CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA Presidente del Corso: Prof. Nicola SURICO TESI DI LAUREA

Dettagli

SINTESI DEI RISULTATI

SINTESI DEI RISULTATI Nell 22 in provincia di Modena sono stati diagnosticati 4138 nuovi casi di tumore, 2335 tra gli uomini e 183 tra le donne. Sempre nello stesso periodo sono deceduti per tumore 1159 uomini e 811 donne.

Dettagli

ACC Genomics per la Salute della Donna

ACC Genomics per la Salute della Donna ACC Genomics per la Salute della Donna Profilo Alleanza Contro il Cancro (ACC), la più grande rete di ricerca oncologica italiana fondata nel 2002 dal Ministero della Salute tra sei centri di alto livello

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in

Dettagli

Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice

Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice I PAPILLOMAVIRUS Sono virus a DNA a doppia elica contenuti in un capside icosaedrico di 55 nm di diametro Ne esistono oltre 200 tipi di

Dettagli

Il modello di seno percorribile. Un offerta della Lega contro il cancro

Il modello di seno percorribile. Un offerta della Lega contro il cancro Il modello di seno percorribile Un offerta della Lega contro il cancro Fornito della: Cos è il cancro del seno? Il cancro del seno è il tumore più diffuso e la causa di morte tumorale più frequente tra

Dettagli

E possibile diventare madre dopo un tumore alla mammella La gravidanza è sicura per la mamma e per il bimbo? Si potrà avere una ripresa di malattia?

E possibile diventare madre dopo un tumore alla mammella La gravidanza è sicura per la mamma e per il bimbo? Si potrà avere una ripresa di malattia? E possibile diventare madre dopo un tumore alla mammella La gravidanza è sicura per la mamma e per il bimbo? Si potrà avere una ripresa di malattia? Quanto tempo è bene far passare dopo il termine delle

Dettagli

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica Storia naturale del tumore della mammella diagnosi preclinica +/-trattamento/i? nascita del tumore diagnosi clinica exitus Trattamento carcinoma della mammella chirurgia radioterapia terapia medica MASSIMO

Dettagli

Test genetico BRCA1 & BRCA2. Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico

Test genetico BRCA1 & BRCA2. Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico Test genetico BRCA1 & BRCA2 Il test identifica la predisposizione a sviluppare il tumore alla mammella e il tumore ovarico I geni BRCA1 e BRCA2 Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nella

Dettagli

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE

HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ INTRODUZIONE 1 Aids in Italia e in Europa 2 HIV/AIDS DIRITTI E RESPONSABILITÀ AIDS IN ITALIA E IN EUROPA Giovanni Rezza Centro Operativo Aids - Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Il tumore al seno in Liguria: dall epidemiologia alla diagnosi precoce

Il tumore al seno in Liguria: dall epidemiologia alla diagnosi precoce TUMORE AL SENO & BREAST UNIT IN LIGURIA Il tumore al seno in Liguria: dall epidemiologia alla diagnosi precoce Genova, 28 novembre 2015 Luigina Bonelli, IRCCS AOU San Martino-IST, Genova; Coordinamento

Dettagli

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il cancro della mammella occupa tra le donne il primo posto in termini di frequenza: in Italia rappresenta il 29% di tutte le nuove diagnosi tumorali; nel

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO dicembre 2014 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA PROSTATA IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo

Dettagli

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte

Dettagli

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Dr Marchi Rita Medico di Medicina Generale Presidente S.I.M.G di Ferrara 24 settembre 2016 Dati ISTAT 2012-2013,

Dettagli

Dai dati disponibili

Dai dati disponibili Gruppi a rischio aumentato: familiarità, genetica, densità, abitudini di vita Dai dati disponibili Daniela Turchetti UO e Cattedra di Genetica Medica Università di Bologna-Policlinico S.Orsola-Malpighi

Dettagli

PROBLEMATICHE GINECOLOGICHE NELLE PAZIENTI AFFETTE DA LAM STEFANO BIANCHI DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE OSPEDALE SAN GIUSEPPE UNIVERSITA DI MILANO

PROBLEMATICHE GINECOLOGICHE NELLE PAZIENTI AFFETTE DA LAM STEFANO BIANCHI DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE OSPEDALE SAN GIUSEPPE UNIVERSITA DI MILANO PROBLEMATICHE GINECOLOGICHE NELLE PAZIENTI AFFETTE DA LAM STEFANO BIANCHI DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE OSPEDALE SAN GIUSEPPE UNIVERSITA DI MILANO PROBLEMATICHE GINECOLOGICHE NELLE PAZIENTI AFFETTE DA

Dettagli

S.C. di Otorinolaringoiatria

S.C. di Otorinolaringoiatria S.C. di Otorinolaringoiatria Direttore: F. Balzarini Otorinostudio.tortona@aslal.it Ospedale SS. Antonio e Margherita ASL AL Tortona LE MALATTIE DELLA TIROIDE (DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA) Focus sui percorsi

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie

Diagnosi precoce delle neoplasie Osservatorio Epidemiologico Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella PASSI 2010-13 A cura di Antonio Fanolla, Sabine Weiss Osservatorio Epidemiologico della Provincia Autonoma di Bolzano Hanno contribuito

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO Registro Tumori del Veneto dicembre 2014 Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco C, Tognazzo

Dettagli

Nuove osservazioni eziopatogenetiche e diagnostico cliniche su mesotelioma pleurico carcinoma del colon e sindrome da pseudo ostruzione intestinale

Nuove osservazioni eziopatogenetiche e diagnostico cliniche su mesotelioma pleurico carcinoma del colon e sindrome da pseudo ostruzione intestinale A06 Nuove osservazioni eziopatogenetiche e diagnostico cliniche su mesotelioma pleurico carcinoma del colon e sindrome da pseudo ostruzione intestinale a cura di Vincenzo Cataldo Abbasciano Contributi

Dettagli

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING PER IL CANCRO DEL COLON RETTO NEL 2009 9dicembre 2010 - Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di 18.000 decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

Dettagli

-Menopausa cover :31 Pagina 1. Pier Giorgio Crosignani LA MENOPAUSA. una novità del terzo millennio TH THX142

-Menopausa cover :31 Pagina 1. Pier Giorgio Crosignani LA MENOPAUSA. una novità del terzo millennio TH THX142 -Menopausa cover 4-08-2009 15:31 Pagina 1 Pier Giorgio Crosignani LA MENOPAUSA una novità del terzo millennio TH030709 THX142 -Menopausa.qxd 4-08-2009 14:31 Pagina 1 Pier Giorgio Crosignani LA MENOPAUSA

Dettagli

La nuova biologia.blu

La nuova biologia.blu David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Il corpo umano PLUS 2 Capitolo C12 La biologia del cancro 3 Una parola per cento malattie Il cancro è un insieme di

Dettagli

Neoplasie della mammella - 1

Neoplasie della mammella - 1 Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe

Dettagli

Come disarmare i tumori

Come disarmare i tumori Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato

Dettagli

PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007

PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 PARTECIPASALUTE Istituto Mario Negri 3 aprile 2007 Paolo Longoni CSeRMEG, Milano P.L. 2007 1 Questa mattina Certezza e incertezza in Medicina Generale Gli screening Il caso del PSA P.L. 2007 2 interventi

Dettagli

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi

Polimorfismo clinico e genetico: quali differenze e quali vantaggi A.O. Polo Universitario Ospedale L. Sacco, Milano Unità Operativa di Cardiologia Centro Malattie Rare Cardiologiche - Marfan Clinic Responsabile prof. Alessandro Pini Polimorfismo clinico e genetico: quali

Dettagli

TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI

TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI TUMORE OVARICO: NELLA GENETICA IL FUTURO DELLA PREVENZIONE E DELLA CURA TEST GENETICI PAZIENTI e FAMIGLIARI Siranoush Manoukian Unità di Genetica Medica Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano,

Dettagli

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016

Seconda Parte Specifica per la tipologia di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 22/07/2016 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Scenario 1: In uno studio prospettivo condotto per valutare la relazione tra l'uso di estrogeni e rischio di cancro alla mammella,

Dettagli

Stima della sovradiagnosi dello screening del tumore mammario

Stima della sovradiagnosi dello screening del tumore mammario XXXIII Congresso Associazione italiana di Epidemiologia Modena, 22-24 ottobre 2009 Stima della sovradiagnosi dello screening del tumore mammario Donella Puliti, Marco Zappa, Guido Miccinesi, Patrizia Falini,

Dettagli

Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015

Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 TUMORI DELLA MAMMELLA: TERAPIA MEDICA Dr. Claudio Vergani U. O. di Oncologia P. O. Città di Sesto Sesto S. Giovanni - Milano TERAPIA MEDICA Adiuvante: - in fase postoperatoria

Dettagli

I dati di incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza del Registro Tumori della provincia di Sondrio anni :

I dati di incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza del Registro Tumori della provincia di Sondrio anni : I dati di incidenza, mortalità, sopravvivenza e prevalenza del Registro Tumori della provincia di Sondrio anni 1998-2007 : Il Registro Tumori della Provincia di Sondrio ha completato la raccolta dei dati

Dettagli

Incidenza e distribuzione per stadio del cancro del colon-retto dopo l avvio del programma di screening. Risultati dello studio IMPATTO Colonretto

Incidenza e distribuzione per stadio del cancro del colon-retto dopo l avvio del programma di screening. Risultati dello studio IMPATTO Colonretto Incidenza e distribuzione per stadio del cancro del colon-retto dopo l avvio del programma di screening. Risultati dello studio IMPATTO Colonretto Pamela Mancuso 1,2, Massimo Vicentini 1,2, Elisa Carretta

Dettagli

I Registri Tumori un patrimonio per la Sanità Pubblica e la Ricerca in Oncologia. Carmine Pinto

I Registri Tumori un patrimonio per la Sanità Pubblica e la Ricerca in Oncologia. Carmine Pinto XX Riunione Scientifica Annuale AIRTUM Reggio Emilia, 13 Aprile 1016 I Registri Tumori un patrimonio per la Sanità Pubblica e la Ricerca in Oncologia Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM Oncologia Medica

Dettagli

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione? Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza

Dettagli

Mortalità per carcinoma del seno è veramente in diminuzione? I dati in Ticino

Mortalità per carcinoma del seno è veramente in diminuzione? I dati in Ticino Mortalità per carcinoma del seno è veramente in diminuzione? I dati in Ticino Andrea Bordoni Alessandra Spitale Luca Mazzucchelli Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Clinical

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti

Dettagli

Incidenza dei tumori maligni nei distretti dell ASL di Brescia

Incidenza dei tumori maligni nei distretti dell ASL di Brescia Incidenza dei tumori maligni nei distretti dell ASL di Brescia la relazione estesa è consultabile sul sito www.aslbrescia.it dalla homepage, sezione pubblicazioni L incidenza dei tumori maligni nelle diverse

Dettagli

ANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE

ANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE ANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L.Balconi,

Dettagli

programmi di prevenzione individuale

programmi di prevenzione individuale programmi di prevenzione individuale diagnosi precoce del tumore della mammella 42 diagnosi precoce del tumore del collo dell utero 44 diagnosi precoce del tumore del colon-retto 46 vaccinazione antinfluenzale

Dettagli

Epidemiologia e inquinamento in provincia di Savona

Epidemiologia e inquinamento in provincia di Savona Epidemiologia e inquinamento in provincia di Savona Sono stati tradotti in grafici quello che sembra scaturire più evidente dagli studi epidemiologici di mortalità per malattie totali e singole cause condotti

Dettagli

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati Nel presente volume vengono riportati i dati di incidenza, mortalità e sopravvivenza relativi alle popolazioni di Parma e odena. Le analisi presentate in questo rapporto documentano

Dettagli

Lo screening colorettale IL PROGETTO IMPATTO

Lo screening colorettale IL PROGETTO IMPATTO Perugia, 28 gennaio 2015 Lo screening colorettale IL PROGETTO IMPATTO Lucia Mangone Associazione Italiana Registri Tumori, RT Reggio Emilia Argomenti - Tumori del colon-retto in Italia - Studio Impatto

Dettagli

Prevenzione e solidarietà nella comunità di lavoro: l'impegno congiunto AVIS MIUR

Prevenzione e solidarietà nella comunità di lavoro: l'impegno congiunto AVIS MIUR Prevenzione e solidarietà nella comunità di lavoro: l'impegno congiunto AVIS MIUR Roma, 14 luglio 2011 Dott.ssa Alessandra Moscaroli Segreteria Scientifica SEDE CENTRALE LILT La Lega Italiana per la Lotta

Dettagli

DONNE E CARCINOMA OVARICO

DONNE E CARCINOMA OVARICO per DONNE E CARCINOMA OVARICO conoscenza, prevenzione, informazione Milano, 21 febbraio 2011 - qualche premessa - Secondo l Associazione Italiana sulla Ricerca sul Cancro (AIRC), è la 9 forma tumorale

Dettagli

Osteoporosi Post Menopausale. Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro

Osteoporosi Post Menopausale. Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro Osteoporosi Post Menopausale Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro utilizzo. OSTEOPOROSI: DEFINIZIONE Affezione caratterizzata da riduzione della massa ossea E alterazione

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL MELANOMA CUTANEO IN VENETO

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL MELANOMA CUTANEO IN VENETO dicembre 213 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL MELANOMA CUTANEO IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco CF, Tognazzo S,

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

Epidemiologia del melanoma: cosa emerge dalla casistica

Epidemiologia del melanoma: cosa emerge dalla casistica VALUTAZIONE SANITARIA Epidemiologia del melanoma: cosa emerge dalla casistica 1997-2007 registrata presso la Clinica Dermatologica dell Università degli Studi Azienda Policlinico di Bari Stefania Guida,

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA La dimensione del fenomeno è di difficile valutazione, sia per i limiti della sua definizione, sia per la diversa percezione soggettiva

EPIDEMIOLOGIA La dimensione del fenomeno è di difficile valutazione, sia per i limiti della sua definizione, sia per la diversa percezione soggettiva EPIDEMIOLOGIA La dimensione del fenomeno è di difficile valutazione, sia per i limiti della sua definizione, sia per la diversa percezione soggettiva di questa condizione e per la riluttanza a rendere

Dettagli

Oncologi, sì a test per 'gene Jolie' contro cancro ovaio

Oncologi, sì a test per 'gene Jolie' contro cancro ovaio 16-07-2015 Lettori 556.659 https://www.ansa.it/ Oncologi, sì a test per 'gene Jolie' contro cancro ovaio Documento specialisti, migliorano terapie e prevenzione Alle donne colpite da tumore dell'ovaio

Dettagli

Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008

Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008 Longevità della donna in un mondo che invecchia: clinica, etica e società Bollate 24 maggio 2008 Ornella Gottardi - U.O. Oncologia I.R.C.C.S. Multimedica Sesto S. Giovanni Epidemiologia dei tumori Disciplina

Dettagli

Tumore del collo dell'utero

Tumore del collo dell'utero Tumore del collo dell'utero 1. Nuovi Casi invasivi (Incidenza) Si stima che nel 2015 vengano diagnosticati in Emilia-Romagna circa 160 nuovi casi di tumore del collo dell utero, cioè 7,0 casi ogni 100.000

Dettagli

La patologia oncologica è, progressivamente, diventata un elemento rilevante per la descrizione delle società

La patologia oncologica è, progressivamente, diventata un elemento rilevante per la descrizione delle società Tumori La patologia oncologica è, progressivamente, diventata un elemento rilevante per la descrizione delle società moderne. In Italia circa il 28% dei decessi è dovuto a patologie oncologiche ed, in

Dettagli

XVII Riunione Annuale AIRTUM

XVII Riunione Annuale AIRTUM XVII Riunione Annuale AIRTUM Bolzano 20-22 marzo 2013 PROBABILITA DI MORTE PER CANCRO IN PRESENZA DI ALTRE CAUSE DI MORTE E. Coviello, C. Buzzoni, E. Crocetti Introduzione Un paziente affetto da tumore

Dettagli

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Roma, 20 aprile 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Obiettivo Valutare le condizioni di salute della popolazione residente nel comune

Dettagli

Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia

Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia Indice Introduzione La mammella normale: correlazioni tra anatomia submacroscopica e mammografia Correlazioni tra istologia e mammografia Opacità nodulari Dimostrazione correlativa mammografico-istologica

Dettagli

Epidemiologia della malattia nodulare,delle tiroiditi e delle neoplasie della tiroide

Epidemiologia della malattia nodulare,delle tiroiditi e delle neoplasie della tiroide Le Malattie della Tiroide Acqui Terme 21-5-2011 Epidemiologia della malattia nodulare,delle tiroiditi e delle neoplasie della tiroide Anna Caramellino Perché pazienti sempre più numerosi giungono all

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e D.G.R. 490 dell 11 aprile 2011) Documento relativo a: LAPATINIB Settembre 2011 Indicazioni registrate Lapatinib Il lapatinib ha ricevuto la seguente estensione

Dettagli

TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA

TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA Cinzia Ortega TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA Con il contributo incondizionato di ISBN: 978-88-7711-862-2 2016 EDIZIONI MINERVA MEDICA

Dettagli

Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute 1. indice A-Z 2. 3. A 4. B 5. C 6. D 7. E 8. F 9. G 10. H 11. I

Dettagli

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it 20/03/2006 Sensibilità e specificità di un test Consideriamo la seguente tabella:

Dettagli

Le Misure di Associazione Esercizio 3. Paolo Villari

Le Misure di Associazione Esercizio 3. Paolo Villari Le Misure di Associazione Esercizio 3 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Negli anni 20, sulla base di osservazioni

Dettagli

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se

Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che. insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se 1. Aspetti generali Il gastrinoma è un raro tumore neuroendocrino che insorge abitualmente nel duodeno o nel pancreas, anche se è stato ritrovato anche in sedi atipiche come le ghiandole salivari, le ovaie

Dettagli

U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità

U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce Dati di incidenza e Mortalità Popolazione Provincia di Lecce Popolazione: 806.412 (ISTAT: 1/1/2014) Superficie: 2.759 km 2 Densità: 293 abitanti/km 2 Numero

Dettagli

A livello nazionale si è valutato in anni più recenti un incremento dei tassi di mortalità per carcinoma prostatico solamente in pazienti al di sopra

A livello nazionale si è valutato in anni più recenti un incremento dei tassi di mortalità per carcinoma prostatico solamente in pazienti al di sopra 1. INTRODUZIONE La maggior parte dei registri tumori fa rilevare un aumentata incidenza del carcinoma prostatico, che attualmente rappresenta il secondo tumore più frequente nel sesso maschile in molti

Dettagli

Lesioni ad incerto potenziale maligno diagnosticate alla vacuumassisted breast biopsy (VABB): escissione o follow-up?

Lesioni ad incerto potenziale maligno diagnosticate alla vacuumassisted breast biopsy (VABB): escissione o follow-up? Lesioni ad incerto potenziale maligno diagnosticate alla vacuumassisted breast biopsy (VABB): escissione o follow-up? Marchisio F. 1, Bellelli V. 1, Armocida C. 1, Guadalupi R. 1, Santini D. 1, Ficarra

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI POLMONARI. Dott.ssa V. Orvieni U.O. Chirurgia Generale Direttore Dott. D. Cacioli Ospedale di Sesto San Giovanni

EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI POLMONARI. Dott.ssa V. Orvieni U.O. Chirurgia Generale Direttore Dott. D. Cacioli Ospedale di Sesto San Giovanni EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI POLMONARI Dott.ssa V. Orvieni U.O. Chirurgia Generale Direttore Dott. D. Cacioli Ospedale di Sesto San Giovanni INCIDENZA E MORTALITA DEL TUMORE POLMONARE IN ITALIA L incidenza

Dettagli

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

TOTALE CLASSI D'ETA' SESSO uomini. donne ISTRUZIONE nessuna/elementare. media inferiore media superiore. laurea DIFF.

TOTALE CLASSI D'ETA' SESSO uomini. donne ISTRUZIONE nessuna/elementare. media inferiore media superiore. laurea DIFF. Ipercolesterolemia L ipercolesterolemia, come l ipertensione, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari sul quale è possibile intervenire

Dettagli

I TUMORI DEL COLON-RETTO: LA DIAGNOSI PRECOCE E POSSIBILE

I TUMORI DEL COLON-RETTO: LA DIAGNOSI PRECOCE E POSSIBILE I TUMORI DEL COLON-RETTO: LA DIAGNOSI PRECOCE E POSSIBILE I tumori del colon- retto rappresentano nel mondo occidentale una delle principali cause di morbilità e mortalità: in Italia vengono segnalati

Dettagli

Raccomandazioni cliniche per i principali tumori solidi: tumori della mammella, del polmone, del colon-retto, della prostata e ginecologici

Raccomandazioni cliniche per i principali tumori solidi: tumori della mammella, del polmone, del colon-retto, della prostata e ginecologici Raccomandazioni cliniche per i principali tumori solidi: tumori della mammella, del polmone, del colon-retto, della prostata e ginecologici Luglio 2005 CAPITOLO 1 EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA DEI PRINCIPALI

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening per il tumore del collo dell utero periodo 2010-2013 Valle d Aosta Diagnosi precoce delle neoplasie del

Dettagli

CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO

CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO Nel 1986 la Commissione sul cancro dell American College of Surgeons lanciò uno studio sul cancro dello stomaco usando i registri tumori degli ospedali americani nei quali

Dettagli

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi HER2Club in gastric cancer Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi La ricerca clinica per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche nei pazienti affetti da carcinoma gastrico metastatico

Dettagli

Complesso conventuale S. Maria del Rifugio Cava dei Tirreni (SA) 28 settembre 1 Ottobre 2005

Complesso conventuale S. Maria del Rifugio Cava dei Tirreni (SA) 28 settembre 1 Ottobre 2005 Complesso conventuale S. Maria del Rifugio Cava dei Tirreni (SA) 28 settembre 1 Ottobre 2005 L Eco-Color-Doppler nella chirurgia del cancro della mammella Dott. Luca Rotunno Grazie agli studi che hanno

Dettagli

TUMORI: L INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

TUMORI: L INDAGINE EPIDEMIOLOGICA TUMORI: L INDAGINE EPIDEMIOLOGICA In linea generale, le malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiocircolatorie, vascolari, tumori ) rappresentano la maggior parte delle cause di malattia e i

Dettagli

Ultimo aggiornamento dei dati del Registro Tumori della provincia di Sondrio (pubblicato novembre 2012, sui dati inerenti gli anni )

Ultimo aggiornamento dei dati del Registro Tumori della provincia di Sondrio (pubblicato novembre 2012, sui dati inerenti gli anni ) Ultimo aggiornamento dei dati del Registro Tumori della provincia di Sondrio (pubblicato novembre 2012, sui dati inerenti gli anni 1998-2010) Il Registro Tumori della Provincia di Sondrio ha completato

Dettagli

Geni e loro polimorfismi coinvolti. COLIA1 Intr G-T. VDR BsmI (A-G introne 8) VDR Fok1 (ATG -ACG codon 1) VDR TaqI (T-C esone 9) CTR Pro463Leu

Geni e loro polimorfismi coinvolti. COLIA1 Intr G-T. VDR BsmI (A-G introne 8) VDR Fok1 (ATG -ACG codon 1) VDR TaqI (T-C esone 9) CTR Pro463Leu L'osteoporosi è una malattia dell apparato scheletrico, dovuta a perdita della massa ossea con una diversa configurazione della struttura dell osso che diviene più lassa e porta a una minore resistenza

Dettagli

DAY SURGERY DONNA & DONNE in gamba

DAY SURGERY DONNA & DONNE in gamba DAY SURGERY DONNA & DONNE in gamba Monselice (PD) 8 marzo 2014 Progressi nella tecnica e risultati Dott. Paolo Burelli Responsabile UOSD Senologia ULSS7 Conegliano (TV) Prime 10 neoplasie per incidenza

Dettagli

La prospettiva epidemiologica

La prospettiva epidemiologica L'impatto dei tumori sui sistemi sanitari: approcci ed esperienze a confronto La prospettiva epidemiologica Roberta De Angelis e Silvia Rossi Istituto Superiore di Sanità, CNESPS Aula Marconi, CNR, P.le

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati Il presente volume riporta il quadro epidemiologico della patologia oncologica per l anno 211 nelle province di odena e Parma. Per l analisi dei trend temporali è stato considerato

Dettagli

NEOPLASIA MAMMARIA E STRATEGIE DI PREVENZIONE

NEOPLASIA MAMMARIA E STRATEGIE DI PREVENZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI LETTERE E FILOSOFIA DIPLOMA UNIVERSITARIO IN SERVIZIO SOCIALE NEOPLASIA MAMMARIA E STRATEGIE DI PREVENZIONE RELATORE CANDIDATA: Chiar.ma Prof.ssa Elena Addessi

Dettagli

Profilo complesso di assistenza

Profilo complesso di assistenza Regioni a confronto Profilo complesso di assistenza Fasi principali del percorso di screening Test di screening (I livello): Mammografia Pap-test FOBT Approfondimento (II livello): Citologia/istologia

Dettagli

Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto. Daniela Spettoli

Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto. Daniela Spettoli Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto Daniela Spettoli Cosa sono i criteri di eligibilità risks medical conditions Criteri di eligibilità: quanto stringenti? choose

Dettagli

Gruppi a rischio aumentato Inquadramento teorico. Antonio Russo Servizio di Epidemiologia e Biostatistica A.O. Ospedale San Carlo Borromeo - Milano

Gruppi a rischio aumentato Inquadramento teorico. Antonio Russo Servizio di Epidemiologia e Biostatistica A.O. Ospedale San Carlo Borromeo - Milano Gruppi a rischio aumentato Inquadramento teorico Antonio Russo Servizio di Epidemiologia e Biostatistica A.O. Ospedale San Carlo Borromeo - Milano dalla diversità dei collettivi alla classificazione dei

Dettagli

Sede legale ARPA PUGLIA

Sede legale ARPA PUGLIA Sede legale ARPA PUGLIA Corso Trieste 27, 70126 Bari Agenzia regionale per la prevenzione Tel. 080 5460111 Fax 080 5460150 e la protezione dell ambiente www.arpa.puglia.it C.F. e P.IVA. 05830420724 Direzione

Dettagli

CAPITOLO 19. DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI ALLA MAMMELLA

CAPITOLO 19. DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI ALLA MAMMELLA CAPITOLO 19. DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI ALLA MAMMELLA Sintesi. Nei comuni della provincia colpiti dal il 92 delle donne con 5-69 anni ha dichiarato di aver eseguito una mammografia preventiva negli ultimi

Dettagli

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011 Per una Medicina Condivisa Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011 Per una Medicina Condivisa SULL EFFICACIA DI UNA TERAPIA SULLA SICUREZZA DI UNA TERAPIA SULL INUTILITA DI UNA TERAPIA CON LA DONNA IN GRAVIDANZA

Dettagli

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto

REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Registro Tumori del Veneto Giugno 2011 REGIONE DEL VENETO - Assessorato alle Politiche Sanitarie Analisi dell'incidenza dei tumori nell' di Vicenza: periodo 2000-2005. Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S,

Dettagli

LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012

LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012 LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Ferrara, 17 novembre 2012 Tavola rotonda: Trattamento dell adenocarcinoma T1 (adenoma cancerizzato) Prof.

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Secondo i registri tumori, quasi 300.000 cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di carcinoma di colon-retto, un tumore caratterizzato da un

Dettagli