Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business

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1 Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business Pubblicato: Luglio 2006 Per maggiori informazioni, visitare il sito Web:

2 L importanza della gestione dei sistemi aziendali Chiunque si occupi di IT all interno di un organizzazione sa che definizione, progettazione, sviluppo ed implementazione di un nuovo sistema informativo sono i momenti che preludono al suo effettivo utilizzo ma che la fase che ha un reale impatto sull attività dell azienda è poi quella dell esercizio, cioè quella in cui tutti gli utenti interessati cominciano effettivamente ad usare le funzionalità del nuovo sistema ed a trarne i benefici per cui esso è stato pensato. Il corretto funzionamento di un sistema in produzione richiede un controllo costante sulle condizioni nell ambito delle quali esso lavora, dalla piattaforma di base su cui si trova, alla rete, alla eventuale componente client. Il monitoraggio continuo di tali condizioni è anche fondamentale per garantire il mantenimento nel tempo delle prestazioni del sistema e la sua continuità di servizio. Questi due aspetti, oggi, sono diventati particolarmente rilevanti. La conoscenza approfondita del livello prestazionale ottimale di un determinato sistema (quella che dagli esperti viene definita baseline) è fondamentale sia per garantire un livello di servizio adeguato alle esigenze degli utenti sia per pianificarne le evoluzioni (l attività che normalmente viene identificata col termine di capacity planning). Ovviamente non esiste una risposta univoca alle esigenze di tutte le organizzazioni per definire il livello ottimale di prestazioni di un determinato sistema, anche a parità di configurazione dello stesso, e, di conseguenza, occorre sempre stabilire dei parametri che, se tenuti sotto controllo, consentano di evitare una diminuzione del rendimento, sia esso momentaneo o graduale e progressivo. Per poter determinare le soglie di monitoraggio occorre tenere sotto controllo i parametri di funzionamento dei sistemi per un certo periodo di tempo e poi definire gli elementi da misurare mediante appositi strumenti. Così facendo, inoltre, sarà anche possibile raccogliere le statistiche necessarie sia per individuare tempestivamente eventuali condizioni anomale di funzionamento sia per definire i percorsi di crescita del sistema, identificandone in modo preciso gli elementi più critici. Come si è detto, il fatto di riuscire a controllare costantemente le condizioni di funzionamento dei sistemi è anche fondamentale per assicurarne la continuità di servizio desiderata. Tutte le organizzazioni oggi definiscono, in modo più o meno formale, i livelli di servizio che ritengono più opportuni e dovrebbero cercare di misurare in qualche modo, periodicamente, la capacità dei sistemi di soddisfare queste richieste; tuttavia, al di là della misurazione degli SLA (Service Level Agreement), un altro tema che esige particolare attenzione da parte delle aziende è quello della business continuity. Si tratta di una questione che diventa sempre più rilevante con il passare del tempo, sia perché i sistemi informativi hanno ormai assunto un ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, sia perché negli ultimi anni sono state emanate varie normative che impongono alle organizzazioni molteplici adempimenti finalizzati ad evitare il verificarsi di eventi che possano causare interruzioni più o meno gravi del funzionamento dei sistemi e, di conseguenza, dei danni all azienda o ai terzi che hanno rapporti con essa. È questo, ad esempio, lo spirito che guida il Disciplinare Tecnico del D. Lgs. 196/2003, la normativa posta a tutela dei dati personali, che si preoccupa di dettare regole minime cui tutti i soggetti devono adeguarsi per garantire la sicurezza delle informazioni trattate. Ma esistono anche altre norme e regolamenti, sia nazionali sia internazionali, che, per ragioni diverse e con impatti differenti secondo il settore di appartenenza delle aziende interessate (ad esempio, gli accordi che vanno sotto il nome di Basilea II per quanto riguarda le istituzioni finanziarie), richiedono alle imprese di adottare soluzioni idonee a garantire la cosiddetta business continuity. Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 1

3 Quindi, oltre che per le prestazioni, il monitoraggio e la gestione sono importanti anche per tutti gli aspetti collegati alla sicurezza. Questo è un fatto assolutamente naturale, se si pensa che oggi le architetture distribuite sono diventate preponderanti nei sistemi informativi, che le procedure di gestione sono diventate più complesse e che, rispetto a quanto accadeva (e accade tuttora) con mainframe e mid-range, esse richiedono un approccio ed una metodologia più strutturati e complessi. È per questa ragione che sono nate organizzazioni come ITIL (Information Technology Infrastructure Library) e soluzioni come il Microsoft Operations Framework (in sigla, MOF) che forniscono tutte le indicazioni necessarie alle aziende per definire il proprio assetto operativo in modo da garantire efficienza, capacità di gestione, continuità di servizio e, come già detto prima, sicurezza ai sistemi informativi aziendali. Come è noto, in quest ultimo ambito, i principi fondamentali sono sostanzialmente tre: integrità, riservatezza e disponibilità. Se per il primo ed il secondo, il System Management non è sufficiente da solo e sono necessari interventi che abbracciano diverse aree della gestione (ad esempio, le funzioni di autenticazione e di autorizzazione all accesso), il terzo è strettamente dipendente dalle procedure adottate per il backup, il restore, il patch management, il change management e dai piani di disaster recovery adottati. Per tutte queste attività è estremamente importante poter contare su procedure e strumenti in grado di assicurare che non si verifichino imprevisti e che permettano di intervenire rapidamente ed in modo efficace in caso di anomalie. In molti casi, grazie ai sistemi di monitoraggio intelligente, è addirittura possibile prevenire il verificarsi di malfunzionamenti ed agire sui sistemi in modo proattivo invece che reattivo, evitando costose interruzioni di servizio. Un altro beneficio fondamentale di una buona gestione dei sistemi è quello relativo al controllo dei costi. L esercizio dei sistemi, infatti, richiede l effettuazione di molteplici attività e non sempre è possibile (o facile) razionalizzarle. La migliore garanzia di una corretta esecuzione di tutte le procedure necessarie è quella di provvedere alla loro automazione ogni volta che l attività lo consente e, ovviamente, di disporre, come si è detto, di strumenti di controllo adeguati. Appare evidente, quindi, che tutte le problematiche relative al System Management non sono questioni che hanno attinenza solo con la sfera tecnologica dei sistemi ma esse hanno un grosso impatto anche sul buon funzionamento dell intera organizzazione aziendale e, quindi, sulla sua capacità di raggiungere gli obiettivi di business assegnati. Rendere intelligenti piattaforme ed applicazioni Sono proprio gli obiettivi di business oggi a fornire la misura per determinare il livello di gestione necessario ed i requisiti che i sistemi informativi devono avere per poter supportare adeguatamente l azienda. Con l aumentare delle esigenze, infatti, cresce, in modo proporzionale, anche la necessità di provvedere soluzioni, per la gestione dei sistemi, che siano scalabili ed efficaci, studiate su misura per garantire all organizzazione un operatività continua, 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana. Come ormai sostenuto unanimemente da tutti gli operatori e da tutti gli analisti del settore, il grado di complessità raggiunto dalle tecnologie degli attuali sistemi informativi necessita di un più elevato livello di intelligenza intrinseca dei sistemi stessi, se si vuole raggiungere l obiettivo di una gestione in esercizio più efficace ed economica. Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 2

4 Per poter offrire reali benefici, quindi, una soluzione di System Management deve poter: seguire i sistemi che controlla durante tutto il loro ciclo di vita; contare su un elevato livello di intelligenza, integrato direttamente nei sistemi, in modo che siano loro stessi a fornire tutte le informazioni possibili sul proprio funzionamento agli strumenti di gestione. Anche Microsoft è convinta che i primi attori della gestione devono essere proprio le piattaforme che forniscono i servizi di sistema ed applicativi e, quindi, la sua strategia per il System Management, prevede l introduzione, in tutte le sue linee di prodotto, di nuove funzionalità e del livello di intelligenza necessario. I pilastri su cui poggia la Dynamic Systems Initiative, che è il nome dell iniziativa guidata da Microsoft appositamente per identificare le azioni intraprese al fine di rendere i sistemi sempre più intelligenti e più facilmente gestibili, sono sostanzialmente tre: virtualizzazione dell infrastruttura; creazione di modelli di gestione ottimali da tradurre poi in policy; gestione dei sistemi basata sulla conoscenza. I tre elementi sono ovviamente tra loro collegati. Il primo ha il compito di favorire l impiego ottimale di tutte le risorse disponibili; questo è reso possibile dalla capacità di disaccoppiare il livello fisico (cioè l hardware utilizzato), da quello operativo (cioè il servizio fornito dai sistemi installati), così che il secondo possa essere riallocato in modo veloce e trasparente, così da dare alle varie funzioni sempre il supporto più adeguato al loro carico di lavoro. L uso delle tecniche di virtualizzazione oggi disponibili, che vanno dalla creazione di vere e proprie istanze software dei server aziendali fino alla distribuzione virtuale degli applicativi sui PC degli utenti, consente di ottenere un livello di flessibilità eccezionale nell impiego delle risorse tecnologiche e, contemporaneamente, un controllo centralizzato completo di tutti i sistemi. Questi due effetti sono resi possibili anche dalla disponibilità di nuovi standard, che consentono di interagire con i vari dispositivi ed i vari apparati in modo più efficace (tra questi va sicuramente citato WS-Management, che costituisce il protocollo emergente, basato sui web services, per la gestione dei sistemi), e dalla possibilità di integrare l intelligenza necessaria in tutte le componenti che costituiscono il sistema informativo. Grazie a questo approccio, infatti, è possibile fornire, agli sviluppatori, un architettura e una dotazione completa di strumenti idonei a rappresentare adeguatamente le condizioni ottimali di funzionamento dei sistemi (grazie ad appositi linguaggi per la creazione di modelli descrittivi) e ad incorporare questa conoscenza all interno dei nuovi prodotti. Questo è reso possibile dall adozione di una nuova infrastruttura concettuale, all interno della quale definire le varie componenti di ogni servizio o applicazione ed indicare, in modo esaustivo, le relazioni che esistono tra esse. Questo meccanismo di descrizione, che prende il nome di System Definition Model (SDM) permette di definire: le interdipendenze tra i vari elementi delle piattaforme e delle applicazioni, le impostazioni di queste che possono essere definite attraverso apposite policy, una baseline relativa allo stato di funzionamento ottimale di ogni singola componente, un insieme di contatori e di variabili utili al monitoraggio continuo del sistema. Ovviamente tutti gli strati di tecnologia sono toccati da questo nuovo approccio, dal sistema operativo, ai servizi, alle componenti applicative: a questo proposito Microsoft ha pianificato l inserimento, all interno della piattaforma Windows, sia server che client, di tutti gli elementi Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 3

5 che consentiranno, alle applicazioni, di conoscere le risorse disponibili e, agli strumenti di gestione, di ottenere informazioni sullo stato di funzionamento dei vari elementi. Anche gli strumenti di sviluppo, come Visual Studio 2005, sono stati progettati per supportare la realizzazione di applicazioni intelligenti, in grado cioè di garantire una gestione ottimale delle proprie funzionalità e delle proprie caratteristiche, soprattutto in relazione all ambiente operativo nel quale si trovano ad operare. L obiettivo della Dynamic Systems Initiative, quindi, è quello di consentire la nascita di una nuova generazione di sistemi informativi aziendali che siano in grado di aiutare sia gli strumenti di gestione che gli addetti incaricati a conoscere sempre la situazione operativa reale, sia dal punto di vista complessivo sia nei dettagli, e a pianificare nel tempo i percorsi evolutivi migliori, nell ambito di una metodologia capace di razionalizzare ed ottimizzare le funzioni di System Management. Microsoft fornisce già oggi tutti gli elementi utili per la gestione ottimale dei sistemi durante tutto il loro ciclo di vita, contribuendo a mantenere l efficienza e la continuità di servizio della rete aziendale, due caratteristiche fondamentali per raggiungere gli obiettivi di business continuity che, come si è detto, oggi tutte le organizzazioni devono porsi. La Dynamic Systems Initiative, dalla strategia ai prodotti Da quanto si è detto appare evidente che la Dynamic Systems Initiative è una strategia a lungo termine, i cui contributi saranno disseminati all interno di tutti i prodotti che Microsoft rilascerà nei prossimi anni, ma essa è anche alla base dello sviluppo degli strumenti di System Management che sono già oggi presenti sul mercato. Come è ormai consuetudine, Microsoft raccoglie i prodotti relativi ad una determinata area in un unica famiglia, come accade, ad esempio, nel caso di Office System per le applicazioni dedicate alla produttività aziendale, e la stessa cosa è stata fatta anche per le soluzioni di System Management. In questo caso la famiglia si chiama Microsoft System Center ed i prodotti che ne fanno parte sono: System Center Operations Manager System Center Essentials Systems Management Server (che presto cambierà nome in System Center Configuration Manager) System Center Capacity Planner System Center Reporting Manager System Center Data Protection Manager System Center Operations Manager 2007 è la nuova versione della soluzione dedicata al monitoraggio dei sistemi e fornisce, partendo dalle già notevoli potenzialità della versione 2005, un ampliata capacità di tenere sotto controllo i parametri vitali dei sistemi aziendali, introducendo i concetti del Service Oriented Management su tutta la piattaforma Microsoft. Anche System Center Operations Manager 2007 si basa sulla struttura modulare dei suoi predecessori, grazie alla quale è possibile estendere facilmente il supporto a tutte le piattaforme e le applicazioni aziendali, siano esse Microsoft e non Microsoft, semplicemente aggiungendo nuovi Management Pack, cioè nuovi insiemi di regole dedicati ai singoli aspetti di gestione di ogni applicazione, servizio e componente, di sistema o applicativo (con il rilascio di System Center Operations Manager 2007 sono stati aggiunti ulteriori 30 Management Pack per i prodotti e le tecnologie Microsoft e 28 forniti dai suoi partner). Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 4

6 System Center Essentials 2007, invece, è una nuova soluzione studiata esclusivamente per le medie imprese. Si tratta di un prodotto integrato che offre: funzioni per la gestione proattiva dei sistemi, pensate per supportare le attività che causano il maggiore dispendio di energie per gli addetti IT delle medie imprese, come l asset, il configuration ed il patch management; una console unificata per la gestione di server, client, hardware, software e servizi IT; una piattaforma per l esecuzione e l automazione delle attività dedicate alla soluzione dei problemi degli utenti, al monitoraggio dei sistemi ed al deployment di client e server. Tutte queste funzioni sono studiate, in modo specifico, per soddisfare le esigenze particolari delle medie imprese, i cui problemi di gestione sono, di fatto, simili a quelli presenti nelle organizzazioni più ampie, ma nelle quali il numero degli addetti IT è ridotto e spesso non dispongono di strumenti integrati tra loro, che consentano un efficace e controllata esecuzione delle varie attività. Systems Management Server (SMS) 2003 R2 completa il ventaglio degli strumenti oggi disponibili per la gestione dei cespiti informatici aziendali (l inventario di server, desktop, sistemi portatili e dispositivi mobili, applicazioni software) e a supporto delle attività di gestione in esercizio del parco installato (individuazione delle vulnerabilità, distribuzione del software e così via). Nella versione attuale del prodotto sono state integrate due nuove funzionalità: Inventory Tool for Custom Updates, uno strumento per la costruzione di pacchetti software che può essere usato dai fornitori indipendenti di software e dai partner per pubblicare e distribuire patch e aggiornamenti nello stesso formato e con gli stessi meccanismi già utilizzati da Microsoft, rendendo possibile l utilizzo di un unica metodologia di gestione per tutte le applicazioni aziendali. Scan Tool for Vulnerability Assessment, uno strumento, basato sullo stesso motore di scansione Microsoft Baseline Security Analyzer (MBSA) versione 2, che permette di effettuare una scansione accurata dei sistemi per verificare la presenza di circa 100 tra gli errori di configurazione più comuni. Grazie all uso combinato di questi due strumenti, l organizzazione che adotta Microsoft Systems Management Server 2003 R2 è in grado di ottenere livelli di controllo e di sicurezza molto maggiori, rispetto al passato, per tutti i suoi sistemi. System Center Capacity Planner 2006, invece, è uno strumento di simulazione che consente di pianificare accuratamente il deployment di Microsoft Exchange Server 2003 e Microsoft Operations Manager 2005 fornendo una stima delle prestazioni e suggerimenti relativi alla ottimizzazione dell'infrastruttura in relazione al livello di servizio desiderato. System Center Capacity Planner 2006 permette la creazione di un modello completo di architettura del sistema per il deployment delle applicazioni server, con la topologia ottimale, le caratteristiche dei server necessari ed i profili di utilizzo di server e client, con la possibilità di simulare il funzionamento dei sistemi e di ottenere informazioni, sia di dettaglio che di sintesi, sulle prestazioni dell'applicazione esaminata e dei componenti che la supportano. System Center Reporting Manager 2006 è basato sui Reporting Services di SQL Server e permette di creare un datawarehouse che comprende le informazioni dei database di Systems Management Server e Microsoft Operations Manager, oltre che di Active Directory, e di produrre dei report consolidati che possono prevedere dati provenienti anche da sistemi di help desk o da prodotti di gestione di altri fornitori. Tra i benefici che System Center Reporting Manager 2006 è in grado di offrire si possono segnalare: l individuazione di server poco utilizzati, con conseguente possibilità di valutare Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 5

7 l'opportunità di procedere ad un loro consolidamento; il supporto alle decisioni relative al bilanciamento del carico di lavoro dei server aziendali; l identificazione di modifiche dell'hardware o degli aggiornamenti software che possono essere all'origine di anomalie di funzionamento dei server; il confronto, nel tempo, delle statistiche relative alle prestazioni dei server, in relazione a specifiche modifiche apportate alle configurazioni adottate. System Center Data Protection Manager 2006, infine, ha lo scopo di fornire, ai file server aziendali, un livello di backup intermedio, basato su disco, che permetta di creare delle repliche dei contenuti dei vari server e di effettuare poi le operazioni di backup e restore in modo molto rapido e senza alcun impatto sulle macchine in produzione. System Center Data Protection Manager 2006 consente agli addetti IT di ottimizzare gli investimenti effettuati sulla piattaforma Windows consentendo: la protezione continua dei dati, grazie ad una tecnologia che permette la replica delle informazioni a livello di byte e, quindi, capace di operare anche sui file in uso; il ripristino rapido di dati persi a causa di errori degli utenti o di problemi ai server; una diminuzione notevole dei costi legati alla protezione dei dati. Scenari comuni per la gestione dei sistemi Anche se la Dynamic Systems Iniziative è una strategia a lungo termine, i prodotti sopra descritti sono già oggi in grado dare risposte concrete alle problematiche più comuni che le organizzazioni di tutte le dimensioni sperimentano quotidianamente. Le situazioni possono essere diverse ma gli strumenti della famiglia System Center possono offrire una soluzione adeguata sia alle imprese di medie dimensioni sia a quelle più grandi, come si può facilmente constatare esaminando gli scenari sotto descritti. Tenere sotto controllo i server In un qualsiasi data center è possibile trovare server dedicati a servizi ed applicazioni varie. L importanza che ciascuno di essi può rivestire per l azienda è diversa e, di conseguenza, anche la sua criticità. Qualunque sia l esigenza che ogni server è chiamato a soddisfare o la configurazione che lo caratterizza, è sempre possibile identificarne i parametri vitali da tenere sotto controllo per garantire il suo corretto funzionamento, ma questo lavoro può essere complesso e richiedere molti aggiustamenti successivi. Purtroppo non è raro (anzi, è probabilmente la situazione più comune...) che gli amministratori di rete debbano tenere sotto controllo i vari server ricorrendo per ciascuno a strumenti diversi. Ad esempio, per verificare il corretto funzionamento dei file server (disponibilità di spazio su disco, eventuali errori sui file, consumo eccessivo di risorse da parte degli utenti e così via), spesso vengono utilizzati solo gli strumenti tipici di Windows Server, come Windows Explorer, le proprietà di dischi e cartelle o la gestione delle quote; in alcuni casi si utilizzano gli strumenti del Resource Kit di Windows Server e/o di terze parti (magari freeware o shareware) per automatizzare alcune attività; raramente si usano Performance Monitor o Event Log per avere indicazioni sul reale stato di funzionamento del sistema. Anche per servizi più complessi, come la posta elettronica aziendale, la gestione di un database o le sessioni di emulazione terminale, si usano spesso tecniche empiriche per tenere sotto controllo l erogazione dei vari servizi, accontentandosi di avere un quadro superficiale del funzionamento dei vari sistemi, quadro che normalmente non consente di prevenire eventuali malfunzionamenti e spesso nemmeno di intervenire tempestivamente dopo il verificarsi di Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 6

8 anomalie (almeno fino a quando un utente non chiama l help desk per segnalare qualche problema nell accesso ad un determinato servizio...). In un contesto come quello appena descritto, l utilizzo di un sistema come Microsoft System Center Operations Manager permetterebbe di razionalizzare le attività di monitoraggio e di disporre di informazioni molto più accurate, tempestive e puntuali per poter garantire un funzionamento sempre efficiente di tutti i sistemi. Grazie ai già citati Management Pack, System Center Operations Manager 2007 è in grado di estendere gradualmente la propria copertura sia ai servizi di piattaforma sia a quelli applicativi. Lo stesso risultato può essere ottenuto, in una media impresa, utilizzando System Center Essentials, che offre una soluzione semplificata ma egualmente efficace per raccogliere le informazioni relative ai vari server attivi sulla rete e fornire agli amministratori indicazioni complete sul livello di attività dei servizi erogati. Razionalizzare la gestione dello spazio disco La gestione dei file server aziendali viene considerato spesso un compito relativamente di basso livello (come accade anche per quella relativa alle stampanti, salvo poi accorgersi che l impatto sull utenza non è così secondario ), ma questo non significa che gli strumenti da utilizzare per svolgerlo adeguatamente siano meno importanti degli altri. Oltretutto, in molte situazioni, la razionalizzazione degli spazi disco non è certo banale, perché la funzione di file server è distribuita su più macchine e si è creata nel corso del tempo senza alcuna fase di pianificazione preliminare, con il risultato che, spesso, alcuni dei server aziendali sono prossimi all esaurimento dello spazio disponibile, mentre altri ne hanno in abbondanza e non sono adeguatamente utilizzati. La tecnologia, anche in questo caso, è di supporto ed offre un numero elevato di soluzioni che permettono di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse disponibili, rendendo meno complesse anche le attività di maggiore impatto sul tempo degli addetti IT. Per le organizzazioni con esigenze ben definite e la necessità di disporre una quantità di storage on line piuttosto elevata (dell ordine dei TeraByte), l opzione oggi più funzionale è sicuramente quella della Storage Area Network (SAN), che consente di creare un ambiente dedicato solo alla gestione degli spazi disco e, quindi, dotato della flessibilità necessaria sia in termini di prestazioni sia in termini di allocazione degli spazi. Recentemente, oltretutto, è stata introdotta anche una modalità di colloquio con i dispositivi di storage, denominato iscsi, che non richiede le costose infrastrutture dedicate in fibra ottica tipiche delle SAN tradizionali ma che, invece, consente di utilizzare una porzione della rete IP per accedere agli spazi disco condivisi. Sia pure con un livello prestazionale inferiore, esistono anche dispositivi di storage a basso costo che si collegano alla rete aziendale e che permettono la condivisione di spazio disco con estrema semplicità ed economicità. Questi dispositivi sono denominati NAS (Network Attached Storage) e possono facilmente integrarsi con l infrastruttura di rete esistente. Microsoft, ovviamente, consapevole delle problematiche legate alla gestione degli spazi disco, ha introdotto una serie di soluzioni che sono in grado di supportare le aziende in tutte le loro esigenze. Ad esempio, grazie ai dispositivi basati su Windows Storage Server, è possibile integrare facilmente capacità di memorizzazione aggiuntiva, mantenendo tutti i livelli di gestione e di controllo tipici dell ambiente Windows e di Active Directory. Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 7

9 La piattaforma di sistema più recente, inoltre, supporta nativamente il colloquio con i dispositivi di tipo iscsi e consente di interfacciarsi facilmente con essi sia a partire da macchine fisiche, cioè server collocati in rete, sia da macchine virtuali, ospitate su Microsoft Virtual Server 2005 R2, la soluzione di virtualizzazione offerta da Microsoft, che ora supporta direttamente l accesso allo storage attraverso iscsi. Infine, per ridurre l onere di gestione degli spazi disco condivisi, soprattutto quello connesso con il recupero di informazioni in qualche modo perse o danneggiate dagli utenti, Microsoft offre System Center Data Protection Manager, il quale, grazie alla semplicità di gestione e alla flessibilità delle sue funzioni, consente un ripristino immediato di qualunque informazione, anche a livello di un singolo file. Gestire la dotazione informatica dell azienda Spesso una delle cose più difficili da ottenere in un organizzazione è il quadro completo di tutti gli asset informatici dell azienda: quanti sono i PC di un certo tipo? Quante copie di un determinato sistema operativo sono in uso? E quali licenze software sono utilizzate dalle varie categorie di utenti? Il fatto di non disporre puntualmente di tutte queste informazioni, da un lato, può causare delle difficoltà nella gestione ottimale del parco installato e, dall altro, può anche esporre ai rischi connessi con una non corretta gestione delle licenze software. Il cosiddetto Software Asset Management è in realtà una componente fondamentale della gestione dei sistemi informativi, perché non solo consente di essere in regola con la normativa contro la duplicazione abusiva del software, ma permette anche una pianificazione accurata dei relativi investimenti e, in buona sostanza, anche una gestione più economica dei beni dell azienda. Analogamente, anche la gestione del ciclo di vita dell hardware può trarre grande giovamento dall impiego di uno strumento in grado di raccogliere periodicamente tutte le informazioni relative alle macchine presenti sulla rete aziendale e anche quelle relative ai dispositivi mobili, come gli Smartphone o i palmari basati su Windows Mobile. In questo caso, l inventario di tutte le macchine diventa non solo lo strumento per una più efficace gestione degli investimenti informatici aziendali ma anche per tutte le attività quotidiane di supporto, come l assistenza remota agli utenti o la distribuzione del software. In tutti questi ambiti il prodotto chiave è sicuramente Microsoft Systems Management Server che raccoglie, in un unica soluzione, tutte le funzioni necessarie per la gestione completa del parco installato: inventario, rilevazione automatica delle configurazioni, gestione degli aggiornamenti, distribuzione del software, assistenza remota. Per le medie imprese, le stesse funzioni di asset management (oltre a quelle di configuration e patch management e di monitoring) si trovano all interno di Microsoft System Center Essentials, che le concentra in un unica console e semplifica la realizzazione di procedure automatizzate per la gestione di tutti gli aspetti critici del funzionamento dei sistemi. Ottimizzare le procedure di aggiornamento del software Se esiste un attività di gestione sulla cui importanza tutte le organizzazioni IT sono concordi, questa è sicuramente quella di aggiornamento dei sistemi, il cosiddetto patch management. Si tratta di un attività complessa, che deve essere eseguita con grande attenzione, dato che l applicazione sbagliata di un aggiornamento può anche compromettere il funzionamento di un server o di molti client e causare interruzioni nel normale servizio offerto agli utenti. Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 8

10 A semplificare l attività può contribuire senz altro il fatto di poter contare su un ciclo predefinito di rilascio degli aggiornamenti (ad esempio, Microsoft raccoglie le patch da rilasciare e le distribuisce una volta al mese, in modo da favorire la pianificazione degli interventi da parte dei propri clienti) ma è fondamentale soprattutto il fatto di poter disporre di strumenti adeguati per la distribuzione ed il controllo degli aggiornamenti. Il primo passo da compiere, infatti, è normalmente quello di analizzare i sistemi esistenti per verificarne il livello di aggiornamento ed individuare eventuali vulnerabilità (il cosiddetto vulnerability assessment), per poi procedere all applicazione delle patch corrispondenti. Ovviamente è necessario effettuare le opportune verifiche su queste ultime prima di distribuirle, soprattutto quando esse contengono modifiche significative al software utilizzato, come accade solitamente in occasione del rilascio di un service pack. Per una distribuzione ottimale delle patch è necessario l utilizzo di sistemi che: non esigano che gli utenti collegati al momento dell installazione abbiano i privilegi di amministrazione, permettano sia l applicazione che il ripristino della condizione precedente in caso di problemi (rollback), consentano di pianificare l installazione in modo mirato, distinguendo, tra i sistemi, quelli a cui la singola patch è destinata da quelli a cui, invece, non deve essere assegnata. Tutte queste funzioni sono assicurate sulla piattaforma Microsoft dall uso dell ultima versione di Windows Installer, il servizio di sistema che presiede all installazione del software, e da Windows Server Update Services, che dispone di funzioni, sia pure limitate, di distribuzione degli aggiornamenti a client e server. Tuttavia, anche in questo caso, la risposta completa alle esigenze di patch management sono offerte da Microsoft Systems Management Server e System Center Essentials, il primo più adatto alle aziende di dimensioni maggiori, il secondo dedicato alle medie imprese, strumenti che sono in grado di supportare completamente il processo di aggiornamento, dall analisi delle vulnerabilità, alla scelta dei gruppi di macchine fino alla distribuzione delle correzioni ed alla raccolta delle informazioni relative alla loro corretta applicazione, con conseguente possibilità di ottenere report dettagliati sullo svolgimento dell attività. Backup e ripristino delle informazioni Una delle attività più critiche per garantire continuità di servizio ai sistemi informativi è da sempre quella relativa al backup e, ovviamente, al restore delle informazioni. I punti di criticità del processo di salvataggio delle informazioni sono molteplici; in alcuni casi può essere il fattore temporale: non è raro, infatti, che le procedure di backup durino troppo a lungo e, addirittura, che non finiscano entro gli orari previsti, con conseguenze spesso gravi sul livello di sicurezza dei sistemi (la mancanza di un backup recente può costituire una condizione di rischio inaccettabile per molte aziende). In altri casi, invece, la criticità può risiedere nell organizzazione dei nastri contenenti i dati, nel fatto di non aver predisposto procedure di controllo adeguate per controllarne l efficienza e, quindi, per garantire il ripristino delle informazioni oppure, può essere ancora relativa al tempo, ma, in questo caso, in quello necessario per effettuare un ripristino completo dei dati o dei sistemi oggetto del salvataggio (ripristinare un TeraByte di dati, anche se il sistema di salvataggio è perfettamente funzionante, richiede molto tempo e bisogna verificare che questo tempo sia compatibile con le esigenze di continuità dell azienda ). La tecnologia offre oggi sicuramente soluzioni molto efficaci per assicurare un livello adeguato di sicurezza alle informazioni e la diminuzione del costo dello spazio disco rende possibile Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 9

11 ipotizzare anche l uso di dischi di secondo livello per salvare le informazioni presenti sui sistemi di produzione, in attesa di un successivo trasferimento su nastro. Questa è proprio la filosofia di funzionamento di System Center Data Protection Manager, grazie al quale è possibile sfruttare la disponibilità di dispositivi di memorizzazione collegati in rete, come i sistemi di tipo NAS (Network Attached Storage) basati su Windows Storage Server, per garantire il salvataggio delle informazioni, con degli snapshot successivi dei dati presenti sui server di produzione, utile sia per un ripristino rapido delle stesse in caso di bisogno ma anche per consentire attività, apparentemente più semplici ma molto onerose in termini di tempo, come il recupero di contenuti involontariamente danneggiati o distrutti da azioni accidentali compiute dagli utenti. Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 10

12 Conclusioni Il contributo che il System Management è in grado di dare alle organizzazioni di ogni tipo e dimensione è ormai noto a tutti e nessuno considera più le architetture distribuite come secondarie rispetto a quelle centralizzate tradizionali. Certo la complessità delle prime è superiore a quella delle seconde e, spesso, per la gestione delle infrastrutture distribuite non vengono adottate metodologie adatte a guidare l organizzazione IT verso l esecuzione ordinata di tutte le procedure necessarie, con conseguente aumento dei costi di esercizio. Questo è particolarmente inopportuno in periodi di scarsa crescita dei budget dedicati ai sistemi informativi, periodi nei quali è particolarmente importante limitare al minimo le spese relative alla gestione, che non sono ovviamente eliminabili, in modo da liberare risorse per poter investire in nuovi progetti. L impiego di strumenti capaci di razionalizzare ed automatizzare la gestione dei sistemi costituisce, quindi, l unica soluzione per coniugare efficacemente gli obiettivi di preservare il corretto funzionamento di server e servizi e, contemporaneamente, intraprendere nuovi progetti, senza dover ricorrere a ulteriori richieste di budget. Microsoft è ovviamente consapevole di ciò e, di conseguenza, ha progettato i suoi prodotti per il System Management in modo da facilitare le attività di gestione e liberare risorse per tutte le altre esigenze aziendali. Non solo i prodotti attuali, quelli a cui si è fatto riferimento in questo documento, sono da inquadrare in quest ottica, ma anche tutti quelli nuovi e le future versioni di quelli esistenti che Microsoft ha già annunciato. Le future versioni dei due prodotti principali, Microsoft System Center Operations Manager 2007 e Microsoft System Center Configuration Manager 2007, segneranno, infatti, un ulteriore passo avanti nell integrazione tra le loro funzioni e nella costruzione delle basi su cui poi si svilupperanno i nuovi prodotti, con l obiettivo di completare, dal punto di tecnologico, la matrice delle funzionalità necessarie alle aziende per poter adottare metodologie di gestione più strutturate. Al centro di questa integrazione si trova il nuovo Configuration Management Data Base (CMDB), grazie al quale verranno unificate tutte le informazioni relative all inventario dell hardware e del software di tutte le aziende. A completare la famiglia System Center, verso la fine del 2007, verrà rilasciato anche System Center "Service Desk" (questo è il nome in codice, quello definitivo verrà deciso in seguito), il cui obiettivo è quello di capitalizzare sul nuovo CMDB e di fornire un supporto specifico anche a tutte le attività di help desk, di troubleshooting, di trouble ticketing, di gestione delle configurazioni e della knowledge base aziendale, integrandosi completamente con gli altri membri della famiglia System Center. Quest ultima, infine, si arricchirà anche di altri due nuovi prodotti: System Center Virtual Machine Manager e System Center Certificate Lifecycle Management. Il primo è, in pratica, il centro di controllo studiato per gestire i nuovi data center basati sia su sistemi fisici sia su sistemi ospitati da Microsoft Virtual Server o dal futuro sistema di virtualizzazione di Longhorn Server. Grazie a System Center Virtual Machine Manager sarà possibile uniformare la gestione dei server fisici e di quelli virtuali ed ottimizzare l impiego delle risorse hardware in relazione ai servizi offerti dai sistemi informativi aziendali. System Center Certificate Lifecycle Manager, invece, è un nuovo strumento studiato per la gestione delle identità elettroniche, cioè delle credenziali e degli attributi degli utenti aziendali, rappresentati da certificati digitali e dispositivi come le smart card. Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 11

13 System Center Certificate Lifecycle Manager consentirà, alle organizzazioni che lo adotteranno, di disporre di un unico punto di gestione, integrato con Active Directory, per tutti gli aspetti correlati alla creazione e alla successiva amministrazione dei certificati digitali e dei supporti usati per il loro utilizzo. L evoluzione di tutti i prodotti che faranno parte della famiglia System Center andrà, inoltre, a completare il quadro complessivo della Dynamic Systems Initiative, aggiungendo alle nuove funzionalità inserite nelle varie piattaforme, di sistema ed applicative (tra cui va citato anche Windows PowerShell, precedentemente noto con il nome in codice di Monad, che permette di realizzare un ambiente egualmente efficiente sia per quanto riguarda la costruzione delle console di gestione sia per ciò che concerne lo scripting necessario per l automazione delle varie attività), una serie di strumenti integrati, efficaci, modulari e costruiti su misura per le organizzazioni di tutte le dimensioni. Per ulteriori approfondimenti, è possibile trovare informazioni sempre aggiornate sui prodotti della famiglia System Center agli indirizzi Il System Management: prestazioni, sicurezza e continuità al servizio del business 12

14 2006 Microsoft. Tutti i diritti riservati. Informiamo i gentili Clienti che i contenuti di questo documento hanno una valenza meramente indicativa, senza pretesa d esaustività o assenza di imprecisioni. Preghiamo i Clienti pertanto di farne oggetto d attenta verifica e analisi. Microsoft, Active Directory, Visual Studio, Windows, Windows Mobile, Windows Server, sono marchi registrati di Microsoft Corporation. Gli altri marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Microsoft - Centro Direzionale S. Felice - Pal. A - Via Rivoltana, Segrate (MI) Visitateci su Internet: Servizio Clienti , infoita@microsoft.com

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