Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A.

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1 Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Sede: Brescia - Via G. Di Vittorio, 17 A cura della Direzione di Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. _ 1

2 Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. Anno fondazione: 1991 Sede: Brescia Attività: gestione, manutenzione e vendita di impianti televisivi, radiofonici, ricetrasmittenti e apparecchiature elettroniche in genere Principali sedi produttive: Brescia, Lucca, Milano, Pianopoli (Cz), Tortona (Al) e Minas Gerais (BR) Azionariato: Screen Group (30%), Finext s.r.l. (12%), Telpick S.A. (3%), The Antares European Fund Ltd. (3%), azioni proprie (3%) Fatturato: 60,6 milioni di euro nel 2010 Numero dipendenti: 169 nel _

3 1. Le origini 1.1 Origini delle attività imprenditoriali dei fondatori La Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. (SSBT) nacque nel 2004 dalla trasformazione in S.p.A. della Villa Cedri s.r.l fondata nel 1991, fino ad allora inattiva. In tale occasione, in qualità di società veicolo, essa rilevò il 100% della Screen Service Italia (SSI), incorporandola l anno successivo. La SSI era stata fondata a Brescia alla fine degli anni 80 da Carlo Bombelli, tecnico televisivo e consulente di emittenti private; era attiva nella gestione, manutenzione e vendita di impianti per la trasmissione e la ricezione dei segnali televisivi, radiofonici e di ricetrasmittenti. Alla fine degli anni 90 Bombelli, intuendo la rilevanza dell innovazione tecnologica, iniziò l attività di produzione di impianti per la trasmissione del segnale televisivo lanciando sul mercato un prodotto molto competitivo e di dimensioni ridotte. Nel 1994 il ramo d azienda relativo alla manutenzione delle reti di trasmissione televisiva venne scorporato e ceduto e SSI cominciò ad operare come società commerciale nella distribuzione di trasmettitori analogici prodotti da terzi. Nel 1998 SSI, per rispondere alle esigenze tecnologiche dei clienti, soprattutto stranieri, e forte dell esperienza maturata svolgendo attività di manutenzione, installazione e commercializzazione di apparecchi prodotti da terzi, iniziò la produzione in proprio di apparati per la radiodiffusione televisiva analogica. Nello stesso anno acquisì dall impresa individuale Primetel di Cristoforo Chiaia, con sede in Messina, il ramo d azienda avente ad oggetto l attività di progettazione, costruzione e collaudo di apparecchiature elettroniche televisive e, in particolare, di ponti microonde televisivi e radiofonici. A partire dal 1999, in collaborazione con la società di progettazione M.B. International s.r.l. di Milano, SSI ampliò la propria gamma di prodotti dedicandosi alla realizzazione di apparati sia per la radiodiffusione televisiva analogica che per la radiodiffusione televisiva digitale, sviluppando una linea di apparecchiature rispondenti ai nuovi standard tecnologici europei DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld) e statunitensi ATSC (Advanced Television Systems Committee). A partire dal 2006 SSI continuò a rafforzare la propria gamma di prodotti, sviluppando e producendo apparati per la radiodiffusione televisiva digitale mobile. Nel 2004, nell ambito dell operazione di leveraged buyout avente ad oggetto la SSI, Cape Natexis Private Equity Fund (CNPEF) e Fondamenta SSGI (Fondamenta) fecero il loro ingresso nel capitale sociale della SSBT. _ 3

4 Nello stesso anno venne acquistata una partecipazione pari al 39% del capitale sociale della Innovaction s.r.l. di Pianopoli (Cz), operante nello studio, progettazione e realizzazione di disegni e prototipi di apparati elettronici, apparecchi trasmettitori e riceventi per la radiodiffusione televisiva. Nel novembre 2005 SSBT, per seguire il mercato del Nord e Centro America, costituì la S.S.A. Screen Service America, società a responsabilità limitata di diritto statunitense con sede a Miami in Florida, controllata al 100%. Nel dicembre 2005, a seguito di un accordo quadro sottoscritto tra SSBT, M.B. International s.r.l. e Michele Bargauan, la prima acquisì il 100% della M.B. International Telecom Labs s.r.l., nata dal conferimento da parte di M.B. International del ramo d azienda avente come oggetto la ricerca e lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di soluzioni hardware e software per la radiodiffusione televisiva digitale (mobile e non). Nel giugno 2007 SSBT venne quotata al mercato Expandi della Borsa Italiana e successivamente, nel giugno 2009, ammessa alle contrattazioni sul segmento MTA. Nel marzo 2008 SSBT ha rilevato il 60% della società Micro RF Telecomunicações Ltda (ora Screen Service do Brazil Ltda), con sede nello Stato di Minas Gerais (Brasile). La società, posseduta al 40% da soci brasiliani, si occupa della produzione e rivendita di apparati di telecomunicazione. 1.2 La scelta di intraprendere dei nuovi imprenditori Il 2009 ha segnato un importante tappa strategica per il Gruppo che ha assunto una nuova configurazione di business: da manufacturer a end-to-end solution provider, grazie all acquisizione, nel mese di gennaio, della R.R.D., leader nella realizzazione ed integrazione di sistemi per la trasmissione del segnale televisivo digitale per la telefonia mobile, di quello televisivo terrestre e satellitare nonché nella consulenza strategica per la definizione dei modelli di business e la loro realizzazione. La R.R.D. era guidata da Antonio Mazzara, già General Manager in Hachette Rusconi, nominato nell ottobre 2008 Amministratore Delegato di SSBT. Le caratteristiche di R.R.D. si integrano con l attività principale di SSBT. Asset focale dell acquisizione è Tivuitalia, emittente televisiva locale, fondata nel 1985 ed interamente controllata da R.R.D., grazie alla quale SSBT agisce, a partire dall esercizio 2010, come network provider sul mercato televisivo. Al momento dell acquisizione, Tivuitalia possedeva una rete (dorsale) per la distribuzione del segnale televisivo (con connessioni e ponti radio) in modalità analogica e una concessione ministeriale per la radiodiffusione televisiva in ambito locale. A partire dal 2010, SSBT si è proposta sul mercato televisivo anche come operatore di rete nazionale in tecnica digitale terrestre. Nel 2010 il Consiglio di 4 _

5 Amministrazione di SSBT ha deciso di investire su Tivuitalia digitalizzando la dorsale a microonde e acquisendo frequenze su tutto il territorio nazionale per la creazione di una rete digitale terrestre (Multiplex, MUX). Contestualmente, in data 19 febbraio 2010, Tivuitalia ha depositato l istanza per il rilascio dell autorizzazione generale per l attività di operatore di rete in ambito nazionale, arrivando a coprire, nell agosto 2010 oltre il 60% della popolazione italiana. In base alla vigente normativa, un emittente, che abbia raggiunto una copertura superiore al 50% della popolazione italiana entro 6 mesi dalla richiesta di autorizzazione, ha diritto di diventare operatore di rete nazionale. Tale qualifica prevede l assegnazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni, di frequenze digitali sulle aree già coperte con gli impianti acquisiti e di ulteriori frequenze che consentono la copertura della restante parte della popolazione italiana. Tivuitalia è oggi divenuto operatore di rete nazionale che trasmette all interno della propria rete Multiplex i tre canali dell emittente Sportitalia e vanta un ulteriore capacità per veicolare programmi di terzi interessati a trasmettere i propri contenuti sull intero territorio italiano. 1.3 Passaggi di quote azionarie La compagine azionaria, dopo la cessione da parte di Carlo Bombelli agli altri soci avvenuta nel 2006 e l ingresso di Cape Natexis Private Equity Fund, era composta da CNPEF al 51%, Carlo Bombelli al 15,7% e altri soci e manager al 33,3%. Successivamente i soci effettuarono un operazione di releverage sul capitale sociale di SSBT al fine di ottimizzare l investimento, monetizzandolo parzialmente anche per consentire il riassetto azionario volto a favorire l uscita di Cristoforo Chiaia. Tale operazione comportò la cessione a Screen Group, società fino ad allora inattiva, del 100% del capitale di SSBT e il contestuale reinvestimento dei soci di SSBT (ad eccezione di Chiaia) in Screen Group. Nel maggio 2007 il capitale di SSBT era posseduto al 94,54% da Screen Group S.p.A., partecipata da CNPEF per il 58,3%. 1.4 La quotazione in Borsa Il 21 maggio 2007 SSBT è stata ammessa alle quotazioni al mercato Expandi. L offerta pubblica globale ha riguardato n azioni ordinarie (di cui di nuova emissione) pari al 55% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 1,60 euro, per un controvalore complessivo di 121,88 milioni di euro. Mediobanca, Global Coordinator, Lead Manager e Listing Partner dell operazione _ 5

6 ha esercitato integralmente l opzione greenshoe per n titoli. Dal 22 giugno 2009 SSBT è stata ammessa alle contrattazioni nel segmento MTA. La composizione del capitale sociale a maggio 2011 è la seguente: La società Finext s.r.l. fa riferimento ad alcuni soci fondatori (tra cui Carlo Bombelli) e manager di SSBT. 1.5 Origini dei mezzi finanziari per l avvio dell iniziativa La società ha avuto sempre un livello di redditività sufficiente a garantirne la crescita dimensionale e una generazione di cassa tale da soddisfare i fabbisogni del circolante e degli investimenti. Con la quotazione SSBT ha incassato circa 18 milioni di euro, utilizzati per finanziare, tra l altro, l acquisizione del gruppo R.R.D., nel gennaio 2009, e la costituzione di Screen Service do Brazil. 6 _

7 2. Il successo sui mercati 2.1 Ideazione del principale prodotto L obiettivo di SSBT è di progettare un prodotto realmente innovativo o breakthrough. In linea generale, è possibile distinguere due tipologie di prodotti: quelli che nascono come risultato di un innovazione di tipo technology push, cioè basati su ricerca prevalentemente interna all azienda e che vengono poi proposti al mercato con attività market making; quelli che vengono esplicitamente richiesti o suggeriti dal mercato - generati quindi da una innovazione demand pull - e lanciati con una strategia di marketing prevalentemente market driven (guidata dal mercato). SSBT è fortemente orientata verso l innovazione. Allo stato attuale il 25% circa della forza lavoro è impegnato in progetti di ricerca e sviluppo focalizzati ad ideare prodotti breakthrough che hanno una marginalità superiore rispetto a quella delle innovazioni suggerite dal mercato. Un caso esemplificativo è rappresentato dall intuizione del team di ricerca e sviluppo di creare trasmettitori di piccole dimensioni, di media e bassa potenza ed in grado di trasmettere con diversi tipi di standard, in un contesto di mercato televisivo caratterizzato, prima di allora, da apparati di grandi dimensioni ad alta potenza e singolo standard. Il nuovo prodotto anticipava quelle che sarebbero state le tendenze del mercato: broadcaster nazionali e locali che dovevano affrontare problemi di spazio nelle postazioni in cui ubicare i trasmettitori, nuovi clienti, come gli operatori di telecomunicazioni, che si affacciavano sul mercato broadcast con esigenze diverse dagli operatori incumbent e moltiplicazione degli standard a livello internazionale. Grazie a questa tipologia di prodotti SSBT è stata la prima società al mondo a commercializzare apparati per la trasmissione televisiva secondo lo standard DVB-H, acquisendo un esperienza unica nella trasmissione digitale mobile che le ha permesso di diffondere i segnali televisivi verso i telefoni cellulari. Le vendite del 2006 e del 2007 sono state trainate da questi nuovi apparati, a seguito dell assegnazione di un importante commessa per H3G, primo operatore mobile a lanciare in Italia questa iniziativa. L ideazione di nuovi prodotti sta continuando nel solco dell innovazione tecnologica, come nel caso del trasmettitore Software Defined (Serie SDT), del trasmettitore multicanale (Serie MCT) e dell introduzione in portafoglio del nuovo standard DVB-T2. _ 7

8 I prodotti di SSBT si posizionano tra i primi 10 del mercato a livello internazionale, tra i primi 5 in Europa, e al primo posto in Italia. 2.2 Sviluppo delle vendite: i punti di forza SSBT deve il proprio successo al colloquio costante con i clienti al fine di realizzare soluzioni tecnologiche innovative e personalizzate. Tra i più importanti si segnalano Rai Way S.p.A., Elettronica Industriale S.p.A. (gruppo Mediaset) e Arqiva Ltd. (proprietaria delle reti di diffusione del segnale televisivo in Gran Bretagna). SSBT partecipa inoltre ai tre forum mondiali più importanti del settore per la definizione degli standard tecnologici: l ETSI (European Telecommunications Standards Institute), il consorzio DVB (Digital Video Broadcasting) e l ATSC (Advanced Television Systems Committee). La struttura commerciale di SSBT si basa su un mix efficace, caratterizzato dalla presenza territoriale diretta (attraverso le sedi delle controllate) e da una rete capillare di distributori, fidelizzati negli anni, che presidiano il territorio con costante scambio di informazioni con la casa madre. L importante sviluppo di SSBT è indubbiamente legato alla transizione, sia in Italia che all estero, dalla tecnologia analogica a quella digitale, passaggio che ha determinato un importante spinta alla crescita negli anni passati e che è la base per gli sviluppi futuri. Dopo l acquisizione della M.B. International, incorporata nel 2009, il Gruppo ha acquisito una serie di competenze nel campo della ricerca e sviluppo. Un tale impegno finanziario e lavorativo consente a SSBT di conseguire risultati sempre all avanguardia facendo dell innovazione il principale punto di forza. La penetrazione nei mercati internazionali è facilitata dalla capacità tecnologica di SSBT che sta creando una rete capillare di filiali e rivenditori sia in Europa che nel resto del mondo. 8 _

9 Dal 2008, come già ricordato, SSBT è presente anche in Brasile; qui ha costruito un polo produttivo che copre un area di circa metri quadrati, per un investimento complessivo di 1,6 milioni di euro, entrato in funzione nel novembre La presenza diretta sul mercato brasiliano permette un importante riduzione dei costi di produzione, soprattutto considerata l elevata incidenza degli oneri doganali che graverebbero sui prodotti di importazione. Inoltre, la produzione in loco garantisce un servizio post-vendita costante ed efficace. Già nel 2010 Screen Service do Brasil ha conseguito un fatturato di circa 7,5 milioni di euro, grazie ad una commessa per la fornitura di una decina di siti alla televisione di Stato EBC. Anche per l anno in corso è prevista una forte crescita, con un fatturato stimato in circa 15 milioni di euro. Puntare sul Brasile è una scelta vincente, sostenuta dall elevato potenziale del mercato locale: il Paese occupa una superficie pari al doppio dell Unione Europea, ha una popolazione di circa 200 milioni di abitanti (circa tre volte quella italiana) e conta un numero importante di network televisivi, sia pubblici che privati. Non va dimenticato poi che il Brasile ha appena avviato il processo di digitalizzazione che dovrebbe interessare, a partire dalle città a più alta densità abitativa, tutto il Paese che ad oggi conta più di trasmettitori installati e circa stazioni televisive. Lo standard di TV digitale in Brasile è basato su quello giapponese ISDB-T (Integrated Services Digital Broadcasting-Terrestrial); esso è stato adottato il 29 giugno 2006 e lanciato il 2 novembre Anche i rappresentanti di SSBT hanno partecipato ai tavoli tecnici governativi per la definizione di questo standard. Lo sviluppo del multistandard ha permesso alla società un time to market notevolmente inferiore rispetto ai concorrenti europei ed americani. Per quanto ad oggi siano stati fatti solo pochi investimenti nelle città più importanti, il Governo brasiliano stima in circa 7 anni il tempo necessario per completare l espansione del segnale su tutto il territorio e si prevede che il segnale analogico possa essere spento a partire dal Il mercato ha valore potenziale di circa 1,5 miliardi di euro. Tra i driver del prossi- _ 9

10 mo sviluppo economico e televisivo di questo mercato si segnalano i mondiali di calcio del 2014 e i giochi olimpici del Va inoltre sottolineata la centralità del Brasile all interno del Continente sudamericano: le decisioni prese dal Governo di Brasilia in merito all adozione dello standard di trasmissione ISDB-T saranno infatti seguite anche dai Paesi limitrofi. Per SSBT dunque la presenza in Brasile si traduce in una rampa di lancio per tutti i Paesi dell area dell America latina. Ma gli orizzonti in cui si sta muovendo SSBT sono ampi e spaziano anche in altri Paesi, soprattutto in Indonesia, Malesia e Russia, mentre nel Nord America la società è presente con le due controllate Screen Service America LLC e R.R.D. USA Inc. In definitiva, i punti di forza di SSBT si possono riassumere in innovazione di prodotto e internazionalizzazione. 2.3 Diversificazioni: motivazioni e vicende La storia più recente di SSBT ha conosciuto una forte spinta alla diversificazione del business grazie all avvio della nuova attività di operatore di rete nazionale. Muovendosi in un contesto fortemente dinamico, caratterizzato da un quadro legislativo ancora poco chiaro, SSBT ha investito sulla controllata Tivuitalia per trasformare l emittente televisiva locale in un operatore nazionale in grado di offrire capacità trasmissiva sul mercato televisivo, generando flussi di cassa costanti. Come già ricordato, nel febbraio 2010 Tivuitalia ha depositato l istanza per il rilascio dell autorizzazione generale per l attività di operatore di rete in ambito nazionale, ponendosi come network provider per la veicolazione di programmi di terzi interessati a trasmettere i propri contenuti sull intero territorio italiano e successivamente ha acquisito impianti e rami d azienda, comprensivi delle frequenze, arrivando in pochi mesi (agosto 2010) a coprire oltre il 60% della popolazione. Si prevede che la domanda di capacità trasmissiva sia trainata da diversi fattori quali: avvento di nuovi operatori nel mercato della TV digitale terrestre (nuovi editori stranieri ed italiani, canali che ad oggi transitano esclusivamente sul satellite, etc.); avvento dell alta definizione e del 3D che, a parità di canali trasmessi, richiede oltre il doppio dell attuale capacità trasmissiva; aumento del numero di canali dovuto alla competizione delle piattaforme pay TV. 10 _

11 Attualmente la piattaforma pay TV satellitare offre un bouquet di canali estremamente più ricco di quella terrestre che deve quindi aumentare il numero di canali per rimanere competitiva. La gestione di uno spazio frequenziale consente a Tivuitalia di essere tra i pochi competitor nazionali in grado di sfruttare una risorsa scarsa ma essenziale per l offerta di importanti servizi ad alto valore aggiunto. Lo spettro radio frequenziale assume un valore economico rilevante, sia per le imprese (broadcaster e operatori telefonici) sia per i Governi. Nell agenda dell Unione Europea è previsto che tutti gli Stati membri, entro il 2012, adottino la televisione digitale terrestre in sostituzione di quella analogica. La scarsità di spettro rappresenta il principale effetto di questo cambiamento tecnologico: un ampia gamma di servizi di comunicazione elettronica, che generano un elevato fatturato ed effetti rilevanti sulla crescita economica di un Paese, dipende dalla capacità trasmissiva disponibile. Il passaggio all all digital è ovunque molto atteso, perché offre l occasione di utilizzare in modo più efficiente le radiofrequenze occupate dalla televisione analogica terrestre. Ogni Paese europeo si è attrezzato per gestire il delicato passaggio dall una all altra tecnologia di trasmissione. La transizione al digitale terrestre ha creato l opportunità di rivedere le attuali modalità di allocazione dello spettro e di aumentarne l efficienza. Questa transazione tecnologica avrà come effetto principale un notevole aumento della capacità trasmissiva a disposizione. A parità di frequenze necessarie per trasmettere un programma televisivo in tecnica analogica si possono infatti trasmettere circa sei programmi televisivi in tecnologia digitale. Sarà quindi possibile trasmettere un maggiore numero di contenuti occupando minore quantità di frequenze. Questa maggiore efficienza spettrale consentirà di ridurre il numero di canali dedicati alle trasmissioni televisive, riutilizzando conseguentemente larghe porzioni di spettro per le telecomunicazioni. Lo spettro radioelettrico, che nell era analogica riusciva a soddisfare le esigenze degli operatori mobili, con l avvento del digitale è diventato una risorsa sempre più scarsa. Una soluzione al problema della scarsità delle frequenze è stata quella di metterle a disposizione, tramite asta pubblica, al miglior offerente come avvenuto a partire dal 1994 negli USA e nel Regno Unito ed in Italia nel 2000 per l UMTS o nel 2008 per il WiMax secondo il principio per il quale: i) il valore delle frequenze dipende dal business che tali frequenze abilitano; ii) parte di tale valore, essendo le frequenze un bene pubblico, deve essere trattenuto dallo Stato che precedentemente assegnava invece tali frequenze a titolo gratuito tramite beauty contest, senza quindi incassare nulla. La cosiddetta banda UHF (da 420 MHz a 862 MHz) è la parte di spettro radioelettrico con le migliori caratteristiche in termini di propagazione del segnale e quindi di copertura. _ 11

12 L utilizzo della banda UHF permetterebbe agli operatori di telecomunicazioni mobili di: i) costruire reti con un minore numero di postazioni radio e quindi con minori investimenti e minori costi di gestione; ii) offrire servizi migliori, quali la banda larga mobile (Wireless Broadband), per far fronte alla crescente domanda di connettività, e produrre quindi maggiori ricavi. Il passaggio alla Tv digitale permetterà di liberare 72 MHz nella banda UHF (pari a 9 canali Tv ogni canale TV occupa 8 MHz di banda), che costituiscono il c.d. dividendo digitale. Per decisione dell Unione Europea, quest ultimo verrà messo a disposizione degli operatori di telecomunicazioni mobili che, per le ragioni sopra citate, ne trarranno un beneficio sensibilmente maggiore rispetto a quello già goduto con le frequenze GSM e UMTS. L analisi delle principali aste di assegnazione di spettro per il Wireless Broadband tenutesi negli ultimi 3 anni porta ad una stima del dividendo digitale italiano che si aggira tra i 4,4 e 7,5 miliardi di euro (ovvero tra 488 e 833 milioni per canale TV di 8 MHz equivalente ad un Multiplex digitale terrestre). Una ragionevole e bilanciata allocazione di questo dividendo tra diversi usi (tra cui anche il mobile broadband) potrebbe garantire rilevanti benefici al sistema economico anche dal punto di vista sociale. La rete di Tivuitalia oggi copre circa il 70% della popolazione italiana, con circa 180 siti. Essa è concentrata nelle regioni a maggior densità di popolazione (Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio). Impianti minori si trovano in Molise e Calabria. 12 _

13 I fattori che hanno permesso lo sviluppo di questa iniziativa sono stati: mutamento del quadro regolamentare Nell era della televisione analogica, frequenza ed attività editoriale televisiva venivano considerate inscindibili e la mancanza dell una comprometteva l utilizzo dell altra. Con l avvento della televisione digitale terrestre, la normativa ha separato la figura dell editore TV, operatore di contenuti, dal proprietario della rete di diffusione del segnale televisivo operatore di rete. Si è quindi creato un nuovo mercato, quello dell operatore di rete, che ha come core business l attività di affitto della propria capacità trasmissiva all operatore di contenuti ossia ai canali che riceviamo nelle nostre case; consolidamento delle emittenti locali Le emittenti radiotelevisive locali hanno dovuto fronteggiare l investimento per la digitalizzazione in un momento congiunturale non particolarmente favorevole. La contrazione del mercato pubblicitario e delle televendite da una parte e la necessità del Governo di rendere disponibili frequenze per gli operatori di rete nazionali e per quelli di telecomunicazioni mobili dall altra hanno posto le emittenti locali di fronte a tre opzioni: razionalizzare, ovvero cedere le cosiddette seconde reti reinvestendo i proventi nella conversione al digitale terrestre della prima rete, oppure cedere l unica rete di proprietà per concentrarsi sul business dell operatore di contenuti evitando gli investimenti per la digitalizzazione, o ancora disinvestire totalmente, cedendo la propria rete ed uscendo definitivamente dal business della TV. Questo scenario comporterà un consolidamento del mercato delle TV locali; valorizzazione della banda UHF Con l avvento del digitale il valore delle frequenze è proporzionale alle loro produzioni di flussi di cassa generati dall affitto della capacità trasmissiva, e al modello di business utilizzato. A parità di prezzo di affitto della capacità viene quindi privilegiato chi riesce ad ottenere sinergie per l ottimizzazione dei costi. La scelta di SSBT di diversificare diventando operatore di rete digitale terrestre, trova le sue motivazioni proprio nelle discontinuità del mercato sopra descritte. SSBT si trova in una posizione privilegiata per i seguenti motivi: il quadro regolamentare che ha permesso a Tivuitalia di diventare operatore di rete nazionale; la conoscenza del mercato delle frequenze e il consolidamento in atto delle emittenti locali, da sempre clienti del gruppo SSBT, che hanno permesso una rapida acquisizione di frequenze su tutto il territorio nazionale a prezzi estremamente competitivi. L offerta di apparati per la digitalizzazione delle emittenti in cambio di frequenze ha prodotto un ulteriore ottimizzazione del rapporto costo/opportunità; _ 13

14 la digitalizzazione delle frequenze acquisite usando la tecnologia SSBT ha consentito forti sinergie di gruppo grazie alla minimizzazione degli investimenti; il management di comprovata esperienza che ha reso possibile la realizzazione del progetto in tempi rapidi con una struttura di costi operativi estremamente efficiente. Come già ricordato, Tivuitalia ha concluso un contratto pluriennale, attivo già dall ottobre 2010, con l emittente Sportitalia per l affitto della capacità trasmissiva a 3 suoi canali televisivi (pari a circa il 37% della capacità disponibile). Tivuitalia è anche proprietaria di una dorsale in ponti radio a microonde, ovvero una rete di trasmissione che permette il trasporto del segnale da un punto all altro del Paese. Contestualmente allo sviluppo della rete di diffusione del segnale digitale, Tivuitalia ha avviato la digitalizzazione della dorsale analogica per realizzare una rete di trasporto digitale bidirezionale più efficiente (prima era unidirezionale, come un binario unico ferroviario) in tecnologia IP ad alta capacità (155 Mbit/s) sull intero territorio nazionale al fine di: i) adattare la dorsale al cambio di tecnologia dovuto all avvento della televisione digitale terrestre; ii) ampliare la capacità trasmissiva e le tipologie di servizi utilizzabili. La dorsale è un asset importante, che in Italia detengono solo pochi players (Rai Way ed Elettronica Industriale del Gruppo Mediaset). Grazie alla sua digitalizzazione, la dorsale potrà quindi svolgere contemporaneamente le funzioni di: contribuzione, ovvero lo scambio di programmi tra le sedi territoriali dei broadcaster locali e nazionali e i centri di produzione ed essere quindi un supporto all attività editoriale delle reti televisive e delle testate giornalistiche dei broadcaster locali e nazionali; distribuzione, ovvero il trasporto dei programmi televisivi e radiofonici, nazionali e regionali, a tutti i centri trasmittenti (centri primari di diffusione, dai quali si dipana la rete di diffusione); trasporto di fonia e dati IP. La dorsale potrà integrare inoltre, in un unica struttura di rete, collegamenti in ponte radio monodirezionali, link satellitari e in fibra ottica sia in ingresso che in uscita, per distribuire su tutto il territorio nazionale qualsiasi tipo di segnale (audio, video, dati, fonia) da qualsiasi fonte esso provenga. 14 _

15 Una volta ultimata, la dorsale supporterà, nelle sue funzionalità di contribuzione e distribuzione, l operatività del Multiplex di Tivuitalia, riducendo i costi operativi di trasmissione e fornendo: i) la connettività (o contribuzione) per portare il segnale prodotto dal fornitore di contenuti al centro di distribuzione del Multiplex; ii) la trasmissione (o distribuzione) del segnale dal centro di distribuzione del Multiplex a tutti i siti trasmissivi sul territorio nazionale per la diffusione del canale televisivo agli utenti finali. Tale servizio occuperà comunque una minima parte della capacità trasmissiva della dorsale (circa il 25%) che per il resto potrà essere utilizzata per fornire i servizi a soggetti terzi con ulteriore generazione di ricavi. La dorsale Tivuitalia, con oltre 100 tratte, interconnette tutte le regioni italiane. _ 15

16 3. Gli aspetti economici e finanziari 3.1 Fatturato, redditività e cash-flow L evoluzione del fatturato negli ultimi cinque anni misura la crescita importante di SSBT che si è abbinata a un livello di marginalità operativa significativo (anche oltre al 50% del fatturato, come nel 2006 e 2007). Salvo il 2008, anno in cui lo stallo politico derivante dalle elezioni determinò un atteggiamento attendista negli investimenti da parte dei principali operatori radiotelevisivi soprattutto in Italia, il gruppo SSBT si è distinto per una costante crescita del fatturato e dei margini operativi. Fatturato e margini mln di % mln di % mln di % mln di % mln di % euro euro euro euro euro Ricavi netti ,3 100,0 40,1 100,0 31,1 100,0 52,3 100,0 60,6 100,0 Variazione annuale % -22% 68% 16% EBITDA (*) ,0 56,7 20,4 50,9 8,2 26,4 18,8 35,9 19,2 31,7 EBIT (*) ,7 55,8 20,2 50,4 7,7 24,8 17,0 32,5 17,2 28,4 Risultato netto (^) ,4 32,3 11,7 29,2 3,6 11,6 10,1 19,3 10,2 16,8 Tax rate % 40% 51% 36% 37% EPS (utile per azione in ) ( ) 0,08 0,08 0,03 0,07 0,08 (*) EBITDA: risultato operativo al lordo di ammortamenti; EBIT: risultato operativo. (^) Esclusa la quota di terzi. ( ) Al netto delle azioni proprie. 16 _

17 Cash-flow mln di euro Cash-flow dell attività operativa (a) 11,7 12,2 4,2 11,1 9,5 Investimenti (b)(*) ,5 1,0 0,8 3,0 29,1 Free cash-flow (a-b) ,2 11,2 3,4 8,1-19,6 (*) In immobilizzazioni materiali e immateriali. Come si evince dal cash-flow generato dalle attività operative, SSBT è riuscita a migliorare sensibilmente la gestione del capitale circolante, nonostante l importante espansione del fatturato. La scelta di investire, facendo leva sull alta credibilità dell azienda presso tutti gli istituti bancari e sulla potenzialità di business legata ai nuovi investimenti, apre le porte a nuove sfide e a nuovi indirizzi di crescita. L analisi dei principali indici finanziari nel quinquennio segnala un buon equilibrio tra patrimonio netto e debiti finanziari. 3.2 Struttura finanziaria Struttura finanziaria mln di euro Cassa e valori equivalenti... 0,8 18,3 2,7 0,5 3,7 Altri crediti finanziari ,1 0,3 8,8 1,5 5,1 Debiti finanziari: a breve ,4 1,5 5,0 12,5 22,5 a m/l termine ,6 9,2 6,8 5,4 24,1 Totale ,0 10,7 11,8 17,9 46,6 Patrimonio netto ,6 58,0 60,1 70,3 75,7 DF/PN ,1% 18,4% 19,6% 25,5% 61,6% Il patrimonio netto è cresciuto in cinque anni di 1,8 volte passando da 26,6 milioni a 75,7 milioni di euro. Il basso indebitamento ha beneficiato dell importante afflusso finanziario a seguito della quotazione, pari a circa 18 milioni di euro. Quanto alla struttura del debito, si segnalano: il prestito di 10 milioni di euro, sottoscritto nel 2006, per finanziare l operazione di releverage da parte dei soci; il prestito pari ad euro 26 milioni, erogato da un pool di banche (capofila BNL Unicredit) nel luglio del 2010 per finanziare, nello stesso anno, l investimento nella nuova rete digitale (MUX), e la residua parte del debito di releverage (4,8 milioni di euro). _ 17

18 4. I vantaggi competitivi 4.1 Premessa L internazionalizzazione non è solo un punto di forza, ma è la nuova sfida che SSBT è pronta ad accogliere. La società ha posto le basi per creare una rete commerciale più capillare, in grado di seguire da vicino l evoluzione degli scenari internazionali derivanti dal calendario mondiale dello switch off. Il contesto competitivo nel quale SSBT opera è in continuo divenire, principalmente per due fattori: il primo è endogeno al core business dell azienda (produzione e vendita di apparati di trasmissione), in quanto la crescita esponenziale del mercato di riferimento attrae ingenti investimenti e numerose aziende (start-up o imprese esistenti). Il secondo fattore di evoluzione è la diversificazione di business che SSBT sta attuando, investendo in mercati affini come quello dei servizi di collegamento e diffusione, (vedi esperienza Tivuitalia), quello dei collegamenti ad alta capacità (con l acquisizione di Skylinks) e delle altre applicazioni (militare, energie rinnovabili, nuove tecnologie di comunicazione e applicazioni interattive). Per quanto riguarda il core business, i principali vantaggi competitivi di SSBT derivano dalla focalizzazione sulla ricerca e sviluppo e dalla presenza sul mercato di servizi end to end. L alta marginalità di SSBT dipende infatti dai seguenti elementi: adattamento dei prodotti alle specifiche esigenze dei clienti: la flessibilità della ricerca e sviluppo permette di adattare i prodotti alle specifiche esigenze dei clienti. Tali prodotti, non essendo reperibili sul mercato, hanno una marginalità sopra la media; innovazione di prodotto: essere i primi sul mercato, o addirittura anticipare le esigenze del mercato, è una delle caratteristiche dei prodotti SSBT. Anche in questo caso la funzione della ricerca e sviluppo risulta fondamentale. I nuovi prodotti hanno una marginalità più alta rispetto a quella dei prodotti commodity; focalizzazione sui servizi: la fornitura di un servizio chiavi in mano e non del semplice apparato è un fattore differenziante rispetto ai competitor ed è positivamente percepito dai clienti che sempre più spesso richiedono soluzioni e non solo prodotti; outsourcing dei processi a basso valore aggiunto: la terziarizzazione delle attività non strategiche permette, da un lato, di abbassare i costi del prodotto e dall altro di aumentare le risorse nella ricerca e sviluppo. 18 _

19 4.2 Competitor In Italia SSBT è stata una delle protagoniste del passaggio al digitale terrestre, coprendo una quota significativa degli investimenti nazionali. In questi due anni, segnati da una crescita rilevante, SSBT si è confrontata con competitor dimensionalmente importanti, come Rohde & Schwarz (DE), DMT (IT), Harris (US), Thomson (F), Plisch (DE), etc. A parte DMT e Plisch, specializzate nel business della produzione e vendita di trasmettitori, gli altri competitor di primo livello coprono una gamma più vasta di prodotti. Rohde & Schwarz è leader nel settore degli strumenti di misura. Il Gruppo, che fattura circa 1 miliardo di euro, ne realizza circa 160 milioni nel segmento dei trasmettitori. Thomson è un competitor universale che produce una gamma completa di prodotti per i broadcaster, con un fatturato che si aggira intorno ai 130 milioni di euro per il segmento broadcast transmitters. Harris, azienda americana, gode dello stesso tipo di vantaggio di Thomson, con un fatturato intorno ai 140 milioni di euro nel segmento di riferimento. Per questi player il segmento dei trasmettitori rappresenta una minima parte di fatturato e molto spesso utilizzano la leva competitiva del resto dei prodotti commercializzati per vendere, sovente con marginalità minime, anche i trasmettitori. La quota di mercato di SSBT in Italia è pari a circa il 30%, dato significativo poichè la rimanente parte di mercato è frammentata fra altri competitors con quote ampiamente inferiori. 4.3 Ricerca e sviluppo SSBT è proprietaria di 15 brevetti, regolarmente depositati, tutti sui procedimenti relativi alla regolazione, sintesi e modulazione del segnale televisivo. Negli ultimi 4 anni SSBT ha investito in ricerca e sviluppo importi significativi rappresentati prevalentemente da costi del personale che sono stati spesati direttamente in conto economico: migliaia di euro migliaia di euro migliaia di euro migliaia di euro Sono inoltre costantemente coinvolti istituti universitari e consulenti che lavorano in team con i progettisti di SSBT. Tra le collaborazioni universitarie ed i progetti condotti si ricordano: UTIA (Research Institute dell ASCR - Academy of Sciences of the Czech Republic); Binary Core (Politecnico di Milano): precorrezioni adattative, sia di tipo lineare che non lineare; CEFRIEL (Politecnico di Milano): upgrade tra- _ 19

20 smettitore da DVB-S a DVB-S2; Universidade Presbiteriana Mackenzie (San Paolo del Brasile). 4.4 Vantaggi competitivi Il vantaggio competitivo di SSBT si sostanzia nella forte spinta derivante dall innovazione dei prodotti. Idee e soluzioni, che rompono gli schemi e creano un nuovo mercato, sono sempre stati la chiave del successo per l azienda. Tra i prodotti che hanno contraddistinto l evoluzione tecnologica di SSBT si annovera il trasmettitore multicanale compatto, ideato per la copertura di aree remote (il c.d. multichannel). Si tratta di una killer application del settore, in quanto ha spostato gli equilibri e il design delle soluzioni a piccolissima potenza per la gestione delle aree SFN (Single Frequency Network). Come già ricordato, un altro punto di forza di SSBT sta nell essere una delle poche aziende al mondo capaci di produrre con lo standard ISDB- T, modalità adottata in Brasile per la trasmissione del segnale digitale. Con le ultime acquisizioni e con il processo di diversificazione perfezionato, SSBT ha sviluppato offerte turn-key comprendenti apparati, servizi e applicazioni distintivi rispetto a quelli dei principali competitor. Il connubio fra servizi di consulenza e produzione costituisce un punto di forza dell azienda, soprattutto nei progetti di rete televisiva digitale DVB-T (Digital Video Broadcasting-Terrestrial) e nel calcolo dei parametri per la trasmissione e l ottimizzazione della rete. Questo garantisce un elevato standard di qualità. SSBT si può definire anche una software company poiché il valore aggiunto creato dall azienda risiede nel cuore delle macchine, ovvero nel software, mentre le parti a minor valore aggiunto vengono prodotte in outsourcing. Un ulteriore vantaggio competitivo emerge dallo sfruttamento di economie di scopo che permettono a SSBT di diversificare il proprio business in settori contigui, perché la ricerca è orientata a migliorare, attraverso nuovi software e nuove tecnologie, l offerta di prodotti rivolti a broadcaster nazionali ed internazionali. Nel 2010 SSBT ha poi avviato la produzione di headend monitoring solution, ovvero sistemi per la gestione del segnale in bassa frequenza per il monitoraggio delle reti. Per quanto attiene la parte hardware degli apparati, SSBT si avvale delle competenze di terzisti e fornitori che, tramite una supply chain articolata, garantiscono l output produttivo in tempi rapidi. I terzisti che collaborano con SSBT sono prevalentemente piccole aziende lombarde ubicate nei dintorni di Milano, Brescia e Crema. Una parte del lavoro viene invece assegnato alla collegata Innovaction, con sede a Pianopoli (Cz), che produce moduli RF. 20 _

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