Studio di fattibilità Comuni della Provincia di Ferrara. Coordinamento : Ing. Paola Rossi consulente Amministrazione provinciale Ferrara

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1 Studio di fattibilità Comuni della Provincia di Ferrara Coordinamento : Ing. Paola Rossi consulente Amministrazione provinciale Ferrara 1

2 Premessa Il Gruppo di Lavoro Intercomunale, coordinato dall ing. Paola Rossi, è stato incaricato dall Amministrazione Provinciale di Ferrara, in nome e per conto dei Comuni riuniti nella Conferenza provinciale dei Sindaci, di redigere un documento guida che tratti, in maniera schematica e sufficientemente sintetica, le problematiche connesse all irreversibile processo di decentramento delle funzioni catastali, documento che sarà di ausilio ai Sindaci nell operare una scelta ponderata del modello da sottoporre ai vari Consigli Comunali entro febbraio E bene precisare che la transizione verso un Catasto totalmente decentrato ed autonomo richiede l effettuazione di un percorso progettuale complesso, fondato sul coordinamento delle attività di ciascun soggetto coinvolto (Comuni, loro Associazioni ed Agenzia del Territorio), nel rispetto dei tempi assegnati dalle norme vigenti e attraverso un attenta pianificazione delle attività e relativa individuazione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie da trasferire a ciascun Ente locale. La riforma con cui il legislatore ha trasferito ai Comuni le funzioni catastali, fino a ieri di esclusiva competenza dell'amministrazione Finanziaria, tende si ad agevolare il cittadino migliorando l'accessibilità ai servizi, ma attribuisce altresì le funzioni catastali ai soggetti che rivestono il ruolo di amministratori del territorio e della fiscalità locale e che, nella fattispecie, possono trarne i maggiori benefici. L esercizio delle funzioni catastali e delle informazioni annesse permette infatti ai Comuni di disporre di un ulteriore strumento informativo che può supportare una migliore gestione del territorio (Sistema Informativo Comunale), consentendo di integrare processi tecnico-amministrativi comunali con quelli catastali. La scelta del modello di decentramento si rivela quindi complessa. Non si tratta di appropriarsi della gestione di un servizio burocratico in più (aggiornamento, volture, ecc.) con il relativo personale che sarà trasferito, ma di valutare la possibilità e la convenienza di assumere un potere reale di governo del territorio, mettendo in sintonia il catasto, il servizio entrate, la gestione del territorio e del Piano Strutturale Comunale ed in che modo farlo. Nel presente documento si intende quindi fornire una panoramica del contesto normativo per poi illustrare gli elementi essenziali del progetto ed i criteri a cui uniformarsi per perseguire condizioni favorevoli all esercizio delle funzioni da parte delle realtà locali: scenari, contesto normativo, organizzazione del lavoro, sviluppo dell architettura informatica, costi, piano per l attivazione, nonché implicazioni operative e possibili alternative di gestione del servizio catastale. 2

3 Costituirà quindi uno studio di fattibilità che definisce preventivamente, in rapporto alle specifiche esigenze del Comune, modalità gestionali dei nuovi servizi (con relativa formazione), ricadute organizzative all interno dell Ente, rapporti con l Agenzia del Territorio, modalità di recupero degli arretrati, costi e benefici. Si sottolinea che la Provincia di Ferrara, in qualità di riusitore, ed il Comune di Ferrara, in qualità di promotore, fanno parte del progetto SIGMA Ter Servizi Integrati catastali e Geografici per il Monitoraggio Amministrativo del TERritorio. Gli altri Enti promotori che investiranno risorse e realizzeranno direttamente applicativi software e servizi finali per i cittadini sono: l Agenzia del Territorio, le Regioni: Emilia Romagna (coordinatore del Progetto), Abruzzo, Liguria, Toscana, Valle d Aosta; le province di Bologna, Genova, Parma, Piacenza, Pisa; le Comunità Montane di dell Alta Val Polcevera e quella della Garfagnana; i Comuni di Bologna, Cesena, Collesalvetti, Faenza, Ferrara, Genova, La Spezia, Livorno, Lugo, Modena, Reggio Emilia e Rimini. Il Progetto SIGMA Ter ha l obiettivo di realizzare un sistema di interscambio dei dati catastali fra Agenzia del Territorio e gli Enti Locali, l integrazione a livello regionale dell informazione catastale con altre tipologie di dati geografici, e lo sviluppo di servizi finali a favore di cittadini, professionisti ed imprese. Ciò avverrà nel contesto del Piano di Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, con particolare riguardo alle attività legate alla gestione delle informazioni catastali nei diversi ambiti di utilizzo: fiscalità, gestione urbanistica, servizi ai cittadini ed alle imprese. L interscambio dei dati e lo sviluppo dei servizi saranno realizzati secondo i principi e le tecnologie standard della Cooperazione applicativa così come definiti dai documenti tecnici forniti dal Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie. La relazione del gruppo di lavoro si articolerà come segue: 1. Contesto normativo; 2. Le aggregazioni di Comuni nella provincia di Ferrara; 3. Prima soluzione : costo Polo Provinciale; 4. Seconda soluzione : costo per Cinque Poli; 5. Terza soluzione : costo per Due Poli; 3

4 6. Quarta soluzione : costo convenzione; 7. Costo front-office; 8. Tempi di attivazione polo catastale; 9. Criticità; 10. Positività; 11. Sintesi conclusiva; 12. Progetto di integrazione informatica catasto-comune. Il gruppo di lavoro è composto da : ing. Michele Gualandi e geom. Igor Cinti per aggregazione Comuni Basso ferrarese formato dai Comuni di Codigoro, Comacchio, Goro, Lagosanto, Massafiscaglia, Mesola, Migliarino e Migliaro; ing. Giulio Terzi, rag. Donato Veratti e geom. Andrea Merighi per aggregazione Comuni Alto ferrarese formato dai Comuni di Bondeno, Cento, Mirabello, Poggiorenatico, Sant Agostino e Vigarano Mainarda; ing. Stefano Farina e geom. Silvia Trevisani per aggregazione di Comuni del Mandamento formato dai Comuni di Berra, Copparo, Formignana, Jolanda di Savoia, Ro Ferrarese e Tresigallo; arch. Massimo Mastella, geom. Gabriella Romagnoli e dott. Aldo Bertocchi per aggregazione Comuni Zona Sud formato dai Comuni di Argenta, Portomaggiore, Masi Torello, Ostellato e Voghiera; dott. Giovanni Di quattro e dott. Caterina Balboni del Comune di Ferrara; geom. Massimo Calzolari consulente informatico 4

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6 1. SINTESI DELLA DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA DAL MINISTERO L Agenzia del Territorio ha sviluppato il progetto Piano di Decentramento con il compito di definire gli elementi e le attività per la concreta realizzazione dell intero processo secondo un piano operativo che prevede tre fasi di sviluppo: la prima fase ha definito i percorsi e le modalità organizzative e ha rivisitato l architettura del sistema informatico nell ottica dei prossimi cambiamenti; è stata costituita una apposita struttura interna dedicata (Task Force Decentramento) per la conduzione operativa del progetto: rappresentata a Ferrara dal dott. Gennaro Chiaino e dal geom. Vito Guzzinati; la seconda fase, ormai in via di completamento, prevede di verificare sul campo le modalità ipotizzate attraverso una serie di sperimentazioni che stanno fornendo informazioni preziose. Il lavoro svolto ha portato alla definizione di un Modello di Decentramento riferito a concrete modalità organizzative (sperimentazione Polo San Giovanni in Persiceto), a supporto nella fase di coordinamento dei trasferimenti; la terza fase del progetto prevede l attuazione sul territorio dei piani operativi. Il contesto normativo relativo al decentramento risulta il seguente: La norma legislativa cardine del decentramento è la legge n.59 del 15 marzo 1997 che attribuisce al Governo il riordino delle funzioni e dei compiti alle Regioni e agli Enti Locali, nonché l individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali ed organizzative da trasferire e ripartire ai fini del decentramento (art.7). In esecuzione della citata legge è stato emesso il D.Lgs. n.112 del 31 marzo 1998 che ha elencato le funzioni mantenute dallo Stato in materia di catasto (art.65) ed esercitate anche attraverso l istituzione dell Organismo Tecnico (art.67), nonché quelle da trasferire agli Enti Locali a partire dal 2001 (art.66). Il suddetto D.Lgs.vo n.112 ha inoltre previsto che i Comuni possano provvedere a svolgere i compiti ad essi trasferiti mediante convenzioni con l Organismo Tecnico, successivamente identificato nell Agenzia del Territorio dall art.64 del D.Lgs. n.300 del 30 luglio 1999 con il quale la stessa Agenzia è stata costituita. L entità delle risorse collegate all operazione di decentramento ha avuto invece il seguente iter normativo: un primo D.P.C.M. del 19 dicembre 2000 (G.U. n.48 del 27 febbraio 2001), ha individuato a livello nazionale le risorse da trasferire ai Comuni nella misura di addetti e Euro/anno di 6

7 finanziamenti, di cui Euro per investimenti e Euro per spese di funzionamento. Queste ultime risorse non includono il costo delle retribuzioni delle unità di personale, il cui valore (nell anno 2000) è stato stimato pari a circa Euro/anno. un secondo D.P.C.M. del 21 marzo 2001 (G.U.n.145 del 25 giugno 2001), ha ridistribuito a livello provinciale le risorse individuate con il primo D.P.C.M. (fig.1) successivi D.P.C.M. definiranno in modo puntuale le risorse da trasferire in modo proporzionale alla popolazione, a ciascun Comune che si avvarrà della facoltà di esercitare direttamente, in forma singola od associata, le funzioni catastali senza ricorrere alla convenzione con l Agenzia. Risorse individuate per la provincia di Ferrara dal D.P.C.M. del 21 marzo 2001 risorse umane investimenti spese funzionamento , ,52 relativi stipendi figura 1 A fronte del trasferimento fisico delle risorse umane dall Agenzia ai Comuni lo Stato provvederà anche al trasferimento, dal proprio bilancio a quello dei Comuni, delle competenze relative alle retribuzioni del personale, maturate alla data del trasferimento stesso. L incidenza complessiva delle risorse da trasferire al singolo Comune, ovvero all aggregazione dei Comuni se costituita, potrà essere ricavata in proporzione alle risorse individuate dal D.P.C.M. del 21 marzo Alla promulgazione dei DPCM si affianca la pubblicazione del manuale operativo del piano di decentramento che meglio chiarisce gli aspetti operativi e procedurali del decentramento. 7

8 Entrando nel merito si prospettano le seguenti possibilità di scelta: DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI CATASTALI Opzioni di attivazione Assunzione diretta delle funzioni catastali BACK OFFICE Convenzione con l Agenzia del Territorio BACK OFFICE POLO in forma singola POLO in forma associata Unità di consultazione FRONT OFFICE Unità di consultazione FRONT OFFICE Dove: Polo è l ufficio catastale completo che serve uno o più Comuni aggregati in un associazione/unione e svolge tutte le attività catastali conferite agli Enti locali ( conservazione, consultazione ed aggiornamento). Esso avrà sede presso il Comune o l associazione/unione di Comuni o il Comune individuato come capofila. Unità di Consultazione è un ufficio del Comune eventualmente dotato di sportello che espleta solo attività di consultazione (visure e certificati) dei dati catastali. Nel primo caso il percorso è intrapreso da quei Comuni che, singolarmente (popolazione superiore ai abitanti) o in forma associata, decidono di assumere la totalità delle funzioni catastali erogando anche i relativi servizi di sportello. Optando per questa soluzione il Comune sceglie in pratica di divenire attore consapevole del proprio futuro politico amministrativo. Pertanto il cittadino si rivolgerà presso il Polo per qualunque operazione catastale. Sarà cura del Polo conservare gli archivi cartacei degli atti relativi al proprio ambito territoriale. 8

9 Nel secondo caso, invece, i Comuni che non intendano assumere le funzioni catastali, hanno la possibilità di definire e sottoscrivere l apposita convenzione con l Agenzia del Territorio (ai sensi dell art.64 del D.Lgs 300/99) che svolgerà per loro le funzioni catastali, con servizi ed oneri da definire nell ambito del rapporto convenzionale. Sistema Informativo In ambedue le scelte il Comune sarà collegato alla banca dati informatica per la gestione automatizzata delle proprie informazioni catastali. La Direzione Centrale, in previsione, ha adottato un piano di potenziamento dell infrastruttura informatica per poter servire in modo efficiente tutti i Comuni. Il piano, in una prima fase, collegherà i Comuni alla banca dati informatica, attualmente localizzata presso gli uffici dell Agenzia, fornendo localmente tutte le funzionalità per i servizi catastali. In una seconda fase si prevede la possibilità di delocalizzare porzioni di banca dati direttamente presso i Comuni, permettendo un interscambio informativo con l Agenzia, necessario comunque per garantire l unitarietà dell anagrafe immobiliare nazionale e le attività di controllo. La fase operativa del Decentramento si avvierà con la sottoscrizione di un protocollo d intesa finalizzato a regolare il processo di trasferimento e a definire la quota di risorse (umane e finanziarie) coinvolte nello stesso. Il processo di trasferimento si concluderà formalmente con la pubblicazione dell apposito D.P.C.M. che formalizzerà il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie dall Agenzia ai Comuni. Fasi di attivazione del Polo Catastale Il processo di attivazione di un Polo Catastale è esaustivamente descritto nel manuale operativo, e in questa sede può essere così sintetizzabile: o Gestione della comunicazione operazioni preliminari di informazione e consultazione fra Agenzia e Comuni predisposizione degli atti e delle procedure di attivazione; o Attivazione del Polo Coordinamento dell Agenzia relativo alle risorse umane, formazione del personale, logistica (allestimenti dei locali archivi collegamenti informatici ecc.); o Supporto post avviamento Attività di help per insorte problematiche procedurali o informatiche. Lo schema esemplificativo (tabella 1) illustra una simulazione di costi annuali, stimati in base al modello virtuale - organizzativo attuale degli uffici provinciali dell Agenzia, per l avviamento di un Polo Catastale Unità Funzionale Minima (UFM) di circa abitanti. 9

10 Il dimensionamento è realizzato per una struttura minima funzionale di 5 unità di personale. I costi complessivi per la costituzione e gestione di un Polo escluso allestimento locali e dotazioni informatiche di base ammontano a circa ,00 annui. Per un Polo di tali dimensioni sono trasferite dall Agenzia 4 delle 5 risorse umane necessarie e 3 delle 4 postazioni informatiche. Lo schema evidenzia anche la quota dei costi, di competenza dei Comuni, che in parte potranno essere coperti con i trasferimenti finanziari dall Agenzia ai Comuni. Nel nostro esempio, vengono trasferite a favore del Polo risorse finanziarie per ,00 annui (tutti gli anni a partire dall emanazione del DPCM), a parziale copertura delle spese di gestione corrente dell ufficio. Di conseguenza rimangono al Comune oneri integrativi di circa ,00 per la retribuzione del personale integrativo e per le spese di attrezzaggio dei locali e di gestione dell ufficio. Costo presunto della convenzione In alternativa al Polo, il Comune può decidere di firmare la Convenzione con l Agenzia del Territorio. In questo caso il Comune rinuncia alla quota di risorse ad esso destinate, in base al DPCM del 19/12/2000 e si impegna a corrispondere i maggiori oneri generati nell Agenzia dalla perdita di economie di scala pari a 1,2 /abitante, nell ipotesi di un livello di decentramento pari al 70% della popolazione. Il suddetto costo unitario potrà variare a livello provinciale, anche in relazione alle risorse messe a disposizione per ciascuna Provincia dal DPCM del 21marzo

11 COSTI ANNUALI UNITA FUNZIONALE MINIMA DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE tabella 1 11

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13 2. LE AGGREGAZIOI DI COMUNI Gli unici dati certi da cui attingere per la stesura dello studio di fattibilità sono gli importi forniti dall Agenzia del Territorio di Ferrara in merito alla quantificazione delle procedure e visure effettuate per tutta la provincia nell anno 2002 (vedi tabella 2). AGENZIA DEL TERRITORIO MACROPROCESSO Servizi catastali e cartografici PROCESSO Accettazione NCT e NCEU ANNO 2002 Unità di FAMIGLIA PRODOTTI misura Tipi accettati con procedura Pregeo Domande di voltura su supporto cartaceo (in provincia) Domande di voltura su supporto cartaceo (fuori provincia) Istanze di aggiornamento e rettifica NCT e NCEU accettate Richieste di correzione database NCT e NCEU accettate Anno 2002 Tipi Domande Domande 813 Istanze Richieste Aggiornamento Unità immobiliari classate ed NCEU con inserite in atti con procedura U.I.U. procedura DOCFA DOCFA Visure e certificati Visure e certificati catastali Visure e catastali automatizzati certificati automatizzati Visure e Visure cartacee Visure certificati catastali Certificati catastali cartacei Certificati cartacei tabella 2 Non è invece stata fornita la medesima quantificazione ripartita per singolo comune, per cui si presenta molto ardua la ripartizione dei costi e degli introiti sulla base degli atti effettivamente trattati. 13

14 L ulteriore certezza da cui partire è la suddivisione del territorio nelle cinque aggregazioni (vedi figura 2) con relativa popolazione. Comune di Ferrara Abitanti Aggregazione Mandamento Abitanti Aggregazione Basso Ferrarese Abitanti Aggregazione Alto Ferrarese Abitanti Aggregazione Zona Sud Abitanti Figura 2 Altro dato fornito dall Agenzia del Territorio è il censimento relativo alla quantificazione all NCEU delle unità immobiliari e all NCT delle particelle del catasto terreni suddiviso per ogni comune. Si è quindi potuto predisporre una suddivisione degli atti catastali sia per singolo Comune sia per aggregazione di Comuni al fine di quantificare annualmente il carico di lavoro corrispondente ad ogni aggregazione di comuni/polo Catastale. I risultati sono riportati nella successiva tabella 3. 14

15 Aggregazion e ZONA SUD Aggregazione MANDAMENT O Aggregazione ALTO FERRARESE Aggregazione BASSO FERRARESE FERRARA RIPARTIZIONE ATTI CATASTALI PER COMUNE E PER AGGREGAZIONE DI COMUNI UNITA ABITANTI PER IMMOBILIARI AGGREGAZIONE URBANE COMUNI DELLA PROVINCIA PARTICELLE CATASTO TERRENI Città di Ferrara TOTALI Codigoro Comacchio Goro Lagosanto Massafiscaglia Mesola Migliarino Migliaro TOTALI Bondeno Cento Mirabello Poggio Renatico Vigarano S.Agostino TOTALI Berra Copparo Formignana Iolanda Ro Ferrarese Tresigallo TOTALI Argenta Portomaggiore Masi Torello Ostellato Voghiera TOTALI Tabella 3 Questi dati assumono rilevante peso nella determinazione del più idoneo modello di decentramento fra Polo associato o in forma singola, dove la costante sono gli atti trattati su cui valutare le risorse umane necessarie e la loro qualifica, la strumentazione, gli introiti e quant altro. Dall analisi dei dati sopra riportati ed entrando nello specifico, è facilmente evidenziabile che il maggior peso nella trattazione degli atti catastali è da attribuirsi alla parte urbana e di conseguenza nello screening delle percentuali di incidenza per comune da utilizzare nel prosieguo. Al fine 15

16 di quantificare le risorse umane e le postazioni informatiche realmente necessarie è stata data la massima considerazione alle particelle urbane (100%), come meglio si evince dalla tabella 4. CALCOLO PERCENTUALE DI RIPARTIZIONE comuni particelle u. i. particelle u. i. NCEU NCT NCEU NCT peso % peso % ripartizione n n % ARGENTA ,00% 5,47% 5,47% BERRA ,00% 1,57% 1,57% BONDENO ,00% 4,08% 4,08% CENTO ,00% 6,37% 6,37% CODIGORO ,00% 3,34% 3,34% COMACCHIO ,00% 14,56% 14,56% COPPARO ,00% 4,87% 4,87% FERRARA ,00% 36,68% 36,68% FORMIGNANA ,00% 0,78% 0,78% GORO ,00% 0,85% 0,85% JOLANDA DI S ,00% 0,80% 0,80% LAGOSANTO ,00% 1,09% 1,09% MASI TORELLO ,00% 0,63% 0,63% MASSAFISCAGLIA ,00% 1,00% 1,00% MESOLA ,00% 1,84% 1,84% MIGLIARINO ,00% 1,05% 1,05% MIGLIARO ,00% 0,65% 0,65% MIRABELLO ,00% 0,94% 0,94% OSTELLATO ,00% 1,70% 1,70% POGGIORENATICO ,00% 1,98% 1,98% PORTOMAGGIORE ,00% 3,21% 3,21% RO FERRARESE ,00% 0,97% 0,97% SANT'AGOSTINO ,00% 1,66% 1,66% TRESIGALLO ,00% 1,32% 1,32% VIGARANO M ,00% 1,67% 1,67% VOGHIERA ,00% 0,93% 0,93% ,00% 100,00% 100,00% Tabella 4 Nella successiva trattazione delle varie soluzioni di Polo proposte, verranno utilizzati i dati sopra riportati per confrontarli con l Unità Funzionale Minima consigliata dall Agenzia del Territorio. Le percentuali di ripartizione calcolate, riferite ad ogni singolo Comune (tabella 4), vengono quindi utilizzate per scorporare i dati delle lavorazioni annuali dell intera provincia (tabella 1) e riferirli ad ogni Comune o aggregazione di Comuni. Verrà quindi ricavato per ogni Comune il carico di lavoro riferito a visure, frazionamenti e volture da confrontare con la dotazione prevista per l Unità 16

17 Funzionale Minima e calibrare la dimensione di ogni soluzione di Polo Catastale proposta ( tabelle di raffronto). Da ultima si è predisposta la tabella 5 che suddivide, secondo il D.P.C.M. del 19 dicembre 2000 ed il successivo D.P.C.M. del 21 marzo 2001, le risorse finanziarie ed umane in base alla popolazione di ogni singolo Comune. Le ultime tre colonne della tabella 5 mettono a confronto le tre soluzioni che di seguito andremo ad analizzare nello specifico e precisamente: Costituzione di un unico POLO PROVINCIALE ; Costituzione di CINQUE POLI ; Costituzione di DUE POLI. Tabella 5 17

18 PRIMA SOLUZIONE 18

19 3. SIMULAZIONE COSTI POLO PROVINCIALE Il metodo utilizzato per quantificare, il più correttamente possibile, le risorse umane da destinare al POLO UNICO PROVINCIALE prende in esame tre casi ed il dimensionamento viene quantificato sulla media degli stessi. TABELLA DI RAFFRONTO COMUNE POLO PROVINCIALE % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE Tutti i Comuni Totale Polo U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane 1 caso : Le risorse umane previste in Decentramento dall Agenzia del Territorio a livello provinciale secondo il D.P.C.M. marzo 2001 sono caso : Utilizzazndo i dati cui alla tabella di raffronto si calcolano i rapporti tra i dati provinciali intesi come popolazione, u.i.u, particelle, volture, atti di frazionamento e visure e i dati dell U.F.M;, di questi sei parametri si scarta il valore max e minimo e dei rimanenti quattro dati si predispone la media. Il parametro ottenuto è 6,09 quindi : tecnici U.F.M. n.5 x 6,09 = 30,45 risorse umane complessive 3 caso : Parametro ricavato dal rapporto tra popolazione dell intera provincia e l U.F.M. composta da abitanti. Il parametro ottenuto è 6,16 quindi : tecnici U.M.F. n. 5 x 6,16 = 30,80 risorse umane complessive Facendo la media dei valori dei tre casi sopra riportati si desume la struttura minima del Polo Provinciale che in questo caso ammonta a : 28,08 risorse umane complessive Se applichiamo a tale valore un abbattimento del 5%, dovuto alle economie di scala generate dalla gestione complessiva, possiamo ridurre le risorse umane a 26,68 risorse umane complessive 19

20 Concludendo la struttura minima del Polo Provinciale sarà quindi formata da 27 tecnici e precisamente. - n.23 tecnici forniti dall Agenzia; - n. 4 tecnici forniti dall aggregazione dei Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Anche in questo caso non vi sono indicazioni dall Agenzia del Territorio in quanto la dotazione di postazioni informatiche viene rimandata alla predisposizione dello studio congiunto tra Comune o Aggregazione di Comuni e T.F.D. ( Task Force Decentramento) e conseguente Atto di Decentramento. Per la previsione è stato utilizzato il rapporto ricavato dal Manuale Operativo piano decentramento per la Provincia di Ancona e precisamente: Provincia di Ancona: Risorse umane trasferite n.43 / Risorse Informatiche n.33 = 0,77 (rapporto) Applicato alla Provincia di Ferrara: Risorse trasferite n. 23 x 0,77 = 17,71 approssimate per eccesso a n.18 postazioni Informatiche quota Agenzia. Locali Per la quantificazione dei locali ad uso ufficio si è utilizzato il parametro fornito dall Agenzia del Territorio che prevede mq. 20 per ogni impiegato; per quanto riguarda le superfici da destinare ad archivi si è utilizzata la formula come suggerito nel Manuale Operativo. UFFICI mq. 20 x n. 27 tecnici = mq. 540 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 925 Totale mq = 1500 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Utilizzando le informazioni del Manuale Operativo per lo studio del Polo da abitanti e predisponendo una proporzione si sono ricavati i dati per il Polo Provinciale e quindi avremo : : 10,5 = : x da cui x = 0,647 20

21 COSTI ANNUALI POLO PROVINCIALE DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A4 Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

22 SECONDA SOLUZIONE 22

23 4. SIMULAZIONE COSTI CINQUE POLI Al metodo utilizzato per quantificare il più correttamente possibile le risorse umane da destinare ad ognuno dei cinque Poli catastali, in cui si prevede di suddividere il territorio provinciale, si applica la norma suggerita dall Agenzia del Territorio che consiglia di non scendere al disotto di un livello minimo di risorse umane, di cui all U.F.M., per non compromettere il buon funzionamento dell ufficio anche in presenza di limitate dimensioni del POLO o del bacino di utenza. Il bacino di utenza minimo consigliato è di abitanti e di cinque risorse umane in decentramento. Si è altresì tenuto conto dell esperienza maturata dal Polo di S.Giovanni in Persiceto (Bo), che riguarda l aggregazione di sei comuni con un bacino di utenza di circa abitanti. Tale Polo è composto da 5 tecnici che hanno trattato nell anno 2002 n atti e procedimenti (tipi mappali frazionamenti denunce di nuova costruzione e variazione visure estratti di mappa certificazioni volture e istanze). La quantità dei dati trattati per S.Giovanni in Persiceto verrà confrontata con quanto prevista dalla normativa, proposto in tabella 5. Quindi la composizione del Polo verrà proporzionalmente aumentata tenendo conto dei dati specifici riferiti a singola aggregazione rapportati all unità funzionale minima (tipi mappali frazionamenti denunce di nuova costruzione e variazione visure estratti di mappa certificazioni volture e istanze). Se i procedimenti e/o atti del Polo saranno superiori a quelli previsti dall U.F.M., la struttura minimale di 5 tecnici verrà aumentata parametrandola all esperienza di S.Giovanni in Persiceto. Per la soluzione in oggetto vengono individuati: 4.1 POLO Basso Ferrarese 4.2 POLO Alto Ferrarese 4.3 POLO Mandamento 4.4 POLO Zona Sud 4.5 POLO Ferrara 23

24 4.1 POLO BASSO FERRARESE Il metodo utilizzato per quantificare le risorse umane del Polo Basso Ferrarese ripropone le stesse considerazioni e conteggi utilizzati per la quantificazione di risorse umane per il Polo Provinciale oltre ai suggerimenti dell Agenzia del Territorio ed ai dati concreti dell esperienza di S. Giovanni in Persiceto precedentemente esposti. COMUNE TABELLA DI RAFFRONTO POLO BASSO FERRARESE % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE Codigoro 3, Comacchio 14, Goro 0, Lagosanto 1, Massafiscaglia 0, Mesola 1, Migliarino 1, Migliaro 0, Totale Polo 23, U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 la quantità suggerita per il POLO è di n.7 tecnici e precisamente: - n. 5 fornite dall Agenzia; - n. 2 fornite dall aggregazione di Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Dalla tabella 5 le postazioni informatiche per il POLO ammontano a n.4. Locali Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 UFFICI mq. 20 x n. 7 tecnici = mq. 140 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 195 Totale mq. 335 = 350 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap : 10,5 = : x da cui x = 0,135 24

25 COSTI ANNUALI POLO BASSO FERRARESE DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

26 4.2 POLO ALTO FERRARESE Il metodo utilizzato per quantificare le risorse umane del Polo Alto Ferrarese ripropone le stesse considerazioni e conteggi utilizzati per la quantificazione di risorse umane per il Polo Provinciale oltre ai suggerimenti dell Agenzia del Territorio ed ai dati concreti dell esperienza di S. Giovanni in Persiceto precedentemente esposti. TABELLA DI RAFFRONTO COMUNE POLO ALTO FERRARESE % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE Bondeno 4, Cento 7, Mirabello 0, Poggiorenatico 1, Vigarano M. 1, S.Agostino 1, Totale Polo 18, U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 la quantità suggerita per il POLO è di n.6 tecnici e precisamente: - n. 4 fornite dall Agenzia; - n. 2 fornite dall aggregazione di Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Dalla tabella 5 le postazioni informatiche per il POLO ammontano a n.3. Locali Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 UFFICI mq. 20 x n. 6 tecnici = mq. 120 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 175 Totale mq. 295 = 300 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Tenuto conto delle considerazioni di cui al punto : 10,5 = : x da cui x = 0,121 26

27 COSTI ANNUALI POLO ALTO FERRARESE DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

28 4.3 POLO MANDAMENTO Il metodo utilizzato per quantificare le risorse umane del Polo Mandamento ripropone le stesse considerazioni e conteggi utilizzati per la quantificazione di risorse umane per il Polo Provinciale oltre ai suggerimenti dell Agenzia del Territorio ed ai dati concreti dell esperienza di S. Giovanni in Persiceto precedentemente esposti. TABELLA DI RAFFRONTO COMUNE POLO MANDAMENTO % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE Berra 1, Copparo 4, Formignana 0, Iolanda 0, Ro 0, Tresigallo 1, Totale Polo 10, U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 la quantità suggerita per il POLO è di n.5 tecnici e precisamente: - n. 2 fornite dall Agenzia; - n. 3 fornite dall aggregazione di Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Dalla tabella 5 le postazioni informatiche per il POLO ammontano a n.2. Locali Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 UFFICI mq. 20 x n. 5 tecnici = mq. 100 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 100 Totale mq. 200 = 250 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Tenuto conto delle considerazioni di cui al punto : 10,5 = : x da cui x = 0,06 28

29 COSTI ANNUALI POLO MANDAMENTO DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

30 4.4 POLO ZONA SUD Il metodo utilizzato per quantificare le risorse umane del Polo Zona Sud ripropone le stesse considerazioni e conteggi utilizzati per la quantificazione di risorse umane per il Polo Provinciale oltre ai suggerimenti dell Agenzia del Territorio ed ai dati concreti dell esperienza di S. Giovanni in Persiceto precedentemente esposti. TABELLA DI RAFFRONTO COMUNE POLO ZONA SUD % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE Argenta 5, Portomaggiore 3, Masi Torello 0, Ostellato 1, Voghiera 0, Totale Polo 11, U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 la quantità suggerita per il POLO è di n.5 tecnici e precisamente: - n. 3 fornite dall Agenzia; - n. 2 fornite dall aggregazione di Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Dalla tabella 5 le postazioni informatiche per il POLO ammontano a n.2. Locali Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 UFFICI mq. 20 x n. 5 tecnici = mq. 100 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 120 Totale mq. 220 = 250 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Tenuto conto delle considerazioni di cui al punto : 10,5 = : x da cui x = 0,082 30

31 COSTI ANNUALI POLO ZONA SUD DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche stampante A4 Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

32 4.5 POLO FERRARA Il metodo utilizzato per quantificare le risorse umane del Polo Ferrara ripropone le stesse considerazioni e conteggi utilizzati per la quantificazione di risorse umane per il Polo Provinciale oltre ai suggerimenti dell Agenzia del Territorio ed ai dati concreti dell esperienza di S. Giovanni in Persiceto precedentemente esposti. TABELLA DI RAFFRONTO COMUNE POLO FERRARA % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE Ferrara 36, Totale Polo 36, U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 la quantità suggerita per il POLO è di n. 11 tecnici e precisamente: - n. 9 fornite dall Agenzia; - n. 2 fornite dall aggregazione di Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Dalla tabella 5 le postazioni informatiche per il POLO ammontano a n.7. Locali Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 UFFICI mq. 20 x n. 11 tecnici = mq. 220 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 345 Totale mq. 565 = 600 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Tenuto conto delle considerazioni di cui al punto : 10,5 = : x da cui x = 0,241 32

33 COSTI ANNUALI POLO FERRARA DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERITE UNITARIO COMPLESSIVO Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A4 Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

34 TERZA SOLUZIONE 34

35 5. SIMULAZIONE DUE POLI La soluzione in argomento prende in considerazione l attivazione di due Poli, uno costituito dalla città di Ferrara e l altro costituito da tutti i restanti 25 comuni della provincia. 5.1 Polo Ferrara Per quanto riguarda il Polo di Ferrara valgono le considerazioni precedentemente illustrate e sintetizzate nello schema Costi Polo Ferrara 5.2 Polo con i restanti Comuni Il metodo utilizzato per quantificare le risorse umane dei Due Poli ripropone le stesse considerazioni e conteggi utilizzati per la quantificazione di risorse umane del Polo Provinciale. TABELLA DI RAFFRONTO COMUNE POLO ESCLUSO CITTÀ' DI FERRARA % PRODOTTI incidenza u.i.u. particelle volture frazionamenti visure POPOLAZIONE 25 Comuni 63, Totale Polo 63, U.M.F (*) (*) Unità Minima Funzionale come da manuale operativo del decentramento Risorse umane 1 caso Le risorse umane previste dall Agenzia del Territorio sono caso Utilizzando i dati della tabella di raffronto, si calcolano i rapporti tra i dati di popolazione, u.i.u, particelle, volture, atti di frazionamento e visure e i dati dell U.F.M.; di questi sei parametri viene scartando il max ed il minimo e dei rimanenti quattro dati ne si predispone la media. Il parametro ottenuto è di 3,69 quindi : tecnici n.5 x 3,69 = 18,45 risorse umane complessive 35

36 3 caso Parametro ricavato dal rapporto tra popolazione e l U.F.M. composta da abitanti Il parametro ottenuto è 3.87 ( / ) quindi : tecnici n. 5 x 3,87 = 19,35. Facendo la media dei tre valori sopra calcolati si troverà la struttura minima di risorse umane del Polo formato da tutti i Comuni escluso Ferrara che ammonta a 17,27 tecnici. La struttura minima del Polo dei Comuni escluso Ferrara sarà formata da 18 tecnici e precisamente. - n.14 tecnici forniti dall Agenzia; - n. 4 tecnici forniti dall aggregazione dei Comuni. Postazioni Informatiche in quota Agenzia Dalla tabella 5 le postazioni informatiche per il POLO ammontano a n.11. Locali Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap. 3 UFFICI mq. 20 x n. 18 tecnici = mq. 360 ARCHIVI Sa* = Na**/400 = mq. 580 Totale mq. 940 = 950 * spazio da adibire ad archivio espresso in mq ** bacino utenza servito dall ufficio Attrezzaggio informatico Tenuto conto delle considerazioni di cui al cap : 10,5 = : x da cui x = 0,406 36

37 COSTI ANNUALI POLO ESCLUSO FERRARA DESCRIZIONE SPESA (In corsivo gli investimenti) Q.TA' SUGGERIT E UNITARIO COMPLESSIV O Q.TA' FORNITE DALL' AGENZIA AGENZIA Q.TA' FORNITE DAL COMUNE COMUNE Personale Dotazioni informatiche comune Postazioni informatiche + stampante A4 Licenze SW grafico Stampante A Fotocopiatrice A Scanner A3/A Hub 12 porte Router Dotazioni informatiche Agenzia (quota) Kit di interfacciamento per il Comune: Router, PC access Server, Firewall, linea ISDN (quota parte per un polo di abitanti) 0, , Attrezzaggio informatico Allestimento locali (cablaggio strutturato per ogni postazione + installazione quadri elettrici ed armadi rack) Manutenzione annuale HW SW (canone mensile) Canone e costi collegamenti telematici Locali Affitto locali (q.ta in mq) Attrezzaggio locali (mobilia) Spese varie Spese di servizio (luce, telefono) Cancelleria (carta, toner stampanti) Spese di pulizia TOTALE ARROTONDATO Risorse finanziarie trasferite dall'agenzia (quota di 59 M. di euro) TOTALE COMPETENZE

38 QUARTA SOLUZIONE 38

39 6. CONVENZIONE Considerato che il Comune di Ferrara ha già deliberato di scegliere il percorso di Decentramento completo e quindi di attivare il POLO, il parametro del costo della convenzione ipotizzato dall Agenzia del Territorio, per una popolazione di almeno il 70% richiamato sopra, non potrà essere rispettato. Conseguentemente la quota di 1,2 /abitante di maggiori oneri a carico dei Comuni sarà da concordare con l Agenzia del Territorio in sede di Convenzione, e sicuramente aumenterà in conseguenza del mancato rispetto del parametro. Il costo quindi a priori non esattamente quantificabile, si può solo ipotizzare sulla base delle indicazioni contenute nel Manuale Operativo per il decentramento. Tenuto conto altresì che oltre al Comune di Ferrara altri Comuni riuniti in aggregazione hanno già manifestato l intenzione con delibera di orientamento di attivare il Polo, il costo della convenzione per una popolazione residua di circa il 30%, potrebbe essere proporzionalmente per i restanti Comuni pari a: 2,00 / abitante 39

40 40

41 7. FRONT-OFFICE Nella simulazione dei costi per le varie soluzione di decentramento delle funzioni catastali, dal POLO PROVINCIALE alla costituzione di 2 o 5 POLI CATASTALI o infine alla CONVENZIONE Comune Agenzia, non è stato inserito il costo dell attività di Front Office, unità che espleta attività di consultazione (visure e certificati) dei dati catastali e ricezione pratiche di aggiornamento. Il Front-Office o unità di consultazione è una struttura tecnico funzionale all interno di ogni singolo Comune, attraverso cui è possibile esercitare le funzioni catastali; in particolare: consultazione della banca dati per i compiti istituzionali del Comune; servizio di visura e certificazione dei dati catastali a favore dei cittadini, dei professionisti e delle imprese; estrazione diretta dei dati all attualità, per l integrazione del sistema informativo territoriale comunale; ricezione pratiche di aggiornamento PREGEO e DOCFA da inviare al POLO per la trattazione. Per la gestione dell unità di consultazione/front Office è possibile ipotizzare l impiego di un solo addetto già inserito nell organizzazione comunale. Quest ultima considerazione risolverebbe non solo un problema di risorse finanziarie, per il Comune, ma anche i problemi connessi alla gestione di ferie, permessi e malattia. Per il Front Office è necessaria una conoscenza tecnica che in condizioni ordinarie si acquisisce in una settimana di affiancamento all Ufficio Provinciale del Territorio. Essendo la gestione dello sportello a cura del Comune possiamo ipotizzare un valore standard che andrà a sommarsi costantemente ad ogni soluzione proposta. Concludendo per ogni postazione ex novo di Front Office da attivarsi presso ogni singolo Comune facente parte del Polo, si deve prevedere un costo annuo di personale, software ed hardware di ,00. 41

42 42

43 8. TEMPI DI ATTIVAZIONE DEL POLO CATASTALE A seguito della decisione politica di attivazione del decentramento delle funzioni catastali con scelta del POLO, ovvero dall avvenuta assunzione dell apposita Delibera di Consiglio Comunale, è possibile procedere ad una programmazione per fasi dei tempi necessari per l attivazione del Decentramento. Formalizzata quindi la decisione di decentramento delle funzioni catastali ai Comuni è possibile la costituzione del gruppo operativo provinciale di lavoro finalizzato alla predisposizione del Progetto piano di decentramento che svolgerà le di seguito elencate attività: 1. identificazione risorse umane; 2. separazione archivi cartacei; 3. formazione del personale; 4. implementazione sistema informatico; 5. allestimento locali comunali; 6. trasferimento fisico dell ufficio e avvio attività decentrata. ATTIVITA' mese 1 mese 2 mese 3 mese 4 1 identificazione risorse umane 2 separazione archivi cartacei 3 formazione del personale 4 implementazione sistema informatico 5 allestimento locali comunali 6 trasferimento fisico dell'ufficio 7 avvio attività decentrata 43

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45 9. CRITICITÀ 1. Il processo di decentramento delle funzioni catastali agli Enti locali si sta sviluppando in un contesto generale di complessiva incertezza. Sono ben note le difficoltà operative connesse alla realizzazione dei dispositivi normativi a base del decentramento (Decreti Legislativi n. 112/98 e n.300/99 e relativi DPCM di attuazione). 2. Ogni processo di decentramento comporta inevitabilmente la perdita di economie di scala che un organizzazione centralizzata riesce ad ottenere. Tali diseconomie nella gestione del catasto, nell ambito di Comuni territorialmente limitati, sono tanto inferiori quanto più ampio è il bacino d utenza servito. 3. Gestione dei problemi sindacali: nel documento dell 8 marzo 2002 l R.S.U. manifesta preoccupazione nelle problematiche derivanti dal decentramento delle funzioni catastali ai Comuni. A tal proposito il sopra citato documento è stato inviato, dalla R.S.U. dell Agenzia del Territorio Ufficio Provinciale di Ferrara a tutti i Sindaci della provincia, al Ministro dell Economia e Finanze, al Sottosegretario di Stato Ministero delleconomia e Finanze con delega al Territorio, al Dipartimento delle Politiche Fiscali, al Direttore dell Agenzia del Territorio (Roma), al Direttore compartimentale dell Emilia Romagna-Marche (Bologna), al Direttore dell Agenzia del Territorio ufficio provinciale di Ferrara e all Amministrazione Provinciale di Ferrara 4. Occorre porre molta attenzione al problema della fornitura e assistenza SOFTWARE della rete e dell HARDWARE con SOGEI. Nei costi del polo non si fa menzione di contratti di assistenza con SOGEI. 5. Dall esperienza del POLO di S.Giovanni in Persiceto si possono trarre le seguenti considerazioni: a. nel documento di Convenzione di decentramento si consiglia di prevedere, per almeno il primo anno, un rapporto di consulenza di un funzionario dell Agenzia, presso la sede del Polo poiché non risulta conveniente pensare di gestire a livello decentrato: i casi complessi e le operazioni di collaudo che richiedono attrezzi e competenze particolari; b. Massima funzionalità degli spazi, legata alla necessità di trasferire presso i Poli gli archivi cartacei del Catasto; c. Immediato e approfondito aggiornamento professionale del personale per definire e portare a soluzione il contenzioso catastale d. Prevedere la partecipazione anche dei tecnici comunali agli aspetti accertativi delle rendite catastali proposte, che comunque rimangono a carico dell Agenzia del Territorio; 45

46 e. Il progetto di POLO conseguente alla scelta dei Comuni, dovrà essere accompagnato da una ipotesi di formazione per i dipendenti comunali o per i tecnici da assumere destinati agli uffici decentrati. Aspetto strategico per l attuazione del decentramento. f. Una riflessione da approfondire è legata alle entrate conseguenti l esercizio della funzione decentrata. La valutazione relativa agli incassi dello sportello può portare alla proposta della eventuale attribuzione di parte degli incassi all Ente locale, come tuttora previsto dalla Legge 133/94 art.9 commi 12 e seguenti. Coefficiente correttivo A fronte delle criticità riportate si propone di applicare un coefficiente correttivo, da rapportare alla popolazione, al fine di avvicinare il più possibile il costo teorico a quello concreto e reale. Il coefficiente tiene conto in particolare : 1. dei contratti di manutenzione annuale hardware con SOGEI circa ,00 annuo; 2. licenze d uso di programmi circa 5.000,00 annuo; 3. della consulenza con funzionario di elevata esperienza presso il POLO circa ,00 annuo; 4. acquisto di hardware circa ,00 annuo; 5. prestazioni di servizi (utenze, pulizie locali, informazione, pubblicità etc) circa ,00 annuo. Complessivamente il Polo avrà un aumento di costi di circa ,00 che parametrato anch esso in funzione della popolazione viene inserito nella successiva tabella 6 di sintesi ed andrà sommato al costo del Polo a carico dei Comuni. 46

47 47

48 10. POSITIVITA I vantaggi principali del progetto di trasferimento ai Comuni sono: indubbi vantaggi per i cittadini e per i tecnici per i quali si riducono i tempi di attesa e di trasferimento, con conseguenti benefici economici; opportunità di avere sotto controllo un insieme di dati aggiornati di enorme utilità per le politiche tributarie e per la riscossione dell ICI; maggior introito I.C.I. dovuto al fatto che i dati sulle rendite catastali potranno essere meglio verificate e quindi sarà minore la possibilità di evasione ; maggior controllo sulle rendite catastali dei nuovi edifici vista la vicinanza dell ufficio al territorio interessato e la possibilità di correlarsi con i dati in possesso degli uffici dell edilizia privata; implementazione dei Sistemi informativi territoriali comunali attraverso l introduzione del livello tematico catastale per agevolare l individuazione di lotti edificabili da assoggettarsi a pagamento ICI e per una più rapida emissione dei CDU (problematica della compatibilità dei formati SOGEI con quelli dei SIT); decentramento dei servizi modernizzazione dell amministrazione comunale; riduzione di costi, per i cittadini, di viaggio per le visure e le pratiche catastali; riduzione degli spostamenti, del traffico automobilistico, dei tecnici per raggiungere il capoluogo di provincia; Apertura dello sportello catastale Front Office presso ogni Unità di Consultazione, cioè presso ogni Comune facente parte dell aggregazione, con funzione di consultazione banca dati, visura e certificazione dei dati catastali e ricezione pratiche di aggiornamento Pregeo e Docfa da inviare al Polo per la trattazione. 48

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50 11. SINTESI CONCLUSIVA Lo studio di fattibilità elaborato dal gruppo di lavoro finalizzato a redigere un documento guida che tratti in maniera schematica le problematiche connesse al Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni tengono conto: a. delle difficoltà concretamente incontrate di informazione da parte dell Agenzia del Territorio; b. della non disponibilità dei dirigenti dell ufficio di Ferrara alla partecipazione al gruppo di lavoro che con nota del precisano spiace non poter partecipare alle riunioni in questione. La problematica non è ancora dettagliatamente affrontata neppure a livello ministeriale per cui è prematuro ogni incontro in materia ; c. della carenza normativa per la definizione di alcuni parametri non da ultimo il riconoscimento di una parte degli incassi, quantificato nel 30%, previsto all interno della Legge 133/94 art.9 che però per essere attivato si dovrà attendere un apposito D.P.C.M. A seguito delle difficoltà sopra esplicitate e al fine di formulare le varie soluzioni di decentramento per l attivazione del POLO in maniera prudenziale, gli oneri, non chiaramente precisati in normativa, sono stati previsti a carico dei Comuni, e più precisamente : 1. nelle spese a carico dei Comuni sono state considerati gli oneri per l affitto di locali. La normativa prevede, a fronte di specifici accordi e se non necessari, il trasferimento ai Comuni, dei beni immobili da destinare agli archivi cartacei ed alle attività diverse dal front-office. Ciò secondo quanto espressamente previsto all art.7, primo comma della Legge 15 marzo 1997 n.59, dall articolo 7 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.112 e dall articolo 5 del D.P.C.M. 19 dicembre 2000; 2. nel coefficiente correttivo è stato considerato l onere di una consulenza e/o dirigenza; 3. non sono state considerate le entrate conseguenti l esercizio della funzione decentrata come previsto dalla Legge 133/94 art.9 commi 12 e seguenti. 50

51 Utilizzando la tabella 3 si possono ipotizzare le entrate conseguenti all esercizio delle funzioni decentrate a livello provinciale. Tenuto conto che le imposte per bolli continueranno ad andare allo Stato (erario), i tributi speciali invece potrebbero passare per un terzo ai Comuni. Inoltre, se entra in vigore tale norma è previsto anche che i Comuni aumentino, se lo vogliono, fino al 20% le tariffe (costo unitario). PROSPETTO INCASSI ANNUALI A LIVELLO PROVINCIALE ANNO 2002 PRODOTTO Unità di misura Quantità Costo unitario totale Tipi accettati con procedura Pregeo Domande di voltura su supporto cartaceo (in provincia) Domande di voltura su supporto cartaceo (fuori provincia) Istanze di aggiornamento e rettifica NCT e NCEU accettate Richieste di correzione database NCT e NCEU accettate Unità immobiliari classate ed inserite in atti con procedura DOCFA Visure e certificati catastali automatizzati Tipi , ,72 Domande , ,12 Domande , ,66 Istanze 3382 / / Richieste 1206 / / U.I.U , ,22 Visure / certificati / ,77 / 23, ,59 / 23240,00 Visure cartacee Visure , ,64 Certificati catastali cartacei Certificati , ,50 TOTALE ,45 51

52 TABELLA DI SINTESI Costo Costo / abitante Coefficiente correttivo criticità Totale Costo / abitante Polo Provinciale Polo Provinciale ,00 0,35 0,24 0,59 5 Poli Catastali Polo Basso Ferrarese Polo Alto Ferrarese Polo Mandamento ,00 1,02 1,15 2, ,00 1,24 1,29 2, ,00 3,32 2,28 5,60 Polo Zona Sud ,00 2,05 1,89 3,94 Polo Ferrara ,00 0,67 0,65 1,32 2 Poli Catastali Polo escluso Ferrara ,00 0,85 0,38 1,23 Polo Ferrara ,00 0,67 0,65 1,32 Convenzione Convenzione Catasto Comune 2,00 Tabella 6. Dai parametri individuati, dai dati evidenziati e dai risultati che ne conseguono, il Gruppo di lavoro non può esimersi dall'evidenziare come la costituzione di un unico Polo Provinciale rappresenti la soluzione che meglio soddisfi, unitariamente, la necessità di un omogeneo trattamento dati, la standardizzazione delle procedure, una visione completa del territorio provinciale, una sede unica di trattazione degli aggiornamenti cartografici e, conseguentemente, un'evidente e molto significativa economia di spesa. D altro canto, il Gruppo di lavoro è pienamente consapevole che per l'individuazione della scelta da compiersi, sono rinvenibili anche vari altri parametri di diverso carattere: vicinanza ai luoghi, identificazione territoriale, opportunità gestionali di risorse locali, diversa "visione" di quella che è la politica distributiva dei servizi sul territorio, ed altri la cui identificazione e la cui pesatura, rispetto ai parametri utilizzati per questo studio, si ritiene sia difficilmente ed inadeguatamente apprezzabile da parte di un gruppo tecnico e spetti, invece, in modo più opportuno e congruo, ai decisori politici delle diverse realtà locali. 52

53 53

54 12. INFORMATICA NEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE CATASTO-COMUNE A seguito delle innovazioni normative introdotte dal processo di decentramento in atto ed in coerenza con gli obiettivi statutari dell Agenzia del Territorio è necessario che gli Enti Locali avviino un progetto che consenta l utilizzo dei dati IpoCatastali all interno delle procedure informatiche dell Amministrazione. In particolare, il progetto dovrà essere teso a risolvere le problematiche connesse ai rapporti di collaborazione fra catasto e comuni che in via generale possono essere così sintetizzate: 1. utilizzare le informazioni ipocatastali in modo locale al fine di supportare le attività svolte dai comuni per fornire servizi locali di tipo catastale per le attività di Front Office, Back Office. 2. disporre di archivi ipocatastali (censuari e cartografici) aggiornati ed allineati alla realtà territoriale; 3. correlare gli archivi ipocatastali (censuari e cartografici) a quelli comunali al fine di addivenire ad un anagrafe immobiliare completa e di riferimento per l imposizione fiscale locale e per la gestione del territorio; Ad oggi le soluzioni informatiche utilizzabili: Per il punto 1 le procedure di Sogei, disponibili ad oggi, esclusivamente su server dedicato Catastale a Roma, prevedono che negli uffici del Catasto decentrato girino dei terminali stupidi che scaricano e leggono i dati all interno del server centrale del Catasto. Nessuna operazione relativa all utilizzo di tali dati puo essere svolta. Per i rimanenti punti 2 e 3 e solo possibile utilizzare le basi esportate (a pagamento) effettuate ad una certa data e qundi disallineate dalle banche dati giornalmente gestite. Il nuovo sistema informativo Agenzia del Territorio Anche a Ferrara e in corso la nuova informatizzazione del catasto che per un primo, significativo, insieme di servizi ipo-catastali è già disponibile a livello nazionale. La struttura del nuovo sistema informativo, basata su un modello a tre livelli (tipico delle applicazioni WEB internet) è di seguito schematizzata. 54

55 A fronte di questa nuova architettura, è stata prevista ed è in corso di attuazione, l unificazione logica delle informazioni ipocatastali, considerando il nuovo modello informativo centrato sull oggetto immobiliare, punto di riferimento sul territorio per tutte le informazioni ad esso connesse. L architettura scelta per il nuovo sistema del Catasto è di tipo client/server (a 3 livelli), con poli elaborativi distribuiti per ufficio, ciascuno dei quali basato su: Windows NT come piattaforma di base, sia per server che per client Database ORACLE come contenitore di tutti i tipi di dati Infrastruttura Web per l accesso degli utenti sia interni che esterni, sfruttando per questi ultimi la infrastruttura Internet. Allo scopo di garantire la congruità e la tempestività degli aggiornamenti, tutte le informazioni, siano esse cartografiche, topografiche o censuarie, sono residenti, almeno logicamente, nello stesso database. Il database consente ovviamente la gestione efficiente, anche in rete geografica, dei dati topografici, cartografici (vettoriali - CXF (Cadastral exchange Format)). 55

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