L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
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- Ottavio Lamberti
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1 Provvedimento n.5414 (C2904-C2905) RADICI INVEST/FIN SOMET- VAMATEX L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 23 ottobre 1997; SENTITO il Relatore; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287 e, in particolare, gli artt. 5, comma 1, lettera b); 16, comma 1; 19, comma 2, e 31; VISTA la legge 24 novembre 1981, n. 689 e, in particolare, le disposizioni contenute nel capo I, sezioni I e II; VISTI gli atti della RADICI INVEST Srl, pervenuti all'autorità in data 1 ottobre 1997; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti RADICI INVEST Srl (di seguito RADICI INVEST) è una società finanziaria del Gruppo Radici. Il Gruppo Radici opera in vari settori economici oltre quello tradizionale della produzione di tessuti; in particolare, negli anni ha esteso il proprio campo operativo a settori quali la chimica, le materie plastiche, l engineering, il packaging, il meccanotessile e le fibre sintetiche. Il fatturato complessivo realizzato dal Gruppo Radici ammontava nel 1991 a circa mille miliardi di lire, di cui 616 realizzati in Italia, e nel 1996 a circa miliardi, di cui circa 1400 realizzati in Italia. FIN SOMET Spa (di seguito FIN SOMET) è una società finanziaria le cui principali partecipazioni sono in società attive nel settore meccanotessile. Essa controlla la Somet Spa, che produce macchine per tessitura, la Actex Spa e la Nuova OMV Srl, che producono particolari meccanici per l industria meccanotessile e tre società attive nella commercializzazione di macchine tessili, operanti negli Stati Uniti e in Asia (Pechino e Hong Kong). Come società finanziaria la FIN SOMET non realizza un fatturato direttamente ma solo proventi finanziari che ammontavano a 22,6 miliardi di lire nel 1991 e a 41 miliardi nel VAMATEX Spa (di seguito VAMATEX) è una società attiva nel settore della produzione e commercializzazione di macchine per tessitura e, in particolare, telai a pinza positiva e negativa. La VAMATEX, nel 1991, ha realizzato un fatturato complessivo pari a circa 70 miliardi di lire. 2. Descrizione delle operazioni Le operazioni notificate consistono nell acquisizione da parte del Gruppo Radici, per il tramite della controllata RADICI INVEST, del controllo esclusivo della FIN SOMET e della VAMATEX. In particolare, si tratta dell acquisito in data 19 giugno 1991 e 12 dicembre 1991 di azioni pari al 20% del capitale sociale della FIN SOMET, di cui il Gruppo Radici deteneva già una quota di minoranza (30%), e dell acquisto in data 31 luglio 1992, per il tramite di una società appositamente costituita la Prometex Spa, dell azienda della VAMATEX per la produzione di macchine tessili. Tali operazioni hanno consentito al
2 Gruppo Radici di penetrare in un settore, quello meccanotessile, caratterizzato in quegli anni da interessanti prospettive di sviluppo, tenuto conto degli ingenti volumi di importazione realizzati in Italia. Attualmente, a seguito di una riorganizzazione del Gruppo Radici, la FIN SOMET risulta controllata dal Gruppo Radici per il 30% attraverso la Società Elettrica Radici e per il 20% attraverso la holding Radici Group Holland BV. Relativamente alla VAMATEX, che a seguito dell operazione ha modificato la propria denominazione sociale in Nuova Vamatex Spa, il Gruppo Radici, che resta l azionista di riferimento con il 45% del capitale sociale, non ha più il controllo esclusivo ma, a causa di successivi aumenti di capitale e cessioni di quote, controlla la Nuova Vamatex insieme alla Immobiliari Archi Srl e alla Mafin Srl, titolari ciascuna del 12,5% del capitale sociale della Nuova Vamatex. 3. Qualificazione delle operazioni Le operazioni sopra descritte, in quanto comportano l'acquisizione del controllo di un'impresa, costituiscono concentrazioni ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Esse rientrano nell'ambito di applicazione della legge n. 287/90, in quanto non ricorrono le condizioni di cui all'articolo 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, e sono soggette all'obbligo di comunicazione preventiva di cui all'articolo 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nel 1991 a livello nazionale dall'insieme delle imprese interessate è stato superiore a 500 miliardi di lire. 4. Valutazione delle concentrazioni a) Il mercato rilevante Il mercato del prodotto Le imprese oggetto di acquisizione sono attive nel settore della produzione e commercializzazione di macchine per tessitura e dei loro accessori. Sia la Somet, società controllata dalla FIN SOMET, che la VAMATEX producono principalmente telai a pinza negativa; la Actex Spa e la Nuova OMV Srl, società controllate dalla FIN SOMET, producono accessori per l industria meccanotessile, destinati alla SOMET e, dopo l acquisizione, alla VAMATEX. Recentemente la Somet ha avviato la produzione di telai ad aria (circa 500 nel 1997 e prevede di arrivare a 1000 nel 1998). La VAMATEX, oltre ai telai a pinza negativa produce anche telai a pinza positiva (circa 400 unità) e un particolare tipo di telaio per la fabbricazione di spugna, che pur essendo identico ai telai a pinza negativa necessita di un particolare software applicativo. Attualmente esistono diversi tipi di macchine per tessitura che si differenziano per il diverso tipo di inserzione della trama nell ordito da essi utilizzato: si tratta dei telai a pinza (positiva e negativa), a proiettile, ad aria, ad acqua e a navetta. Nei telai a pinza, la pinza trascina la trama fino a una determinata posizione in cui viene raccolta da un altra pinza che la trascina fino in fondo al telaio. A seconda della sensibilità della pinza per la condizione della trama i telai si distinguono in telai a pinza negativa (che non hanno alcuna sensibilità) e a pinza positiva (dove la pinza è in grado di modulare la forza e il movimento alle condizioni del filo della trama). Nei telai a proiettile il sistema di inserzione della trama avviene tramite un proiettile metallico lanciato meccanicamente da un estremo all altro del telaio. Nei telai ad aria la trama viene inserita attraverso un getto d aria principale, ottenuto mediante l apertura di valvole elettropneumatiche, ed è guidata all altra estremità del telaio da una serie di ugelli intermedi. Nei telai ad acqua, invece, il sistema di inserzione della trama è ottenuto attraverso un getto d acqua che trasporta la trama da un estremo all altro del tessuto in formazione. Nei telai a navetta, infine, il sistema di inserzione della trama avviene attraverso una navetta che porta la spola da cui si svolge il filo direttamente all interno dei fili d ordito. I telai a pinza (positiva e negativa) sono, per caratteristiche e prezzi, sostituibili con i telai a proiettile, ad aria e ad acqua; l evoluzione tecnologica dei diversi sistemi di trasporto della trama ha, infatti, reso sempre più sovrapponibili i diversi tipi di telaio e tende ad attenuare le specificità che consigliavano l uso di un tipo di telaio per particolari tipi di produzione. Tali specificità sono legate essenzialmente alla velocità del telaio, commisurata in numero di colpi al minuto: i telai più veloci consentono una maggiore produzione ma comportano maggiori rischi di imperfezioni finali del prodotto e, pertanto, sono più indicati per la produzione di prodotti di bassa qualità e standardizzati. I telai meno veloci, invece, permettono di ottenere produzioni di elevata qualità, quali la lavorazione dei tessuti di alta moda, delle sete, delle lane pregiate e dei tessuti tecnici. Tra gli altri elementi che incidono sull evoluzione della domanda vi è la 2
3 flessibilità della macchina intesa come facilità di cambiare tipo di produzione. A tale riguardo, i telai a pinza presentano un buon grado di flessibilità e, per tale ragione, si trovano in competizione sia con i telai a proiettile che con i telai ad acqua e ad aria. Non si riscontra, invece, sostituibilità con i telai a navetta che sono tecnologicamente obsoleti con prestazioni non comparabili con gli altri tipi di telai sia per qualità (sono più lenti, rumorosi e insicuri) che per quantità di prodotto. Dal punto di vista dell offerta il produttore può facilmente sostituire la produzione di un telaio con un altro con investimenti modesti, semplicemente modificando il sistema di inserzione della trama, mentre le restanti parti dei macchinari restano immutate. Dal punto di vista della domanda si assiste a una fase di forte contrazione nei paesi occidentali (nel 1993 la domanda europea ha avuto una flessione del 26,8%), mentre nei paesi del sud-est asiatico (in particolare la Cina) e dell aria del Pacifico il mercato è in forte espansione grazie al rapido sviluppo della produzione tessile locale. Il mercato geografico La domanda di macchinari per la tessitura è connotata da un elevata dinamica che interessa i flussi commerciali internazionali. L assenza di barriere all entrata di natura tecnica od economica, l omogeneità della qualità del prodotto nei vari paesi, la presenza di importanti imprese multinazionali, dotate di numerose filiali, sono tutti fattori che hanno contribuito all allargamento dei confini geografici del mercato ben oltre quelli comunitari. Con riferimento all Italia, le importazioni di macchine per tessitura rappresentano circa il 27% del consumo nazionale; la maggior parte di tali importazioni proviene dalla Svizzera, dalla Germania, dal Belgio e dal Giappone. Una pari dinamica commerciale è riscontrabile tra i paesi comunitari e i paesi extra- UE: nel 1993, le importazioni nell Unione Europea ammontano a circa il 30% dei consumi interni. I principali paesi importatori sono la Svizzera (30,8%), il Giappone (27,2%) e gli Stati Uniti (11,9%) 1. La produzione comunitaria è caratterizzata soprattutto da un alto tasso di esportazione: nel 1993, circa il 74% della produzione comunitaria è stato esportato verso gli Stati Uniti (18%), la Cina (14,3%), la Turchia (8,9%) e la Russia (4,9%), mentre il restante 53,8% è stato destinato ai paesi del Sud America, dell Africa, del sud-est asiatico e del Pacifico. Dimensione e valore del mercato Il mercato mondiale delle macchine per tessitura ha subito negli ultimi anni un importante flessione. Dai circa telai prodotti nel 1990 si è passati ai circa del 1996, per un controvalore di circa tremila miliardi di lire. Tale flessione non ha risparmiato neanche il nostro paese, dove dai circa quattromila telai prodotti nel 1990 si è passati a circa tremila del 1996, per un controvalore di circa 280 miliardi di lire. Attualmente i principali paesi produttori di macchine per tessitura sono, nell Unione Europea, la Germania e l Italia, mentre a livello mondiale sono la Svizzera, il Giappone e gli Stati Uniti, che dal 1991 hanno visto crescere la propria produzione di circa il 5% l anno. In Italia il mercato delle macchine per tessitura è caratterizzato dalla presenza di tre operatori tradizionali (Nuovo Pignone, Nuova Vamatex e la Somet), che detengono complessivamente una quota di mercato pari al 70% e di operatori stranieri (Dornier, Sulzer, Picanol e altri) per il restante 30%. b) Effetti della concentrazione A seguito delle operazioni notificate il Gruppo Radici è venuto a detenere sul mercato dei macchinari per la tessitura una quota pari a circa il 5% del mercato mondiale, inferiore a quella delle principali imprese presenti sul mercato. Con riferimento agli effetti delle operazioni notificate a livello nazionale, il Gruppo Radici è diventato per volume di vendite il principale gruppo nel settore della produzione e commercializzazione di macchinari per la tessitura in Italia. Tuttavia, in ragione delle dimensioni sovranazionali del mercato e delle ridotte quote di mercato detenute dalle parti, le operazioni notificate non sembrano produrre effetti di rilievo sulle condizioni concorrenziali esistenti nel mercato interessato. c) Violazione dell obbligo di comunicazione preventiva 1 Fonte: Commissione Europea, DG III, Panorama of EU Industry 95/96. 3
4 Le operazioni notificate sono state realizzate in data 19 giugno 1991 e 12 dicembre 1991, per quanto riguarda l acquisizione del controllo delle FIN SOMET, e in data 31 luglio 1992, per quanto riguarda l acquisizione della VAMATEX. In proposito, si osserva che nessuna disposizione della legge n. 287/90 prevede un termine di prescrizione delle violazioni antitrust. Tuttavia, in forza del richiamo previsto dall'articolo 31 della legge n. 287/90 alla legge n. 689/81, deve ritenersi applicabile l'articolo 28 della stessa legge n. 689/81, che prevede la prescrizione quinquennale del diritto della Pubblica Amministrazione alla riscossione delle sanzioni pecuniarie dovute per la accertata violazione di norme di legge. Sulla base di tale disposizione, si ritiene che non vi sia luogo a provvedere nel caso in cui sia trascorso il termine di prescrizione di cui all articolo 28 della legge n. 689/81. La lettera della norma richiamata che riferisce l'effetto prescrittivo al "diritto a riscuotere", deve essere, infatti, interpretata nel senso che la prescrizione non riguardi soltanto la fase di riscossione, ma vada riferita all'illecito stesso. Infatti, la prescrizione "pur risultando formalmente articolata con riguardo letterale al diritto alla riscossione delle somme dovute per le violazioni commesse, e cioè con apparente riguardo alla sanzione inflitta, è, invece, sostanzialmente e strettamente riferita alla stessa violazione e cioè proprio all'illecito amministrativo, dalla cui data di commissione inizia, per l'appunto, a decorrere" 2. Da ciò discende che l'illecito amministrativo risulta estinto per quelle operazioni che sono state realizzate oltre cinque anni prima del momento in cui l Autorità ne è venuta a conoscenza. Nel caso di specie, come documentato dalla parte notificante, l acquisizione del controllo è avvenuta per entrambe le società oggetto del presente procedimento oltre cinque anni prima del 1 ottobre 1997 (data di comunicazione delle operazioni di concentrazione) e, pertanto, risulta estinto l'illecito costituito dalla omessa comunicazione preventiva. CONSIDERATO, pertanto, che le operazioni oggetto del presente procedimento non sono state comunicate preventivamente, in violazione dell articolo 16, comma 1; RITENUTO che, in relazione alle sopracitate operazioni, l illecito amministrativo consistente nella mancata comunicazione preventiva delle operazioni di concentrazione, risulta estinto per avvenuta prescrizione, ai sensi dell articolo 28 della legge n. 689/81; RITENUTO che entrambe le operazioni oggetto del presente procedimento non sono suscettibili di determinare, ai sensi dell articolo 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato interessato, tale da eliminare in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA 1) che non vi è luogo a provvedere in relazione alla violazione dell obbligo di comunicazione preventiva di cui all articolo 16, comma 1, della legge n. 287/90; 2) di non avviare l istruttoria di cui all articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuliano Amato * * * 2 Cass. Civ., Sez. I, e Cass. Civ , n
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L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
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