PAVO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
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- Severina Ferrario
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1 Provvedimento n ( C3003 ) VERONESI FINANZIARIA/GRUPPO PAVO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 12 febbraio 1998; SENTITO il Relatore Professor Michele Grillo; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTA la comunicazione pervenuta in data 26 gennaio 1998 da parte di Veronesi Finanziaria Spa; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti VERONESI FINANZIARIA Spa, con sede a Verona, è una società holding che svolge la funzione di società capogruppo del gruppo Veronesi. La società è controllata dall omonima famiglia. Il gruppo Veronesi opera nei seguenti settori: allevamento, macellazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti avicoli, cunicoli (entrambi con marchio Aia) e suini (marchi Montorsi e Italsalumi), allevamento di bovini, produzione di mangimi. Il fatturato consolidato della Veronesi Finanziaria nel 1996 è stato pari a circa miliardi di lire, interamente realizzato all interno della UE. Circa il 92% di tale fatturato è stato realizzato in Italia. GRUPPO PAVO è composto da tre società: Agroalimenta Finanziaria Spa (che funge da holding capogruppo), Pavo Spa (operante nella commercializzazione di prodotti a base di carni avicole e nella produzione di mangimi), Agritalzoo Srl (operante nell allevamento, macellazione e trasformazione delle carni avicole e nell allevamento di suini). Esse hanno sede a Alte di Montecchio Maggiore (Vi), e sono controllate dalla famiglia Celadon. Il fatturato consolidato del Gruppo Pavo nel 1996 è stato pari a circa 400 miliardi di lire, interamente realizzato in ambito UE. Circa il 93% di tale fatturato è stato realizzato in Italia. 2. Descrizione dell'operazione L'operazione in esame consiste nella acquisizione del controllo totale del Gruppo Pavo da parte di Veronesi Finanziaria Spa Tale operazione dovrebbe avvenire attraverso l acquisto del capitale sociale di Agroalimenta Finanziaria Spa, che controlla il 100% delle azioni di Pavo Spa e Agritalzoo Srl 3. Qualificazione dell'operazione L operazione, in quanto comporta l acquisizione del controllo di un impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell'ambito di applicazione della legge suddetta, in quanto non ricorrono le condizioni di cui all'articolo 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, ed è soggetta all'obbligo di comunicazione preventiva di cui all'articolo 16, comma 1, della legge n. 287/90, in quanto il fatturato totale realizzato a livello nazionale
2 dall insieme delle imprese interessate è superiore a 671 miliardi di lire, e il fatturato dell acquisita è superiore a 67 miliardi di lire. 4. Valutazione della concentrazione A. I mercati interessati L operazione in esame produrrà i suoi effetti nei seguenti mercati: (i) allevamento, macellazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti avicoli, (ii) produzione di mangimi composti, (iii) allevamento di suini. I suddetti mercati hanno dimensione geografica nazionale, in quanto l uso di automezzi con celle frigorifere permette di trasportare i prodotti avicoli e suini a grandi distanze senza che essi deperiscano, mentre i mangimi non sono una merce deperibile. (i) il mercato avicolo Tutte le principali imprese del settore sono integrate nelle varie fasi dell allevamento e della lavorazione degli avicoli; perciò, il mercato delle carni avicole costituisce un mercato rilevante del prodotto. Il Gruppo Veronesi è il leader nazionale in tale mercato, con una quota in valore pari al 27,66% nel 1996 (19,33% in volume). Esso è inoltre il terzo gruppo del settore in Europa. La sua quota di mercato è aumentata del 13% tra il 1994 e il Il Gruppo Pavo è il terzo operatore nel mercato delle carni avicole. Esso ha conosciuto un forte sviluppo tra il 1994 e il 1995, mentre la sua posizione è rimasta invariata tra il 1995 e il La tabella 1 riporta l evoluzione delle quote di mercato in valore delle principali imprese del settore avicolo: Tabella 1: Carni avicole - Quote di mercato in valore delle principali imprese Gruppo Veronesi Gruppo Pavo Pavo + Veronesi Gruppo Amadori S.Angelo - Chirichi n. d. n. d Fileni-Sima Srl Garbini Carni Srl Pollo del Campo Scrl La Faraona Scrl n. d. Fonte: dati forniti dalle parti I dati della tabella 1 evidenziano il peso crescente delle prime tre imprese del mercato, e una certa competizione tra i produttori minori. Negli ultimi 5 anni non vi sono state entrate di rilievo, mentre alcuni operatori già presenti si sono sviluppati significativamente. Peraltro, il competitore storico del gruppo Veronesi, il gruppo Arena, è uscito dal mercato a causa di difficoltà finanziarie ed è attualmente in fase di liquidazione. Recentemente il Gruppo Pavo ha acquisito un moderno stabilimento di macellazione dal gruppo Arena. La tabella evidenzia come l acquisizione del Gruppo Pavo porterà il Gruppo Veronesi a assumere una posizione di assoluta preminenza nel mercato, con una quota doppia rispetto a quella detenuta dalla seconda impresa, Amadori. (ii) il settore mangimistico I mangimi animali possono essere distinti sia in base alla composizione (semplici, composti, integrati, bilanciati) che rispetto alla destinazione (bovini, avicoli, etc.). Sia il Gruppo Pavo che il Gruppo Veronesi sono attivi nella produzione di mangimi composti (mangimi ottenuti mescolando due o più mangimi semplici, costituiti da semi o frutti non acquosi o da residui di industrie alimentari, p. es. crusche, pule, polpe di barbabietole spremute, melassa) destinati sia ad avicoli che ad altri animali. 2
3 Per quanto riguarda la produzione di mangimi composti, tali mangimi possono essere distinti, dal lato della domanda, a seconda del tipo di animali (bovini, pollame, etc.) cui sono destinati. Tuttavia, la semplicità del processo produttivo permette una notevole sostituibilità dal lato dell offerta tra i mangimi destinati ai vari animali. Infatti, nessuna delle imprese del settore è specializzata nella produzione di mangimi per un particolare tipo di animale. Nonostante l elevata sostituibilità dal lato dell offerta, appare appropriato distinguere all interno del settore dei mangimi una serie di mercati rilevanti distinti a seconda della destinazione del mangime. Distingueremo perciò i mercati rilevanti dei mangimi avicoli, dei mangimi destinati ai suini, e dei mangimi destinati ai bovini. La produzione di mangimi composti è comunque caratterizzata da una elevata frammentazione dell offerta, e da un rilevante autoconsumo. L Assalzoo stima che nel settore siano attive circa 300 imprese, e che tra il 25% e il 35% della produzione complessiva sia destinata ad autoconsumo. La tabella seguente mostra le quote di mercato delle principali imprese operanti nella produzione di mangimi composti, includendo anche la produzione destinata all autoconsumo: Tabella 2: Mangimi composti - Quote di mercato dei principali operatori Valore Volume Gruppo Veronesi Gruppo Pavo Veronesi + Pavo Martini Spa Purina Petrini Raggio di Sole Mignini Amadori (*) n. d n. d. n. d. n. d. (*) stima Databank, calcolata su un mercato di dimensione inferiore Fonte: dati forniti dalle parti; Databank Anche in questo settore il Gruppo Veronesi è il leader nazionale, e la sua posizione verrà rafforzata dall acquisizione del Gruppo Pavo. Tuttavia, nella valutazione di tale posizione occorre tenere conto del fatto che oltre il 65% dei mangimi composti prodotti da Veronesi e Pavo è destinato all autoconsumo. Inoltre, la frammentazione dell offerta destinata al mercato rende relativamente facile il rifornimento degli allevatori indipendenti. La tabella 3 riporta le quote dei gruppi coinvolti nell operazione nei mercati rilevanti dei mangimi per avicoli, per suini e per bovini: Tabella 3: Mangimi composti - Quote di mercato in volume del Gruppo Veronesi e del Gruppo Pavo, per tipo di mangime Gruppo Pavo Gruppo Veronesi Mangimi per avicoli Mangimi per bovini Mangimi per suini Fonte: dati forniti dalle parti; Assalzoo Il Gruppo Pavo ha quote modeste sia nei mangimi per bovini che nei mangimi per suini. La posizione del Gruppo Veronesi in tali mercati verrà dunque solo marginalmente modificata a seguito dell acquisizione del Gruppo Pavo. La situazione appare diversa nei mangimi avicoli, dove si concentrano circa il 60% della produzione mangimistica del Gruppo Veronesi e circa l 85% di quella del Gruppo Pavo. A seguito dell acquisizione, il Gruppo Veronesi deterrà circa un terzo di tale mercato. Occorre tuttavia considerare che gran parte della produzione di mangimi avicoli dei due gruppi è autoconsumata (circa l 88% per Veronesi, e l 82% per Pavo). Inoltre, Amadori, il maggior concorrente di 3
4 Veronesi, è anch esso integrato verticalmente e autoconsuma quasi totalmente la propria produzione mangimistica. (iii) il mercato dell allevamento suino L allevamento di suini costituisce un mercato rilevante del prodotto. In base ai dati forniti dalle parti, la quota di mercato del Gruppo Veronesi in questo settore era pari, nel 1996, al 3,34% in valore e al 4,86% in volume. Il Gruppo Pavo deteneva invece quote inferiori all 1%. L acquisizione del Gruppo Pavo non appare, pertanto, suscettibile di alterare la struttura concorrenziale del mercato. B. Gli effetti della concentrazione L operazione rafforzerà la posizione di leadership del Gruppo Veronesi nel mercato delle carni avicole, nel quale il gruppo verrà a detenere una quota di circa il 33%, pari a circa il doppio di quella detenuta dal secondo operatore, Amadori. Il grado di concentrazione del mercato, tuttavia, appare solo lievemente modificato dall acquisizione: il CR4 passerà infatti dal 54% circa al 58%. Il possesso di una simile quota di mercato, tuttavia, non è in grado da solo di configurare la costituzione di una posizione dominante. Secondo la giurisprudenza comunitaria, la quota di mercato, di per sé, è indicativa dell esistenza di una posizione dominante solo quando essa raggiunge livelli molto elevati 1. Per contro, quote che si situano tra il 40% e il 50% non consentono di concludere che una impresa controlla senz altro il mercato, ma è necessario valutare ulteriori fattori, quali la presenza di barriere all entrata, il numero e la forza dei concorrenti, il grado di integrazione verticale 2. A fortiori, quote comprese tra il 20 e il 40% possono essere considerate indizi di dominanza solo in congiunzione con altri elementi 3. Il mercato delle carni avicole non presenta rilevanti barriere all ingresso, né dal punto di vista regolamentare, né da quello tecnologico. Il potere di mercato del Gruppo Veronesi appare, peraltro, condizionato dalla presenza sia di un concorrente aggressivo come Amadori, sia di molte piccole e medie imprese capaci di conquistare rapidamente quote di mercato (p. es. S.Angelo - Chirichi), nonché dal forte potere contrattuale della grande distribuzione, attraverso la quale passa il 54% dell offerta nazionale di carni avicole al consumatore finale, e circa la metà della produzione avicola complessiva del Gruppo Veronesi e del Gruppo Pavo. Vi sono inoltre rilevanti importazioni di carni avicole congelate sia da paesi europei che extraeuropei. L eventualità che l operazione in esame possa dare luogo alla costituzione di una posizione dominante capace di eliminare o ridurre la concorrenza nel mercato delle carni avicole va inoltre valutata rispetto alla relazione verticale esistente tra il mercato delle carni avicole e il mercato dei mangimi per avicoltura, e alla posizione detenuta dal Gruppo Veronesi in entrambi i mercati. Infatti l integrazione a monte nel mercato dei mangimi potrebbe permettere al Gruppo Veronesi di attuare una strategia di discriminazione sul prezzo a sfavore dei suoi concorrenti non verticalmente integrati nel mercato delle carni avicole, aumentando il prezzo di un fattore essenziale (i mangimi) per ridurne la competitività, fino a spingerli eventualmente a uscire dal mercato (cosiddetto price squeeze ). La possibilità di un comportamento volto a escludere i concorrenti appare tuttavia abbastanza ridotta. Da un lato, infatti, gran parte della produzione di mangimi, e in particolare di mangimi destinati all avicoltura, è consumata all interno del Gruppo stesso. Dall altro lato, nessuno dei principali concorrenti del Gruppo nel mercato delle carni avicole appare nell elenco dei maggiori clienti del Gruppo stesso nel settore dei mangimi. Inoltre, il principale concorrente nel settore avicolo, Amadori, è anch esso verticalmente integrato nella produzione di mangimi ed è sostanzialmente autosufficiente. Infine, anche i concorrenti minori sono almeno parzialmente integrati nei mangimi avicoli. Pertanto, l integrazione a monte appare dettata principalmente dalla necessità di ridurre i costi di produzione e controllare la qualità dei mangimi, e non sembra in grado di permettere di attuare strategie di discriminazione dei concorrenti. In base alle considerazioni precedenti, l operazione, nonostante la rilevanza della quota di mercato che il Gruppo Veronesi verrà a detenere nel mercato delle carni avicole, e nel mercato collegato dei 1 Cfr. sentenza della Corte di Giustizia nel caso Hoffman - La Roche, causa 85/76, punto 56, Raccolta 1979, p. 461ss. 2 Cfr. sentenza della Corte di Giustizia nel caso United Brands, causa 27/76, punti , Raccolta 1978, p. 207ss. 3 Commissione, X Rapporto sulla politica di concorrenza, punto 50. 4
5 mangimi per avicoltura, non appare in grado di creare una posizione dominante tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza sul mercato delle carni avicole. Il Gruppo Veronesi non ha una posizione dominante sui mercati dei mangimi destinati ai bovini e ai suini, né verrà ad acquisirla in seguito alla concentrazione in esame, vista l esiguità delle quote detenute dal Gruppo Pavo su tali mercati. Nel mercato dei mangimi avicoli il Gruppo rafforzerà la sua posizione di leadership, raggiungendo una quota di circa il 33%. Tale posizione appare però determinata dal fatto che il gruppo è verticalmente integrato nella produzione di carne avicola, settore nel quale è il maggior produttore nazionale. Inoltre, il mercato è caratterizzato da una elevata frammentazione dell offerta e non presenta barriere all entrata, essendo la tecnologia produttiva estremamente semplice. Perciò, tale posizione di leadership non appare in grado di configurare una posizione dominante. Infine, l operazione in oggetto non appare in grado di modificare significativamente la struttura concorrenziale del mercato dell allevamento suino, nel quale il Gruppo Veronesi-Pavo deterrà una quota di circa il 6%. RITENUTO, pertanto, che l'operazione non determina, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l'istruttoria di cui all'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell'industria, del Commercio e dell'artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera p.il PRESIDENTE Giorgio Bernini * * * 5
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