Peste Suina Africana in Sardegna: classificazione dei Comuni in base al rischio di circolazione e persistenza del virus nel territorio
|
|
- Domenico Belli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SPECIALE SUINI MALATTIE INFETTIVE DEL SUINO Peste Suina Africana in Sardegna: classificazione dei Comuni in base al rischio di circolazione e persistenza del virus nel territorio Francesco Feliziani*, Stefano Cappai**, Marco Sensi*, Annamaria Coccolone**, Stefano Pettini*, Marcello Atzeni**, Sandro Rolesu** *Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche, Perugia **Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, Sassari RIASSUNTO La Peste Suina Africana (PSA) è presente in Sardegna dal 1978 e nonostante l applicazione di severe misure negli ultimi anni si è registrata un alta incidenza di focolai. Le ingenti risorse che sono state messe in campo per contrastare l infezione, non sembrano aver sortito l effetto atteso e quindi si rende necessario un intervento più mirato ed efficace. In questo senso è stato proposto uno studio per categorizzare il rischio di persistenza e diffusione della PSA nel territorio regionale in modo da avere a disposizione uno strumento che permetta di razionalizzare le azioni concentrando l attenzione in via prioritaria laddove è maggiore l esposizione al rischio di circolazione virale delle popolazioni suine domestiche e selvatiche. Parole chiave: Peste Suina Africana, Suini, allevamento brado. SUMMARY ASF in Sardinia: score Assessment of Municipalities on the basis of the risk of spreading and persistence of ASF virus within the territory African Swine Fever (ASF) was reported in Sardinia since 1978; despite the application of severe measures, during last years an increasing of outbreaks was registered. The large amount of engaged resources to eradicate the disease seems unable to achieve the expected results and a more specific and efficient approach is, than, required. For these reasons, a study was proposed to categorize the risk of ASF persistence and spreading within Sardinia Region to make available a new tool to rationalize the efforts of the Public Veterinary Service. Particularly, the study suggests to concentrate the attention where the domestic as well as the wild pig population are more exposed to the viral circulation. Keywords: African Swine Fever, freeranging breeding, pig. Nel corso del 2013, la dinamica epidemiologica della Peste Suina Africana (PSA) nella Regione Sardegna non ha smesso di preoccupare la comunità internazionale confermando, almeno in termini di focolai incidenti, la preoccupante evoluzione epidemica iniziata nella seconda metà del In effetti, almeno in termini numerici, non è stata registrata FOTO 1 E 2. Suini allevati allo stato brado. una significativa diminuzione del numero dei focolai che ha coinvolto sia la popolazione suina domestica che quella selvatica. Sembrerebbe dunque che le azioni straordinarie adottate per fronteggiare l emergenza non abbiano sortito effetti tangibili; in realtà, se quantitativamente il numero di casi che il Servizio Veterinario Regionale ha dovuto gestire è stato senz altro considerevole, è però altrettanto vero che i focolai registrati durante il 2013 si sono concentrati in tre zone dell isola, contrariamente a quanto è stato osservato nel periodo precedente in cui i focolai di infezione avevano coinvolto gran parte del territorio regionale. Queste informazioni permettono di ipotizzare che la circolazione virale, allo stato attuale, sia confinata in questi cluster che quindi dovrebbero essere prioritariamente oggetto di alcuni interventi straordinari peraltro già individuati nel piano di azione 2014 presentato alla Commissione Europea. In particolare, la detenzione e la movimentazione illegale dei suini allevati allo stato brado o semibrado (foto 1, 2, 3, 4) sono ormai universalmente riconosciuti come i principali fattori di rischio legati alla persistenza del Virus PSA nel territorio regionale; risulta anche evidente come questo problema debba essere considerato non solo dal punto di vista strettamente sanitario, ma anche dal punto di vista sociale ed economico: la soluzione a questa criticità deve quindi essere trovata mediante un approccio più!! 1
2 FOTO 3. Ricovero per scrofe. ampio e diventa anche fondamentale poter contare su una disponibilità di risorse adeguate e dedicate. È quindi urgente, allo stato attuale, iniziare un opera rigorosa e sistematica che possa incidere sulla pratica del pascolo illegale in forma efficace, efficiente e duratura nel tempo In questo senso, è opportuno stilare un programma di intervento che, partendo dalle zone in cui è più elevata la pressione virale, si possa estendere a tutta la Regione. Questo studio propone quindi di classificare il territorio regionale sulla base di un analisi del rischio per concentrare gli interventi nelle zone in cui la popolazione suina domestica e selvatica risultano più esposte alla circolazione virale. Di seguito si delineano i criteri che si ritengono possano essere utilizzati a questo scopo. Materiali e metodi FOTO 4. Paddock per il verro. L obiettivo dello studio, è quello di valutare il livello di rischio legato all infezione da Virus della PSA nel territorio della Regione Sardegna. I suini domestici e selvatici costituiscono la popolazione target, senza escludere i suini allevati illegalmente; per un adeguata gestione spaziale dell analisi, si è identificato il comune come unità-base di riferimento. Sono quindi state scelte alcune variabili come indicatori diretti o indiretti della circolazione virale. Per valutare l associazione di queste variabili con i comuni del territorio sardo, in termini di presenza/assenza della PSA, sono state utilizzate le attività di sorveglianza e contrasto condotte a partire dal 2011 nella Regione Sardegna in base alle norme contenute nel DAIS n. 69/ 2012 e nel DAIS n. 20/2013. In base alle caratteristiche epidemiologiche della malattia nell ultimo periodo, sono stati effettuati alcuni correttivi: nelle province di Nuoro, Ogliastra, Sassari e Olbia Tempio sono stati registrati la maggior parte dei focolai degli ultimi tre anni, sia nel domestico che nel selvatico, e quindi ai comuni di questi territori è stato attribuito un ulteriore peso rispetto alle amministrazioni delle altre province. Infine, si è tenuto conto del riscontro di suini illegalmente detenuti allo stato brado nel territorio regionale; una specifica attività di sorveglianza, non solo passive, è stata infatti condotta dal Corpo della Guardia Forestale per segnalare la presenza di suini, detenuti illegalmente, allo stato brado in aree demaniali. Di seguito si riporta l elenco delle variabili considerate: presenza di focolai nel domestico nel periodo ; riscontro di sieropositività per nel domestico nel periodo ; riscontro di positività virologiche in cinghiali nel periodo ; riscontro di positività sierologica nei cinghiali esaminati nell ambito delle campagne venatorie effettuate nel periodo ; segnalazione di suini al pascolo brado 2 ANIMALI DA REDDITO N 3 Aprile 2014
3 SPECIALE SUINI (periodo ); riscontro di positività virologiche in cinghiali nel periodo ; riscontro di positività sierologica nei cinghiali esaminati nell ambito delle campagne venatorie effettuate nel periodo ; appartenenza alle province di Nuoro, Ogliastra, Sassari e Olbia Tempio. Come sopra accennato, è stato adottato un criterio di valutazione legato alla presenza/assenza delle variabili considerate per ogni comune assegnando punteggio 1 in caso di presenza e punteggio 0 in caso di assenza. La somma dei punteggi ottenuti è stata utilizzata per valutare il livello di rischio. In base al punteggio registrato è stato possibile associare i comuni sardi a diverse classi di rischio, di seguito schematizzate: Classe 1. (punteggio 0-1): livello di rischio basso. Classe 2. (punteggio 2-3): livello di rischio medio/basso. Classe 3. (punteggio 4-5): livello di rischio medio/alto. Classe 4. (punteggio 6-8): livello di rischio alto. L aggregazione e l analisi dei dati è stata effettuata attraverso un foglio di calcolo Excel; per una migliore visualizzazione grafica dei livelli di rischio attribuito ai diversi comuni sono state realizzate delle mappe tematiche mediante il software Mapinfo. Figura 1. Classificazione del rischio dei comuni sardi per la presenza di fattori che favoriscono la circolazione e la persistenza del virus della PSA Risultati In un foglio di calcolo sono stati associati i diversi punteggi alla lista dei comuni sardi e quindi si è assegnato ogni comune alla corrispondente fascia di rischio. Dei 377 comuni, la maggior parte è stata valutata nella classe di rischio più bassa e ben 219 comuni mostrano la totale assenza delle variabili considerate. I punteggi più alti sono stati invece registrati nella zona storicamente endemica della Regione e nei cluster che hanno caratterizzato la recente ondata epidemica di PSA. Circa il 70% dei comuni sardi è quindi collocabile nella fascia a minor rischio e meno del 10% nella fascia più alta. Nella tabella 1 sono riportati i punteggi ottenuti dai diversi comuni con aggregazione su base provinciale e regionale. Nella figura 1 seguente è possibile osservare la distribuzione geografica del rischio legato alla PSA nella Regione Sardegna (figura 1). Conclusioni La valutazione del rischio, generata con il presente studio, è da ritenersi uno strumento strategico per affrontare la grave emergenza causata dalla PSA nella Regione Sardegna (tabella 2 e grafico 1). In effetti, diverse sono le misure che possono essere applicate sulla base di questa valutazione. In primo luogo è da ricordare che il principale fattore di rischio che determina la persistenza del virus PSA è legato all uso illegale del pascolo 3!!
4 Tabella 1. Punteggio ottenuto dai comuni con aggregazione dei dati su base provinciale Comuni per punteggio totale Provincia Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari brado. Non bisogna inoltre dimenticare che i suini allo stato brado, in assenza di adeguate condizioni di biosicurezza, offrono la possibilità di connessioni tra la Grafico 1. Distinzione percentuale dei comuni sardi in base alla fascia di rischio attribuita Tabella 2. Classificazione del rischio dei comuni sardi con aggregazione dei dati su base provinciale Comuni per fascia di rischio Provincia Cagliari Carbonia-Iglesias 19 4 Medio Campidano 24 4 Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari popolazione domestica e selvatica che rappresentano un circuito vizioso fondamentale per assicurare la persistenza della circolazione virale nel territorio. La lotta a questa forma di allevamento richiede un gravoso impegno non solo in termini di risorse umane e logistiche e oltre a prevedere adeguate risorse economiche, il problema deve essere affrontato anche a livello politico. Prevedere un intervento efficace che porti al depopolamento dei branchi di suini illegalmente detenuti al pascolo deve infatti tenere conto del grave impatto sociale che verrebbe a crearsi nella popolazione delle aree interessate e quindi non si può ipotizzare che questa azione possa essere contemporaneamente adottata in larga scala o addirittura nell intero territorio regionale. Categorizzare il rischio di esposizione alla circolazione virale su base comunale è quindi importante per fornire una scala di priorità agli interventi, concentrando le azioni di repressione nelle aeree in cui la presenza di suini allo stato brado si accompagna ad evidenti tracce dirette ed indirette di circolazione virale. Per quanto riguarda la sorveglianza e il monitoraggio della popolazione domestica, l analisi del rischio su base comunale crea i presupposti per rendere più razionali i controlli delle aziende che costituiscono la parte legale della filiera suinicola regionale. In questo senso sarebbe da riconsiderare l approccio previsto dai piani di controllo della PSA emanati nel recente passato, in base al quale le aziende regolarmente iscritte all anagrafe zootecnica sono state ripetutamente controllate dal punto di vista sierologico su base censuaria. In realtà, i controlli sierologici avrebbero dovuto of- 4 ANIMALI DA REDDITO N 3 Aprile 2014
5 SPECIALE SUINI frire anche l occasione per la verifica di tutta una serie di parametri legati all anagrafe zootecnica che rappresenta uno strumento fondamentale nelle strategie di lotta alla PSA. Ad esempio, la mancata o incompleta registrazione degli animali detenuti favorisce e/o crea i presupposti per le movimentazioni illegali (sia in ingresso che in uscita). Purtroppo, questa pratica caratterizza alcuni settori legati in particolare ai piccoli allevamenti da riproduzione, i cui prodotti sono destinati non solo al consumo familiare, ma si prestano anche a commerci con l obiettivo di rendere disponibile un piccolo reddito accessorio. Proprio questo canale, che sfugge ad ogni tipo di controllo, favorisce la circolazione virale e potrebbe quindi fornire chiarimenti sulla comparsa di focolai la cui origine non è spiegabile sulla base della sola indagine epidemiologica. Ai fini della sorveglianza nella popolazione selvatica, la categorizzazione del rischio su base comunale potrebbe sostituire l attuale approccio basato sulla definizione delle aree infette. Nel tempo, questa modalità si è mostrata non troppo efficace soprattutto in termini di flessibilità; utilizzando una più attenta classificazione del territorio in grado di integrare le informazioni legate alla circolazione virale nel domestico ai dati relativi alla presenza di suini allo stato brado, si gestirebbe in forma più adeguata anche la popolazione selvatica. Nei comuni in fascia 4, ad esempio, la deroga ai divieti di caccia dovrebbe essere consentita solo per assicurare la sorveglianza della malattia e nel rispetto di elevate condizioni di biosicurezza, con il prelievo di campioni per gli esami di laboratorio da tutti gli animali cacciati. Misure progressivamente meno restrittive potrebbero essere invece adottate nei comuni classificati nelle fasce di rischio inferiori. Bisogna infatti tenere presente che se le attività di caccia rappresentano la più importante fonte di informazioni per valutare la presenza della malattia nei cinghiali, tuttavia, questa attività può rappresentare un serio pericolo se condotta in condizioni di scarsa biosicurezza; anche in questo settore, purtroppo, è opportuno tenere conto che le attività di caccia non sempre sono condotte sotto il completo controllo delle istituzioni e questo ambito è caratterizzato da pratiche illegali fino a comprendere il bracconaggio. In definitiva, si propone di utilizzare le informazioni derivanti dalla categorizzazione del rischio di PSA del territorio sardo su base comunale per gestire le prossime attività di controllo della malattia; questo strumento, grazie alla sua flessibilità sarebbe particolarmente utile, per concentrare nelle aree più a rischio le risorse da dedicare all eradicazione della malattia. È infatti auspicabile che la categorizzazione del territorio possa essere aggiornata su base almeno annuale o in un arco temporale più stretto a seconda delle esigenze che dovessero presentarsi. 5
BLUE TONGUE: LA PROFILASSI VACCINALE IN SARDEGNA
Gli indicatori macrostrutturali di qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie BLUE TONGUE: LA PROFILASSI VACCINALE IN SARDEGNA di Fausto Sulis, Renato Uleri, Cristiana Patta e Sandro Rolesu Il 1
DettagliBlue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE
Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia
DettagliREGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA
per l eradicazione della peste suina africana Determinazione prot. 554, n. 22 del 22.09.2016 Oggetto: Censimento cacciatori nelle zone bianche ai sensi dell art. 3, comma 3 della determinazione prot. 138,
DettagliCos è la Peste Suina Africana (PSA)
La PSA è una malattia altamente contagiosa dei suini domestici e dei cinghiali, ed è causata da un virus. Le difficoltà incontrate nella lotta alla PSA sono correlate all elevato numero di aziende presenti
DettagliPIANO STRAORDINARIO DEI CONTROLLI DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Assessoradu de s Igiene e Sanidade e de s Assistentzia Sotziale Assessorato dell Igiene e Sanita e dell Assistenza Sociale Direzione Generale della Sanita Servizio Prevenzione PIANO STRAORDINARIO DEI CONTROLLI
DettagliBlue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi. Treviso 30 aprile 2008
Blue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi Treviso 30 aprile 2008 Situazione epidemiologica Analisi del rischio introduzione e circolazione 1 Flussi animali da zone a rischio Consistenza
DettagliUn nuovo approccio all'eradicazione della PSA: informazione, formazione e misura 14 benessere del PSR
Un nuovo approccio all'eradicazione della PSA: informazione, formazione e misura 14 benessere del PSR 2014-2020 Dal 2016 anche la specie suina entrerà a far parte a pieno titolo nelle misure economiche
DettagliDipartimento di Prevenzione Servizio di Sanità Animale
Seminario Nazionale SIVAR ROMA 17 NOVEMBRE 2015 LA BLUE TONGUE IN ITALIA: PRESENTE E STRATEGIE FUTURE Dott. Sergio Masala ANNO 2006 Ottobre : focolai Blue Tongue in provincia di Cagliari IDENTIFICAZIONE
DettagliCONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA
Ordine Medici Veterinari di Verona 10 maggio 2011 CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA Loris Alborali, Mariagrazia Zanoni, Paolo Cordioli Istituto
DettagliIL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA Prot. n. 50 Determinazione n. 5 del 30.11.2015 Oggetto: Quinto provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste Suina Africana 2015-2017, recante
DettagliVERBALE DI DETERMINA
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SARDEGNA "G. Pegreffi" SASSARI VERBALE DI DETERMINA N. 765 del 30/10/2015 OGGETTO: Attività di laboratorio per campioni di cinghiali - campagna venatoria 2015-2016.
DettagliOrdinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA
Prot. 19906 Nr. 2 del 19.10.2015 Oggetto: Ordinanza di abbattimento per pascolo non confinato. IL RESPONSABILE DELL UNITA DI PROGETTO PER LA ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA lo Statuto Speciale
DettagliIl Morbo di Aujeszky
Ordine dei Medici Veterinari di Verona Isola della Scala -Verona 22 marzo 2007 Il Morbo di Aujeszky Situazione italiana e programmi di eradicazione 100 nm Loris ALBORALI Istituto Zooprofilattico Sperimentale
DettagliIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Annalisa Oggiano. Lab. Malattie Esotiche Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna
Annalisa Oggiano Lab. Malattie Esotiche Istituto Zooprofilattico Sperimentale 1978 Arriva la PSA in Sardegna e si diffonde grazie alla pratica di alimentare i suini con rifiuti di cucina contaminati Da
DettagliDELIBERAZIONE N. 18/16 DEL
Oggetto: Piano regionale di controllo e di sorveglianza della Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi bovina e della Brucellosi ovi-caprina, anno 2015. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
DettagliPiano di sorveglianza della malattia vescicolare del suino e della malattia di Aujeszky
Piano di sorveglianza della malattia vescicolare del suino e della malattia di Aujeszky Nota del Ministero della Salute prot. 3414 del 2302/2011: «DECRETO 30 dicembre 2010 - Modifiche ed integrazioni al
Dettaglidel Decreto n. 56 Progetto Pilota su regolamentazione del pascolo brado nei Comuni della zona ad alto rischio
PRESIDENZA del Decreto n. 56 Progetto Pilota su regolamentazione del pascolo brado nei Comuni della zona ad alto rischio Il Progetto è stato predisposto dall Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza
DettagliL efficacia dei sistemi di sorveglianza
L efficacia dei sistemi di sorveglianza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 9 Giugno 2010 Migliorare con l esperienza La pandemia influenzale A (H1N1) 2009: Modello di gestione delle
DettagliL ALLEVAMENTO DEL SUINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015)
1 UMBRIA: ALLEVAMENTO SUINO L ALLEVAMENTO DEL SUINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015) Premessa I dati relativi agli allevamenti umbri analizzati di seguito, sono stati estratti dalla Banca Dati
DettagliINDAGINE EPIDEMIOLOGIA PER MALATTIA VESCICOLARE E PESTE SUINA CLASSICA DEL SUINO 1. ANAGRAFE DELL AZIENDA
INDAGINE EPIDEMIOLOGIA PER MALATTIA VESCICOLARE E PESTE SUINA CLASSICA DEL SUINO La malattia è stata diagnosticata/sospettata in seguito a: SOSPETTO CLINICO/ANATOMO-PATOLOGICO SIEROPOSITIVITA ISOLAMENTO
Dettagliil DAIS n. 12 del 2005 che attua il piano di eradicazione delle pesti suine;
Oggetto: Ordinanza contingibile e urgente recante misure straordinarie di lotta contro la trichinellosi e le pesti suine. VISTO il TULLSS approvato con R.D. n. 1265 del 1934; VISTO l articolo 32 della
DettagliZoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza
Fauna selvatica in Liguria: valutazione dell'attività svolta e nuove prospettive Pontedassio, (IM) 16-12-16 Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza Riccardo Orusa
DettagliMalattia Vescicolare del Suino
1 MALATTIA VESCICOLARE DEL SUINO La malattia Malattia Vescicolare del Suino La malattia vescicolare del suino (MVS) è una malattia infettiva e contagiosa ad eziologia virale (genere Enterovirus appartenente
DettagliDipartimento di prevenzione
ARTICOLAZIONE TERRITORIALE E SEDI CHIVASSO CIRIE' (temporaneamente BORGARO) CUORGNE' GASSINO IVREA LANZO SETTIMO Presentazione P.A.I.S.A. 20 Ivrea 8//20 DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE AMM.VI OPERATORI TEC.
DettagliBollettino epidemiologico 2016
Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica
DettagliINICE parte prima BASI NORMATIVE. capitolo 1 Fonti normative
INICE parte prima BASI NORMATIVE capitolo 1 Fonti normative Costituzione e codice civile Diritto comunitario Leggi Altri atti aventi forza di legge Rapporto tra leggi nazionali e leggi regionali: competenza
DettagliToxoplasmosi negli animali
Toxoplasmosi negli animali fonte alimentare per l uomo Prof. ssa Daniela Piergili Fioretti Dipartimento di Scienze Biopatologiche ed Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Sezione di Parassitologia
DettagliQUANDO RACCOGLIERE DATI SU BASE CAMPIONARIA??
QUANDO RACCOGLIERE DATI SU BASE CAMPIONARIA?? 1) QUANDO SI ESEGUE UNA SPERIMENTAZIONE PILOTA 2) QUANDO E IMPRATICABILE, PER MOTIVI PRATICI, ECONOMICI ecc... RACCOGLIERE DATI SULL INTERA POPOLAZIONE (ad
DettagliDELIBERAZIONE N. 48/29 DEL
48/29 1.12.2011 Oggetto: Legge 14 agosto 1991, n. 281 e L.R. 18 maggio 1994, n. 21. Contributi ai Comuni per la lotta al randagismo e la gestione dei canili e ripartizione tra le Aziende Sanitarie Locali
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 939 DEL 04/08/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 939 DEL 04/08/2015 OGGETTO: APPROVAZIONE AGGIORNAMENTO E REVISIONE DEL PROGRAMMA AZIENDALE
DettagliIl Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte-
Il Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte- Dr. Enrico Francione Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Folgaria, 04-03-2015 Vet Neve - La diarrea virale del bovino (BVD-MD) è una
DettagliPiano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2004 in Emilia-Romagna
Piano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2004 in Emilia-Romagna Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della
DettagliTesto consolidato a cura del CEREV a partire dalla normativa scaricata dal sito
Testo consolidato a cura del CEREV a partire dalla normativa scaricata dal sito http://eur-lex.europa.eu/rech_menu.do?ihmlang=it Dec. 2005/779/CE: Decisione della Commissione, dell 8 novembre 2005, relativa
DettagliNormativa Blue Tongue. Direttiva 2000/75/CE D. Lgs. 225/2003 Reg. 1266/2007/CE Reg. 289/2008/CE
Piano vaccinale Si vaccinano gli animali sopra 1 mese e mezzo di età, Il vaccino spento richiede due somministrazioni L animale è immunizzato e può essere movimentato verso zone indenni dopo 15 giorni
DettagliReg.CE 2075/2005, flusso informativo: ruolo dei macelli e dei laboratori designati
IL RISCHIO TRICHINELLA E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI Modena, 17/04/2012 Reg.CE 2075/2005, flusso informativo: ruolo dei macelli e dei laboratori designati Marco.Tamba@izsler.it Istituto Zooprofilattico
DettagliConsistenza comparto zootecnico e descrizione dell attività di ricerca Giovanni Cosso
Progetto RISGENSAR: Conservazione delle risorse genetiche animali Incontro con gli allevatori Consistenza comparto zootecnico e descrizione dell attività di ricerca Giovanni Cosso Patrimonio caprino in
DettagliAnemia Infettiva Equina
1 ANEMIA INFETTIVA EQUINA Anemia Infettiva Equina La malattia L Anemia Infettiva Equina (AIE) è una malattia virale, sostenuta da un lentivirus (appartenente alla famiglia Retroviridae), che può colpire
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2005D0779 IT 21.08.2009 004.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa
DettagliPiano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007
Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare. Risultati dei controlli anno 2007 La presenza e la circolazione naturale nei volatili selvatici, in particolar modo negli anatidi,
DettagliZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA
Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona
DettagliAUTORIZZAZIONE SANITARIA IMPRESE ACQUACOLTURA E STABILIMENTI DI LAVORAZIONE
Pagina 1 di 6 Rev. 0 1. SCOPO Definire le modalità e le responsabilità relative all delle imprese di acquacoltura e degli stabilimenti di lavorazione dei prodotti dell acquacoltura. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE
DettagliMALATTIE DEI SUINI SOGGETTE A CONTROLLO
MALATTIE DEI SUINI SOGGETTE A CONTROLLO In Piemonte l allevamento suino sembra essere in continua costante espansione: nel 2010 è stata infatti superata la soglia di 1.200.000 capi allevati. Una più attenta
DettagliSCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER PESTI SUINE
ALLEGATO 14: fac - simile scheda di indagine epidemiologica SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER PESTI SUINE sospetto n.: data codice allevamento conferma n.: data Pag. 66 di 75 L'INDAGINE EPIDEMIOLOGICA
DettagliPARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA ottobre 2011
L Echinococcosi Cistica (echinococcosi-idatidosi) animale in Italia Giovanni Garippa Sez. di Parassitologia e Malattie Parassitarie Dip. di Biologia Animale Facoltà di Medicina Veterinaria - Università
DettagliINDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999
INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999 Con lo scopo di individuare i principali fattori di rischio per la presenza dell'infezione, il piano nazionale di controllo
DettagliParti e nascite in Sardegna
Assessorato Sanità - Sistema informativo e Osservatorio epidemiologico Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Le informazioni
DettagliPiano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2006 in Emilia-Romagna
Piano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2006 in Emilia-Romagna Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della
DettagliProposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto
Proposta campionamento a seguito di positività per Blue tongue in Regione Veneto In data 31 agosto 2016 è stato confermato da parte del CRN un sospetto Blue tongue in un gregge che effettua il pascolo
DettagliPRINCIPALI PROBLEMI SANITARI RELATIVI A MALATTIE DEL BESTIAME SOGGETTE A MISURE UFFICIALI
PRINCIPALI PROBLEMI SANITARI RELATIVI A MALATTIE DEL BESTIAME SOGGETTE A MISURE UFFICIALI LE LE GRANDI OPERAZIONI DI DI BONIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI MALATTIE A DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE OBBLIGATORIA
DettagliLEPRE, SITUAZIONE SANITARIA IN LOMBARDIA
Giornata di studio e confronto: la lepre, ecologia, patologie e modelli gestionali che ne influenzano l andamento demografico LEPRE, SITUAZIONE SANITARIA IN LOMBARDIA Mario Chiari Sorveglianza Epidemiologica
Dettaglida PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.
ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi
DettagliStima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici
8 febbraio 2012 Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici Bagnolo, Cadelbosco di Sopra, Gualtieri, Novellara Sezione Provinciale di Reggio Emilia Servizio Sistemi
DettagliQUESTIONARIO ISPRA 2015 SUL BRACCONAGGIO IN ITALIA
QUESTIONARIO ISPRA 2015 SUL BRACCONAGGIO IN ITALIA Al fine di ottenere un quadro aggiornato sul problema del bracconaggio nel nostro Paese, alla fine di luglio 2015 è stato inviato un apposito questionario
DettagliMALATTIE DEI SUINI SOGGETTE A CONTROLLO
MALATTIE DEI SUINI SOGGETTE A CONTROLLO Negli allevamenti suinicoli piemontesi nel corso del 2009 non si sono registrati particolari eventi o gravi episodi di malattie infettive soggette a denuncia. Tuttavia,
DettagliL ALLEVAMENTO OVINO E CAPRINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015)
1 UMBRIA: ALLEVAMENTO OVINO E CAPRINO L ALLEVAMENTO OVINO E CAPRINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015) Le aziende zootecniche in cui vengono allevati animali delle specie ovina e caprina ai sensi
DettagliREALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DELLE ZONE INDUSTRIALI E LA FORNITURA DI SERVIZI ACCESSORI
REALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DELLE ZONE INDUSTRIALI E LA FORNITURA DI SERVIZI ACCESSORI Manuale d uso Utente Generico Data emissione 04/11/2015 Codice SIAI-ESTENSIONE-MANUALE UTENTE GENERICO-
DettagliMinistero della Salute. Mixomatosi Aspetti legislativi e di polizia veterinaria. Verso una revisione della normativa?
Ministero della Salute Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario Mixomatosi Aspetti
DettagliPIANO NAZIONALE DI ERADICAZIONE E SORVEGLIANZA MVS IN EMILIA ROMAGNA. Risultati anno 2002
PIANO NAZIONALE DI ERADICAZIONE E SORVEGLIANZA MVS IN EMILIA ROMAGNA. Risultati anno 2002 Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della Malattia Vescicolare
DettagliComune di Umbertide Direzione Provinciale del Lavoro Asl n.1 Provincia di Perugia
POLIZIA PROVINCIALE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Pubblichiamo volentieri a conferma del ruolo multiforme che può assumere oggi la Polizia Provinciale nel contesto dei grandi temi sociali e giuridici,
DettagliPiano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive
Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna
DettagliL epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive
L epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive Francesco Feliziani area tematica centri di referenza Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche E M E R G E N
DettagliASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE Servizio Tutela della Natura Istituto Regionale Fauna Selvatica (IRFS)
ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE DIREZIONE GENERALE DELL AMBIENTE Servizio Tutela della Natura Istituto Regionale Fauna Selvatica (IRFS) Prima del 1977 la fauna selvatica veniva definita res nullius
DettagliSorveglianza e Prevenzione della BlueTongue in Emilia-Romagna. Anno 2003
Sorveglianza e Prevenzione della BlueTongue in Emilia-Romagna. Anno 2003 Vengono riportati i risultati delle attività svolte nel 2003 dai Servizi Veterinari A.USL dell'emilia-romagna nell'ambito del Piano
DettagliEziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky
Scuola di Specializzazione di atologia suina Situazione attuale della Malattia di Aujeszky Salone polifunzionale S. Giovanni Moretta (TO) 23 ovembre 2007 Eziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky
DettagliLe Statistiche della Regione Sardegna
Il Censimento della popolazione in Sardegna Il 27 aprile 2012 l Istat ha diffuso i risultati provvisori del 15 Censimento della popolazione e delle abitazioni 1. Il Servizio della Statistica Regionale,
DettagliWest Nile Disease. Situazione epidemiologica. N Ottobre 2008 ore 17:00
West Nile Disease N. 13 7 Ottobre 2008 ore 17:00 Situazione epidemiologica 7 Ottobre 2008 Ad oggi sono stati segnalati 20 cavalli che hanno avuto sintomatologia clinica riferibile a West Nile disease (WND)
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA Doc. XVIII n. 90 RISOLUZIONE DELLA 9ª COMMISSIONE PERMANENTE (Agricoltura e produzione agroalimentare) (Estensore ALLEGRINI) approvata nella seduta del 18 aprile
DettagliMisure di polizia veterinaria per la semina in acque pubbliche di pesci e uova embrionat
ORDINANZA 11 ottobre 2001 Misure di polizia veterinaria per la semina in acque pubbliche di pesci e uova embrionat e. IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il regolamento di polizia veterinaria, approvato con
DettagliL anagrafe suina e la banca dati nazionale, strumenti alla base della programmazione, attuazione e verifica di piani di sorveglianza
L anagrafe suina e la banca dati nazionale, strumenti alla base della programmazione, attuazione e verifica di piani di sorveglianza GAETANO TREVISI AZIENDA USL DI FERRARA Direttiva 92/102/CEE del Consiglio
DettagliBIOSICUREZZA COME MISURA DI PREVENZIONE DELLA BLUE TONGUE E DELLA PESTE SUINA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE - ANNUALITA 2014
BIOSICUREZZA COME MISURA DI PREVENZIONE DELLA BLUE TONGUE E DELLA PESTE SUINA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE - ANNUALITA 2014 SOMMARIO I PARTE BIOSICUREZZA E BLUE TONGUE II PARTE BIOSICUREZZA E PESTE SUINA
DettagliAVVIO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE USR dell Emila-Romagna
AVVIO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE USR dell Emila-Romagna Roberto Ricci INVALSI Salsomaggiore (PR), 4 marzo 2015 Le rilevazioni dell INVALSI a.s. 2007/08 a.s. 2008/09 a.s. 2009/10 a.s. 2010/11
DettagliInfluenza Aviaria. La malattia
1 INFLUENZA AVIARIA La malattia Influenza Aviaria L influenza aviaria è causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenzavirus A. Si distinguono stipiti a bassa patogenicità
DettagliVDA Net Srl VDA Net Srl
2 DECRETO dell ASSESSORe DELL IGIENE E SANITÀ E DELL ASSISTENZA SOCIALE 6 luglio 2010, n. 33/1302 Decreto attuativo del Piano di eradicazione della Peste Suina Africana e della Peste Suina Classica. Anno
DettagliValutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino)
Roma, 25 novembre 2010 Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino) Introduzione La località Cava dei Selci nel Comune di Marino è interessata
DettagliSCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA
SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale
DettagliDeterminazione Prot. n Rep. n. 19 del
Direzione Generale delle Politiche Sociali Servizio Interventi Integrati alla Persona CDR 00.12.02.02 Determinazione Prot. n. 1007 Rep. n. 19 del 2.02.2016 Oggetto: Bilancio Regionale 2017. Finanziamento
DettagliLa rabbia nell arco alpino: sorveglianza, controllo/eradicazione. Vittorio Guberti ISPRA Ozzano E. (BO)
La rabbia nell arco alpino: sorveglianza, controllo/eradicazione Vittorio Guberti ISPRA Ozzano E. (BO) La rabbia in Italia (1977-1995) Ultimo caso:dicembre 1995 Ufficialmente indenne dal 1997 Situazione
DettagliIndagine congiunturale sull andamento della domanda turistica in Sardegna Luglio 2006
1 Indagine congiunturale sull andamento della domanda turistica in Sardegna Luglio 2006 Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio Milano, luglio 2006 PREMESSA 2 Il disegno della ricerca L Assessorato
DettagliDIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE Servizio Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: servizio.comunicazione@aslbrescia.it
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
Comune di Peschiera del Garda P.I. Provincia di Verona Elaborato: Fase 2 Scala: PIANO DEGLI INTERVENTI Relazione: gli allevamenti Lazise REGIONE VENETO Castelnuovo del Garda PROVINCIA DI VERONA Peschiera
DettagliINFLUENZA AVIARIA IN ITALIA:
CENTRO REGIONALE EPIDEMIOLOGIA VETERINARIA STITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE VENEZIE INFLUENZA AVIARIA IN ITALIA: 1999 2003 Stefano Marangon Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
DettagliPRESIDÈNZIA PRESIDENZA. Il Direttore generale Responsabile dell Unità di Progetto per l eradicazione della peste suina africana
ASL CAGLIARI Sanità Animale- AREA A serv.vetsanitaanimale@pec.aslcagliari.it ASL NUORO Servizio Sanità animale protocollo@pec.aslnu.it ASL SANLURI sanita.animale@pec.aslsanluri.it ASL SASSARI serv.sanitaanimale@pec.aslsassari.it
DettagliIl decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in
Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in particolare marine, allevate dal settore dell acquacoltura
Dettagli1. ANAGRAFE DELL AZIENDA
1. ANAGRAFE DELL AZIENDA Asl Distretto Codice Azienda Comune Provincia Località Indirizzo Proprietario Detentore (solo se diverso dal proprietario) Lat. Long. 1 2. TIPOLOGIA DELL AZIENDA 2.1 Specie Allevata:
DettagliTAVOLE STATISTICHE PROVINCIALI SULLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO
TAVOLE STATISTICHE PROVINCIALI SULLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO Anno scolastico 2012/2013 Scuole, Alunni e Studenti STATISTICHE SULLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO 3 2015
DettagliIndagine congiunturale sull andamento della domanda turistica in Sardegna 2006
1 Indagine congiunturale sull andamento della domanda turistica in Sardegna 2006 Prima applicazione sul sistema ricettivo Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio Caglairi-Milano, giugno 2006 PREMESSA
DettagliL impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia.
L impatto della stagione influenzale 2014/2015 in Italia. Caterina Rizzo e Antonino Bella (Istituto Superiore di Sanità) Premessa L influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica a causa
DettagliArea A Sanità Animale
Il patrimonio zootecnico Numero di capi anni 2007 2012* Area A Sanità Animale ANNO BOVINI BUFALINI SUINI OVICAPRINI EQUINI 2007 97.824 210 406.843 5.995 4.012 2008 96.447 194 357.643 6.500 4.024 2009 93.874
DettagliUn piano strategico per la riduzione del randagismo canino. degli assalti ai greggi e le seconde che difendono il diritto di sopravvivenza
ORDINE DEL GIORNO L OMV DI GROSSETO E I PROGETTI LIFE IBRIWOLF E MEDWOLF Un piano strategico per la riduzione del randagismo canino La sinergia tra Ordine ed enti istituzionali valorizza il ruolo dei liberi
Dettaglinorme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale;
50714 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE 11 ottobre 2016, n. 1002 Direttive per il controllo sanitario nell ambito della gestione del rischio Trichine in suini
DettagliRING TEST NAZIONALE LEUCOSI BOVINA ENZOOTICA PER LA RICERCA DI ANTICORPI NEI CONFRONTI DEL VIRUS DELLA
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche Centro di Referenza Nazionale per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie infettive dei Ruminanti RING TEST NAZIONALE PER LA RICERCA
DettagliControlli di condizionalita per le specie ovi-caprina e suina
Controlli di condizionalita per le specie ovi-caprina e suina CONDIZIONALITA SISTEMA DI NORME CHE «CONDIZIONA» IL RISPETTO DI UNA SERIE DI OBBLIGHI PER COLORO CHE BENEFICIANO DEL PAGAMENTO DIRETTO DEGLI
DettagliPROGRAMMA STRAORDINARIO 2015-2017 PER L ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA DALLA SARDEGNA
Allegato 1 alla Delib.G.R. n. 50/17 del 16.12.2014 PROGRAMMA STRAORDINARIO 2015-2017 PER L ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA DALLA SARDEGNA Premessa Il presente programma ha come obiettivo l eradicazione
DettagliProt.: 2242/ls Roma, 26 luglio Oggetto: Valorizzazione carni suine italiane ITALICO Filiera San Daniele
VIA LAZZARO SPALLANZANI, 4 00161 ROMA TEL. +39 06 44170620 - FAX +39 06 44170638 - email anas@anas.it Prot.: 2242/ls Roma, 26 luglio 2016 Oggetto: Valorizzazione carni suine italiane ITALICO Filiera San
Dettaglicontrollo delle malattie dei pesci
Epidemiologia nel controllo delle malattie dei pesci Dr Ignacio de Blas Facoltà di Veterinaria Università di Zaragoza (Spagna) Erice, 24 ottobre 2008 Workshop Acquacoltura mediterranea: aspetti normativi
DettagliL epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive
L epidemiologia nella gestione delle emergenze causate da malattie infettive Francesco Feliziani area tematica centri di referenza Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche E M E R G E N
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA
REGIONE EMILIA-ROMAGNA GIUNTA REGIONALE Atto del Presidente: ORDINANZA n 134 del 24/06/2016 Num. Reg. Proposta: PPG/2016/141 del 21/06/2016 Oggetto: INFLUENZA AVIARIA - REVOCA DELLA ZONA DI SORVEGLIANZA
DettagliPROTEZIONE DEI BOVINI E DEI SUINI IN ALLEVAMENTO: criticità, esperienze e prospettive
PROTEZIONE DEI BOVINI E DEI SUINI IN ALLEVAMENTO: criticità, esperienze e prospettive Bertocchi Luigi ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA B.UBERTINI Centro di Referenza
DettagliDecreto n. 30 del 04/06/2012
L ASSESSORE Decreto n. 30 del 04/06/2012 OGGETTO: Decreto attuativo del Piano di eradicazione della Peste Suina Africana. Anno 2012. lo Statuto Speciale della Regione Autonoma della Sardegna e le sue norme
DettagliLE DINAMICHE STRUTTURALI DELL AGRICOLTURA PUGLIESE: i primi risultati del 6 Censimento generale dell agricoltura.
LE DINAMICHE STRUTTURALI DELL AGRICOLTURA PUGLIESE: i primi risultati del 6 Censimento generale dell agricoltura. 1. Premessa I primi risultati provvisori del 6 Censimento generale dell agricoltura, riferiti
Dettagli