Il PDF. Come si redigie il Profilo Dinamo Funzionale
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- Gabriele Masi
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1 Il PDF Come si redigie il Profilo Dinamo Funzionale
2 Indicazione per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale Legge quadro 104/92 richiede la stesura del PDF, (profilo dinamico funzionale) documento per l'integrazione dei ragazzi portatori di handicap, nelle scuole di ogni ordine e grado, è atto successivo alla Diagnosi funzionale propedeutico alla stesura del Progetto Educativo Individualizzato, e viene definito e cadenzato dal DPR del 24/02/1994 (atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Aziende Sanitarie Locali in materia di alunni portatori di handicap).
3 Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) deve indicare, dopo un primo periodo di inserimento scolastico (circa due mesi dall'inizio dell'attività didattica), il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni). È redatta, nel passaggio da un ordine di scuola all'altro, da una equipe formata dal referente dell ASP, dalla famiglia, dai docenti curriculari e di sostegno, da eventuali specialisti ed educatori).
4 Il PDF deve descrivere: 1. Le difficoltà che l'alunno dimostra di incontrare nei diversi settori di attività; 2. Lo sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio termine, desunto dall'esame dei seguenti parametri: Cognitivo, esaminato nelle potenzialità esprimibili in relazione al livello di sviluppo raggiunto (normodotati, ritardo lieve, medio, grave, disarmonia lieve, medio, grave, ), alle strategie utilizzate per la soluzione dei compiti propri della fascia d'età, allo stile cognitivo, alla capacità di usare, in modo integrato, competenze diverse; affettivo-relazionale, esaminato nelle potenzialità esprimibili rispetto all'area del sé, al rapporto con gli altri, alle motivazioni dei rapporti e all'atteggiamento rispetto all'apprendimento scolastico, con i suoi diversi interlocutori;
5 PDF. continua Comunicazionale, esaminato nelle potenzialità esprimibili in relazione alle modalità di integrazione, ai contenuti prevalenti, ai mezzi privileggiati; Linguistico, esaminato nelle potenzialità esprimibili in relazione alla comprensione del linguaggio orale, alla produzione verbale, all'uso del pensiero verbale, all'uso di linguaggi alternativi o integrativi; Motorio-prassico, esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili in ordine alla motricità globale, alla motricità fine, alle prassi semplici e complesse ed alle capacità di programmazione motorie interiorizzate;
6 PDF. Continua! Sensoriale, esaminato, soprattutto, in riferimento alle potenzialità riferibili alla funzionalità visiva, uditiva, tattile; Neuropsicologico, esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili riguardo alla capacità mnestiche, alla capacità intellettiva ed all'organizzazione spazio-temporale; Autonomia, esaminata con riferimento alle potenzialità esprimibili in relazione all'autonomia della persona ed all'autonomia sociale; Apprendimento, esaminato in riferimento alle potenzialità esprimibili in relazione all'età prescolare e scolare (lettura, scrittura, calcolo, lettura di messaggi, lettura di istruzione pratiche, ecc )
7 In via orientativa, l'equipe, mediamente ogni due anni dovrebbe tracciare un bilancio diagnostico e prognostico, finalizzato a valutare la rispondenza del PDF alle indicazioni nello stesso delineate e alla coerenza tra le successive valutazioni. Resta fermo l'obbligo di redigere una nuova versione del PDF all'ingresso in ogni nuovo ordine di scuola. I parametri evidenziati corrispondono agli Assi che sostanziano il documento. Ogni asse si struttura in quattro sezioni: osservazione/descrizione, obiettivi, strumenti e proposte, verifiche. Si rimarca, pertanto l'importanza di una pertinente e puntuale osservazione dell'allievo, per descrivere la situazione affettiva e per coglierne le potenzialità, al fine di definire gli obiettivi e le modalità tecniche e procedurali per raggiungerli. Il PDF è un documento importante, nel quale la scuola dimostra la capacità di accogliere la Diagnosi Funzionale, di saperla tradurre in termini strettamente didattici e di saper progettare in funzione del progetto di vita dell'allievo. Proprio per questo risulta indispensabile, al di là dei tempi indicati dalla normativa, rivalutare ad ogni inizio d'anno scolastico la situazione dell'allievo e operare le opportune modifiche e gli eventuali aggiornamenti.
8 Profilo dinamico funzionale
9 Riferimenti alla CERTIFICAZIONE secondo l'art. 3 della legge 104/92 Data di emissione data di rinnovo o modifica Referente ASL Codice e descrizione della diagnosi AREE FUNZIONALI IN CUI SI RISCONTRANO DIFFICOLTA'! AREA COGNITIVA! AREA AFFETTIVO RELAZIONALE! AREA DELLA COMUNICAZIONE! AREA LINGUISTICA! AREA SENSORIALE! AREA MOTORIO PRASSICA! AREA DELL'APPRENDIMENTO! AREA DELL'AUTONOMIA! AREA DELL'IDENTITA' ACCORGIMENTI particolari da tenere, secondo indicazione medica, in presenza di particolari patologie (epilessia, emofilia, gracilità ossea,.)
10 AREA COGNITIVA LIVELLO DI SVILUPPO COGNITIVO: normodotato, ritardo lieve, medio, grave, capacità di memorizzare a breve e a lungo termine, capacità di attenzione, capacità di organizzazione spazio temporale. STRATEGIE: stile cognitivo, capacità decisionali, autonomia cognitiva, associare, analizzare, sintetizzare, elaborare, mappe concettuali, grado e modalità di concettualizzazione. USO IN MODO INTEGRATO DI COMPETENZE DIVERSE: utilizza conoscenze precedenti, elabora informazioni, fa richieste, dà conferme, chiede chiarimenti, pone in relazione le esperienze nel tempo e nello spazio, utilizza lo spazio per progettare le azioni. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori, dell'asl e della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
11 AREA AFFETTIVO RELAZIONALE AREA DEL SE': autostima, rapporto con sé, rapporto con gli oggetti, tolleranza alle frustrazioni. RAPPORTO CON GLI ALTRI: iniziative, indipendenze emotive, capacità di cooperare. MOTIVAZIONE AL RAPPORTO: motivazione ad apprendere in relazione con gli altri, motivazione al rapporto con gli interlocutori. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
12 AREA DELLA COMUNICAZIONE MEZZI PRIVILEGIATI: analogica, oculo motorio, gestuale mimico, mimico facciale, verbale, grafico pittorico, musicale, corporeo, digitale. CONTENUTI PREVALENTI: vissuto esperienziale e ambientale, vissuto personale, vissuto relazionale e oggettuale. MODALITA' DI INTERAZIONE: egocentrica, cooperativa, paritetica. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato
13 AREA LINGUISTICA COMPRENSIONE: linguaggio orale (parole, frasi, periodi, racconti di varie complessità in diversi contesti) e testo scritto. PRODUZIONE: verbale rispetto allo sviluppo allo sviluppo fonologico (dislalie), al patrimonio lessicale, alla struttura sintattica e narrativa. COMUNICAZIONE: uso del linguaggio verbale posseduto in diverse situazioni, uso di linguaggi alternativi e/o integrativi. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente
14 AREA SENSORIALE FUNZIONALITA' VISIVA: acuità, campo visivo, età di comparsa del disturbo, capacità residue, funzioni di supporto. FUNZIONALITA' UDITIVA: centrale, periferico, grado di deficit, compenso in presenza di ausili, epoca di comparsa del disturbo, capacità residue, uso degli ausili, possibili funzioni di supporto. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
15 AREA MOTORIO PRASSICA MOTRICITA' GLOBALE: posture accessibili, equilibrio, possibilità di spostamento, modalità di controllo del movimento, goffaggine, paure motorie, scarsa coordinazione. MOTRICITA' FINE: prensione, tremori, dismetrie, coordinamento settoriale. PRASSIE SEMPLICI E COMPLESSE: con oggetti, senza oggetti, imitativo, creativo, capacità di programmare, in rapporto alla fascia di età. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
16 AREA DELL'APPRENDIMENTO 1 ETA' PRESCOLARE: GIOCO: organizzazione del gioco manipolativo, imitativo, simbolico. GRAFISMO: scarabocchio non significativo, disegno rappresentativo, disegno narrativo, disegno descrittivo. ETA' SCOLARE: LETTURA E SCRITTURA: di sillabe, di parole, di frasi, con presenza di errori di varia tipologia, scrittura copiata, dettata, spontanea. COMPRENSIONE: interpretazione di messaggi espressi con linguaggi diversi da quelli codificati. PRODUZIONE: sillabe, parole, frasi, spontanea, guidata, riscrittura. CALCOLO: contare, corrispondenza quantità numero, quattro operazioni. ARITMETICA e GEOMETRIA: ragionamento matematico elementare, comprensione e soluzione di un problema. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
17 AREA DELL'APPRENDIMENTO 2 USO SPONTANEO DELLE COMPETENZE ACQUISITE: capacità di trasferire l'uso delle competenze acquisite nel contesto scolastico ed extra scolastico. APPRENDIMENTI CURRICOLARI: arre di apprendimento, o campi di esperienze o ambiti disciplinari vasi entro cui si cimenta. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
18 AREA DELL'AUTONOMIA AUTONOMIA DELLA PERSONA: alimentazione, pulizia personale, controlli sfinteri, abbigliamento, strumenti e ausili. AUTONOMIA SOCIALE: spostamenti finalizzati all'interno e all'esterno di ambienti noti, capacità d'uso funzionale di strumenti di autonomia sociale (telefono, denaro, mezzi di trasporto pubblico), autonomia familiare e scolastica, nei rapporti con altre persone, nel gruppo coi compagni e con gli adulti, nello spazio e nel tempo. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
19 AREA DELL'IDENTITA' IMMAGINE DEL SE': è sicuro, si crede importante, si crede capace, si crede accettato. CONOSCENZA DEL SE': in relazione al proprio corpo, in relazione alla propria storia, in relazione al gruppo. CONSAPEVOLEZZA DEL SE': delle proprie azioni in rapporto con i compagni e con gli adulti, consapevolezza delle proprie competenze in ordine a lettura di immagini, di suoni, di semplici racconti e di libri. Descrivere come funziona l'allievo in riferimento alle singole specificazioni dell'area, secondo quanto emerge dalle osservazioni dei docenti, degli operatori dell'asl, della famiglia. Descrivere il successivo potenziale sviluppo che l'alunno mostra di poter raggiungere a breve termine, anche se in modo non completamente autonomo o generalizzato.
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