Programma Elettorale del MoVimento 5 Stelle di Livorno

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1 Programma Elettorale del MoVimento 5 Stelle di Livorno 1

2 SOMMARIO 1. PRESENTAZIONE.. pag 3 2. PARTECIPAZIONE, DEMOCRAZIA DIRETTA E TRASPARENZA pag 4 3. ACQUA PUBBLICA pag 6 4. AMBIENTE pag 7 5. ENERGIA.. pag MOBILITA E SICUREZZA.. pag URBANISTICA SOSTENIBILE E ASSETTO DEL TERRITORIO.. pag PORTO E INFRASTRUTTURE.. pag LAVORO ED ECONOMIA.. pag BILANCIO E AZIENDE PARTECIPATE. pag POLITICHE SOCIALI.. pag TURISMO E COMMERCIO.. pag CULTURA.. pag ISTRUZIONE. pag SPORT. pag CONNETTIVITA pag TUTELA DEGLI ANIMALI.. pag AGRICOLTURA pag.85 2

3 1. PRESENTAZIONE Il MoVimento 5 Stelle di Livorno nasce dall incontro di persone libere, non legate a blocchi di potere e a partiti. Il programma per la nostra città nasce dal confronto fra le idee di tutti gli attivisti, unito all ascolto costante dei cittadini, intesi sia come singoli individui che come gruppi, riuniti in associazioni o comitati. Abbiamo iniziato questo percorso 4 anni fa: ci siamo trovati per strada, nelle nostre case, nei fondi commerciali di alcuni attivisti, nei bar e nelle circoscrizioni cittadine. Abbiamo organizzato banchetti di raccolta firme o di divulgazione delle nostre idee, ma anche attività di vario genere ed eventi culturali. Tra i più importanti, da 2 anni a questa parte, ricordiamo il convegno sull euro con Alberto Bagnai, l incontro con il Presidente Ferdinando Imposimato, le presentazioni dei libri di Stefano Santachiara e Paolo Bracalini sulla degenerazione della politica e ovviamente gli eventi con i portavoce in Parlamento del M5S. Con questi ultimi manteniamo da sempre un filo diretto che ci ha consentito, nell ultimo anno, di proporre il testo di alcune interrogazioni parlamentari riguardanti questioni legate al territorio livornese. Nel frattempo abbiamo continuato a riunirci per analizzare le varie istanze che ci venivano presentate, formando dei gruppi di lavoro per approfondire ogni tema specifico, vagliando pregi e difetti delle varie soluzioni normative e cercando di formulare le nostre proposte in un modo che sia il più possibile aderente alle necessità della popolazione. La nostra è una Rivoluzione Culturale necessaria ed inevitabile che deve portare tutti ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri, ad una approfondita conoscenza della realtà e all elaborazione di possibili soluzioni che non siano espressione di interessi individuali, ma che mirino al bene comune e all interesse collettivo. Il nostro Programma è stato scritto dai cittadini per i cittadini. Ci riconosciamo nei principi del Non Statuto e della Carta di Firenze. Queste le caratteristiche di chi decide di candidarsi: Non essere iscritti a partiti o ad altri movimenti; Fedina penale pulita (nessuna condanna anche se non definitiva); Non avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale. Ognuno vale uno: non ci sono gerarchie interne od esterne a cui obbedire. Altri elementi che ci contraddistinguono sono: nessun doppio incarico, rifiuto dei rimborsi elettorali, trasparenza e dimissioni degli eletti in caso di perdita dei requisiti necessari per le liste del Movimento. Siamo la vera politica, quella giusta e necessaria per avere finalmente la possibilità di prendere in mano il futuro nostro, dei nostri figli e di Livorno. 3

4 2. PARTECIPAZIONE, DEMOCRAZIA DIRETTA E TRASPARENZA 2.1. Premessa Nella nostra città si è abusato da tempo della parola partecipazione, tanto da svuotarne il significato. Dall esperienza di Cisternino 2020 a quella di Pensare in Grande, a Livorno il maggior successo dei processi partecipativi è rappresentato dai sondaggi sul Palasport (effettuati da Il Tirreno): il primo per scegliere il colore della copertura della struttura, il secondo per il nome definitivo. Questo avviene nella stessa Toscana che, per prima, si è dotata di una legge regionale per la partecipazione, salvo poi negarne la validità come nell emblematico caso del pirogassificatore di Castelfranco: la stessa Regione rinnegò gli esiti del percorso partecipativo che si opponeva all impianto, favorendo quindi la NSE, la società che intendeva realizzarlo e della quale era responsabile per le relazioni esterne Agostino Fragai, ex assessore alla partecipazione della Giunta Martini, che aveva fortemente voluto quella legge Le Circoscrizioni sono morte! Viva il decentramento! Nessuno rimpiange la vecchia struttura delle Circoscrizioni della nostra Città, tuttavia, assieme a tale tipo di decentramento, sarebbe controproducente rottamare definitivamente gli strumenti annunciati e mai attuati. In un periodo di drammatico e continuo cambiamento come questo, a maggior ragione, serve avvicinare le istituzioni ai cittadini, quanto a capacità di dare risposte alle necessità del territorio. Circoscrizioni, Municipi, Quartieri, si sono trasformati, nel tempo, da organi di partecipazione reale a mere copie in scala ridotta del Consiglio Comunale, con le stesse dinamiche partitocratiche ed hanno finito per divenire un elemento del dibattimento di atti di Giunta e Consiglio Comunale, spesso svilendo il ruolo stesso di quest ultimo. Nel momento in cui stanno per essere dismesse le stesse strutture delle circoscrizioni, occorre pensare ad un decentramento che sappia valorizzare la volontà della cittadinanza che vuole dare un contributo fattivo e volontario per i beni comuni. Serviranno quindi sempre più luoghi di aggregazione, perché l alternativa è una progressiva disgregazione sociale e del tessuto cittadino. In qualunque modifica di aspetti urbanistici occorre coinvolgere i cittadini nei processi partecipativi per le scelte che riguardano il proprio quartiere. 4

5 2.3. Bilancio partecipato comunale e di quartiere Nel programma elettorale 2004 del sindaco Cosimi si spendono parole importanti per una previsione di un bilancio partecipato, di cui negli anni si perdono le tracce; da là serve ripartire, perché l incapacità di incidere sulla realtà è quella che ha allontanato i comuni cittadini dalla vita politica. Destinare una parte importante del bilancio a scelte partecipate è quindi un passo fondamentale per la credibilità della classe politica, la quale deve necessariamente fare un passo indietro per consentire alla cittadinanza attiva di poterne fare due in avanti. Quali dovrebbero essere gli attori di questo processo? I soggetti legati al territorio: dalle associazioni di categoria, alle realtà del terzo settore, anche tutte quelle forme di libere associazioni, come i comitati di cittadini. Facendo tesoro delle esperienze della Rete del Nuovo Municipio, serve partire da una quota di bilancio superiore al 10% per farla crescere nel tempo. Il bilancio e lo stato patrimoniale del Comune devono diventare comprensibili a tutti i cittadini e quindi devono essere fortemente semplificati ed accessibili Referendum propositivo senza quorum E inutile citare la beffa del referendum consultivo sul nuovo ospedale, volutamente fallito per il mancato raggiungimento del quorum, simbolo di quanto la maggioranza di governo della città creda negli strumenti di democrazia diretta. Cambiare lo Statuto Comunale per istituire l istituto del referendum propositivo senza quorum è un passaggio necessario affinché i cittadini possano avere una seconda chance sulle scelte delle amministrazioni, di qualsiasi colore esse siano. Le stesse cariche del sindaco e degli assessori devono poter essere revocate attraverso la previsione nello Statuto dell istituto del Recall, previsto dalla proposta di legge di iniziativa popolare Quorum Zero Lottocrazia E indispensabile il ritorno all estrazione a sorte per l albo degli scrutatori, introducendo tra i criteri di ammissibilità in questo registro dello status di disoccupato. L elezione del difensore civico deve poter essere effettuata da tutti i cittadini i quali dovranno avere effettivi poteri di rappresentanza e gli strumenti per poter sanzionare i comportamenti scorretti dell amministrazione comunale Anagrafe degli eletti e dei nominati Venga istituita finalmente l anagrafe di eletti e dei nominati e sia resa facilmente consultabile sulla Rete Civica. 5

6 2.7. Comunicazione Comune - Cittadini E necessario pubblicare sulla Rete Civica una rubrica il Comune vi informa (anche sotto forma newsletter - con versione cartacea) che permetta ai cittadini di essere avvisati per tempo delle attività sul territorio comunale (cantieri, manifestazioni, pulizie strade, taglio del verde ecc.) ed in merito alle discussioni in corso che riguardano le diverse zone della città. In questo modo sarà consentito ai cittadini di verificare nella specifica zona in cui abitano, vivono, lavorano l effettivo avanzamento delle attività e segnalare per tempo eventuali anomalie. 3. ACQUA PUBBLICA Il programma sull acqua pubblica è stato scritto per il MoVimento 5 Stelle da 27 milioni di italiani che il 12 e il 13 giugno 2011 hanno sancito il primato del concetto di bene comune sulle logiche del mercato ed ha visto proprio in Livorno la città capoluogo con la maggiore partecipazione, con il 68,3% degli aventi diritto. Lo Statuto Comunale di Livorno deve riconoscere il Diritto Fondamentale all Acqua, confermando il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato che deve essere privo di rilevanza economica. Promozione dell uso di acqua potabile comunale attraverso l installazione, in diversi punti della città, di fontane pubbliche, che distribuiscano acqua depurata liscia e pure gassata; Incentivazione dell utilizzo di acqua pubblica in caraffa nei locali, nelle mense scolastiche e negli edifici pubblici. Acqua pubblica certificata attraverso la pubblicazione delle analisi delle acque sul portale istituzionale del comune; Diffusione delle fontanelle pubbliche, in particolare nelle aree a grande frequentazione pedonale e ciclabile con pubblicazione di una mappa aggiornata sul portale comunale, supportata da indicazioni stradali ed informatiche; Progettazione di una rete di raccolta delle acque piovane in vasche di decantazione e fitodepurazione per uso irriguo, lavaggio strade, processi di recupero rifiuti e riciclaggio e processi industriali; Incentivazione dell uso di bacini di contenimento delle acque piovane per attività industriali ed agricole; Impegno a migliorare le qualità organolettiche dell acqua così come sgorga dai rubinetti. 4. AMBIENTE 6

7 Premessa: buona parte delle azioni che prevediamo per l ambiente vengono trattate in maniera dettagliata nelle varie sezioni del nostro programma quali Mobilità (e sicurezza), Urbanistica e Assetto del Territorio, Agricoltura e Acqua Pubblica CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI Ambiente e Rifiuti sono due tematiche strettamente correlate fra di loro. Molta parte dell inquinamento ambientale è causata dallo smaltimento dei rifiuti, considerato che in Italia ancora si adottano principalmente due modalità di gestione altamente inquinanti ed eticamente immorali: discariche e inceneritori che investono entrambi la città di Livorno dal momento che alla discarica del Vallin dell'aquila, per la quale mai è partito il processo di bonifica, si aggiunge l'inceneritore del Picchianti per il quale è previsto un revamping (un intervento di ristrutturazione e ampliamento). La nostra non è una posizione pregiudiziale. Siamo contro l incenerimento dei rifiuti (e a favore della politica rifiuti zero) perchè la combustione dei rifiuti alle basse temperature porta alla produzione di diossine, mentre alle alte temperature porta alla produzione di nanoparticelle (dell ordine dei 2,5 micron e inferiori), entrambe nocive alla salute. Siamo contro le discariche perchè queste producono percolato, liquido altamente tossico che deriva dallo scarso processo di ossigenazione del rifiuto, nel 100% dei casi disperso in natura, compromettendo il territorio con le conseguenze che si vengono a determinare a catena. Gestione del ciclo dei rifiuti mediante l adozione della strategia Rifiuti Zero, che miri primariamente alla riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, in ottemperanza delle leggi comunitarie, da sempre disattese. I rifiuti devono essere al centro di una visione complessiva che individui il percorso migliore per la loro riduzione, per il loro riuso, riciclo e recupero. Realizzazione di un efficiente e qualificato sistema di raccolta porta a porta integrato con un sistema di valorizzazione della raccolta differenziata, il cui fine ultimo sia la completa rinuncia al sistema di incenerimento e l abbassamento della tariffa di igiene ambientale. RZ non può che prescindere da una maggiore consapevolezza nella cittadinanza della strategia Rifiuti Zero, coinvolgendola attraverso processi partecipativi a studiare la migliore applicazione possibile; Istituzione, in accordo col progetto Rifiuti Zero, di un centro di studio e riciclo in reciproca collaborazione con altri enti che già adottano la stessa strategia; Attivazione del porta a porta spinto in tutti i quartieri della città, con applicazione della tariffa puntuale. Eliminazione dei cassonetti stradali entro un anno in tutto il territorio del comune di Livorno; Raccolta differenziata per le attività commerciali (negozi, centri commerciali, industrie, palestre, teatri, cinema) con tariffa puntuale anche per loro. Per i rifiuti delle attività commerciali va attuato un approccio 7

8 dedicato in funzione del tipo di attività. Non si può trattare un ortolano allo stesso modo di uno studio di progettazione; Creazione di un sito comunale per il baratto e la donazione di oggetti di seconda mano e concedendo spazi fisici a supporto di tali attività nei quartieri; Amministrazione comunale, tutte le aziende municipalizzate e partecipate dovranno presentare bandi di gara per forniture di prodotti di consumo e non solo (anche mobili), seguendo la direttiva dei green public procurement (direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2004/18/CE del 31 marzo 2004, per i cosiddetti acquisti verdi ), contribuendo a dare un mercato di sbocco ai prodotti da riciclaggio. Green public procurement significa acquistare un bene/servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, dall estrazione della materia prima, allo smaltimento del rifiuto; Completamento della rete delle isole ecologiche su tutto il territorio comunale, prevedendone una in ogni quartiere; Centri del Riuso, ogni isola ecologica deve avere un luogo dove vestiario, mobili, elettrodomestici e quant'altro possano avere una seconda vita trovando nuovi padroni; in questo senso attivare laboratori di trashware, dove pc dismessi possano trovare nuova vita con l'installazione di sistemi operativi e software open source. Con il termine trashware (che deriva dalla contrazione dei termini trash, spazzatura e hardware, la parte fisica di un computer), infatti, si indica la pratica di recuperare vecchi hardware mettendo insieme pezzi di computer diversi, rendendoli di nuovo funzionanti e utili; Proposta alla media e grande distribuzione di adozione di macchinari per la raccolta di contenitori in plastica ed un servizio per il ritiro dei contenitori in vetro con vuoto a rendere e per la distribuzione di prodotti (pasta, sapone, latte, acqua, eccetera) alla spina; Recupero degli alimenti scartati dalla grande e piccola distribuzione per fini sociali. Ogni anno vengono buttati 1,5 milioni di tonnellate di cibo; Patrocinio e contributi solamente ad iniziative a basso impatto ambientale. Per le manifestazioni pubbliche, la concessione del contributo dovrà essere legata ad un'effettiva raccolta differenziata: in caso di sagre e per tutto quello che preveda somministrazione di cibi e bevande dovrà essere reso obbligatorio l uso di stoviglie, bicchieri e posate di ceramica e metallo oppure in materiale compostabile; Verificare la possibilità di concertare con la struttura carceraria cittadina de Le Sughere un progetto per le riciclette, restituendo nuova vita alle biciclette giacenti nei depositi comunali; Incentivare l utilizzo di un compostore per chi ha un orto/giardino: ove possibile compost collettivo nelle aree sprovviste di verde. Compostaggio domestico significa eliminare la frazione organica dei rifiuti di casa facendo ciò che la natura fa da sempre, cioè riciclare la sostanza organica non più utile e restituirla in forma di humus. Con il compostaggio dei rifiuti organici si può: gestire meglio i rifiuti di casa, producendone meno, contribuire ad una conseguente riduzione dell inquinamento, fare del bene al 8

9 proprio orto e ai propri fiori ed, infine, ridurre le spese di smaltimento dei rifiuti; Diffusione delle Fontanelle Alta Qualità; Segnalazione sul portale comunale, tramite mappatura, della presenza di contenitori della raccolta differenziata e di rifiuti speciali, anche tramite applicativo per smartphone; Sviluppo del territorio come polo attrattivo per il riciclaggio, compostaggio etc.; Sviluppo dei traffici marittimi destinati al recupero delle materie prime. Per finire, il cittadino deve avere la possibilità di conoscere il percorso dei rifiuti e come verranno spesi i soldi della tariffa, come pure i contributi per lo smaltimento già compresi nel prezzo di acquisto dei prodotti (contributi RAEE, CONAI, ecc). Va resa possibile la tracciabilità via internet per dare informazioni su come e da chi sono riciclati o smaltiti i rifiuti INQUINAMENTO Studio epidemiologico Lo studio del Prof. Annibale Biggeri, epidemiologo, conferma come la qualità dell'aria della città (e dei quartieri nord in particolare) risenta di diverse fonti inquinanti che fanno lievitare il rischio sanitario con un eccesso di mortalità tumorale rispetto alla media toscana; gli stessi quartieri rientrano in un area fra quelle riconosciute come SIN (Siti in Interesse Nazionale). Tale area è stata individuata come particolarmente soggetta ad inquinamento dal Ministero dell Ambiente ed è da poco passata sotto l'egida regionale come SIR (Sito di Interesse Regionale). Lo studio è stato finanziato dall Istituto Toscano Tumori e realizzato dal Dipartimento di Statistica G. Parenti Università di Firenze Unità di Biostatistica, nell ambito del Progetto Livorno-Collesalvetti e diretto dal Prof. Biggeri; i dati derivano dall archivio ISTAT delle certificazioni di causa di morte e i dati di ricovero ospedaliero derivano dall archivio regionale Negli anni più recenti ( ), la mortalità complessiva per gli uomini è stata pari al livello regionale, mentre per le donne è stata maggiore del 5%. Se si restringe l attenzione ai tumori, si stima un 5,1% di morti aggiuntive rispetto alla media toscana per gli uomini e un 8,7% per le donne (17 e 23 morti in più, rispettivamente). Lo scopo è, oltre alla prevenzione e il controllo di incidenti e dei possibili rischi della salute legati alle attività industriali pericolose, quello della SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA PARTECIPATA eseguita dai cittadini e condivisa dal M5S, poiché rispecchia i principi di partecipazione dal basso che il Movimento promuove. Tale scopo inoltre è in linea con l orientamento 9

10 dell UE riguardo all ISTITUTO PER LA PROTEZIONE DEL CITTADINO, visto ormai lo svuotamento del ruolo delle ASL in materia di prevenzione della Salute Pubblica. E dai quartieri nord che occorre quindi ripartire se intendiamo migliorare le condizioni ambientali cittadine (perché al miglioramento di queste zone non potrà che seguire il resto della città), sbloccando i finanziamenti statali previsti per la bonifica dei SIN, attraverso la riconversione di tali siti al servizio della collettività. Anche se la raffineria ENI è collocata fisicamente all interno del Comune di Collesalvetti (e solo in parte di Livorno), le ricadute sulla salute dei cittadini livornesi sono estremamente rilevanti. In futuro il minore utilizzo di energie fossili comporterà una revisione totale del nostro modo di vivere: si veda, a questo proposito, il paragrafo Riqualificazione industriale, a pag.29 del punto 7- URBANISTICA SOSTENIBILE E ASSETTO DEL TERRITORIO. Quadro conoscitivo Forme di Inquinamento Abbiamo la necessità, senza per questo creare inutile allarmismo, di conoscere lo stato dell'arte delle acque superficiali e sotterranee, in particolare nelle aree di maggiore sensibilità, quali quelle attorno al Vallin dell'aquila e in tutte le aree dove insistono impianti di riciclo e gestione rifiuti. Intendiamo promuovere un censimento delle aziende così che in futuro venga tenuto in considerazione, nelle valutazioni di impatto ambientale, la ricaduta negativa di nuovi insediamenti produttivi, oltre al carico urbanistico derivante dal carico di emissioni inquinanti. Nel piano regolatore è necessario far cessare la coabitazione di insediamenti abitativi con quelli industriali, specialmente se inquinanti, provvedendo, nel tempo, allo spostamento di questi in aree compatibili. Traffico motoveicolare La riduzione e moderazione del traffico privato, lo sviluppo del TPL (trasporto pubblico locale) e del trasporto non inquinante, contribuiranno a ridurre le emissioni che a Livorno rappresentano circa il 30% del carico inquinante (vedere MOBILITA E SICUREZZA). Traffico Navale L'inquinamento delle aree in prossimità di quelle portuali dovute al traffico navale è particolarmente importante soprattutto nei mesi estivi per l'afflusso di navi da crociera. L'adozione del cold ironing, sistema di alimentazione elettrica delle navi da banchina che consente di spegnere i motori ausiliari delle navi attraccate eliminando le emissioni, è quindi misura necessaria ma non sufficiente. Smaltimento amianto proveniente da utenze civili 10

11 Le normative nazionali e regionali stabiliscono che la rimozione del materiale contenente amianto (cancerogeno) può essere effettuata, per modiche quantità, in maniera autonoma dai cittadini, a patto che gli stessi rispettino le procedure e gli accorgimenti previsti dalle normative, compreso l utilizzo di dispositivi di protezione individuale atti a evitare l inalazione delle fibre; il Comune di Livorno ha già previsto, nel Regolamento di Polizia Urbana, la possibilità di rimuovere in maniera autonoma piccole quantità di manufatti contenenti amianto purché presente in forma compatta (lastre, cassoni per l acqua, tubazioni, comignoli); i cittadini possono rivolgersi alla ASL, presso gli uffici della Sanità Pubblica di Borgo S. Jacopo che, oltre a fornire gratuitamente il materiale da utilizzare per la rimozione, informa sulla corretta procedura da adottare per l autorimozione. Al momento però al cittadino resta l onere della spesa relativa al trasporto ed allo smaltimento del rifiuto che deve essere per legge effettuato da una ditta specializzata. Siamo dell avviso che, al pari di altri Comuni, anche il trasporto e lo smaltimento devono essere a carico del Comune stesso per favorire l eliminazione del materiale cancerogeno e scoraggiarne l abbandono; ci impegneremo quindi ad inserire, nel regolamento di Polizia Urbana, una procedura totalmente gratuita per il cittadino che consenta di favorire la completa eliminazione dell amianto dall ambiente. Inquinamento da Radiazioni non Ionizzanti Occorre ridurre l inquinamento elettromagnetico, impedendo il proliferare selvaggio di antenne di comunicazione (per la telefonia) sui tetti delle case ed anche ridimensionare il numero attuale di antenne predisposte, imponendo l uso di un unica antenna per tutti i gestori (anzichè per ogni singolo gestore). Il Movimento 5 Stelle crede nel valore della connettività e nella condivisione dell informazione, ma nel rispetto del cosiddetto Principio di Precauzione mantiene un atteggiamento prudente per la diffusione di antenne WiFi nelle vicinanze di siti delicati (ospedali, scuole, etc.). Inquinamento da Radiazioni Ionizzanti CISAM. Due Ispezioni Parlamentari e tre Interrogazioni (una al Senato, una alla Camera ed una in Commissione Difesa, sempre alla Camera), un intervento in aula al Senato e un question time (il tempo destinato alle interpellanze, ovvero alle risposte del governo alle interrogazioni dei deputati) in Commissione Difesa alla Camera, non sono servite a fermare lo sversamento in mare delle acque radioattive provenienti dalla piscina dell ex reattore nucleare ubicato all interno del CISAM. Nonostante che il trattamento di tali acque (secondo le analisi prodotte) avrebbe ricondotto i livelli di radioattività ai valori di legge, lo sversamento, sotto silenzio, negli specchi di mare antistanti la linea di costa, rappresenta 11

12 un metodo del tutto inaccettabile. Vigileremo affinchè le successive operazioni di decommissioning (smantellamento) dell impianto si svolgano nel pieno rispetto delle leggi e nella tutela della salute dei cittadini e dell ambiente. Siamo al fianco dei cittadini per preservare l ambiente e la salute. Il caso dei Bidoni Tossici Più di 70 fusti tossici degli oltre 200 dispersi il 17 dicembre 2012 dalla portacontainer Venezia della Grimaldi, al largo dell Isola di Gorgona, nel cosiddetto santuario dei cetacei, non sono ancora stati recuperati. Nei fusti sono contenute oltre 12 tonnellate di elementi pericolosi quali vanadio, nichel e molibdeno, metalli altamente tossici che se rilasciati nell ambiente inquinerebbero (se già non lo stanno facendo) un vastissimo tratto di mare, con conseguenze difficilmente immaginabili e i cui effetti potrebbero essere riscontrabili solo nel lungo periodo, con conseguenze, di natura economica, altrettanto devastanti. Sono state consegnate oltre 4000 firme di cittadini che richiedono la rimozione di tali fusti; i timori espressi dai cittadini, da considerarsi più che legittimi, sono i nostri. Faremo tutto il possibile per cercare di sbloccare questa situazione diventata sempre più insostenibile. Rigassificatore OLT Il rigassificatore di OLT è davanti alle nostre coste. Abbiamo presentato tre interrogazioni parlamentari che ad oggi giacciono ancora senza risposta. L'impianto continua ad essere ben visibile dalle nostre coste ed a rappresentare una seria minaccia alla nostra sicurezza. Oltre a questo, il rigassificatore attualmente risulta inutilizzato e, per questo motivo, avrà bisogno di essere dichiarato strategico (con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico) per avere così dei contributi speciali da parte dello Stato. Questa è la causa per cui il prezzo delle bollette, contrariamente a quanto sostenuto da sempre dai sostenitori dell impianto, è destinato a salire perché, in caso di mancati guadagni, i gestori verranno comunque rimborsati dal governo italiano (fino al 71%). Anche per questo diciamo NO al rigassificatore. Inquinamento Acustico Lotta all inquinamento acustico dei veicoli con una campagna di controlli specifici sulle emissioni acustiche di tutti i mezzi a motore, sia pubblici che privati, con adozione, dove possibile, di asfalto fonoassorbente EDUCAZIONE AMBIENTALE 12

13 Incentivare l educazione ambientale nelle scuole, anche attraverso la partecipazione dei ragazzi a seminari promossi dagli organi istituzionali preposti al rispetto dell applicazione delle leggi in materia di tutela ambientale (ARPAT-Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente) e attraverso lo studio e progetti basati sulla Carta della Terra GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO Inserimento dei principi negli atti di pianificazione e gestione del territorio (da parte del comune) della Convenzione europea sul paesaggio, fatta a Firenze il 20 ottobre 2000 e ratificata dall'italia con la legge n. 14 del 9 gennaio 2006; Ampliamento e revisione delle norme contenute nel regolamento del Verde Urbano Pubblico e privato approvato dal Comune nel febbraio 2003; Applicazione della Legge n.10/2013 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani"; Incremento e salvaguardia delle aree con vegetazione, ovvero le zone non ancora edificate all'interno del tessuto urbano che presentano valenze ecologiche, naturalistiche devono essere classificate come invarianti. Tali aree contribuiscono alla tutela della biodiversità esistente e contribuiscono al potenziamento della rete ecologica locale in quanto insieme di spazi naturali e seminaturali che ne assicurano la connessione. La percentuale di consumo del suolo nell'area comunale è stata tra il 20 e il 30% nel periodo , la conseguenza è una frammentazione e una grave perdita di habitat naturali. Queste aree possono essere utilizzate come: - agricoltura di qualità/orti urbani; - zone a verde pubblico/usi sportivi; - oasi ecologiche per la protezione ambientale e la conservazione della biodiversità; Manutenzione ordinaria del verde con criteri ecologici, indirizzata al rispetto delle specificità biovegetali delle piante, contrariamente alla gestione attuale non sostenibile che prevede potature sistematiche a danno dell'intera chioma; Riconoscimento delle aree a verde pubblico come patrimonio e ricchezza dell'ambiente urbano, riqualificando il loro "status" di semplice arredo urbano, attualmente suscettibile di ogni tipo di trasformazione; Redazione di un piano del verde (strumento di pianificazione integrativo alla pianificazione urbanistica locale, contenente una visione strategica del sistema del verde urbano e peri-urbano). La progettazione degli spazi urbani non può prescindere da tutte le funzioni apportate dalla presenza del verde e in ogni futuro progetto urbanistico vanno considerati tutti i benefici economici e le funzioni apportate. E necessario attuare una strategia per la conservazione della natura urbana. 13

14 Deve essere promossa un'adeguata comunicazione del ruolo e dei benefici del verde attraverso pubblicazioni e il coinvolgimento della popolazione locale anche mediante lo strumento della partecipazione. 5. ENERGIA 5.1. Premessa La produzione di energia elettrica e termica ha le seguenti criticità: costi; dipendenza da fonti fossili; impatto ambientale. Costi: La spesa nazionale per l approvvigionamento di energia dall estero nel 2012 è di 64,4 miliardi di euro, contro i 62,9 del 2011, con un aggravio di oltre 1,5 miliardi di euro pari al 2,4%. Il peso della fattura energetica sul PIL nel 2012 è salito al 4,1%, contro una media dell 1,5% degli anni 90. Per i cittadini italiani la bolletta sta aumentando, ma l incidenza dei costi delle fonti rinnovabili è trascurabile rispetto alle voci classiche di approvvigionamento e distribuzione. Per le PMI l'incidenza dei costi energetici si attesta al 7 /8 posto, in ordine decrescente: materie prime, costo del lavoro, tasse, costi finanziari, costi di produzione, logistica, consulenze professionali, energia. Per aziende energivore, solitamente grandi imprese nei settori della plastica, gomma, carta, ceramica, siderurgia e del conciario, l'energia è da considerare una materia prima e quindi con un incidenza molto alta in termini di costi. La produzione di energia termica ed elettrica dipende per la maggior parte da fonti fossili, per le quali negli ultimi anni si è verificata una impennata preoccupante, in termini di costi, destinata ad aumentare ulteriormente per fattori legati all estrazione e lavorazione del greggio in particolare. Dipendenza da fonti fossili. Secondo l agenzia internazionale dell energia, la produzione di petrolio convenzionale ha raggiunto il picco nel 2005 e sta attualmente calando. Le forniture attuali e future faranno sempre più affidamento su petrolio non convenzionale (off shore, sabbie bituminose, trivellazioni polari) che sono 14

15 caratterizzate da un costo molto alto. Si capisce quindi che dipendere da fonti il cui costo è destinato ad aumentare non è una scelta lungimirante. Impatto ambientale L immagine che segue evidenzia come Livorno si trovi in un area di criticità per l inquinamento atmosferico, dovuto principalmente alla combustione di risorse fossili nelle centrali elettriche, ai processi di produzione industriale e, non ultimo, ai trasporti marittimi. Per affrontare le sfide descritte sopra, con il Piano d Azione Una politica energetica per l Europa, l Unione Europea si è data tre obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas serra; migliorare del 20% l efficienza energetica; produrre il 20% dell energia attraverso l impiego di fonti rinnovabili. Tali obiettivi sono stati fatti propri dal Governo nazionale nel position paper del settembre 2007 e dal PIER (piano di indirizzo energetico regionale) approvato dal Consiglio della Regione Toscana in data 8 luglio La Commissione Europea ha emanato la direttiva 2010/31/CE che prevede come gli edifici pubblici di nuova costruzione abbiano l obbligo di un consumo energetico quasi zero entro il 2018, estendendo tale normativa a tutti gli altri edifici entro il La maggior parte degli edifici pubblici è stata realizzata in tempi in cui il problema dell efficienza energetica non era sentito come adesso. I conseguenti valori di dispersione termica delle pareti verticali, delle finestrature e delle coperture risultano molto più elevati rispetto a quelli introdotti dalle normative attuali di riferimento. L illuminazione stradale e degli edifici è fornita da sistemi ormai superati che dovranno essere sostituiti da altri di nuova concezione, in termini di convenienza energetica e di estetica. 15

16 In Europa emerge un nuovo concetto di città, fondato su stili di vita sostenibili e sulla qualità degli spazi. Si svuotano le periferie industriali, perdono di significato i quartieri dormitorio, separati da quelli commerciali. I quartieri stessi tornano ad essere luoghi di produzione, di creazione di valore e di identità delle persone. Veri eco quartieri che migliorano la qualità della vita dei residenti attraverso: risparmio energetico degli edifici e materiali ecocompatibili; riduzione dei rifiuti e del consumo di acqua; mobilità sostenibile; integrazione tra abitazioni, attività commerciali, spazi sociali, sviluppo del territorio. Un eco quartiere è un luogo che facilita la sostenibilità, dove si vive meglio e che produce lavoro, reddito e sviluppo, ideale per le esigenze dei cittadini (salute, relazioni, facilità di accesso ai servizi ) Gli elevati standard energetici tipici degli eco quartieri sono normati ed incentivati da specifiche normative comunitarie (direttiva 2010/31/CE entrata in vigore dal 1 febbraio 2012) Il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra comporterà notevoli risparmi economici da reimpiegare in interventi di sviluppo e di sostegno sociale. La Carta di Firenze del Movimento 5 Stelle fa esplicito riferimento allo sviluppo delle fonti rinnovabili (quali il fotovoltaico e l eolico) con contributi/finanziamenti comunali e all Efficienza energetica Azioni di programma 1. Avviare un piano energetico comunale; 2. Avviare un censimento degli edifici pubblici per valutarne la prestazione energetica; 3. Individuare gli interventi di miglioramento energetico e quantificarne i benefici economici; 4. Fare ricorso, dove possibile, a fonti di energia rinnovabile; 5. Quantificare le spese di intervento e stimare un piano di rientro tenendo presenti i contributi comunitari; 6. Istituire una Energy Service Company pubblica; 7. Promuovere la cultura dell uso razionale dell energia; 8. Introdurre tecnologie innovative come le lampade a LED nell illuminazione pubblica e negli edifici pubblici; 9. Favorire la bioedilizia e pensare i nuovi edifici con il concetto degli ecoquartieri; 10. Controlli sulle nuove costruzioni private, per il rispetto delle normative. 16

17 6. MOBILITA' E SICUREZZA 6.1. Premessa L amministrazione deve avere come obiettivo, per la mobilità, quello di organizzare gli spostamenti delle persone nel modo più efficace possibile, salvaguardando la sicurezza, la salute, la qualità dello spazio urbano, l'equità sociale e la rapidità diffusa, in luogo della velocità del singolo. La mobilità non è il risultato della contrapposizione tra i partiti dei pedoni, degli automobilisti e dei ciclisti. La comunità è l'unica portatrice di interessi e la buona mobilità persegue l'interesse di tutti Obiettivi e linee guida Il Movimento 5 Stelle intende agire sia per ridurre la richiesta di mobilità con il mezzo privato, razionalizzando e potenziando il servizio pubblico collettivo, sia per rendere scorrevole il traffico privato residuo, tutelando i residenti e tutti i soggetti deboli (pedoni, disabili e utenti delle due ruote, ciclisti in particolare). I costi di spostamento con i mezzi privati, complessivamente, sono assai superiori a quelli dei mezzi pubblici; un migliore sfruttamento di questi ultimi libererà quindi risorse destinate al loro sviluppo. Seguiremo due principi espressi nella Carta di Firenze che, al punto 5, recita Piano di trasporti pubblici non inquinanti e rete di piste ciclabili cittadine e, al punto 6, piano di mobilità per i disabili, nonchè il quadro normativo Europeo che fornisce indicazioni agli enti locali sullo sviluppo di tutti i settori della mobilità rendendola intermodale, così da migliorare la qualità della vita delle città e favorire lo sviluppo economico. Alcune proposte sono semplici e da realizzare velocemente (6 mesi, 1 anno), mentre altre, più complesse, saranno portate a termine nel lungo periodo (es. 4 anni) durante il quale sarà possibile adattarle per superare ostacoli e vincoli che si presenteranno. Lo scopo è quello di avere a Livorno una mobilità sostenibile ed eliminare alla radice i problemi che il traffico quasi esclusivamente privato porta con sé. Questi si possono riassumere in: Inquinamento (atmosferico, acustico); Sicurezza (traffico, incidenti); 17

18 Degrado aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni); Consumo di territorio (determinato dalla realizzazione di strade e infrastrutture); Costi privati per il trasporto (spese famiglie ed aziende). La mobilità sostenibile contribuisce inoltre ad aumentare le opportunità di occupazione creando attività specifiche e richiamando turisti su percorsi tematici: una città silenziosa, pulita e ordinata è anche più invitante da visitare. I vantaggi dei mezzi privati (flessibilità di percorsi ed orari) sono tuttavia percepiti così nettamente, anche se spesso sono solo presunti, che per avere un cambiamento non traumatico sarà necessario seguire un percorso graduale su due aspetti principali: Potenziare ed integrare diversi tipi di trasporto alternativi al mezzo privato in modo da garantire lo spostamento passeggeri in modo più capillare ed efficiente; Moderare il traffico, in modo da disincentivare l uso del mezzo privato, se non strettamente necessario; Dato che, sugli aspetti della mobilità, Livorno si colloca al 33 posto su 50 città capoluogo italiane (indagine 2011 patrocinata da Min. Ambiente), la questione riveste particolare rilevanza. In attesa della gara unica toscana per il TPL (scelta operata nel 2003 dalla Regione Toscana e al momento non ancora indetta) si è avuta, negli ultimi due anni, una drastica riduzione del servizio pubblico ma, paradossalmente, un aumento dei costi. Dai precedenti 95 autobus più sei scorte (per le emergenze quali ad esempio avaria dei mezzi in circolazione) si è passati a 64 autobus, senza scorte; molti percorsi sono stati tagliati (es. per le scuole medie), gli orari di erogazione del servizio ridotti (dopo le non c è più 18

19 un mezzo a disposizione). Si prevede che, a bando avvenuto, i cittadini perderanno qualcosa come il 20% di chilometraggio nell urbano e il 40% nell extraurbano. Il M5S si sta già muovendo a livello regionale per contrastare questa scelta che altro non è che un favore ai privati, senza le necessarie tutele per i cittadini Infrastrutture Livorno si allunga da nord a sud ed un tempo era completamente compresa tra la costa e la ferrovia; negli anni la città si è sviluppata anche oltre quest ultima, che è divenuta una barriera problematica da oltrepassare. Attualmente, dopo la chiusura del passaggio a livello di Salviano (sostituito da un piccolo sottopassaggio), vengono utilizzati il cavalca ferrovia della stazione e il sottopasso di Coteto, così, per raggiungere Porta a Terra, si utilizzano strade rionali come fossero di scorrimento: ad esempio la gimkana tra via Cimarosa, via di Salviano e via della Padula percorsa spesso da mezzi pesanti. Pur in un ottica di riduzione del traffico cittadino, è necessario rendere maggiormente permeabile la barriera ferroviaria con la realizzazione di nuove infrastrutture, sfruttando l interesse di RFI nell eliminazione dei passaggi a livello. Intendiamo stornare parte dei fondi destinati al Lotto Zero dell Aurelia per realizzare un sottopasso in piazza Dante ed abbattere così il cavalcaferrovia, liberando finalmente il parco delle Terme del Corallo. Inoltre, avvieremo uno studio di fattibilità finalizzato all eliminazione dei passaggi a livello in via delle Sorgenti e via Provinciale Pisana con realizzazione di sottopassi in sostituzione. Attualmente la sicurezza degli abitanti dei quartieri nord è compromessa (si sono contate diverse vittime negli ultimi anni) ed un incidente industriale in quell area non disporrebbe di un adeguato piano di evacuazione, poiché lo scorrimento della circolazione veicolare subisce blocchi temporali che variano dai 15 ai 30 per il passaggio dei treni. Ad Ardenza, in accordo con RFI, vorremmo riaprire il passaggio veicolare interrottosi con la chiusura del passaggio a livello; altre opere di attraversamento saranno possibili in base ai fondi dedicati che saremo in grado di intercettare Azioni Traffico La revisione del piano del traffico andrà, ovviamente, di pari passo con quella dei parcheggi, del trasporto pubblico e della ciclabilità. Proponiamo i seguenti punti: 19

20 revisione del Piano del Traffico con un percorso partecipato, attraverso assemblee con i cittadini per conciliare lo sviluppo del commercio e del turismo con la qualità di vita della popolazione residente; analisi ed eventuali modifiche di tutte le zone pericolose (ad esempio l immissione sulla variante dall Ipercoop, il ponte di Santa Trinita, la rotatoria di Coteto, etc.) e con sensi unici incoerenti (ad esempio Ardenza, la Rosa, etc.); correzione della gerarchia delle strade (di scorrimento, di quartiere, etc.) e ripristino della viabilità originaria in viale Nazario Sauro; limitare costruzione nuovi parcheggi. Riorganizzazione delle zone di sosta per i residenti per evitare l'eccesso di permessi rispetto ai posti disponibili. Questa razionalizzazione andrebbe fatta tramite un censimento dei posti disponibili confrontato con le richieste di tagliandi, eventualmente unendo alcune zone tra loro, in caso ci fossero squilibri tra posti disponibili e permessi; riorganizzazione di alcune zone della città (limitrofe a via Grande e Venezia) per favorirne la chiusura al traffico ai non residenti, dotandole di arredi urbani ed elementi che le rendano attrattive e fruibili; sviluppo di aree pedonali, non soltanto nel centro, prevedendo degli incentivi (es. esenzioni Tosap) alle attività commerciali che si impegnino a riqualificare le aree limitrofe; mobilità elettrica: incentivare l uso di mezzi elettrici e l introduzione delle colonnine di ricarica in varie zone cittadine; razionalizzazione degli orari per il ritiro dei rifiuti e la consegna delle merci, dove possibile, per evitare interferenze con il traffico veicolare. Trasporto pubblico A Livorno l offerta di TPL, valutata come Km percorsi dai mezzi per abitante, occupa il 35 posto su 50 città capoluogo Italiane (indagine 2011 Min. Ambiente). Il TPL cittadino presenta alcune criticità: mancanza di coperture di alcune zone di Livorno, le corse terminano alle 20.30, la frequenza delle corse nei festivi è ogni mezz ora, coincidenze e orari spesso non vengono rispettati, gran parte del parco macchine dovrebbe essere sostituito. Proponiamo le seguenti soluzioni: Accessibilità: consentire l uso a persone disabili o meno abbienti a prezzo simbolico, fino ad introdurre, per gradi, il trasporto pubblico gratuito per disoccupati, pensionati con redditi bassi, portatori di handicap e studenti durante le festività e il periodo estivo in modo da 20

21 innescare un percorso virtuoso dalla riduzione del traffico privato (meno incidenti, meno inquinamento e quindi minor spesa sanitaria, minore usura e minor impegno delle forze dell ordine per il controllo del traffico); Fonti di finanziamento: trasmissione a bordo di musica e pubblicità; Capillarità: collegare aree residenziali e periferiche tra loro e con i poli attrattivi (centro, luoghi di lavoro, scuole, ospedali, centri commerciali, etc.), aumentare la copertura di TPL per le zone più frequentate negli orari di punta per fornire ai cittadini alternative valide ai mezzi privati ed incontrare i bisogni delle persone in difficoltà (pensionati, disabili), attraverso la razionalizzazione e modifica di percorsi delle linee urbane e l utilizzo di mezzi a pedana ribassata (vedi appendice); Flessibilità: nei percorsi, negli orari e soprattutto nel periodo notturno con servizi on demand con uso di biglietti integrati e abbonamenti differenziati; Informazione: estendere le notizie sul servizio in tempo reale tramite pannelli alle fermate e APP per smartphone (potenziando b on time ); Impatto ambientale: ridurre consumi, emissioni inquinanti e rumore tramite ammodernamento della flotta, con mezzi elettrici, ibridi, alimentati ad idrogeno, metano e biocarburanti; Intermodalità: collegare le fermate degli autobus con piste ciclabili, punti di snodo bike sharing e altri mezzi di trasporto dotando più mezzi possibili di pedane per trasporto biciclette; Puntualità e velocità: introdurre corsie preferenziali (dove possibile) e imporre precedenze agli incroci (con relative sanzioni), ridurre i tempi di attesa alle fermate con coordinamento orari e uso tecnologia GPS; Tecnologia: installazione di tracker GPS sui mezzi e di monitor alle fermate per indicare gli effettivi tempi di passaggio; Sicurezza: illuminazione delle fermate e utilizzo della stessa rete di trasmissione del sistema GPS per webcam collegate a un sistema di sorveglianza con le forze dell ordine; LAM e autobus elettrici dove possibile. 21

22 E intenzione del Movimento 5 Stelle avviare da subito uno studio di fattibilità finalizzato all attrazione di fondi europei per realizzare in futuro una tramvia cittadina. Percorsi ciclabili Usare la bici in Europa sta generando oltre 200 miliardi di euro di benefici economici. Lo dice uno studio condotto dalla European Cyclists Federation (sintesi allegata in basso) che valuta l'impatto economico dell'attuale diffusione di questo mezzo di trasporto ecologico, usato, al momento, dal 7,4% della popolazione dell'ue. Molte risorse sono liberate dai costi sanitari: più di 114 miliardi di euro in meno. La riduzione del traffico porta invece un risparmio di 24 miliardi di euro. Dai 3 ai 6 miliardi vengono poi dal risparmio di carburante. Altri 62 miliardi poi sono sviluppo economico che la diffusione della bici stimola (vedi tabella): 22

23 Il ritorno economico degli investimenti per promuovere la mobilità a pedali è quindi rilevante: nell Unione Europea sono investiti in media 5-6 euro per cittadino a favore delle due ruote, ma il beneficio economico ricavato è di 400 euro pro capite; per ogni euro speso se ne generano 70. Livorno, in quanto ad offerta di percorsi ciclabili (km/abitante), occupa attualmente il 38 posto su 50 città capoluogo italiane (indagine 2011 Min.Ambiente). In città possiamo contare solamente su 4 piste non raccordate tra loro e dalla scarsa manutenzione. Proponiamo le seguenti soluzioni: miglioramento della sicurezza delle piste attuali; manutenzione, rimozione ostacoli, separazione con percorsi pedonali e strade, moderazione traffico limitrofo alle piste e sosta veicoli; realizzazione nuove piste raccordandole con quelle esistenti per favorire, in particolare, lo spostamento tra periferie e centro cittadino, scuole, luoghi lavoro, amministrazione pubblica, ospedale, poliambulatori, impianti sportivi, stabilimenti balneari; intermodalità con altri servizi pubblici di trasporto; piste e bike sharing vicino a parcheggi, capolinea autobus, Porto, Stazione; pubblicità, web, eventi e manifestazioni sulla ciclabilità; 23

24 incentivi per dipendenti pubblici e privati che usano la bici casa-lavoro, progetti scolastici; percorsi tematici con il patrimonio storico e naturale livornese, ecoturismo. Trasporto marittimo e vie d acqua Il trasporto marittimo e quello delle vie d acqua, grazie all'intermodalità, potrebbero integrarsi con i trasporti terrestri. Ci proponiamo di sviluppare le vie navigabili cittadine, i Fossi Medicei, per un servizio di trasporto pubblico che si integri con autobus, piste ciclabili e zone pedonali. Si alleggerirebbe così il carico di mezzi sul suolo cittadino e si contribuirebbe a valorizzare il centro città. Luoghi quali il Pentagono del Buontalenti, la Venezia, le Fortezze, potrebbero così tornare ad essere utilizzati contribuendo, con la loro storia, ad una rinascita culturale e alla creazione di posti di lavoro. Proponiamo le seguenti soluzioni: riqualificare gli accessi ai Fossi; utilizzare come fermate alcune zone dei Fossi che si prestino all accosto dei battelli; riorganizzare (gradualmente e con il consenso dei cittadini) la sosta delle barche in modo da consentire la circolazione dei mezzi, soprattutto quando sarà pronto il futuro porticciolo della Bellana; analizzare lo stato delle cantine per incentivare lungo tutto il percorso, unico in Europa, attività commerciali e di ristorazione; recuperare il patrimonio architettonico storico del Fosso Reale e divulgarlo ai cittadini e ai turisti. Sicurezza stradale Riteniamo semplicemente inaccettabile che si debba continuare a morire o rimanere gravemente feriti per le strade, particolarmente pericolose per pedoni o ciclisti. Di primaria importanza, nelle zone residenziali, l introduzione del limite di velocità di 30km/h, come accade in moltissime città europee e non solo. Proponiamo le seguenti soluzioni: 24

25 Zone 30: riduzione velocità in ambiti residenziali, specialmente nei quartieri ed in prossimità delle scuole; questo al fine di separare il traffico di attraversamento da quello di distribuzione e di accesso alle zone residenziali, aumentandone vivibilità e sicurezza riducendone i rumori e rischi; protezione dei percorsi pedonali con particolare attenzione alla cura della segnaletica degli attraversamenti e alla loro illuminazione nelle ore notturne; sviluppo e razionalizzazione dei percorsi ciclabili per la creazione di una rete uniforme che garantisca facili e sicuri spostamenti Casa-Lavoro; progressiva trasformazione dei percorsi pedonali esistenti in percorsi accessibili ai portatori di handicap intervenendo ogni qualvolta si proceda alla manutenzione straordinaria degli stessi; controlli mirati alla sicurezza e non a fare cassa Sicurezza. Obiettivi e linee guida Non è pensabile raggiungere un adeguato livello di sicurezza soltanto potenziando i controlli, che pure sono imprescindibili e necessari. Riteniamo che la sicurezza debba partire da lontano, dalla riqualificazione delle zone degradate, dall eliminazione delle parti buie della città, non solo nel senso dell illuminazione. Laddove c è vita, ordine e pulizia è più difficile che si formino sacche di degrado e delinquenza. Le zone della città che hanno più problemi, specialmente nelle ore serali, sono quelle centrali: piazza XX Settembre, piazza della Repubblica, via Terrazzini, ecc. E necessario che siano riqualificate e meglio illuminate, che siano incentivate attività commerciali e curate le aree pedonali, in modo che, naturalmente, siano animate di persone Sicurezza. Azioni Per quanto concerne le competenze dell amministrazione, ovvero la Polizia Municipale, proponiamo le seguenti soluzioni: maggiore presenza di forze dell ordine, senza gravare esclusivamente sulla polizia municipale, ma cercando sinergie con polizia di stato e carabinieri; reintroduzione della polizia di prossimità (vigile di quartiere) con la redistribuzione delle unità operative in tre distaccamenti territoriali (es. quartieri nord, centro cittadino, quartieri sud); 25

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