SOGGETTI SINDACALI NEI LUOGHI DI LAVORO

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1 SOGGETTI SINDACALI NEI LUOGHI DI LAVORO I soggetti sindacali nei luoghi di lavoro sono: - le rappresentanze sindacali unitarie (R.S.U.) elette ai sensi dell accordo collettivo quadro, stipulato il 7 agosto 1998; - gli organismi di tipo associativo delle associazioni sindacali rappresentative previste dall art. 10, comma 2, del sopracitato accordo collettivo. Hanno diritto ad usufruire delle agibilità sindacali previste dal citato C.C.N.Q. del : i componenti la R.S.U.; i dirigenti sindacali delle Associazioni rappresentative; i dirigenti sindacali dei terminali di tipo associativo; i dirigenti sindacali componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni e OO.SS. di categoria, non collocati in aspettativa o distacco sindacale. I Dirigenti sindacali sopraindicati possono fruire dei permessi sindacali loro spettanti, oltre che per la partecipazione a trattative sindacali, per presenziare a Congressi e Convegni di natura sindacale. Per quanto non indicato, vale, in quanto applicabile la normativa prevista in materia dal C.C.N.Q. del PROCEDURE DI RAFFREDDAMENTO DEI CONFLITTI Il sistema delle relazioni sindacali è improntato ai principi di correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti ed orientato alla prevenzione dei conflitti. Entro il primo mese della trattativa relativa alla contrattazione collettiva decentrata integrativa le parti, qualora non venga interrotto il negoziato, non assumono iniziative unilaterali né procedono ad azioni dirette. Durante gli incontri riguardanti la concertazione le parti non assumono iniziative unilaterali sulle materie oggetto della trattativa. Qualora in sede di applicazione delle disposizioni previste dal contratto di lavoro, insorgano conflitti di rilevanza generale sulla interpretazione delle norme, sarà applicato quanto previsto dall'articolo 13 del C.C.N.L. del Quando insorgano dubbi di interpretazione, controversie o quant'altro sulla applicazione dei contratti collettivi, prima di assumere iniziative unilaterali, la parte interessata invia alle altre richiesta d incontro scritta, con raccomandata, in cui succintamente descrive i fatti e gli elementi di diritto sui quali si basa la richiesta di confronto. Soggetti e relazioni sindacali 1 di 9

2 Il titolare del potere di rappresentanza dell'ente o suo delegato provvede alla convocazione delle parti abilitate alla contrattazione decentrata entro 5 giorni lavorativi. Gli accordi di interpretazione autentica sostituiscono la clausola controversa ed hanno effetto a partire dalla vigenza del contratto. Nel caso le parti a livello Aziendale non riescano a raggiungere l intesa sull interpretazione della norma contestata, prima di assumere iniziative unilaterali, inviano, con raccomandata, comunicazione all ARAN, e alle OO.SS. nazionali in cui succintamente descrivono gli elementi di diritto sui quali si basa la richiesta di interpretazione autentica riguardante la clausola controversa. L accordo stipulato fra le parti, relativo all interpretazione autentica, ha valore applicativo per le parti che ne hanno richiesto la definizione. MODALITÀ' DI ESERCIZIO DEI DIRITTI E LIBERTÀ' SINDACALI Richiamato il Contratto Collettivo Nazionale Quadro sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonché delle altre prerogative sindacali, le parti concordano che per la partecipazione alle riunioni riguardanti la contrattazione collettiva decentrata integrativa e la concertazione aziendale, i rappresentanti del personale componenti la R.S.U. sono considerati in permesso retribuito. Il tempo della trattativa non è decurtato dal monte ore a disposizione della Rappresentanza medesima. Titolarità e flessibilità in materia di permessi sindacali I dirigenti sindacali che, ai sensi dell'accordo stipulato il e successive modificazioni, hanno titolo ad usufruire di permessi sindacali retribuiti, giornalieri od orari, nel limite del monte ore assegnato, per l'espletamento del loro mandato, sono: i componenti delle RSU; i dirigenti sindacali delle rappresentanze aziendali delle associazioni sindacali rappresentative che non abbiano partecipato alle elezioni per la R.S.U. i dirigenti sindacali dei terminali di tipo associativo delle associazioni sindacali rappresentative che hanno partecipato alle elezioni per la R.S.U.; dirigenti sindacali che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria rappresentative. che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria, non collocati in distacco o aspettativa. Soggetti e relazioni sindacali 2 di 9

3 Le Organizzazioni Sindacali entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti nelle RSU e negli Organismi direttivi delle proprie confederazioni e organizzazioni di categoria comunicano all'amministrazione, per iscritto, i nominativi dei dirigenti sindacali titolari aventi diritto alla concessione dei permessi sindacali. Con le stesse modalità vengono comunicate le eventuali successive modifiche. I dirigenti sindacali delle rappresentanze aziendali e quelli rappresentanti i terminali di tipo associativo hanno titolo ad usufruire dei permessi riguardanti il contingente delle associazioni sindacali rappresentative loro spettanti. I dirigenti sindacali possono fruire dei permessi retribuiti loro spettanti, oltre che per la partecipazione a trattative sindacali, anche per presenziare a convegni e congressi di natura sindacale. I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato. I permessi sindacali, giornalieri od orari spettanti ai dirigenti sindacali: delle rappresentanze aziendali e dei terminali associativi delle associazioni sindacali rappresentative di cui ai precedenti punti b) e c); che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria; possono essere cumulati sino al tetto massimo spettante. Per i componenti delle RSU i permessi possono essere cumulati per periodi, anche frazionati, non superiori a dodici giorni a trimestre. Nell'utilizzo dei permessi deve comunque essere garantita la funzionalità dell'attività lavorativa della struttura o unità operativa - comunque denominata - di appartenenza del dipendente. A tale scopo, della fruizione del permesso sindacale va, a cura dell Amministrazione, previamente avvertito il dirigente responsabile della struttura almeno 3 giorni prima dell utilizzo. Nel caso che il dirigenti rilevi eccezionali ed improrogabili esigenze di servizio che comportino impossibilità alla concessione del permesso sindacale lo comunica per iscritto all Amministrazione, la quale provvederà ad informare tempestivamente l Organizzazione Sindacale che ha richiesto il permesso. La verifica dell'effettiva utilizzazione dei permessi sindacali da parte del dirigente sindacale è certificata dall'associazione sindacale di appartenenza dello stesso. I dirigenti sindacali sopraindicati hanno inoltre diritto a permessi sindacali non retribuiti per la partecipazione a trattative sindacali o a congressi e convegni di natura sindacale, in misura non inferiore ad otto giorni l'anno, cumulabili anche trimestralmente. Per i dirigenti che intendano esercitare tale possibilità, le OO.SS. devono darne comunicazione scritta all Amministrazione di regola almeno tre giorni prima, dell utilizzo, per il tramite della propria associazione sindacale. Soggetti e relazioni sindacali 3 di 9

4 Monte ore complessivo dei permessi sindacali Nell'ambito dell Ente il monte orario annuo complessivamente fruibile è determinato in ragione di numero 81 minuti per dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio, conteggiando anche quelli in posizione di comando o fuori ruolo. I sopraindicati permessi sindacali, nella misura di n. 81 minuti per dipendente sono ripartiti in misura pari a 30 minuti alle RSU e nella misura di 51 minuti alle associazioni sindacali rappresentative. Il contingente dei permessi di spettanza delle RSU è da queste gestito autonomamente nel rispetto del tetto massimo attribuito. Nel caso il contratto collettivo di comparto modificasse tale suddivisione, si procederà all adeguamento del presente regolamento. Ai fini della ripartizione proporzionale dei permessi, la rappresentatività sarà accertata sulla media tra il dato associativo e il dato elettorale. Il dato associativo e' quello risultante alla data del 31 gennaio di ogni anno ed è espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate. Il dato elettorale e' quello risultante dalla percentuale dei voti ottenuti nell'ultima elezione delle RSU rispetto al totale dei voti espressi, come risultante dal verbale riassuntivo inviato all'a.r.a.n. La R.S.U., le R.S.A., i Terminali associativi e le Organizzazioni Sindacali Territoriali trasmettono all'amministrazione le comunicazioni relative all'uso dei permessi sindacali, di norma, almeno 3 giorni prima del loro utilizzo. Le comunicazioni verranno trasmesse, a cura del Coordinatore per la RSU, dei responsabili per le RSA ed i Terminali associativi e delle Segreterie Territoriali per le Organizzazioni Sindacali Territoriali, all Ufficio Relazioni Sindacali e dovranno indicare i nominativi dei dirigenti sindacali interessati. CALCOLO E DISTRIBUZIONE MONTE ORE PERMESSI SINDACALI Calcolo monte ore disponibili 1. Monte ore a disposizione delle R.S.U : si calcola moltiplicando il n dei dipendenti x 30 minuti. Le ore disponibili si intendono nel limite dell orario di lavoro. Qualora le assemble si svolgano in orario diverso, il rientro non è retribuito 2. Monte ore a disposizione delle OO SS : si calcola moltiplicando il n dei dipendenti x 51 minuti = coefficente. PS da destinare a attività dei delegati sindacali, formazione, delegazioni trattanti ecc. 3. Per le assemblee, vedi al capo diritto di assemblea Distribuzione del monte ore a disposizione delle OO.SS. tra le stesse diverse componenti le OOSS coefficiente PS Soggetti e relazioni sindacali 4 di 9

5 OO.SS. A Deleghe al 31 gennaio = D 1 voti ottenuti elezione R.S.U. = V 1 OO.SS. B Deleghe al 31 gennaio = D 2 voti ottenuti elezione R.S.U. = V 2 OO.SS. C Deleghe al 31 gennaio = D 3 voti ottenuti elezione R.S.U. = V 3... (D 1 + D 2 + D 3 +.) : D 1 = 100 : X 1 (%le deleghe OO.SS. A ) (D 1 + D 2 + D 3 +.) : D 2 = 100 : X 2 (%le deleghe OO.SS. B ) (D 1 + D 2 + D 3 +.) : D 3 = 100 : X 3 (%le deleghe OO.SS. C ) (V 1 + V 2 + V 3 +.) : V 1 = 100 : Y 1 (%le voti OO.SS. A ) (V 1 + V 2 + V 3 +.) : V 2 = 100 : Y 2 (%le voti OO.SS. B ) (V 1 + V 2 + V 3 +.) : V 3 = 100 : Y 3 (%le voti OO.SS. C ) coeff. PS x (X 1 + Y 1 ) : 2 = ore permesso spettanti OO.SS. A coeff. PS x (X 2 + Y 2 ) : 2 = ore permesso spettanti OO.SS. B coeff. PS x (X 3 + Y 3 ) : 2 = ore permesso spettanti OO.SS. C Permessi per le riunioni di organismi direttivi statutari Le associazioni sindacali rappresentative sono, altresì, titolari di ulteriori permessi retribuiti, orari o giornalieri per la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi statutari nazionali, regionali, provinciali e territoriali dei dirigenti sindacali che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria rappresentative, non collocati in distacco o aspettativa. Il contingente delle ore aggiuntive di permesso per la partecipazione agli organismi direttivi statutari è determinato, in ragione di anno, dagli appositi Contratti Collettivi Nazionali Quadro. Al fine dell utilizzo di tale contingente le organizzazioni sindacali aventi diritto comunicano all amministrazione i nominativi dei dipendenti dirigenti sindacali componenti tali organismi, e nella richiesta di permesso sindacale devono fare espresso riferimento ai permessi sindacali aggiuntivi di cui all art. 11 del CCNQ 7/8/88. L Amministrazione comunica al Dipartimento della Funzione Pubblica l ammontare di tali permessi sindacali in separato conteggio. Soggetti e relazioni sindacali 5 di 9

6 Titolarità in tema di aspettative, permessi sindacali non retribuiti e loro flessibilità I lavoratori che ricoprono cariche in seno agli organismi direttivi statutari delle proprie confederazioni e organizzazioni sindacali rappresentative possono fruire di aspettative sindacali non retribuite per tutta la durata del loro mandato. E' possibile l'applicazione delle flessibilità previste dall'art. 7 del C.C.N.Q. del in misura non superiore al 50% del limite massimo previsto dai commi 1 e 2 dello stesso articolo. Distacchi sindacali I dipendenti che ricoprono cariche statutarie in seno alle proprie Confederazioni o Organizzazioni Sindacali a carattere nazionale maggiormente rappresentative sono collocati in aspettativa per motivi sindacali, a domanda da presentare da presentare tramite la competente Confederazione o Organizzazione Sindacale nazionale, in relazione alla quota a ciascuna di esse assegnata. Le domande di collocamento in aspettativa sindacale sono presentate all'amministrazione, che cura gli adempimenti istruttori acquisendo il preventivo assenso della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica, in ordine al rispetto dei contingenti fissati. Il provvedimento di collocamento in aspettativa per motivi sindacali è emanato dall Amministrazione e protrae i suoi effetti fino alla richiesta di revoca dell'aspettativa sindacale da parte della rispettiva Confederazione o Organizzazione Sindacale, che ne dà comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Associazione, Unioni o Conferenza interessata. Il personale a tempo pieno o parziale e quello con qualifica di dirigente, in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che sia componente degli organismi direttivi statutari delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali rappresentative ha diritto al distacco sindacale con mantenimento della retribuzione complessiva: trattamento economico in misura intera con riferimento a tutte le competenze fisse e periodiche ivi compresa la retribuzione di posizione per i dirigenti. Il trattamento accessorio legato alla produttività o alla retribuzione di risultato è attribuito in base all apporto partecipativo del medesimo al raggiungimento degli obiettivi assegnati. I periodi di distacco sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato nell'amministrazione anche ai fini della mobilita', salvo che per il diritto alle ferie e per il compimento del periodo di prova, ove previsto, in caso di vincita di concorso o di passaggio di qualifica. Ai fini del periodo di prova, qualora dopo la formale assunzione in servizio nei confronti del dirigente sindacale venga richiesto ovvero risulti confermato il distacco o l'aspettativa, potranno essere attivate le procedure di urgenza previste dall'art. 14 per la prosecuzione o l'attivazione del distacco o aspettativa. Il periodo di prova risulterà sospeso per tutta la durata di esso. Soggetti e relazioni sindacali 6 di 9

7 Fermo rimanendo il loro numero complessivo, i distacchi sindacali, sino al limite massimo del 50%, possono essere fruiti dai dirigenti sindacali, anche frazionatamente per periodi non inferiori a tre mesi ciascuno. Nei limiti sopraindicati, i distacchi sindacali per i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo pieno possono essere utilizzati con articolazione della prestazione di servizio ridotta al 50% - previo accordo del dipendente stesso con l'amministrazione interessata sulla tipologia di orario prescelta tra quelle sotto indicate: in tutti i giorni lavorativi; con articolazione della prestazione su alcuni giorni della settimana, del mese o di determinati periodi dell'anno in modo da rispettare, come media, la durata del lavoro settimanale prevista per la prestazione ridotta nell'arco temporale preso in considerazione. Nel caso di utilizzo della facoltà prevista riguardante l utilizzo di distacchi sindacali con prestazione lavorativa ridotta part - time, il numero dei dirigenti distaccati risulterà aumentata in misura corrispondente, fermo rimanendo l'intero ammontare dei distacchi, arrotondando le eventuali frazioni risultanti all'unita' superiore. Nel caso di distacco sindacale con prestazione lavorativa ridotta, per la parte economica si applica la retribuzione complessiva: trattamento economico in misura intera con riferimento a tutte le competenze fisse e periodiche ivi compresa la retribuzione di posizione per i dirigenti. Il trattamento accessorio legato alla produttività o alla retribuzione di risultato è attribuito in base all apporto partecipativo del medesimo al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Per il diritto alle ferie ed al periodo di prova in caso di vincita di concorso, si applicano le norme previste nei singoli contratti collettivi di lavoro per il rapporto di lavoro part time, orizzontale o verticale. Tale ultimo rinvio va inteso solo come una modalità di fruizione dei distacchi sindacali che, pertanto, non si configurano come un rapporto di lavoro part time, e non incidono sulla determinazione delle percentuali massime previste, in via generale, per la costituzione di tali rapporti di lavoro. Fermo rimanendo quanto già previsto, per i dirigenti sindacali appartenenti alle qualifiche dirigenziali previo accordo con l'amministrazione di appartenenza, il distacco sindacale può essere svolto con articolazione della prestazione lavorativa su alcuni giorni della settimana, del mese o di determinati periodi dell'anno. La prestazione lavorativa dei dirigenti sindacali può anche essere superiore al 50%. DIRITTO DI ASSEMBLEA Soggetti e relazioni sindacali 7 di 9

8 In base a quanto previsto in materia dal CCNL vigente, i dipendenti hanno diritto di partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali in idonei locali concordati con l'amministrazione, per 12 ore annue pro capite, senza decurtazione della retribuzione. Le assemblee, che riguardano la generalità dei dipendenti o gruppi di essi, possono essere indette singolarmente o congiuntamente, con specifico ordine del giorno su materie di interesse sindacale e del lavoro, da: i componenti delle RSU; i dirigenti sindacali rappresentanze aziendali (RSA) delle associazioni sindacali rappresentative; i dirigenti sindacali dei terminali di tipo associativo delle associazioni sindacali rappresentative (S.A.S. ecc.); i dirigenti sindacali che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria. La convocazione, la sede, l'orario, l'ordine del giorno e l'eventuale partecipazione di dirigenti sindacali esterni sono comunicate all'ufficio gestione del personale, di norma, almeno tre giorni prima. Eventuali condizioni eccezionali e motivate che comportassero l'esigenza per l'amministrazione di uno spostamento della data dell'assemblea devono essere da questa comunicate per iscritto entro 48 ore prima alle rappresentanze sindacali promotrici. La rilevazione dei partecipanti e delle ore di partecipazione di ciascuno all'assemblea è effettuata dai responsabili di servizio e comunicata all'ufficio per la gestione del personale, per la decurtazione dal monte ore complessivo. Nei casi in cui l'attività lavorativa sia articolata in turni, l'assemblea è svolta di norma all'inizio o alla fine di ciascun turno di lavoro. Analoga disciplina si applica per gli uffici con servizi continuativi aperti al pubblico. Le assemblee si svolgeranno in locali messi a disposizione dall'amministrazione. Ove ciò non sia possibile, ovvero in caso di assemblee generali, territoriali o di zona, sarà consentito al personale di usufruire del tempo strettamente necessario per raggiungere il luogo dove si svolge l'assemblea, nonché per l'eventuale rientro al posto di lavoro. Ai fini del computo delle 12 ore per l'esercizio del diritto di assemblea durante l'orario di lavoro, non sarà computato il tempo strettamente necessario e preventivamente concordato con l'amministrazione, per la riunione dei dipendenti in occasione della consultazione per il rinnovo del C.C.N.L. e C.C.D.I. (contratto collettivo decentrato integrativo). DIRITTO DI AFFISSIONE I componenti delle RSU; i dirigenti sindacali rappresentanze aziendali (RSA) delle associazioni sindacali rappresentative; Soggetti e relazioni sindacali 8 di 9

9 i dirigenti sindacali dei terminali di tipo associativo delle associazioni sindacali rappresentative (S.A.S. ecc.); i dirigenti sindacali che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria rappresentative; hanno diritto di affiggere, in appositi spazi che l'amministrazione ha l'obbligo di predisporre in luoghi accessibili a tutto il personale all'interno dell'unità operativa, pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro, utilizzando, ove disponibili, anche sistemi informatici. LOCALI L Amministrazione con almeno duecento dipendenti pone permanentemente e gratuitamente a disposizione dei: i componenti delle RSU; i dirigenti sindacali rappresentanze aziendali delle associazioni sindacali rappresentative; i dirigenti sindacali dei terminali di tipo associativo delle associazioni sindacali rappresentative; dirigenti sindacali che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria rappresentative; Per informazioni in merito agli argomenti trattati o completamenti del materiale descritto, oltre che pareri e commenti : info@centrostudiproforma.it Soggetti e relazioni sindacali 9 di 9

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