Il punto sulla coltivazione dell albicocco in Piemonte
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- Berto Gori
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1 30 AGRICOLTURA INFORMAZIONE TECNICA Il punto sulla coltivazione dell albicocco in Piemonte Lorenzo Berra, Silvio Pellegrino CReSO - Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l Ortofrutticoltura piemontese, Cuneo RICERCA FINANZIATA DALLA REGIONE PIEMONTE Varietà Larclyd L albicocca presenta profili di interesse per il mercato. I consumi a livello europeo sono sostanzialmente stabili, oscillando tra 500 e t, riferiti all UE dei 15. Le prospettive di incremento dei consumi sono localizzabili nei Paesi non produttori, nella fattispecie quelli nord-europei. Sono connesse da un lato alle nuove opportunità offerte dalla efficienza della logistica nel distribuire in tempi rapidi un frutto alquanto deperibile; dall altro all innovazione varietale, che consente di disporre di frutti a lenta maturazione, idonei all inserimento in filiere lunghe. Il Piemonte rappresenta un micro-bacino di coltivazione, la cui produzione attuale rappresenta poco più dell 1% del consumo europeo. Nella competizione a presentarsi sui mercati più remunerativi, la nostra produzione deve fare i conti con le tradizionali aree di produzione (Campania ed Emilia-Romagna; Midi Francese, Murcia in Spagna, ecc.), cui si stanno aggiungendo i Paesi del Magreb, i quali non incontrano concorrenza sul segmento precocissimo, e alcuni Paesi della nuova Europa dei 25 (Ungheria in particolare), in grado di dilatare l offerta nel segmento tardivo. In Italia la stragrande maggioranza delle varietà col- tivate nelle aree tradizionali sono di ceppo o di indiretta origine vesuviana. Presentano discrete o buone caratteristiche qualitative, associate purtroppo a rapida evoluzione della maturazione e scarsa idoneità alle operazioni di cernita e confezionamento, nonché al trasporto. In altre parole i frutti devono esser squisiti sulla mensa del consumatore, mentre l assortimento varietale tradizionale produce frutti eccellenti sull albero fino ai vicini mercati rionali. Il Piemonte, per le condizioni climatiche-limite per la specie, che rendono aleatoria la produzione e ne riducono la produttività, ha da tempo cercato percorsi di differenziazione. Il Centro di sperimentazione del CReSO (allora Asprofrut) ha introdotto a partire dalla metà degli anni ottanta decine di cultivar e selezioni, costituite da Istituti canadesi (Harrow e Vineland in Ontario) e statunitensi (Prosser, Washington). Tali istituzioni lavoravano ad un progetto di costituzione di albicocche decisamente innovativo: qualità globale (sapore + aspetto attraente) al consumatore. Esattamente l obiettivo di una frutticoltura di nicchia come quella piemontese! I criteri di selezione sono stati dunque il profilo gustativo (valutato al termine del processo di commercializzazione), la consistenza del frutto, la lenta evoluzione della maturazione (un carattere allora innovativo definito slow ripening), la colorazione attraente. Già dai prima anni 90 fu proposta alla filiera albicocco operatori commerciali, frutticoltori e tecnici una nuova gamma di cultivar, adatta al pedoclima piemontese e rispondente ai requisiti sopra menzionati. Orangered -Barth, Goldrich, Laycot, Hargrand hanno rappresentato una vera e propria innovazione di prodotto, che ha consentito importanti ritorni economici e rilanciato una specie altrimenti destinata al declino. Per il mercato interno è invece stata valorizzata l unica varietà autoctona Tonda di Costigliole, dotata di inarrivabili caratteristiche qualitative (dolcezza, succosità, profumo tipico e spiccato). Non solo ha mantenuto nicchie di mercato locale (sia in Piemonte, sia sulla riviera ligure), ma ha acquisito posizioni interessanti presso alcune catene di media distribuzione in grandi città. In questo caso è stata utilizzata
2 TECNICA Tab. 1 Lista di Programmazione Diffuse ± Laycot* Sperimentazione estesa Pinkcot Copty * Robada * Laycot * 0 Hargrand + 4 Tonda di Costigliole + 8 Risultati interessanti da sperimentazione parcellare: Tom Cot Toyaco*, Sweetcot Toyuda *, Goldstrike Toyesi*, Opal, Kyoto*, Bobcot Norcot*, Incomparable de Malissard *, Marietta Mylady*. Cv sconsigliate: Alba, Amabile Vecchioni, Caldesi 2, Castelbrite, Dulcinea, Fracasso, Giada, Giulia, Harcot, Harogem, Héléna du Roussillon, I. Liverani, M. Matilde, Mandorlon, Noemi, Pellecchiella, Perla, Sajeb, Tardif de Bordaneil, Tyrinthos, Veecot. Varietà Robada come prodotto di distinzione rispetto al prodotto standardizzato disponibile presso la grande distribuzione. Gli obiettivi della ricerca L offerta attuale risulta dunque in linea con le richieste di mercato. E un fatto che la produzione piemontese si colloca costantemente nelle alte fasce di consumo e spunta prezzi superiori del 50-80% rispetto alle aree concorrenti. Tale forbice è destinata ad attenuarsi: l Emilia Romagna e le Regioni francesi della Drôme e dell Ardèche stanno rapidamente riorientando la loro offerta. La linea-guida della ricerca applicata nel settore varietale per una regione quale il Piemonte è la proposta costante di innovazione che facciano tendenza, abbandonando impietosamente le produzioni di dominio comune. In questo momento, gli obiettivi che paiono maggiormente a portata di mano sono i seguenti: Estensione delle caratteristiche di pregio a tutto il calendario di maturazione. Riunire in cultivar di riferimento per ogni epoca di maturazione la maggior parte delle caratteristiche positive sopra menzionate, riducendo nello stesso tempo la percentuale di non qualità riscontrabile in tutte le varietà diffuse (sensibilità a screpolature della buccia in Laycot, colorazione non ottimale in Hargrand, sapore non più che discreto in Goldrich). Aumentare la adattabilità (rusticità, tolleranza ad Tab. 2: Impollinazione cultivar autoincompatibili di albicocco Epoca Cv autoincompatibili Impollinatori di fioritura MP Goldrich P Palummella MP Laycot* P Palummella MP Pinkcot Copty * P Palummella MP Vitillo MP Frenésié MP Robada * P Palummella MP Vitillo M Aurora* M Portici M Orangered Bhart * M Hargrand / Orange Red M Hargrand M Hargrand / Orange Red * Cv soggette a tutela brevettuale Marchio registrato avversità, costanza produttiva, ecc.) alle condizioni di coltura della nostra regione. L innovazione varietale in Piemonte è svolta presso il Centro di sperimentazione frutticolo del CReSO a Cuneo. Nel 2004 le nuove parcelle sono state allestite presso il Centro di Sperimentazione in corso di Agricoltura/41
3 32 AGRICOLTURA INFORMAZIONE TECNICA Profili nuove cultivar Kyoto* Editore: Escande Epoca di maturazione: 2 giorni prima di Laycot* Tra le cultivar in prova, è quella che ha dimostrato la più elevata tenuta di maturazione ; la raccolta può dunque essere posizionata al momento corretto, senza timore che la successiva evoluzione della maturazione comprometta i successivi processi in magazzino e in fase di distribuzione. L aspetto del frutto è attraente e la forma rotondo-oblata con apice incavato rappresenta un fattore di riconoscibilità e di identificazione. La colorazione è aranciata con sfaccettatura rosso luminoso sul 20 30% della buccia. La pezzatura è medio-elevata (il peso del frutto uniforme oscilla intorno a 60 g). La qualità gustativa è buona, con punti di forza nell elevato contenuto zuccherino e nell aroma, mentre la buccia acidula può recare fastidio ad alcune tipologie di consumatori. Anche questa nuova cultivar è finora apparsa di facile gestione. Presenta vigore medio, portamento semi-eretto e predisposizione ad ordinata ramificazione. L entità di fioritura è intensa; l epoca di fioritura medio-precoce. La cv è autocompatibile. Flavorcot Bayoto* Editore: Cot International Epoca di maturazione: 3 giorni prima di Laycot* Si distingue per l eccellente profilo sensoriale, completo sia dal punto di vista gustativo (polpa fondente, molto dolce) sia dell intenso aroma. La forma è da oblunga a ovata; il colore aranciato, con scarso sovraccolore; la buccia è robusta, resistente alle manipolazioni. La consistenza della polpa è elevata e la maturazione evolve con gradualità. E un albero di facile gestione: di medio vigore, tendenzialmente espanso e predisposto ad una abbondante e ben distribuita ramificazione. Fruttifica prevalentemente su rami misti. Il potenziale produttivo è elevato; è da segnalare l elevata tolleranza alle brinate primaverili. Il punto debole è costituito dalla sensibilità a screpolature della cavità peduncolare in presenza di precipitazioni in pre-raccolta. La fioritura è medio tardiva e la cv è autocompatibile. Pinkcot Copty* Editore: Escande Epoca di maturazione: 17 giorni prima di Laycot* L aspetto è nel complesso molto attraente. La colorazione è aranciato intenso, luminosa a motivo anche della scarsa pubescenza, con sovraccolore rosso vivo sul 30-50% della buccia. Nonostante tali caratteristiche, la buccia è relativamente tollerante alle manipolazioni, tanto da non subire danni in fase di calibrazione e confezionamento. La forma è tondeggiante, uniforme; la pezzatura elevata (intorno a 70 g/frutto con equilibrato carico produttivo), sia in assoluto, sia in relazione all epoca di maturazione precoce. La polpa è consistente, con lenta evoluzione della maturazione. Può dunque essere raccolta in prossimità della maturazione fisiologica. L eccellente conservabilità in AN a 4 C consente di affrontare anche lunghi trasporti. Il sapore è buono, equilibrato. Il profilo sensoriale, tracciato dai panel test dell Onafrut**, è risultato armonico, con discreta componente aromatica, nel complesso di elevato gradimento. Varietà Flavorcot costruzione a Manta. Le aziende costituiscono una delle Unità operative del Progetto nazionale liste varietali dei fruttiferi. L indagine valuta approfonditamente e con strumenti appropriati le nuove cultivar, al fine di formulare liste di orientamento varietale. L introduzione di nuovi materiali nel circuito di sperimentazione avviene ormai prevalentemente sulla base di formali accordi con i relativi editori. L indagine del CReSO volta ad esplorare le nuove risorse vegetali è finanziata dalla Regione Piemonte Assessorato Agricoltura e qualità, oltre che dal MiPAF. I risultati La lista varietale copre con le 5 cultivar proposte (Tab. 1) un lasso di tempo che stenta ad arrivare a 30 giorni. Troppo pochi per il dispiegamento di un flusso di commercializzazione che lasci il segno nel consumatore. Per quanto riguarda l obiettivo dell estensione del calendario di maturazione con coltivar di pregio, sono stati ottenuti interessanti risultati nel periodo medio precoce con Pinkcot copty*, che matura 16 prima di S. Castrese, tanto proporla in lista, dopo un adeguata sperimentazione di pieno campo, che ha consentito di valutarne in scala reale l adattabilità agronomica e l idoneità alla commercializzazione. E
4 TECNICA obiettivamente difficile per le aree settentrionali e altimetricamente elevate essere competitive sul segmento precoce. Sono comunque in fase di valutazione altre varietà e selezioni, tra cui si segnalano Sylred, Solédane, Solaria e Lorna. I primi risultati lasciano intravedere innovazioni sostanziali nel segmento tardivo e ultra-tardivo, che per altro coincide con la vocazionalità dell areale piemontese. Per inciso il periodo tardivo di commercializzazione dell albicocca in Europa (metà luglio fine agosto) è appannaggio delle regioni settentrionali francesi, dove si coltiva la tradizionale Bergeron. Si è diffusa per la costanza produttiva e si è imposta sul mercato per l elevata serbevolezza e il bell aspetto. E del tutto insufficiente sotto il profilo gustatitivo, motivo che ci induce a individuare coltivar tardive alternative, che possono facilmente eroderne gli attuali spazio di mercato. Appaiono quindi di tutto interesse i risultati di cultivar recentemente costituite sia in Italia, sia in Nuova Zelanda. Si segnala la serie Augusta 1, 2,,3 (*), che maturano tra l inizio e la fine di agosto. Tra le neozelandesi, edite in Europa da Cot Intenational, appaiono interessanti Zebra*, Larquen* e Larclyd*, che maturano rispettivamente 15 e 40 giorni dopo San Castrese. Abbiamo dunque a disposizione nuovi materiali in sperimentazione che, se confermati, consentiranno di distribuire l offerta di albicocche di pregio nell arco dei tre mesi estivi (da metà giugno a metà settembre). Per quanto riguarda l obiettivo di concentrare il maggior numero di caratteristiche di pregio in singole cultivar di riferimento per ciascuna epoca di maturazione, si segnalano Sweetcot, Robada e Flavorcot, il cui comportamento nell areale albicocchicolo piemontese è descritto nel box. L incremento di rusticità è riscontrabile in nuove cultivar, in particolare per quanto concerne la autocompatibilità, recuperata in varietà di tipologia Laycot. Kyoto è apparsa la più promettente tra le nuove introduzioni: che non necessita di impollinatori e la sua basitonia consente l uniforme distribuzione della fruttificazione lungo tutta la parete fruttifera. Quest ultimo carattere, finora non sufficientemente preso in considerazione, aumenta l omogeneità dei requisiti qualitativi, riducendo il fabbisogno di selezione in linea di lavorazione. La patologia che attualmente compromette in maggior misura la costanza produttiva dei nostri albicoccheti è rappresentata dalla batteriosi da Pseudomonas syringae, contro la quale i rimedi non sono risolutivi. La tolleranza varietale diviene un fattore decisivo. Sulla collezione di Cuneo è L albero è di facile gestione. Ha portamento basitono e rinnova la ramificazione lungo tutta la lunghezza della branca. Fruttifica abbondantemente sui rami misti: la potatura di produzione può essere affine a quella adottata per il pesco. La fioritura è precoce. E autoincompatibile, necessita pertanto di impollinatori che ne coprano l arco della fioritura (in Piemonte si sono rivelati idonei Palummella, San Castrese, Vitillo e Frénésie). La produttività è elevata e costante. Ha manifestato elevata tolleranza al cracking in condizioni di piovosità pre-raccolta. Ha espresso finora scarsa suscettibilità alla batteriosi da Pseudomonas spp. Robada* Editore: Star Fruits Epoca di maturazione: 9 giorni prima di Laycot* La presentazione è molto attraente. Il colore di fondo è arancio luminoso, con sfaccettatura (blush) rosso brillante sul 50% - 60% della superficie della buccia. La forma è rotonda, simmetrica, regolare. La pezzatura è medio-elevata (60 70 g), molto uniforme. La buccia è liscia, vellutata con impercettibile tomento; la delicatezza richiede di assumere misure di precauzione nelle fasi di manipolazione, lavorazione e confezionamento. La polpa è molto soda, succosa e presenta lenta evoluzione della maturazione. Il sapore è buono, con elevato tenore zuccherino in equilibrio con la componente acidula. L albero è di medio vigore, con portamento semi-eretto. La basitonia consente un rivestimento di rami misti su tutta la lunghezza delle branche. Vanno eliminati, con un intervento di potatura verde, i rami vigorosi che si sviluppano a candela sul dorso delle branche, mentre la fruttificazione si distribuisce prevalentemente sui rami misti corti che rivestono fittamente e lateralmente le branchette. In Piemonte, contrariamente a riferimenti bibliografici relativi ad altre condizioni climatiche, la cv è risultata autoincompatibile. L epoca di fioritura è medio-precoce. Sono risultati efficienti impollinatrici le cultivar Palummella, Vitillo e San Castrese. Non ha manifestato sensibilità a infezioni di Pseudomonas spp. Sweetcot Toyuda* Editore: Cot International Epoca di maturazione: 7 giorni prima di San Castrese I punti di forza sono l eccellente qualità gustativa e la lenta evoluzione della maturazione. La polpa è soda, fine e fondente, molto dolce e di profilo gustativo eccellente. Notevole la tenuta di maturazione, sia sull albero, sia nei processi post-raccolta. L aspetto è medio, prossimo a Goldrich, senza peraltro la sensibilità della buccia alle macchie nere. La forma è ovale, il colore aranciato intenso. La buccia è resistente alle manipolazioni e ai trasporti. La pezzatura è notevole, anche in presenza di un carico produttivo elevato. L albero è vigoroso, di portamento aperto. Il forte carico produttivo tende ad accentuare l apertura delle branche fino ad un portamento naturale (senza interventi correttivi di potatura) procombente. La ramificazione è ben distribuita lungo tutta la branca. Fruttica abbondantemente sia su dardi sia su rami misti. Il potenziale produttivo è estremamente elevato; non è soggetta ad alternanza. Il diradamento è finalizzato ad ottenere frutti di buona pezzatura e mantenere elevata la concentrazione di solidi solubili. La fioritura è precoce e la cv autoincompatibili. L editore consiglia come cv impollinatrici Tomcot Toyaco e Goldstrike. In Piemonte sono stati ottenuti buoni risultati preliminari con Vitillo e Palummella. * Protezione brevettuale Agricoltura/41
5 34 AGRICOLTURA INFORMAZIONE TECNICA Varietà Pinkcot stato condotto il primo studio in vivo della sensibilità varietale, grazie alla collaborazione del Settore Fitosanitario Regionale e dell Istituto Sperimentale di Frutticoltura di Roma. In un ambiente altamente selettivo per tale patologia, sono risultate tolleranti Pinkcot, Robada e Orangered. Si ritiene utile delineare un profilo delle cultivar più promettenti sopra citate, desunto dai rilievi condotti presso il Centro di sperimentazione. Si ribadisce l importanza ai fini della fruibilità di tali risultati di una sperimentazione tempestiva, che consenta di disporre di informazioni attendibili e strettamente correlate al territorio, al fine di porre gli operatori della filiera di programmare l offerta disponendo di tutte le informazioni necessarie e in tempo utile per non rincorrere la concorrenza. La lista delle cultivar consigliate Le liste di programmazione albicocco proposte dal CReSO per gli impianti del 2004 (tab. 1), comprendono una serie di cultivar ad epoca di maturazione compresa tra 16 giorni prima e 10 giorni dopo la maturazione di Laycot*, nostra varietà di riferimento e ideale prototipo per le straordinarie caratteristiche di colorazione, forma, pezzatura, sapore e tenuta di maturazione. Molte delle cultivar in lista sono risultate autoincompatibili e richiedono pertanto adeguati impollinatori. La presenza del fattore di autoincompatibilità, la scelta di cultivar donatrici di polline a fioritura contemporanea e la compatibilità pollinica sono stati evidenziati in lavori sulla biologia fiorale svolti dal CReSO in collaborazione con il Divapra Sezione Entomologia dell Università di Torino. Le indicazioni pratiche per la scelta degli impollinatori sono riassunte in tab. 2. La precoce Pinkcot Copty* ha brillantemente superato la sperimentazione estensiva di pieno campo che segue quella parcellare svolta nella nostra Azienda. Presenta ottime caratteristiche sia agronomiche che pomologiche. Albero di facile gestione, elevata e costante produttività. Frutto di aspetto attraente, elevata pezzatura e buon sapore. Lenta evoluzione della maturazione ed eccellente conservabilità. Robada* è ancora in sperimentazione estesa ma i primi riscontri sono molto incoraggianti. L aspetto del frutto è molto attraente con sfaccettatura rosso brillante molto estesa. La forma è rotonda regolare di buona pezzatura molto uniforme. Il sapore è buono, con elevato tenore zuccherino in equilibrio con la componente acida. La polpa è di buona consistenza e presenta lenta evoluzione della maturazione. L albero di medio vigore si riveste fittamente di rami misti corti dove occorre indirizzare la produzione. Laycot* è la cultivar di riferimento ampiamente diffusa in coltura di cui abbiamo gia esposto i pregi. I difetti riguardano la sensibilità a fessurazioni in relazione alla piovosità in pre-raccolta e la mediocre rusticità. La canadese Hargrand matura pochi giorni dopo Laycot* ma è stata inserita in lista grazie alla maggior rusticità rispetto a Laycot* dimostrata in aree climaticamente più difficili. di buona pezzatura e di forma tondeggiante-regolare ha colorazione meno attraente rispetto ad altre di pari epoca di maturazione. Il sapore è molto buono e soddisfacente l idoneità alle lavorazioni e al trasporto. Chiude la lista la vecchia cultivar Tonda di Costigliole che prende il nome dal Comune del Saluzzese storicamente depositario della tradizionale coltivazione dell albicocco in Piemonte. Nonostante difetti di colorazione, consistenza della polpa e tenuta di maturazione, grazie alle eccezionali caratteristiche qualitative ha saldamente fidelizzato una importante nicchia di mercato. Progetto finalizzato Mipaf - Regioni formulazioni di liste di orientamento varietale dei fruttiferi. Pubblicazione n. 248
Aurora * Consistenza della polpa. Spring Blush EA 3126 TH (1)
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