Esaminando le cultivar consigliate

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1 Il Divulgatore n 5/2006 CILIEGIO E ALBICOCCO Le vari età accreditate in campo e sul mercato pagg.33- Esaminando le cultivar consigliate I Disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna offrono un elenco nutrito di varietà in grado di coprire un calendario molto ampio, da fine maggio a luglio, presentando però, talvolta, difficoltà di gestione in potatura e di impollinazione. In commercio esistono altre proposte varietali che arrivano a produrre fino alla prima decade di settembre, ma richiedono particolari ambienti di coltivazione. Paola Pirazzini- Cisa Mario Neri, Imola (BO) L albicocco è una delle poche produzioni che non manifesta fenomeni di eccedenza. Spazi di incremento dei consumi sembrano alla portata degli operatori, ma al solo patto che venga immessa sul mercato merce di qualità certificata sia sul piano produttivo che in relazione all origine. A questo proposito negli ultimi cinque anni il panorama varietale si è notevolmente rinnovato, grazie al lavoro dei breeder italiani ed esteri, con cultivar migliorative rispetto allo standard tradizionale da un punto di vista organolettico ed estetico, ma sicuramente di più difficile gestione agronomica in quanto presentano problematiche legate alla fertilità fiorale e alla tecnica di potatura. Da qui la necessità di un nuovo approccio nella valutazione di questi genotipi, mirato all identificazione delle tecniche di impollinazione e potatura più adeguate per garantire una buona e costante resa produttiva e un elevato standard qualitativo. Di seguito si riporta un breve commento tecnico sull attuale calendario varietale consigliato per l Emilia Romagna e riportato nei Disciplinari regionali di produzione integrata (tabella a pag. 38). La data di raccolta si riferisce a San Castrese, che in Emilia Romagna matura il 2 luglio. Periodo precocissimo Il calendario di maturazione dell albicocco si apre ancora con Aurora* (-34) che, nonostante i noti problemi agronomici e ambientali, pone sul mercato un prodotto di qualità e rimane l unica cultivar disponibile tra la fine di maggio e la prima settimana di giugno, dal momento che in Emilia Romagna nessuna delle novità vivaistiche proposte negli ultimi anni (Lady Rosa, Ninfa, Sylred) ha dimostrato sufficienti requisiti agronomici e pomologici per una coltivazione su larga scala. Periodo precoce e medio-precoce Negli areali collinari emiliano-romagnoli per il periodo precoce si sono affermate diverse novità varietali, che hanno progressivamente sostituito la scadente Tirynthos. Carmen Top e Bora* (-17 ), valutate già da alcuni anni, offrono frutti di buona pezzatura e bel colore. Le piante sono dotate di buona rusticità, discreta fertilità dei fiori e costanza di produzione è facilmente gestibili come potatura in quanto producono su tutti i tipi di rami fruttiferi. Il sapore dei frutti è superiore in Carmen Top, mentre Bora è sicuramente migliore per consistenza e tenuta dei frutti. Entrambe sono sensibili a cascola di gemme per freddi invernali, per cui non sono idonee per gli ambienti umidi di pianura. A distanza di un paio di giorni si colloca Sylvercot Versyl* (-15) - in certi casi chiamata erroneamente Pinkcot - caratterizzata da frutti di pezzatura elevata, intensa colorazione, sapore discreto, seppur con buccia acida. La buona tenuta in pianta e l elevata consistenza dei frutti permettono di proporla per un lungo periodo sui mercati. è di elevata vigoria, ma di difficile messa a frutto, i fiori sono autoincompatibili per cui è necessario consociare nell impianto i giusti impollinatori e adottare interventi adeguati di potatura, come riporta la scheda, per garantire elevata e costante produttività. Nel periodo medio-precoce, caratterizzato dalla tradizionale Antonio Errani (-11) che mantiene ancora una posizione di rilievo per l ottimo sapore dei frutti, si sta affermando Sweet Cot Toyuda* (-12) introdotta da poco tempo negli ambienti romagnoli, risultata di pari caratteristiche organolettiche, ma migliore per colorazione e consistenza dei frutti e affidabilità produttiva. Anch essa presenta fiori parzialmente autofertili e un gradiente di fertilità diverso nei vari tipi di rami e necessita della presenza di idonei impollinatori e di tecniche di potatura mirate, ancora da definire completamente, per garantire una costante produttività. Le altre cultivar di pari periodo uscite recentemente (Goldbar, Goldstrike, Solaria) hanno trovato scarsa diffusione negli areali albicocchicoli dell Emilia Romagna vuoi per pezzature, aspetto e sapore insufficienti, vuoi per scarsa produttività. Periodo medio Fino alla seconda decade di giugno poche sono le novità emerse, anche se la richiesta del mercato di nuove accessioni è pressante. Infatti solo le consolidate Bella d Imola (-7) e Goldrich* (-4) offrono per diverse settimane un prodotto di discrete caratteristiche estetiche e qualitative e presentano una notevole rusticità delle piante e una

2 costante produttività anche in zone di pianura, purchè allevate in parete, per limitare i danni delle brinate primaverili. L unica novità da segnalare è Robada* (-8) in certi casi erroneamente chiamata Pinkcot con frutti di colore molto attraente e sapore mediobuono. La pianta è di buona vigoria, se coltivata in terreni fertili e con portinnesti vigorosi; in questo caso tende facilmente a rivestirsi di rami misti produttivi basali e femminelle, che garantiscono produttività e pezzatura dei frutti. All impianto è bene consociarla con altre cultivar, per garantire elevata allegagione dei fiori. Verso il periodo di San Castrese (2 luglio) la qualità inizia a mancare, per cui da alcuni anni si sta tentando di individuare qualcosa di alternativo che superi la vecchia cultivar napoletana sul piano qualitativo, ma non sia da meno per quello agronomico e produttivo. Purtroppo delle diverse novità italiane e straniere sperimentate in questi ultimi anni, Haroblush, Harojoy di origine canadese, Bona e Maharani provenienti dal DCDLS dell Università di Pisa, solo la francese Kioto (+3) sembra essere sufficientemente affidabile, se gestita secondo quanto riportato nella scheda. È caratterizzata da frutti in linea con la nuova tipologia richiesta dal mercato, di buon sapore, purché raccolti alla giusta epoca. Periodo tardivo Il periodo tardivo è dominato ancora dalla vecchia Portici (+6) di elevata e costante produttività, con frutti apprezzati sul mercato e di discreta conservabilità. Tuttavia la domanda commerciale di prodotto fresco in questo periodo si è fatta sempre più insistente. È necessario perciò individuare velocemente cultivar tardive, che garantiscano un prodotto commercialmente interessante e remunerativo. La qualità delle albicocche di luglio e agosto si ottiene soltanto in determinate condizioni pedoclimatiche, ben diverse da quelle offerte dagli areali marginali delle colline: è necessario predisporre i nuovi impianti nelle zone irrigue e fertili di pianura, che esaltano la tardività di questo prodotto senza penalizzarne la pezzatura e la serbevolezza del frutto. Varietà consigliate per l Emilia Romagna Varietà Maturazione rispetto a san astrese (gg.) Aurora* 34 Carmen Top Carmen Pop* 17 Silvercot Versyl* 16 Pinkcot Copy* 15 Bora* 14 Solaria 12 Antonio Errani 11 Sweetcot Toyuda* 11 Robada* -8 Orangered Barth -7 Bella d Imola -7 Boreale -7 Goldrich -4 San Castrese 0 Flavorcot Bayoto* +2 Palummella +2 Vitillo +2 Kioto* +3 Portici +6 Pieve* +10 Bergeron +12 Tardif De Tain Delmetar +17 Piera* +18 Augusta* Augusta* Fonte: Disciplinari di produzione integrata, Regione Emilia-Romagna. In grassetto sono evidenziate le varietà più interessanti, che vengono descritte dettagliatamente nelle schede seguenti. Marchio commerciale * Varietà brevettata Epoca di maturazione di San Castrese in Emilia Romagna: 2 luglio Dopo le esperienze deludenti di Pisana e Bergeron che, pur valide sul profilo pomologico, non hanno trovato le condizioni idonee per produrre costantemente, attualmente l attenzione dei produttori è rivolta a due varietà di origine italiana che meritano una sperimentazione su più larga scala. Si tratta di Pieve* (+12) e Piera* (+18) ottenute nell ambito del Progetto di Miglioramento genetico delle drupacee, finanziato dalle Regione Emilia-Romagna e dalle Apo e coordinato dal Crpv di Cesena, che potrebbero rivelarsi interessanti per offrire al mercato del tardivo frutti attraenti e di qualità. Da alcuni anni il miglioramento genetico dell albicocco pubblico e privato, sia in Italia che all estero, ha tra gli obiettivi principali l ottenimento di genotipi extratardivi (fine luglioprima decade di settembre). Alcune di queste novità extratardive sono già state valutate e in fase di diffusione commerciale; si tratta di Augusta* 2 (+44) e Augusta* 3 (+53), entrambe caratterizzate da affidabilità produttiva e frutti di buon sapore e media pezzatura. Altri genotipi extratardivi, tra cui alcuni potenzialmente adatti a colmare il periodo intercorrente tra Portici e le Auguste, sono stati ottenuti di recente da breeder italiani e stranieri e sono in fase di sperimentazione in Emilia Romagna.

3 Carmen Top Carmen Pop* -17 giorni da San Castrese Portamento espanso e vigoria medio-elevata. Sono produttivi rami misti, dardi, brindilli. Potatura: risponde bene a qualsiasi intervento di potatura invernale, che estiva. Fioritura intermedia e abbondante. Fertilità totale. Entrata in produzione precoce e produttività elevata. Forma rotonda-oblunga, buccia di colore giallo-arancio senza sovraccolore. Polpa di colore giallo, media consistenza, buon sapore e aroma. Cultivar confermatasi valida per l aspetto e il sapore dei frutti, in un periodo carente di albicocche di qualità. Presenta costante produttività, ma in qualche annata è soggetta a cascola di frutti. Sensibile a cascola di gemme per freddi invernali è indicata in zone collinari precoci e ben esposte. Silvercot Versyl* -16 giorni da San Castrese Portamento assurgente e vigoria elevata. Sono produttivi rami misti, dardi e femminelle (da verificare). Potatura: in corso di valutazione. Fioritura medio-tardiva media. Fertilità totalmente autosterile. Impollinatori: Portici, Carmen, Bora. Entrata in produzione media e produttività media. Frutto di forma oblunga-rotonda, buccia di colore arancio intenso con il 50% di sovraccolore rosso. Polpa di colore arancio, di elevata consistenza, sapore medio, buccia acida, spicca. Cultivar di recente introduzione caratterizzata da frutti di aspetto attraente, pezzatura grossa e sapore medio; si è dimostrata interessante per il periodo precoce, specie nelle zone collinari, ben esposte, ma necessita di impollinatori e potature adeguate per produrre costantemente. Bora* -14 giorni da San Castrese Portamento intermedio e vigoria medio-elevata. Sono produttivi rami misti e dardi. Potatura: risponde bene a qualsiasi intervento di potatura invernale, che estiva. Fioritura medio-tardiva e abbondante. Fertilità parzialmente autoincompatibile. Impollinatori: Carmen, Sweetcot, Silvercot, Portici. Entrata in produzione precoce e produttività elevata. Frutto di forma oblunga, buccia di colore arancio, con il 10% di sovraccolore rosso. Polpa di colore arancio, di buona consistenza e maturazione uniforme, di sapore discreto, spicca. Cultivar caratterizzata da frutti attraenti,di elevata pezzatura e consistenza, sapore discreto, se raccolti alla giusta maturazione. Buona la produttività negli anni, anche in ambienti di pianura, dove però i frutti possono presentare un accentuata rugginosità. Da coltivare in sostituzione di Tirynthos, al fine di migliorare un periodo carente di albicocche di qualità. Sweetcot Toyuda* 11 giorni da S.Castrese Costituita da V. Ossani (Italia) da incrocio di origine non nota. Portamento intermedio e vigoria medioelevata. Sono produttivi rami misti vigorosi e dardi (da verificare). Potatura: in corso di valutazione. Fioritura intermedia e abbondante. Fertilità parzialmente (da verificare). Impollinatori: Portici, Robada. Entrata in produzione media e produttività elevata. Forma rotondo-oblunga, pezzatura grossa, buccia giallo intenso, senza sovraccolore, polpa di colore arancio, elevata consistenza, ottimo sapore. Cultivar di recente introduzione negli ambienti romagnoli, è risultata interessante per i frutti di grossa pezzatura, bell aspetto, con eccellenti caratteristiche organolettiche. Fino a oggi ha dimostrato elevata e costante produttività, specie in terreni con buona fertilità, consociata con idonei impollinatori e con interventi di potatura mirati.

4 Robada* -8 giorni da San Castrese Portamento leggermente espanso e vigoria medio-elevata. Sono produttivi rami misti vigorosi, femminelle, dardi. Potatura: sembra prediligere potature energiche invernali, per favorire legno nuovo (in corso di valutazione). Fioritura tardiva. Fertilità totalmente autosterile (da verificare). Impollinatori: Portici, Harogem. Entrata in produzione media e produttività elevata, ma incostante. Frutto rotondo, colore di fondo arancio intenso, sovraccolorato per il 20-40%, di pezzatura medio-elevata. Polpa arancio, spicca, sapore medio, consistenza medioelevata. La pianta in condizioni sanitarie ottimali è caratterizzata da buona vigoria ed elevata produttività (concentrata prevalentemente su legno giovane e vigoroso) se ben impollinata ed adeguatamente potata. Frutti di buona pezzatura e colore molto attraente, sapore mediobuono e consistenza medioelevata. Flavorcot Bayoto* +2 giorni da San Castrese Portamento espanso e vigoria media. Sono produttivi rami misti e dardi. Potatura: risponde bene a qualsiasi intervento di potatura sia invernale, che estiva. Fioritura medio-tardiva. Fertilità totale. Entrata in produzione precoce e produttività elevata ecostante. Frutto di forma oblunga, colore di fondo arancio, sovraccolore rosso brillante 20%, pezzatura media, spicca, consistenza elevata, buon sapore e aroma. Cultivar da alcuni anni in osservazione nei nostri areali dimostratasi di elevata e costante produttività, con frutti di bel colore e buon sapore, ma di pezzatura insufficiente per il periodo, anche con adeguato diradamento. Kioto* +3 giorni da San Castrese Portamento aperto e vigoria scarsa. Sono produttivi rami misti vigorosi e dardi. Potatura: potature severe invernali per favorire la produzione di rami misti vigorosi e rinnovo di dardi. Fioritura molto tardiva e totale. Fertilità totale. Entrata in produzione precoce e produttività elevata e costante. Frutto di forma rotonda, colore di fondo arancio, sovraccolore rosso brillante 50%, pezzatura media, spicca. Cultivar interessante per l epoca di maturazione, l aspetto e il sapore dei frutti, se raccolti alla giusta maturazione, in quanto presenta una certa acidità della buccia. Buona la tenuta dei frutti sulla pianta. Ha dimostrato elevata e costante produttività, ma necessita di terreni e di potature che esaltino la vigoria della pianta, per mantenere la produttività. É necessario seguire un diradamento intenso per ottenere una buona pezzatura. Pieve* +10 giorni da San Castrese Portamento tendenzialmente assurgente e vigoria media. Rami produttivi dardi e brindilli. Potatura: predilige interventi che favoriscano l apertura delle branche principali (divaricatori, legature, tagli di ritorno) per un rivestimento basale di brindilli e dardi. Fioritura media e abbondante. Fertilità autocompatibile (da verificare). Entrata in produzione precoce e produttività elevata. Pezzatura media, di forma oblunga; buccia giallo intenso, ricoperta per il 40-50% di rosso non soggetta a screpolature; polpa gialla, soda, spicca, di elevato sapore. Cultivar tardiva licenziata recentemente, caratterizzata da frutti di bell aspetto e ottimo sapore. Per ottenere discrete pezzature è bene coltivarla in terreni fertili e irrigui e con tecniche di potatura che favoriscano la produzione di legno vecchio.

5 Piera* +18 giorni da San Castrese Augusta* 2 e 3 +44/+53 giorni da San Castrese Portamento intermedio e vigoria media. Sono produttivi dardi e brindilli. Potatura: in corso di valutazione. Fioritura tardiva e media. Fertilità autoincompatibile. Impollinatori: da verificare. Entrata in produzione lenta e produttività media. Pezzatura media, di forma rotonda-oblunga; buccia giallo chiaro, ricoperta per il 20-30% di rosso, non soggetta a screpolature; polpa gialla, soda, spicca, di discreto sapore. Cultivar tardiva di recente descrizione, caratterizzata da frutti di discreto aspetto e sapore. Interessante l epoca tardiva di raccolta, anche se ancora permangono dubbi sull adattabilità ai diversi ambienti e sulla affidabilità produttiva. Augusta 2 Augusta 3 Portamento intermedio-espanso e vigoria elevata. Rami produttivi dardi, rami misti e brindilli. Potatura: risponde bene a qualsiasi intervento di potatura sia invernale, che estiva. Fioritura tardiva ed elevata. Fertilità autocompatibile. Entrata in produzione precoce produttività elevata e costante. Pezzatura media, di forma rotonda; buccia giallo-arancio con scarso sovraccolore, non soggetta a screpolature; polpa arancio, soda, spicca, di buon sapore. Cultivar extra-tardive caratterizzate da piante di elevata vigoria e precoce entrata in produzione. I frutti sono di pezzatura media, migliore sui rami vecchi e di buon sapore, anche se poco succosi. La maturazione fisiologica è molto lenta, con conseguente elevata tenuta sulla pianta. Importante quindi è valutare il giusto momento di raccolta per ottenere un valido prodotto.