Laboratorio per Istituti Comprensivi: interventi nella comunità e nel gruppo classe

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1 1 Laboratorio per Istituti Comprensivi: interventi nella comunità e nel gruppo classe CYBERBULLISMO: comprendere il disagio, rispondere ai bisogni 30 APRILE 2016 Milano dott.ssa Antonia Conforto aconforto@ats-milano.it

2 Sistema di sorveglianza HBSC comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare 2 Studio Internazionale attivo dal anni. Dal 2010 sono coinvolte tutte le Regioni. Studio promosso Mondiale della Sanità. Campione: studenti di 11, 13, 15 anni. 2014: campione rappresentativo di tutte le Regioni italiane, n. totale Modalità: somministrazione di questionari. Ambiti: sovrappeso e obesità; abitudini alimentari; attività fisica e comportamenti sedentari; consumo di alcol; abitudine al fumo; bullismo

3 Sistema di sorveglianza HBSC comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare 3 Ambiti evidenziati: - Attività fisica e comportamenti sedentari. -- Bullismo Il progetto in Italia è coordinato Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con Università di Torino, Siena e Padova. Sintesi relativa a un comportamento sedentario adolescenti che passano tre ore o più al giorno a giocare con il ragazze, in particolare è raddoppiato tra le 11enni (da 8,7% a 16,5%). Sintesi relativa al Bullismo Tra il 2010 e il 2014 è aumentato il numero dei ragazzi che dichiarano di aver subito episodi di bullismo, in particolare è aumentato in entrambi i sessi il numero degli 11enni (maschi da 20.7% a 25.7% - femmine da 9.2% a 17.3%). N.B. non si vede, bisogna farlo emergere per contrastarlo.

4 CYBERBULLISMO - é la manifestazione in Rete del fenomeno del bullismo - 4 La tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case e nella vita delle vittime, di materializzarsi in ogni momento, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite diversi device, o pubblicati sui siti web tramite Internet. Rispetto al bullismo, che vede come attori soggetti con atteggiamenti aggressivi e prevaricatori, il cyberbullismo può coinvolgere chiunque poiché i meccanismi di disinibizione online sono più frequenti e diffusi. consapevolezza e la reale percezione delle offese e degli attacchi che la vittima subisce. La vittima non riesce a risalire alla vera identità del bullo se costui non vuole rivelarla.

5 5 Altri fenomeni da contrastare: CYBERSTALKING e SEXTING Cyberstalking: insieme di comportamenti insistenti commessi nei confronti di una vittima, in maniera diretta attraverso continue telefonate, sms, o indiretta attraverso diffusione di immagini della persona perseguitata con incursioni sul suo profilo fb Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet corredati da immagini a sfondo sessuale. Costume molto diffuso tra gli adolescenti. N.B. Non vanno colpevolizzati gli strumenti e le tecnologie, risorse a grandissima potenzialità, ma va sviluppata la capacità di discernimento delle singole persone nel proprio relazionarsi attraverso la Rete e la consapevolezza che Internet può esporre a rischi e diventare una pericolosa forma di dipendenza.

6 LINEE di ORIENTAMENTO MIUR (aprile 2015) per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo 6 Rafforzare e valorizzare il «Patto di corresponsabilità educativa» previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di 1 e 2 (DPR 21novembre 2007, n. 235). Non solo la scuola è chiamata a contrastare ogni forma di violenza e prevaricazione, ma anche la famiglia deve collaborare educando i propri figli e vigilando sui loro comportamenti. Scuola e Famiglia possono essere determinanti nella diffusione di un atteggiamento mentale e culturale che consideri la diversità (orientamento come una ricchezza e che educhi personale e collettiva.

7 Il MIUR ha aderito al programma della Unione Europea «Safer Internet» (a partire dal 2012) 7 Il programma promuove: la creazione di Centri Nazionali per la sicurezza in Rete Safer Internet Italiano» (sito web del SIC: coordinato dal MIUR con il partenariato della Polizia Postale, Save the Children Italia, Telefono azzurro, et a. Generazioni Connesse agisce su tre ambiti specifici: r(rivolti a bambini, adolescenti, genitori, insegnanti, educatori) e percorsi di «peer education». la Helpline per supportare gli utenti della Rete; la Hotline per segnalare la presenza online di materiale pedopornografico.

8 8 CTS e ATS Milano obiettivi complementari contro il bullismo, il cyberbullismo, il cyberstalking e il sexting CTS: Individuazione di alcuni Docenti formati su queste problematiche per supportare concretamente le scuole in rete e i colleghi insegnanti con interventi di consulenza e di formazione mirata. ATS Milano: Costituire internamente alla scuola un gruppo di Insegnanti di riferimento per la tematica. Strutturare una procedura che agisca sia nella routine della vita scolastica, sia nella gestione delle eventuali emergenze. Promuovere promuovono salute.

9 9 Il Programma KiVa (in finlandese: Kiusaamista Vasta in italiano: Contro il Bullismo) Programma creato in Finlandia dopo un monitoraggio accurato del fenomeno da parte del Governo. KiVa è stato attuato per la prima volta nel Qualsiasi sia la forma di bullismo si tratta sempre di un fenomeno di gruppo, innescato dal tentativo di persone. Un ruolo chiave viene giocato da coloro che assistono alle aggressioni in qualità di «spettatori», che possono agire come sostenitori passivi, o da indifferenti o scuotersi e diventare difensori della vittima. Per le vittime di bullismo la scuola si trasforma in un incubo quotidiano in cui varie forme di insicurezza e disagio emergono fino a trasformarsi in depressione e ansia. Anche i bulli riportano conseguenze negative che durano nel tempo.

10 Il Programma KiVa 10 KiVa è stato sottoposto a sperimentazione con gruppo di controllo randomizzato al fine di valutarne Variabile: diminuzione della percentuale di chi dichiara di aver agito da bullo. Variabile: diminuzione della percentuale di chi dichiara di essere stato vittima di bullismo. Punti di forza di KiVa: Basarsi su un protocollo ben definito e su materiali pronti per Agire sulle dinamiche di gruppo e stimolare i ragazzi a sanzionare i comportamenti dei bulli. Ampia estensione nelle scuole sul territorio nazionale. La Commissione Europea riconosce KiVa come pratica promettente per fronteggiare il bullismo.

11 KiVa in Italia 11 Il MIUR e Scolastico Regionale per la Toscana in collaborazione con il Comune di Firenze, il Comune di Siena, il Comune di Lucca Giornata di formazione per i docenti, presentazione KiVa redatta di schede di lavoro. Contenuti delle 10 lezioni da proporre agli studenti LEZIONE 1: Il rispetto è per tutti LEZIONE 2: Nel gruppo LEZIONE 3: Riconosci il bullo LEZIONE 4: Le forme nascoste del bullismo LEZIONE 5: Le conseguenze del bullismo LEZIONE 6: il coinvolgimento del gruppo nel bullismo LEZIONE 7: Affrontare il bullismo come gruppo LEZIONE 8: Che fare se sono vittima di prepotenza LEZIONE 9: La scuola KiVa facciamola insieme LEZIONE 10: Come andiamo?

12 Comunicazione Scuola - Famiglia 12 La cooperazione tra famiglia e scuola è importante per individuare i problemi. Il programma KiVa suggerisce: Facciamolo insieme! Gli Insegnanti conoscono tutti gli alunni della classe e hanno strumenti per gestire le dinamiche di classe, ma i Genitori possono fornire delle altre informazioni utili per comprendere il disagio e rispondere ai bisogni.

13 13 KiVa prevede una GUIDA PER I GENITORI Attraverso la GUIDA i Genitori vengono addestrati a riconoscere dei cambiamenti nel comportamento del proprio figlio che possono indicare che é vittima di bullismo: Ha paura di andare/tornare da scuola da solo e chiede frequentemente di essere accompagnato e ripreso da scuola. Si lamenta di essere malato nei giorni in cui dovrebbe andare a scuola. Torna a casa con i vestiti o la zaino strappati. Chiede o ruba soldi (per darli al bullo). Ai Genitori viene insegnato porre delle domande importanti: Cosa hai fatto con i tuoi compagni a scuola? Che cosa hai fatto sulla strada verso casa? Compito del genitore è amare e incoraggiare il figlio vittima di bullismo: Messaggio da dare: il bullismo non è colpa tua, è normale che tu ti senta ferito, ma lo affronteremo insieme e netteremo la parola fine.

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