PERCORSO PERSONALIZZATO

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1 Questo file è una semplice bozza. Ulteriori aggiunte e/o modifiche verranno apportate non appena rientreremo dalle vacanze di Natale. Purtroppo l'ultimo periodo prima delle vacanze è stato molto impegnativo e non siamo riuscite a coordinarci come avremmo voluto. Gruppo Rubinacci- Parisi- Vitale- Fia PERCORSO PERSONALIZZATO QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il Libro Verde della Commissione Europea (reperibile sul sito: Migrazione e mobilità: le sfide e le opportunità per i sistemi d istruzione europei (3 luglio 2008) Il Libro Bianco del Consiglio d Europa (reperibile sul sito: Libro Bianco sul dialogo interculturale Vivere insieme in pari dignità lanciato dai Ministri degli Affari Esteri del Consiglio d Europa nel corso della loro 118ª sessione ministeriale (Strasburgo, 7 maggio 2008) Decreto del Presidente della Repubblica 31 Agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni. C.M. n. 24 del 1 Marzo 2006 M. del 31 Luglio 2007 Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007 DPR 122 del 22 giugno 2009 C.M. n. 2 dell 8 gennaio 2010 Premesso che, come riconosciuto dal Consiglio d Europa, gli insegnanti hanno bisogno di una formazione specifica per imparare a lavorare efficacemente in classi diversificate (Bruxelles Commissione 2008, 425, p.7), e che gli alunni stranieri, per i quali prevedere la progettazione di un Piano di Studi Personalizzato, sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in italiano L2, tale da garantire loro un uso indipendente della lingua, quanto segue potrebbe fornire un aiuto per i docenti nella formulazione di una programmazione personalizzata per la propria disciplina. In base ai descrittori forniti dal Quadro Comune di Riferimento, elaborato dal Consiglio d Europa, occorre tener presente che: LIVELLO A 2 A questo secondo livello l alunno sa cogliere l essenziale di un messaggio semplice e molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti molto familiari. Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un monologo (un interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un appunto. LIVELLO B 1

2 Giunto al livello B1, l alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può iniziare a far propria la lingua per lo studio. E utile sapere che, partendo dalla prima alfabetizzazione, il livello A2 si consegue in un tempo che va dai 4 mesi ad un anno. La lingua per lo studio richiede almeno 4 o 5 anni per svilupparsi. In base anche a quanto stabilito Con la direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 e con la C.M N. 8/2013 nell'area dei bisogni educativi speciali sono comprese anche le difficoltà derivanti dallo svantaggio linguistico culturale dovuto alla non conoscenza della cultura e della lingua italiana di alunni appartenenti a culture diverse. È chiaro che le maggiori difficoltà si riscontrano negli alunni con cittadinanza non Italiana di recente immigrazione. Pertanto per tali alunni è necessario elaborare un percorso individualizzato e personalizzato anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmato. La C. M dell'8 Marzo 2013 e la successiva nota del 22 Novembre 2013 precisano che nel caso di alunni con CNI di recente immigrazione si tratta di un bisogno specifico e transitorio dal punto di vista linguistico e non di difficoltà con carattere più stabile o che comunque presenta un grado maggiore di complessità ed è anche diverso dal disturbo di apprendimento che ha carattere permanente e base neurologica. Perciò l'attivazione di un Piano Didattico Personalizzato per gli alunni stranieri, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le eventuali misure dispensative avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici. Sarà necessario privilegiare dunque strategie didattiche inclusive finalizzate in primo luogo all'acquisizione dell'italiano L2 attraverso percorsi personalizzati più che strumenti compensativi che misure dispensative. Il percorso personalizzato deve essere inteso non come mero adempimento burocratico ma come un progetto sull'alunno realmente definito e condiviso in Consiglio di Classe; deve contenere la storia scolastica dell'alunno. Esso deve essere uno strumento flessibile in grado di mettere in evidenza i limiti e le carenze ma soprattutto le potenzialità, i progressi, le competenze e il bagaglio culturale d'origine come risorsa per tutti. Il PDP è punto di riferimento per la valutazione solo se esso viene pensato e costruito come modello educativo e didattico di riferimento che prenda le mosse dalla

3 rilevazione degli effettivi bisogni e potenzialità degli alunni per dirigersi verso l'acquisizione di competenze interculturali. Le competenze interculturali includono competenze sociali, civiche e linguistiche (capacità di comunicare nella madre lingua e nelle lingue straniere v. racc. del Parlamento Europeo e del Cons. Europeo 18 marzo 2006). In particolar modo l'acquisizione della competenza linguistica diventa premessa necessaria e fondamentale per l'acquisizione della competenza sociale e civica. Come personalizzare? Per attuare la personalizzazione del percorso previsto dal PDP è necessario tenere conto che l'apprendimento dell'italiano come lingua per lo studio prevede tempi più lunghi rispetto all'apprendimento dell'italiano come lingua per comunicare. Pertanto nella prima fase per alunni che hanno una conoscenza carente della lingua italiana e quindi non sono in possesso di un livello di competenza in italiano L2 tale da garantire loro un uso indipendente della lingua, è necessario inserire nel PDP: dispositivi di supporto linguistico in orario scolastico ed extrascolastico (ad esempio corsi tenuti dai CTP), in grado di realizzare moduli di L2 definiti per livelli e bisogni. approcci metodologici mirati con semplificazioni e facilitazioni dei contenuti disciplinari calibrati sui livelli essenziali di apprendimento. Un adattamento dei programmi attraverso una selezione dei contenuti e una sospensione temporanea di quelle discipline che hanno un lessico specialistico. Eventualmente lo studio di una seconda lingua straniera di indirizzo potrà sospesa per un certo periodo e/o sostituita con il potenziamento e l'ampliamento dei contenuti appresi nella lingua madre. Ciò risponde all'esigenza di valorizzare la lingua L1 come risorsa per tutti senza però perdere di vista l'importanza dell'acquisizione della L2. La personalizzazione può essere raggiunta anche mediante integrazioni e approfondimenti in particolari materie in cui l'alunno straniero eccelle e mostra particolari attitudini (matematica per i Cinesi, inglese per gli Indiani, francese per i magrebini. Una reale personalizzazione e una didattica effettivamente inclusiva possono essere concretamente raggiunte solo mediante modalità operative di apprendimento e

4 metodologie inclusive volte a valorizzare la presenza di diverse L1 nel contesto scuola e facilitare l'apprendimento della L2: Didattica laboratoriale per tutta la classe anche mediante unità di apprendimento interculturali cooperative learning per sostenere l'apprendimento tra pari prevedere la presenza di un docente tutor che accompagni l'alunno nella fase di accoglienza, nella rilevazione dei bisogni e delle aspettative e interessi e nel rapporto con l'extrascuola (corsi di potenziamento L2 attivati da CTP previsti nel piano didattico personalizzato e realizzati di intesa con la scuola). Modalità operative CONSIGLIO di CLASSE 1. Situazione iniziale: partire dalla pregressa storia scolastica dell alunno straniero, considerando tutti i dati emersi (richiesti alla Commissione Accoglienza attraverso il coordinamento con la FUNZIONE Strumentale). 2. Indicazione dei contenuti essenziali di ciascuna disciplina, individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione (effettuata da ciascun docente). 3. DEFINIZIONE degli strumenti compensativi e delle misure compensative 4. INDIVIDUAZIONE delle strategie didattiche 5. VALUTAZIONE: analogamente alla semplificazione di obiettivi e contenuti, il Piano di Studi Personalizzato prevede anche prove di verifica ridotte, semplificate ed eventualmente differenziate.esercitazioni: per le esercitazioni individuali, sia nei compiti in classe che a casa, può essere utile assegnare esercizi graduati, esercizi di comprensione del testo, lavoro sul lessico (in ogni disciplina). Occorre tener presente che, se lo studente straniero non padroneggia il livello indipendente della lingua, non gli sarà facile sostenere un interrogazione orale. Si possono somministrare questionari a risposta chiusa (scelta multipla), oppure una serie di domande graduate, per complessità, il cui linguaggio tenga conto delle parole-chiave e dei concetti base, espressi al momento della lezione e nelle mappe concettuali, in modo da fornire appigli linguistici di orientamento. Stesura del percorso La stesura del percorso deve rispettare due principi fondamentali: benché si possa supporre di utilizzare un modello con caratteristiche simili a quello previsto per i disturbi specifici di apprendimento, occorre tener presente che ben diverso deve esserne l'utilizzo, dal momento che, nello specifico, si attua un percorso TRANSITORIO, che deve sì concretizzarsi in strumenti compensativi e in misure dispensative, ma anche e soprattutto in strategie didattiche inclusive che realizzino la storia personale dell'alunno. VALUTAZIONE

5 Premesso che ogni scelta, effettuata dal Consiglio di Classe, deve essere contenuta nel Piano di Studio Personalizzati, per valutare l alunno straniero i Consigli di Classe si potranno prendere in considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori: A. il percorso scolastico pregresso; B. gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; C. i risultati ottenuti nell apprendimento dell italiano L2; D. i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; E. la motivazione, la partecipazione e l impegno; F. la progressione e le potenzialità d apprendimento. Alla fine del primo quadrimestre A. valutare solo le discipline attinenti, riferendosi al quadro comune europeo B. non valutare le discipline non incluse Alla fine del secondo quadrimestre In vista dello scrutinio finale, ciascun docente, per la propria disciplina, deve valutare l'alunno in base alla programmazione personalizzata. ALLEGATI ESEMPIO DI STRATEGIE DIDATTICHE 1.L USO DELLA LAVAGNA Oltre a potenziare i processi di sintesi degli alunni in generale, la stesura della lezione alla lavagna aiuta, in particolare, quelli stranieri ad acquisire ed assimilare concetti - base. 2. L'USO DI MAPPE CONCETTUALI Scritte alla lavagna dall insegnante, oppure fatte costruire a gruppi agli alunni, con lo scopo di sviluppare l acquisizione di parole e concetti disciplinari, le mappe concettuali possono anche diventare cartelloni con le parole-chiave delle varie discipline da affiggere in classe. 3. L USO DEL TESTO Si possono far evidenziare le parole chiave sul testo e, in caso di necessità, usare testi semplificati. 4. L USO DI IMMAGINI E consigliabile utilizzare il più possibile immagini legate alle parole-chiave della disciplina (dal testo, da cartine, foto, oggetti ). 5. L'USO di TABLET per sintesi vocale, traduttore,etc... METODOLOGIE PRIVILEGIATE COOPERATIVE LEARNING TUTORING Contenuti disciplinari e proposte metodologiche Contenuti:

6 adattamenti del programma argomenti sostitutivi e/o integrativi uso di testi semplificati individuazione di un vocabolario essenziale integrazioni nella madrelingua Proposte metodologiche: schemi/mappe/ riassunti tabelle prove oggettive: vero/falso; scelte multiple; completamento verifica nella madrelingua tempi di verifica più lunghi ricorso a forme di recupero in ambito curricolare con gruppi misti spiegazioni individuali ed individualizzate Risorse: Corso di italiano L2 in orario scolastico Corso di italiano L2 presso il CTP, in orario pomeridiano sportello disciplinare tenuto da insegnanti del C.d.C. testi semplificati mediazione linguistico/culturale

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