SANITÀ PRIVATA EMILIA ROMAGNA. Sanità d eccellenza. Q uello emiliano è un vero e proprio modello di. P arlando di sanità emilianoromagnola

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1 sanitaprivataer_21_1_08:layout :59 Pagina 1 Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 Speciali SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Q uello emiliano è un vero e proprio modello di rapporto tra sanità pubblica e privata, riconosciuto come uno tra i più strutturati e proficui di tutto il nostro Paese. Sono tutt oggi in essere accordi tra le due entità che derivano da aspetti normativi delineati già a metà degli anni 90 e, da allora, costantemente aggiornati. In questa realtà gli ospedali e le strutture sanitarie private in genere, funzionano in stretta e positiva collaborazione con il servizio pubblico tanto è vero che, attualmente, quasi tutte le strutture, che prima già erano autorizzate, provvisoriamente accreditate e convenzionate con la Regione, ora stanno per ricevere il massimo riconoscimento operativo, cioè il definitivo accreditamento. Questo va a sancire formalmente una condizione di collaborazione strutturata e di fatto già operativa dagli anni 90, che vede il privato sostenere e completare una serie di servizi pubblici tra cui si annoverano non soltanto quelli ambulatoriali ma anche veri e propri reparti, delicati ed importanti, come quelli che vanno dalla cardiochirurgia alla lungodegenza. Per ottenere e consolidare questa situazione spiega il presidente Aiop Lorenzo Orta che sottende una profonda fiducia ed una piena assunzione di responsabilità da parte delle aziende, abbiamo lavorato duramente ed accettato, anzi richiesto, ci venissero imposti, termini e modalità operative molto rigide e definite. Questo a dimostrazione che il privato non teme, anzi auspica a propria stessa tutela e a garanzia di uno svolgimento del proprio lavoro più che corretto, controlli e valutazioni dal committente pubblico, sia esso Ausl o ente Regione. Anche recentemente, a firma dell assessore Bissoni, i protocolli d intesa per l Emilia Romagna tra le strutture sanitarie pubbliche e quelle private hanno sostanzialmente confermato (sia pur aggiornandoli, specialmente in merito al settore psichiatrico) gli accordi di lunga data che, sia per le modalità di distribuzione dei casi da trattare, sia per le competenze ed i settori coinvolti rendono le aziende private parte integrante della filiera sanitaria regionale. Con un attenzione particolare, infatti, al principio Il presidente di Aiop Emilia Romagna, Lorenzo Orta della continuità terapeutica, le strutture si sono a tal punto integrate da risultare non distinguibili per un paziente che, durante la sua degenza in cura o una fase post operatoria, le attraversa nelle loro diverse funzioni. In particolare il comparto della lungodegenza continua Orta - che già da tempo il privato gestisce, conferma che ci occupiamo di tutti gli aspetti di questa continuità, cosa che ci rende orgogliosi del servizio che siamo in grado di fornire. Anche riguardo l aspetto del contenimento della spesa (aspetto primari in campo sanitario, per la gestione pubblica) si può dire che il privato abbia di che essere orgoglioso. I dati 2006 illustrano, infatti, che la spesa ospedaliera sul totale della spesa Mobilità pazienti: sinergia pubblico-privato S e in termini di appropriatezza e contenimento della spesa i due settori che condividono, nella nostra regione, la gestione dell ambito sanitario (pubblico e privato) hanno sempre agito in perfetta sinergia, tanto da ridurre, nel corso degli anni, l incidenza della spesa corrente relativa agli ospedali privati, a fronte di un aumento del numero dei casi trattati e di una differenziazione della tipologia degli stessi, c è un aspetto tecnico, nel settore, che è stato, nel tempo, dibattuto e discusso e che non ha ancora trovato una reale stabilizzazione. Parliamo della mobilità, quella che fa spostare il paziente da una regione all altra, alla ricerca di strutture maggiormente appropriate alle necessità, che ha interessato, durante il 2006 il 4% dei cittadini che (a livello nazionale) si sono rivolti alla sanità pubblica e il 10,7% dei pazienti che invece hanno cercato le cure nell ambito del privato accreditato. Quello della mobilità rimane un tema aperto, che vede da un lato le Regioni confermare la loro tendenza a controllare la mobilità dei pazienti attraverso accordi (quelli più recenti hanno riguardato l Emilia Romagna e le sue confinanti) di tipo finanziario tra enti pubblici e dall altro le strutture private accreditate che lanciano, su questo tema, un grido d allarme per quella che potrebbe trasformarsi in una limitazione alla libertà di cura. Siamo certi che al di là degli equilibri che si sono instaurati all interno del Sistema Sanitario nazionale spiega ancora Lorenzo Orta dell Aiop esistono oggi delle necessità per i pazienti che non vanno in alcun modo trascurate. La salute è un bene prezioso per tutti ed in una società moderna e produttiva, com è quella del nostro Paese, assume un valore ancora più ampio ed importante. Il paziente cerca il meglio, per sé, le cure più efficaci, i macchinari all avanguardia, la certezza di una degenza adeguatamente assistita. Questo, supportato dal fondamentale concetto di prevenzione, è un processo inarrestabile che, se adeguatamente inserito in un percorso strutturato potrebbe essere, a nostro avviso, tutt altro che dannoso. Incentivare le strutture (pubbliche o private che siano) ad una competizione positiva in un ambito come quello sanitario non può che significare progresso per la ricerca, per l assistenza e per la salute. Quindi, certamente, un progresso auspicabile da tutti. sanitaria, a livello nazionale, si attesta intorno al 53,7% rimanendo sostanzialmente stabile rispetto alle percentuali del In questa ottica la lettura dei dati rilevati riguardo l ospedalità privata accreditata mostra un pronunciato sforzo di contenimento delle spese dato che il rapporto tra la spesa delle strutture accreditate private e la spesa totale è ferma al 4,1% da tre anni, mentre il suo rapporto con la spesa pubblica ha segnato una contrazione nell ultimo periodo. Dal 7,8% registrato nel 2004 si è passati al 7,6% del 2006 contemporaneamente il rapporto tra sanità privata e Pil è rimasto bloccato allo 0,28% negli ultimi due anni. Nonostante gli sforzi contenitivi ed i risultati ottenuti in termini di spesa, però, dalle approfondite indagini pubblicate sul V Rapporto Annuale 2007, a cura dell Associazione Italiana per l Ospedalità Privata, appare evidente che l aspetto qualitativo del servizio è rimasto inalterato nel tempo. A riprova di questa considerazione i dati relativi al peso medio delle prestazioni affidate (e di conseguenza gestite) al privato accreditato. Per peso medio si intende la complessità intrinseca alle casistiche trattate: quindi un peso medio elevato, affidato ad una struttura, ne indica la capacità di trattare casistiche complesse e quindi la proporzionale competenza e qualità di servizio. Nel periodo il peso medio delle prestazioni richieste, a livello nazionale, è notevolmente cresciuto, passando dall 1,14 del 2001 all 1,27 del 2005 e proporzionalmente è cresciuto anche il peso medio affidato al privato accreditato che è passato dallo 1,09 del 2001 all 1,23 del Addirittura il peso medio affidato al privato ha riscontrato una crescita proporzionalmente superiore (di un punto) rispetto a quello gestito dal pubblico: +0,13 la gestione pubblica, +0,14 per la privata. Fuori dai dati il significato del processo di crescita del privato accreditato conferma che quest ultimo si occupa, già da tempo e con le necessarie competenze e risultati, di patologie complesse, anche ad alto rischio clinico, confermando (in particolare per la regione Emilia Romagna) una sanità che si può definire, a tutti gli effetti, a gestione mista. Accordo AIOP-Regione Emilia Romagna pag. 2 Sanità d eccellenza P arlando di sanità emilianoromagnola è necessario fare una premessa: si tratta di una Sanità di eccellenza, un benchmark non solo in ambito nazionale, ma anche nei confronti internazionali e di questo ne ha riscontro chiunque entri in contatto con la nostra realtà regionale. Di questo dobbiamo rendere merito agli amministratori regionali, passati ed attuali, che da sempre hanno fornito il loro contributo all andamento positivo del settore. La sanità è un valore per la collettività, la stessa collettività ne deve fare uso con intelligenza, senza abusarne inutilmente e fornendo anch essa il proprio contributo con strumenti partecipativi. Come imprenditore e presidente del Comitato Tecnico Sanità di Confindustria non C posso limitarmi a queste considerazioni, ma vorrei proporre un approfondimento su alcuni aspetti che a mio avviso sono importanti. Il primo: le istituzioni e il mondo produttivo devono tenere presente che la sanità non è un valore solo sociale in termini di diritti. È anche un importante valore economico che ha una grande rilevanza cosa di cui, purtroppo, nel Paese non si ha ancora una completa consapevolezza. Ricerca, innovazione, sviluppo ed occupazione altamente qualificata sono componenti strettamente connesse al settore Sanità che è un vero e proprio driver dei sistemi locali di produzione di beni e servizi, di buona amministrazione pubblica, di logistica, di servizi professionali e commerciali. Quanto rilevante sia il valore del comparto Sanità lo abbiamo dimostrato con la ricerca sulla Filiera della Salute 2004 che abbiamo pubblicato due anni fa e Ospedali privati in Emilia Romagna della quale stiamo pubblicando l aggiornamento sul In questo senso le Amministrazioni regionali devono, nelle loro scelte, valutare anche l impatto economico della programmazione sanitaria, delle politiche tariffarie e degli accreditamenti. L impatto socio-economico del sistema sanitario regionale deve essere strutturalmente una delle principali componenti sulle quali misurarlo e gestirlo di conseguenza. Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è quello del rapporto pubblico-privato. Su questo tema, troppo spesso, il nostro Paese si arrocca su Guido Riva, presidente del Comitato posizioni ideologiche che possono diventare dannose. Fra i due Tecnico Sanità di Confindustria mondi non ci deve essere contrapposizione. Noi auspichiamo un Sistema Sanitario Nazionale governato da una Politica alta, che sia in grado di tracciare le direttive ed effettuare severi controlli, ma che all interno del quale possano e debbano coesistere operatori privati e pubblici che erogano i servizi, anche mediante forme di partenariato strategico e favorendo il principio della libertà di scelta del cittadinoutente che deve essere una libertà vera, effettiva e trasparente. Decisioni importanti sulla programmazione, sulle tariffe, sui meccanismi di accreditamento e sui controlli, devono tener conto di questi aspetti. È importante che l amministrazione regionale garantisca una vera parità di condizione di diritto-dovere per tutti gli operatori privati e pubblici e che altrettanto garantisca, senza tentennamenti, la massima qualità e la massima sicurezza del servizio nei confronti del cittadino. pag. 3 Chirurgia nasale: il naso che respira pag. 10 SAMO S.p.A. - Via G. Matteotti, Cadriano di Granarolo Emilia Bologna - Italy Tel Fax ortho@samobiomedica.com smile@samobiomedica.com surgery@samobiomedica.com

2 sanitaprivataer_21_1_08:layout :00 Pagina SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA speciali Lunedì 21 Gennaio 2008 I l nuovo accordo siglato il 5 novembre scorso tra la Regione Emilia Romagna e la associazione della spedalità privata AIOP consolida il rapporto con una componente importante del sistema sanitario dell Emilia-Romagna, indica obiettivi di ulteriore miglioramento della qualità assistenziale anche attraverso il compimento del percorso di accreditamento istituzionale, fornisce un quadro di riferimento certo per le risorse a disposizione per il prossimo triennio. A 10 anni dalle prime intese siglate con AIOP, che hanno segnato l avvio di un processo di progressiva integrazione delle strutture private accreditate nel sistema sanitario regionale, il nuovo accordo si può considerare come il momento attraverso il quale è stato fatto il punto della situazione valutando le modifiche intervenute nel corso di questi anni nei rapporti fra i produttori privati e le Aziende USL. I produttori privati accreditati sono a pieno titolo soggetti del sistema regionale: un obiettivo che, per essere raggiunto, non poteva che partire dalla analisi di quanto avvenuto in questi anni dove, a livello locale, è stato raggiunto un livello di integrazione pubblico-privato anche più alto di quello previsto dai precedenti accordi regionali per percorsi di cura garantiti da una rete di servizi coordinata e coerente con gli obiettivi della programmazione regionale e locale. Le Aziende USL, da parte loro, hanno affinato la capacità di esercitare il loro ruolo di committenza nei confronti della Ospedalità privata anche attraverso il miglioramento degli strumenti di lettura del fabbisogno assistenziale e di monitoraggio della produzione. L accordo regionale, sulla base di questa esperienza ormai decennale, ha potuto, attraverso il coinvolgimento delle Aziende USL, riflettere una situazione più aderente ai bisogni e integrare nel budget regionale le risorse locali aggiuntive, storicamente utilizzate dalle singole Aziende USL. Un elemento significativo dell accordo, anche per gli aspetti relativi ai meccanismi di incremento dei costi legati ai rinnovi contrattuali del personale dipendente, è la triennalità del budget, che garantisce al privato una certezza economica di medio termine. Per il 2007 le risorse a disposizione ammontano a quasi 258 milioni di euro, 4% in più rispetto al 2006; e per il 2008 e il 2009 sono già stati previsti incrementi del 3% per ogni anno. Inoltre, non sono più previsti margini di variabilità del budget come negli accordi precedenti, questo a partire da un lavoro di verifica degli andamenti storici anche dei budget riconosciuti sulla base di specifiche necessità locali, che ha portato ad un loro consolidamento: ciò consente alle Aziende di avere una certezza della spesa, e ai produttori la possibilità di programmare l attività. Anche la possibilità di governo della L assessore della Regione Emilia Romagna alle Politiche per la Salute, Giovanni Bissoni mobilità intraregionale e interregionale viene rafforzata dal nuovo accordo. È prevista infatti la committenza di servizi anche attraverso le tre Aree vaste in cui è suddivisa la Regione (Emilia nord, Centro Emilia, Romagna) e non solo da parte delle singole Aziende USL. E, per la mobilità tra Regioni, l Ospedalità privata è impegnata a rispettare gli accordi che l Emilia-Romagna sigla con altre Regioni per governare un fenomeno che è oggetto di grande attenzione a livello nazionale. Permangono obiettivi specifici, parte sostanziale dell accordo e del sistema di indirizzo e verifica regionale, in particolare riguardo all apporto del privato per contribuire alla riduzione dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici e al bisogno di ricoveri da pronto soccorso e di lunga degenza dopo dimissioni da reparti per acuti degli ospedali pubblici. Un aspetto significativo riguarda la psichiatria privata, un area per la quale viene disegnata una profonda riforma finalizzata ad una maggiore integrazione con i servizi pubblici oltre che alla qualità dei servizi resi. L offerta privata viene ridefinita in termini di posti letto ospedalieri intensivi ed ordinari e di residenze psichiatriche specialistiche a trattamento intensivo e prolungato. Coerentemente a questa ridefinizione le strutture interessate presenteranno domanda di accreditamento. L offerta privata va a completare l offerta del sistema pubblico e, ai fini della continuità terapeutico-assistenziale, vengono identificati meccanismi di integrazione sotto il coordinamento dei Dipartimenti di salute mentale delle Aziende USL. Si tratta, in sostanza, di una intesa quadro che, salvaguardando con efficacia il principio della programmazione regionale, costruisce un sistema integrato nell organizzazione ed erogazione dei servizi ospedalieri, salvaguardando il principio della libera scelta dei cittadini. Testo a cura di Kiriakoula Petropulakos, responsabile Servizio Medici-Ospedalieri della Regione Emilia Romagna 5 novembre 2007: accordo Aiop-Regione Emilia Romagna Il nuovo accordo siglato tra la Regione Emilia Romagna e l associazione dell ospedalità privata AIOP consolida il rapporto con una componente importante del sistema sanitario della regione e indica obiettivi di ulteriore miglioramento della qualità assistenziale fornendo un quadro di riferimento certo per le risorse a disposizione per il prossimo triennio. Le tabelle contenute in questo speciale sono tratte dal volume Ospedali & Salute. Sistema pubblico-privato L Aiop, per il quarto anno consecutivo, ha predisposto uno studio per la valutazione della presenza e del funzionamento del sistema ospedaliero misto pubblico privato. La logica unitaria strutturalmente sottesa, ormai, alla sanità regionale, evidenza, secondo l Associazione, diverse caratteristiche salienti: il consolidamento, nel tempo, del peso relativo dell offerta privata accreditata, la crescita nella qualità dei servizi e la scelta, sempre più consistente, da parte degli utenti, indirizzata al privato accreditato o al privato tout court. Analizzando e condensando le analisi di più fattori in alcuni indici standardizzati si evincono conferme alle rilevazioni appena enunciate. Il rapporto tra numero di ospedali privati e il numero totale degli ospedali italiani, nel tempo, è cresciuto: nel 2003 si parlava di un indice pari al 40,5 che si è trasformato, con una crescita di 5 punti nel 45,1 del Di conseguenza anche il numero dei posti letto affidati alla gestione privata è aumentato: da 19,0 di indice a 21,9. I degenti ospitati nelle case di cura accreditate sono aumentati, passando da 14,6 a 15,7, così come è variato con segno + (anche se in misura limitata) il numero delle giornate di degenza (17,5 nel ,9 nel 2005). Molto indicativo è anche il peso medio delle prestazioni effettuate dalle case di cura private che è passato da un indice 109 ad un ottimo 123. Strutture private accreditate N elle rilevazioni effettuate l Aiop rileva ancora una forte disinformazione del cittadino riguardo la possibilità di farsi curare all interno di strutture private accreditate in modo assolutamente identico, a livello di servizi e di costi, rispetto alla struttura pubblica. Purtroppo la mancata conoscenza di questa possibilità spiega Lorenzo Orta Presidente Aiop penalizza gli stessi pazienti. Basta osservare quello che accade negli ambulatori preposti alle analisi più semplici: lunghe attese a quelli pubblici e pochi accessi a quelli privati accreditati e quindi, chiaramente, convenzionati in termini economici. Secondo l analisi dei dati raccolti l Associazione ha rilevato che l ospedale e la struttura pubblica vengono più facilmente scelti per comodità (39,4%) e più raramente per la presenza di un particolare specialista (29,9%). L ospedale privato, invece, riceve le preferenze di chi cerca un determinato professionista (46%) e per la rapidità delle prestazioni (35,3%), mentre quando si parla di clinica privata le percentuali si modificano: il 50% la sceglie per la rapidità con cui si può accedere all intervento sanitario, il 325 perchè la ritiene migliore come struttura complessiva, il 24% per la presenza di un determinato specialista. OSPEDALE PRIVATO ACCREDITATO VILLA ROSA Degenza per disturbi psichici con moduli specialistici per alcologia, disturbi del comportamento alimentare e psicogeriatria. Servizio di radiologia (con Risonanza Magnetica Nucleare aperta, TAC, ecografia e radiologia tradizionale) e servizi ambulatoriali di neurologia (con EEG e EMG), psichiatria, psicologia e cardiologia (con ECG, Ecocardiografia, Holter, R-Test) Ospedale Privato Accreditato Villa Rosa via F.lli Rosselli, Modena Tel. 059/ Fax 059/394757

3 sanitaprivataer_21_1_08:layout :04 Pagina 3 Lunedì 21 Gennaio 2008 speciali SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 3 A.I.O.P. ASSOCIAZIONE ITALIANA OSPEDALITÀ PRIVATA SEDE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Via San Domenico, BOLOGNA Tel. 051/ Fax. 051/ aioper@er-aiop.com OSPEDALI PRIVATI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA OSPEDALI PRIVATI ACCREDITATI AL S.S.N. PROVINCIA DI BOLOGNA OSPEDALE PRIVATO VILLA M. CECILIA POLISP. ALTA SPEC. OSPEDALE PRIVATO AI COLLI NEUROPSICHIATRICA VIA CORRIERA 1 PROVINCIA DI PIACENZA VIA S. MAMOLO COTIGNOLA (RA) /37111 OSPEDALE PRIVATO S. ANTONINO MEDICA BOLOGNA - 051/ VIALE MALTA 4 OSPEDALE PRIVATO S. PIER DAMIANO POLISPECIALISTICA PIACENZA / OSPEDALE PRIVATO VILLA BARUZZIANA NEUROPSICHIATRICA VIA ISONZO 10 VIA OSSERVANZA FAENZA (RA) 0546/ OSPEDALE PRIVATO PIACENZA - POLISPECIALISTICA BOLOGNA - 051/ VIA MORIGI 41 OSPEDALE PRIVATO VILLA AZZURRA NEUROPSICH PIACENZA / OSPEDALE PRIVATO VILLA BELLOMBRA RIABILITATIVA VIA CAVINA 9 VIA BELLOMBRA RIOLO TERME (RA) 0546/ OSPEDALE PRIVATO S. GIACOMO RIABILITATIVA BOLOGNA - 051/ VIA S. BONO 5 OSPEDALE PRIVATO VILLA STACCHINI MEDICA PONTE DELL OLIO (PC) / OSPEDALE PRIVATO VILLA CHIARA POLISPECIALISTICA VIA STRADONE 18 VIA PORRETTANA FAENZA (RA) 0546/ PROVINCIA DI PARMA CASALECCHIO DI RENO (BO) - 051/ OSPEDALE PRIVATO CITTA DI PARMA POLISPECIALISTICA PROVINCIA DI FORLI -CESENA P.ZZA MAESTRI 5 OSPEDALE PRIVATO VILLA ERBOSA POLISPECIALISTICA OSPEDALE PRIVATO VILLA IGEA POLISPECIALISTICA PARMA / VIA ARCOVEGGIO 50\2 VIA GRAMSCI BOLOGNA - 051/ FORLI 0543/ OSPEDALE PRIVATO VILLA MARIA LUIGIA NEUROPSICHIATRICA VIA MONTE PELATO NORD 41 OSPEDALE PRIVATO VILLA LAURA POLISPECIALISTICA OSPEDALE PRIVATO VILLA SERENA POLISPECIALISTICA MONTICELLI TERME (PR) / VIA EMILIA LEVANTE 137 VIA DEL CAMALDOLINO BOLOGNA - 051/ FORLI 0543/ OSPEDALE PRIVATO VAL PARMA MEDICA VIA XX SETTEMBRE 22 OSPEDALE PRIVATO NIGRISOLI POLISPECIALISTICA OSPEDALE PRIVATO MALATESTA NOVELLO POLISPEC LANGHIRANO (PR) / VIA ERCOLANI 7/B VIA RENATO SERRA BOLOGNA - 051/ CESENA (FC) 0547/ OSPEDALE PRIVATO VILLA IGEA RIABILITATIVA VIALE BERENINI 2 OSPEDALE PRIVATO PROF. NOBILI POLISPEC. PRONTO SOC. OSPEDALE PRIVATO SAN LORENZINO POLISPECIALISTICA SALSOMAGGIORE TERME (PR) / VIA DELLA FIERA 25 VIA DELL AMORE CASTIGLIONE DEI PEPOLI (BO) / CESENA (FC) 0547/361510

4 sanitaprivataer_21_1_08:layout :05 Pagina SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA speciali Lunedì 21 Gennaio 2008 Riabilitarsi nella capitale del prosciutto P er chi entra in Langhirano dalla circonvallazione, subito all inizio del paese, incontra una moderna casa di cura che in un certo senso è lo specchio della piccola capitale del prosciutto di Parma. L ospedale privato rappresenta un punto di riferimento non solo provinciale ma per alcune specialità anche extra-regionale, infatti nel moderno e attrezzato reparto di medicina riabilitativa, si effettuano trattamenti per il recupero e la riabilitazione funzionale in campo ortopedico e neurologico. Lo Staff dei fisioterapisti ha adottato protocolli terapeutici messi a punto dall Equipe Fisiatrica sulla base di linee guida internazionali, in particolare per portatori di protesi d anca, protesi di ginocchio, riabilitazione della spalla, riabilitazione del legamento crociato anteriore e trattamento del malato emiplegico. Il medico fisiatra personalizza i protocolli in accordo con i terapisti della riabilitazione, per i quali la Casa di Cura Valparma, al fine di garantire trattamenti sempre all avanguardia, mantiene un elevato livello di aggiornamento professionale. Il programma riabilitativo adottato è articolato in due settimane, estensibili a tre, a seconda della tipologia del paziente. Nella prima settimana, si effettuano esercizi isometrici dei muscoli del segmento interessato, kinesi e addestramento ai passaggi posturali, all assunzione della stazione eretta e impostazione della deambulazione in carico protetto. Nella seconda settimana si intensificano gli esercizi attivi e contro resistenza, esercizi propriocettivi, addestramento ai cambi posturali complessi e cyclette. Il paziente viene addestrato agli esercizi da eseguire a domicilio e alle strategie da adottare per superare eventuali disabilità nelle attività di vita quotidiana. La riabilitazione che segue all intervento chirurgico serve a raggiungere un ottimale recupero dell autonomia del paziente alla deambulazione e alla ripresa della sua normale attività e della vita quotidiana. I pazienti con problemi neurologici seguono un trattamento neuroriabilitativo con possibilità di effettuare sedute con la logopedista in presenza di disturbi afasici. Anche il personale infermieristico e ausiliario, è addestrato in maniera specifica alla gestione del paziente, per seguirlo e curarlo in maniera ottimale e garantire quindi un assistenza efficace e completa. Inoltre è importante sottolineare che il malato ricoverato per il trattamento riabilitativo è costantemente seguito anche dal medico internista, con particolare riguardo alla prevenzione e diagnostica delle complicanze vascolari. Oltre SANITÀ IN EMILIA ROMAGNA PRIVATA è una realizzazione Ariete Comunicazione Modena - Via Emilia Ovest, 1014 Testi di Serena Arbizzi, Valeria Cammarota, Alessia Pedrielli e Francesca Zanoli ARIETE PUBBLICITÀ SRL tel fax arietepubblicita@interfree.it al reparto di riabilitazione, è dotata di un reparto di medicina generale che tratta in particolare patologie cardio-vascolari, respiratorie, cerebrali, gastro-enterologiche, angiologiche (malattie delle arterie e delle vene profilassi, diagnosi e terapia della malattia trombo-embolica). Recentemente la struttura ha brillantemente superato la visita della commissione regionale per l Accreditamento, un riconoscimento importante per la serietà del lavoro svolto in anni di servizio e di un costante impegno nel miglioramento della struttura, del continuo aggiornamento professionale del personale, dei protocolli terapeutici e di tecnologie avanzate. Nei questionari di gradimento dei pazienti ciò che affiora ogni volta è la piacevole sorpresa di trovare oltre alla qualità dei servizi, la professionalità degli operatori, un ambiente familiare e persone gentili, disponibili a trovare di volta in volta la chiave per rendere il più sereno possibile il soggiorno all interno dell ospedale. I principi fondamentali e la filosofia che da cinquant anni caratterizzano la Direzione e tutto il personale del ValParma Hospital sono: onestà, trasparenza, innovazione e responsabilità sociale sono i valori che da sempre hanno caratterizzato l identità dell ospedale Valparma. Il ruolo di unico Presidio Ospedaliero del territorio affida una grande responsabilità che si traduce in pratica nel garantire un servizio completo ed efficiente, ed anche saper recepire e individuare in sinergia con la Pubblica Amministrazione, le carenze e le priorità assistenziali della popolazione. E per il futuro sono molti i progetti in cantiere: dalla realizzazione di un monoblocco tecnico collegato all ala sud, con nuovi spazi per la diagnostica per immagini (RM total body), due sale operatorie di day surgery polispecialistico, la riorganizzazione del poliambulatorio, una nuova palestra e una piscina riabilitativa. Per informazioni: Valparma Hospital via XX Settembre 22 Langhirano (Parma) tel Malattie della pelle al Poliambulatorio SkinCenter I l Poliambulatorio Privato SkinCenter di Modena centra la propria attività sulla diagnosi e la terapia delle malattie della pelle. Accanto alla dermatologia allergologica, oncologica, chirurgica, pediatrica, estetica e generale, sono presenti specialità che completano il campo d azione dermatologico per affinità di disciplina o per necessità di integrazione, quali allergologia, chirurgia plastica, ginecologia, urologia, gastroenterologia, endocrinologia e dietologia. L intento è quello di fornire prestazioni ad alto livello di professionalità in un ambiente adeguato alle esigenze anche psicologiche di soggetti ammalati o alla ricerca di un miglioramento estetico della propria persona, e che consenta di affidarsi con serenità alle cure di specialisti esercitati ad affrontare, in sintonia fra loro, i problemi medici e medico-estetici in modo completo. La dermatologia e l allergologia si integrano nella figura di medici con doppia specialità. Sono diagnosticate e trattate, nell adulto e nel bambino, malattie allergiche ad espressività cutanea, respiratoria o gastrointestinale Utilizzando mezzi diagnostici d avanguardia che consentono il follow-up digitale e l esplorazione di tutte le lesioni cutanee (mappatura), viene attuata la strategia della prevenzione dei tumori della pelle identificando precocemente nevi o lesioni ad alto rischio. L attività chirurgica di asportazione di tali lesioni si svolge in due ambulatori chirurgici all interno dello SkinCenter, ad opera di dermatologi o di chirurghi plastici, nel caso di lesioni in sedi difficili. I pazienti affetti da vitiligine vengono monitorati e trattati con la tecnica della microfototerapia, che consente interventi in sedi cutanee mirate. Soggetti che vogliono migliorare l aspetto del viso e del corpo sono assistiti da dermatologi estetici esperti nei trattamenti di biostimolazione, iniezione di filler, mesoterapia, etc. Quando i problemi estetici sono legati al Dottoressa Francesca Giusti, specialista in dermatologia e direttore sanitario del Poliambulatorio SkinCenter sovrappeso, interviene lo specialista in scienze dell alimentazione, che elabora inoltre diete per soggetti con allergia alimentare. Per la patologia venereologica è utile la collaborazione fra dermatologo, urologo e ginecologo, mentre la cooperazione fra dermatologo e ginecologo è importante nello studio dei problemi dermatologici ed estetici a patogenesi endocrina Da sottolineare infine l impegno di SkinCenter nel garantire la qualità delle prestazioni non solo puntando sulla professionalità degli specialisti, ma anche curando ogni altro aspetto pertinente, dall adozione dei mezzi tecnologici più recenti alla conformità alle normative di sicurezza e al rispetto della privacy. Poliambulatorio Privato SkinCenter Via Zattera, Modena Tel Fax Direttore Sanitario: Dr.ssa Francesca Giusti

5 sanitaprivataer_21_1_08:layout :07 Pagina 5 Lunedì 21 Gennaio 2008 speciali SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 5 Centro Medico Spallanzani: One Day Surgery I l Centro Medico Privato Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia costituisce un iniziativa nuova nell ambito dei servizi sanitari offerti, poiché non esistono ancora molti esempi di cliniche progettate e costruite in funzione di un attività diagnosticachirurgica di One day surgery (possibilità di pernottamento). Si tratta, pertanto, di un unità autonoma di day surgery dotata di accettazione, otto degenze, quattro sale operatorie, uffici amministrativi e servizi di supporto. La Clinica si avvale di anestesisti d eccellenza, attenti alle nuove tecniche anestesiologiche che, sino ad ora, hanno determinato risultati d eccellenza per quanto riguarda l assenza di dolore intra e post- operatorio. L equipe è composta dal dott. Andrea Bianchi - specialista nella chirurgia ortopedica e Direttore per l Italia di Academy of Ambulatory FOOT & ANKLE Surgery - il quale opera nell ambito della nota patologia denominata alluce valgo. Nei confronti di tale patologia del piede, il Centro Medico Privato Lazzaro Spallanzani adotta una tecnica altamente innovativa. Essa consiste nel trattare la borsite e l esostosi dell alluce con piccole frese ad alta velocità e sotto controllo radiologico costante. Tramite la medesima procedura è possibile trattare le deviazioni dell asse del primo metatarso e, contemporaneamente, procedere al trattamento delle dita a martello (patologia altrettanto frequente e spesso associata all alluce valgo). Al termine dell intervento, il paziente può da subito camminare autonomamente, avendo recuperato la completa funzionalità dell articolazione. Rispetto alla tecnica tradizionale i maggiori benefici sono due: l assenza di dolore nel post operatorio è garantita dall assenza di fili o chiodi permanenti. Inoltre, numerosi sono i clienti che raccontano con soddisfazione le imprese impossibili nel percorso post operatorio della tecnica tradizionale (fare la spesa, andare al matrimonio di un amica, guidare, etc ) che sono riusciti a fare già dal giorno successivo. Modena: dal 1951 a Villa Rosa si curano pazienti affetti da disturbi neurologici e psichiatrici D al 1951, Villa Rosa ha iniziato la propria attività nell assistenza e cura di pazienti affetti da disturbi neurologici e psichiatrici; attualmente, l Ospedale opera in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Dall anno della sua fondazione ad oggi ha avuto aggiornamenti costanti sul piano strutturale, organizzativo e tecnico scientifico, fattori che sono fondamentali per mantenere un alto livello di efficienza e di efficacia. Questo modo di agire ha portato all acquisizione di un sistema qualità che ha ottenuto la Certificazione ISO 9002 nell anno 2001 e, successivamente, aggiornata secondo le norme Vision 2000 nell anno 2003 per l attività di degenza e di diagnostica per immagini. Proprio nell ottica del sistema qualità, nel 2003 Villa Rosa ha intrapreso una serie di iniziative tese a migliorare il trattamento di alcune specifiche patologie e con un confort alberghiero di adeguato livello per i propri assistiti tale da consentire il miglioramento della propria capacità diagnostica. Sono stati, così, attivati il modulo per il trattamento dei disturbi da dipendenza da alcool ed il modulo per il trattamento dei disturbi alimentari, nell ambito di specifici protocolli elaborati assieme all Università ed all AUSL di Modena, che negli anni sono diventate specialità di eccellenza dell Ospedale Privato. Si è appena completata una ristrutturazione dei Reparti per migliorare il confort alberghiero dei degenti, per dotare di spazi propri ed indipendenti dai reparti di cura il servizio per le attività di animazione e riabilitazione e per istituire un servizio di Day-Hospital psichiatrico dotato di propri posti letto. Per incrementare le capacità diagnostiche a disposizione dei degenti e dei pazienti esterni, è attiva una TAC spirale multislice, una Risonanza Magnetica Aperta dell ultima generazione per quelle persone che per vari motivi (claustrofobia, obesità, età, etc..) non riescono a sottoporsi all indagine con RMN chiusa. All interno dell Ospedale sono inoltre presenti ambulatori di neurologia, psichiatria, psicologia, cardiologia ed ecografia. Per ulteriori informazioni è consultabile il sito internet

6 sanitaprivataer_21_1_08:layout :08 Pagina SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA speciali Lunedì 21 Gennaio 2008 Da 70 anni il progresso nel dna di SAMO Stelo d anca da revisione Mgs D a quasi settant anni la Samo SpA aiuta persone in tutto il mondo a ritrovare i semplici gesti quotidiani che completano la loro vita. L azienda sorge a Cadriano di Granarolo Emilia in provincia di Bologna ed è tra i leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di device biomedicali impiantabili. Raggiungere una posizione di primo piano in questo comparto è stato possibile grazie all esperienza che la Samo ha maturato: è presente negli ospedali e nelle sale operatorie e da quarant anni si occupa della realizzazione di materiali biomedici impiantabili come arto protesi, mezzi di osteosintesi, device per implantologia dentale, strumentario chirurgico e sistemi container per sterilizzazione. Contemporaneamente, l azienda mira ad offrire costantemente le tecnologie ed il servizio migliori possibili ai medici che sul campo operano ed impiantano i prodotti. La Samo ha il progresso nel proprio dna, ha alle spalle 70 anni di esperienza e lavora al servizio di quello splendido meccanismo che è il corpo umano e come valido supporto a tutti coloro che contribuiscono a preservarlo con cura grazie al lavoro nelle strutture sanitarie. Inoltre, il lavoro di Samo non si ferma all Italia: l azienda infatti opera in 50 differenti paesi con grande vocazione all internazionalizzazione, senza perdere la coscienza e la responsabilità sociale, oltre all istituzione d importanti partnership con numerosi Istituti di Ricerca ed Università del mondo. Questo è garanzia di crescita: i risultati di domani dipendono dalle scelte di oggi. Stelo d anca modulare Multifit VILLA MARIA l ospedale privato della città di Rimini V illa Maria da oltre 40 anni è l Ospedale Privato storico della città di Rimini, con consolidate attività sanitarie di diagnosi e cura, erogate anche in regime di accreditamento con il SSN ed in stretta integrazione con la locale AUSL. La struttura riminese dispone di 120 letti suddivisi equamente tra l area medica e quella chirurgica; i ricoveri dell area medica sono prevalentemente di medicina interna e lungodegenza, mentre quelli dell area chirurgica si sviluppano nell ambito della chirurgia generale, della flebologia, della ginecologica, dell ortopedia, dell oculistica e dell otorinolaringoiatria. In particolare, la struttura riminese ha da alcuni anni attivato l Unità di Colon- Proctologia e Patologia del Pavimento Pelvico che è diventata un punto di riferimento non solo per l Emilia-Romagna ma anche per pazienti provenienti da altre aree del Paese. L Unità è diretta dal Dott. Stefano Canuti, specialista in chirurgia generale e vascolare, il quale da oltre 25 anni si dedica alla chirurgia colon-proctologica, vantando al suo attivo ben interventi in questa specialità. Questa consolidata esperienza e le sue numerose pubblicazioni scientifiche ne fanno uno degli specialisti più rappresentativi nel panorama sanitario nazionale. A Villa Maria vengono trattate le patologie classiche della proctologia, con l utilizzo delle tecniche più innovative, la patologia del pavimento pelvico nonché i tumori del colon-retto-ano. Per quanto riguarda l attività ambulatoriale, anch essa in buona parte accreditata con il SSN, Villa Maria offre molteplici servizi tra i quali la Diagnostica per Immagini (Radiologia, Ecografia, Ecocardiografia, ecc.), la Terapia Fisica, il Laboratorio Analisi, l Endoscopia Digestiva, la Medicina dello Sport nonché visite ed esami strumentali in molteplici branche specialistiche. Ampia è la gamma di prestazioni strumentali erogate in ambito oculistico dall équipe medica diretta dalla Dott.ssa Silvana Carloni. L Ospedale Privato sta attraversando un importante fase di rinnovamento organizzativo e tecnologico che prevede un ampliamento della sale operatorie, delle aree dedicate all attività ambulatoriale e degli spazi d accoglienza. Nei primi mesi del 2008 sarà attiva una Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla di ultima generazione capace di offrire un ampia gamma di esami diagnostici. Verranno, inoltre, potenziati i servizi di Endoscopia Digestiva e di Fisioterapia i quali avranno a disposizione nuovi e più ampi locali nonché un adeguata e moderna dotazione di attrezzature specialistiche. Domus Nova: l attività del dottor Paribelli I l dottor Gianezio Paribelli (nella foto), ortopedico, è specialista in chirurgia artroscopica e chirurgia protesica e svolge la propria attività presso l ospedale privato accreditato Domus Nova. È membro del comitato direttivo della Società italiana di artroscopia e docente in corsi nazionali ed internazionali sulle nuove tecniche d intervento alle articolazioni, in particolare ginocchio, spalla, caviglia e gomito; a queste si aggiunge la chirurgia artroscopica dell anca, di più recente acquisizione. Grazie all artroscopia per tutte le articolazioni sono stati raggiunti livelli di conoscenza impensabili fino ad oggi e, di conseguenza, è stato facilitato il trattamento di molte patologie. Si tratta di tecniche mininvasive, di minor danno per il paziente: esse, in molti casi, riducono i tempi di guarigione. Negli ultimi anni, la chirurgia artroscopica dell anca va acquisendo un notevole interesse, essendo questa un articolazione difficile da trattare per la sua morfologia: grazie alla tecnica artroscopica si cominciano a conoscere - ed a trattare - patologie che prima non si conoscevano, evitando trattamenti drastici quali, ad esempio, la protesi d anca. Le seguenti tecniche vengono utilizzate sia per la diagnosi che per il trattamento. Il procedimento è automatico: nel momento stesso in cui il chirurgo riesce a controllare l articolazione - con una piccola incisione che permette di entrare tramite una sonda e controllare l interno dell articolazione diviene in grado di valutarne tanti aspetti che, se non diagnosticati in tempo, si rischia di trascurare. Di primaria importanza è, dunque, la diagnosi, ma anche la possibilità di trattare le patologie nella loro fase iniziale. Gli interventi non sono traumatizzanti, durano da 45 minuti a un ora, ed in genere è sufficiente il ricovero per una notte, con benefici evidenti anche sul versante dei costi. Per quanto riguarda l anca, viene praticata - in linea di massima - un anestesia spinale selettiva, addormentando esclusivamente la gamba, con la possibilità di parlare con il paziente per condividere con lui se procedere subito al trattamento o meno. In Italia questo tipo di intervento all anca è poco diffuso. Si tratta di una tecnica complessa alla quale ci si può avvicinare solo dopo un percorso di apprendimento lungo, dal momento che richiede una consolidata esperienza di chirurgia artroscopica di altre articolazioni. Per questo, presso Domus Nova esiste la disponibilità di ricevere ospiti, provenienti anche dall estero, al fine di assistere ed avere un quadro preciso di ciò che ivi si svolge. Dal 2006, oltre venti persone hanno superato le prove Ritornare alla guida dopo il coma si può Il Centro Cardinal Ferrari, appartenente al Gruppo Generale de Sante, è stato il primo promotore del progetto per far tornare al volante i pazienti che lo richiedono Quota 23. E il numero dei pazienti che sono riusciti dal 2006 a tornare al volante della propria auto dopo un periodo di coma, grazie al progetto Ritorno alla Guida in sicurezza, fra i pochissimi in Italia, promosso dal Centro Cardinal Ferrari, un centro specializzato nella neuroriabilitazione delle cerebrolesioni acquisite e dei traumi cranici, appartenente al Gruppo Générale de Santé. Collocato a Fontanellato, in provincia di Parma, il CCF svolge la sua attività in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale e rientra nella rete regionale dell Emilia Romagna per le gravi cerebrolesioni acquisite (GRACER). Un sistema che consente di programmare ricoveri tempestivi presso uno dei centri specializzati della rete fin dal momento in cui il paziente, vittima di un incidente stradale o con grave cerebrolesione acquisita di altra origine, arriva nelle unità di rianimazione degli ospedali della regione. Il progetto sul ritorno alla guida è partito nel 2004, come risposta concreta alle esigenze dei nostri pazienti spiega l amministratore unico del Centro Simona Lombardi -, il nostro obbiettivo è quello di attivare percorsi protetti per l accompagnamento del disabile verso il rientro a casa in autonomia: la riabilitazione non deve essere limitata al recupero della funzionalità dell organo, ma deve essere mirata a garantire il diritto alla partecipazione sociale e il reinserimento delle persone con disabilità in famiglia e nel mondo del lavoro. Non abbandonare il paziente a se stesso, quindi, nel suo rientro a domicilio, ma metterlo in condizioni di poter tornare ad una vita il più possibile indipendente dal supporto dei servizi sociali e dall assistenza dei famigliari. Il ritorno alla guida rappresenta un desiderio molto sentito da coloro che hanno subito un trauma cranico o che hanno trascorso un periodo della loro vita in coma, in particolare per quanto riguarda le persone giovani e in età lavorativa. Poter guidare la propria auto ha consentito a molti dei pazienti che hanno superato le prove di poter riprendere una vita sociale e lavorativa, riacquistando anche fiducia in se stessi, spiega Antonio de Tanti, direttore clinico del CCF. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ufficio Motorizzazione Civile di Parma, la Confedertaai (Sindacato Nazionale Istruttori di Scuola Guida) e la Cooperativa Sociale All Mobility di Reggio Emilia, consiste nell offerta di un servizio chiavi in mano, che coinvolge un team multidisciplinare composto da medici, fisioterapisti, psicologi, psicomotricisti, tecnici ortopedici specializzati nell adattamento degli autoveicoli, istruttori di scuola guida specificamente formati, coinvolgendo nel progetto anche un familiare di riferimento (care giver), come garante della sicurezza del paziente che torna alla sua vita quotidiana. Il percorso accompagna i candidati fino all esame pratico di guida, passando dalla valutazione della Commissione Medica Locale patenti. Un iniziativa che richiede alle spalle, per la sua buona riuscita, una struttura ben organizzata e con uno staff specializzato. Il Centro Cardinal Ferrari ha un equipe assistenziale e medica multidisciplinare di 110 operatori sanitari, con un bilancio, nel 2007, di 465 episodi di ricovero, di cui 163 dedicati alla riabilitazione di Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA). Le giornate di riabilitazione complessivamente erogate lo scorso anno sono state , delle quali circa il 20% destinato ad utenti della regione Emilia Romagna. Ogni paziente viene seguito da un medico di riferimento, il quale coordina poi tutte le figure professionali che servono al caso, come l otorino, lo psicologo, il fisioterapista - spiega De Tanti, -. Il trattamento riabilitativo richiede equipe interdisciplinari per definire progetti riabilitativi personalizzati continua perché vanno prese in considerazione tutte le conseguenze del trauma sul paziente, da quelle motorie a quelle cognitivo comportamentali conclude proprio per questo un progetto come quello del ritorno alla guida in sicurezza necessita di un lungo lavoro dello staff dei medici coinvolti, per valutare le condizioni psico-fiscihe del paziente e per riuscire a metterlo nelle condizioni di superare l esame di revisione della sua patente.

7 sanitaprivataer_21_1_08:layout :09 Pagina 7 Lunedì 21 Gennaio 2008 speciali SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 7 Centro Iperbarico di Ravenna accreditato con il SSN I l Centro Iperbarico di Ravenna, istituito nel 1988, è un azienda privata accreditata con il SSN e integrata nel Dipartimento Emergenze (118) della Ausl Ravenna. L Ossigenoterapia iperbarica (OTI) avviene all interno di camere iperbariche, pressurizzate con aria compressa dove il paziente respira ossigeno attraverso maschere, caschi o tubi endotracheali. L OTI aumenta fino a 15 volte la quantità di ossigeno disciolta nel sangue, rispetto alla respirazione in aria ambiente e permette di ripristinare l attività di cellule sofferenti per scarsa circolazione, trauma, intossicazione. Ha un azione antibatterica, riduce l edema e l infiammazione. Promuove i processi riparativi della pelle e delle ossa. È particolarmente utile nelle persone con fattori che ritardano la guarigione (diabete, malattie immunitarie, epatiche, fumo, ecc.) L OTI è appropriata nelle indicazioni riportate in tabella. Una terapia iperbarica, programmata e per paziente privato, costa 95 euro. Il Centro è stato scelto dalla Ausl Ravenna come sede del Centro Cura Ferite Difficili dove il paziente è al centro di percorsi mirati per piede diabetico, ulcere vascolari, da trauma, da pressione, vasculiti, lembi compromessi. Il servizio consente di migliorare l efficacia terapeutica nella gestione delle ulcere della pelle, semplificare le procedure, abbattere i tempi di attesa e i ricoveri inappropriati. L attività è monitorata da un gruppo di lavoro costituito da specialisti ospedalieri coordinato dal dott. Elio Piccinini, responsabile della chirurgia vascolare dell Ausl Ravenna. Nell azienda è svolta chirurgia ambulatoriale privata di elevata qualità, come interventi di ortopedia eseguiti dal dr. Giuliano Musacchi. Il Centro è un eccellenza per la medicina subacquea e offre prestazioni di medicina sportiva. Info: Tel direzione@iperbaricoravenna.it info@iperbaricoravenna.it Tabella: Protocolli applicativi dell ossigenoterapia iperbarica, documento SIMSI, SIAARTI, ANCIP (2007) Incidente da Decompressione Embolia gassosa arteriosa (iatrogena o barotraumatica) Gangrena gassosa da clostridi Infezione acuta e cronica dei tessuti molli a varia eziologia Gangrena e ulcere cutanee nel paziente diabetico Intossicazione da monossido di carbonio Lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentale Innesti cutanei e lembi a rischio Osteomielite cronica refrattaria Ulcere cutanee da insufficienza arteriosa, venosa e post-traumatica Lesioni tissutali post-attiniche Ipoacusia improvvisa Necrosi ossea asettica Fratture a rischio* Retinopatia pigmentosa* Sindrome di Meniere* Sindrome Algodistrofica* Paradontopatia* * indicazioni appropriate ma possibili solo in regime privato (non accreditate SSN) Dal 1941 «Casa di cura ai Colli» L a CASA DI CURA "AI COLLI", fondata nel 1941, è una struttura specializzata nella diagnosi e cura delle patologie psichiatriche. Fornisce prestazioni garantendo altissimi standard; a tal fine applica meccanismi di tutela e controllo dei servizi erogati, offrendo ampie informazioni sull organizzazione e sull accesso ai servizi, sugli interventi diagnostici e terapeutici e assicurando le migliori condizioni ambientali ed assistenziali. Recentemente, ha attivato una profonda ristrutturazione, sia per adeguarsi alle normative autorizzatorie regionali, sia per migliorare l aspetto ed il comfort alberghiero. Provvisoriamente accreditata col S.S.N. (in quanto già convenzionata), sta perseguendo, come obiettivo principale, il raggiungimento dell accreditamento definitivo e della certificazione ISO. Inoltre, ha aderito pienamente al progetto regionale di riordino della psichiatria, che prevede una maggior specializzazione dell attività, nello spirito di una sempre più stretta e qualificante collaborazione col Servizio Pubblico. OSPEDALE PRIVATO ACCREDITATO PER MALATTIE NERVOSE Lungodegenza all Ospedale Privato Santa Viola L Ospedale Privato Santa Viola è una struttura sanitaria interamente dedicata alla lungodegenza, specializzata nel recupero funzionale, nella riabilitazione estensiva e nell assistenza a pazienti in Stato Vegetativo Persistente (SVP). La struttura è accreditata col SSN e certificata per la qualità dal 2003 secondo la normativa internazionale UNI EN ISO 9001:2000. La mission dell Ospedale Privato è volta al raggiungimento di un duplice obiettivo: l integrazione con le strutture del territorio a monte (reparti per acuti) ed a valle (Servizi Territoriali, RSA, Case Protette ), e l integrazione tra le diverse professionalità componenti la sua equipe, composta da: medici specialisti in cardiologia, fisiatria, medicina interna e geriatria, infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, addetti all assistenza, tutti coordinati nel rispondere ai bisogni assistenziali (sanitari, sociali e di recupero) di ogni paziente ricoverato. La struttura ritiene, infatti, che le sinergie derivanti dall impiego di tante e diverse professionalità possano colmare i vuoti esistenti nell offerta dei servizi sanitari pubblici e dare, con progetti individualizzati multidisciplinari, risposte concrete a casi complessi (come i pazienti in SVP o i pazienti con gravi esiti di stroke) caratterizzati da necessità di degenze prolungate, competenze specifiche e strategie di staff. Gli Stati Vegetativi Persistenti, in particolare, costituiscono per la società moderna un tema complesso, che implica consistenti problemi di tipo medico, etico e psicologico, il che fa sì che le scelte in merito alle modalità di cura ed ai luoghi ad esse deputati, in assenza di una normativa specifica di riferimento a livello nazionale, siano spesso diverse da regione a regione. Gestire pazienti così difficili in strutture sanitarie generiche è tutt altro che semplice, perché l assistenza medica ed infermieristica costante è sempre richiesta, anche se le condizioni cliniche dei pazienti sono stabili. Per questa ragione l Ospedale Privato Santa Viola nel 2003 ha raccolto la sfida ed ha deciso di costituire dei nuclei dedicati a pazienti in SVP, sviluppando un proprio modello caratterizzato da: Autosufficienza del nucleo di degenza con dotazioni strutturali indipendenti Dotazioni strumentali tecnologicamente avanzate Staff medico multidisciplinare con presenza di internista, cardiologo, neurologo, fisiatra, psichiatra, urologo ed ecografista Formazione continua di tutto il personale Sostegno psicologico programmato al personale di assistenza ed ai familiari dei degenti in SVP Assistenza quotidiana da parte dei fisioterapisti Sorveglianza attiva per prevenire e trattare le principali complicanze Nell ottica del miglioramento continuo, principio cardine della politica aziendale per la qualità dell assistenza, nel 2006 ha preso il via il Progetto Morfeo, un progetto di ricerca intrapreso con lo scopo di valutare l assistenza ai pazienti in SVP, in collaborazione con la Scuola Superiore di Politiche per la Salute dell Università di Bologna e con un panel multidisciplinare di esperti (medici specialisti in varie discipline, psicologi, infermieri) nazionali, con la supervisione del Prof. David L. Coulter, docente di neurologia alla Harvard Medical School di Boston (USA), già autore di prestigiose pubblicazioni in materia di SVP. Tale progetto si divide in due momenti: - una prima fase di monitoraggio delle complicanze cliniche dei pazienti in PVS ricoverati; - una seconda fase di valutazione del carico emozionale e della qualità della vita dei loro caregivers. Il primo anno di rilevazione di follow-up delle complicanze si è concluso nel giugno 2007 ed i dati sono, attualmente, in fase di analisi, mentre la seconda fase è appena iniziata; l auspicio è che l impegno dei professionisti coinvolti ed i dati raccolti contribuiscano non solo ad accrescere le conoscenze, ma anche a promuovere un miglioramento continuo e concreto dell assistenza, sia ai pazienti che ai loro familiari. CAMPAGNA DI INFORMAZIONE PER LA CURA INDOLORE DELL ALLUCE VALGO Poliambulatorio Privato Day Surgery Reggio Emilia Direttore Sanitario Dott. Ezio Gullì Specialista in Anestesia e Terapia del Dolore TOGLITI il DOLORE dai PIEDI Scegli la SOLUZIONE DEFINITIVA INDOLORE, sia durante che dopo l operazione, per la cura della patologia dell alluce valgo. Il Centro Medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, grazie alla collaborazione con il Dr Andrea Bianchi, direttore per l Italia di Accademy of Ambulatory Foot & Ankle Surgery, è uno dei pochissimi centri initalia incui viene utilizzata questa innovativa tecnica chirurgica. L intervento non lascia evidenti cicatrici e permette il ritorno alla vita normale già dal giorno successivo, evitando una lunga e dolorosa convalescenza. CHIAMA GRATIS IL CENTRO MEDICO PRIVATO LAZZARO SPALLANZANI PER PRENOTARE UNA VISITA O PER RICEVERE MAGGIORI INFORMAZIONI. PER TE UNA PROPOSTA UNICA E VANTAGGIOSA. iniziativa valida dal 1 novembre al 31 gennaio 2008

8 sanitaprivataer_21_1_08:layout :10 Pagina SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA speciali Lunedì 21 Gennaio 2008 Bologna: dal 1924 è operante l Ospedale Privato Villa Bellombra L Ospedale Privato Accreditato Villa Bellombra sorge nel Nel 1981 viene riorganizzato su tre Unità Funzionali di Geriatria, Medicina Generale e Cardiologia, con prevalente vocazione geriatrica e riabilitativa. Dal 1996 la struttura viene ulteriormente riorganizzata, assumendo la moderna conformazione di Ospedale Privato Monospecialistico Riabilitativo, con raggruppamento medico suddiviso in tre Unità Funzionali di Recupero e Rieducazione Funzionale. Villa Bellombra, associata AIOP, opera nel rispetto dell autorizzazione sanitaria rilasciata dal Comune di Bologna (Aut. P.G. n del ) in regime di Accreditamento Definitivo, avendo superato, nel luglio 2007, la verifica di valutazione del livello di conformità ai requisiti generali e specifici previsti dal Modello di Accreditamento deliberato dalla Regione Emilia Romagna (D.G.R. 327/04). La struttura si dedica alla riabilitazione di pazienti acuti di tipo ortopedico (con esiti di interventi di artroprotesi e osteosintesi e politrauma dello scheletro) e di tipo neurologico (con esiti di ictus cerebri ischemico ed emorragico, cerebrolesioni, lesioni midollari traumatiche e non, neurolesioni, traumi cranici, tumori cerebrali e midollari, post-coma). Trattasi di cure riabilitative la cui spesa è a carico del Servizio Sanitario Nazionale, quindi gratuite. Data la complessità dei casi trattati, l approccio al paziente è di tipo interdisciplinare: nella formulazione del progetto e programma riabilitativi, sono considerate tutte le eventuali patologie concomitanti del paziente, per una visione globale delle condizioni generali dello stesso. Questo comporta la collaborazione di vari medici specialisti (neurologo, neurochirurgo, anestesista, psichiatra, ortopedico, pneumologo, cardiologo). La valutazione della performance, in termini di efficacia, viene garantita attraverso la rilevazione e l analisi dell incremento del recupero funzionale, motorio e cognitivo, dei pazienti secondo scala di valutazione F.I.M. (Functional Independence Measure). L ospedale offre inoltre i seguenti servizi sanitari: neuropsicologia e logopedia, analisi chimico-cliniche, radiodiagnostica, fisiopatologia respiratoria con emogasanalisi ad uso interno, diagnostica endoscopica, bronco-gastro-cisto-retto ad uso interno, cardiologia ad uso interno, guardia medica ed armadio farmaceutico e servizi generali : cucina ad uso dei degenti, lavanderia, assistenza religiosa e camera mortuaria. Nel 2007, Villa Bellombra ha aderito all iniziativa Ospedale senza dolore, adottando le linee guida per la sua realizzazione. L iniziativa è nata dall accordo approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, promossa dal Ministero della Sanità e condivisa dall AIOP. La cura del dolore è un esempio di buona pratica clinica, poiché il dolore costituisce un fenomeno patologico che ha effetti negativi sulla sfera fisica, psicologica ed emozionale delle persone. Da alcuni anni l Ospedale ha attivato un progetto di ricerca e studio sul fenomeno del disagio psichico. La depressione post ictus (PSD) è una delle più frequenti conseguenze neuro-psichiatriche di riscontro sul piano clinico, con evidenti ripercussioni negative sul recupero funzionale dei pazienti. Evidenze cliniche e studi scientifici dimostrano che esiste anche una relazione tra l andamento del recupero del paziente e lo stato psicologico del familiare di riferimento, la cui funzione non è solo di natura assistenziale, ma anche di vicinanza affettiva e di integrazione ai trattamenti rieducativi. L impegno che tale ruolo comporta, predispone il familiare di riferimento alla manifestazione di un disagio psicologico che, oltre ad incidere sulla sua qualità di vita, influenza negativamente la qualità delle cure fornite al paziente. Di qui l esigenza di approfondire lo studio dei suddetti fenomeni nello specifico contesto operativo della Casa di Cura, al fine di fornire un supporto psicologico differenziato e mirato a pazienti e familiari. Quanto sopra si inserisce nel percorso Qualità, intrapreso da alcuni anni da Villa Bellombra, che ha portato al conseguimento, nel 2000, della Certificazione Qualità ISO 9002:1994, rilasciata dall Ente di Certificazione CERMET e al successivo passaggio, nel 2003, alla Certificazione del sistema di gestione per la qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000. A.I.O.P. ASSOCIAZIONE ITALIANA OSPEDALITÀ PRIVATA SEDE REGIONALE EMILIA ROMAGNA Via San Domenico, BOLOGNA Tel. 051/ Fax. 051/ aioper@er-aiop.com BBLameplast: innovazione totale Nel mondo del packaging nasce un monodose a bustina unico nel suo genere, dotato di un originale sistema di apertura. Nuovo brevetto, nuova società: per lanciare sul mercato Easysnap, i titolari delle aziende Lameplast Spa, Easypack Solutions Srl e BB Packaging Srl hanno creato lo scorso giugno la società BBLameplast. Easysnap si impugna con una sola mano, si piega senza sforzo fino al punto di rottura e il prodotto fuoriesce rapidamente in modo controllato e non schizza. Senza usare la forza, senza strappare o usare le forbici, anche sotto la doccia o in viaggio, con la massima igiene. È facile da usare, comodo da trasportare in borsetta per un uso giornaliero anche fuori casa, senza il rischio di aperture accidentali. In fase produttiva la zona di rottura viene realizzata in modo differente a seconda della densità del prodotto, così da consentire uno svuotamento completo qualunque sia il contenuto. Disponibile in un ampia gamma di personalizzazioni e colori, anche con film multistrato ad effetto barriera, Easysnap è in grado di contenere da 2 a 20 ml di liquido, gel o crema molto densa. La tecnologia di realizzazione riduce al minimo la quantità di aria nella bustina, per una più duratura conservazione del prodotto. Un vantaggio rispetto alle normali bustine in alluminio, dove lo svuotamento richiede l introduzione del 30% di aria. Shampoo, balsamo, saponi liquidi, prodotti per bambini, unguenti, lozioni per il corpo, creme, bagnoschiuma, idratanti per il viso, detergenti liquidi: per la sua versatilità Easysnap è il contenitore ideale per svariati prodotti fino ad ora contenuti in tubi, bustine, bottigliette, flaconi. Può essere venduto singolarmente, proposto come campione omaggio, in dispenser pubblicitari o in astucci. Easysnap è disponibile in alcune misure standard: - 40x40 mm per capacità da 2 a 5 ml - 40x80 mm per capacità da 5 a 11 ml - 60x100 mm per capacità da 11 a 20 ml La divisione cosmetica di COC Farmaceutici Srl del gruppo Lameplast, che da anni si dedica al riempimento e al confezionamento in contenitori monodose e multidose, dal mese di dicembre 2007 ha attivato nuovi servizi per la produzione dei monodose Easysnap su tutta la filiera: - riempimento delle bustine, sia per piccoli che grandi lotti, per cosmetici e dispositivi medici non sterili - personalizzazione delle bustine fino a 10 colori - confezionamento secondario - prove di laboratorio, test su prodotti, campionature e analisi sui prodotti finiti. La ricerca in casa Lameplast genera ancora una volta soluzioni innovative, che offrono ai clienti alternative sempre nuove per dare visibilità ai propri cosmetici. Lameplast Group Via Chiesa Sud, 156/F Rovereto s/s Novi di Modena (MO) Italy Tel Fax lameplast@lameplast.it

9 sanitaprivataer_21_1_08:layout :12 Pagina 9 Lunedì 21 Gennaio 2008 speciali SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 9 Il confronto pubblico privato sul contenimento della spesa S e questi sono anni di sforzo (almeno dichiarato) di contenimento della spesa sanitaria e, sovente, di rientro dei precedenti disavanzi, accumulatisi nel corso degli anni, diventa importante misurare l apporto dei diversi comparti (quello pubblico e quello privato accreditato) rispetto all obiettivo suddetto. I dati del 2006 (riproposti a prezzi costanti per cogliere le variazioni in termini reali) mostrerebbero una stabilizzazione del rapporto tra spesa ospedaliera totale (pubblica in senso stretto unitariamente a quella accreditata) che si assesta sul 53,7% della spesa sanitaria totale, mantenendo la stessa proporzione dell anno precedente, ma con qualche recupero verso l alto rispetto al Il rapporto rispetto al Pil risulta in lieve recupero (3,68% nel 2006 contro 3,66% del 2005), anche per la sostanziale stazionarietà del Prodotto Interno Lordo nazionale. La lettura dei corrispondenti valori dell ospedalità privata accreditata mostrano uno sforzo di contenimento più pronunciato, visto che: il rapporto tra spesa delle strutture private accreditate e spesa sanitaria pubblica totale è fermo al 4,1% da tre anni; il rapporto parallelo con la spesa ospedaliera pubblica totale evidenzia segnali di contrazione (7,6% nel 2006 contro 7,7% nel 2005 e 7,8% nel 2003/2004) che indicano una tendenza alla riduzione costante dal lontano 1999 (il cui valore corrispondente era dell 8,9%); il rapporto infine della spesa per l ospedalità privata accreditata rispetto al Pil resta stabilmente ancorato allo 0,28% da due anni. Inoltre, gli incrementi meno pronunciati (a parte il Pil che cresce solo dello 0,1% nel 2006) sono proprio quelli afferenti all ospedalità privata accreditata (+0,3% di incremento della relativa spesa complessiva e +0,2% della spesa in rapporto al Pil). L apporto al contenimento dell impiego di risorse pubbliche per l ospedalità appare dunque essere più pronunciato per la componente privata accreditata. Fenomeno questo che appare con nettezza anche all interno dei cosiddetti Piani di Rientro concordati tra Regioni e Stato. A questo proposito il Patto per la Salute (Accordo Stato-Regioni dell 8/8/2001) aveva previsto, attraverso l elaborazione di Piani di rientro, la ristrutturazione dei debiti contratti da alcune Regioni (Lazio, Sicilia, Campania, Abruzzo, Molise, Liguria) fino al 31 dicembre Successivamente, la legge finanziaria 2005 (L. 30/12/2004, n. 311, Art. 1, comma 173) e l Intesa Stato-Regioni 23/3/2005 ne avevano definito stanziamento e procedure, poi applicate con la conversione del DL 30/3/2007, n. 23. Finora, i piani di rientro approvati sono quelli di Lazio, Sicilia, Campania e Abruzzo (è attesa l approvazione del piano di Rientro della regione Molise). Sono previste misure sulla dotazione dei posti letto, sull entità dei budget e sui livelli tariffari. In buona parte questo rientro avviene, per quanto concerne la riorganizzazione della rete ospedaliera, coinvolgendo le strutture private che, tuttavia, costituendo una componente limitata del sistema, non consentono di ottenere effetti significativi sulla spesa regionale complessiva, anche se il loro apporto appare evidente. In particolare si può analizzare nel dettaglio la situazione della regione Lazio che, con una esposizione debitoria di circa 10 mld di euro al 31 Dicembre 2005, costituisce un caso esemplare. In questa regione la penalizzazione dell ospedalità privata riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera (DGR 101/07, 149/07, 266/07) oltre al contenimento del sistema delle tariffe (DM 12/9/06). Per quanto riguarda il taglio dei posti letto, avvenuto con la delibera n. 101 del 2007, bisogna ricordare che tale operazione nell ambito del settore pubblico riguarda spesso posti letto per lo più inutilizzati e comunque alla cui disattivazione non corrisponde in ogni caso un reale recupero di risorse, vista la difficoltà di procedere alla riduzione del personale corrispondente. È possibile verificare invece quali siano gli effetti teorici del piano di rientro sul budget assegnato alle varie tipologie di erogatori ospedalieri, con la componente privata che si trova a far fronte ad una riduzione di risorse pari al 6,4% nel 2007 a fronte di una riduzione teorica per la componente pubblica del 2,2%. Si parla di riduzione teorica poiché in virtù della copertura a piè di lista di tutti i costi sostenuti, l assegnazione del budget alle strutture pubbliche non porta facilmente ad un ridimensionamento significativo dei costi. Tanto è vero che la regione Lazio si trova a dover affrontare lo splafonamento del tetto rispetto al Piano di Rientro concordato. Inoltre il recepimento del tariffario nazionale del 12 settembre 2006, per effetto della rimodulazione degli importi all interno dei vari DRG (a differenza di quanto avviene nel pubblico). Un altro caso interessante è quello della Campania, che prevede, almeno in questa prima fase, esclusivamente interventi sulla determinazione dei budget. Grazie alla forte riduzione della base di calcolo 2006 rispetto alla spesa storica (vale a dire rispetto al consuntivo reale 2005), si determini un ridimensionamento delle risorse talmente significativo che la curva dei successivi incrementi nel settore privato raggiungerà i livelli del 2005 solo nell anno A questo si aggiunga che nei valori previsti sono state inserite voci di spesa non direttamente attinenti all attività ospedaliera vera e propria e questo, ovviamente, costituisce una ulteriore distorsione in termini di allocazione delle risorse. Soprattutto tenendo conto, come già evidenziato in precedenza, che il piano di rientro per le strutture pubbliche costituisce più un indicazione di intenti che non uno strumento in grado di sortire gli effetti previsti. Le tabelle a lato sono tratte da Ospedali & Salute Quinto Rapporto annuale 2007, curato da Nadio Delai, attraverso una stretta collaborazione tra la Società Ermeneia Studi & Strategie di Sistema di Roma e l Aiop Associazione Italiana Ospedalità Privata. Ospedale Privato Accreditato Villa Bellombra s.p.a. RIABILITAZIONE Direttore Sanitario: DOTT. GIUSEPPE GUERRA Medico Chirurgo Spec. in Igiene e Sanità Pubblica, Medicina Legale e delle Assicurazioni Responsabile di Raggruppamento: DOTT. MARIA ROSARIA LEO Medico Chirurgo Spec. in Terapia Fisica e Riabilitazione BOLOGNA VIA BELLOMBRA, 24 Tel. 051/ Fax Info@villabellombra.it centralità del paziente e umanizzazione approccio multidisciplinare personalizzazione del progetto riabilitativo e assistenziale integrazione tra aspetto clinico, riabilitativo, psicologico e assistenziale lavoro di squadra collaborazione ed integrazione nella rete dei servizi formazione e aggiornamento continui miglioramento continuo

10 sanitaprivataer_21_1_08:layout :13 Pagina SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA speciali Lunedì 21 Gennaio 2008 Il naso che respira CHIRURGIA NASALE: NUOVA METODICA INDOLORE E SENZA TAMPONI ideata dal prof. Gottarelli. Sono trent anni che mi occupo di chirurgia nasale e non sento la stanchezza di questo durissimo lavoro per la soddisfazione che ricevo dai miei Pazienti. Una gran parte di popolazione soffre, infatti, di disturbi respiratori nasali e delle complicazioni che una cattiva respirazione nasale può comportare (faringiti, raffreddori frequenti, apnee notturne, russamento, cefalee, sinusiti, allergie etc ). Molte persone sono diventate dipendenti degli spray nasali vasocostrittori, senza i quali le fosse nasali risultano occupate dai soli turbinati inferiori ipertrofici. Il mio obbiettivo è sempre stato quello di poter risolvere questi problemi definitivamente, senza dolore e senza tamponi endonasali. A seguito di incidenti sportivi ho provato personalmente la gioia dei tamponi interni e l ho trovata tremenda. Questa esperienza personale è stata uno stimolo in più a creare un metodo che fosse allo stesso tempo efficace, duraturo e ben sopportabile da parte del Paziente. Ci siamo riusciti! In poche righe vi descriverò la storia e la logica di un successo. Il mio metodo si basa sulla maniacale e precisa applicazione integrata di tre tecniche che sono la Rinoplastica strutturale di Dean Toriumi, la rinoplastica vettoriale della punta di J.Tebbetts e la Turbinoplastica inferiore da me ideata. MG Metodo Gottarelli FVTR J.Tebbetts M.I.T. P. Gottarelli S.R. D. Toriumi La forza del mio metodo è quindi quella di considerare e curare il naso nella sua interezza nel pieno rispetto della funzione e della forma che sono legate in modo indissolubile al punto che non parlo più di interventi funzionali od estetici bensì solo di RINO- PLASTICA GLOBALE. Il primo e più importante passaggio in medicina e chirurgia è quello della diagnosi; nel nostro caso la diagnosi sarà funzional-estetica: pertanto non si potrà prescindere dalla esecuzione di una Tomografia assiale compiuterizzata dei seni paranasali. Questo è l unico esame strumentale (non invasivo) in grado di darci tutte le informazioni riguardo le eventuali alterazioni anatomiche non solo del naso (setto, turbinati) ma anche dei seni paranasali (sinusiti, poliposi, occlusione degli ostii naturali ecc.). Il secondo passaggio diagnostico riguarda l analisi morfologica della piramide nasale sotto il duplice profilo delle alterazioni anatomiche rispetto alla normalità ed anche dei desideri di eventuale cambiamento che il Paziente può desiderare. Sotto questo profilo il metodo che per primo creai nel 1991 e che presentai in anteprima in Aula Magna dell Università di Perugia al Congresso Italiano della Società di Chirurgia Plastica tenutosi sempre a Perugia nel 1996, è quella di rapportarmi con il Paziente davanti al monitor del computer visualizzando gradualmente le modifiche richieste saggiando quindi immediatamente le sensazioni e le risposte emotive dell interessato/a. Utilizzando questa metodica che è puramente virtuale e che quindi non può essere intesa come il vedere in anteprima il risultato finale ho un 90% di persone che si dichiarano più soddisfatte del risultato reale postoperatorio rispetto a quello virtuale simulato al computer. Questo apparente miracolo, che miracolo non è, avviene per due motivi: il primo è che utilizzo il programma d fotoritocco non al 100% delle sue possibilità ma cercando di mantenere un margine operativo, mentre il secondo è dato dall enorme forza della rinoplastica globale. Eseguito un progetto ed una diagnosi precisi, i nostri obbiettivi saranno allora di creare un naso dove il setto nasale sia in asse, dove la valvola nasale funzioni al meglio e dove i turbinati inferiori abbiano le giuste dimensioni. Queste tre strutture anatomiche devono infatti essere nelle migliori condizioni. PER UNA BUONA FUNZIONALITÀ NASALE setto in asse valvola efficiente turbinati eumorfici Da queste necessità deriva l imperativo categorico di correggere chirurgicamente senza dolore e senza l uso di tamponi le tre strutture anatomiche sopraelencate. La buona riuscita di un intervento deriva dalla meticolosità esecutiva delle metodiche adottate. Al contrario si avranno dolore, recidive ed insoddisfazione del Paziente. In dettaglio per ottenere un setto il più possibile in asse e per mantenercelo la tecnica di Cottle tanto utilizzata risulta superata dai moderni concetti strutturali e dalla possibilità di raddrizzare e stabilizzare il setto (cartilagineo in particolare) senza bisogno di rimuoverlo completamente dalla sua sede. Questa manovra infatti pone il rischio di un suo scivolamento in basso nel postoperatorio alterando il profilo del dorso nasale (insellamento) togliendo inoltre sostegno alla punta che può collassare. Quando poi le deviazioni del setto cartilagineo sono più gravi si ricorrerà all innesto di piccole barrette cartilaginee od ossee prelevate dal setto stesso con la medesima finalità del giardiniere che per far stare dritta una pianta la lega ad un bastone che le fa da tutore! La seconda area anatomica d interesse è la valvola nasale. Quante persone vediamo portare un cerottino sul naso? Ebbene costoro hanno la necessità di divaricare le cartilagini laterali del naso dalla membrana cartilaginea del setto posta verticalmente ciò può essere ottenuto semplicemente ed in modo permanente interponendo fra la membrana del setto e le cartilagini laterali del naso dei piccoli frammenti cartilaginei aventi la funzione di divaricazione così come fa il cerottino mettendo in trazione la pelle (effetto molla). La terza necessità ci porta alla metodica che più mi è cara essendo una mia ideazione. I turbinati inferiori hanno l indispensabile funzione di creare una resistenza all entrata dell aria: ricordiamo che l aria deve entrare dal naso e non dalla bocca perché deve essere filtrata, riscaldata ed umidificata. Quando vi sono alterazioni del setto o della valvola o fenomeni allergici, i turbinati inferiori si ipertrofizzano in tutte e tre le loro componenti anatomiche che sono l osso (cornetto inferiore), il tessuto cavernoso e le mucose. Tutto ciò è stato ampiamente descritto soprattutto per quanto concerne l ipertrofia ossea da due giganti dell otorinolaringoiatria mondiale di nome House e Cottle. Fatta questa premessa ne deriva la necessità di ridurre contemporaneamente tutte e tre le componenti anatomiche del turbinato ipertrofico e non di cauterizzare o laserizzare le sole parti molli. È infatti universalmente riconosciuta la supremazia terapeutica della turbinoplastica rispetto alle altre metodiche più sbrigative e parziali. Proprio il dott. Cottle mise a punto una prima valida tecnica a riguardo. La mia M.I.T. (Modified Inferior Turbinoplasty) rappresenta l evoluzione della tecnica di Cottle permettendo però una più ampia visualizzazione del cornetto inferiore osseo e soprattutto suturando (con filo riassorbibile) il turbinato rimpicciolito col vantaggio di evitare emorragie ed il temuto e doloroso tamponamento interno. Ottenuta una prima ed indispensabile buona funzionalità ora ci si occupa della parte morfologica ed estetica. Ricordo però a coloro che desiderano e chiedono un intervento correttivo estetico, che in genere nel naso primario (cioè mai operato) è una rinoplastica riduttiva, che ad una riduzione delle dimensioni del naso può corrispondere una riduzione della funzionalità e che se preesistevano alterazioni anatomiche (setto, valvola, turbinati) passate inosservate, dopo un intervento estetico queste potrebbero manifestarsi creando un deficit funzionale. Tutto ciò va evitato categoricamente ed è per questo che è necessario ed indispensabile che chi opera il naso lo sappia trattare e curare sotto ogni aspetto, non ultimo come vedremo in seguito anche sotto il profilo della chirurgia dei seni paranasali. Anatomia dell intervento Il turbinato inferiore è composto di tre parti come un frutto cornetto osseo= nocciolo tessuto cavernoso= polpa mucosa= buccia è indispensabile ridurre tutte tre le componenti anatomiche cosa che la M.I.T. prevede. Le due sezioni illustrano in dettaglio l anatomia del naso. Una volta eseguito il progetto accettato dal Paziente si procede nella sua esecuzione che dovrà avere il requisito indispensabile della naturalezza. Un naso è naturale e non mostra le tipiche stigmate della rinoplastica quando il rapporto dimensionale fra punta e dorso risulta ottimale rispettando altresì i valori normali degli angoli che il naso forma con la fronte e con il labbro superiore. In particolare poi ciò deriverà dal migliore nuovo equilibrio creatosi fra le tre parti del naso cioè: la parte ossea superiore, la parte intermedia cartilaginea (che connette la punta nasale al dorso osseo composta dalle cartilagini laterali) e la punta nasale con le sue cartilagini alari. Quando sento dire da un paziente che sarebbe sufficiente una limatina del dorso troppo alto inorridisco. Una struttura solida infatti se viene abbassata mostra come effetto ottico un suo allungamento e quindi una perdita di naturalezza. Il naso è come un grande Puzzle, se viene rimpicciolito anche un solo tassello del quadro anche gli altri si sposteranno: quindi i rimodellamenti dovranno avvenire sempre nel rispetto di una visione globale del viso e del naso stesso. La durata dell intervento oscilla fra i 60 ed i 90 minuti e la frontiera del non dolore senza tamponi è stata raggiunta. Il ricovero avviene in struttura ospedaliera di prima fascia e non raggiunge le 24 ore. Il Paziente porterà dei cerottini ed uno splint di plastica per 7 giorni e l attività lavorativa potrà riprendere già dal terzo giorno. Le attività sportive riprenderanno dopo sette giorni mentre il naso sarà solido come prima dopo circa 1 mese. Sono consigliati lavaggi endonasali con soluzione salina. Dal 1997 ad oggi ho eseguito con successo turbinoplastiche e più di rinoplastiche globali. Il prof. dott. Paolo Gottarelli, specialista in chirurgia plastica, Bologna tel. 051/ paolo.gottarelli@fastwebnet.it

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12 sanitaprivataer_21_1_08:layout :14 Pagina SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA speciali Lunedì 21 Gennaio 2008 US Annuario dei Fornitori della Sanità in Italia N /2008

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