Aspetti quantitativi del federalismo fiscale e simulazione dei fabbisogni standard regionali: presentazione della ricerca Irdcec
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1 Aspetti quantitativi del federalismo fiscale e simulazione dei fabbisogni standard regionali: presentazione della ricerca Irdcec Tommaso Di Nardo Irdcec
2 indice Il problema dei dati per l attuazione del federalismo fiscale: i dati che non ci sono I conti pubblici delle amministrazioni centrali e locali dal 1980 al 2009: i dati che ci sono Simulazione dei fabbisogni standard regionali: i dati dell Irdcec
3 I dati che non ci sono Nonostante gli sforzi compiuti dalla Copaff, i dati continuano ad essere insufficienti e largamente condizionati da sistemi e metodi di rendicontazione, di trasmissione e di elaborazione statistica non adeguati a supportare il processo di riforma in senso federale progettato e approvato con la legge 42/2009
4 Indagine conoscitiva sul disegno di legge n sul federalismo fiscale Audizione Istat ( approccio strutturalmente diverso da quello fino ad oggi seguito la questione della omogenea redazione dei bilanci da parte delle amministrazioni territoriali );
5 Audizione Banca d Italia ( definizione e applicazione di regole di bilancio rigorose e procedure di monitoraggio trasparenti, fondate su informazioni contabili e statistiche omogenee, complete e tempestive realizzazione sistematica di rilevazioni statistiche concernenti la qualità e la quantità dei servizi erogati in rapporto ai costi l utilizzo del SIOPE );
6 Audizione ISAE ( necessità di maggiore qualità dell informazione sulle operazioni degli enti pubblici creazione di una banca dati pubblica e accessibile omogeneità e comparabilità, tempestività, esaustività, attendibilità, sistematicità ed organicità, imparzialità, condivisione, internalizzazione o pubblicità dell informazione contabile rafforzamento del SIOPE.).
7 I dati che ci sono I bilanci delle regioni e di tutti gli altri enti territoriali (Istat e Corte dei Conti) I certificati di conto consuntivo di province e comuni (Ministero Interni) Le registrazioni del SIOPE (Mef) I sistemi di monitoraggio in alcuni comparti specifici: sanità, istruzione, ecc (Ministeri)
8 Statistiche demografiche, economiche, sociali, ambientali (Istat) Dati fiscali (Mef e Agenzia Entrate) Dati finanziari (Banca d Italia).
9 Indice dati Istat/ Conto economico consolidato delle Amministrazioni Pubbliche 2009 Istat/ Spesa pubblica per funzioni 2008 Istat/ Spesa per funzioni regionalizzata 2007 DPS/ Spesa regionalizzata 2008 Copaff/ Bilanci consuntivi 2008
10 Conto economico 2009/ Trasf. Netti
11 Conto economico 2009/ Sbilanciamento
12 La spesa per funzioni/ 2008
13 La spesa per funzioni regionalizzata/ 2007 FE FUNZIONI ESSENZIALI; FNE FUNZIONI NON ESSENZIALI Fonte: Ns elaborazione su dati Istat
14 Spesa procapite per le funzioni essenziali: sanità, istruzione, assistenza.
15 Cosa mostrano i dati? Un gap verticale (sbilanciamento contabile) Un gap orizzontale (squilibrio territoriale)
16 Il gap verticale Nella finanza pubblica italiana esiste un marcato squilibrio finanziario tra livelli di governo centrale e locale rappresentato dai cospicui trasferimenti erariali che annualmente coprono la differenza tra uscite proprie ed entrate proprie di ogni livello di governo. È l erario infatti ad incassare la maggior parte del prelievo fiscale e a trasferirne una parte cospicua agli enti territoriali. Da qui deriva quella distanza innaturale tra chi esercita il potere di spesa e chi esercita invece quello del prelievo fiscale che conduce alla metafora dell albero storto.
17 SBILANCIAMENTO VERTICALE AMM. CENTRALI AMM. LOCALI USCITE PROPRIE 259,9 248,0 ENTRATE PROPRIE 380,2 124,9 SBILANCIAM ENTO +120,3-123,1
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19 Il gap orizzontale La sfida nella sfida è rappresentata però dallo sbilanciamento orizzontale, ovvero dal gap fiscale molto forte nel nostro paese tra territori con elevata capacità fiscale e territori con bassa capacità fiscale. Perciò la riforma federale fiscale italiana è improntata a un principio di solidarietà e non a un principio di competitività fiscale.
20 Imponibili Irpef pro-capite (*1.000 )
21 Gettito Iva pro-capite
22 Il federalismo fiscale Una formula esplicativa: LEP x CS = FS GS = P LEP = Livelli essenziali delle prestazioni CS = Costi standard FS = Fabbisogno standard GS = Gettito standard P = Perequazione
23 L analisi econometrica Irdcec Analisi descrittiva (dati di spesa, dati demografici, dati socioeconomici); Analisi di efficienza (dati/indicatori di servizio in rapporto al costo sostenuto); Simulazione (costo medio procapite regione efficiente).
24 Analisi descrittiva Popolazione Reddito Disagio sociale Dataset 54 variabili Stima dei parametri strutturali
25 La dipendenza strutturale della popolazione
26 Indice di dip. Strutt. rettificato
27 Analisi di Efficienza tesa ad identificare, partendo da alcune assunzioni di base, la regione maggiormente efficiente per ogni singola funzione di spesa. Una volta individuata la regione efficiente si è provveduto a riparametrare, sul costo pro-capite da essa sostenuto per l erogazione del servizio, la spesa di tutti gli altri enti territoriali.
28 Nel processo di riparametrizzazione si è tenuto conto di elementi di natura strettamente dimensionale (la popolazione) ma anche di parametri sociali legati a situazioni di disagio quali la presenza di criminalità organizzata e più in generale il livello di degrado del territorio (in questo modo il criterio di equità si affianca a quello di efficienza).
29 Assistenza E a = Us / Sp a Efficienza assistenza = Utenti serviti / Spesa regionale per l assistenza
30 Istruzione E i = IE / Sp i Efficienza Istruzione = Indice di efficacia / Spesa regionale istruzione L efficacia è stata definita sulla base del numero di coloro che a tre anni dal diploma o dalla laurea hanno trovato un impiego (ponderazioni).
31 Sanità E s = Av * (Ss / Sp s ) Efficienza Sanità = Aspettativa di Vita * (Indicatore sintetico erogazione servizio / Spesa regionale sanità) I servizi considerati per calcolare l indicatore sintetico sono: posti letto, strumentazione, personale medico/paramedico per residente.
32 Simulazione Fabbisogni L analisi econometrica perviene al calcolo della spesa simulata per ognuna delle tre funzioni esaminate moltiplicando la spesa pro-capite della regione efficiente per la popolazione di ogni singola regione. La spesa simulata viene poi corretta per tenere conto della composizione della popolazione, degli indici di povertà e del disagio sociale
33 Differenziali di spesa (spesa simulata corretta spesa corrente 2007)
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