PREMI DI RISULTATO E WELFARE AZIENDALE
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- Beniamino Frigerio
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1 PREMI DI RISULTATO E WELFARE AZIENDALE Nuovi modelli di welfare Gabriella Ferretti, Direzione Centrale Normativa Agenzia delle Entrate Roma, 25 ottobre 2016
2 RETRIBUZIONE AGEVOLATA e WELFARE AZIENDALE Premi di Risultato art. 1, co. 182 a 189, legge n. 208 del 2015 (Stabilità 2016) Somme erogate sotto forma art. 1, co. 182 a 189, legge n. 208 di partecipazione agli utili del 2015 (Stabilità 2016) Welfare Aziendale art. 1, co. 190, legge n. 208 (beni e servizi esclusi dal del 2015 (Stabilità 2016) reddito), erogabili anche tramite voucher Criteri di collegamento tra art. 1, co. 184, legge n. 208 produttività e welfare del 2015 (Stabilità 2016)
3 Premi di risultato e partecipazione agli utili Agevolazione Imposta del 10% sostitutiva dell IRPEF e delle addizionali, salvo tassazione ordinaria su opzione del lavoratore Vigenza Somme agevolate Limite di importo Lavoratori interessati Dal 2016 a sistema Premi di risultato e partecipazione agli utili erogati in esecuzione di contratti di secondo livello aziendali o territoriali di cui all'art. 51 del decreto legislativo n. 81 del 2015 Importo complessivo lordo non superiore a 2.000, elevato a in caso di coinvolgimento del lavoratore nella organizzazione del lavoro (art. 4 del decreto). Se sono erogati sia premi sia utili, il limite è riferito alla somma delle due componenti e non è superabile neanche in presenza di più rapporti di lavoro Lavoratori dipendenti del settore privato con un reddito di lavoro dipendente non superiore ad nel periodo d imposta precedente a quello di percezione del premio o degli utili.
4 Premi di risultato e partecipazione agli utili Settore privato L agevolazione non spetta ai dipendenti delle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, co. 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, («amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.») Non rientrano tra le P.A., gli Enti pubblici economici Il datore di lavoro non necessariamente deve essere un imprenditore o svolgere attività commerciale
5 Premi di risultato e partecipazione agli utili Calcolo del limite di Rilevano - le pensioni; - i redditi da lavoro dipendente, anche riconducibili ad una attività di lavoro svolta all estero che non hanno avuto rilevanza reddituale in Italia; - la quota di TFR liquidata in busta paga; - i premi e gli utili assoggettati ad imposta sostitutiva (art. 1, comma 3 del Decreto) Non rilevano - i redditi diversi da quelli di lavoro dipendente, compresi gli assimilati; - i redditi di lavoro dipendente assoggettati a tassazione separata. Non è rilevante il superamento del limite di di reddito di lavoro dipendente nell anno di percezione dei premi agevolati
6 Premi di risultato e partecipazione agli utili In base al Decreto del Ministro del Lavoro e dell Economia e Finanze del 25 marzo art. 2 - : Premi di risultato i premi di risultato consistono in «somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione», misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti dai contratti aziendali o territoriali, rispetto ad un periodo congruo definito dal contratto - rispetto al passato, si premia la produttività effettivamente realizzata, misurabile sulla base di specifici indicatori contenuti nel contratto deve prevedere criteri quantitativi di produttività verificabili - non sono agevolabili le retribuzioni correlate alle prestazioni di lavoro straordinario - Il periodo congruo può anche consistere in periodo infrannuale
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8 Premi di risultato e partecipazione agli utili In base al Decreto del Ministro del Lavoro e dell Economia e Finanze del 25 marzo 2016: Premi di risultato Partecipazione agli utili i premi di risultato consistono in «somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione», misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti dai contratti aziendali o territoriali. le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell impresa sono «Gli utili distribuiti ai sensi dell art c.c.» - art. 3 - e, come tali, non rappresentano quote di partecipazione al capitale sociale. Gli utili risultano agevolabili ex se, vale a dire a prescindere dalla correlazione con gli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.
9 Effetti derivanti dall applicazione dell imposta sostitutiva Le somme assoggettate ad imposta sostitutiva: non concorrono alla formazione del reddito complessivo, e quindi non rilevano ai fini del computo delle detrazioni ad esso commisurate; rilevano ai fini della determinazione dell indice ISEE; esplicano un effetto favorevole ai fini della spettanza del bonus 80 euro Ai fini del calcolo dell imposta si considerano 2000/2500 euro - al netto delle trattenute previdenziali obbligatorie - al lordo della ritenuta fiscale del 10 per cento I premi non fruiscono più dello sgravio contributivo precedentemente previsto; sono pertanto assoggettati a contribuzione, a meno non vengano sostituiti in prestazioni di welfare
10 WELFARE AZIENDALE Beni e servizi esclusi dal reddito di lavoro dipendente art. 51, co. 2, lett. f), f-bis) ed f-ter), e co. 3-bis, del TUIR - art. 1, co. 190, stabilità
11 Oneri di utilità sociale art. 51, co. 2, lett. f) Art. 51, co. 2, lett. f), TUIR In vigore dall Art. 51, co. 2, lett. f), TUIR In vigore fino al Art. 48, co. 2, lett. f), TUIR - in vigore dall al f) l utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiari indicati nell articolo 12 per le finalità di cui al comma 1 dell articolo 100»; NO ACCORDI INDIVIDUALI NO CONTRATTI INDIVIDUALI PLURIMI f) l utilizzazione delle opere e dei servizi di cui al comma 1 dell articolo 100 da parte dei dipendenti e dei soggetti indicati nell articolo 12; Art. 100, comma 1, TUIR Le spese relative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o categorie di dipendenti volontariamente sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto, sono deducibili per un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell'ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi. f) Le somme erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per le finalità di cui al comma 1, dell art. 65, con esclusione di quelle di assistenza sociale e sanitaria, e l utilizzo delle relative opere e servizi da parte dei dipendenti e dei soggetti indicati nell art. 12;
12 Oneri di utilità sociale art. 51, co.2 lett. f) Prestazioni escluse da tassazione Opere o servizi (no Somme) aventi finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto (Es. corsi di musica, check up medico) Novità La erogazione da parte del datore di lavoro può avvenire non solo volontariamente, come per il passato, ma anche in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale. Ne consegue la deducibilità integrale per il datore di lavoro dei costi sostenuti in adempimento di obblighi assunti in base ad accordo o contratto o regolamento. Restano deducibili per il datore di lavoro entro il 5 per mille, come in passato, le erogazioni offerte ai dipendenti su base volontaria. Destinatari Generalità o categorie di lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, o loro familiari indicati nell art. 12 del TUIR (anche fiscalmente non a carico) Limiti Nessun limite di reddito al fine della fruizione delle opere o servizi e Nessun limite di valore delle opere e dei servizi erogati
13 Servizi di educazione e istruzione art. 51, co.2 lett. f-bis) Art. 51, comma 2, lett. f-bis), TUIR In vigore dall Art. 51, comma 2, lett. f-bis), TUIR In vigore fino al f-bis) le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari»; f-bis) le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la frequenza degli asili nido e di colonie climatiche da parte dei familiari indicati nell articolo 12, nonché per borse di studio a favore dei medesimi familiari - Circ. n. 326 del 1997; Circ. n. 238 del 2000; Ris. n. 378 del 2007
14 Servizi di educazione e istruzione art. 51, co.2 lett. f-bis) Prestazioni escluse da tassazione Novità Destinatari Presupposti Somme (rimborsi spese documentate), servizi e prestazioni per la fruizione da parte dei familiari indicati nell art. 12 del TUIR (anche non a carico) dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa, di ludoteche e centri estivi e invernali e di borse di studio Ridefinizione e ampliamento dei servizi di educazione e istruzione. Sono state comprese le scuole materne ed è stata sostituita la locuzione «colonia climatica» con «centri estivi e invernali e ludoteche», è confermato il beneficio per gli assegni, premi o sussidi per fini di studio. Può essere compreso nella norma anche il rimborso spese per servizi di baby sitting Generalità o categorie di lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato Erogazione del datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale
15 Assistenza sociale e sanitaria art. 51, co. 2, lett. f-ter) Art. 51, comma 2, lett. f-ter), TUIR In vigore dall Art. 51, comma 2, lett. f) TUIR In vigore fino al f-ter) le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell articolo 12»; f) l utilizzazione delle opere e dei servizi di cui al comma 1 dell articolo 100 (assistenza sociale e sanitaria) da parte dei dipendenti e dei soggetti indicati nell articolo 12;
16 Assistenza agli anziani art. 51, co. 2, lett. f-ter) Novità Non Autosufficienti Anziani E stata introdotta la nuova tipologia di benefit, consistente, nella erogazione di somme (rimborsi spese documentate) e prestazioni per assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell art. 12 (anche non a carico) Non autosufficienti sono i soggetti non in grado di compiere gli atti della vita quotidiana (assumere alimenti, di espletare le funzioni fisiologiche e provvedere all'igiene personale, la persona che necessita di sorveglianza continuativa, ecc,) Lo stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. Non sono compresi i bambini Gli anziani, in assenza di richiami normativi, sono coloro che hanno compiuto i 75 anni di età (art. 13, comma 4 del TUIR) Destinatari Presupposti Generalità o categorie di lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato Erogazione del datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale
17 Voucher - art. 51, co. 3-bis, TUIR e art. 6, co. 1, Decreto Art. 51, comma 3-bis), TUIR In vigore dall bis) Ai fini dell applicazione dei commi 2 e 3, l erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale. Art. 6 Decreto (Voucher) 1. L erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi di cui all articolo 51, comma 3-bis, del TUIR, può avvenire anche attraverso il rilascio di documenti di legittimazione nominativi, in formato cartaceo o elettronico. Tali documenti non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare, non possono essere monetizzati o ceduti a terzi e devono dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare. 2.
18 Voucher - art. 51, co.3-bis, TUIR e art. 6, co. 1, Decreto Novità L erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione - cd. Voucher - in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale Voucher monouso devono dare diritto ad un solo bene, prestazione opera o servizio per l intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare che resta estraneo al rapporto economico che intercorre tra l azienda e il terzo erogatore del servizio. Il voucher deve esaurire il contenuto della prestazione e non può essere emesso a parziale copertura del costo della stessa Caratteristiche La prestazione, rappresentata dal voucher «monouso», può consistere anche in somministrazioni continuative o ripetute nel tempo, indicate nel loro valore complessivo, quali, ad esempio, abbonamenti annuali a teatri, palestre, cicli di terapie mediche, pacchetto di lezioni di nuoto I Voucher: non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare non possono essere monetizzati non possono essere ceduti a terzi
19 Voucher - art. 51, co. 3-bis, TUIR e art. 6, co. 2, Decreto Art. 51, comma 3-bis), TUIR In vigore dall bis) Ai fini dell applicazione dei commi 2 e 3, l erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale. Art. 6 Decreto (Voucher) In deroga a quanto disposto dal comma 1 i beni e servizi di cui all ultimo periodo del comma 3 dell articolo 51 del TUIR, possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione purché il valore complessivo degli stessi non ecceda i limiti indicati nella richiamata disposizione normativa. 3..
20 Voucher -art. 51, co.3-bis, TUIR e art. 6, co. 2, Decreto Voucher multiuso Caratteristiche Un unico voucher può rappresentare una pluralità di beni e servizi, determinabili anche attraverso il rinvio ad una elencazione indicata su una piattaforma elettronica a condizione che: Il valore non sia essere superiore ad 258,23 ai sensi dell articolo 51, comma 3, del TUIR Il dipendente può combinare a sua scelta il «carrello della spesa» tra i beni e i servizi rappresentati dal voucher per un valore complessivo non superiore ad euro 258,23, spendibile anche in più volte presso una rete predeterminata di esercizi convenzionati I voucher multiuso derogano al divieto di cumulare più beni o servizi in un unico documento. La determinazione del valore da attribuire ai beni e servizi offerti ai fini della verifica della soglia di esenzione avviene in ragione del loro «valore normale», determinato ai sensi dell art. 9 del TUIR Se il dipendente riceve nell anno più voucher multiuso di valore complessivo superiore ad 258,23, l intero importo concorre al reddito di lavoro dipendente (art. 51, co. 3, TUIR)
21 Voucher - art. 51, co.3-bis, TUIR e art. 6, co. 3, Decreto Art. 51, comma 3-bis), TUIR In vigore dall bis) Ai fini dell applicazione dei commi 2 e 3, l erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale. Art. 6 Decreto (Voucher) L affidamento e la gestione dei servizi sostitutivi di mensa continuano ad essere disciplinati dal decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 Attualmente tale decreto è stato abrogato dal nuovo codice degli appalti pubblici di cui al d.lgs. n. 50 del 2016, che all art. 144 conferma i requisiti soggettivi che debbono sussistere in capo alle società emettitrici buoni pasto e rinvia ad un decreto che dovrà essere emanato dal MISE+MIT la disciplina (tra gli altri) delle caratteristiche dei buoni pasto
22 Voucher e Buoni Pasto - art. 6, co. 3, D.M. - Buoni Pasto e Voucher I voucher vanno distinti dai buoni pasto I buoni pasto sono uno strumento sostitutivo di mensa aziendale e non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente fino all importo complessivo giornaliero di euro 5,29, elevato a 7 se in forma elettronica (art. 51, co. 2, lett. c, del TUIR) Differenze Il buono pasto è integrabile da parte del dipendente L emissione del buono pasto è riservata esclusivamente alle società aventi i requisiti di cui al comma 1 dell art. 285 del d.p.r. n. 207 del 2010 «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» - attualmente art. 144 del nuovo codice degli appalti pubblici d.lgs. n. 50 del 2016
23 art. 1, co. 184, legge n. 208 del Stabilità Le somme e i valori di cui al comma 2 e all'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 51 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono, nel rispetto dei limiti ivi indicati, a formare il reddito di lavoro dipendente, ne' sono soggetti all'imposta sostitutiva disciplinata dai commi da 182 a 191, anche nell'eventualità in cui gli stessi siano fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme di cui al comma 182.
24 Benefit erogati in sostituzione di Premi o Utili Scelta tra somme e benefit Regime fiscale dei benefit Condizioni per la sostituzione Il lavoratore può chiedere di ricevere il premio di risultato o l utile, in tutto o in parte, sotto forma di benefit, anziché in denaro I beni e i servizi erogati in sostituzione di somme mantengono il loro regime di esenzione se rientrano tra quelli esclusi dal reddito ai sensi dell art. 51, co. 2 e 3 ultima parte, del TUIR, nei limiti e alle condizioni previsti dalle norme che li disciplinano In base all interpretazione sistematica della norme (comma 184 della legge di stabilità e norme del TUIR in materia di lavoro dipendente) la non imponibilità dei benefit erogati in sostituzione di somme di denaro, su scelta del dipendente, è limitata ai premi di risultato e agli utili assoggettabili ad imposta sostituiva. La sostituibilità tra somme e benefit può operare in esenzione d imposta: nei limite di 2.000/2.500 euro di premi o utili per i dipendenti con reddito non superiore a euro nell anno precedente la percezione del premio
25 Benefit erogati in sostituzione dei Premi o Utili Condizioni per la sostituzione La possibilità di scelta del dipendente tra componente monetaria e benefit deve essere contemplata dai contratti aziendali o territoriali Il benefit erogato in sostituzione del premio dovrà essere valorizzato ai sensi dell art. 9 del TUIR e potrà essere erogato mediante voucher La parte di premio o di utile agevolabile non sostituita con benefit è assoggettata all imposta sostitutiva o alla tassazione ordinaria, a scelta del lavoratore. In assenza di condizioni I benefit erogati, su scelta del dipendente, in sostituzione di somme diverse dai premi o dagli utili agevolabili (premi non rispondenti ai criteri di produttività o erogati a lavoratori superiore a euro ) sono assoggettati a tassazione in base al loro valore normale
26 Flexible benefit Consiste nella predisposizione di un piano di incentivazione che permette ai dipendenti di una determinata categoria di scegliere ed acquisire, in base alle proprie esigenze personali, determinate prestazioni in natura, tra quelle a disposizioni dell azienda, nei limiti di un determinato budget di spesa figurativo L esclusione dal reddito di tali prestazioni viene a dipendere dalle modalità in base alle quali è strutturato il piano. Fermo restando che, in base alla disciplina attuale, l offerta di beni e servizi di cui all articolo 51 commi 2 e 3 del TUIR non deve più essere necessariamente volontaria per mantenere il regime di esenzione: 1. se il piano di incentivazione prevede l attribuzione di benefit in aggiunta al normale piano di incentivazione variabile monetaria, benefit che non possono essere monetizzati non imponibili 2. se il piano attribuisce al dipendente la possibilità di ottenere un bonus erogato in precedenza solo cash - anche mediante l attribuzione di beni o servizi e quindi di optare per il cash o i beni servizi interamente imponibili se il bonus non ha le caratteristiche del premio di risultato agevolabile
27 Adempimenti del sostituto d imposta - L applicazione del regime agevolato da parte del sostituto costituisce la regola, «salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro» (art. 1, comma 183) - Al sostituto compete la verifica del limite reddituale di euro se è lo stesso che ha rilasciato la CU l anno precedente l applicazione del regime agevolato - In caso contrario, il dipendente deve attestare «per iscritto l importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nel medesimo anno» (art. 1, comma 186) - Il sostituto, n sede di determinazione del premio, computa il periodo obbligatorio di congedo di maternità - - se accerta ex post che la retribuzione rientra nei presupposti richiesti per l agevolazione, può applicare l imposta sostitutiva e recuperare le maggiori trattenute operate con la prima retribuzione utile o in sede di conguaglio - Il sostituto deve indicare separatamente nella CU la parte di reddito assoggettata ad imposta sostitutiva e l importo di quest ultima trattenuto sulle somme spettanti al dipendente
28 Efficacia e regime transitorio Efficacia Periodo transitorio Le disposizioni si applicano «alle erogazioni effettuate nel periodo di imposta 2016 e in quelli successivi». I premi e/o utili relativi al 2015 ma erogati nel 2016 saranno agevolabili purché sostanzialmente rispondenti ai criteri di misurazione del D.M., e il contratto (ove non depositato) sia depositato entro il 15 luglio. Nel caso di contratto già depositato, l azienda dovrà inviare il modulo allegato al decreto indicando i riferimenti del deposito. Nell ipotesi in cui il premio sia erogato sotto forma di partecipazione agli utili, per godere dell agevolazione è sufficiente la sola previsione contenuta nel contratto di secondo livello, essendo gli utili slegati da criteri di misurazione.
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