I significati: fattori culturali della buona morte e della consapevolezza di morte nel confronto con le altre culture

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1 I significati: fattori culturali della buona morte e della consapevolezza di morte nel confronto con le altre culture Tutor: Dr.ssa Nora Marzi Facilitatore: Sig.ra Vilma Culpo Massimo Bevini, DeAnna Bulgarlli, Katia Cagossi, Caterina Crivellaro, Massimiliano Cruciani, Vincenzo Ferrari, Patrizia Gasparini, Sabrina Guidetti, Licia Mantovani, Simona Marani, Angela Ribaldi, Lionel Tirone, Alberta Toschi

2 consapevolezza di morte nel confronto con le altre culture CULTURA DELLA MORTE: -Fattori sociali, religiosi ed economici; -Fattori personali.

3 Identificazione e maggiore consapevolezza di fattori che caratterizzano il morire in Occidente negli ultimi anni

4 Identificazione e maggiore consapevolezza di fattori che caratterizzano il morire in Occidente negli ultimi anni PRIMA Maggiore accettazione della morte (fatalismo) La morte è presente nel quotidiano Si muore a casa Coralità Rito funebre OGGI Si spera ci sia un rimedio per tutto; la speranza è solo legata alla vita; si muore in ospedale; minimo contatto col morto; Rito funebre essenziale

5 Identificazione e maggiore consapevolezza di fattori che caratterizzano il morire in Occidente negli ultimi anni Altro parametro che caratterizza l oggi l è la VELOCITÁ: Si corre nella vita, si corre nelle cure, si corre per arrivare in tempo si corre E E NON SI PENSA

6 Le due convinzioni del GRUPPO La morte è un evento SOVRACULTURALE: compito del sanitario è dare una dimensione biologica dell evento evento ritagliandola sulla specifica persona; il significato più profondo lo danno le persone; È importante conoscere il significato di certi eventi, dei riti che attivano per potersi raccontare più adeguatamente Conoscere la loro cultura aiuta ad entrare delicatamente

7 CONSULENZA NARRATIVA: racconti delle mediatrici culturali provenienti dal Marocco e dal Pakistan, entrambe musulmane

8 IN PAKISTAN e MAROCCO Religione e tradizioni culturali; Forte CORALITÁ La morte, la terza tappa principale della vita, dopo la nascita e il matrimonio La morte è presente nella vita: anche i bambini sono preparati a morire Tornare a a casa nel paese d origine d significa: dimensione emotiva, progettuale ed economica

9 FATTORI SOVRACULTURALI Buona accettazione delle cure e delle competenze mediche, dichiarano fiducia verso la medicina e la scienza mostrandosi disponibili a fare ciò che si può fare ; non ci sono regole stabilite circa il modo di comunicare la malattia e le persone a cui comunicarla.

10 RIFLESSIONI DEL GRUPPO L esteriorità,, inteso come vedere e farsi vedere,, permane in alcune tradizioni del nostro territorio, tuttavia prevale: - una particolare interiorizzazione dei vissuti emotivi, in particolare il dolore legato alla perdita; - Una forte individualizzazione in tutti i momenti che ruotano attorno alla cura, alla malattia e alla morte

11 Nella ricerca di tracce comuni e comunicabili tra le diverse culture, abbiamo trovato una riflessione che vogliamo proporvi: Aver cura della morte, viene quindi vissuto e e sperimentato in modi diversi a seconda delle culture e delle religioni di appartenenza. a. Vi è però una costante rintracciabile nell umanit umanità vissuta e vivente in qualsiasi epoca storica e contesto socio culturale: il morire per qualcuno. A chi muore parrà di morire di meno se muore per qualcuno, se vi è qualcuno che patirà per la sua perdita, ma che soprattutto si sentirà in obbligo di ringraziare la sorte, perché quella vita c èc stata, perché quell uomo, uomo, quella donna sono esistiti. (G. Masera, Aspetti antropologici nella cura della morte nella società multietnica, p. 11, Convegno Ampes 10 maggio 2008).

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