davve davv al c davvero al centro INTERPORTO DELLA TOSCANA CENTRALE

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5 davvero al centro Il 20 secolo ha visto profondi mutamenti nelle modalità di trasporto delle merci in ogni parte del mondo: aumento della qualità di merce trasportata e delle distanze e, a partire dagli anni 50, si è avuto il trasferimento dal ferro alla gomma. La politica è corsa dietro a queste scelte individuali e di categoria realizzando nuove strade, terminal per camion e parallelamente la ferrovia è stata abbandonata determinando l'aumento di costi, l'inefficienza del vettore treno, la marginalizzazione. A partire dagli anni '80 una nuova coscienza ha cominciato a riemergere e si è cominciato a parlare di "riequilibrio modale", di potenziare il traffico ferroviario, di realizzare nuove linee, ed anche di aumentare nuovamente il traffico merci su rotaia. Oggi l'italia si è accorciata e, pur se alcuni nodi non siano stati risolti, si può dire che si sono fatti importanti passi avanti. Il traffico merci su rotaia è però sceso nel 2010 in termini di tonnellate al 7% in Italia e in Toscana al 2% soltanto. Le Ferrovie hanno modificato l'offerta e trasportano quasi soltanto merci in container o a treno completo e per davv al c distanze superiori ai 300 km. D'altro canto poche industrie sono raccordate con le linee ferroviarie e molte di quelle che lo erano oggi non lo sono più. I Comuni hanno sviluppato piani regolatori con zone industriale non collegate alle Ferrovie e spesso lontane da quelle che si trovano ad attraversare il territorio. Si sono così realizzati alcuni Interporti merci, e in particolare quelli toscani possono esercitare un ruolo strategico per l'economia regionale. La Toscana è infatti dotata di due Interporti: l'interporto della Toscana Centrale e l'interporto Amerigo Vespucci. Non esiste una sovrapposizione di mercato in questa dicotomia. Esistono solo delle opportunità prevalentemente ancora non sfruttate. Adiacente alla stazione FS di Prato e al suo fascio arrivi e partenze, dotato di ampi piazzali, di capannoni anche serviti da binari e di un piccolo fascio appoggio interno, l Interporto della Toscana Centrale ha una superficie di mq e una possibilità di ampliamento di nel davve confinante comune di Campi Bisanzio, capannoni per circa mq coperti, uffici per mq, piattaforma logistica per mq con 6 binari di lunghezza ciascuno di 650 m, area per viabilità e parcheggi per mq. È ubicato quindi lungo la linea ferroviaria Milano Roma Napoli Palermo, (corridoio Europeo 1). Adiacente al casello autostradale Prato Est, è collegato alla rete autostradale italiana, ai porti di Livorno e La Spezia e agli aeroporti di Firenze e Pisa. Recentemente ha avuto un forte sviluppo e ha avviato il traffico merci anche su ferrovia sfruttando la sua posizione. Sta inoltre dotandosi di una squadra di manovra interna ed avviando traffici con varie società ferroviarie anche oltre confine. Grazie alla sua ubicazione può consentire lo smistamento delle merci in tutta l'italia centro-meridionale via gomma pervenute o spedite via ferrovia. L'area metropolitana fiorentina dovrebbe essere la prima beneficiaria, ma anche la bassa Toscana, l'umbria e il Lazio dovrebbero usufruire di questa infratruttura merci. La conformazione della nostra penisola e le caratteristiche dell'industria manifatturiera italiana di trasformazione con forte vocazione a interscambi internazionali devono consigliare un aumento del traffico merci su rotaia per le lunghe distanze e la valorizzazione delle piattaforme di intercambio per consentire il trasporto di piccolo raggio con mezzi su gomma. Ciò consentirebbe di contenere la costruzione di nuove strade e parcheggi per il traffico pesante, dimiuire l'occupazione di suolo, diminuire l'inquinamento ambientale, non congestionare le strade con pesanti veicoli snellendo la relativa circolazione automobilistica leggera. Certamente le istituzioni sono in grado di dare un grosso contributo in questo senso e non solo con investimenti, ma ad esempio prendendo provvedimenti come vietare sui tratti di autostrade e strade il traffico pesante di notte (come la Svizzera che ha così portato il traffico ferroviario merci

6 l centr al 50%), favorire aree di sviluppo industriale concentrate servite da raccordi ferroviari, incentivare il traffico merci, dedicare risorse omogenee sia per il traffico viaggiatori che per quello merci. Inoltre, facendo un confronto dei costi dei vari vettori, lasciando ai privati la semplice analisi di costo del trasporto, le amministrazioni devono fare un bilancio completo tenendo conto di strade, territorio, inquinamento risparmiato, miglioramento del traffico, ecc., per poi indirizzare in tal senso. L'Interporto INTERPORTO DELLA TOSCANA CENTRALE della Toscana Centrale è stato voluto dal Comune di Prato e dalle Camere di Commercio di Firenze e Prato prima di tutti, è stato realizzato allo scopo di favorire l'intermodalità ferro-gomma per la Toscana centrale e migliorare la catena delle forniture, delle filiere manifatturiere presenti nel territorio regionale. L'Interporto della Toscana Centrale ha una posizione strategica, essendo ubicato in uno snodo fra vie di mare, di terra e di ferro per il trasporto delle merci, in vicinanza dei due aeroporti di Firenze e Pisa. Può oggi sfruttare la realizzazione dell'alta Velocità con la parziale liberazione della linea storica e consentire traffici veloci dal centro Europa all'italia centrale e viceversa con treni aventi portata fina a 1000 t. Certamente tutti debbono fare la loro parte: i governi nazionali e regionali, con specifiche politiche mirate; le Ferrovie, dando al trasporto merci, sia di Trenitalia che di altre società, una dignità paragonabile a quella del servizio viaggiatori; gli spedizionieri e i trasportatori che possono diventare partner degli interporti gestendo insieme agli interporti stessi l'intero processo del trasporto. L'Interporto della Toscana Centrale crede in questa sfida insieme ad i suoi azionisti, è disponibile a collaborare a risolvere problemi e necessità, a servizio delle aziende ubicate nella regione Toscana e altrove. chi siamo L Interporto è una società a maggioranza pubblica costituita nel 1984 con un capitale sociale di 12,075,000,00. Comune di Prato Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Firenze Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Prato Regione Toscana Banca Popolare di Vicenza Cassa di Risparmio di Firenze SPA Unione Industriale Pratese Consorzio Spedizionieri Toscani Soc. Coop. Magazzini Generali di Prato Confartigianato Imprese Toscane F.I.T.A./CNA Federazione Italiana Trasp. Artigiani Consorzio Pratese Facchinaggio e Trasporti Soc. Coop. Fiorentina Multiservizi i soci: 45,471% 12,500 % 12,500% 4,611% 20,000% 2,000% 1,711% 0,504% 0,054% 0,109% 0,216% 0,109% 0,216%

7 INFRASTRUTTURA Ad oggi l Interporto della Toscana Centrale, in cui sono insediati oltre 50 operatori, si estende su un area di oltre mq con mq di magazzini di movimentazione merci, mq di uffici, mq di aree destinate a parcheggi e viabilità, mq di area verde e la piattaforma logistica per mq. Dati caratteristici della piattaforma ferroviaria Cuore di tutto l Interporto è la nuova piattaforma ferroviaria il cui progetto concluso all inizio del 2010, con l ampliamento dell esistente terminale intermodale, risale alla fine degli anni 90.

8 In dettaglio: - Terminale intermodale - Con quattro binari operativi in grado di trattare treni per una lunghezza di oltre mt Il piazzale di movimentazione ha un area libera con una larghezza di 50 mt ed una superficie operativa circa mq. Consente il carico e lo scarico di quattro treni al giorno per una movimentazione totale di TEU per anno. - Area per la movimentazione a carro - Con due binari dedicati della capacità di stazionamento di oltre 580 mt ciascuno. Il piazzale di movimentazione ha un area dedicata con una larghezza di 25 mt ed una superficie operativa di circa mq. Consente il carico e lo scarico minimo di un treno al giorno per una movimentazione totale di ton x anno. E da notare che la disposizione dell area, in affiancamento a quella del terminale intermodale, per cui è facilmente intercambiabile l operatività del trasporto a carro con quella intermodale. - Capannoni per movimentazione merci con ribalte raccordate alla ferrovia e bocche di carico per il trasferimento da e per la strada. Si tratta di due fabbricati contigui della superficie lorda rispettivamente di mq e e quindi per complessivi circa mq per una altezza di mt 11,50 libera, vocati ad una logistica con componente ferroviaria importante, in grado di movimentare oltre ton x anno.

9 - Binari di stanziamento - Il sistema ferroviario è alimentato da un raccordo al fascio PRATO SUD, posto sulla linea FI BO e FI PT. Da questo si dipartono otto aste complessive (quattro per l intermodale, due per la movimentazione a carro e due di rifornimento dei magazzini) dedicate alla movimentazione dei treni. Dal lato opposto è presente uno scalo di appoggio per consentire l accumulo di treni in attesa di lavorazione articolato su tre aste per complessivi mt 893 in grado di far stazionare 30 carri. - Supporti La piattaforma è corredata da vari supporti che ne integrano la funzionalità. Fabbricato di controllo della sup. di circa 300 mq Pesa fino a 40 ton Rimessa del locomotore con fossa di visita La Società dispone già di un locomotore di manovra e di uno stayer Tutta l area della piattaforma è sorvegliata da un sistema di controllo degli accessi e sorveglianza perimetrale, che fa capo ad una centrale operativa integrata con il controllo dell intera area interportuale.

10 Le sinergie col territorio L Interporto è collocato nell area maggiormente industrializzata della Toscana ed una delle maggiori in Italia. In particolare l area pratese è dotata di importanti aree produttive quali i macrolotti industriali. Del resto, il sistema produttivo pratese, da sempre ha esportato i propri prodotti nel mondo ed ha, quindi, costituito una rete di spedizionieri con corrispondenti in tutti i maggiori centri mondiali di concentrazione delle merci. Gli sviluppi futuri A medio periodo è già impostata l estensione in Comune di Campi Bisenzio per un area di circa mq. che è già destinata ad interporto nello strumento urbanistico approvato. Sarà quindi possibile incrementare di circa mq la dotazione di magazzini con ulteriori opere di urbanizzazione e servizi per uomini, mezzi e imprese. L Interporto si trova nel cuore dell Italia centrale e della Toscana. Si situa esattamente nel centro delle direttrici che uniscono il nord dell Italia con il sud e le due coste, adriatica e tirrenica. In una visione europea l Interporto è posizionato sul corridoio 1, da Berlino a Palermo, e limitrofo al corridoio 5, da Kiev a Lisbona. Rispetto alle grandi vie di comunicazione, l Interoporto è situato tra l Autostrada del Sole e l A11, ed è, quindi, in grado di intercettare l ingente flusso di mezzi su gomma che percorrono l A1 per unire gli Appennini con Roma, quindi scambiare le merci da nord a sud. Ha la linea dei treni collegata alla rete nazionale grazie a binari appositamente dedicati, a pochissimi chilometri di distanza beneficia dell aeroporto di Firenze e soprattutto del porto di Livorno, raggiungibile grazie al raccordo autostradale denominato FI-PI-LI cui presto si collegherà direttamente con una apposita Bretella. Ha accesso diretto dalla Mezzana Perfetti-Ricasoli che collega il casello autostradale PRATO EST con il casello PRATO-CALENZANO sull A1. E contiguo e raccordato con la linea Milano Napoli sulla Direttissima FI-BO ed è collegato, attraverso questa, con l alta velocità.

11 L ecologia ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nella vita dell uomo e, se da una parte le recenti conquiste tecnologiche ci fanno sentire sempre meno dipendenti dall ambiente naturale per le nostre necessità quotidiane, è altresì vero che i processi fondamentali di mantenimento dell ambiente che ci circonda si basano su equilibri sempre più a rischio. Gli interporti già contribuiscono per definizione alle politiche in favore dell ambiente incentivando la diversione modale del trasporto per le lunghe distanze attraverso il trasferimento delle merci da gomma a ferro quindi puntare alla green economy è un imperativo condiviso a tutti i livelli ed è una priorità dell Interporto della Toscana Centrale. I costi esterni (incidentalità, disinquinamento ambientale per rumore ed immissioni in atmosfera) per il trasporto delle merci su strada sono di oltre sei volte quelli del trasporto ferroviario. Questo rapporto, che è ulteriormente peggiorato se si considerano anche i costi interni (energia, ammortamento mezzi ed infrastrutture, personale, ecc.), pesa come un macigno sulla nostra economia che, come tutti sanno, ha il più basso tasso di trasporto ferroviario fra tutti i paesi europei avanzati. In quest ottica l Interporto ha intrapreso una politica di sviluppo eco-sostenibile cercando di combinare le potenzialità delle energie rinnovabili con le strutture esistenti nell area interportuale. La prima green solution portata avanti nel perimetro interportuale è rappresentata dal posizionamento di impianti fotovoltaici. La superficie dei tetti degli immobili coinvolti nell installazione dei pannelli daranno una copertura pari a mq La produzione prevista è superiore a 2 megawatt di energia pulita che oltre a produrre un reddito per la Società contribuiranno a diminuire le emissioni di CO 2 in atmosfera. Inoltre è allo studio la messa in opera di impianti eolici ai fini di produzione di energia elettrica. La seconda green solution adottata da ITC è costituita da un illuminazione (lampioni) a basso consumo energetico. Queste installazioni LED sono applicate su pali e torrette posizionate strategicamente nel perimetro dell Interporto, ottenendo così un flusso luminoso omogeneo ed una drastica riduzione del consumo, soprattutto nelle ore centrali della notte. Questa illuminazione consente di risparmiare KWH/anno. La terza green solution è rappresentata dall asfalto ecologico usato sulla piattaforma intermodale. Lo stesso è caratterizzato da un impasto contenente una granulosità maggiore dell asfalto normale. Con questa caratteristiche non deve essere portato a temperature elevate per la colatura. Il risultato è un ingente riduzione delle emissioni di CO 2 e quindi, un minor impatto ambientale. La quarta green solution vede nel perimetro di ITC più del 30% di aree a verde costituito da prati e da un bacino - laghetto da cui si attinge per irrigare il complesso dell Interporto.

12 LOCALIZZAZIONE di edifici e strutture Legenda 1 Piattaforma ferroviaria EDIFICIO A 6 FABBRICATO 14DE 2 Piattaforma ferroviaria EDIFICIO B 7 FABBRICATO 16A 3 CENTRALE OPERATIVA 8 FABBRICATO 16B 4 PIATTAFORMA FERROVIARIA 9 MULTIFUNZIONALE (DOGANA) 5 FABBRICATO 14F 10 FABBRICATO 14M

13 OFFICINA RIPARAZIONI 16 FABBRICATO 14B 12 UFFICI DIREZIONALI 17 FABBRICATO 1BC 13 EDIFIIO IL MOLINO 18 FABBRICATO 14A 14 FABBRICATO 1A 19 FABBRICATO 2AB 15 FABBRICATO 14C 20 FABBRICATO 23 (in costruzione)

14 L Interporto fornisce una serie di servizi alle aziende, alle persone che vi operano, ai mezzi che vi affluiscono e soprattutto, consente con il terminal ferroviario l intermodalità ferro-gomma delle merci. Ulteriori servizi saranno attivati a breve. Seguiteci! SERVIZI PER LE AZIENDE SICUREZZA L Interporto della Toscana Centrale intende offrire ai propri clienti un servizio di eccellenza, riconoscendo valore al patrimonio aziendale dei singoli condomini, attraverso l implementazione di nuovi standard di sicurezza che consentano di controllare l intera filiera del servizio in modo efficace, efficiente ed economico, così da ridurre il rischio di perdite, furti, contrabbando e contraffazione. L obiettivo dell Interporto è, pertanto, quello di assicurare ai condomini la protezione dell intera catena di fornitura, garantendo elevati standard di sicurezza attiva e passiva, quale valore aggiunto del servizio offerto. A tal fine, l Interporto della Toscana Centrale ha intrapreso un percorso che mira ad ottenere importanti certificazioni, attraverso la predisposizione di un sistema integrato di sicurezza, nonché adottando tutti gli strumenti necessari e coinvolgendo tutti gli elementi della filiera.l intera area interportuale è sorvegliata da un sistema di controllo degli accessi e sorveglianza perimetrale, che fa capo ad una centrale operativa. Il servizio di sicurezza interna è esteso su tutti i 700,000 mq del perimetro dell Interporto. Le 58 telecamere HD a ripresa continua sono situate nei punti strategici dell area, in modo da fornire un eccellente controllo in ogni singola zona del perimetro. Il servizio di acquisizione e registrazione video in alta definizione è possibile grazie al cablaggio in fibra ottica di cui dispone l Interporto. L ingresso/uscita dall area avviene mediante l utilizzo di tecnologia rfid, telepass, ocr e ticket. Certificazioni intraprese dall Interporto della Toscana Centrale Certificazione AEO (Operatore Economico Autorizzato): validità Internazionale-Comunitaria U.S. Customs and Border Protection (Certificazione C-TPAT): validità Internazionale-USA ENAC (Certificazione Agente Regolamentato Mittente Conosciuto): validità Internazionale

15 Scopo delle Certificazioni Le certificazioni di sicurezza hanno lo scopo di definire gli strumenti ed i metodi necessari per individuare, gestire e monitorare i rischi di sicurezza e la conoscenza dei processi specifici ad essa legati. Cosa prevedono La implementazione di un Piano di sicurezza attraverso la realizzazione di un Programma operativo di security all interno della Azienda che consenta di gestire la filiera operativa attraverso: - una fase di studio preliminare, assessment preliminare; - la strutturazione della Corporate Security aziendale; - la realizzazione e la diffusione di idonee Procedure di Sicurezza; - l integrazione dei sistemi di sicurezza esistenti; - la gestione ed il controllo degli accessi multifunzionale; - l implementazione delle stesse procedure. Agenzia delle Dogane La certificazione AEO (Operatore Economico Autorizzato) è finalizzata a favorire i traffici leciti mediante: sicurezza degli scambi commerciali, corretta funzione fiscale, protezione delle produzioni interne, protezione della Società. L Operatore Economico, nel corso delle sue attività commerciali, prende parte ad attività disciplinate dalla regolamentazione doganale. La certificazione consente di valutare la propria situazione attraverso una auto valutazione che permette di configurare una Mappa dei Rischi redatta dall Agenzia delle Dogane che determinerà l operatività al riguardo. C-TPAT Customs-Trade Partnership Against Terrorism Requisiti minimi di sicurezza richiesti Il protocollo della US Customs richiede criteri minimi di sicurezza con procedure atte a tutelare e garantire la catena di fornitura ed a ridurre quindi il rischio di perdite, furti, contrabbando e contraffazione che potrebbero potenzialmente incoraggiare infiltrazioni terroristiche per lo sfruttamento per scopi illeciti della catena di fornitura globale. Ai produttori che operano ed esportano negli USA, sulla base dei criteri di sicurezza C-TPAT, è richiesto di condurre una valutazione globale della propria catena di fornitura (e filiera di produzione) in modo costante. Tale controllo viene applicato anche nel caso in cui un produttore esportatore in USA dia in appalto (o a contratto) parte della propria filiera di fornitura a terzi (un trasportatore, un produttore, un magazzino o altri elementi). Scheda 3 ENAC Obiettivi Obiettivo delle misure di sicurezza per il trasporto aereo delle merci e della posta è quello di prevenire l'introduzione illecita, nelle stive degli aeromobili, di armi non autorizzate, di ordigni esplosivi e di ogni altro oggetto o sostanza in grado di causare una grave turbativa al normale svolgimento del traffico aereo civile.

16 BANDA LARGA L Interporto della Toscana Centrale ha predisposto all interno del suo perimetro il cablaggio in fibra ottica; questo servizio permette a tutte le aziende posizionate al suo interno un allacciamento a questa rete e, quindi, un passaggio di dati/informazioni ad altissima velocità (superiore per definizione a 20mb/sec) SERVIZI ALLE PERSONE Per le persone sono presenti servizi di bar, ristorazione, servizi igienici e telematici nell area di parcheggio.saranno successivamente attivati servizi di formazione per la logistica, bancari ed un piccolo market. SERVIZI AI MEZZI - MULTIENERGY Per i mezzi sono presenti aree di parcheggio incostudite, custodite e attrezzate per la catena del freddo oltre ad autofficina. Saranno successivamente attivati i servizi di rifornimento con una stazione multienergy Truck center con lavaggio per i mezzi pesanti e riparazione container. COLLEGAMENTI AEREI Sono già insediate in interporto le aziende leader dell air cargo. Per la sua felice posizione baricentrica fra i due hub principali Malpensa e Fiumicino. Peraltro la Toscana ha una forte vocazione a spedire i propri prodotti per via aerea, vocazione che mostra un trend positivo. COLLEGAMENTI FERROVIARI Sono già attive alcune relazioni come ad esempio: Guidonia e Villach Marcianise. Altre potranno essere attivate a breve, utilizzando sia la dorsale centrale Milano-Napoli che la linea Pistoia-Lucca. In futuro l Interporto di Prato potrà usufruire maggiormente del collegamento ferroviario Firenze-Bologna (direttissima) via via che questo sarà liberato dal trasporto persone con l entrata in servizio dell alta velocità. COLLEGAMENTI NAVALI È allo studio la possibilità di collegare il porto di Livorno con l Interporto della Toscana Centrale con un servizio ferroviario. Ciò consentirà di offrire un servizio cadenzato di trasporto container da e per il porto assimilando così il nostro interporto ad un area retroportuale.

17 già dai tempi degli etruschi la zona dell Interporto era una via di comunicazione commerciale Negli ultimi anni, la realizzazione di grandi opere pubbliche ha messo in evidenza le notevoli potenzialità archeologiche di quella parte della pianura pratese compresa fra il fiume Bisenzio, il torrente Marinella ed il piede del rilievo della Calvana, geologicamente collocabile al margine del bacino fluvio-lacustre Firenze-Prato-Pistoia. In particolare, la costruzione dell'interporto della Toscana Centrale, concepito come il più grande scalo-merci regionale, ha consentito alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana l'individuazione di una vasta area occupata da una serie di strutture di periodo etrusco arcaico (VI - V secolo a.c.), coerenti per orientamento, tipologia costruttiva e cronologia, riferibili ad un insediamento urbano ad oggi presumibile su almeno dodici ettari. Il nuovo centro etrusco di Prato è ubicato in un punto strategico per i collegamenti commerciali: allargando lo sguardo sul territorio circostante, appare fondamentale la presenza di Fiesole con l area sestese-fiorentina e di Artimino, dei quali è nota la funzione di snodo svolta durante l età del Ferro e per tutta l epoca etrusca, rispetto alla direttrice volterrana ed ai collegamenti con i maggiori centri etruschi del versante tirrenico, lungo la valle dell Arno. In particolare, Prato appare fortemente proiettata verso la direttrice transappenninica e trova il suo naturale confronto urbanistico e architettonico con la città di Marzabotto, posta di là dall'appennino, sulla strada interna che univa l'etruria Settentrionale con Bologna e con il Nord. Le indagini ad oggi svolte hanno consentito l identificazione di alcuni vasti complessi abitativi posti ai lati di grandi strade, sistemati razionalmente secondo un coerente piano urbanistico. Gli edifici, dei quali si conservano le strutture di fondazione in pietrame commesso a secco, sono separati da profondi canali ben costruiti, necessari per la regimazione idraulica dell area. In particolare, è stato in buona parte scavato un complesso edilizio di notevoli dimensioni (Lotto 14), costituito da una serie di ambienti che si affacciano su un cortile centrale quadrangolare. L edificio, che richiama nell organizzazione interna le note esemplificazioni di Marzabotto e di Roma arcaica, misura almeno 1400 metri quadrati ed appare internamente organizzato. Se nella parte centrale del

18 lato prospiciente la strada può essere identificato l'ingresso, con ai lati due vani di forma allungata, che sembrano articolati in complessi autonomi e funzionali alla proiezione verso la strada stessa, gli ambienti abitativi gravitano sul cortile interno, pavimentato in terra battuta frammista a pietrisco, a profilo leggermente convesso nella parte centrale, in modo da garantire il deflusso laterale delle acque, e delimitato su tutti i lati da un portico. Al fine di formulare una ipotesi sull'ubicazione del presunto colonnato del portico, appare determinante, nella tessitura del muro perimetrale al portico stesso, la presenza ricorrente di blocchi litici di dimensioni maggiori, veri e propri plinti su cui potevano essere collocate le colonne, che scandiscono regolarmente lo spazio secondo l'unità di misura prescelta, che - come per Marzabotto - risulta essere il piede attico (cm 29,6). Il cortile è fornito di un pozzo a bocca circolare, ubicato in prossimità della parte coperta presso l'angolo Nord-Ovest e rivestito mediante ciottoli di media pezzatura disposti in anelli concentrici, con bordo sopraelevato rispetto al piano del cortile, per impedire l'inquinamento dell'acqua di falda. Particolare attenzione viene dedicata al sistema di deflusso delle acque, che vengono allontanate dal cortile tramite un canale aperto in corrispondenza del lato meridionale, posto a separare l'area d'ingresso da uno degli ambienti laterali e destinato a confluire nella grande canalizzazione perimetrale, che delimita l'edificio, garantendone la salubrità mediante un piano di scorrimento notevolmente più basso rispetto ai livelli pavimentali ad ogni evidenziati all'interno degli ambienti. L edificio era coperto in buona parte dallo strato di crollo del tetto, con tegole e coppi, che sono stati scavati sistematicamente per quadrati, per non precludere future possibilità di restauro. Nel crollo del tetto, oltre a tegole converse trapezoidali e a coppi di colmo, sono emerse antefisse a testa femminile di pregevole fattura, incorniciate entro un grande nimbo a conchiglia con baccellature radiali. Le antefisse, decisamente rare in questa parte dell Etruria in periodo tardo-arcaico, confermano l alto livello economico e sociale degli abitanti, come d altra parte si evince anche dai reperti recuperati nelle diverse aree di scavo. Infatti, accanto alla ceramica d'impasto e depurata, attestata dalle forme tipiche dei contesti domestici, utilizzate per la dispensa, per la mensa e per la cucina, sono presenti oggetti di notevole pregio, quali le importazioni di ceramica attica, talvolta di altissimo livello. Le Amministrazioni Locali, in primis quella di Prato nel cui territorio sono situati i ritrovamenti archeologici, intendono valorizzare queste scoperte per fare della zona una località di eccellenza culturale e turistica, che possa portare anche frutti economici al territorio. A tale proposito è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa fra le Province di Firenze e Prato, i Comuni di Prato, Carmignano, Campi Bisenzio e la Società Interporto. Testo e immagini: Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Toscana

19 AGENZIA DELLE DOGANE DI PRATO A.L.H.A. SPA A.R.ES. GROUP CONSORZIO ALBINI E PITIGLIANI SPA ALPI MODA SERVIZIO SRL ARGO SOC. COOP. A R.L. AUTOFFICINA B.F. SNC BETA-TRANS SPA BDP ITALIA SPA CAD LOMBARDI SRL CAD PRATO SRL C.A.D. 93 SRL CASILLO TRASPORTI SAS CAVALIERI TRASPORTI SPA CARGOLUX CAD 2002 SRL CENTRO P D.B. GROUP SPA DILOG TOSCANA SRL EMBASSY CARGO SPA ETHOS EUROGARGO EXPRESS SRL EUROSPED SRL EVASON CAFÈ F.LLI MEONI SPA FERCAM SPA GALARDI SRL GAMBI BORGI SRL GLT SPA ITALMONDO SPA ITALSEMPIONE SPA L&T.C. SRL KRONO OFFICINA SRL MICHELETTI PIETRO SRL MINITRANSPORT SPA MONDUCCI SILVIO S.A.S. MOTORIZZAZIONE CIVILE UFFICIO DI PRATO M.T.N. SPA NERONI EXPRESS SRL PEGASO SRL Q.A.S.A. SRL SAIMA AVANDERO SPA SCHENKER ITALIANA SPA SET FALCIANI SRL STL TCP TECNOSPED SRL TELECOM TOSCOLOGISTICA SRL TRANSCARGO SRL TRANSMEC SPA TRISPED SRL WIND TELECOMUNICAZIONI Sede Legale ed Amministrativa: via di Gonfienti, Prato - Italy Telefono: Fax segreteria@interportoprato.it

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