Dipartimento di Sanità Pubblica IO/GI_MTA: Istruzione operativa di intervento gruppo ispettivo SIAN/SVET

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dipartimento di Sanità Pubblica IO/GI_MTA: Istruzione operativa di intervento gruppo ispettivo SIAN/SVET"

Transcript

1 Pag. 1 di 14 PROTOCOLLO: del Indice 1. Scopo e campo di applicazione 2. Definizioni 3. Modalità operative 3.a Ispezione all impianto/i di produzione, preparazione, distribuzione consumo coinvolto/i nel focolaio di MTA 3.b Esecuzione campionamenti presso l impianto/i di produzione,preparazione,distribuzione consumo coinvolto/i nel focolaio di MTA 3.b.1 Campionamenti per determinazioni di tipo microbiologico, biotossicologico, o chimico in sostanze alimentari/alimenti /pasti pronti 3.b.1.2 Formazione del campione 3.b Modalità di frazionamento 3.b Quantità di materiale da prelevare 3.b Numero di aliquote e caratteristiche di deteriorabilità della matrice 3.b.1.3 Confezionamento del campione 3.b.1.4 Compilazione del verbale di prelievo 3.b.1.5 Trasporto del campione al laboratorio 3.b.2 Campionamento microbiologico di superfici 3.b.2.1 Determinazioni quantitative 3.b.2.2 Determinazioni qualitative 3.b.2.3 Confezionamento, compilazione del verbale di prelievo, trasporto del campione 3.b.3 Campionamento di acque potabili 3.b.4 Requisiti di inviolabilità del campione legale 3.c Azioni e provvedimenti successivi al sopralluogo e ad eventuali attività di campionamento 4. Allegati 4.1 Modelli di verbali di sopralluogo, di campionamento, di sequestro 4.2 Agenda con numeri telefonici, recapiti,nominativi di utilità

2 Pag. 2 di 14 TABELLA DELLE MODIFICHE Ed. Rev. Data Redatta Verificata Approvata Scaramuzza Paola SVET Milite Pasquale SIAN Ferrari Paola SVET Rossi Giovanni SIAN Pierantoni Marco SVET Cozzolino Paolo SVET Zilioli Francesco SIAN Descrizione Revisione 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Istruzione Operativa riguarda le attività che sono proprie del gruppo ispettivo SIAN/SVET ai fini delle attività di controllo necessarie nei casi di episodi di MTA presso impianti di preparazione, conservazione, distribuzione e consumo di alimenti, Lo scopo è quello di dare uniformità e garanzie di appropriatezza ai controlli ispettivi, ai campionamenti e ad eventuali successivi provvedimenti attuati dal gruppo ispettivo SIAN/SVET. 2. DEFINIZIONI Si considerano le definizioni riportate nella normativa di riferimento e nel sistema qualità dei Servizi SIAN/SVET. 3. MODALITÀ OPERATIVE 3.a ispezione nell impianto di produzione, preparazione, distribuzione consumo coinvolto nel focolaio di MTA Il gruppo Ispettivo, si attiva su segnalazione del SIP ed è costituito a necessità (in relazione al tipo di tossinfezione sospettata o al tipo di alimento coinvolto) secondo le disposizioni dei rispettivi referenti a livello di SOT (RUOT SIAN e RUOD_B) ed a seconda dei casi supportato da personale del SIP (Assistenti sanitarie e medici SIP) chiamato a svolgere gli accertamenti in caso di episodi di MTA si attiva e:

3 Pag. 3 di a seconda dei casi, riceve le istruzioni e le informazioni necessarie a disposizione oppure le definisce con il medico SIP direttamente sul posto; 1.2. recupera tutto il materiale ritenuto necessario alla esecuzione dei controlli, dei rilievi, dei campionamenti e per procedere ad eventuali sequestri; 1.3. si reca il più presto possibile sul luogo di preparazione, conservazione, distribuzione, consumo dell alimento individuato; 1.4. dopo aver spiegato i motivi del sopralluogo ai presenti, identifica il titolare/ Legale rappresentante preposto all attività; 1.5. verifica il possesso delle autorizzazioni sanitarie/registrazioni/atti di riconoscimento dell esercizio / impianto; 1.6. si dota di abbigliamento igienicamente protettivo monouso e di eventuali DPI, secondo necessità (camici, soprascarpe, copricapo, guanti in lattice, mascherine ecc.) 1.7. esegue una accurata ispezione in tutti gli ambienti dell esercizio / impianto da dove si ritenga provengano gli alimenti od i pasti sospetti per accertare eventuali carenze igienico sanitarie e di funzionamento riguardanti: attrezzature, impianti, sistemi di conservazione e loro funzionamento (frigoriferi, celle, scaldavivande, abbattitori), carenze strutturali e funzionali dei locali, dei sistemi di protezione delle derrate alimentari, eventuali promiscuità con sostanze e/o materiali inidonei tali da evidenziare rischi di contaminazioni crociate, problemi di igiene del personale e di buone pratiche di lavorazione; 1.8. rileva e riporta nel verbale ispettivo il flusso produttivo degli alimenti sospetti; 1.9. verifica la presenza, l adeguatezza e la corretta implementazione del piano di autocontrollo presente presso l impianto, verifica la presenza delle procedure di tracciabilità, rintracciabilità degli alimenti e la loro corretta implementazione; 1.10.verifica la corretta etichettatura delle derrate alimentari; 1.11.esegue, come descritto nel successivo paragrafo tutti i campionamenti ritenuti necessari secondo le istruzioni ricevute; 1.12.predispone una corretta conservazione degli alimenti o dei resti di pasti sospetti avanzati dopo l esecuzione di tutti i campionamenti stabiliti, applicando eventualmente un sequestro cautelativo, al fine di favorire eventuali successivi campionamenti che si rendano necessari per ulteriori indagini etiologiche; 1.13.compila il verbale ispettivo e ne rilascia copia al legale rappresentante o al personale presente presso l impianto; 1.14.valuta l eventuale necessità di un sequestro degli alimenti o di sopsensione/chiusura dell'attività ai fini probatori o preventivi a causa di comprovati motivi d'urgenza derivanti dal permanere di imminenti pericoli per la salute pubblica, sentiti eventualmente i Direttori di Servizio Si rivolge all'autorità Giudiziaria (P.M. Reperibile) in caso di sequestro probatorio per la convalida del provvedimento.

4 Pag. 4 di 14 3.b Esecuzione di campionamenti presso l impianto/i di produzione, preparazione, distribuzione, consumo coinvolto/i nel focolaio di MTA Il gruppo Ispettivo, secondo le necessità, secondo le istruzioni ricevute, ed in base a quanto evidenziato durante l ispezione in caso di esercizio di produzione, deposito, distribuzione alimenti e bevande, preparazione e distribuzione pasti, 1. sottopone a campionamento: i pasti od i cibi cucinati residui reperiti ed in assenza di questi le materie prime utilizzate per la preparazione dei cibi sospetti; gli alimenti, gli ingredienti, aromi, additivi ecc. ritenuti sospetti; le acque erogate dalla rete interna nell esercizio al fine di valutarne la loro potabilità se valutato rilevante; le superfici a contatto con gli alimenti definendo se sono state sanificate o meno, mediante tamponi ambientali; 2. accerta la provenienza degli alimenti e dei loro singoli ingredienti, recupera tutte le informazioni possibili relativamente a fornitori /clienti, etichettatura, ecc. per i lotti sospetti al fine di poter eventualmente disporre di tutte le informazioni utili anche nel caso sia necessario successivamente attivare un sistema di allerta. Le modalità di campionamento applicate dal gruppo ispettivo sono improntate a quanto previsto dalle normative specifiche a seconda del tipo di alimento oggetto del campionamento, delle quantità dello stesso disponibili al momento dell ispezione, delle indicazioni in merito ricevute dai laboratori ufficiali che devono svolgere le analisi. 3.b.1 Campionamento per determinazioni di tipo microbiologico, biotossicologico o chimico in sostanze alimentari/alimenti / pasti pronti 3.b.1.1 Materiale necessario per le attività di campionamento Termometri ad infissione, flambatore con relativa bombola di gas, bilancia, delimitatore 10x10 cm per tamponi ambientali; Strumenti, sterili a necessità, per formare il campione; Contenitori sterili, idonei per il tipo di campione; Verbali di campionamento, materiali per il confezionamento e la sigillatura con caratteristiche di inviolabilità; Contenitori refrigerati per il trasporto al laboratorio; Abbigliamento monouso, eventuali DPI che si rendano necessari;

5 Pag. 5 di 14 3.b.1.2 Formazione Del Campione La scelta del/i campione/i deve basarsi sulle indicazioni emerse dall'inchiesta epidemiologica, su quanto rilevato presso l impianto / esercizio utile ad individuare l /gli alimento/i e/o l agente/i etiologico/i implicato/i nel caso di MTA. 3.b Modalità di frazionamento Gli strumenti impiegati per la formazione del campione devono essere sterili. Si distinguono diverse modalità di frazionamento a seconda della presentazione delle matrici da campionare: Prodotti confezionati Quando è possibile è bene prelevare confezioni originali, integre e ancora sigillate al fine di evitare qualsiasi tipo di frazionamento; Quando è necessario aprire una confezione per eseguire il prelievo, disinfettare con alcool 70 la superficie esterna e lasciar evaporare aprendo poi il campione con strumenti diversi da quelli usati per il prelievo; Prodotti non confezionati Gli strumenti da utilizzare e le tecniche di prelievo variano in funzione dello stato fisico del materiale da prelevare e del recipiente in cui è contenuto: prodotti solidi : pinze e forbici, coltelli, seghe, sonde metalliche di vario tipo prodotti pastosi: spatole, cucchiai, sonde metalliche di vario tipo ( a pistone, a cucchiaio, etc.) Il prelevamento può risultare difficile quando il prodotto è molto vischioso. È indispensabile in questo caso mescolare bene tutta la massa prima di effettuare il prelievo avendo cura di staccare il prodotto aderente alle parti ed al fondo del recipiente. gelati Nel caso di prodotti sfusi, si provvede con spatola sterile ad eliminare una zona superficiale per la profondità di circa mezzo centimetro. Si inserisce la parte della sonda o del cucchiaio, utilizzando l'impugnatura, nel prodotto da prelevare. Con un movimento rotatorio e oscillatorio la si estrae e la si introduce nel contenitore sterile, che verrà conservato in posizione verticale, nell'apposito supporto ed in ambiente refrigerato sino all'inizio dell'analisi. prodotti liquidi : agitatore (disco metallico perforato), agitatore con prelevatore, siringhe di vario tipo, mestoli, flaconi comandati da asta metallica Il prelievo deve essere preceduto da una razionale mescolanza del prodotto, a causa di una possibile stratificazione dei vari componenti. prodotti in polvere o granuli : cucchiai, mestoli, sonde a più settori, sonde ad ago, sonde con vite senza fine. Per il prelevamento da fusti e sacchi è, necessario effettuare campioni composti. In un prelievo in profondità la porzione superficiale di prodotto da eliminare viene rimossa con un coltello o altro strumento sterile e per il prelievo si utilizza uno strumento sterile diverso da quello usato in precedenza.

6 Pag. 6 di 14 3.b Quantità di materiale da prelevare Considerando le richieste analitiche più frequenti, gr di alimento o sostanza alimentare sono da considerare come quantità minima per ogni aliquota prelevata. In caso di quantitativi di materiali inferiori a quelli indicati, si consiglia di contattare direttamente i laboratori di riferimento per l analisi dei campioni al fine di stabilire le modalità e le possibilità di campionamento e ricerca. E bene prelevare, quando possibile, un multiplo della quantità strettamente necessaria per le analisi per avere una riserva di campione da utilizzare se si rendesse necessario ripetere le determinazioni. Per particolari alimenti o ricerche sono necessari quantitativi diversi come ad esempio per gli esami da eseguire sui molluschi bivalvi (esame batteriologico e ricerca biotossine algali) per i quali è richiesto l invio al laboratorio di almeno 2 kg di prodotto per aliquota (Cir. Regione Emilia-Romagna del 09/01/1997). 3.b Numero di aliquote da prelevare e caratteristiche di deteriorabilità della matrice Se si richiedono sia esami batteriologici che esami chimici è necessario eseguire campioni separati; In caso di matrice in quantitativi sufficienti e di tipo non deteriorabile il campione legale viene costituito da almeno 4/5 aliquote come previsto dalle vigenti norme a garanzia della difesa degli interessati; Sono definiti Prodotti Alimentari Non Deteriorabili quelli di cui al Decreto Ministeriale 16 dicembre 1993 In caso di matrice in quantità non sufficiente e di tipo non altamente deteriorabile e deperibile (per formare 4 o 5 aliquote) il campione può essere costituito da un numero inferiore di aliquote compatibile con la quantità dell alimento. In questo caso si rende prioritario il prelevamento secondo il seguente ordine: 1. aliquota per l analisi unica ed irripetibile; 2. aliquota a disposizione di eventuali perizie richieste dall Autorità Giudiziaria ; 3. aliquota per l eventuale ripetizione dei parametri non conformi; 4. aliquota per il detentore della merce; 5. aliquota per il produttore; Da rilevare che, quando per garantire la rappresentatività del campione, è previsto il prelievo di più unità campionarie, il loro numero va sempre garantito rispetto al numero di aliquote. Meglio cioè un unica aliquota rappresentativa che tante aliquote non rappresentative perché composte da un numero troppo ridotto di unità campionarie. In caso di matrice in quantitativi sufficienti all allestimento di tutte le aliquote, ma costituita da alimenti altamente deperibili e deteriorabili si procede comunque alla formazione di tutte le aliquote possibili, e si rientra nel caso di analisi unica ed in irripetibile ; Sono definiti Prodotti Alimentari Deteriorabili (articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 3 marzo 1993, n 123):

7 Pag. 7 di 14 Prodotti alimentari preconfezionati, destinati come tali al consumatore, il cui periodo di vita commerciale, inferiore a 90 giorni, risulti dalla data di scadenza indicata in etichetta, con la dicitura: da consumarsi entro... ai sensi dell articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n.109; Prodotti a base di carne che non abbiano subito un trattamento completo e presentino pertanto le seguenti caratteristiche chimico-fisiche: a w > 0,95 e ph > 5,2 oppure a w > 0,91 oppure ph 4,5 Prodotti alimentari sfusi e quelli posti in involucro protettivo destinati alla vendita previo frazionamento ai sensi dell articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n.109, non sottoposti a congelazione o a trattamenti atti a determinare la conservazione allo stato sfuso per periodi superiori a 3 mesi (quali sterilizzazione, disidratazione, affumicatura, aggiunta di soluti e/o di conservativi antimicrobici, altri trattamenti di pari effetto). Esempi di alimenti altamente deperibili e deteriorabili prodotti deperibili confezionati con scadenza < 10 giorni o prodotti sfusi in cui viene dichiarata una scadenza < 10 giorni carni fresche macinate e non macinate prodotti dolciari freschi (con panna e crema) prodotti ortofrutticoli (insalata, etc.) ready to eat pasti pronti paste all uovo fresche artigianali con e senza ripieno pesce crudo prodotti vari di gastronomia sfusi o tolti dalla confezione (insalata russa, insalata di riso, pesto, salsa tonnata, creme ai 4 formaggi, etc) latticini freschi sfusi (es. ricotta, mascarpone, etc) formaggi molli con scadenza inferiore ai 10 giorni o tolte dalla confezione (es. stracchino) formaggi teneri in quanto non stagionati e senza scadenza indicata gelati sfusi artigianali salumi affettati sfusi (es. prosciutto crudo o cotto, mortadella, etc)

8 Pag. 8 di 14 In caso di matrice di non certa catalogazione come altamente deperibile e deteriorabile al momento del campionamento, si procede comunque alla formazione di tutte le aliquote possibili ; le aliquote eseguite in sovrannumero possono essere utilizzate per determinare i parametri di ph ed a w necessari a determinarne la classificazione dell alimento e di conseguenza se si rientra nel caso di analisi unica ed in irripetibile o meno. In questo caso i diretti interessati saranno avvisati successivamente del giorno ed ora di esecuzione dell analisi unica ed irripetibile oppure dell analisi di seconda istanza, a norma dell art. 4 del Dl.vo 123 del 03/03/1993 per un prodotto definito stabile e con esiti non conformi all analisi di prima istanza. Nel caso di prodotti deteriorabili con scadenza nella giornata stessa del prelievo il prelevatore deve anticipare telefonicamente al laboratorio ufficiale di analisi individuato l imminente consegna del campione; contestualmente, facendone esplicita menzione sul verbale di campionamento, deve invitare il detentore a recarsi, nella stessa giornata, presso il laboratorio per presenziare, nell orario concordato con il laboratorista, alle operazioni di apertura del campione. Il laboratorista provvederà, ove possibile, ad invitare il produttore (qualora, ovviamente, sia diverso dall esercente). 3.b.1.3 Confezionamento del campione Per il confezionamento dei campioni legali si utilizzano contenitori monouso e selezionati precedentemente per caratteristiche di sterilità, tenuta ermetica, facilità di trasporto, aperture di idonee dimensioni. La scelta del contenitore (tipo e dimensione) viene fatta, in primo luogo, in rapporto alla matrice da campionare, in particolare, allo stato fisico dell alimento (solido, liquido, ecc.). Se si impiegano sacchetti di plastica non introdurre materiali acuminati o taglienti che possano forare o lacerare il sacchetto. Se le saldature dei sacchetti tendono a cedere con facilità bisogna usare un doppio sacchetto. Bisogna sempre evitare che i contenitori permettano la fuoriuscita del materiale al fine di evitare la contaminazione del campione ed all inverso la contaminazione dell ambiente esterno con materiale biologico potenzialmente contaminato inserendoli in un contenitore esterno di protezione. Usare penne o pennarelli indelebili nell area di identificazione del contenitore.

9 Pag. 9 di 14 Requisiti di inviolabilità del campione legale I campionamenti di alimenti eseguiti nel corso di indagini per sospetti di focolai di MTA sono eseguiti secondo le modalità del campionamento legale al fine di garantire il diritto alla difesa. Una volta effettuato il prelievo i contenitori primari devono essere riposti in un contenitore secondario costituente il contenitore esterno del campione, che deve rimanere integro sino al momento dell analisi. Il contenitore esterno deve essere reso inviolabile per mezzo dell apposizione di sigilli suggellati con la pinza recante impressa la dicitura dell ufficio che ha disposto il prelievo, oppure mediante l utilizzo di buste antimanomissione. Se si campionano alimenti che a causa della loro conformità fisica possono lacerare il sacchetto, il confezionamento deve essere effettuato con due contenitori di cui solo quello esterno sarà chiuso, identificato e piombato. Quando si prelevano alimenti deperibili, essi devono essere conservati in contenitori di trasporto a temperatura controllata sino alla consegna al laboratorio. 3.b.1.4 Compilazione del verbale di prelievo Il verbale di prelievo deve essere compilato su moduli in uso presso i servizi, in modo leggibile e completo, facendo attenzione alla corretta definizione di aspetti legati alle garanzie di difesa dei soggetti interessati ed alle ricerche richieste al laboratorio. Più precisamente nel verbale di prelievo devono essere riportate tutte le indicazioni indispensabili all identificazione del campione, alle modalità di campionamento, di trasporto, ecc. secondo quanto previsto dall art. 15 del D.P.R. 327/80 ed alle altre normative specifiche. Qualora si tratti di analisi non ripetibile, in particolar modo se la matrice è deperibile, è necessario comunicare al detentore e/o al produttore della merce campionata, il luogo, il giorno e l ora dell analisi, dopo aver concordato ciò con il laboratorio. Per evitare che alcuni dati siano completamente illeggibili oppure che vengano inseriti in maniera errata perché interpretati male si può ricorrere all uso dei timbri sia per quanto riguarda le generalità del proprietario che quelle del prelevatore ed utilizzando il più possibile una scrittura chiara a caratteri in stampatello, oppure compilare i verbali al computer e stamparli prima della firma delle parti interessate. Il verbale deve essere inserito in una busta fissata al contenitore esterno per evitare ogni rischio di imbrattamento. 3.b.1.5 Trasporto del campione al laboratorio Il materiale prelevato deve giungere al laboratorio nelle stesse condizioni microbiologiche in cui si trova al momento del prelievo. Gli aspetti da prendere in considerazione sono i seguenti: Temperature In generale la temperatura di trasporto deve rispettare la temperatura di conservazione prevista per i diversi alimenti: Prodotti stabili: Temperatura ambiente Prodotti refrigerati: Tra 0 C e + 4 C Prodotti congelati: Temperatura di 12 C Prodotti surgelati: Temperatura di 18 C Per i prodotti deteriorabili, come specificato nel Decreto del 16 Dicembre 1993, il trasporto deve essere effettuato ad una temperatura non superiore a + 4 C e non inferiore a 0 C.

10 Pag. 10 di 14 Contenitori di trasporto I contenitori utilizzati per il trasporto del campione al laboratorio devono garantire il mantenimento della temperatura entro i valori indicati. In pratica si utilizzano i seguenti contenitori: Frigorifero portatile elettrico Contenitori coibentati con piastre refrigeranti (è importante non mettere i campioni a diretto contatto con le piastre). I frigoriferi portatili devono essere portati alla temperatura di esercizio prima di eseguire il campionamento. E bene non introdurre campioni caldi, bisogna per lo meno raffreddarli prima di metterli nel contenitore. Tempi Il campione deve essere consegnato al laboratorio nel minor tempo possibile. 3.b.2 Campionamento microbiologico di superfici Possono essere sottoposte a campionamento tutte le superfici presenti negli ambienti di produzione, di trasporto, e di stoccaggio. Da un punto di vista pratico quelle più importanti sono quelle che entrano in contatto diretto con gli alimenti (piani di lavoro, coltelli, impastatrici, tritacarne, affettatrici, ecc). Gli scopi dei prelievi eseguiti in queste sedi sono: Valutare l efficacia delle operazioni di detersione e di disinfezione eseguite a fine lavoro. Valutare lo stato igienico delle superfici. Individuare serbatoi di contaminazione. Il prelievo si esegue di norma mediante tampone, o materiale analogo, che viene strisciato sulla superficie con l ausilio di un delimitatore sterile di superficie (10 cm 2 ) successivamente conservato in provetta od analogo contenitore dove è presente un liquido diluente od un gel di trasporto per l invio al laboratorio ufficiale di analisi. Si possono effettuare sia determinazioni quantitative che qualitative. E necessario eseguire un tampone per ogni esame qualitativo e quantitativo richiesto (ad es. un tampone per ogni ricerca Salmonelle o ricerca Listerie o CBT). Si fa riferimento ad eventuali indicazioni specifiche dei laboratori Ufficiali a cui sono destinati i campioni relativamente alle modalità di campionamento. 3.b.2.1 Determinazioni quantitative. Consentono di ricercare il numero di microrganismi presenti per unità di superficie ovvero per cm 2. si valuta la carica dei germi indicatori cioè di quei germi che non hanno importanza da un punto di vista sanitario e la cui presenza in quantità elevate sta ad indicare carenze igieniche. L esame che fornisce le indicazioni più utili è la carica batterica totale (CBT).

11 Pag. 11 di 14 Tecnica di prelievo La porzione di superficie su cui viene eseguito il prelievo deve essere limitata da un delimitatore di area costituito in genere da una mascherina sterile La dimensione della superficie di prelievo deve essere riportata nel verbale di prelievo In mancanza di questo dato sarà impossibile esprimere il risultato in UFC/cm 2 Nel caso si tratti di superfici di cui non è possibile misurare l area bisognerà uniformare la superficie campionata, sarà così possibile confrontare i risultati dei prelievi avendo come riferimento, anziché l unità di misura superficiale, l intera superficie su cui è stato fatto il prelievo Una volta delimitata l area da campionare si inumidisce il tampone con il liquido diluente facendo attenzione che non si imbibisca troppo, l eventuale liquido in eccesso viene eliminato comprimendo il tampone contro la parete della provetta che contiene il diluente Il tampone deve essere strisciato sulla superficie compresa entro il delimitatore di area in modo da raccogliere quanto più possibile della carica batterica presente E bene mantenere un angolo di incidenza dello stelo del tampone rispetto alla superficie di 30,inoltre, mentre si striscia il tampone deve essere fatto ruotare in modo da utilizzare per il prelievo tutta la parte disponibile In genere lo striscio va effettuato in successione lungo due direzioni tra loro perpendicolari Il modo in cui vengono effettuate queste operazioni è critico e per poter confrontare i risultati di prelievi diversi è opportuno che le modalità di prelievo siano uniformi Dopo avere raccolto in questo modo i microrganismi presenti sulla superficie il tampone viene messo, lavorando in asepsi, nella provetta che contiene il diluente spezzando l asta per eliminare la porzione eccedente e poter richiudere la provetta Il diluente, previa dispersione dei batteri adesi al tampone costituirà il materiale sul quale eseguire l esame batteriologico Quando il campione non può essere esaminato immediatamente, come quasi sempre avviene, le provette vanno refrigerate rapidamente, mantenute a una temperatura non superiore a 4 C e inviate al laboratorio entro 24 ore. 3.b.2.2 Determinazioni qualitative. Si utilizzano per la ricerca dei germi patogeni (ad es. Salmonella spp e Listeria monocytogenes). Il risultato viene espresso come presenza o assenza del patogeno ricercato in una superficie che, solitamente, è indeterminata. Si eseguono su superfici di lavoro per individuare eventuali serbatoi di contaminazione del prodotto. Tecnica di prelievo Per gli esami qualitativi non è necessario definire l estensione della superficie di prelievo ma l area prelevata dovrà essere sufficientemente ampia Quando è richiesta l esecuzione del prelievo su una superficie definita si usano dei delimitatori di area. Trattandosi di analisi non ripetibile è necessario comunicare al legale responsabile, il luogo, il giorno e l ora dell analisi, dopo aver concordato ciò con il laboratorio contestualmente alla compilazione del verbale di campionamento secondo quanto precedentemente definito relativamente ai campioni di alimenti.

12 Pag. 12 di 14 3.b.2.3 Confezionamento, Compilazione Del Verbale Di Campionamento, Trasporto Del Campione non differiscono nei metodi rispetto a quanto descritto nei paragrafi 3.b.1.3, 3.b b.1.per il campionamento di alimenti e/ pasti, ai cui si rimanda per l'applicazione. 3.b.3 CAMPIONAMENTO ACQUE POTABILI Campionamento eseguito a norma del D.lvo 31/ Si stabilirà di volta in volta quando ritenuto necessario secondo le istruzioni ricevute o durante l esecuzione del sopralluogo, con priorità nel caso di pozzi privati o doppie linee di alimentazione, in caso di impianti fatiscenti, o di cisterne intermedie. Sono da applicare oltre alle BPC, le seguenti indicazioni operative specifiche: utilizzo di recipienti sterili di sufficienti dimensioni, a seconda delle determinazioni analitiche previste, di ml per ricerche microbiologiche contenenti sodio tiosolfato pentaidrato in quantità di 18mg/L necessario all inattivazione dell eventuale cloro residuo libero e combinato utilizzato a scopo disinfettante nelle acque sino alla concentrazione superiore a 3mg/L; utilizzo di recipienti puliti di sufficienti dimensioni, a seconda delle determinazioni analitiche previste, di ml per ricerche chimiche; non sciacquare mai le bottiglie per campioni destinate ad analisi microbiologiche all atto del prelievo, poiché il sodio tiosolfato aggiunto prima della sterilizzazione potrebbe essere asportato; i punti destinati al prelievo (solitamente rubinetti) devono essere preparati e disinfettati per il campionamento, ad esclusione di particolari casi in cui è necessario ottenere campioni per indagini epidemiologiche specifiche o che comunque devono fornire informazioni diverse, rispetto la potabilità dell acqua di rete; prima di eseguire la sanificazione del punto di prelievo si devono asportare tutte le parti mobili e non facilmente sanificabili come prolunghe, tubi, guarnizioni di plastica o gomma; successivamente asportare eventuali residui di grasso mediante alcool (propanolo) lavare le parti con acqua e far scorrere acqua per un tempo sufficiente al completo risciacquo; chiudere il punto acqua, procedere con flambatura delle parti esposte mediante fiamma ottenuta da erogatori di gas propano o butano che permettono sia di raggiungere temperature più elevate che controllare la fiamma per evitare danni a persone o cose; riaprire il rubinetto facendo scorrere acqua fredda per 1-3 minuti evitando di modificare la portata del flusso durante la raccolta del campione; al momento del prelievo aprire la bottiglia sterile senza toccare la parte interna del tappo che andrà a contatto con il campione prelevato né l interno del collo della bottiglia; chiudere immediatamente dopo il prelievo la bottiglia avendo cura di non riempirla completamente per permettere una efficace omogeneizzazione del campione in laboratorio; le precauzioni di sterilità non sono necessarie per il campionamento destinato a ricerche chimiche che viene eseguito successivamente al precedente; la conservazione ed il trasporto del campione devono avvenire al riparo dalla luce solare, a temperature inferiori a 10 C e la consegna al laboratorio deve avvenire nel minor tempo possibile (alcune ore).

13 Pag. 13 di 14 3.b.4 Requisiti di inviolabilità del campione legale I campionamenti eseguiti nel corso di indagini per sospetti di focolai di MTA sono eseguiti secondo le modalità del campionamento legale al fine di garantire il diritto alla difesa. Una volta effettuato il prelievo i contenitori primari devono essere riposti in un contenitore secondario costituente il contenitore esterno del campione, che deve rimanere integro sino al momento dell analisi. il contenitore esterno deve essere reso inviolabile per mezzo dell apposizione di sigilli suggellati con la pinza recante impressa la dicitura dell ufficio che ha disposto il prelievo, oppure mediante l utilizzo di buste antimanomissione. Trattandosi di analisi non ripetibile è necessario comunicare al legale responsabile, il luogo, il giorno e l ora dell analisi, dopo aver concordato ciò con il laboratorio contestualmente alla compilazione del verbale di campionamento secondo quanto precedentemente definito relativamente ai campioni di alimenti. 3.c. Azioni e provvedimenti successivi al sopralluogo e ad eventuali attività di campionamento 1.1. compilare il verbale ispettivo e rilasciarne copia al legale rappresentante o al personale presente presso l impianto; 1.2 Valutare l eventuale necessità di un sequestro degli alimenti e/o di sospensione/chiusura dell'attività ai fini probatori o preventivo sentiti eventualmente i responsabili di Servizio ed i magistrato di turno. L istituto del sequestro penale probatorio art. 354C.P.P. è destinato ad acquisire le prove del reato, a sottrarle all interessato o a chiunque. Il sequestro penale preventivo art. 321 C.P.P. serve ad impedire l aggravamento o la protrazione delle conseguenze annose del reato ovvero la consumazione di altri reati. Il sequestro amministrativo ai sensi della L. 283/62 art. 1 ed art. 20 D.P.R. 327/ Comunicazione Autorità Giudiziaria Per comprovati motivi d'urgenza, derivanti dal permanere di imminenti pericoli per la salute pubblica il personale ispettivo come d'obbligo e competenza connessa con la qualifica di UPG (art. 55 del C.P.P.), si rivolge al Pubblico Ministero (PM reperibile ) per eventuali provvedimenti urgenti quali, l'obbligo di adottare ogni misura atta ad impedire il protrarsi di situazione di pericolo per la salute pubblica. Alla stessa Autorità Giudiziaria (P.M. Reperibile) saranno comunicati altri provvedimenti urgenti, convalida sequestro giudiziario, informativa di reato. 1.4 Al rientro presso la sede redige un accurato rapporto di servizio destinato ai Responsabili di Servizio relativo a tutte le attività svolte presso l esercizio/impianto sottoposto ad ispezione, indicando le violazioni a normative eventualmente rilevate, accertate e contestate o da contestare entro i tempi previsiti, le proposte inerenti le misure urgenti da adottare od adottate sul posto.

14 Pag. 14 di ALLEGATI 4.1 Modelli di verbali di sopralluogo, campionamento, sequestro Si utilizzano i modelli ufficialmente in uso rintracciabili nel sito Intranet dove l aggiornamento della modulistica è continuo sia per l ADSPV che per il SIAN. Elenco moduli attualmente allegati alla presene istruzione operativa : ADSPV B.1.2.b.2 verbale di campionamento a mezzo tamponi B.1.2.d.2 Verbale di campionamento L283/62 B.1.2.f.1 verbale di campionamento acqua destinata al consumo umano B.1.5.a.2 verbale di sequestro sostanze alimentari B.1.5.d.1 Proposta di revoca sequestro B.1.5.e.1 Processo verbale vincolato di invio vincolato alla distruzione B.1.5.f.1 relata di notifica B.1.8.a.3 Verbale operazioni di vigilanza e controllo B.1.8.d.1 Scheda di controllo veterinario -882 B.1.9.a.1 Verbale accertamento violazione amminstrativa SIAN Verbale di campionamento generico e verbali specifici Verbale ispettivo Agenda con numeri telefonici, recapiti, nominativi di utilità Sono rinvenibili nell INTRANET AZIENDALE gli elenchi con recapiti, nominativi di utilità.

ISTRUZIONE DI LAVORO IL CAMPIONAMENTO ACQUE AD USO POTABILE

ISTRUZIONE DI LAVORO IL CAMPIONAMENTO ACQUE AD USO POTABILE ISTRUZIONE DI LAVORO IL 5.7.01 CAMPIONAMENTO ACQUE AD USO POTABILE Redatto da: RSQ Firma Verificato e Approvato da: RD Firma RSQ/RD Ed 04 del 24/03/2015 Pag 1/5 OGGETTO La presente Istruzione di Lavoro

Dettagli

IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011

IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011 IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011 1 indagini microbiologiche e principali non conformità rilevate (doc. di accompagnamento) Conformità del campione relativamente ad Aliquote

Dettagli

Campionamento per esame microbiologico di alimenti. Dott. Bartolomeo Gisone Direttore LSP AUSL 9 Trapani

Campionamento per esame microbiologico di alimenti. Dott. Bartolomeo Gisone Direttore LSP AUSL 9 Trapani Campionamento per esame microbiologico di alimenti Dott. Bartolomeo Gisone Direttore LSP AUSL 9 Trapani Elementi fondamentali - campionamento Unità campionarie (uc): singola parte o confezione di prodotto

Dettagli

MODALITA DI ID DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA LABORATORIO di PREVENZIONE ISTRUZIONE OPERATIVA

MODALITA DI ID DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA LABORATORIO di PREVENZIONE ISTRUZIONE OPERATIVA ISTRUZIONE OPERATIVA MODALITA DI CAMPIONAMENTO DI VAR IE MATRICI PER ANALISI MICROBIOLOGICHE -UTENTI ESTERNI ID 02521 rev data di approvazione Descrizione delle modifiche FIRMA DI REDAZIONE NOMINATIVO

Dettagli

IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI. Salus Populi Suprema Lex

IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI. Salus Populi Suprema Lex IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI Campionamento Corretto = Corretto risultato Un corretto campionamento eseguito sul campo e essenziale per ottenere risultati affidabili nelle successive fasi analitiche

Dettagli

Istruzioni di Campionamento

Istruzioni di Campionamento Il laboratorio Prochemia dispone di Istruzioni per il corretto di varie matrici. Fermo restando quanto riportato di seguito, il Cliente può sempre avvalersi delle informazioni fornite dal Tecnico Commerciale

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA Pagina 1 di 6 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR (firma) VERIFICATA DA RAQ (firma) APPROVATA DA AMM (firma) PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15-01-09 Prima emissione 01 22-04-13

Dettagli

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA DIPARTIMENTO DI Direttore dott. Cesare Pasqua Via D. Alighieri- tel/fax 0963962662 DIPARTIMENTO DI Pag.1 di 5 Titolo: Procedura Operativa ai fini del campionamento

Dettagli

Salus Populi Suprema Lex IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI

Salus Populi Suprema Lex IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI Il campione è determinante ai fini di un corretto risultato analitico e la precisione dell analisi può essere vanificata se il prelievo della matrice non è stato

Dettagli

ISTRUZIONE DI LAVORO IL CAMPIONAMENTO ALIMENTI: MATRICI SOLIDE E LIQUIDE

ISTRUZIONE DI LAVORO IL CAMPIONAMENTO ALIMENTI: MATRICI SOLIDE E LIQUIDE ISTRUZIONE DI LAVORO CAMPIONAMENTO ALIMENTI: MATRICI SOLIDE E LIQUIDE Redatto da: RSQ Firma Verificato e Approvato da: RD Firma RSQ/RD Ed 06 del 24/03/2015 Pag 1/8 OGGETTO La presente Istruzione Di Lavoro

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15-01-09 Prima emissione 01 22-04-13 4.1.2 01 22-04-13

Dettagli

DOCUMENTO QUALITA SETTORE: FPM AREA: FOOD INFORMATIVA PER IL CAMPIONAMENTO DA PARTE DEL CLIENTE DI ALIMENTI DESTINATI AD ANALISI MICROBIOLOGICHE

DOCUMENTO QUALITA SETTORE: FPM AREA: FOOD INFORMATIVA PER IL CAMPIONAMENTO DA PARTE DEL CLIENTE DI ALIMENTI DESTINATI AD ANALISI MICROBIOLOGICHE Pagina 1 di 6 TITOLO: INFORMATIVA PER IL DA PARTE DEL CLIENTE DI ALIMENTI DESTINATI AD ANALISI MICROBIOLOGICHE DISTRIBUZIONE ESTERNA: ammessa DISTRIBUZIONE INTERNA: a tutti gli utenti attraverso la rete

Dettagli

PRELIEVO DI CAMPIONI PER LA VERIFICA DELL UTILIZZO DEI P.F. PRISA - PAISA SU MATRICI ALIMENTARI SU PRODOTTI FITOSANITARI SULLE ACQUE DI RISAIA

PRELIEVO DI CAMPIONI PER LA VERIFICA DELL UTILIZZO DEI P.F. PRISA - PAISA SU MATRICI ALIMENTARI SU PRODOTTI FITOSANITARI SULLE ACQUE DI RISAIA PRELIEVO DI CAMPIONI PER LA VERIFICA DELL UTILIZZO DEI P.F. PRISA - PAISA SU MATRICI ALIMENTARI SU PRODOTTI FITOSANITARI SULLE ACQUE DI RISAIA VERIFICA DELLA PRESENZA DI RESIDUI DI P.F. SULLE ACQUE POTABILI

Dettagli

Campionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo

Campionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo Campionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo Francesco Tonucci - IZSUM Pesaro Fabriano 07 luglio 2016 RT-08 rev 03 - Prescrizioni per l'accreditamento dei laboratori di prova 3.

Dettagli

Dal campionamento microbiologico al rapporto di prova: iter e criticità

Dal campionamento microbiologico al rapporto di prova: iter e criticità PRISA 2017: DAL TERRITORIO AL LABORATORIO Torino, 07/04/2017 Dal campionamento microbiologico al rapporto di prova: iter e criticità Silvia Gallina S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni - IZSTO

Dettagli

IO 10 Istruzioni per il Campionamento (Rev.2 del 01/18 Riservatezza: R-3)

IO 10 Istruzioni per il Campionamento (Rev.2 del 01/18 Riservatezza: R-3) DATA REVISIONE PARAGRAFO DESCRIZIONE DELLE REVISIONI 01/15 0 - Prima emissione del documento 12/15 1 - Aggiornamento revisione generale 01/18 2 - Nuova denominazione documento e revisione generale Preparato

Dettagli

Circolare n. 19 del 12 maggio 1993 del Ministero della Sanità.

Circolare n. 19 del 12 maggio 1993 del Ministero della Sanità. Circolare n. 19 del 12 maggio 1993 del Ministero della Sanità. Circolare del Ministero della Sanità (Direzione Generale dei Servizi per l Igiene Pubblica Prot. n. 406/AG.2.6/370) n. 19 del 12 maggio 1993

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15/01/09 Prima emissione 01 15/03/12 5 02 24/01/13 3 02

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15/01/09 Prima emissione 01 15/03/12 5 02 24/01/13 3 02

Dettagli

Linea guida per il campionamento

Linea guida per il campionamento ACQUE POTABILI E DESTINATE AL CONSUMO UMANO Campionamento per analisi microbiologica Il prelievo deve essere effettuato con recipienti (contenitori in vetro o in materia plastica) sterili. Se l'acqua da

Dettagli

Procedura PG 11 Titolo: Accettazione e gestione dei campioni da sottoporre a prova. Mod. PG11/04 Istruzioni ai Clienti per il campionamento

Procedura PG 11 Titolo: Accettazione e gestione dei campioni da sottoporre a prova. Mod. PG11/04 Istruzioni ai Clienti per il campionamento pagina 1 di 6 Dalla correttezza del dipende la significatività dei campioni acquisiti, la validità delle determinazioni analitiche e la rispondenza tra il quadro complessivo che si ottiene e la realtà

Dettagli

Gestione delle NC microbiologiche

Gestione delle NC microbiologiche Gestione delle NC microbiologiche IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI e GESTIONE DELLE NC Torino 10-11 11 giugno 2013 Asti 18-19

Dettagli

Campionamento INDICE. APPROVATO REV. DATA Responsabile Qualità PREPARATO. Direttore 00 09/06/09 Lorenzo D Archi Enrico De Micheli

Campionamento INDICE. APPROVATO REV. DATA Responsabile Qualità PREPARATO. Direttore 00 09/06/09 Lorenzo D Archi Enrico De Micheli Data 09/06/09 INDICE SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 1. MODALITÀ OPERATIVE...2 2. ATTREZZATURA IMPIEGATA PER LA CAMPIONATURA...2 3. MODALITÀ DI CAMPIONAMENTO...2 3.1 GENERALITÀ... 2 3.3 CAMPIONAMENTO...

Dettagli

METODI E PROBLEMATICHE CONNESSE AL CAMPIONAMENTO

METODI E PROBLEMATICHE CONNESSE AL CAMPIONAMENTO METODI E PROBLEMATICHE CONNESSE AL CAMPIONAMENTO dott.ssa E. Caprai Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna - Reparto Chimico degli COSMESICURA: cosmetici e salute 26-27

Dettagli

CONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO

CONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO Allegato 5 CONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO 1. ISTRUZIONE OPERATIVA PER I CONTROLLI RICHIESTI DA USMAF Scopo Scopo della presente

Dettagli

Progetto R.E.S.A. Recupero Eccedenze Scadenze Alimentari

Progetto R.E.S.A. Recupero Eccedenze Scadenze Alimentari Progetto R.E.S.A. Recupero Eccedenze Scadenze Alimentari Contrastare gli sprechi rafforzando la solidarietà con un patto di collaborazione per Casa dell Ospitalità 1. Introduzione 1 Novotel Venezia Mestre

Dettagli

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti Il ruolo dei Laboratori Ufficiali per il controllo degli alimenti Dr. Francesco Casalinuovo Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

Dettagli

Dipartimento Qualità Agroalimentare

Dipartimento Qualità Agroalimentare Sommario 1 SCOPO... 2 2 PREMESSA... 2 3 OPERATIVITÀ... 2 3.1 Rapporti tra DQA e auditor per il ritiro e l uso del materiale di prelievo dei campioni... 2 3.2 Tempistica da rispettare per l invio dei campioni...

Dettagli

OGGETTO: Relazione sull attività svolta da Bioleader srl in Vs. favore nell anno scolastico in corso

OGGETTO: Relazione sull attività svolta da Bioleader srl in Vs. favore nell anno scolastico in corso Torino, 18/11/2015 OGGETTO: Relazione sull attività svolta da in Vs. favore nell anno scolastico in corso La società, fondatrice di Retebiolab srl, è incaricata dal Comune di Nichelino di eseguire i controlli

Dettagli

Controlli microbiologici degli alimenti

Controlli microbiologici degli alimenti Controlli microbiologici degli alimenti Considerazioni di carattere generale e Regolamento (CE) 2073 / 2005 e successive modifiche Maria Luisa Cortesi Il controllo microbiologico degli alimenti FINALITA

Dettagli

POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI

POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI REV 0 1 di 7 POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE 20/06/2011 REV 0 2 di 7 SOMMARIO 1 RIFERIMENTI 3 2 DEFINIZIONI 3 3 SCOPO E CAMPO

Dettagli

Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra

Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra IL REGOLAMENTO CE n. 2073/2005: Aspetti applicativi ed esperienze in campo nel settore lattiero-caseario e nel settore delle carni e dei prodotti carnei Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra

Dettagli

ORGANIZZAZIONI ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA. 1. Formare i volontari. 2. Predisporre spazi di stoccaggio

ORGANIZZAZIONI ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA. 1. Formare i volontari. 2. Predisporre spazi di stoccaggio ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA 1. Formare i volontari Impegnarsi a informare e formare il proprio personale, volontario e non, impegnato nelle varie fasi del recupero e della distribuzione degli alimenti,

Dettagli

SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione

SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione TIPOLOGIE DEI Controllo ufficiale sulle imprese alimentari autorizzate, riconosciute o registrate inserite nell archivio del SIAN. Il controllo può

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE BASILICATA Asl 4 - Matera SERVIZIO ASSISTENZA 7/1/2009 Pagina 2/2 SOMMARIO 1. SCOPO/OBIETTIVO...3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTALI...3

Dettagli

FAC-SIMILE di SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE PARTITE IN ARRIVO

FAC-SIMILE di SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE PARTITE IN ARRIVO SCHEDA A FAC-SIMILE di SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE PARTITE Data IN ARRIVO OSSERVAZIONI Orario arrivo Ditta fornitrice Tipo prodotto Condizioni di pulizia dell automezzo conforme non conforme Temperatura

Dettagli

Protocolli di campionamento degli alimenti e delle superfici Giuliana Blasi IZS Umbria e Marche

Protocolli di campionamento degli alimenti e delle superfici Giuliana Blasi IZS Umbria e Marche Listeria monocytogenes e Sicurezza Alimentare 09 maggio 2016 Regione Marche Protocolli di campionamento degli alimenti e delle superfici Giuliana Blasi IZS Umbria e Marche * Introduzione La sicurezza dei

Dettagli

Ristorante Pizzeria - Trattoria

Ristorante Pizzeria - Trattoria Relazione Tecnica (ai sensi della delibera di Giunta Regionale n. 1015/08 Recepimento dei Regolamenti CE 852/2004 e 853/2004 ed ai sensi della Determina n. 9223 del 01/08/2008 del Responsabile Servizio

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE D.M. 17 novembre 2004. * Recepimento della direttiva 2003/78/CE della Commissione dell 11 agosto 2003, relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di patulina

Dettagli

LISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA

LISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA Giunta Regionale della Campania Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria EMERGENZE NON EPIDEMICHE

Dettagli

IL MERCATO CONVIVIALE: come mangiare in modo sicuro tra gusto e salute. Griglio Bartolomeo

IL MERCATO CONVIVIALE: come mangiare in modo sicuro tra gusto e salute. Griglio Bartolomeo IL MERCATO CONVIVIALE: come mangiare in modo sicuro tra gusto e salute Griglio Bartolomeo Alcuni ricercatori hanno stimato che nei Paesi industrializzati un cittadino su tre vada incontro ogni anno problemi

Dettagli

Campionamento, trasporto e consegna dei campioni all IZS o al LSP

Campionamento, trasporto e consegna dei campioni all IZS o al LSP Pagina 1 di 8 Revisione : 00 Indice 1. Scopo 2. Campo di applicazione e destinatari 3. Riferimenti 4. Termini e definizioni 5. Modalità operative e responsabilità 5.1 Generalità 5.2 Campionamento di alimenti

Dettagli

La consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti )

La consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti ) La consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti ) Protocolli per le corrette norme igieniche e per la rintracciabilità Dott. Marco Pirovano Specialista S.A.T.A. Settore Sistemi

Dettagli

CENTRO AGROCHIMICO REGIONALE

CENTRO AGROCHIMICO REGIONALE Pagina 1 di 6 Si riportano brevemente le indicazioni, desunte da norme o da pubblicazioni di riferimento, essenziali per un corretto campionamento e per garantire la conservazione e la rappresentatività

Dettagli

Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/ continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP?

Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/ continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP? Mercoledi 19 Settermbre 2007 Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/2005 - continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP? Dott. Ivano Panini INTRODUZIONE Studio

Dettagli

Gestione NC microbiologiche Caso 6 (NC relativa a microrganismi/tossine allegato 2)

Gestione NC microbiologiche Caso 6 (NC relativa a microrganismi/tossine allegato 2) 27 Caso 6 (NC relativa a microrganismi/tossine allegato 2) Gnocchi di riso con gamberi (preparazione alimentare cotta RTE) prelevati caldi, pronti per essere somministrati, non conforme per Bacillus Cereus

Dettagli

IL REG. CE n 2073/2005 aspetti applicativi e criticità. 15 novembre 2013

IL REG. CE n 2073/2005 aspetti applicativi e criticità. 15 novembre 2013 IL REG. CE n 2073/2005 aspetti applicativi e criticità 15 novembre 2013 Art. 4 Prove per verificare il rispetto dei criteri 1. Gli operatori del settore alimentare effettuano nei modi appropriati analisi

Dettagli

3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE)

3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE) 3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE) Esaminati 147 campioni. Tab.35: Standard di riferimento per manipolati misti crudi da cuocere

Dettagli

LE MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE ALBA 28 OTTOBRE 2014 MTA E VIGILANZA LE PROBLEMATICHE IN CAMPO

LE MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE ALBA 28 OTTOBRE 2014 MTA E VIGILANZA LE PROBLEMATICHE IN CAMPO LE MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE ALBA 28 OTTOBRE 2014 MTA E VIGILANZA LE PROBLEMATICHE IN CAMPO TIZIANO VECILE SIAN ASL CN 1 INDAGINI SULLE MTA GLI ATTORI IN CAMPO SERVIZI SICUREZZA ALIMENTARE ASL

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PIENO SODDISFACIMENTO DELLE ESIGENZE DELLA CLIENTELA.

CARTA DEI SERVIZI PIENO SODDISFACIMENTO DELLE ESIGENZE DELLA CLIENTELA. Laboratorio Analisi Dr. M. Ricciarelli Via Tiberina 3 Bis Sud, 220-52037 Sansepolcro (AR) Tel/Fax 0575.733580 P.I. 01698030515 C.F. RCCMHL75M60C745I info@labricciarelli.it CARTA DEI SERVIZI LA PRESENTE

Dettagli

Laboratori artigianali (gastronomie, pasta fresca, gelaterie, pasticcerie)

Laboratori artigianali (gastronomie, pasta fresca, gelaterie, pasticcerie) Relazione Tecnica (ai sensi della delibera di Giunta Regionale n. 970/07 Recepimento dei Regolamenti CE 852/2004 e 853/2004 ed ai sensi della Determina n. 9746 del 26/07/2007 del Responsabile Servizio

Dettagli

NOTE INFORMATIVE CAMPIONAMENTO PRELIEVO

NOTE INFORMATIVE CAMPIONAMENTO PRELIEVO Pag. 1 di 5 PRELIEVO Il campione portato in laboratorio deve essere RAPPRESENTATIVO dell intera massa da cui è tratto. Esistono al riguardo, a seconda dei prodotti e delle finalità per cui vengono effettuate

Dettagli

IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI

IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI Cos è la sanificazione? Come sanificare correttamente una superficie? Come pulire? Come disinfettare? Pulizia delle attrezzature di cucina Piano di pulizia Disinfestazione

Dettagli

CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI IO004 rev.1 del 26/04/18 CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI

CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI IO004 rev.1 del 26/04/18 CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI IO004 rev. del 26/04/8 CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI Istruzioni di campionamento delle sementi al fine di ottenere un campione da analizzare rappresentativo del lotto in esame

Dettagli

ORGANIZZAZIONI ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA. 1. Formare i volontari. 2. Predisporre spazi di stoccaggio

ORGANIZZAZIONI ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA. 1. Formare i volontari. 2. Predisporre spazi di stoccaggio ATTREZZARSI PER LA RACCOLTA 1. Formare i volontari Impegnarsi a informare e formare il proprio personale, volontario e non, impegnato nelle varie fasi del recupero e distribuzione degli alimenti, circa

Dettagli

SIAN ULSS 12 VENEZIANA COME EFFETTUARE I CONTROLLI

SIAN ULSS 12 VENEZIANA COME EFFETTUARE I CONTROLLI SIAN ULSS 12 VENEZIANA COME EFFETTUARE I CONTROLLI Attività nutrizionale Igienico Sanitaria Valutazione dei menù scolastici Valutazione diete speciali Menù integrativo serale Ispezioni igienico sanitarie

Dettagli

Dipartimento Qualità Agroalimentare

Dipartimento Qualità Agroalimentare Pag. 1 di 5 Sommario 1 SCOPO... 2 2 PREMESSA... 2 3 OPERATIVITÀ... 2 3.1 Rapporti tra DQA e auditor per il ritiro e l uso del materiale di prelievo dei campioni... 2 3.2 Rapporti tra DQA e auditor per

Dettagli

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO BRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO La scheda debitamente compilata deve essere consegnata all'osservatorio

Dettagli

Il campionamento dei prodotti alimentari risulta diverso a seconda dello scopo che si vuole raggiungere:

Il campionamento dei prodotti alimentari risulta diverso a seconda dello scopo che si vuole raggiungere: MONDECO S.r.l. Loc. Catena Rossa, 4/D - 12040 PIOBESI D ALBA (CN) - tel. e fax (0173) 290045 Codice Fiscale e Partita IVA: 02688280045 - e-mail : info@analisi-mondeco.eu Piobesi d Alba 29/06/18 A TUTTI

Dettagli

NOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione ottobre 2011

NOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione ottobre 2011 Raccolta quotidiana di campioni in recapiti organizzati, con possibilità di concordare modalità personalizzate Recapiti delle Associazioni Provinciali Allevatori APA Bergamo - 035670536 APA Brescia - 0302422386

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA INERENTE AL PRELIEVO DI CAMPIONI E CRITERI DI ACCETTAZIONE

ISTRUZIONE OPERATIVA INERENTE AL PRELIEVO DI CAMPIONI E CRITERI DI ACCETTAZIONE 1 di 5 1 Scopo La presente I.O. ha lo scopo di descrivere le modalità per il campionamento di sieri innesti, di sieri cotti, di panne, di burro, acqua, formaggio a pezzi o confezionato o grattugiato, e

Dettagli

ALLEGATO 1 PROCEDURE OPERATIVE

ALLEGATO 1 PROCEDURE OPERATIVE Gara europea a procedura aperta per l affidamento, per anni quattro, del servizio di ristorazione destinato ai degenti, ai dipendenti e/o aventi diritto CIG 3520352E5B ALLEGATO 1 PROCEDURE OPERATIVE Personale

Dettagli

NOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione marzo 2011

NOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione marzo 2011 Raccolta quotidiana di campioni in recapiti organizzati, con possibilità di concordare modalità personalizzate Recapiti delle Associazioni Provinciali Allevatori APA Bergamo - 035670536 APA Brescia - 0302422386

Dettagli

Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.

Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici. Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell

Dettagli

QUALITY. Analisi delle acque. via Volturno, 2-90138 Palermo - Tel. 091 279111 - Fax 091 279228 www.amapspa.it - e-mail: info@amapspa.it.

QUALITY. Analisi delle acque. via Volturno, 2-90138 Palermo - Tel. 091 279111 - Fax 091 279228 www.amapspa.it - e-mail: info@amapspa.it. QUALITY SE R VI C E Analisi delle acque via Volturno, 2-90138 Palermo - Tel. 091 279111 - Fax 091 279228 www.amapspa.it - e-mail: info@amapspa.it Pronto AMAP 800 915333 AMAPTEL (autolettura contatori)

Dettagli

ALLEGATO F: LIMITI DI CARICHE MICROBICHE NEGLI ALIMENTI DESTINATI ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA. Escherichia coli

ALLEGATO F: LIMITI DI CARICHE MICROBICHE NEGLI ALIMENTI DESTINATI ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA. Escherichia coli ALLEGATO F: LIMITI DI CARICHE MICROBICHE NEGLI ALIMENTI DESTINATI ALLA RISTORAZIONE COLLETTIVA TABELLA A: LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA DI CARNI BOVINE CRUDE Tagli di carne refrigerata o congelata

Dettagli

Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI

Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Circ. 13 /SAN Ai Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle

Dettagli

SEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA. SI NO NA non conformità/varie DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE

SEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA. SI NO NA non conformità/varie DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE SEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE SI NO NA non conformità/varie Autorizzazioni sanitarie (PROVVEDIMENTO DI RICONOSCIMENTO) PLANIMENTRIA

Dettagli

LA MANIPOLAZIONE. Indossare il copricapo Coprire tutti i tagli e le escoriazioni Avere le mani pulite e disinfettate

LA MANIPOLAZIONE. Indossare il copricapo Coprire tutti i tagli e le escoriazioni Avere le mani pulite e disinfettate Corso per alimentaristi V PARTE IN MAGAZZINO Gli alimenti non deperibili (conserve, prodotti secchi, bevande) vanno posti in ambienti puliti, lontani da fonti di luce, calore e di umidità Fare attenzione

Dettagli

STUDIO SPERIMENTALE AL FINE DI VALIDARE LA PROCEDURA DI SANIFICAZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO

STUDIO SPERIMENTALE AL FINE DI VALIDARE LA PROCEDURA DI SANIFICAZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO STUDIO SPERIMENTALE AL FINE DI VALIDARE LA PROCEDURA DI SANIFICAZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO Indice. Introduzione Scopo Settori di Applicazione Luogo esecuzione delle prove di laboratorio Metodo: 1 Principio

Dettagli

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica ALLEGATO 4 Limiti di Contaminazione Microbica I valori limite microbiologici consigliati riportati nelle tabelle seguenti non devono essere superati affinché il prodotto sia conforme da punto di vista

Dettagli

HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure

HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure Durata: 8 ore Destinatari: Il corso è rivolto a: responsabili delle procedure di autocontrollo alimentare (operatore del

Dettagli

Il ruolo dei laboratori di controllo ufficiale

Il ruolo dei laboratori di controllo ufficiale Il ruolo dei laboratori di controllo ufficiale Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni Di cosa parliamo Ø Regole del gioco dei laboratori ufficiali ( oggi e domani ) Ø Iter analitico

Dettagli

Prelievo campioni, codifica e conservazione

Prelievo campioni, codifica e conservazione Pag. di. Scopo Scopo della presente istruzione è quello di descrivere le modalità e le responsabilità per il prelievo di campioni di prodotto nei centri di lavorazione e nelle aziende agricole. La presente

Dettagli

RACCOLTA DEL LATTE MATERNO A DOMICILIO

RACCOLTA DEL LATTE MATERNO A DOMICILIO DIPARTIMENTO RIPRODUZIONE E ACCRESCIMENTO UNITA OPERATIVA DI PEDIATRIA Direttore: prof.ssa Cateria Borgna RACCOLTA DEL LATTE MATERNO A DOMICILIO Regole da seguire dedicate alle mamme dei bambini ricoverati

Dettagli

IO 01/ Tutti Tutte Prima emissione 12/01/2018 REV. PAR. PAG. MOTIVO DATA. Preparato TL/ANAL (Maurizio Salvatori)

IO 01/ Tutti Tutte Prima emissione 12/01/2018 REV. PAR. PAG. MOTIVO DATA. Preparato TL/ANAL (Maurizio Salvatori) Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE.2 3. RESPONSABILITA.2 4. SICUREZZA..2 5. MATERIALI E STRUMENTAZIONE..3 6. MISURAZIONE PARAMETRI DI CAMPO.3 7. MODALITA OPERATIVE DI CAMPIONAMENTO

Dettagli

OBBLIGHI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE Gli operatori del settore alimentare devono garantire che tutte le fasi della produzione, della trasfo

OBBLIGHI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE Gli operatori del settore alimentare devono garantire che tutte le fasi della produzione, della trasfo Corso per alimentaristi VII PARTE OBBLIGHI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE Gli operatori del settore alimentare devono garantire che tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della

Dettagli

Protocollo data. SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax. Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov.

Protocollo data. SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax. Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov. Protocollo data RAGIONE SOCIALE (timbro) SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov. in Via SEDE PRODUTTIVA: Via C.A.P.

Dettagli

VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10)

VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10) VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10) 1. SCOPO Testare le capacità battericida del SANIFICANTE 10, detergente igienizzante a base di sali quaternari di ammonio, nelle condizioni di sporco

Dettagli

GLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.

GLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati. GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.

Dettagli

Questionario di verifica

Questionario di verifica Questionario di verifica 1. Per i batteri termofili il range ottimale di temperatura è: a. 15 20 C b. 25 40 C c. 45 60 C 2. La pastorizzazione è: a. un trattamento termico che elimina le forme patogene

Dettagli

Campionamento INDICE. APPROVATO REV. DATA Responsabile Qualità PREPARATO. Direttore 00 05/05/09 Lorenzo D Archi Enrico De Micheli

Campionamento INDICE. APPROVATO REV. DATA Responsabile Qualità PREPARATO. Direttore 00 05/05/09 Lorenzo D Archi Enrico De Micheli INDICE SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 1. MODALITÀ OPERATIVE...2 2. ATTREZZATURA IMPIEGATA PER LA CAMPIONATURA...2 3. MODALITÀ DI CAMPIONAMENTO...2 3.1 GENERALITÀ... 2 3.2 CAMPIONAMENTO... 3 3.3 PROCEDIMENTO...

Dettagli

REGISTRAZIONE DELLE VARIAZIONI E MODIFICHE

REGISTRAZIONE DELLE VARIAZIONI E MODIFICHE Pag. 1 di 7 REGISTRAZIONE DELLE VARIAZIONI E MODIFICHE Rev. Data Modifiche apportate 0 10/01/2011 Prima emissione 1 30/10/2012 Inserite le modalità di prelievo per le acque e per i tamponi superficiali

Dettagli

Gli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità

Gli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità Corso di formazione sugli Additivi Alimentari 23 Gennaio 2013 I Edizione 24 Gennaio 2013 II Edizione Benevento Gli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità Ilaria Altieri Dipartimento

Dettagli

CAMPIONAMENTO/RITIRO PG 507. Descrizione Modifica

CAMPIONAMENTO/RITIRO PG 507. Descrizione Modifica PG 507 Allegati e moduli gestiti con questo documento Mod. 507-a Verbale di Ritiro IO_Campionamento Stato di Revisione N Revisione Data Descrizione Modifica 0 01/06/16 Prima Emissione documento 1 20/09/16

Dettagli

Manuale di buone pratiche di igiene

Manuale di buone pratiche di igiene Manuale di buone pratiche di igiene Reg. (CE) 852/2004 sull igiene dei prodotti alimentari Art.5 Analisi dei pericoli e punti critici di controllo 1. Gli operatori del settore alimentare predispongono,

Dettagli

Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia

Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia La sicurezza igienico - sanitaria di un alimento si ottiene

Dettagli

Istruzioni per il campionamento / prelievo / ritiro

Istruzioni per il campionamento / prelievo / ritiro pag. 1 di 13 Indice 1Definizioni ed Acronimi...2 2Acque destinate al consumo umano (potabilità)...2 2.1Campionamento...2 2.2Prelievo...2 2.3Trasporto al laboratorio...3 3Acqua sanitaria (per Legionella)...3

Dettagli

Programmazione campionamento e gestione campioni e dati PPL

Programmazione campionamento e gestione campioni e dati PPL Programmazione campionamento e gestione campioni e dati PPL 2018-2019 Allegato A1 CARNI TRASFORMATE DI SUINO Le analisi saranno eseguite in accordo al seguente programma DURANTE LA PRODUZIONE (stagione

Dettagli

Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1169/2011 e relative sanzioni (artt )

Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1169/2011 e relative sanzioni (artt ) Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 1169/2011 e relative sanzioni (artt. 17-24) Valeria Paganizza valeria.paganizza@gmail.com LOTTO Definizione; Obbligo di apposizione

Dettagli

a. Riferimento alle principali metodiche di campionamento

a. Riferimento alle principali metodiche di campionamento Sigla documento: Pag. 1 di 6 a. Riferimento alle principali metodiche di campionamento Il campionamento deve essere eseguito secondo le seguenti metodiche di campionamento da personale qualificato allo

Dettagli

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e

Dettagli

IL REGOLAMENTO SUI CRITERI MICROBIOLOGICI 2073/2005: PRIME VALUTAZIONI

IL REGOLAMENTO SUI CRITERI MICROBIOLOGICI 2073/2005: PRIME VALUTAZIONI IL REGOLAMENTO SUI CRITERI MICROBIOLOGICI 2073/2005: PRIME VALUTAZIONI Bartolomeo Griglio, Roberta Goi ASL 8di Chieri (TO) S.C. Igiene degli alimenti di origine animale Il regolamento n. 2073/05, destinato

Dettagli

BRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO

BRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO BRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO DR... Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO N TEL..... VIA... COMUNE...PROV.... ANIMALI PROVENIENTI DA ALLEVAMENTO

Dettagli

Come effettuo il prelievo?

Come effettuo il prelievo? IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI Come effettuo il prelievo? FATTORI CHE INFLUENZANO IL DATO ANALITICO Campionamento Trasporto del campione Preparazione e analisi del campione CAMPIONAMENTO PRIMA FASE ESAME

Dettagli

ISTRUZIONI PER L ACQUISIZIONE ED IL TRASPORTO DEI PRELIEVI ISTOLOGICI E CITOLOGICI

ISTRUZIONI PER L ACQUISIZIONE ED IL TRASPORTO DEI PRELIEVI ISTOLOGICI E CITOLOGICI ISTRUZIONI PER L ACQUISIZIONE ED IL TRASPORTO DEI PRELIEVI ISTOLOGICI E CITOLOGICI Ogni campione o campioni multipli dello stesso paziente devono essere accompagnati da una richiesta di esame istologico/citologico

Dettagli