a) Ricerca sociale e conoscenza: gli obiettivi conoscitivi e il metodo Al margine
|
|
- Daniela Pappalardo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MRS/AB 1 a) Ricerca sociale e conoscenza: gli obiettivi conoscitivi e il metodo Al margine Ampio dibattito filosofico sulle forme e i percorsi della ricerca scientifica, in particolare applicata all ambito sociale ES. Il criterio di demarcazione tra proposizioni scientifiche e non sta nella verificabilità (suscettibilità a test positivo) delle prime. (positivismo logico Carnap et Al.) Nessuna proposizione può essere certa, anche da un punto di vista empirico (Newton/Einstein - e impossibilità di verificare proposizioni universali con un numero finito di osservazioni (Popper Logica della Scoperta Scientifica, Einaudi Torino, 1970, pp. 5-31) Allora è la possibilità di falsificare (principio di falsificazione) che dimostra la scientificità o meno. Vedi riferimenti biblio a pag. 17 del volume di Bernardi (2005) In ogni caso fare ricerca sociale è sempre e comunque un percorso originale, definito in un ambito di regole di massima e di fasi comuni. In altre parole: esiste un complesso sistema di scelte strumenti metodi obiettivi - determinato da condizioni oggettive e soggettive - che rende i percorsi simili, ma difficilmente uguali. Cercheremo quindi di esplicitare i momenti di scelta e il non determinismo (incertezza) che li accompagna in un ottica di una ragionevole accumulazione di conoscenza.
2 MRS/AB 2 E comunque fondamentale che nei disegni di ricerca si pervenga ad una ragionevole definizione delle fasi e degli obiettivi (e dei presupposti teorici da cui ci si muove) Essenziali sono quindi i principi di Correttezza Riproducibilità Trasparenza A questi principi devono poi essere aggiunti: il ruolo della verificabilità e falsificabilità degli enunciati; la specificazione della loro quantificabilità (come misurare) (T.W. Adorno e M. Horkheimer, Lezioni di sociologia, Einaudi Torino, 1966, pp )
3 MRS/AB 3 Gli obiettivi della conoscenza Tappe tipiche di sviluppo/obiettivi/funzioni della scienza: 1) Descrizione: individuare, ordinare, classificare gli eventi/oggetti/comportamenti di interesse: è un processo in continua evoluzione grazie allo sviluppo degli strumenti di analisi/misurazione. Sistematizzare i fatti/dati/informazioni: a) per ampliare i contenuti conoscitivi b) individuare classi di eventi simili/dissimili mutevoli/stabili nelle loro variabili, caratteristiche, proprietà 2) Spiegazione: capire i meccanismi che collegano gli eventi (causalità / consequenzialità / concomitanza) Nelle scienze sociali: L approccio esplicativo: i fatti sociali possono essere osservati, misurati, ricondotti a regolarità empiriche, leggi statistiche e quindi a teorie si contrappone all approccio comprendente : in assenza delle condizioni di coeteris paribus, i fatti sociali non sono ripetibili: è necessario astrarre degli Ideal tipo (Weber) tramite i quali fare ipotesi di interpretazione.
4 MRS/AB 4 3) Generalizzazione: regole per estendere ad altri contesti i risultati ottenuti (con particolare attenzione alle condizioni in cui si sono ottenuti e alla loro riproducibilità). Inferenza 4) Previsione: capacità di interpretare l evoluzione futura degli eventi/fenomeni sia coeteris paribus, sia mediante l inserimento di modificazioni (endogene od esogene) del contesto Il metodo (di lavoro) Per conoscere, oltre all intuizione e al colpo di genio, è necessario dotarsi di un metodo di lavoro, di una costante attività sistematica, ordinata, puntigliosa di: sperimentazione, verifica integrazione/ampliamento generalizzazione delle idee fino a quel momento sviluppate. Il metodo, definendo criteri e necessari passi logici deve garantire alla ricerca: i) organizzazione, ii) finalizzazione, iii) condizioni di riproducibilità.
5 MRS/AB 5 Tre principali componenti del metodo. a) le procedure generali di approccio (strategia): come costruire esperimenti o definire le modalità di osservazione; b) le regole di condotta (tattica): formulazione di ipotesi, definizione semantica e operativa dei concetti; c) tecniche adottate per osservare, misurare, calcolare (attacco sul campo) Una possibile definizione delle fasi preparatorie (astrazione) proprie ad un indagine scientifica 1) osservazione del reale (non predeterminata) per individuare interesse di ricerca 2) verifica della consistenza, rilevanza, pertinenza, novità di tale interesse e ambiti teorici di orientamento 3) distillazione del tema di ricerca (congetture) e quadro teorico di riferimento 4) formulazione delle ipotesi di ricerca 5) chiarificazione dei concetti (concreti ed astratti) e loro operativizzazione 6) scelta della strategia 7) individuazione universo di riferimento per la verifica sul campo
6 MRS/AB 6 L operativizzazione dei concetti: Regole con cui rilevare lo stato di ciascuna unità statistica e tramite cui attribuire un definita modalità del concetto (o più precisamente delle proprietà che lo vanno a definire). In generale l operativizzazione prevede 4 fasi. 1) individuazione proprietà (dimensioni) relative al concetto e delle loro possibili manifestazioni (modalità) 2) individuazione variabili/indicatori per osservare e misurare le proprietà 3) scelta dello strumento/tecnica di osservazione/misurazione 4) scelta dei criteri di aggregazione delle variabili/indicatori (tipologiche o numerico-quantitative) vedi esempi pagg (Bernardi 2005). A. approccio tipologico: integrazione familiare di popolazioni di immigrati B. Approccio numerico-quantitativo: Nottingham health profile
7 MRS/AB 7 Successivamente si passa alla definizione dell apparato metodologico per la ricerca sul campo a) disegno d indagine b) estensione dell indagine (censuaria, campionaria, testimoni privilegiati, ecc) c) modalità di contatto con fornitori dati d) strumenti di rilevazione/osservazione e formazione dei dati e) caratteristiche e formazione operatori sul campo f) modalità di contatto e somministrazione g) forme di controllo qualità dei dati b) I classici percorsi di ricerca La ricerca per la conoscenza Ricerca pura: nuove conoscenze per la conoscenza Ricerca applicata: attesa esplicita di poter trarre benefici specifici E di fatto una distinzione spuria, con molte sovrapposizioni e interrelazioni, in particolare nelle ricerche di Scienze Sociali Nascono tra fine XVII e XVIII secolo (Rivoluzione Industriale / Francese) nel passaggio alla Società (Stato) Moderno
8 MRS/AB 8 Fin dalla nascita una certa ambivalenza delle Scienze Sociali: da un lato spiegare i fenomeni dall altro fornire elementi per intervenire sulla società Le Scienze Sociali possono quindi essere viste come una scienza dialettica in bilico tra filosofia (epistemologia) e ingegneria sociale. Le fasi topiche della ricerca. Un difficile equilibrio tra conoscenza dello stato dell arte e creatività necessaria a progredire nella conoscenza. Partendo da una domanda cognitiva si deve pervenire ad un DISEGNO della ricerca, individuato in funzione dello specifico contesto in cui ci si muove. a) definire una metodologia d indagine in grado di generare dati pertinenti al problema di ricerca (per confermare/falsificare le ipotesi); b) avere bene in mente la dimensione della fattibilità (risorse, tempo, competenze) c) considerare pertinenti modalità di comunicazione dei risultati (comunicazione diversificata per tipologia di potenziale utente).
9 MRS/AB 9 Sottolineature: A] Circolarità del processo di conoscenza/ricerca B] Importanza crescente di coltivare approcci e coniugare competenze multidisciplinari. La ricerca per l analisi dei fenomeni sociali Analogia tra apprendimento nell ambito della ricerca sociale e la trasmissione di conoscenza della bottega artigiana. Unicità del prodotto Apprendere dall esperienza Assenza del coeteris paribus (in termini assoluto) Di fatto ci vuole una buona miscela di spirito pratico, rigore metodologico, buon senso, flessibilità, riflessione critica puntigliosa su tutte le fasi. Non un insieme codificato di ricette collaudate, ma necessità però di regole procedurali esplicite e riproducibili.
10 MRS/AB 10 Fattori qualificanti di un indagine a) caratteristiche della committenza: ricerca pura/autonoma, pubblico/privato; deontologia professionale mediazione b) personale e struttura di ricerca professionalità condivisione multidisciplinarietà c) popolazione oggetto di indagine conoscenze pregresse (definizione, composizione, ampiezza) aspetti logistici motivazioni a rispondere coinvolgimento Riflessi rilevanti sull impostazione del disegno d indagine
11 MRS/AB 11 Passi operativi: Azione e Controllo I passi operativi e le fasi di azione e di controllo: ovvero una possibile classificazione del percorso di realizzazione di un indagine Si possono enucleare 5 passi Impostazione Strumento Campione Rilevazione Informazione A cui si associano 2 fasi operative per ognuno di essi Azione Controllo Ciò dà luogo alla seguente scansione di fasi per la realizzazione di un indagine sociale
12 12 IMPOSTAZIONE 1 Formalizzazione del problema Azione 2. Intervista a testimoni privilegiati Controllo 3 Ideazione del questionario Azione STRUMENTO 4. Pre-test questionario Controllo 5 Estrazione del campione Azione CAMPIONE 6. Indagine pilota Controllo 7. Contatto intervistati e raccolta dati Azione RILEVAZIONE 8. Costruzione matrice dati e verifica Controllo 9. Presentazione risultati Azione INFORMAZIONE 10. Valutazione del percorso Controllo
13 MRS/AB 13 Fase 1 Formalizzazione del problema: documentarsi, rassegna bibliografca, ricerche precedenti, analisi e classificazione gerarchica temi [A] Fase 2 Interviste (aperte) a testimoni privilegiati: si tratta di sottoporre a verifica la soluzione operativa (temi di ricerca) individuata, con indagini qualitative -discussioni di gruppo, interviste in profondità, ecc [C] Fase 3 Ideazione del questionario: traduzione in domande specifiche sulla base dei temi/sottotemi individuati ; se complesso articolazione per sezioni [A] Fase 4 Pre-test del questionario: formulazione quesiti; pattern del questionario (filtri), quesiti inutili e/o ridondanti; quesiti assenti. Inserire domande di controllo, formulazioni alternative, modalità di risposta differenti (attenzione allo strumento) [C] Fase 5 Estrazione del campione per l indagine: sulla base di una definita strategia di campionamento estrazione dalla lista della popolazione (non sempre esiste!), scelta di un campione rappresentativo (concetto ambiguo) [A] Fase 6 Indagine pilota: indagine su campione ridotto per verificare procedura di rilevazione; per capire il tipo di output che si potrà ottenere, (attenzione al campione) [C]
14 MRS/AB 14 Fase 7 definire modalità di contatto con intervistati: attenzioni diverse a seconda delle modalità. FTF, PAPI, CATI, CAPI, CASI, CAWI [A] Fase 8 Costruzione della matrice dei dati: organizzazione dei dati raccolti in tabella (unità statistiche*variabili)le cui celle contengono la rilevazione della specifica caratteristica di una data unità per una data variabile. Controlli sui dati (pulizia dei dati ex post o in contemporanea) [C] Fase 9 Presentazione dei risultati: : individuare le forme e i modi per diffondere le informazioni elaborate (in funzione di fruitori: committenza, mass media, comunità scientifica, ecc) [A] Fase 10 Valutazione del percorso: riflessione critica sulla consistenza dei risultati (endogena ed esogena) e sul raggiungimento obiettivi conoscitivi. Base per nuove idee e stimoli per nuove ricerche. Chiusura del cerchio[c]
15 MRS/AB 15 La ricerca per la valutazione dell azione sociale Ogni azione, progetto, programma (welfare), volto a intervenire sulla realtà sociale dovrebbe essere sottoposto a valutazione. Definizioni di valutazione di un programma: a. Determinazione del livello di successo nel perseguimento di un obiettivo. Passi: definizione obbiettivo, criteri di misurazione, grado di successo, prospettive future (Schulberg, Sheldon, Baker, 1969) b. Raccolta sistematica di informazioni su l insieme di attività, caratteristiche e risultati inerenti il programma. Finalità: per ridurre l incertezza, migliorare l efficacia, assunzione di decisioni (Patton 1982) c. Studiare gli effetti rispetto conseguenze attese e inattese per la popolazione soggetta al programma (Weiss, 1973) La valutazione è per tutte un processo per migliorare la capacità decisionale; in (a. b.) c è maggiore attenzione all applicazione, al processo della valutazione cosa e come valutare per ridurre l incertezza e verificare il successo del programma - ; EFFICACIA in (c.) maggiore attenzione all effetto prodotto ( anche non previsti)
16 MRS/AB 16 Nella valutazione è comunque fondamentale rispondere a tre quesiti: Perché: per migliorare la capacità decisionale; Cosa: Come: individuare gli oggetti in funzione del tipo di decisione due direttrici: elementi in base ai quali giudicare (valori, criteri, obiettivi) e informazioni sull oggetto da valutare (ex ante, in itinere, ex post) La valutazione comunque deve comunque essere utile migliorare la capacità decisionale degli attori sociali Possono essere individuati tre momenti topici per la valutazione (vedi Fig. 2): 1. lo stimolo: decisione da prendere in condizioni di incertezza ricerca di una soluzione a un problema bontà di una decisione già presa. Usata anche come meccanismo di controllo di gestione (fondi POR/FSE) 2. l analisi: interazione di varie componenti (valori, informazioni, teorie, esperienze, ) nel definire la chiave di lettura e soprattutto i criteri di giudizio. 3. il giudizio: dall analisi e con il filtro delle aspettative (risultato atteso e risultato emerso dall analisi) si formula la valutazione vera e propria (feedback sull analisi)
17 MRS/AB 17 I quattro elementi fondamentali del processo valutativo Sintesi: a. valori, credenze, aspettative: filtro attraverso cui leggere la realtà (soggettività) b. elementi empirici, osservazioni e informazioni per creare sintesi indicanti dei risultati c. teoria per mettere in relazione tra eventi osservati e valori di riferimento d. regole per definire quale valore dare ai cambiamenti osservati La valutazione come processo complesso che accompagna l azione sociale dall inizio alla fine, non mera elaborazione di dati. Deve essere in grado di mettere a punto tecniche e strumenti atti a cogliere le specificità: dell oggetto da valutare dell obiettivo informativo da perseguire del contesto nel quale il processo deve operare
Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliIl questionario. Laboratorio del corso Tecniche quantitative di ricerca sociale. IV lezione. Modulo: Rilevazione dei dati
Il questionario Laboratorio del corso Tecniche quantitative di ricerca sociale Modulo: Rilevazione dei dati IV lezione Simona Ballabio Federico Denti Le prime fasi del processo di ricerca 1 2 Teoria Ipotesi
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliLA STATISTICA AZIENDALE
LA STATISTICA AZIENDALE (Sintesi da Prof.ssa M.R. Ferrante www2.stat.unibo.it/ferrante/stataziendale.htm) Insieme dei metodi statistici utilizzabili per la raccolta, l organizzazione e l analisi dei dati
DettagliPro e contro delle RNA
Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA
PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliOrientamenti sulla valutazione ex ante dei Programmi 2014-2020. Il sistema di indicatori nella programmazione 2014-2020
Orientamenti sulla valutazione ex ante dei Programmi 2014-2020 Il sistema di indicatori nella programmazione 2014-2020 Simona De Luca, Anna Ceci UVAL DPS Roma 11 luglio 2013 Indice 1. Indicatori: un modo
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliTREND ANALYSIS PER IL MODERN TRADE
TREND ANALYSIS PER IL MODERN TRADE "Non so da dove cominciare disse il Coniglio Bianco. ''Comincia dal principio disse il Re, con aria grave e vai avanti finche' non arrivi alla fine: allora fermati".
DettagliDefinire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive
Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A
Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare
DettagliPresentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano
Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliCorso di. Analisi e contabilità dei costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliL alternanza scuola lavoro Dott.ssa Eleonora Grossi
L alternanza scuola lavoro Dott.ssa Eleonora Grossi Neuroscienze e Riabilitazione neuropsicologica Psicologia dello sviluppo e dell educazione Potenziamento cognitivo Metodo Feuerstein L alternanza scuola
DettagliCHECK LIST PER INDAGINI EFFETTUATE CON METODOLOGIA SOCIAL MEDIA RESEARCH Ottobre 2015 A) CHECK LIST (PARTE GENERALE)
CHECK LIST PER INDAGINI EFFETTUATE CON METODOLOGIA SOCIAL MEDIA RESEARCH Ottobre 2015 A) CHECK LIST (PARTE GENERALE) AREA 1 - DOCUMENTAZIONE DI BASE Verifica della presenza o meno dei seguenti documenti:
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. SIMONETTA
DettagliPer capire meglio l ambito di applicazione di un DWhouse consideriamo la piramide di Anthony, L. Direzionale. L. Manageriale. L.
DATA WAREHOUSE Un Dataware House può essere definito come una base di dati di database. In molte aziende ad esempio ci potrebbero essere molti DB, per effettuare ricerche di diverso tipo, in funzione del
DettagliChe cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009
Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati nell A.S. 2008 2009 Presentazione a cura di Roberta Michelini Casalpusterlengo, 8 gennaio 2010 http://www.invalsi.it/esamidistato0809/
DettagliMetodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I
Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte I Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 Testi di riferimento F. Celi, D. Fontana, Fare ricerca sperimentale
Dettagli11. Evoluzione del Software
11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliAttività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:
LIVELLI DI PARTENZA Strumenti utilizzati per rilevarli: Colloqui individuali e di gruppo sul curricolo formativo generale e specifico disciplinare e pregresso. Discussione di gruppo. Livelli di partenza
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliLA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO
LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliAnalizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda
Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda tramite lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è
DettagliPROGETTO EM.MA PRESIDIO
PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i
Dettagli12. Evoluzione del Software
12. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 12. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,
DettagliProgrammazione e Valutazione ex ante il quadro logico nel PO 14-20
Programmazione e Valutazione ex ante il quadro logico nel PO 14-20 [presentazione e discussione della nota tecnica] Paola Casavola DPS UVAL 25 giugno 2014 IL «quadro logico di programmazione» Rappresentazione
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO EMILIANO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliAUDIT. 2. Processo di valutazione
AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliAnalisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria
Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliPROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA
PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliINDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21
INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliI nuovi strumenti per la didattica delle discipline scientifiche. Giovanni Tarantino
I nuovi strumenti per la didattica delle discipline scientifiche Giovanni Tarantino I diversi aspetti dell orientamento Conoscersi per orientarsi: quali obiettivi per l orientamento formativo in ambito
DettagliDiagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane
Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti
DettagliVerifica acquisizione conoscenze. Pubblico: fornisce informazioni anche all esterno (diplomi, voti,...) Alla fine di un segmento di formazione
VALUTAZIONE SOMMATIVA VALUTAZIONE FORMATIVA Verifica acquisizione conoscenze Pubblico: fornisce informazioni anche all esterno (diplomi, voti,...) Alla fine di un segmento di formazione SCOPO CARATTERE
DettagliL accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità
L accessibilità in Piemonte Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità COSA SI INTENDE PER ACCESSIBILITA L accessibilità è la possibilità, anche per persone
DettagliValutare gli esiti di una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliUNIVERSITA DI BARI ALDO MORO
UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Modelli di Management e Gestione delle Risorse Umane PROJECT WORK Prof. Giancarlo Tanucci DEFINZIONE STRATEGICA
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliIl sistema di gestione delle competenze A cura di Michele Valerio Consulente di Direzione e Organizzazione Aziendale Partner di Eupragma srl L approccio Prestazioni attese: OBIETTIVI Mission Vision Valori
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Argomenti Cosa è l Economia politica I principi fondamentali dell Economia politica Cosa studia l Economia politica Perché studiare l Economia politica 1.1 COSA È L ECONOMIA POLITICA
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliMODULO N. 1: IL DIRITTO IN GENERALE LA NORMA GIURIDICA
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE P. ARTUSI Anno scolastico 2010/2011 PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 OBIETTIVI E CONTENUTI Disciplina:STORIA Nucleo fondante:uso DELLE FONTI Obiettivi di apprendimento
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliEsistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono
REPORTING INTERNO: PREMESSE Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORT ISTITUZIONALI REPORT OPERATIVI REPORT
DettagliIL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI
IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina
DettagliQUESTO E IL NOSTRO CUORE
QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliQuali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000);
Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Raccomandazioni Parlamento Europeo e del Consiglio dell'unione Europea (18/12/2006); DM 22 agosto 2007; I risultati nelle indagini internazionali
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliCOACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione
COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto
DettagliL INDICIZZAZIONE SEMANTICA
L INDICIZZAZIONE SEMANTICA Nell indicizzazione semantica un documento viene indicizzato per il contento concettuale dell opera che manifesta ovvero secondo il significato. Essa pertanto ha lo scopo di
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliOSSERVATORIO SUI FABBISOGNI PROFESSIONALI IN LIGURIA: Enti Bilaterali Commercio. Enti Bilaterali Turismo
OSSERVATORIO SUI FABBISOGNI PROFESSIONALI IN LIGURIA: TERZIARIO COMMERCIO - TURISMO In collaborazione con Enti Bilaterali Commercio Enti Bilaterali Turismo Genova, 2 ottobre 2002 Osservatorio sui fabbisogni
DettagliPerché si fanno previsioni?
Perché si fanno previsioni? Si fanno previsioni per pianificare un azione quando c è un lag fra momento della decisione e momento in cui l evento che ci interessa si verifica. ESEMPI decisioni di investimento
DettagliCaterina Rizzo Progetto Tecnico Animatore Socio-educativo 12/06/2015 - CFLC, Genova
Caterina Rizzo Progetto Tecnico Animatore Socio-educativo 12/06/2015 - CFLC, Genova Restituzione lavoro di gruppo primo incontro Introduzione alla metodologia della ricerca sociale Tecnica del questionario:
DettagliIndagine qualita percepita
Sistema di Gestione per la Qualità - Ospedale M. G. Vannini Report sulla qualità percepita OSPEDALE M. G. VANNINI Direttore Sanitario Dott.ssa Maura Moreschini Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008
DettagliA cura di Giorgio Sordelli
Dall idea al progetto A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto idea progetto trovare il finanziamento Bando progettuale trasformare idea in progetto che si adatti Slide 2 Il progetto Si lavora
DettagliSCC. 4. Miglioramento continuo. Scuola cantonale di commercio, Viale Stefano Franscini 32-6500 Bellinzona. 1. Generalità
SCC Scuola cantonale di commercio, Viale Stefano Franscini 32-6500 Bellinzona 4. Miglioramento continuo 1. Generalità La scuola deve garantire una qualità elevata delle attività didattiche e formative
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliSostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione
Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi
DettagliPLUS. Syllabus rev. 1.04
PLUS Syllabus rev. 1.04 Al fine di facilitare il collegamento tra i Syllabus degli EQDL Start, Plus e quello del EQDL Full, nel testo che segue sotto il numero di codice di ogni sezione, tema e argomento
DettagliCriteri di valutazione (domande guida per autovalutarsi)
Guida allo studio e all autovalutazione Valutate la vostra proposta di la vostra preparazione sulla base dei criteri proposti e assegnatevi un : se la somma dei punteggi ottenuti è inferiore alla metà
Dettagli