Architettura dell informazione. I componenti fondamentali

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1 Architettura dell informazione I componenti fondamentali

2 I componenti di un architettura dell informazione Nella definizione operativa di architettura dell informazione, che abbiamo deciso di adottare, tre sono le aree o componenti che costituiscono un sistema informativo: Architettura informativa Schemi di classificazion Sistemi di ricerca Sistemi di navigazione Sistemi di etichettatura q Schemi di classificazione : Rappresentano le strutture con cui si categorizzano le informazioni q Sistemi ricerca rappresentano i sistemi con cui si effettuano le ricerche q Sistemi di navigazione rappresentano i sistemi in cui ci si muove attraverso le informazioni q Sistemi di etichettatura: rappresentano i sistemi con cui si rappresentano le informazioni

3 Architettura dell informazione Schemi di classificazione: strutture o modelli organizzativi

4 I modelli di classificizazione Uno schema di classificazione descrive la relazione tra le unità d informazione presenti. In altri termini, esprime i percorsi che gli utenti devono compiere per muoversi nello spazio informativo definito dal sito. La natura del web permette ai progettisti di applicare diversi modelli di organizzazione: q La gerarchia o tassonomia (gerarchico-enumerativa) q Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica) q Social Classification (folksonomy)

5 Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica Tassonomia (gerarchico enumerativa)

6 Struttura organizzativa: Tassonomica o gerarchica enumerativa Lo schema di classificazione tassonomica prevede che gli elementi da classificare siano disposti in un albero gerarchico, vale a dire in un insieme di classi che si ramificano a partire dalle categorie-padre (classi) che contengono le categorie-figlie (sottoclassi) fino ad arrivare all unità di informazione vera e propria. L unica vera differenza tra i siti gerarchici è quanto in profondità è collocata l informazione. Struttura TASSONOMICA a 7 livelli (6 click da A a B) Struttura TASSONOMICA a 3 livelli (3 click da A a B) A Partenza A Partenza B Informazione B Informazione

7 Struttura organizzativa: Tassonomica o gerarchica enumerativa Queste forme di organizzazione sono chiamate anche gerarchico-enumerativa. Questa definizione fa riferimento alle due proprietà peculiari di tale schema: il carattere gerarchico, cioè il fatto di essere costituito da classi contenute le une nelle altre a formare appunto una struttura ad albero; il carattere enumerativo, perché in uno schema simile, tutte le classi che compongono l albero devono essere enumerate apriori. Quest ultima proprietà determina l impossibilità di aggiungere nuove classi, se non modificando l intero schema. Nel momento che una stessa particella informativa faccia parte di diversi rami lo schema da gerarchia pura diventa poligerarchia.

8 Struttura organizzativa: Tassonomica o gerarchica enumerativa Le strutture gerarchiche si distinguono per ampiezza e profondità L ampiezza è data dal numero di nodi che si trovano a un dato livello della gerarchia. La profondità, invece, è espressa dal numero di livelli che è necessario percorrere per passare dal nodo radice alle pagine di contenuto vero e proprio

9 Le ambiguità delle directory A volte, l impiego delle classificazioni tassonomiche, può produrre delle ambiguità Per descrivere l ambiguità, esaminiamo le directory o cataloghi organizzati delle risorse on line: Dmoz Open Directory, Yahoo! Directory. Queste utilizzano uno schema gerarchico-numerativo, per indicizzare le URL dei siti web

10 Le principali directory Yahoo! (e successivamente Dmoz), rappresenta uno dei primi tentativi di classificare i siti web. L idea è quella di creare una tassonomia che può avere valore per tutto il web, in modo che ogni sito può rientrare in una categoria definita. La vastità del web, l eterogeneità delle risorse, hanno resa l impresa di Yahoo!, sempre più difficile da realizzare.

11 Classificazione Tassonomica: Ibrida e incoerente Analizzando il primo livello della classificazione della home page di Yahoo, si può notare come l indicizzazione sia avvenuta attraverso una divisione per discipline. Spicca tra le eccezioni la classe Regional. Il problema di un primo livello realizzato in questo modo produce una violazione della regola che per ogni nodo della classificazione, produce categorie non mutuamente esclusive...da ciò un sistema ibrido per cui incoerente. Esempio: Se voglio trovare un sito canadese che vende giochi per computer on line da dove devo iniziare? Regional oppure Computer & Internet? E probabile che siano previsti rinvii tra i vari rami e che quindi ugualmente arrivi alla classe desiderata. Ma comunque l imbarazzo rimane!!!

12 Classificazione Tassonomica: Ibrida e incoerente Il problema è che la violazione della regola dell'unicità fundamentum divisionis per ogni nodo della classificazione, produce categorie non mutuamente esclusive e, quindi, uno schema organizzativo ibrido (più principi di divisione operano contemporaneamente) che è, per sua natura, anche incoerente. Le cose peggiorano se consideriamo la directory Dmoz Oltre alla categoria Regional è presente: la categoria Kids and Teens (classificazione per tipologia di utente) la categoria world (classificazione per lingua) la categoria shopping (classificazione per attività)

13 Classificazione Ibrida e incoerente: problemi utente Ma sul web allora è necessario impiegare classificazioni in cui la coerenza è una proprietà irrinunciabile nelle strutture di classificazione? L incoerenza degli schemi del web ha seri risvolti negativi sul recupero dell informazione e possa così essere di ostacolo nella navigazione? "il potere di uno schema organizzativo coerente deriva dalla sua capacità di suggerire un semplice modello mentale che l'utente può facilmente comprendere. Gli utenti riconoscono facilmente un'organizzazione specifica per audience o per argomento e schemi organizzativi coerenti abbastanza piccoli possono essere applicati a grandi quantità di contenuto senza sacrificarne l'integrità o sminuirne l'usabilità. Tuttavia, quando si inizia a miscelare elementi di molteplici schemi, ne consegue spesso confusione e le soluzioni sono raramente scalabili. Poiché le parti sono mischiate tra loro, non possiamo formarci un modello mentale". Rosenfeld e Morville (2002)

14 Classificazione Tassonomica: popularity-based classification Perché allora i siti web facciano così ampio uso di classificazioni altamente ibride e incoerenti nonostante le difficoltà che queste possono comportare per l'utente? Il motivo principale di tale utilizzo può essere fatto risalire alla necessità di inserire nel top-level della gerarchia (e quindi in homepage) il numero più alto possibile di "categorie popolari", attuando così una strategia di "popularity-based classification Lo scopo è quello di consentire all'utente un accesso più veloce a tali "categorie popolari", intendendo con questa espressione gli argomenti, i servizi, le azioni, i prodotti, e in generale tutti gli item classificati, che sono considerati più rilevanti per le tipologie di utente a cui il sito si rivolge

15 Classificazione Tassonomica: popularity-based classification Categorie di I livello fra loro sovrapponibili. Essendo Games, un Categoria popolare si è deciso di inserirla come categoria autonoma Fondamentale la ricerca in base ad un criterio geografico

16 Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica Modello a faccette multidimensionale (analitico-sintetica)

17 Classificazione a faccette Alla verticalità dei sistemi di catalogazione tassonomica e alla loro rigidità, la classificazione a faccette contrappone un sistema di classi (faccette) orizzontale e aperto, laddove ciascuna faccetta è descrittiva di una proprietà o faccia dell oggetto. La classificazione a faccette o analitico sintetica, non si preoccupa di collocare un oggetto (item) in una gerarchia, bensì di descriverlo in termini di sue proprietà o caratteristiche (metadati), dette faccette. Non una singola grande tassonomia, ma tante piccole tassonomie che rispecchiano altrettanti diversi punti di vista. I valori di ogni singola faccetta viene detto fuoco o topic Benché riconosciuta come più potente dei sistemi tradizionali, la classificazione a faccette non si è mai imposta come standard in ambito bibliotecario, subendo anzi una sorta di oblio negli ultimi anni. È stato l avvento dell architettura dell informazione per il web a rilanciare questa nozione, intuendone i grandi vantaggi derivanti dalla sua applicazione in ambiente digitale. ambiente digitale. Luca Rosa)

18 Classificazione a faccette: logica antropocentrica Questo tipo di classificazione ribalta un tipo di logica antropocentrica, nella quale l oggetto veniva classificato attraverso il giudizio esterno, dunque soggettivo. Nel modello a faccette, l oggetto viene invece analizzato e classificato attraverso le sue proprietà intrinseche, meno influenzabili dal giudizio soggettivo, a differenza del sistema di classificazione tassonomica dove ogni elemento è classificato sotto un unica categoria. OGGETTO da rappresentare ITEM Faccetta 1 Faccetta 2 Faccetta 3... Faccetta n Fuoco 1 opp topic 1 opp faccete II livello 1 Fuoco 2 opp topic 2 opp faccete II livello 2 Fuoco 3 opp topic 3 opp faccete II livello 3 Fuoco 4 opp topic 4 opp faccete II livello 4... Fuoco n opp topic n opp faccete II livello n

19 Classificazione a faccette: Esempio Vitigni Souvignon Cabernet Pinot noir Chardonnay Merlot ITEM Fasce di prezzi Tipologie < 10 $ 10$ < p < 30$ 30$ < p < 50$ 50$ < p < 70$ p >70$ Rosso Bianco Rosato Frizzante Passito Europa America del nord Regioni del mondo America del sud Australia Africa Classi = 5 4 = 625 Con soli 4 faccette e 20 fuochi è possibile rappresentare ben 625 classi senza doverle elencarne tutte precedentemente. Un risparmio di tempo e spazio notevole!!

20 Classificazione a faccette: Vantaggi lato progettista Adottare sul Web uno schema a faccette può comportare per il lavoro degli architetti dell'informazione di un sito sostanziali vantaggi. così sintetizzabili q La Multidimensionalità: diversamente dai sistemi tradizionali, ogni oggetto è classificato secondo una pluralità di attributi; q La Persistenza: gli attributi/faccette costituiscono proprietà essenziali e persistenti dell oggetto; in questo modo l impatto (sullo schema di classificazione) di eventuali cambiamenti è fortemente ridotto o nullo;. q Il sistema è espandibile (scalarità): è sempre possibile aggiungere una nuova faccetta descrittiva di un nuovo aspetto dell oggetto; (*) Per scalabilità di un sistema s intende la sua capacità di adattarsi senza troppi problemi a eventuali aggiunte di componenti o parziali modifiche nella sua strutture

21 Classificazione a faccette: Vantaggi lato utente Non solo, ma gli schemi a faccette sul Web si propongono in una prospettiva di esperienzautente q La flessibilità. considerando l insieme di attributi, ogni oggetto può essere reperito utilizzando un singolo attributo di ricerca per volta, oppure una combinazione di attributi. q L utente è più libero: Chi visita il nostro sito non dovrà più sottostare alla logica che gli viene imposta dalla struttura organizzativa, ma potrà nav- - igare in base al proprio punto di vista. Il sistema prevede la possibilità di percorsi multipli sulla base dei diversi bisogni informativi e delle differenti tipologie di utenti q La ricerca è mirata: La logica a faccette permette di incrociare facilmente più caratteristiche dello stesso oggetto fornendo risultati più mirati e soddisfacenti per l utente. Infatti, ogni oggetto può essere reperito utilizzando un singolo attributo di ricerca (o faccetta) alla volta, oppure più attributi insieme in combinazione. Il risultato della ricerca si raffina, diminuisce sensibilmente il numero dei risultati possibili e di conseguenza anche il tempo impiegato per raggiungere il risultato finale. q Migliore gestibilità dello schema: Non è necessario elencare apriori tutte le classi del sistema..

22 Classificazione a faccette: Vantaggi lato utente Le peculiarità elencate in precedenza, rendono particolarmente adeguato la scelta di questo sistema in ambienti digitali, per un più veloce ed efficiente ritrovamento dell informazione Un'interfaccia analitico-sintetica può inoltre risolvere la questione delle categorie popolari: sotto l'etichetta della faccetta corrispondente non saranno elencati tutti i fuochi, soprattutto se troppi, ma solo quelli che si prevedono saranno cliccati più frequentemente dagli utenti, magari ordinandoli proprio per popolarità e non sulla base di un criterio alfabetico. Se l'utente preferirà vederli tutti, potrà farlo in un secondo tempo.

23 Classificazione a faccette: indicizzazione semantica OSSERVAZIONE: Per quanto concerne la classificazione a faccette negli ambienti legati al web, e anche quelli legati all ambiente dell'architettura dell informazione, si usa definire faccette, un qualsiasi sistema che adotti una logica di classificazione multidimensionale. In effetti, per parlare di classificazione a faccette è necessario che il sistema preveda una forma di indicizzazione semantica (legata al contenuto) di ciò che si vuole classificare. Per gli oggetti si parla di semantica quando le proprietà non sono ricavabili direttamente dall osservazione dell oggetto Autore: Editore: Anno: (1) (2) Nr.pagine Prezzo: ITEM Argomento: Attività: Area geografica: livello La (1) classificazione non è a faccette, i quanto i parametri che vi compaiono riflettono proprietà formali, descrittivi dell oggetto che si descrive. A differenza della (2) classificazione che è a faccette in quanto investono proprietà semantiche

24 Tipologie di classificazioni a faccette In una struttura di classificazione a faccette, logica multidimensionale è solo uno degli aspetti, di grande importanza sono: la natura semantica, la tipologia e l ordine della notazione usata per le faccette, soprattutto quando la classificazione coinvolge un numero di oggetti elevato. q Classificazioni a faccette pure: modelli di classificazione che si rifanno in modo completo alla teoria della classificazione originaria (Ranganathan), ovvero: - Accesso mediante più dimensioni semantiche (faccette) all'informazione; - Ordine conveniente delle faccette; - Sistema di notazione utile a garantire tale ordine; q Classificazioni a faccette spurie: modelli di classificazione che si rifanno alla teoria delle faccette soltanto o principalmente per ciò che riguarda la logica multidimensionale di accesso all'informazione, mescolano cioè attributi semantici ad altri descrittivi. q Classificazioni a faccette apparenti: modelli di classificazione a logica multidimensionale che offrono un accesso all'informazione mediante più parametri o metadati solo o prevalentemente di tipo descrittivo (proprietà formali dell'oggetto) e non di tipo semantico,

25 Tipologie di classificazioni a faccette spurie: maggioranza nel mondo del web Nel web in genere, gli approcci a faccette sono per lo più del tipo 'spurio mescolano cioè attributi semantici ad altri descrittivi. Ma questo non significa che siano scorrette o che non funzionino: è gioco forza che in molti casi (ad es. nell'e-commerce) io abbia bisogno anche di parametri descrittivi.

26 Classificazione a faccette: Esempio : classificazione a faccette spurie Ogni faccetta corrisponde ad un tipo di esigenza-competenza-motivazione dell utente Le faccette tipo : regione, tipo, vitigno, proposte da wine.com per classificare i vini risultano insufficienti e poco utili per utenti che non hanno conoscenze enologiche. Peter Meholz [2002] Classificazione di aspetti del vino non riconducibili solo a proprietà fisiche dell'oggetto leggero e fruttato morbido e poco. tann Faccette Leggero e fresco Fuochi

27 Classificazione a faccette: esempio di flessibilità di combinazione delle faccette Esempio di ricerca avanzata incrociando le varie faccette Red Wine > France - Bordeaux > $80 and Above (103 results)

28 Integrazione classificazione enumerativa e classificazione a faccette Home page A B C F n F 1 F 4 F 2 F 3

29 Integrazione tra la classificazione enumerativa e classificazione a faccette: EPICONS.COM

30 Definizione di database Gli schemi a faccette prevedono un procedimento classificatorio tipicamente descrittivo, che non può non ricordare molto da vicino il metodo di organizzazione caratteristico dei database relazionali. il termine database, banca dati o base di dati, indica un insieme di archivi collegati secondo un particolare modello logico (relazionale, gerarchico, reticolare o a oggetti) e in modo tale da consentire la gestione dei dati stessi (ricerca o interrogazione, inserimento, cancellazione ed aggiornamento) da parte di particolari applicazioni software dedicate (DBMS) Infatti, i termini item/faccetta/fuoco possono essere sostituiti con tabella/attributo/campo.

31 Esempio di database (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Entità) (Attributi o campi)

32 Definizione di database (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (ITEM) (Fuochi o topic)

33 Modello orientato ai data base e modello di classificazione a faccette tag categori e autore data.. In una struttura di classificazione orientata ai database, benché ci sia la multidimensionalità, essa è costituita anche da parametri descrittivi Questa è la differenza che intercorre tra una classificazione orientata ai database e una classificazione a faccette: un database descrive un oggetto mediante più parametri, ma solo se questi parametri sono semantici esso corrisponde a una classificazione a faccette. u Classificazione a faccette = solo parametri semantici u Modello orientato ai database = non necessariamente parametri semantici Classificazione a faccetta Modello orientato ai database Modello orientato ai database Classificazione a faccetta OSSERVAZIONE: il modello orientato ai database, è spesso trattato come uno schema di classificazione a parte e non come corrispondente di uno a faccette

34 Modello orientato ai data base : CMS Agli architetti dell informazioni non si chiede di diventare esperti di SQL, anche perché esistono Sistema di Gestione dei Contenuti (CMS), strumento software installato su un server web studiato per facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando l'amministratore da conoscenze tecniche di programmazione Web. tag categorie autore data Insieme dei post..

35 Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica (Social Classification) Folksonomy

36 I tag Un tag è un termine associato a un'informazione (un'immagine, una mappa geografica, un post, un video clip...), che descrive l'oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca di informazioni basata su parole chiave. Sono qualcosa di più quindi delle parole chiave, keywords, perchè non vengono estrapolati automaticamente dal testo, dal titolo o dalla descrizione del contenuto ma assegnate direttamente o da colui che l'ha pubblicato e che per primo è in grado di descriverne il significato o da chi fruisce di quel contenuto. tag soggettivo - il significato ha senso solo per colui il quale assegna il tag (per esempio foto di Bali durante il viaggio di nozze con tag honeymoon ); tag oggettivo - il significato ha senso per colui che assegna il tag, ma è condivisibile da tutti, e conseguentemente all oggetto viene attribuito lo stesso tag da una moltitudine di persone (per esempio tag pesce per la foto di un pesce).

37 Folksonomy Il moltiplicarsi di sistemi di tagging sia nell ambito della realizzazione di siti web che nel loro utilizzo quotidiano da parte degli utenti ha portato alla diffusione del concetto di folksonomy. Il termine è nato durante una discussione svolta il 24 luglio 2004 presso l Information Architecture Institute da Thomas Vander Wal Gene Smith, architetto di sistemi informatici, si chiese come si potesse chiamare il sistema di social classification basato sul tagging, diffuso in siti come Del.icio.us e Flickr. Eric Scheid rispose intuitivamente folk classification e Thomas Vander Wal si ispirò a questa risposta per il curioso neologismo folksonomy, in cui, egli stesso specifica, il termine folk è da intendersi come regular people, ovvero la massa di utenti medi del web.

38 Cronostoria del TAG I tag, che in genere vengono scelti direttamente dagli autori/creatori dell'oggetto dell'indicizzazione in base a criteri del tutto informali, sono stati presto associati al concetto di web 2.0 e ai cosiddetti servizi di social bookmarking. La diffusione dell uso dei tag ha poi seguito una crescita esponenziale a partire dal 2003, con il decollo di delicious e successivamente di Flickr, che ha segnato il momento di slancio e di grande visibilità del social tagging, come descritto nell immagine sulla storia dell uso dei tag di Philipp Keller, ricercatore presso Instituto de Investigaciones Filosóficas dell Università del Messico, in un suo articolo sulla storia del tagging, presentando un diagramma e una cronologia degli avvenimenti che hanno coinvolto il tagging.

39 Folksonomy: social classification modello bottom up Il valore aggiunto delle folkonomie sta proprio nell aggregazione e nella condivisione, cioè nella natura sociale del fenomeno (social classification): la loro forza non è la precisione ma l ampia adesione popolare. Anziché sforzarsi di creare sistemi di classificazione che incontrino modelli mentali degli utenti, si fa in modo che siano gli utenti stessi da basso a far emergere spontaneamente, modelli comuni. Ecco perché si annovera la folksonomia come una struttura bottom-up Un altro notevole vantaggio che una classificazione dal basso porta è che collegando le parole chiave usate da utenti diversi per classificare la medesima risorsa/informazione, si da vita ad un sistema di correlazioni e rimandi incrociati che favorisce la scoperte di nuovi contenuti. Da quest aspetto innovativo e potente, si può instaurare una vera e propria ecologia dei metadati.

40 Folksonomy: tipologie Lo stesso Vander Wal, nel 2005, diede una netta distinzione tra due tipologie di Folksonomie I sistemi di classificazione semantica basati su folksonomies possono essere molto diversi l uno dall altro e le applicazioni oggi disponibili suggeriscono l esistenza di due diversi approcci all etnoclassificazione: 1. una ristretta (narrow folksonomy) 2. e una intesa in senso ampio (broad folksonomy).

41 Broad folksonomy Iniziamo a parlare della broad folksonomy, tecnica utilizzata da Delicious. La broad folksonomy è il risultato di molte persone che taggano lo stesso elemento e ogni utente può taggare l'oggetto in modo diverso, a seconda del proprio modello mentale, del proprio vocabolario e della propria lingua. In altri termini l utente crea una risorsa e la rende accessibile agli altri. Gli altri utenti che sono interessati a questa risorsa le associano a loro volta tag corrispondenti ai termini che conoscono. Le persone trovano le informazioni sulla base dei tag.

42 Broad folksonomy: Strategia alla base Da un alto livello si vede un utente (content creator) crea l'oggetto e lo rende accessibile ad altri. Un gruppo di utenti (rappresentato con le lettere dell'alfabeto) marcano l'oggetto (frecce orientate dal gruppo ai tags) con i propri tags (costituiti da numeri). Lo stesso gruppo di persone possono usare i tags (frecce orientate dai tags ai gruppi) Gruppo "A" (8 persone) hanno applicato i tags "1" e un "2" all oggetto, e usano questi per trovare l'oggetto nuovo. Gruppo "B" (2 persone) hanno applicato i tags "1" e "2" all'oggetto e beneficiano per trovare l'oggetto dei tags "1", "2" (creati anche dal gruppo A) e "del tag 3" (creato dal gruppo C e dal gruppo D ). Gruppo "C" (3 persone) hanno applicato i tags "2" e "3" all oggetto e beneficiano del tag 2 (creato anche dal gruppo A e B ) e del tag 3 (creato anche dal gruppo D ) Gruppo "D" applicano all'oggetto un tag "3" e beneficiano di questo solo (creato anche dal gruppo C ) per trovare l oggetto. Gruppo "E" (2 persone) applica un tag diverso, "4", per etichettare l'oggetto e utilizza solo questo termine (creato solo esclusivamente da lui) per trovare l'oggetto. Infine, il gruppo "F" (1 persona) applica anch esso un tag diverso, "5", " per l'oggetto e utilizza solo questo termine (creato solo esclusivamente da lui) per trovare l'oggetto..

43 Broad folksonomy: the long tail La curva caratteristica che tende ad emergere in un sistema di questo tipo, mostra una distribuzione di tipo power law (coda lunga), Alcune tag tendono ad affermarsi fortemente, mentre altre sono utilizzate da pochi utenti e spesso solo da uno Il tag "2" riceve la maggior parte dei tag con 13 voci, segue poi il tag "1" ricevendo 10 tag. Sulla base di queste tendenze (tag più popolari) si potrebbe estrarre un vocabolario controllato o almeno sapere come chiamare l oggetto in modo tale da avere un ampio spettro di persone (simili a quelli che tag l'oggetto, e tenere a mente quelle che tag possono essere rappresentativi di tutta). Nella coda, ci sono le persone che hanno taggato l oggetto con un solo tag, ma comunque questo permette ad altre persone con mentalità simile di trovare l oggetto, anche se questi tag sono poco utilizzati.

44 Broad folksonomy: delicious Un classico esempio di broad folksonomy è del.icio.us che è un servizio per il social bookmarking: ogni iscritto si appunta in uno spazio personale gli indirizzi di siti e documenti utili trovati durante la navigazione in rete e assegna a ciascuno di essi uno o più tag, creando il suo indice analitico di link personali. Anche in questo caso il sistema mette in comune tutti i collegamenti ipertestuali catalogati da tutti gli iscritti, moltiplicando gli effetti degli sforzi individuali. La stessa risorsa (URL) è stata già segnalata da alti utenti (57) utilizzando i seguenti Tags

45 Narrow folksonomy Nelle Narrow folksonomy, ogni oggetto può essere etichettato solo da una o poche persone. In genere la persona o il gruppo di persone che ha la possibilità di etichettare un oggetto è legata a questa risorsa in qualche modo. Tipicamente è chi ha creato il contenuto (in Flickr deve essere il creatore del contenuto a dare l autorizzazione a taggare l oggetto). In questa particolare folksonomia, le tag sono singole per natura, nel senso che possono essere associate una sola volta ad ogni risorsa, il che comporta che non vi è una distribuzione power law.

46 Narrow folksonomy: Strategia alla base il gruppo "A" utilizza tag "1" per trovare l oggetto (il tag 1 è quello creato dal creatore del contenuto). Il gruppo "B" utilizza il tag "1" per trovare l'oggetto, ma ha taggato l'oggetto con tag "2" da utilizzare anche come un mezzo per trovare l'oggetto. Il Gruppo "C" utilizza tag "1", "2" e "3" per trovare l'oggetto. Notiamo questo gruppo non ha applicato nessun tag. Il Gruppo "D" usa i tag "2" e "3" per trovare gli oggetti e anche esso non aggiunge alcun tag. Il Gruppo "E" non è in grado di trovare l'oggetto utilizzando i tag come il vocabolario che sta usando non corrisponde a uno qualsiasi dei tag attualmente forniti. il Gruppo "F" è la loro etichetta per l'oggetto che solo loro utilizzano per tornare all'oggetto. Gruppo "F" non ha trovato l'oggetto con tag esistenti, ma potrebbe aver trovato l'oggetto con altri mezzi, come un loro amico via un link o l'oggetto è stato incluso in un gruppo si abbonano al loro aggregatore di feed.

47 Pro e contro della Folksonomy PRO L utilizzo da parte di una grande quantità di utenti, può essere vista come ausilio per la progettazione di schemi di classificazione classica (informazioni utili per la costruzione di metadati e vocabolari controllati - Si può instaurare una vera e propria ecologia dei metadati.); Riflette accuratamente il modello mentale degli utenti, rispecchiando il loro linguaggio e i loro bisogni informativi. E un sistema di classificazione che permette di recuperare anche informazioni residuali non altrimenti accessibili. Questo ne fa uno strumento più orientato alla scoperta dell informazione anziché indirizzato verso la ricerca mirata. Favorisce quel modello di ricerca di tipo Berrypicking, integrando fortemente il concetto di serendipity; E un sistema economico, sia in termini di denaro sia di tempo, poiché il lavoro di classificazione è svolto dagli utenti. CONTRO Le folksonomy mancano di precisione nelle categorizzazione nel linguaggio, con il rischio di proliferazione di molte varianti linguistiche per uno stesso concetto; Possiede un basso grado di findability, essendo come detto in precedenza più orientate alla ricerca esplorativa, piuttosto che a una mirata.

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