AMBITO DI TREVIGLIO Piano di Zona Il welfare tra sostenibilità e innovazione

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1 AMBITO DI TREVIGLIO Piano di Zona Il welfare tra sostenibilità e innovazione ALLEGATO n 3 Sintesi del Piano di Zona

2 AREA PROMOZIONE E PREVENZIONE DEL BENESSERE (redazione a cura della dott.ssa Bonomi Laura) OBIETTIVO GENERALE PROGETTI ATTORI TEMPI 1. Integrazione Obiettivi sistema sanitario OBIETTIVO PROVINCIALE 2. Integrazione del sistema socio sanitario Educarsi alla salute e piani di promozione: - Bergamo senza fumo (lotta al tabagismo) - Nutrirsi la salute (corretta alimentazione - Viaggiamo nel futuro (riduzione incidenti stradali) - Sviluppo sano e benessere della persona (promozione attività fisica e benessere in generale) - Sicurezza ambienti di vita (ambiente esterno e domestico) COINVOLGIMENTO DEGLI UDP IN TEMA DI PREVENZIONE SALUTE Promozione alla salute e prevenzione del disagio giovanile Dall ASL ai Piani di Zona Dal livello provinciale (asl consiglio di rappresentanza) a livello distrettuale (responsabile distretto e udp) ASL PdZ distretti /ufficio di piano (lameno in 6 ambiti OBIETTIVO PROVINCIALE 3. Promozione di reti sociali 4. Prevenzione promozione come PRE REQUISITO del lavoro sociale Coinvolgimento della cittadinanza (associazionismo, terzo settore) costituzioni di reti sociali programmazione partecipata Quota pro-capite promozionale, da utilizzare per tutte le attività promozionali in particolare nei confronti di famiglie con minori, adolescenti e giovani PdZ terzo settorecittadinanza P.dZ. 5. AREA MARGINALITA Pre venzione incidenti stradali Azioni di contrasto che accrescano la percezione dei pericoli nei soggetti a rischio (tox e alcool area adulti) Ser-T, Forze dell Ordine PdZ 6. AREA MARGINALITA IN CORRELAZIONE CON AREA MINORI Prevenzione abuso di sostanze disturbi alimentaribullismo 7. INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Promozione del sistema Famiglia Azioni di informazione/formazione a: - genitori - adolescenti (interventi nelle classi superiori) - associazionismo insegnanti - pediatri/medici di base - allenatori aree tematiche: - abuso di sostanze - disturbi alimentari - fenomeno del bullismo Commissione dipartimento delle dipendenze, PdZ Azioni di promozione e prevenzione CF e PdZ 8. INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Progetti nelle seguenti aree - Promozione regolare attività fisica ASL e PdZ 1

3 Educazione e promozione alla salute 9. INTEGRAZIONE SOCIO SANITARI Area Dipendenze - Corretto stile di vita alimentare - lotta ala tabagismo Attività di prevenzione Collocare la prevenzione delle dipendenze all interno del quadro delle politiche giovanili ASL e PdZ OBIETTIVO AMBITO AREA MARGINALITA (redazione a cura della dott.ssa Patrizia Giassi) OBIETTIVO GENERALE PROGETTI ATTORI TEMPI 1. Integrazione sistema sanitario consultorio familiare OBIETTIVO PROVINCIALE 6.4 Protocolli con ASL per i livelli minimi da garantire a livello di prestazioni consultori eventualmente integrate anche a livello di forme di gestione dell ambito territoriale Integrazione tra le attività tutela minori e consultorio familiare ASL PdZ distretti /ufficio di piano 2. Integrazione del sistema socio assistenziale OBIETTIVO PROVINCIALE n Integrazione del sistema socio assistenziale OBIETTIVO PROVINCIALE n Integrazione del sistema socio assistenziale OBIETTIVO PROVINCIALE n AREA DEI DIRITTI DEI MINORI AREA DEI DIRITTI DEI MINORI Maggiore uniformità operativa tra i 14 ambiti territoriali in termini di erogazione delle prestazioni In particolare attorno al tema dell accreditamento, dei titoli sociali, di attività di prevenzione trasversale a tutto il territorio in alcune aree di povertà quali la grave marginalità Standard minimo provinciale di progettualità e prestazione Protocolli provinciali con le diverse unità di offerta sociale al fine della definizione dello standard e dei relativi oneri economici A progetti a valenza provinciale o sovraambito che agiscono nelle aree di emergenza e di bisogno sociale - individuazione dei progetti - supporto programmatico ed economico a livello provinciale Mantenimento servizi di: - ADM - VISITE PROTETTE - INSERIMENTI IN COMUNITA ALLOGGIO - ALLOGGI IN SEMIAUTONOMIA AUTONOMIA MAMME CON BAMBINI Oltre al mantenimento dell esistente si prevede lo sviluppo di due NUOVI progetti: - l affido leggero - comunità diurne INOLTRE SI PREVEDE LA GESTIONE DEL SERVIZIO TUTELA MINORI Tra tutti i 14 ambiti P.d.z Unità di offerta Entro il 1 anno per le comunità alloggio per minori Entro il triennio per le altre tipologia di offerta Consiglio di rappresentanza dei sindaci e presidenti delle assemblee dei sindaci dei distretti - Terzo settore Asl pdz comunità terzo settore - cooperative sociali Asl pdz comunità terzo settore - cooperative sociali 2

4 7. AREA FAMIGLIA E MINORI 8.7 ) 8. AREA IMMIGRAZIONE E MARGINALITA AREA IMMIGRAZIONE E MARGINALITA 8.8 (coordinatore- équipe sociale équipe integrata- gruppo di lavoro affido psicologa di ambito per le situazioni di disagio e valutazione preventiva) tavoli di lavoro specifici in relazione alle fasce d età e sportello immigrazione e mediazione culturale - consolidare la rete degli sportelli immigrazioni - qualificare le prestazioni degli sportelli e mediazione culturale - mediazione culturale nei servizi e nelle scuole - rinnovare protocollo con scuole primarie e sottoscrivere protocollo superiori altri interventi a favore di alunni stranieri - moduli formativi per sviluppare apprendimenti pratici nelle competenze sociali e amministrative corsi di italiano - sostegno ai corsi di italiano attivati progetto anagrafi - adesione al progetto provinciale il titolo di soggiorno e vittime della tratta - convenzione con associazione Lule di Abbiategrasso per percorsi di accompagnamento donne vittime della tratta per un reinserimento sociale e disagio adulto generico - convenzione con il nuovo Albergo Popolare di Bergamo per le situazioni di adulti maschi senza fissa dimora e reperimento di una nuova struttura di prima accoglienza per le donne. - buoni sociali e loro potenziamento - Hausing sociale e Detenuti - per gli adulti sottoposti a procedimenti penali realizzazione progetto abitare insieme: una rete per l accoglienza e l inclusione sociale dei detenuti che prevede l accoglienza di persone sottoposte a procedimenti penali in appartamenti dell Associazione Carcere e Territorio e la collaborazione da parte dell ambito per l individuazione di spazi occupazionali ed il finanziamento degli strumenti di mediazione qualora previsto dal progetto individualizzato Asl pdz comunità terzo settorecooperative socialiazienda ospedalieraoratori istituzioni scolastiche servizi prima infanzia P.d.z ccoperativa p.d.z cooperativa cooperativa pdz scuole cooperativa Comuni gruppi terzo settore Cooperativa - agenzia per l integrazione 2 comuni p.d.z e associazione pdz nap e associazioni p.d.z cooperative - comuni p.d.z. -comune di bergamo carcere Uepe - nil - associazioni Azienda uepe 3

5 10. AREA IMMIGRAZIONE E MARGINALITA Azioni di Integrazione con il NIL OBIETTIVO DI AMBITO - Azioni di raccordo tra UEPE con le realtà associative del territorio tramite il NIL dell ambito Nomadi - realizzazione di un tavolo interistituzionale per la costituzione di un patto sociale con i nomadi (tramite anche il coinvolgimento dell Opera Nomadi) - coinvolgimento NIL per la ricerca di lavoro Adulti con abuso dipendenze - sostenere azioni per il reinserimento lavorativo - per i soggetti con doppia diagnosi raccordo tra ambito, dipartimento delle dipendenze e dipartimento salute mentale - attivazione del Nil anche in favore di quelle persone adulte in disagio e senza invalidità civile che in autonomia in grado di trovare o mantenere il posto di lavoro; - intensificazione azione di raccordo con le cooperative sociali del territorio, con le comunità terapeutiche, con i servizi Sert Cps- e Uepe - azioni di sensibilizzazione presso le amministrazioni comunali affinchè mettano a disposizione spazi per la sperimentazione di tirocini o appaltino attività a cooperative sociali Pdz- opera nomadi p.d.z. - nil Pdz- nil- comuni Azienda sert - tavolo salute mentale - commissione prevenzione Nil - comuni pdz nil cps- sert - uepe comuni nil - cooperative AREA DISABILITA E NON-AUTOSUFFICIENZA (redazione a cura della dott.ssa Gabriella Gurrieri) OBIETTIVO GENERALE PROGETTI ATTORI TEMPI Finalità generale 1:attivare un azione di integrazione e coordinamento fra territorio, Strutture sociosanitarie e Servizi 1. attivazione di un tavolo di lavoro quale luogo di lettura integrata dei nuovi e urgenti bisogni della popolazione anziana Azienda, R.S.A., C.D.I,.A.S.L. Attivato Ce.a.d. Nascita Pua Finalità generale 2: Qualificazione del Servizio Sociale Ospedaliero Finalità generale 1: qualificare il Nucleo Zonale per le Disabilità per giungere ad una equipe territoriale che si occupi di disabilità adulta. 2. Costruzione di una rete procedurale, capace si supportare in modo puntuale e preciso, i diversi punti d'accesso socio-sanitari del territorio 1. Proroga del protocollo già esistente del Servizio Sociale all'interno dell'azienda Ospedaliera 2. Ridefinizione e Qualificazione del Servizio Sociale Ospedaliero, con l'apertura alle diverse problematiche dei pazienti ricoverati 1. Svolgere percorso di formazione confronto con AO e ASL per verificare che il NZD possa porsi come equipe riconosciuta di consulenza per la disabilità adulta. Azienda, Servizi Sociali e Sociosanitari (A.D.I.) Azienda. A.S.L., A.O.Treviglio Azienda. A.S.L., A.O.Treviglio Azienda Consortile, Azienda Ospedaliera, Azienda Sanitaria Locale. Proroga Febbraio 2012 Apertura a tutti i reparti 4

6 Finalità generale 2: favorire l integrazione scolastica Finalità generale 3: Promuovere l integrazione territoriale e consolidare il supporto domiciliare Finalità generali 4: coinvolgere e supportare le famiglie di persone con disabilità 1. Promuovere coordinamento istituti superiori. 2. Potenziare rete di consulenza per le scuole di ogni ordine e grado coordinando le iniziative di UONPIA, Equipe di consulenza pedagogica e NZD. 3. Aggiornare Linee Guida per l assistenza educativa e aumentare il livello di coordinamento in merito al loro utilizzo. 4. Promuovere percorsi formativi per assistenti educatori 5. Avviare conoscenza e collaborazione con GLH 6. Approfondire raccolta dati e ipotesi di intervento relativamente a disabilità grave, disagi stranieri, autismo. 1. Offrire consulenza ai Comuni 2. Continuare ad offrire il SAD 3. Collaborare con CDD 4. Promuovere almeno n. 1 CSE/SFA NZD, 5. Promuovere Interventi Educativi Domiciliari per Minori 6. Promuovere azioni a favore di persone con autismo 7. Regolamentare buoni sociali e contributi L. 162/98 1. Favorire forme di rappresentanza dei familiari nelle diverse unità d offerta. Stabilizzare e organizzare i rapporti con l associazionismo. 2. Raccogliere valutazioni dei familiari relativamente ai buoni sociali e ai contributi L Fornire supporto economico mediante l erogazione di buoni sociali e contributi L. 162/ Rendere possibili iniziative di sollievo 5. Offrire l opportunità di ricevere interventi di consulenza. 6. Favorire la costituzione di gruppi di auto aiuto. 7. Informare le famiglie relativamente alla filiera delle unità d offerta. NZD. NZD, UONPIA, Equipe di consulenza Spirano. NZD, UONPIA, Enti gestori. NZD, Enti gestori, GLH, Equipe di consulenza Spirano. NZD, GLH NZD, UONPIA, GLH NZD Enti accreditati per SAD. Enti accreditati per CDD CSE/SFA NZD, Terzo settore. NZD, Terzo settore. NZD, Provincia di Bergamo. Giugno NZD NZD. Enti gestori delle unità di offerta. Associazionismo. NZD. Servizi Sociali comunali. Terzo settore. NZD. Servizi Sociali comunali. NZD. Provincia di Bergamo. Terzo settore. NZD NZD. Servizi sociali comunali. Terzo settore. NZD. Servizi Sociali comunali. 5

7 Finalità generale 5: facilitare l integrazione lavorativa delle persone con disabilità. 1. Stabilizzare equipe NIL con l acquisizione delle figure necessarie e la definizione dei relativi monte ore. Stipula di protocollo con ASL Azienda Consortile, ASL. 2. Avviare e concludere procedura per accreditamento NIL. 3. Rinforzare il ruolo del NIL rispetto al Piano Integrativo Disabili predisposto dalla Provincia di Bergamo. 4. Produrre nuovo progetto di lavoro che differenzi le azioni proprie del NIL da quelle confluite nella rete ATS. Azienda Consortile, ASL Azienda Consortile. NIL. Consulenti esterni per qualità ISO Equipe NIL, ATS territoriale. Finalità generale 6: realizzare il Piano di Ambito per la Salute Mentale. 1. Proporre protocollo di intesa che definisca ruoli e modalità di gestione dei Progetti Socio Occupazionali e degli appartamenti per la Residenzialità Leggera. Equipe NIL. NZD. Dipartimento Salute Mentale dell Azienda Ospedaliera. Terzo Settore. 6

8 Piano delle risorse del Piano di Zona Area trasversale pre-consuntivo2011 triennio Programmazione - Ufficio di Piano , , , ,55 Verifica e accreditamento delle Unità d'offerta sociali , , , ,54 Servizio Sociale Comunale , , , ,18 Servizio Tutela Minori , , , ,13 Servizio Affidi , , , ,05 Nucleo Inserimento Lavorativo , , , ,16 Servizio Sociale Ospedaliero - CeAD , , , , , , , ,05 Area Dis-abilità e non autosufficienza pre-consuntivo2011 triennio Sostegno consultoriale per le famiglie , , ,59 Assistenza Domiciliare Handicap (ADH) , , , ,68 Assistenza educativa scolastica , ,00 Spazio autismo , , , ,13 Sostegno alla rete dei servizi per la disabilità: SFA 1.556, , , ,96 Tirocini socio-occupazionali , , , ,48 Centro Diurno Disabili (CDD) , , , ,26 Sostegno alla rete dei servizi per la disabilità: CAH 4.073, , , ,32 Residenzialità leggera 2.465, , , ,59 Buoni badanti , , , ,04 Buoni psicoterapia 4.359, ,90 Buoni riabilitazione cognitiva 2.200, , ,00 Buoni , , , ,44 Buoni disabili , , , ,55 Voucher sociali SAD , , , ,96 Sostegno al SAD comunale , , , ,65 Sostegno al SADH comunale , , , ,88 Buoni CDI , , ,16 Sollievo in RSA (case di riposo) , , , ,00 Buoni sollievo 630, , , , , , , ,59 Area Marginalità sociale pre-consuntivo2011 triennio Comunità per minori , , , ,26 Integrazione rette CAM , , , ,69 Sostegno alla rete dei servizi per minori: CAM , , , ,02 Centro Diurno Minori (CDM) 7.000, , , ,00 Assistenza Domiciliare Minori (ADM) , , , ,91 Buoni sociali per affidi , , , ,75 Servizi a bassa soglia (ruah+nap) , , , ,45 progetto LULE , , , ,00 Sostegno ai servizi di bassa soglia provinciali , , , ,88 Buoni e borse lavoro sul Fondo crisi , , ,78 7

9 Buoni sociali per famiglie numerose , , , ,59 Buoni sociali per adulti in difficoltà , , ,36 Appartamenti per autonomia 5.343, , , , , , , ,85 Area Prevenzione e promozione pre-consuntivo2011 triennio Sportello consulenziale per famiglie con minori , , , ,00 Sportelli consulenziali per adolescenti , , , ,45 Politiche giovanili e servizi extra scuola 3.516, ,00 Sostegno alla rete dei servizi per minori: prima infanzia , , , ,23 Formazione accreditata per i nidi , ,00 Voucher sociali Asili nido , , ,00 Sostegno alla rete dei servizi per minori: CRED e CAG , , , ,35 Mediazione culturale , , , ,32 progetti interculturali , , ,00 alfabetizzazione minori e adulti , , , , , ,35 Spese per la gestione associata pre-consuntivo2011 triennio Gestione dell'azienda , , , , , , , ,04 8

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