Piano Nazionale di Controllo della Malattia di Aujeszky: quali novità?

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1 Piano Nazionale di Controllo della Malattia di Aujeszky: quali novità? dr. Bruno Sona 1

2 Decreto 1 Aprile 1997 Piano Nazionale di controllo della Malattia di Aujeszky nella specie suina Art. 1 Su tutto il territorio nazionale è reso obbligatorio un programma di controllo della malattia di Aujeszky basato sulla profilassi igienico-sanitaria e sulla vaccinazione pianificata di tutti i suini allevati. L attuazione di tale programma era basata sull utilizzo di vaccini inattivati deleti (marker) per animali da ingrasso e riproduttori; Solo per gli animali da ingrasso era prevista la possibilità di utilizzo di vaccini attenuati deleti. 2

3 Nell ormai lontano 1997 l Italia, seppur già allora con netto ritardo rispetto ad altri Paesi europei (la direttiva comunitaria che finanziava i piani di eradicazione è la 64/432/CEE del 1964!!), si è dotata di un Piano Nazionale di controllo della Malattia di Aujeszky nella specie suina (D.M. 1 Aprile 1997), basato sostanzialmente su due misure fondamentali: la profilassi igienico-sanitaria e la vaccinazione pianificata di tutti i suini allevati. Va sottolineato come già allora il decreto desse importanza alle misure igienico sanitarie, senza il supporto delle quali la vaccinazione perde di efficacia. Per chi si occupa di biosicurezza degli allevamenti suini, prima delle più recenti disposizioni sulla prevenzione della Malattia Vescicolare e della Trichinellosi, fu per anni, oltre ovviamente il Regolamento di PoliziaVeterinaria (D.P.R. n 320 del ), l unico riferimento normativo in tema di profilassi diretta. In merito alla vaccinazione il D.M limitava la possibilità di impiego dei prodotti immunizzanti vivi-attenuati al solo settore ingrasso, cioè su animali a vita breve. 3

4 Il principale, se non l unico, obiettivo del Piano 1997 era di ridurre la prevalenza della Malattia di Aujeszky negli allevamenti suini presenti sul territorio nazionale a livelli sufficientemente bassi per poter passare ad un successivo piano di eradicazione, come peraltro avvenuto in altri Paesi. I piani di controllo di una malattia infettiva devono però avere una loro evoluzione, una progressione, in funzione dei cambiamenti della diffusione e delle variazioni epidemiologiche della malattia stessa. Ciò non è avvenuto per il Piano Aujeszky. Una ulteriore difficoltà riscontrata nell applicazione del programma vaccinale, tutta italiana, è legata alla particolare tipologia di allevamento con la produzione del suino pesante : il maiale da prosciutto, macellato ad un peso di circa 160 chilogrammi, ha un età superiore a 9 mesi. Dopo il 7 mese di vita la copertura anticorpale scende a livelli insufficienti, per cui si rende necessario un terzo richiamo vaccinale fra il 6 ed il 7 mese di età. Tale intervento, ritenuto inutile e gravoso da molti allevatori, è stato largamente disatteso (mal eseguito o non effettuato del tutto), creando delle vere e proprie sacche di riserva del virus. 4

5 Decreto 30 Dicembre 2010 del Ministero della Salute. Modifiche e integrazioni al decreto 1 Aprile 1997 recante il Piano Nazionale di controllo della Malattia di Aujeszky nella specie suina. Pubblicato sulla G.U.R.I. n 35 del 12 febbraio 2011; Entrato in vigore il 28 febbraio scorso. 5

6 Il Ministero della Salute, col D.M. 30/12/2010, ha modificato le modalità di attuazione del piano nazionale con l obiettivo di aumentarne l efficacia. In premessa al provvedimento è stato evidenziato il contesto epidemiologico della Malattia di Aujeszky, il cui stato di indennità è ormai raggiunto dalla maggior parte dei Paesi europei (vedi allegati I e II alla Dec. 2000/185/CE), mentre in Italia la situazione resta stazionaria, se non critica in molte Regioni. Anzi, a livello nazionale, dopo una iniziale diminuzione della sieroprevalenza, a partire dal 2007 si è registrata una preoccupante inversione di tendenza, certificata con una percentuale del 46,6% nel Il D.M. 30/12/2010 ha pertanto la finalità di incrementare l efficacia del Piano nazionale, ponendosi come primo obiettivo l acquisizione progressiva della qualifica di indenne delle singole aziende suinicole, per consentire il successivo accreditamento territoriale delle Province. 6

7 Il piano si riconferma basato sull applicazione obbligatoria di misure di profilassi diretta ed indiretta ma con alcune sostanziali modifiche ed integrazioni. La prima, attesa da molti operatori del settore, è la possibilità di utilizzare i vaccini vivi attenuati anche nei riproduttori (animali a vita lunga ), come peraltro avviene già da anni senza problemi in altri Paesi. In particolare sono in molti a ritenere utile l utilizzo di tali prodotti nelle aree ad alta densità suinicola o in allevamenti problema, in quanto limiterebbero di molto l escrezione del virus nei soggetti infetti e quindi la carica virale ambientale. Tuttavia il loro uso nei riproduttori viene concesso solo in via sperimentale (in deroga all art. 3 dell O.M. 29 luglio 1982) per la durata di due anni. Alla fine del periodo consentito il risultato verrà sottoposto a valutazione, con particolare riguardo alla percentuale di aziende positive e alla situazione epidemiologica. 7

8 VACCINAZIONE PIANIFICATA DI TUTTI I SUINI ALLEVATI VACCINI INATTIVATI DELETI, regolarmente autorizzati all immissione in commercio, possono essere utilizzati negli animali da ingrasso e da riproduzione. VACCINI ATTENUATI DELETI, regolarmente autorizzati all immissione in commercio, possono essere utilizzati negli animali da ingrasso e in via sperimentale (in deroga all art. 3 dell O.M. 29 luglio 1982) anche nei riproduttori, per la durata di due anni. Il risultato dell impiego dei vaccini attenuati deleti negli animali da riproduzione, verrà sottoposto, alla fine del periodo consentito, a valutazione con particolare riguardo alla percentuale di aziende positive e alla situazione epidemiologica. 8

9 Programma Vaccinale Il programma vaccinale nei confronti della Malattia di Aujeszky (ADV) resta invariato rispetto a quanto previsto in precedenza: RIPRODUTTORI: almeno tre vaccinazioni ogni anno; SUINETTI: 1 intervento immunizzante tra 60 e 90 giorni di vita; 2 intervento di richiamo dopo 3-4 settimane. VERRETTI e SCROFETTE: 3 vaccino entro il 180 giorno di età. INGRASSO: 3 intervento vaccinale tra il 6 ed il 7 mese di età. 9

10 Controlli Il Veterinario aziendale è responsabile dell applicazione dei piani vaccinali; I Servizi Veterinari delle ASL, nell ambito della farmacosorveglianza, verificano la corretta esecuzione del piano vaccinale sulla base dei Mod. 12 acquisiti. 10

11 D.M. 01/04/1997 : - art. 3, comma 2: Per l esecuzione degli interventi vaccinali il proprietario o detentore si avvale di norma del medico veterinario aziendale, sia esso libero professionista, dipendente dell azienda o dipendente di associazioni di categoria, il quale ai sensi del presente decreto è autorizzato a svolgere tale attività, previa comunicazione all azienda U.S.L. competente. - art 3, comma 4: I medici veterinari che effettuano gli interventi vaccinali devono darne comunicazione alla competente azienda U.S.L. ai sensi della legislazione vigente. D.M. 30/12/2010: - art. 1, comma 4 - ter : Il veterinario aziendale,di cui al comma 2, art. 3 del D.M. 1 aprile 1997, è responsabile dell applicazione dei piani vaccinali. Resta ovviamente obbligatoria la certificazione di avvenuta vaccinazione mediante il Mod.12 ex art. 65 del R.P.V. - DPR n 320/

12 Movimentazione degli animali Per la movimentazione degli animali da vita (sia da riproduzione che da ingrasso) sul certificato di trasporto animali (Mod. 4 rosa), devono essere riportati data e numero degli interventi vaccinali nei confronti della malattia di Aujeszky; Le aziende indenni o in corso di certificazione, possono introdurre suini esclusivamente da aziende con pari qualifica sanitaria; A decorrere dal 1 Gennaio 2013, sarà obbligatorio acquistare animali destinati alla riproduzione solo da allevamenti indenni. Pertanto, le aziende che vendono riproduttori, per tale data dovranno essere indenni da malattia di Aujeszky. 12

13 In merito alla movimentazione dei suini destinati ad altri allevamenti, siano essi da riproduzione che da ingrasso, sul Mod. 4 di scorta devono essere indicati gli interventi vaccinali e le relative date al fine di creare una tracciabilità dell avvenuta immunizzazione. Per i suinetti sotto età vaccinale deve essere indicato l ultimo intervento effettuato sulle scrofe. A decorrere dal 1 gennaio 2013, sarà obbligatorio acquistare animali destinati alla riproduzione solo da allevamenti indenni. Pertanto i centri di selezione genetica e le aziende che vendono riproduttori per tale data devono raggiungere la qualifica di indenni da malattia di Aujeszky se vogliono proseguire la loro attività. In realtà in Piemonte già con la Delibera n del 5 marzo 2007 erano state previste norme ben precise in merito. 13

14 Nel 2007 in Piemonte è stato avviato un programma di controllo ed eradicazione volontario per le aziende suinicole da riproduzione che vogliono acquisire la qualifica di allevamento indenne. (Delibera n del 5 marzo 2007). 14

15 Tutti i soggetti da riproduzione introdotti nella Regione Piemonte devono: PROVENIRE DA AZIENDE RICONOSCIUTE INDENNI da ADV; Se l azienda di origine non ha ancora raggiunto la qualifica devono ESSERE SOTTOPOSTI AD ESAME SIEROLOGICO DA NON OLTRE 30 GIORNI. L esito e la data devono essere riportati sul Mod 4 di scorta. 15

16 Ovviamente gli allevamenti già riconosciuti indenni devono introdurre esclusivamente animali con pari qualifica sanitaria, pena la revoca dello status di indennità. Anche le aziende in corso di certificazione o che hanno aderito al piano regionale volontario, pur se ancora sieropositive, devono obbligatoriamente introdurre suini qualificati indenni. Le altre scrofaie, sieropositive non aderenti al piano regionale, in teoria potrebbero per ora ancora introdurre riproduttori non certificati: tuttavia essendo dichiarata sul Mod. 4 la negatività o la positività sierologica dei soggetti di nuova introduzione l allevatore acquirente viene in tal modo informato della loro condizione sanitaria, regolandosi di conseguenza. In realtà, dopo qualche difficoltà registrata nel , all inizio dell applicazione del piano regionale, ormai da almeno tre anni non sono più introdotti in Piemonte riproduttori non qualificati indenni da ADV. 16

17 Movimentazione degli animali Le aziende attestate indenni per la malattia di Aujeszky e con qualifica sanitaria registrata in BDN (Banca Dati Nazionale), possono movimentare suini da vita con autocertificazione del Mod. 4, anche fuori regione, senza dover richiedere la visita del Veterinario Ufficiale prima del carico. In Piemonte, limitatamente alla movimentazione all interno della Regione, anche le aziende non indenni possono movimentare verso altri allevamenti senza la visita sanitaria ante-trasporto, in virtù della Legge Regionale n 15 del 25/06/08, pubblicata sul BUR n 27 del

18 Sostanzialmente nella nostra Regione non cambia nulla rispetto a quanto avveniva in precedenza, in conseguenza dell applicazione della normativa sulla semplificazione che ha previsto l esenzione della visita veterinaria prima del trasporto dei suini, sia da vita che da macello, all interno del territorio piemontese in assenza di situazioni di emergenza sanitaria. Pertanto, salvo future variazioni alla normativa attualmente vigente, la visita del Veterinario Ufficiale nelle 48 ore antecedenti il carico di suini, e relativo rilascio di attestazione sul Mod.4 che li accompagna, resta obbligatoria esclusivamente per l invio di animali da vita (quindi con destinazione allevamento, stalla di sosta, centro di raccolta, fiere, mercati, mostre) verso altre Regioni con partenza da aziende non riconosciute indenni da Malattia di Aujeszky. 18

19 Movimentazione degli animali E invece comunque obbligatoria, anche in ambito regionale, la visita clinica dei suini da parte del Veterinario Ufficiale dell ASL nelle 48 ore prima del carico nel caso di movimentazione verso centri di raccolta, stalle di sosta, centri genetici, mercati, fiere ed esposizioni. Anche in tal caso devono essere indicati sul Mod. 4 il numero e la data delle vaccinazioni. 19

20 Monitoraggio sierologico In prima battuta il D.M. 30 dicembre 2010 ha previsto che tutti gli allevamenti, sia da riproduzione che da ingrasso, debbano essere sottoposti dai Servizi Veterinari Delle ASL ad un controllo sierologico annuale secondo lo schema di seguito specificato: N capi in allevamento N capi da controllare 7-27 Sino a Sino a >

21 Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende autonconsumo apertecon zero capi Aziende Capi ASL Anagrafe zootecnica al : suini. Fonte dati: Censimenti annuali registrati nella Banca Dati dell'anagrafe Suina. A) Produzione Cicloaperto TAB. 4 - ANAGRAFEZOOTECNICAAL SUINI B) Riproduzione TotaleA) +B) Ciclochiuso TOTALE Autoconsumo TOTALE GENERALE TO TO TO TO VC BI NO VCO CN CN AT AL TOT TO VC BI NO VB CN AT AL Fontedati: Censimenti annuali regiatrati nellabancadati dell'anagrafesuina. 21

22 In Piemonte sono presenti 363 aziende da riproduzione (206 a ciclo aperto e 157 a ciclo chiuso ) e ben 915 allevamenti da produzione-ingrasso. 766 impianti suinicoli (esclusi gli allevamenti per autoconsumo ) sono situati in Provincia di Cuneo, con oltre capi presenti. Il controllo sierologico condotto secondo quanto previsto dal D.M. avrebbe comportato il prelievo in Regione di oltre campioni di sangue in un anno, di cui oltre nella sola Provincia di Cuneo!!! Un carico di lavoro insostenibile sia per i Servizi Veterinari Pubblici che per i laboratori di analisi dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, visti anche i tagli alle risorse recentemente imposti. Il Ministero, con una nota datata 23 febbraio 2011, ha però modificato il monitoraggio da effettuare. 22

23 Nota ministeriale del 23 febbraio 2011 Monitoraggio sierologico: quanto riportato nell Allegato V è così sostituito: 1) gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali provvedono ad eseguire le prove sierologiche per la malattia di Aujeszky nei campioni ricevuti nell ambito del Piano di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino,. 23

24 .. pertanto, in conseguenza di tale nota, il campionamento da effettuare per il monitoraggio ai fini della valutazione della sieroprevalenza dell ADV sul territorio regionale diventa il seguente: Allevamenti da riproduzione a ciclo aperto : 2 controlli annuali effettuati con un numero di prelievi in grado di rilevare una prevalenza del 10% con un intervallo di confidenza del 95% (es. 29 campioni in allevamento > 918 capi). Allevamenti da riproduzione a ciclo chiuso : 1 controllo annuale effettuato con un numero di prelievi in grado di rilevare una prevalenza del 10% con un intervallo di confidenza del 95% (es. 29 campioni in allevamento > 918 capi). Allevamenti da produzione (solo ingrasso): 300 aziende distribuite in tutta la Regione; in ognuna di queste almeno 1 controllo annuale eseguito con un numero di prelievi in grado di rilevare una prevalenza del 5 % con un intervallo di confidenza del 95% (es. 59 campioni in allevamento > 600 capi). 24

25 Ma qual è l attuale situazione della Malattia di Aujeszky in Piemonte? Programma regionale Monitoraggio Piano nazionale 25

26 ALEVAMENTI acesi campioni ALEVAMENTI positivi ALEVAMENTI acesi campioni ALEVAMENTI positivi ALEVAMENTI acesi campioni ALEVAMENTI positivi ALEVAMENTI acesi campioni ALEVAMENTI positivi ALEVAMENTI acesi campioni ALEVAMENTI positivi Malattia di Aujeszky: Piano Nazionale (monitoraggio) Fonte: relazione di attività anno 2010 dei Servizi Veterinari della Regione Piemonte. c ca centrodi quarantena ingraso totale ASL asl al asl at asl bi asl cn asl cn asl no asl to asl to asl to asl vc totale

27 Monitoraggio sierologico Piano Nazionale: allevamenti da riproduzione positivi. 56,6 61,1 48,5 36,1 38,4 42,0 43,6 35,7 30,1 26,1 32,7 18,7 27

28 I dati relativi al monitoraggio previsto dal D.M. 1 aprile 1997 indicano un discreto risultato ottenuto in particolare in quest ultimo anno di attività. Partiti nel 2000 con oltre il 60% delle aziende da riproduzione piemontesi ancora sieropositive, nel 2010 si è scesi sotto il 19%. E doveroso tuttavia fare almeno due considerazioni: 1) il dato (18,75%) è riferito esclusivamente alle aziende da riproduzione, così come stabilito dal D.M. 1 aprile 1997; nelle tabelle sono presenti anche 49 allevamenti da ingrasso, non conteggiati, probabilmente inseriti in seguito ad errata indicazione nella pre-accettazione dei prelievi. 2) Il numero di campioni (6 nei cicli aperti, 12 nei cicli chiusi, ma in realtà nella nostra Regione ne sono sempre stati effettuati 12 ), è insufficiente per mettere in evidenza la malattia con una prevalenza ormai ampiamente inferiore a quella inizialmente prevista dal Piano Nazionale. I dati del programma regionale, seppur riguardanti un numero molto inferiore di aziende, indicano infatti una sieroprevalenza maggiore. 28

29 ALLEVAMENTI accessi campioni ALLEVAMENTI positivi ALLEVAMENTI accessi campioni ALLEVAMENTI positivi ALLEVAMENTI accessi campioni ALLEVAMENTI positivi ALLEVAMENTI accessi campioni ALLEVAMENTI positivi Malattia di Aujeszky: Piano Regionale Fonte: relazione di attività anno 2010 dei Servizi Veterinari della Regione Piemonte. ccc cca ingrasso totale ASL asl al asl at asl bi asl cn * asl cn asl no asl to asl to asl to asl vc totale

30 Piano Nazionale (monitoraggio). Piano Regionale volontario (Delibera n del 5 marzo 2007) Piano Nazionale Piano Regionale Riproduzione Ciclo chiuso Riproduzione Ciclo aperto Produzione (solo ingrasso) 21 pos./118 contr. 17,79 % 27 pos./137 contr. 19,70% 5 pos./16 contr. 31,25% 16 pos./43 contr. 37,20% 5 pos./29 contr. 17,24% 18,75 29,54 30

31 Come già accennato in precedenza nella tabella del Piano Nazionale compaiono registrati anche 49 allevamenti da ingrasso (6 positivi, pari al 12,24%) che in realtà dovrebbero essere inseriti nel programma regionale, abbassandone così la prevalenza. Facendo un confronto limitato alle aziende da riproduzione il più elevato valore di positività registrato in quelle inserite nel programma regionale è da attribuirsi al tipo di campionamento maggiormente significativo, sia per numero di prelievi effettuati che per la periodicità degli interventi, il quale permette di mettere in evidenza casi di positività sierologica che sfuggono là dove siano applicate solo le modalità previste dal D.M. 1 aprile Tuttavia, anche in tal caso il valore accertato è comunque inferiore a quello registrato dal monitoraggio del Piano Nazionale in altre Regioni a suinicoltura intensiva, a dimostrazione della maggior attenzione rivolta in Piemonte al controllo della Malattia di Aujeszky. Se poi si va a fare una verifica della qualifica sanitaria delle aziende da riproduzione 31

32 Qualifica sanitaria aziende da riproduzione. o ASL CN1 ario Statisticapiani sanitari perqualificasanitaria TEServizioVeterinarioA210/3SpecieSUINIProfilasi N. aziende aderenti AZ. NEGATIVA- ADERENTEPIANO REGIONALE N. capi N. aziende presenti Criteri di selezione Aziende indenni MALATIA DI AUJESZKY AZ. POSITIVA- ADERENTEPIANO REGIONALE Aziende negative Aziende positive N. capi N. aziende presenti Aderenti al pianosanitariotuti Aladata01/04/201 AZIENDA INDENE AZIENDA NEGATIVA AZIENDA POSITIVA N. N. capi N. N. capi N. N. capi aziende presenti aziende presenti aziende presenti Dataelaborazione:04/04/201 odi azienda, sonoconsideratesololeproveapartiredal 01/04/2010, osiadaunanoprimadeladataselezionata (12,42%) (67,52%) (20,06%) 32

33 .. si scopre che (dati A.R.Vet. 1 aprile 2011): - 39 sono le aziende già riconosciute indenni ; - 63 quelle ancora sieropositive; quelle registrate come negative. Di queste ultime, quasi tutte finora sottoposte al solo campionamento stabilito dal Piano Nazionale del 1997, è molto probabile che, ampliando il numero di prelievi, come previsto dal programma regionale ma anche dal D.M. 30 dicembre 2010, molte si riveleranno ancora sieropositive. Ma altre si dimostreranno Aujeszky free. E infatti possibile che molti allevatori, pur avendo eliminato la Malattia di Aujeszky dalla loro azienda, non abbiano successivamente richiesto la formalizzazione della qualifica sanitaria.. anche perché ne percepiscono gli oneri (tre prelievi di sangue all anno, maggiori controlli, ecc.) senza individuare per ora alcun reale vantaggio sotto l aspetto commerciale (valorizzazione del loro prodotto, sia esso suinetto da ristallo che maiale grasso da macello). ma cosa deve fare l allevatore che voglia qualificare la propria azienda? 33

34 Ottenimento della qualifica di indennità da ADV ALLEVAMENTO DA RIPRODUZIONE ( CICLO APERTO ) O RIPRODUZIONE E INGRASSO ( CICLO CHIUSO ) Domanda di ottenimento qualifica allevamento indenne malattia di Aujeszky; Verifica del Veterinario ASL competente per territorio della corretta attuazione del programma vaccinale; Verifica in allevamento di assenza di lesioni e sintomi della malattia di Aujeszky nei precedenti 12 mesi. 34

35 Acquisizione di due controlli sierologici negativi per anticorpi verso la glicoproteina E eseguiti a distanza di non meno di 28 giorni l uno dall altro su riproduttori o suini di età superiore a 5 mesi secondo il seguente schema: N riproduttori in allevamento N capi da controllare 7-27 Sino a Sino a > (Gli animali sottoposti ai controlli devono essere identificati singolarmente). 35

36 Mantenimento della qualifica ALLEVAMENTO DA RIPRODUZIONE (CICLO APERTO) RIPRODUZIONE E INGRASSO (CICLO CHIUSO) Verifica in azienda della corretta esecuzione dei piani vaccinali; Assenza di segni e sintomi della malattia di Aujeszky in allevamento; Introduzione di suini da allevamenti indenni da malattia di Aujeszky; Divieto di introduzione di suini provenienti da stalle di sosta, fiere, mercati; Esito favorevole di controlli sierologici verso la glicoproteina E effettuati con cadenza quadrimestrale su 30 campioni. 36

37 Fra le novità introdotte dal D.M. 30 dicembre 2010 vi è la possibilità di acquisizione di azienda indenne da malattia di Aujeszky anche per gli allevamenti da svezzamento ( siti 2 ) e da produzione (solo ingrasso). In passato il D.M. 1 aprile 1997 prevedeva infatti la possibilità di acquisizione della qualifica esclusivamente per le aziende da riproduzione (sia c.a. che c.c.) ma non era contemplata per gli allevamenti da produzione. Alcuni titolari di siti 2 con la scrofaia già dichiarata indenne avevano fatto richiesta di accreditamento per non perdere la qualifica sanitaria con lo spostamento dei suinetti dal centro di riproduzione a quello di svezzamento. Si era ricorsi ad un escamotage trattando il sito 2 come se fosse un ciclo aperto a zero riproduttori e sottoponendolo pertanto ai controlli previsti per il mantenimento di qualifica di tale tipologia di allevamento. Ora tale stratagemma non sarà più necessario: sarà sufficiente che il titolare inoltri la regolare richiesta per ottenere la qualifica del sito di svezzamento. 37

38 Ottenimento della qualifica di indennità da ADV ALLEVAMENTO DA SVEZZAMENTO ( sito 2 ) Domanda di ottenimento qualifica allevamento indenne malattia di Aujeszky; Verifica del Veterinario ASL competente per territorio della corretta attuazione del programma vaccinale; Verifica in allevamento di assenza di lesioni e sintomi della malattia di Aujeszky nei 12 mesi precedenti; Introduzione di suini provenienti da allevamenti da riproduzione indenni. 38

39 Mantenimento della qualifica ALLEVAMENTO DA SVEZZAMENTO ( sito 2 ) Verifica in azienda della corretta esecuzione dei piani vaccinali; Assenza di segni e sintomi della malattia di Aujeszky in allevamento; Introduzione di suini da allevamenti da riproduzione indenni da malattia di Aujeszky; Divieto di introduzione di soggetti provenienti da stalle di sosta, fiere, mercati. 39

40 Il D.M. 30 dicembre 2010 non prevede pertanto un controllo sierologico del sito 2 né per l acquisizione, né per il mantenimento della qualifica. Però, poichè è prevista la sovrapposizione del controllo sierologico dell ADV con quello della MVS, anche i siti di solo svezzamento, a maggior ragione se dichiarati indenni, saranno controllati con il prelievo di sangue a cadenza semestrale. Va inoltre sottolineato come, data l età di ingresso (21 28 giorni) e di uscita (in genere prima dei 90 giorni di vita), difficilmente i suinetti in tale sede sono sottoposti ad un intervento immunizzante. 40

41 Una nota del Ministero della Salute, datata 20 aprile 2011, fornisce al riguardo precisazioni ed indicazioni:. La valutazione del rischio, effettuata dal Centro di Referenza, che ha tenuto conto anche della attuale situazione epidemiologica, fa ritenere inadeguata la movimentazione di animali con la sola residua immunizzazione passiva (materna) verso un altro sito. Per quanto sopra, tenuto conto che l aspetto commerciale non è rilevante e che nel cosidetto sito2 i suinetti rimangono dai 20/30 agli 80/90 giorni di vita, si raccomanda di effettuare la prima vaccinazione alcuni giorni prima (7-14) dello spostamento degli animali verso il cosidetto sito 3, nel quale, successivamente, dovrà essere effettuato il richiamo. 41

42 Ottenimento della qualifica di indennità da ADV ALLEVAMENTO DA INGRASSO Domanda di ottenimento qualifica allevamento indenne malattia di Aujeszky; Verifica del Veterinario ASL competente per territorio della corretta attuazione del programma vaccinale; Verifica in allevamento di assenza di lesioni e sintomi della malattia di Aujeszky nei precedenti 12 mesi; Introduzione di suini provenienti da allevamenti da riproduzione o da svezzamento indenni; 42

43 Mantenimento della qualifica ALLEVAMENTO DA INGRASSO Verifica in azienda della corretta esecuzione dei piani vaccinali; Assenza di segni e sintomi della malattia di Aujeszky in allevamento; Introduzione di suini da allevamenti da riproduzione indenni da malattia di Aujeszky; Divieto di introduzione di soggetti provenienti da stalle di sosta, fiere, mercati. 43

44 Esito favorevole di controlli sierologici verso la glicoproteina E effettuati con cadenza quadrimestrale su 30 campioni, di cui 15 magroni e 15 a fine ciclo; Negli allevamenti che applicano un ciclo tutto pieno tutto vuoto il controllo sierologico è effettuato una sola volta per ciclo su 30 campioni prelevati su animali a fine ciclo. 44

45 Qualche allevatore sicuramente si chiederà: perché devo qualificare e mantenere indenne da Malattia di Aujeszky il mio allevamento da ingrasso? Al di là di scenari futuri, piuttosto oscuri considerando che ormai molti Paesi europei hanno raggiunto l indennità territoriale nazionale, o di parte del territorio (vedi diapositive successive), vanno considerate anche eventuali mancate opportunità di commercio attuali, alienate dalle scarse garanzie in merito che i nostri produttori sono in grado dare. In particolare vorrei ricordare la possibilità di esportazione di suini da macello verso la vicina Francia, nell ambito di filiere della produzione di suini allevati in modo biologico, che ha trovato ostacoli ed impedimenti proprio per le certificazioni sanitarie richieste in merito all ADV. 45

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48 Biosicurezza D.M. 1 aprile 1997 (allegato I, Profilassi igienico sanitaria): a) trasporti; b) misure igieniche del personale; c) controllo dei visitatori; d) derattizzazione. D.M. 30 dicembre 2010 (art. 7): Le movimentazioni degli animali da e verso aziende indenni devono essere effettuate mediante l utilizzo di mezzi opportunamente disinfettati (DPR n 320, 8 febbraio 1954) e con modalità atte ad evitare la promiscuità di suini con differente stato sanitario. 48

49 Che la biosicurezza giochi un ruolo fondamentale nel controllo delle malattie infettive, ADV compreso, è ormai stato compreso da tutti, sia veterinari che allevatori. La vaccinazione, ai fini della riduzione della prevalenza della malattia sul territorio, svolge sicuramente un compito fondamentale ma, se non coadiuvata, supportata, da efficaci misure di profilassi diretta, da sola non riesce a contrastare la diffusione e la permanenza del virus in allevamento. E pertanto di fondamentale importanza il rispetto di rigorose misure di igiene e profilassi in allevamento. Fra le altre va sottolineata l importanza dell applicazione di un efficace piano di derattizzazione (non solo messo in pratica, ma anche verificato e documentato): la lotta ai roditori è importante non solo per la prevenzione della Trichinellosi, ma anche per quella delle Salmonellosi, delle Leptospirosi, della Malattia di Aujeszky e per la salvaguardia del bilancio aziendale, visti gli ingenti danni materiali ed economici che tali infestanti sono in grado di arrecare. 49

50 Decorsi i tre anni dall entrata in vigore del decreto, il Ministero della Salute, valutata la situazione epidemiologica con il Centro di Referenza Nazionale e la regione interessata potrà adottare ulteriori misure sanitarie al fine di non pregiudicare il risultato raggiunto. 50

51 La Provincia di Bolzano (decisione 2003/575/CE del 1 agosto 2003 ) è l unica in Italia in cui è in atto un programma di controllo riconosciuto a livello comunitario. Si riuscirà nel 2014 ( a 50 anni esatti dall emanazione della direttiva comunitaria 64/432/CEE!!!?) ad applicare anche in Italia un programma di eradicazione della Malattia di Aujeszky nei suini, se non a livello nazionale, almeno nelle principali Regioni ad alta concentrazione zootecnica? Il piano di eradicazione di una malattia infettiva comporta dei costi, in parte direttamente a carico della categoria di allevatori interessata ed in parte sostenuti dallo Stato ( Ministero della Salute o dell Agricoltura, Regioni, Province, A.S.L., Istituto Zooprofilattico Sperimantale). Affinchè tale programma sia realizzabile, e realizzato, è perciò innanzitutto necessario abbia una gestione economicamente sostenibile da tutte le parti in causa. La gestione dipende a sua volta dalle risorse disponibili, ma anche dalla diffusione e dalle modalità di trasmissione della malattia che si intende eradicare. 51

52 Studi condotti in merito alcuni anni fa indicavano per l ADV la soglia del 10% di prevalenza quella sotto la quale sarebbe possibile passare da un piano di controllo ad uno di eradicazione. Considerando le difficoltà economiche in cui si dibatte ormai da tempo la suinicoltura nazionale ed i recenti tagli alla spesa pubblica imposti dalla contingente recessione economica, è facile pensare che se tali conti venissero rifatti ora la soglia di prevalenza da cui poter partire per l applicazione di un programma di eradicazione sarebbe presumibilmente più bassa. Resta il fatto che anche nella nostra Regione, pur avendo ottenuto per ora risultati migliori rispetto ad altre, la sierologia rileva ancora valori più che doppi rispetto al 10%. Il 10% di prevalenza è tuttavia un obiettivo realizzabile, che dobbiamo porci come primo traguardo da raggiungere, presupposto indispensabile per ridurre la sieroprevalenza a livelli sufficientemente contenuti per poter poi intraprendere con successo un piano di eradicazione riconosciuto dall UE. 52

53 GRAZIE dell ATTENZIONE. 53

54 Normativa di riferimento nazionale. DECRETO del MINISTRO della SANITA, 1 Aprile 1997: Piano nazionale di controllo della Malattia di Aujeszky nella specie suina. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie generale, n 103 del 06 maggio DELIBERA della GIUNTA REGIONALE n del 5 marzo 2007 con oggetto: Programma regionale di eradicazione e controllo della malattia di Aujeszky. Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n 13 del 29 marzo DECRETO 30 Dicembre 2010 del MINISTERO della SALUTE, Modifiche e integrazioni al decreto 1 Aprile 1997 recante il Piano Nazionale di controllo della Malattia di Aujeszky nella specie suina. Pubblicato sulla G.U.R.I. n 35 del 12 febbraio Nota del MINISTERO della SALUTE del 23 febbraio Nota del MINISTERO della SALUTE del 20 aprile

55 Normativa di riferimento comunitaria. DIRETTIVA 64/432/CEE del 26 giugno 1964 relativa a problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali della specie bovina e suina. Recepita in Italia con Legge n.1073 del (G.U. n. 319 del ) e Legge n. 397 del (G.U. n. 153 del ). DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 23 luglio 2001 (decisione 2001/618/CE) che stabilisce garanzie supplementari per la malattia di Aujeszky negli scambi intracomunitari di suini, che fissa i criteri relativi alle informazioni da fornire su tale malattia e che abroga le decisioni 93/24/CEE e 93/244/CEE. DECISIONE DELLA COMMISIONE del 1 agosto 2003 (decisione 2003/575/CE) che modifica la decisione 2001/618/CE per inserire alcuni dipartimenti della Francia e una provincia dell Italia nell elenco degli Stati membri e loro regioni indenni dalla malattia di Aujeszky e in quello delle regioni in cui si applicano programmi riconosciuti di eradicazione di tale malattia. 55

56 DECISIONE DELLA COMMISIONE del 31 marzo 2004 (decisione 2004/320/CE): qualifica dei Paesi aderenti per quanto riguarda la brucellosi (B.Melitensis), la Malattia di Aujeszky, la Leucosi Bovina Enzootica, la brucellosi e la tubercolosi dei bovini, nonché alla qualifica della Francia per quanto riguarda DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 28 ottobre 2005 (decisione 2005/768/CEE) che modifica la decisione 2001/618/CE al fine di includere il dipartimento dell Ain, in Francia, nell elenco delle regioni indenni dalla malattia di Aujeszky. DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 7 settembre 2007 (decisione 2007/603/CE) che modifica la decisione 2001/618/CE per inserire la Slovacchia nell elenco delle regioni esenti dalla Malattia di Aujeszky e regioni in Spagna nell elenco delle regioni in cui sono in atto programmi di controllo della malattia. DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 21 febbraio 2008 (decisione 2008/185/CE) che modifica la decisione 2008/185/CE che stabilisce garanzie supplementari per la malattia di Aujeszky negli scambi intracomunitari di suini e fissa i criteri relativi alle informazioni da fornire su tale malattia. 56

57 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 19 marzo 2008 (decisione 2008/269/CE) che modifica la decisione 2001/618/CE per inserire i dipartimenti di Còtes-d Armor, Finistère, Ille-et- Vilaine, Morbihan e Nord, Francia, nell elenco di regioni indenni dalla Malattia di Aujeszky. DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 17 dicembre 2008 (decisione 2008/988/CE) che modifica la decisione 2008/185/CE per quanto riguarda l inclusione dei Paesi Bassi nell elenco degli Stati membri indenni dalla malattia di Aujeszky e dell Ungheria nell elenco degli Stati membri in cui si applica un programma nazionale riconosciuto di controllo di suddetta malattia. DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 18 marzo 2009 (decisione 2009/248/CE) che modifica la Decisione CE per quanto riguarda le condizioni di polizia sanitaria applicabili agli scambi di suini tra Stati membri o loro regioni indenni dalla malattia do Aujeszky. 57

58 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 6 agosto 2010 (decisione 2010/434/UE) che modifica gli allegati I e II della decisione 2008/185/CE per quanto riguarda l inclusione della Slovenia nell elenco degli Stati membri indenni dalla malattia di Aujeszky e della Polonia e di regioni della Spagna nell elenco degli Stati membri in cui si applica un programma nazionale approvato di lotta contro tale malattia. ********************************* 58

59 bibliografia disponibile presso l autore. 1) Economic analysis of alternative AD control programmes. J. Mc Inerney, D. Kooij. Veterinary Microbiology 55, , ) Differential equation model for Aujeszky s Disease Virus (ADV) in Irish pig herds. G.T. Fingleton, J.A.D. Appleby, A.D. Wood. School of Mathematical Sciences, Dublin City University, Dublin 9, Ireland. 7 agosto ) Effetto di fattori gestionali e geografici sulla sieropositività per il virus della malattia di Aujeszky in allevamenti suini in Piemonte. E.Tancredi, E.Giobbio, L.Masoero, A.Mannelli. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXVIII meeting annuale, pag , Piacenza marzo ) A study of progress of the Aujeszky s Disease control programme in Italy using survival analysis. M.Martini, M. Drigo, M. Dalla Pozza, G. Ferrari, F. Martinello, B. Sona. Journal Veterinary Medicine B50, pag , Berlino

60 5) Studio sulla sieropositività per il virus della Malattia di Aujeszky in allevamenti suini del pinerolese: correlazioni con fattori gestionali e geografici. G. Martano,V. Fedele, A. Lambiase, F. Radicati di Primeglio. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXI meeting annuale 2005, pag , Mantova marzo ) Modellizzazione matematica della Malattia di Aujeszky in un area ad altissima densità di allevamenti suini della Provincia di Cuneo. D. Abbona, M. Drigo, M. Martini, B. Sona, E. Venturino. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXII meeting annuale, pag , Modena marzo ) Sieroprevalenza della Malattia di Aujeszky in suini pesanti macellati in Pianura Padana. L. Alborali, G. Guadagnini, A. Accini, M. Zanoni, Salogni, P. Cordioli. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXIII meeting annuale, pag , Modena marzo

61 8) Confronto tra test sierologici ge-elisa per la Malattia di Aujeszky utilizzando sieri di suini infettati sperimentalmente. D.Lelli, A. Luppi, E. Sozzi, A. Moreno, P. Cordioli, G. Lombardi. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXIII meeting annuale, pag , Modena marzo ) Mathematical models of the Aujeszky Disease in the Cuneo Province farms, Italy. D. Abbona, B. Sona, E. Venturino. Atti del Congresso EUROSIM 2007, Ljubljana (Slovenia), 9-13 settembre ) Progetto Aujeszky 2007 nella Regione Piemonte. B. Sona, S. Origlia, S. Viara, M.E. Careddu, F. Rosso. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXIV meeting annuale, pag , Salsomaggiore Terme marzo ) Aujeszky 2007: attività di controllo ed eradicazione della pseudorabbia in allevamenti nella Regione Piemonte, B.Sona, A.Origlia,S.Viara. Medicina Veterinaria Preventiva n 29, pag , anno

62 12) Mathematical Models for Biohzards and Farmer s Behavior in a Swine Epidemic in the Cuneo Area, Italy. D. Abbona, B. Sona, E. Venturino. Atti del Congresso CMMSE (Computational and Mathematical Methods in Science and Engineering) 2008, La Manga del Mar Menor, Murcia. (Spagna), Giugno ) A virtual hog farm, A.Costamagna - B.Sona - E.Venturino. Numerical Analysis and Applied Mathematics, ICNAAM 2009, T.Simos, G. Psihoylos, Ch. Tsouras (Editors), v. 2, AIP Conference Proceedings v. 1168, , Atti del convegno di Rethymno, Crete, Grecia, settembre ) Persistenza del virus della Malattia di Aujeszky in allevamento: analisi dei fattori di rischio. N.Vitale, M.Pitti, S.Viara, S.Origlia, F.Rosso, L.Chiavacci, L.Masoero, B.Sona. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXVI meeting annuale, pag , Montichiari (BS) marzo ) Aujeszky disease control strategy in Piemonte, a critical review, M.Pitti - N.Vitale - S.Origlia - S.Viara - F.Rosso - L.Chiavacci - B.Sona - L.Masoero. AEEMA, Association pour l Etude de l Epidemiologie des Maladies Animales. Ecole Nationale Vétérinaire d Alfort (Paris).Atti delle «Journée scientifiques 2010». Parigi 20 e 21 maggio

63 16) Evaluation of Aujeszky disease control strategy at regional level, M.Pitti - N.Vitale -S.Origlia - S.Viara - F.Rosso - L.Chiavacci - B.Sona - L.Masoero. Atti 4th Annual Meeting EPIZONE, Saint-Malò (Francia), 7-10 giugno ) Caratterizzazione genomica dei ceppi di aujeszky isolati in Italia tra il 2000 e il A.Catella, A.Moreno, E.Sozzi, D.Lelli, B.Boniotti, L.Alborali, A.Luppi, D.Negrelli, R.Fontana, P.Cordioli. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXVII meeting annuale, pag , Piacenza, marzo ) Malattia di Aujeszky: l ordine di nascita del suinetto come possibile elemento di criticità. M.Sensi, F.Feliziani, P.Papa, R.Ortenzi, G.Zingaretti, J.Zema, S.Costarelli. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento dei suini, XXXVII meeting annuale, pag , Piacenza, marzo ********************************* 63

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