Corso di formazione Scuole Polo ITALIANO
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- Gennaro Olivieri
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1 Corso di formazione Scuole Polo ITALIANO Carla Galdino 1
2 Da dove partiamo Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo (primo ciclo d istruzione) D.leg 254 del 16 nov Le Linee Guida (secondaria di secondo grado) sono testi di riferimento unici per tutte le scuole autonome che sostituiscono quelli che, un tempo, si chiamavano programmi ministeriali. DPR del 15 marzo 2010 n 87/88/89 Carla Galdino 2
3 Oltre il programma dove? La didattica per competenze permette di individuare un senso dentro la trasmissione dei saperi e delle abilità che rappresentano una condizione indispensabile per la maturazione delle competenze. Le competenze sono il risultato di percorsi progettati a scuola in base al Curricolo Verticale. Carla Galdino 3
4 Conoscenze definizione CE-EQF 23 aprile 2008 (EQF = Quadro Europeo delle Qualifiche) Assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche) relative ad uno specifico settore. Sono teoriche e pratiche. Carla Galdino 4
5 Abilità definizione CE-EQF 2008 Applicare le conoscenze e usare il know how necessario per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuale, uso di metodi, di materiali, di strumenti). Carla Galdino 5
6 Competenze definizione CE-EQF 2008 La competenza è la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia Carla Galdino 6
7 Competenze definizione OCSE 2003/1 (Progetto De.Se.Co. - Definition and Selection of Competencies) La competenza è la capacità fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi; comporta non solo il possesso di conoscenze e di abilità, ma anche l uso di strategie e di routine necessarie per l applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un efficace gestione di tali comportamenti. Carla Galdino 7
8 Competenze definizione OCSE 2003/2 Pertanto la nozione di competenza include componenti cognitive ma anche componenti motivazionali, etiche, sociali e relative ai comportamenti Carla Galdino 8
9 Competenze definizione OCSE 2003/3 Mentre il concetto di competenza si riferisce alla capacità di far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e comporta sistemi di azione complessi, il termine conoscenze è riferito a fatti o idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l osservazione o l esperienza e designa un insieme di informazioni che già sono state comprese. Il termine abilità viene usato per designare la capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l esecuzione di compiti semplici Carla Galdino 9
10 Competenze (USR Lombardia) La competenza è la capacità di applicare una conoscenza in un contesto dato, riconoscendone le specifiche caratteristiche e adottando comportamenti funzionali al conseguimento del risultato. La competenza non esiste in sé, ma deve sempre essere situata in rapporto ad un problema particolare e all interno di un contesto specifico di riferimento: non esiste competenza che non sia competenza in atto (Lucio Guasti) Carla 10 Galdino
11 Competenza (Pellerey 2004) La competenza è la capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo. Carla 11 Galdino
12 IL COSTRUTTO DELLA COMPETENZA L iceberg della competenza * Prestazioni osservabili del soggetto Componente latente che richiede l esplorazione di dimensioni interiori connesse ai processi motivazionali, volitivi, socioemotivi * Castoldi, 2009 Carla Galdino 12
13 Le competenze chiave Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio adottata il 18 Dic Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale Carla 13 Galdino
14 Competenze di cittadinanza Regolamento sull obbligo di istruzione (D.M. 22 agosto 2007) 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l informazione Carla 14 Galdino
15 Competenze disciplinari Indicazioni Nazionali e Linee guida (esempio di curricolo verticale per una competenza in italiano) A conclusione della scuola dell infanzia: 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati A conclusione della scuola primaria: 2. Ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. A conclusione della scuola sec. di I grado 3. Ascolta e comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l intenzione dell emittente Carla 15 Galdino
16 Insegnamento e apprendimento: due ottiche a confronto Dato un repertorio di contenuti da trasmettere, qual è il modo più funzionale per trasmetterlo? Chi programma insegnamento pone al centro del processo l informazione e programma quasi esclusivamente le proprie operazioni, ritenendo che il trasferimento d informazione e Io studio siano di per sé una garanzia di apprendimento. Date alcune competenze da far acquisire ad un soggetto (conoscenze da far utilizzare; abilità da far esercitare; comportamenti da far assumere) qual è il percorso che questi dovrà compiere? Chi progetta apprendimento pone al centro del processo colui che deve apprendere, progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni da fargli compiere, le facilitazioni da mettergli a disposizione, le situazioni di test con cui fargli prendere coscienza della strada che ha compiuto. Unità didattica: la prassi di segmentare un campo vasto d informazione in campi limitati, facilmente esplorabili, sequenziati in maniera logica. Didattica: modi per insegnare efficacemente, utilizzando strategie di comunicazione adeguate. Carla 16 Galdino Processo: garantisce l unità dell apprendimento, costituita da dinamismi della mente e procedure per penetrare all interno delle concettualizzazioni formali.
17 Valutazione Consideriamo la valutazione come dimensione costitutiva dell azione didattica stessa. Prima di pensare alla strutturazione delle attività didattiche dobbiamo prevedere come andremo a valutare le evidenze che vogliamo osservare per stabilire se il traguardo è stato raggiunto Carla Galdino 17
18 All inizio della progettazione è necessario definire: Cosa valutare (oggetto della valutazione) Come valutare (strumenti della valutazione) Perché valutare (funzioni della valutazione) Carla Galdino 18
19 Cosa valutare? I risultati degli studenti (i prodotti) Le forme degli apprendimenti (il processo) Le modalità relazionali tra gli studenti Carla Galdino 19
20 Come valutare? Individuare e utilizzare in modo sistematico modalità e sistemi di valutazione: Interni (da costruire stabilendo tipo di strumento, criteri, indicatori e modalità) Esterni (Invalsi, Indagini internazionali) L insieme di questi strumenti ci permette di misurare/valutare gli esiti formativi (intermedi e finali) del percorso didattico e di certificare le competenze in uscita. Carla Galdino 20
21 Valutazione: quale? Qualitativa Permette di osservare il processo di apprendimento e di valutare la «performance»: Griglie di osservazione sistematica Compiti autentici Rubriche di valutazione Portfolio Quantitativa Verifica principalmente il livello di acquisizione di abilità e contenuti: Test (INVALSI PIRLS (IV primaria) Compiti in classe (temi) Interrogazioni Carla Galdino 21
22 Valutazione: chi la fa? Valutazione interna Valutazione esterna singole scuole (classe, gruppi trasversali, dipartimenti) Invalsi con prove comuni a livello nazionale Indagini internazionali (PISA e PIRLS) Carla Galdino 22
23 La proposta di lavoro In presenza: Analisi delle Indicazioni INVALSI di italiano Analisi dettagliata della prova di italiano Lettura dei risultati (Italia) Analisi degli errori/ difficoltà Proposte operative per la didattica della lettura Carla Galdino 23
24 Indagini internazionali e nazionali: diversi obiettivi Indagini internazionali: di sistema offrono dati sulle prestazioni degli studenti comparabili a livello internazionale permettono di individuare punti di forza e di debolezza del proprio sistema scolastico ricercano fattori antecedenti e correlati del profitto scolastico (e in che misura operano nello stesso modo in diversi contesti) Indagini nazionali: dal sistema alle singole scuole accertano i livelli di apprendimento degli studenti italiani in italiano e in matematica offrono dati comparabili a livello nazionale, regionale e a livello di singola scuola e classe Carla Galdino 24
25 Le indagini internazionali Un campione rappresentativo di studenti italiani partecipa a due studi internazionali. Questi forniscono uno standard di riferimento per i nostri studenti in italiano, matematica, scienze con gli studenti di altre 84 paesi. Le prove per l Italia sono gestite dall Invalsi Carla Galdino 25
26 Cosa è PISA? PISA (Programme for International Student Assessment) OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) Indagine internazionale promossa per rilevare le competenze dei quindicenni scolarizzati. Si svolge con periodicità triennale (prima indagine 2000). PISA ha l obiettivo generale di verificare se, e in che misura, i giovani che escono dalla scuola dell obbligo abbiano acquisito alcune competenze giudicate essenziali per svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società e per continuare ad apprendere per tutta la vita. Carla Galdino 26
27 Caratteristiche di PISA Tre ambiti di literacy: lettura, matematica e scienze + problem-solving (solo nel 2003 e 2012) Periodicità triennale con un area di contenuti principale in ciascun ciclo PISA 2000 lettura, PISA 2003 matematica, PISA 2006 scienze; PISA 2009 lettura; PISA 2012 matematica Popolazione bersaglio: i quindicenni scolarizzati PISA 2012: nati nel 1996 In ogni Paese il campione è costituito da un minimo di 150 scuole con un campione di 35 studenti per scuola. Carla Galdino 27
28 Competenza linguistica e Indicazioni Nazionali Carla Galdino 28
29 L Italiano (la lettura) nelle Indicazioni Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l esercizio pieno della cittadinanza... La pratica della lettura come momento di ricerca autonoma e individuale in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e riflessione critica Strumento per reperire informazioni, ampliare le proprie conoscenze e per ottenere risposte significative Carla Galdino 29
30 Il framework di italiano nelle Indicazioni Profilo Competenza linguistica Traguardi Competenze da sviluppare Obiettivi di apprendimento Testi Carla Galdino 30
31 Italiano nel Profilo dello studente Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni E capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo Carla Galdino 31
32 Le dimensioni della competenza linguistica nelle Indicazioni nazionali Ascolto Parlato Scrittura Carla Galdino 32
33 La lettura nei Traguardi per lo sviluppo delle competenze Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continuo, non continuo o misto) per ricercare raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) adeguati e comincia a costruirne un interpretazione Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base Carla Galdino 33
34 Lessico e grammatica nei Traguardi per lo sviluppo delle competenze Riconosce (e usa) termini specialistici in base ai campi del discorso Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse e loro uso Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico,alla morfologia, all organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi Carla Galdino 34
35 Gli obiettivi di apprendimento Le Indicazioni sono prescrittive solo nei Traguardi. Gli obiettivi di apprendimento rappresentano indicazioni di lavoro per le abilità e le conoscenze e si prestano, quindi, alla rielaborazione e interpretazione delle scuole autonome. Gli obiettivi delle Indicazioni sono da intendere come abilità e forniscono materiale per la formulazione delle conoscenze. I Traguardi rappresentano le evidenze, che vengono poi declinate nei livelli della padronanza. Carla Galdino 35
36 La prova Invalsi di italiano Carla Galdino 36
37 La prova di italiano INVALSI La prova di italiano (lettura e comprensione del testo, quesiti grammaticali) è parte del programma nazionale di valutazione. Viene somministrata al termine della: II primaria V primaria III secondaria primo grado II secondaria di secondo grado Carla Galdino 37
38 Definizione di literacy di lettura Invalsi INVALSI, Dal Quadro di riferimento di italiano Le prove Invalsi valutano la competenza di lettura (intesa come comprensione, interpretazione, riflessione e valutazione del testo scritto, avente a oggetto un ampia gamma di testi, letterari e non letterari) e le conoscenze e competenze grammaticali il cui apprendimento è previsto nelle indicazioni curricolari. Carla Galdino 38
39 Il quadro di riferimento Il QdR: Illustra il costrutto teorico che la prova intende misurare e facilita la fase di lettura dei dati da parte delle scuole Permette agli autori di pianificare e guidare le fasi di costruzione delle prove. Carla Galdino 39
40 Struttura del Quadro di riferimento di Italiano Competenza linguistica Ambiti/aspetti (abilità) Comprensione del testo Grammatica Processi cognitivi - aspetti della lettura Oggetti linguistici specifici Carla Galdino 40
41 Il quadro di riferimento Il QdR esplicita: Per la prima parte della prova (lettura) - Definizione dell ambito - Tipi di testo - Formato quesiti e criteri di correzione - Tipi di compito richiesti dai quesiti Per la seconda parte della prova (grammatica) - Definizione dell ambito - Oggetto dei quesiti - Formato quesiti e criteri di correzione - Tipi di compito richiesti dai quesiti Carla Galdino 41
42 Le dimensioni della competenza di lettura Pragmatico-testuale: capacità di ricostruire, a partire dalla lettura del testo e da conoscenze enciclopediche, l insieme di significati che il testo veicola, assieme al modo in cui essi sono veicolati Lessicale relativa alla lettura: capacità di individuare il significato, pertinente a un determinato contesto, di un vocabolo (anche non conosciuto) e le relazioni di significato tra vocaboli in vari punti del testo. Grammaticale relativa alla lettura: capacità di individuare le strutture morfosintattiche della frase e le strutture interpuntive in funzione della loro pertinenza testuale. Carla Galdino 42
43 Cosa misura la prova Nelle prove di italiano INVALSI che necessariamente devono essere di semplice somministrazione e correzione sono indagate: le dimensioni della lettura e comprensione del testo gli aspetti grammaticali Carla Galdino 43
44 Come Invalsi misura la lettura Il concetto di literacy di lettura può essere descritto considerando questi elementi: tipologia dei testi formati dei testi aspetti (i processi e le abilità) Carla Galdino 44
45 Tipologia dei testi I testi utilizzati per la prova possono essere di tipo: narrativo descrittivo argomentativo espositivo regolativo Carla Galdino 45
46 I formati dei testi Nelle prove Invalsi i testi sono classificati come: continui non continui misti Testi interamente verbali Presenza di elementi iconici Elementi continui e non continui Carla Galdino 46
47 Tipo testi: letterario e non letterario Carla Galdino 47
48 Caratteristiche dei testi Carla Galdino 48
49 Gli aspetti Gli aspetti sono le abilità cognitive che i lettori utilizzano nella lettura. Questi aspetti definiscono il costrutto di lettura e sono le fondamenta sulle quali gli autori costruiscono i diversi compiti che formeranno le prove. Gli aspetti considerati nella prova Invalsi sono sette Carla Galdino 49
50 Carla Galdino 50
51 Gli ambiti grammaticali delle prove Invalsi I contenuti grammaticali presenti nella parte di prova grammaticale sono: Ortografia Morfologia Formazione delle parole Lessico e semantica Sintassi Testualità Carla Galdino 51
52 Come si costruisce una prova Fase 1: proposte di testi per la prova e formulazione degli item (200 autori docenti scuola e università) Fase 2: Messa a punto delle prove Fase 3: composizione dei fascicoli per il pre-test Fase 4: pre-test: somministrazione della prova a un campione casuale di classi con rappresentatività nazionale Fase 5: analisi statistica dei risultati del pre-test, calibrazione delle domande e messa a punto della prova Fase 6: messa a punto delle prove (ricercatori Invalsi, esperti) Fase 7: somministrazione della prova definitiva Carla Galdino 52
53 Strumenti per le scuole Pubblicazioni dei risultati e guide alla lettura Rapporto sui risultati delle prove Rapporto tecnico Guida alla lettura (italiano e matematica) Le trovate sul sito Invalsi: Carla Galdino 53
54 Carla Galdino 54
55 Carla Galdino 55
56 PROVE STANDARDIZZATE La composizione di una prova standardizzata rivolta all accertamento su scala nazionale dei livelli di apprendimento non risponde agli stessi criteri che guidano la costruzione delle verifiche di classe. Una prova standardizzata nazionale deve essere in grado di misurare i risultati degli studenti all interno di una scala di abilità/competenza molto lunga, dai livelli più bassi a quelli di eccellenza. Carla Galdino 56
57 Partecipazione alle prove Invalsi 2015 Scuola primaria LAZIO Carla Galdino 57
58 Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Scuola primaria - II ITALIANO MATEMATICA Carla Galdino 58
59 Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Scuola primaria V ITALIANO MATEMATICA Carla Galdino 59
60 Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Secondaria di I grado ITALIANO MATEMATICA Carla Galdino 60
61 PERCHÉ MISURARE Scopo delle misurazioni: Le prove INVALSI hanno lo scopo principale di misurare i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti italiani relativamente ad alcuni aspetti di base di due ambiti fondamentali: la comprensione della lettura e la matematica. La letteratura dimostra che la conoscenza in alcune discipline fondamentali (lettura, matematica) ha un ruolo di primo piano nell avanzamento individuale e dell intera società gli ambiti oggetto di misurazione delle prove INVALSI non esauriscono di certo i saperi e le competenze prodotte dalla scuola. NON Valutare!!! Carla Galdino 61
62 Il cheating Carla Galdino 62
63 Dati complessivi di scuola 2015: Tavola 1a Italiano Tavola 1b Matematica Punteggio grezzo = media del punteggio al netto del cheating cheating in percentuale Carla Galdino 63
64 Tabelle dei dati complessivi di scuola 2015 Carla Galdino 64
65 Parte 7: la prova: esempi Carla Galdino 65
66 Tipo di testo: narrativo Aspetto 2: individuare informazioni date esplicitamente nel testo Aspetto 4: cogliere le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase) Carla Galdino 66
67 Tipo di testo: narrativo Aspetto 1: comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole Carla Galdino 67
68 Tipo di testo: narrativo Aspetto 2: individuare informazioni date esplicitamente nel testo Carla Galdino 68
69 Aspetto 2: individuare informazioni date esplicitamente nel testo Aspetto 1: comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole Carla Galdino 69
70 Aspetto 3: fare un inferenza diretta, ricavando un informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall enciclopedia personale del lettore Aspetto 5a: ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse Carla Galdino 70
71 Tipo di testo: Narrativo Aspetto 6: sviluppare un interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale Carla Galdino 71
72 DATI: NOVITÁ 2015 DETTAGLI QUESTIONARIO MICRODATI TREND Carla Galdino 72
73 DATI: NOVITÁ 2015 Tutte le tavole dei risultati in formato EXCEL Carla Galdino 73
74 DATI: NOVITÁ 2015 TREND Carla Galdino 74
75 DATI: NOVITÁ 2015 TREND A che cosa mi possono servire i microdati? Seguire nel tempo i risultati di ogni studente (Liv ) Matematica: individuare gli studenti in difficoltà e correlare con alcuni item «pivot» (item sulla linea dei numeri) Contesto: individuare per alcune categorie di allievi le parti di Matematica o di Italiano dove ci sono difficoltà o eccellenze Questionario studente: collegarlo al Contesto.. Carla Galdino 75
76 Restituzione dei <75%Risultati dati < per 95% Risultati < 75% media nazionale media distribuzione nazionale nei cinque livelli <95%Risultati < 110% media nazionale <110%Risultati < 125% media nazionale Risultati > 125% media nazionale Come sono distribuiti nei 5 livelli di apprendimento gli studenti di ciascuna classe per Italiano e per Matematica? Se la media nazionale è 60%, il livello 1 corrisponde a < 45%, il livello 5 a > 75% Carla Galdino 76 Dal + BASSO al + ALTO
77 Relazione tra voto scuola e risultati INVALSI Come si correlano i voti dati dai docenti agli studenti con i loro risultati alle prove? Classi considerate deboli dai loro prof. vanno bene nei test Invalsi o viceversa? Carla Galdino 77
78 Tavola 2a Parti del testo N.B. Analoghe tabelle sono restituite analizzando i risultati sia solo dei nativi sia solo dei regolari Carla Galdino 78
79 Confronto item per item Media punteggi classe per ambito 40,0 SNV 2012/2013 Grafico 5a - Confronto tra risultato di classe e risultato nazionale (item per item) nella prova di Italiano - Classe II primaria (Classe ) Diff classe-italia _ Italia 30,0 Differenza in punti percentuali 20,0 10,0 Media nazionale 0,0-10,0-20,0-30,0 2 Differenza fra punteggio classe e punteggio media nazionale -40,0 A1 A2 A3_a A3_b A3_c A3_d A3_e A3_f A3_g B1 B2 B3 B4 B5 B6 B7 B8 B9 B10 B11 Testo Narrativo B12_a B12_b B12_c B12_d B12_e B13 B14 B15 B16 B17 B18 C1_a C1_b C1_c C2_a C2_b Carla Galdino 79 C2_c 79 Esercizi linguistici C2_d C2_e
80 Dettaglio risposte per item 42,9 2,2 31,6 22,6 % scelta distrattori % risposte corrette Carla Galdino 80
81 Analisi delle risposte aperte degli studenti Carla Galdino 81
82 Carla Galdino 82
83 Dettaglio risposte per item 8,6 26,7 39,3 23,0 % scelta distrattori % risposte corrette Carla Galdino 83
84 Partecipazione alle prove Invalsi 2015 Scuola primaria LAZIO Carla Galdino 84
85 Partecipazione alle prove Invalsi 2015 Scuola sec. di secondo grado LAZIO Carla Galdino 85
86 ATTIVITÀ PER I CORSISTI in vista dell incontro successivo Acquisire dati completi e fascicoli delle prove Invalsi delle singole scuole. Approfondire l analisi dei Quadri di Riferimento Invalsi e delle Indicazioni Nazionali e Linee Guida Carla Galdino 86
87 Compiti per casa Lettura/rilettura delle Indicazioni Nazionali e del QdE Invalsi italiano e condivisione di traguardi e obiettivi previsti dalle Indicazioni per lo sviluppo di competenze. Analizzare in modo collegiale (anonimo?) i fascicoli della prova Invalsi 2015 di italiano e i risultati di almeno una classe del vostro istituto. Carla Galdino 87
88 GRAZIE PER L ATTENZIONE! carla.galdino@istruzione.it Carla Galdino 88
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