GOVERNANCE E COMUNICAZIONE DI IMPRESA
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- Irma Rosati
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1 Corso di laurea Magistrale Management e comunicazione d impresa Insegnamento di: GOVERNANCE E COMUNICAZIONE DI IMPRESA a.a. 2009/2010 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO RISCHI NEL PROJECT MANAGEMENT info: ccorsi@unite.it
2 ANALISI DEI RISCHI Dietro ogni attività, lavoro, progetto c e una serie di rischi RISCHIO Il rischio consiste nell eventualità di subire un danno, connessa a circostanze più o meno prevedibili. 1
3 (divisione per natura) Rischi Tecnici Ricorso a tecnologie innovative, Avarie di attrezzature, Innovazione dei processi produttivi (divisione per natura) Rischi Commerciali Politica dei prezzi praticata dalla concorrenza, arrivo sul mercato di prodotti alternativi. 2
4 (divisione per natura) Rischi Finanziari Modifiche Alluvioni, dei tassi terremoti, passivi praticati dagli Istituti uragani. di Credito, variazioni del tasso di sconto (divisione per natura) Rischi Politici Modifche alla normativa amministrativa e/o fiscale, nazionalizzazioni, fusioni, clima sindacale, rischio Paese. 3
5 E importante sottolineare che Ciascuno dei rischi descritti può provocare non soltanto dei, danni diretti ma quasi sempre, anche danni indiretti, la cui portata non può essere sempre considerata del tutto marginale. Danni (diretti) Esempio: Inondazione Danni materiali che un inondazione può provocare sulle attrezzature e sui materiali presenti in cantiere; Danni (indiretti) conseguenti agli slittamenti temporali del programma esecutivo determinati dal fermo-macchine necessario per la loro riparazione, con le ricadute economico-finanziarie, 4
6 L analisi del rischio, pertanto, deve essere estesa ogni volta a tutto il ventaglio delle possibili conseguenze che possono prevedibilmente originarsia a fronte del singolo evento. (divisione per origine) Rischi Esterni Sono situati completamente al di fuori del territorio governato dal responsabile della conduzione del progetto 5
7 (divisione per origine) Rischi Interni Ricadono sotto il dominio del Poject Manager (o del suo team) PRESIDIO DEL RISCHIO DI PROGETTO L azione di presidio viene sostanzialmente esercitata tramite tre azioni fondamentali che consistono nel: analizzare la portata delle loro possibili conseguenze valutare e applicare le opportune modalità di intervento 6
8 Al fine di: Minimizzare i risultati prodotti da eventi negativi Massimizzare i risultati prodotti da eventi positivi FASI Identificazione Quantificazione Pianificazione Controllo 7
9 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI Esempio Iter di un generico progetto Requisiti del prodotto da realizzare Caratteristiche del prodotto da realizzare non sufficientemente precisati in sede contrattuale; alta probabilità di modifiche pretese dal committente in corso d opera; ricorso a tecnologie innovative o poco note; processo produttivo non sufficientemente collaudato; presenza di fornitori scarsamente affidabili; 8
10 Termini contrattuali Incompletezza della WBS Preventivazione dei costi assenza di clausole di revisione prezzi; condizioni difficili per il trasporto di materiali; manca la certezza della completa individuazione di tutti i semilavorati; mancata previsione di rinnovi contrattuali; scarsa conoscenza della contrattualistica locale; prezzi delle materie prime in evoluzione; Stima delle durate incertezza circa la reale disponibilità di attrezzature particolari; incertezza circa la reale disponibilità di risorse umane; difficoltà di ordine logistico (assenza di strutture di accoglienza); Composizione del Team di progetto risorse difficilmente reperibili; risorse umane part-time non sufficientemente dedicate; 9
11 Tra tutte le possibili fonti di rischio occorrerà, di volta in volta, concentrare l attenzione soltanto su quelle che sono caratterizzate da un alta probabilità di accadimento reali possibilità di esercitare azioni di contrasto criticità potenziali di portata significativa Limitare l indagine ai soli fattori significativi Evita la dispersione degli sforzi Aumenta la qualità delle azioni correttive selezionate 10
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