CENTRO DIURNO L Arca

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1 CENTRO DIURNO L Arca

2 l ha affrontata. Relazioni con i compagni: vengono raccolte le modalità con cui si relaziona con i compagni accolti presso il Centro. Sono trascritti sia i rapporti di amicizia che quelli difficoltosi, tutti gli atteggiamenti, positivi e negativi, di simpatia e complicità, di astio e diffidenza. Relazioni con gli adulti: si raccolgono le informazioni relative i rapporti con le figure adulte, in particolare con gli educatori e con i volontari. I rapporti che gli utenti instaurano con gli adulti presenti al centro possono essere sia di fiducia e quindi confidenziali e spontanei che di diffidenza e chiusura. In certe occasioni vengono indicati anche gli argomenti che vengono trattati nelle conversazioni. Regole: qui sono indicati il rispetto o meno delle norme imposte dal Servizio ed eventuali castighi assegnati. Mentre nelle schede si specificano sia le regole non rispettate che le punizioni assegnate, nella relazione di aggiornamento si riporta il livello generale di rispetto delle norme indicando quelle che tendenzialmente vengono infrante. Osservazioni: questa è la parte più ampia della scheda e la meno vincolante. Vi sono riportati tutti i fatti accaduti nel corso della giornata e che si ritiene opportuno annotare. In questo spazio possono essere appuntate le comunicazioni avvenute con la famiglia o con un altro servizio. Nella relazione di aggiornamento questo spazio viene spesso utilizzata per riportare i rapporti avuti con la famiglia e comunicare gli ultimi accordi presi e i contatti con la scuola. Vengono indicati eventuali problemi emersi, i miglioramenti ottenuti o nuove difficoltà incontrate e se si sono svolte le udienze si comunicano i contenuti trattati. Nel diario giornaliero vengono indicati anche i giorni di assenza con le relative motivazioni. Questo permette un calcolo preciso dei giorni di frequenza al Centro rispetto a quelli previsti che devono essere comunicati all assistente sociale. Nella relazione viene indicato se le assenze erano o meno giustificate e se la famiglia aveva comunicato tempestivamente l assenza del figlio. Tutto ciò serve a tenere controllata sia la frequenza che il ruolo dei genitori nella decisione di non recarsi al Servizio. 2 27

3 sari all attuazione degli obiettivi designati. Schede di osservazione La compilazione del diario giornaliero viene fatta al termine di ogni giornata dall educatore che ha seguito maggiormente il ragazzo. Per ogni utente viene utilizzato un modulo prestampato che va compilato in ogni sua singola voce. Queste schede sono raccolte in una teca, divise per utente e ordinate cronologicamente. Le voci cui gli educatori devono osservare sono le seguenti: Umore: indica lo stato d animo dell utente durante la giornata e il comportamento avuto. Merenda: vengono segnati gli atteggiamenti nei confronti della merenda. Indicano sia se un utente si rifiuta di mangiare ma anche le volte in cui tenderebbe a mangiare troppo soprattutto nei casi in cui sia sovrappeso o segua particolari diete. Vengono riportare anche le modalità con cui fa merenda, ogni utente è tenuto a parteciparvi mangiando ciò che è stato preparato o un po di pane. Compiti: in questo spazio viene indicato l adulto che ha aiutato il ragazzo a svolgere i compiti. Si riporta il livello di impegno dimostrato; le modalità con cui li ha affrontati ed eventuali difficoltà rilevate durante lo svolgimento. L operatore è tenuto a segnare anche le volte in cui è necessario telefonare ai compagni per chiedere i compiti e qualora l utente non li avesse trascritti sul diario. In questo modo si tiene controllata la capacità dell utente di utilizzare il diario scolastico, questo spesso è uno dei principali obiettivi riportati nei progetti educativi. INDICE La storia Chi è la Comunità Murialdo Identikit Le finalità del servizio Il progetto del Centro I soggetti dell intervento educativo Il ruolo della famiglia Collaborazione con la scuola Il territorio Com è strutturato il Centro Diurno. Com è strutturato L'Accompagnamento Educativo Individualizzato (A.E.I.). Com è strutturato il centro diurno/ aperto. Materiale cartaceo Il Progetto Educativo (P.E.) Schede di osservazion Attività: indica le attività svolte durante il pomeriggio e il livello di partecipazione. Nella relazione questa voce sarà suddivisa in due parti, la prima rileverà la disponibilità dell utente a lasciarsi coinvolgere nelle attività proposte, in particolare in quelle nuove in cui prima non si era mai sperimentato e quelle tenute da persone estranee al Centro. La parte successiva indicherà ogni singola attività programmata e svolta dall utente e le modalità con cui 26 3

4 La storia Chi è la Comunità Murialdo L Arca è un Centro diurno presente sul territorio di Storo e Pieve di Bono. Questo Centro è un Servizio offerto dalla Comunità Murialdo di Trento. La Comunità Murialdo è di ispirazione Cristiana ed offre servizi rivolti a bambini e giovani in difficoltà; è presente a Trento dal dicembre del 1979 e successivamente si è diffusa in tutto il Trentino Alto Adige. Offre una molteplicità di Servizi: casafamiglia, gruppo famiglia, centro di agroterapia, centro diurno, centro aperto, centro di aggregazione, progetto di integrazione culturale, educativa territoriale, accompagnamento educativo individualizzato e spazio famiglia. La Comunità opera in stretta collaborazione con i Servizi Sociali Territoriali, ricercando forme sempre nuove di intervento per rispondere a bisogni che sono in continua evoluzione e trasformazione. contratto con il minore; incontro con la scuola, l assistente sociale e gli educatori all inizio dell anno o dell inserimento, a metà e a termine anno scolastico; incontri con la famiglia e gli educatori a scuola durante l anno scolastico; momenti di verifica generale dell equipe educativa per discutere sulle situazioni degli utenti; incontri fra tutti gli operatori coinvolti nel progetto per confrontarsi e aggiornarsi reciprocamente sulla situazione. Materiale cartaceo Il Progetto Educativo (P.E.) Per ogni utente inserito presso il Centro Diurno L'Arca, viene sviluppato un piano educativo personalizzato. Questo metodo di lavoro permette di focalizzarsi meglio su ogni singolo caso trattato cogliendo sia i nodi problematici che i punti di forza su cui fare leva per raggiungere gli obiettivi individuati per quell utente. Quando è nato il centro diurno/aperto L Arca di Storo? Il Centro Diurno/Aperto di Storo è convenzionato con il Comprensorio C8 attraverso la L.P. 12 luglio 1991 n 14, la quale detta norme per l ordinamento dei servizi socio-assistenziali per la loro programmazione e la loro organizzazione territoriale. (art. 1) L intento della legge è quello di favorire il processo di deistituzionalizzazione promuovendo e sostenendo il mantenimento o il reinserimento delle persone in stato di bisogno nel proprio nucleo famigliare o il loro inserimento in nuclei di tipo famigliare o in ambienti comunitari idonei. Il Centro Diurno è nato nel settembre del 1992 come un tentativo di risposta a forme di disagio minorile del nostro territorio. I soggetti fondatori sono stati: un gruppo di volontari della parrocchia di Storo, l assistente sociale di zona e la Comunità Murialdo di Trento. 4 All interno del Progetto educativo sono riportate le seguenti voci: i dati personali dell utente; definizione del problema individuato; fattori osservabili: riguardano tutte le osservazioni che sono state raccolte antecedentemente alla formulazione del progetto educativo; progetto di lavoro: questa sezione è la più ampia, raccoglie numerose sottovoci che ci aiuteranno a definire in modo specifico le modalità di lavoro che si vogliono seguire. In questa parte del progetto vengono sviluppati gli obiettivi che ci si prospetta di raggiungere e sono riportati alcuni indicatori che in un secondo momento permetteranno di verificare se e in quale misura sono stati raggiunti gli obiettivi. Inoltre sono elencate le risorse che si intendono utilizzare per la sua attuazione e le strategie da impiegare, vengono quindi individuate le persone che saranno coinvolte in tale progetto. Un altra voce che viene riportata in questa parte di progetto riguarda i tempi neces- 25

5 L inserimento Tale Progetto si sviluppa su due attività complementari: - centro diurno Le fasi dell inserimento Il Progetto sviluppato per definire il Progetto Educativo Individualizzato, delinea le modalità di accesso al Servizio. L inserimento al Progetto (A.E.I.) avviene solitamente -attraverso la conoscenza ed eventuale segnalazione del Servizio Sociale di zona. L équipe educativa valuta l opportunità di inserire il minore segnalato analizzando la sua situazione, i bisogni rilevati e le risposte che il Progetto può offrire in quel preciso contesto. Una volta deciso di accogliere il minore, il Servizio Sociale invia una relazione scritta e l equipe educativa è tenuta a disporre l inserimento. Questo dovrà tenere conto della valutazione e degli obiettivi individuati dal Servizio Sociale oltre che gli elementi di propria osservazione ottenuti tramite le schede di osservazione giornaliere. Al momento dell inserimento il Servizio Sociale e gli educatori condividono con la famiglia del minore un contratto di collaborazione che stabilisce i reciproci impegni. Sono previsti alcuni incontri di verifica in itinere tra il Servizio Sociale, gli educatori del Centro e la famiglia. Altri incontri potranno essere fissati qualora si ritengano opportuni. A seconda della tipologia del caso presentato, il progetto educativo del minore potrà prevedere il coinvolgimento di altri Servizi quali la scuola, il Servizio di neuropsichiatria, di psicologia, di logopedia, ecc. Iter di inserimento del ragazzo Le modalità con cui avviene l inserimento al Progetto di (A.E.I.) di un minore e gli incontri previsti possono essere così riassunti: incontro iniziale di conoscenza tra il Centro e la famiglia con la presenza dell assistente sociale e successiva stesura del contratto di collaborazione tra le parti; - centro diurno/aperto L obiettivo principale del Centro è la prevenzione e la cura di forme di disagio e di disadattamento. Il Centro Diurno dà una risposta a singoli minori provenienti da situazioni familiari molto carenti, soprattutto dal punto di vista socio-educativo, segnalati dal Servizio Sociale al quale è in carico il nucleo familiare. Il Centro Diurno dunque è riconosciuto come uno strumento per evitare l ulteriore aggravarsi delle situazioni già problematiche da cui potrebbe derivare un intervento maggiore e più drastico, quale l allontanamento del minore dalla famiglia ed il conseguente sradicamento dal suo ambiente di vita. Il Centro Diurno ha una dimensione di semi-residenzialità, infatti il ragazzo è presente dal primo pomeriggio sino alle L Arca è strutturato per accogliere una decina di ragazzi che vengono segnalati dal Servizio Sociale e collabora con lo stesso nella stesura ed attivazione di un Progetto Educativo allo scopo di un recupero scolastico, educativo e formativo dell individuo. I minori che vengono inseriti nel Centro Diurno sono tenuti ad una frequenza continuativa e vincolante. Il Centro collabora costantemente con le famiglie degli utenti, offrendo alle stesse un sostegno nel seguire il figlio nei compiti di crescita, nello sviluppo personale e nell inserimento sociale. Il tutto sostenuto da un lavoro di rete che comprende tutte le realtà in cui il ragazzo è inserito. Le attività che vengono proposte e attivate si adattano alle caratteristiche degli utenti, ai loro bisogni personali, alla loro persona, ma anche ai loro impegni scolastici. Il Centro costituisce per ogni ragazzo che vi fa parte un luogo di riferimento nel quale trovare delle figure adulte per lui significative. inserimento al Centro dell utente; 24 5

6 Identikit Organizzazione All interno del progetto di Centro diurno è stato inserito in accordo con il Servizio Sociale il progetto di Accompagnamento Educativo Individualizzato, aperto pressoché tutto l anno,. Tale progetto apre nuovi orizzonti, permette di proporre alle famiglie ed ai minori un aiuto sempre più specifico e personalizzato nel rispetto dell intervento educativo e informativo. Inoltre, grazie alla sensibilità di alcuni docenti, grazie al notevole lavoro svolto da parte di alcuni operatori della Comunità Murialdo Il progetto di Accompagnamento Educativo Individualizzato, proprio per le sue caratteristiche specifiche, prosegue anche dopo il termine della scuola, infatti anche nel periodo estivo gli operatori incontrano i ragazzi proponendo incontri settimanali o week-end in montagna insieme. Il centro diurno è rivolto ad un utenza di età compresa fra i sei e i sedici anni, copre pertanto il periodo della scuola dell obbligo. Le caratteristiche principali di tale Servizio sono: la dimensione di semi-residenzialità: questa tipologia di servizio mira ad integrare il più possibile il soggetto nel territorio, cercando di valorizzarne al massimo le risorse naturali e proponendosi di offrire ogni opportunità per permettere la crescita e la valorizzazione del singolo; la familiarità dell ambiente, sia per quanto riguarda i rapporti fra operatori e utenti, sia per le attività quotidiane programmate, quali mangiare, fare i compiti, confrontarsi con adulti, coetanei, ecc; la flessibilità nell organizzazione delle attività, che devono adattarsi alle caratteristiche dell utenza, rispondere ai loro bisogni, adeguandosi agli impegni scolastici del gruppo e del singolo; un luogo di riferimento per giovani problematici che vengono aiutati ad affrontare le necessità e i bisogni che si presentano sul loro percorso di crescita. L orario di apertura varia a seconda del progetto. Si accolgono i ragazzi per una parte di pomeriggio, anche grazie al servizio trasporto messo a disposizione dalla Provincia e la durata dell intervento non supera le due ore. La quotidianità La giornata durante l'accompagnamento Educativo Individualizzato è suddivisa in momenti significativi: accoglienza del ragazzo/a, con lui si imposta la giornata e si cerca di suddividere al meglio il tempo dedicato alle attività pratiche, allo studio, al gioco. Le attività sono varie e possono svolgersi all interno dei locali del Centro diurno o del Progetto Giovani 6 23

7 Com è strutturato l Inserimento Educativo Individualizzato (A.E.I.) Orari: Per tale progetto sono previsti orari flessibili e condivisi all interno del Progetto Educativo Individualizzato Recapito telefonico: Le difficoltà dei ragazzi inseriti al Centro riguardano principalmente l incapacità a relazionarsi sia con i coetanei che con gli adulti. Questi ragazzi, inoltre, presentano problemi di socializzazione, mostrano difficoltà a relazionarsi con l altro, sia che questi sia un coetaneo, un ragazzo od un adulto. Anche all interno del proprio abituale ambiente di vita dimostrano capacità molto ridotte nel seguire le regole di convivenza cui devono sottostare, si dimostrano inadeguati alla vita sociale. Da questi problemi relazionali emerge in modo evidente l esigenza di avere una figura adulta di riferimento, qualcuno per loro significativo cui rivolgersi in ogni situazione di bisogno, cui porre eventuali dubbi, o con cui parlare semplicemente dei propri problemi. Gli utenti inseriti nei Centri dal Servizio Sociale dimostrano, con incidenza maggiore rispetto agli altri, la necessità e la ricerca di un rapporto individualizzato con l'educatore. Anche per questo il Centro diurno l'arca ha introdotto il Accompagnamento Educativo Invidualizzato (A.E.I.) Anche a livello personale questi minori dimostrano problemi significativi, soprattutto per quanto riguarda l autostima e la capacità di autonomia. L autostima di questi ragazzi risulta infatti essere molto ridotta: la convinzione di essere inferiori agli altri, di ritenersi inadeguati e inadatti in ogni situazione, la convinzione di non fare mai abbastanza, l incapacità di riconoscere la positività nelle loro azioni è più che evidente. Emerge il bisogno di essere continuamente seguiti da un adulto, una persona che gli indichi cosa fare, come fare, cosa non fare. Le finalità del servizio Le finalità che sono state individuate nella progettazione di questo Centro sono molteplici, in particolare: quella di mantenere il minore inserito nel proprio ambiente di vita e nella propria famiglia, riducendo il più possibile i rischi sociali a cui è esposto attraverso l ingresso in una struttura semi-residenziale. La struttura deve essere idonea ad offrire un ambiente favorevole ad uno sviluppo psicosociale positivo per il minore; favorire l accesso da parte dei minori e agevolare la loro integrazione nel territorio di appartenenza, lo stesso in cui risiedono e frequentano la scuola. Per favorire questo aspetto il Centro cerca di coinvolgere il territorio proponendo anche attività di volontariato; agevolare lo sviluppo nell utente di autostima e di autonomia; il minore deve sviluppare la capacità di trovare gli strumenti necessari per rispondere in modo 22 7

8 adeguato alle situazioni che la vita gli propone; stimolare il territorio e farsi carico dei problemi e dei bisogni portati dai minori e dalle loro famiglie. Il progetto del Centro Al momento dell inserimento gli educatori del Centro Diurno/Aperto condividono con la famiglia del minore per stabilire i reciproci impegni. Sono previsti alcuni incontri di verifica in itinere, gli educatori del Centro e la famiglia. Il progetto del Centro prevede alcune aree di intervento con l individuazione di possibili attività da svolgere per favorire lo sviluppo dei minori: l area educativa: attività atte all acquisizione di responsabilità, di autonomia personale e di regole di vita cui ogni persona deve adattarsi; l area affettiva: mira a consolidare il rapporto fra il minore e la propria famiglia di origine, oltre che a sviluppare il senso di appartenenza alla comunità; l area riguardante la socializzazione: favorire l instaurarsi di relazioni personali affinché si migliori il basso livello di socialità rilevato nei ragazzi durante l analisi svolta. Devono quindi essere progettate attività volte a sviluppare la comunicazione e favorire l integrazione e il rapporto con il proprio contesto di vita; l area dell apprendimento: deve essere sviluppata attraverso attività di orientamento sostegno scolastico. Questo Servizio offre interventi di cura e contemporaneamente di prevenzione al disagio con finalità educative e terapeutiche su segnalazione e progetto dei Servizi Sociali. Questi ultimi sono tenuti a svolgere una continua verifica per tenere costantemente monitorata la situazione del minore. Iter di inserimento del ragazzo Le modalità con cui avviene l inserimento al Centro di un minore e gli incontri previsti possono essere così riassunti: incontro iniziale di conoscenza tra il Centro e la famiglia ; inserimento al Centro diurno /aperto dell utente; incontri con la scuola, l assistente sociale e gli educatori incontri con la famiglia e gli educatori incontro fra gli educatori e momenti di verifica generale dell equipe educativa per discutere sulle situazioni degli utenti; incontri fra tutti gli operatori coinvolti nel progetto per confrontarsi e aggiornarsi reciprocamente sulla situazione. Il Centro diurno diventa quindi uno strumento con cui garantire stabilità all intervento progettato dal Servizio Sociale e offrire un valido e costante supporto educativo. Focalizzando l attenzione sul minore l obiettivo principale è quello di favorire la crescita globale della persona, aiutare il ragazzo a raggiungere un adeguata maturazione, facendo particolare attenzione alla sfera relazionale, dell apprendimento e dell affettività. Il gruppo acquista particolare significato per ogni soggetto che vi fa parte, diventa strumento di conoscenza, di confronto in cui verificare le proprie capacità e i propri limiti; questo è facilitato sia dal numero limitato dei minori che possono accedervi, 8 21

9 La quotidianità Nella vita quotidiana del centro diurno/aperto gli educatori propongono ai ragazzi sia attività ludiche, manuali ricreative, che proposte di incontro e confronto fra pari e dedicano una parte del pomeriggio allo svolgimento dei compiti assegnati. Le attività vengono decise dagli educatori assieme ai ragazzi, offrendo loro uno spazio apposito per decidere confrontandosi assieme. che dalla cura e attenzione utilizzata nella stesura del progetto personalizzato. L individualità del progetto permette di creare una maggior comunicazione e familiarità con gli operatori e di definire nel miglior modo le caratteristiche e le risorse di ciascun soggetto direttamente coinvolto. Per questo Centro si è ritenuto importante avvalersi della pedagogia denominata pedagogia del quotidiano, secondo la quale è importante sperimentarsi nella normalità. Sono infatti le piccole cose della vita ordinaria che ci aiutano a crescere e a svilupparci. Il progetto considera la famiglia d origine del minore come un importante risorsa da valorizzare e con cui è indispensabile instaurare rapporti significativi. L inserimento Le fasi dell inserimento Il Progetto sviluppato per definire il Centro Diurno/Aperto, delinea le modalità di accesso non solo attraverso il Servizio Sociale, ma anche attraverso Istituzione scolastica, o altri enti/associazioni presenti nel territorio. Questa nuova modalità di inserimento potrebbe aprire nuove possibilità ed essere definita più agile. Sarà quindi compito della struttura (ente) valutare un eventuale invio della famiglia al Servizio Sociale di riferimento sul terriorio. L inserimento al Centro diurno/aperto avviene : -attraverso richiesta della singola famiglia, o del singolo minore -attraverso richiesta della scuola -attraverso richiesta di altri enti e /o associazioni L équipe educativa valuta l opportunità di inserire il minore analizzando la sua situazione, i bisogni rilevati e le risposte che il Centro può offrire in quel preciso contesto, la compatibilità o meno con i progetti attualmente in atto. Una volta deciso di accogliere il minore, il Servizio Sociale sarà informato e tenuto al corrente rispetto agli inseriementi. 20 9

10 I soggetti dell intervento educativo Organizzazione Il ruolo della famiglia Il Centro si pone come punto di riferimento per la famiglia: rappresenta un appoggio nel superamento delle difficoltà educative insieme agli altri Servizi coinvolti. La famiglia non deve mai essere esclusa nei progetti educativi che vengono sviluppati, in quanto è considerata il principale ambito di sviluppo, di soddisfazione affettiva e di relazione personale. I genitori vengono coinvolti nel progetto individuato per il figlio, stimolandoli nell assunzione di responsabilità e del loro ruolo educativo fondamentale, permettendo l accrescimento delle relative competenze e, favorendo una miglior comunicazione all interno della famiglia intera. Per quanto riguarda la metodologia operativa sono mantenuti stretti contatti con la famiglia: è previsto un suo coinvolgimento nelle periodiche verifiche sull andamento del progetto e viene costantemente seguita dal Servizio Sociale, il quale offre un sostegno globale relativamente alle problematiche in essa presenti. Collaborazione con la scuola All inizio dell inserimento, viene contattata la scuola e viene condiviso un percorso di collaborazione tra scuola e centro in cui vengono condivisi gli obiettivi scolastici che il ragazzo dovrà affrontare. Per raggiungere dei buoni risultati è necessaria la collaborazione con gli insegnanti dei ragazzi che frequentano il centro diurno, quindi si ritiene molto importante cercare di consolidare e mantenere una costante relazione fra l'istituzione scolastica e il centro diurno. L' attività sperimentale per l'anno è definita in Centro diurno/aperto, infatti nelle giornate di mercoledì (medie) e venerdì (elementari) il Centro si trasforma in centro aperto inteso come luogo di incontro, confronto per ragazzi e bambini che necessitano di confrontarsi in un gruppo più allargato ma che non hanno particolari o marcate difficoltà. Essendo sperimentale si potranno apportare verifiche e cambiamenti al progetto stesso, che per sua natura non vuole proporsi come progetto poco flessibile. Questo nuovo progetto sperimentale permetterà all' equipè educativa del centro diurno/aperto di : definire al meglio il bisogno del singolo, per poterlo indirizzare ad un progetto più idoneo accogliere e sostenere ragazzi anche per brevi periodi evitare momentaneamente il passaggio, per la documentazione necessaria al Servizio Sociale... Il centro diurno/aperto è aperto a calendario scolastico, ma nulla vieta, se necessario, la prosecuzione anche durante il periodo estivo. L orario di apertura e la sede varia a seconda del minore accolto se adolescente o bambino, anche per accogliere il minore in uno spazio più adeguato rispetto alle sue richieste fisiche. Per quanto riguarda il centro diurno/aperto non è previsto il servizio trasporto messo a disposizione della P.A.T., se non per alcuni casi specifici. Per farsi che questo possa accadere le operatrici, previo accordo con al famiglia del minore, incontrano periodicamente gli insegnanti

11 Il territorio Com è strutturato il centro diurno/ aperto. Orari: MERCOLEDì STORO PROGETTO GIOVANI VENERDì STORO CENTRO DIURNO All interno del progetto è stato dato ampio spazio anche all elemento territorio, per il quale si è ritenuta fondamentale l integrazione con la struttura, per evitare situazioni di emarginazione. Il progetto prevede una fase di sensibilizzazione attraverso la quale si vuol favorire la presa in carico delle problematiche riguardanti il disagio giovanile da parte di tutta la comunità. Per rendere possibile un valido coinvolgimento della comunità locale verso le problematiche giovanili sono previsti contatti il più possibile stabili e costruttivi con associazioni, gruppi, scuole, parrocchie ed altre realtà significative, che offrono una collaborazione positiva, dando ad ogni minore la possibilità di integrarsi nel proprio ambiente di vita. Recapito telefonico:

12 Com è strutturato il centro diurno Orari: LUNEDì STORO MARTEDì STORO GIOVEDì STORO MARTEDì PIEVE DI BONO VENERDì PIEVE DI BONO Recapito telefonico:

13 E possibile modificare il progetto per renderlo maggiormente idoneo alle esigenze rilevate, previo accordo con il Servizio Sociale; anche le dimissioni dal Centro dovranno essere discusse con il Servizio il quale potrà renderle operative attraverso un provvedimento idoneo a tal fine. Iter di inserimento del ragazzo Le modalità con cui avviene l inserimento al Centro di un minore e gli incontri previsti possono essere così riassunti: incontro iniziale di conoscenza tra il Centro e la famiglia con la presenza dell assistente sociale e successiva stesura del contratto di collaborazione tra le parti; inserimento al Centro dell utente; contratto con il minore; incontro con la scuola, l assistente sociale e gli educatori all inizio dell anno o dell inserimento, a metà e a termine anno scolastico; incontri con la famiglia e gli educatori a scuola durante l anno scolastico; incontro fra gli educatori e l assistente sociale a un mese dall inserimento per valutare l opportunità del progetto, in seguito si svolgerà ogni tre mesi per tenere aggiornata l assistente sociale sulla situazione; momenti di verifica generale dell equipe educativa per discutere sulle situazioni degli utenti; incontri fra tutti gli operatori coinvolti nel progetto per confrontarsi e aggiornarsi reciprocamente sulla situazione. Gli incontri sopraelencati sono quelli previsti e riportati nel progetto esteso per il Centro Diurno, ma in caso di bisogno e di necessità si possono prevedere ulteriori incontri da programmare insieme. Organizzazione Il Centro diurno è aperto pressoché tutto l anno, la chiusura è prevista alcuni giorni in agosto e alcune giornate in prossimità delle festività natalizie e pasquali. L orario di apertura varia a seconda della stagione: durante l anno scolastico si accolgono i ragazzi per il primo pomeriggio, grazie al servizio trasporto messo a disposizione dalla Provincia e li ospita fino alle nelle giornate di lunedì martedì giovedì, mentre nel periodo estivo è aperto al mattino, con orario variabile a seconda delle esigenze degli stessi e delle attività che vengono intraprese. Gli operatori che vi lavorano sono quattro, tra i quali c è la coordinatrice che partecipa in modo particolare alla riunione di equipe, alla definizione dei progetti educativi e delle attività da svolgere. Oltre agli operatori e ai ragazzi, il Centro è frequentato anche dai volontari che offrono parte del loro tempo: alcuni aiutano i ragazzi nello svolgimento dei compiti scolastici, altri si rendono disponibili per partecipare ad alcune attività, ognuno in base alle propria disponibilità. I compiti degli operatori consistono nella preparazione e nella definizione dei Progetti Educativi Individualizzati, in collaborazione con gli altri Servizi coinvolti, nella supervisione sui casi inseriti; nella partecipazione ai momenti di verifica programmati e se necessario, anche quotidiana, con il minore interessato. Gli educatori, inoltre, sono tenuti a curare i rapporti con le famiglie degli utenti, con la scuola da loro frequentata, con il Servizio Sociale ed altri eventuali Servizi coinvolti nel progetto. Nella vita quotidiana del Centro gli educatori partecipano con i ragazzi, alle attività ludiche, manuali, ricreative sia a quelle più impegnative e di studio nel pomeriggio seguono i ragazzi nello svolgimento dei compiti. Gli educatori si occupano anche della preparazione della merenda. Le attività principali di questo Centro Diurno sono rappresentate dal sostegno scolastico, la socializzazione, la sfera ludico-ricreativa, artistico-espressiva e manuale

14 La quotidianità zio apposito per decidere confrontandosi assieme. La giornata al Centro può essere suddivisa in tre momenti significativi: verso le 14.30, vengono accolti i ragazzi, con loro si imposta la giornata e si cerca di suddividere al meglio il tempo dedicato alle attività pratiche, allo studio, al gioco verso le vengono svolti i compiti; ogni ragazzo svolge i compiti affiancato da un educatore o da un volontario. Questa modalità di lavoro permette di organizzare e raccogliere tutti gli strumenti necessari per lo svolgimento dei compiti. Il materiale scolastico non rimane al Centro. Per quanto riguarda lo svolgimento dei compiti, gli educatori così come i volontari, assistono a rotazione, in tal modo viene data loro la possibilità di sperimentarsi con più figure adulte; Verso le è prevista la merenda. Questo è un momento di ritrovo e unione fra i ragazzi, gli educatori e, quando sono presenti, i volontari; dopo la merenda si svolgono attività, cui partecipano tutti i ragazzi fatta eccezione per quelli che non hanno ultimato i compiti o abbiano in programma qualche attività esterna al Centro, come ad esempio quelle sportive. Le attività si protraggono fino alle 18.30, orario in cui tutti i ragazzi fanno ritorno a casa. Le attività sono varie e possono svolgersi all interno del Centro come ad esempio un gioco da tavolo, può venire organizzato un torneo di calcio, la scultura del legno... Si organizzano attività di cucina nelle quali i ragazzi si sperimentano preparando un dolce per la merenda del giorno seguente, oppure vengono svolte attività in campo artistico per sviluppare l espressività e le capacità manuali di ognuno. Nel periodo estivo, oltre ai momenti di incontro per poter svolgere i compiti assegnati, si è previsto un soggiorno estivo al mare, come momento strutturato ma allo stesso tempo, libero da orari e vincoli dati dalla struttura. Le attività vengono decise dagli educatori assieme ai ragazzi, offrendo loro uno spa- L inserimento Le fasi dell inserimento Il Progetto sviluppato per definire il Centro Diurno, delinea le modalità di accesso al Servizio. L inserimento al Centro diurno avviene solitamente -attraverso la conoscenza ed eventuale segnalazione del Servizio Sociale di zona. L équipe educativa valuta l opportunità di inserire il minore segnalato analizzando la sua situazione, i bisogni rilevati e le risposte che il Centro può offrire in quel preciso contesto, la compatibilità o meno col gruppo di utenti già presenti, gli aspetti organizzativi e gestionali, quali trasporto, orari, ecc. Una volta deciso di accogliere il minore, il Servizio Sociale invia una relazione scritta e l equipe educativa del Centro è tenuta a disporre l inserimento Questo dovrà tenere conto della valutazione e degli obiettivi individuati dal Servizio Sociale oltre che gli elementi di propria osservazione ottenuti tramite le schede di osservazione giornaliere. Al momento dell inserimento il Servizio Sociale e gli educatori del Centro condividono con la famiglia del minore un contratto di collaborazione che stabilisce i reciproci impegni. Sono previsti alcuni incontri di verifica in itinere tra il Servizio Sociale, gli educatori del Centro e la famiglia: il primo avviene dopo un mese dall inserimento al fine di valutare la positività o meno dell intervento attivato, mentre gli altri due momenti previsti sono ad inizio e a termine dell anno scolastico. Altri incontri potranno essere fissati qualora si ritengano opportuni. A seconda della tipologia del caso presentato, il progetto educativo del minore potrà prevedere il coinvolgimento di altri Servizi quali la scuola, il Servizio di neuropsichiatria, di psicologia, di logopedia, ecc

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