SIDRIA-TORINO Studio Italiano sui Disturbi Respiratori nell Infanzia e l Ambiente 2 a fase

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1 SIDRIA-TORINO Studio Italiano sui Disturbi Respiratori nell Infanzia e l Ambiente 2 a fase Epidemiologia e prevenzione dell'asma e delle allergie in età pediatrica RISULTATI DESCRITTIVI Volume 1: Scuole Medie (Classi III) Aprile 2003

2 Hanno curato la preparazione di questo volume: Enrica Migliore, Giovanna Berti, Giovannino Ciccone. Per eventuali chiarimenti o informazioni aggiuntive è possibile contattare l Unità di Epidemiologia dei Tumori (tel indirizzo gianni.ciccone@cpo.it). Copia di questo rapporto è disponibile sul sito Ulteriori informazioni sul progetto Sidria e sui risultati dello studio sono disponibili sul sito

3 SIDRIA-TORINO 2 a fase Epidemiologia e prevenzione dell'asma e delle allergie in età pediatrica Progetto finanziato dal Ministero della Sanità e dall'assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, nell'ambito della ricerca sanitaria finalizzata Coordinamento, progettazione e realizzazione dello studio: Giovannino Ciccone (coordinatore locale), Enrica Migliore, Dario Mirabelli Unità di Epidemiologia dei Tumori ASO San Giovanni Battista di Torino - CPO Piemonte Giovanna Berti, Ennio Cadum Area di Epidemiologia Ambientale ARPA Piemonte Massimiliano Bugiani, Pavilio Piccioni Unità di Pneumologia ASL4 CPA Torino Personale sanitario delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) di Torino che ha collaborato alla rilevazione dei dati nelle scuole: Chiara Rossi, M. Franca Boazzo, Ida Prati, Lucia Ratti, A. Maria Marro, M. Domenica Mola, Raffaella Moretto, Angela Di Carlo, M. Pia Peluso Dipartimento Materno Infantile ASL1 Ettore Rossi, Giuseppina Marino, Gabriella Garra, Simonetta De Maria, Edi Contini, Franca Rigat Dipartimento Materno Infantile ASL2 Paola Stradoni, Giacomo Perini, Simonetta Bellora, Cinzia Rossini, Loredana Torretta Dipartimento Materno Infantile ASL3 Giovanni Garrone, Bruna Cerbino, Lucia Gisellu, Daniela Gabutti, Giuseppina Choc, Laura Musso, Giovanna Martella, Adriana Masulli Dipartimento Materno Infantile ASL4 Si ringraziano: l Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte che ha autorizzato l indagine; Insegnanti e Direttori delle scuole per avere aderito e collaborato a una buona realizzazione dello studio, favorendo una elevata rispondenza; tutti i bambini e genitori delle scuole coinvolte nell indagine; i responsabili e il personale sanitario delle Aziende Sanitarie Locali cittadine che hanno tenuto i contatti con le scuole e collaborato attivamente alla rilevazione dei dati; il gruppo di lavoro nazionale, i responsabili regionali degli altri centri partecipanti e in particolare Claudia Galassi, responsabile italiana del progetto SIDRIA-2 a fase. 3

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5 INDICE Pag. DESCRIZIONE DELLO STUDIO OBIETTIVI DELLO STUDIO METODI E STRUMENTI DI LAVORO CENTRI PARTECIPANTI IN ITALIA LE SCUOLE MEDIE ESTRATTE NEL COMUNE DI TORINO RISULTATI - QUESTIONARIO GENITORI LA RISPONDENZA DEI GENITORI CARATTERISTICHE DEI RISPONDENTI PER ASL La madre Il padre STATO DI SALUTE DEI BAMBINI Asma e disturbi respiratori Ricorso ai servizi sanitari e trattamento di asma e disturbi respiratori Disturbi nasali e della pelle ALTRE INFORMAZIONI SUI RAGAZZI ESPOSIZIONE A FUMO AMBIENTALE E AD INQUINAMENTO DA TRAFFICO RISULTATI QUESTIONARIO RAGAZZI LA RISPONDENZA DEI RAGAZZI SALUTE RIFERITA DAI RAGAZZI Asma e disturbi respiratori Disturbi nasali e della pelle ESPOSIZIONE DEI RAGAZZI AL FUMO PIANO DI ANALISI

6 DESCRIZIONE DELLO STUDIO L asma bronchiale influisce pesantemente sulla qualità della vita attraverso una limitazione delle attività del vivere quotidiano, perdita di giorni di scuola e di lavoro, un inidoneità nei confronti di alcune specifiche attività, un ricorso frequente a prestazioni di pronto soccorso o a periodi di ricovero in ospedale. L asma bronchiale presenta una prevalenza nella popolazione in età pediatrica in Italia stimabile intorno al 10%, ed ha un costo rilevante per la comunità; peraltro, i costi indiretti della malattia sono più rilevanti dei costi diretti imputabili alle spese per la cura e l assistenza sanitaria. La letteratura scientifica internazionale ha segnalato un aumento della frequenza della patologia asmatica dell infanzia negli ultimi 2-3 decenni. L indeterminatezza delle informazioni disponibili sulla frequenza della patologia asmatica e allergica in età pediatrica aveva indotto vari gruppi di ricercatori ad avviare, all inizio degli anni 90, uno studio multicentrico internazionale sull asma, la rinite e l eczema denominato International Study of Asthma and Allergies in Childhood - ISAAC a cui avevano partecipato 156 Centri di 56 Paesi. Lo studio mirava a stimare la prevalenza dell asma, della rinite e dell eczema nella popolazione infantile di diversi Paesi del mondo, per consentire il confronto tra Paesi diversi, tra diverse zone geografiche di uno stesso paese; stabilire valori di riferimento utili per il futuro; delineare un quadro di fondo per ricerche eziologiche. In sintesi, è stata stimata una prevalenza di asma fra i Paesi partecipanti pari al 10% e 11% rispettivamente nei bambini di 6-7 anni e nei ragazzi di anni. I risultati evidenziavano l esistenza di un ampia variabilità fra i Paesi, con valori compresi tra 1,4-4,2% (es. in Albania, Austria, Belgio, Germania, India, Polonia) e 26,5 27,1% (in Australia, Costarica e Nuova Zelanda). La variabilità osservata fra i Paesi era molto più elevata di quella osservata fra diverse aree di uno stesso Paese. La notevole eterogeneità geografica della malattia, osservata anche per gli altri disturbi allergici studiati (rinite allergica ed eczema) suggerisce un probabile ruolo eziologico dei fattori ambientali, intesi in senso lato, nello sviluppo delle patologie in questione. È attualmente in corso la III fase del progetto ISAAC, approvato dall Unione europea nell ambito del programma Quality of life del V Progetto Quadro. L Italia ha aderito al progetto ISAAC con una ricerca più complessa denominata Studi Italiani sui Disturbi Respiratori nell Infanzia e l Ambiente SIDRIA, realizzata negli anni Al progetto SIDRIA hanno collaborato strutture di sanità pubblica e di epidemiologia regionali e di Aziende USL, istituti di ricerca, istituti universitari, strutture dedicate al controllo ambientale, tutte raccolte in un Gruppo collaborativo. Gli studi sono stati condotti su oltre alunni delle scuole elementari e medie in 10 centri dell Italia settentrionale e centrale. In Piemonte lo studio è stato condotto a Torino su un campione di circa 4000 bambini e ragazzi, rappresentativi della popolazione scolastica delle prime due classi della scuole elementare e della terza classe della scuola media. I risultati del progetto SIDRIA sono stati pubblicati in numerose riviste scientifiche, consultabili anche sul sito internet In Italia, nei bambini di 6-7 anni partecipanti allo studio SIDRIA, la prevalenza di asma bronchiale è risultata essere il 9%, con una modesta variabilità fra i centri (4,6% Cremona 11,1% Roma); analoga la frequenza osservata nei ragazzi di anni (media 9%, intervallo: 6,2% Cremona 10,9% Empoli). Nel 6

7 complesso l Italia si colloca nella fascia medio-bassa delle prevalenze osservate nel mondo con lo studio ISAAC. Nella predisposizione all asma svolgono un ruolo rilevante la familiarità e lo stato atopico, ovvero la propensione a produrre elevate quantità di anticorpi in risposta a stimoli allergenici. Allo sviluppo dell asma, tuttavia, contribuiscono in modo significativo anche l abitudine al fumo dei genitori (in più del 50% delle situazioni esaminate almeno un genitore fumava) e l esposizione a inquinanti atmosferici, soprattutto a quelli prodotti dal traffico pesante (in circa il 10% delle abitazioni prese in considerazione veniva riferito un frequente passaggio di camion nella strada verso cui erano rivolte le finestre). Le analisi non hanno evidenziato associazioni fra lo stato socioeconomico della famiglia (valutato in base al livello di scolarità paterna) e la prevalenza dei sintomi asmatici. Si era invece osservata una maggior tendenza all ospedalizzazione dei bambini affetti da asma al ridursi della scolarità paterna: più che a un peggiore stato di salute dei bambini delle classe meno abbienti, il dato sembra attribuibile a una diversa capacità di uso dei servizi sanitari, imputabile a una minore attenzione ricevuta dal medico curante e/o a una maggiore difficoltà nella "gestione" del bambino asmatico nelle famiglie meno abbienti. Sicuramente si era rilevata una maggiore percentuale di esposti a fumo passivo e di positivi a catarro, tosse e bronchite. Per approfondire la ricerca sui fattori causali dell asma e delle malattie allergiche e in particolare sul ruolo delle esposizioni ambientali a inquinanti tipici del traffico veicolare e delle infezioni virali e batteriche della prima infanzia, è stato condotto un secondo studio SIDRIA-2 a cui hanno partecipato a livello nazionale 12 Centri per la raccolta dei dati e 8 Centri di riferimento per il supporto a specifici aspetti del programma. Il progetto ha avuto inizio ufficiale il 14 luglio 2001 ed è in parte finanziato dal Ministero della salute. 7

8 OBIETTIVI DELLO STUDIO Lo studio SIDRIA-2 a fase si propone in particolare di: descrivere le modifiche temporali nella prevalenza dell asma, della rinite allergica e della dermatite atopica, nonché nella frequenza di esposizione a fattori di rischio per le stesse (ad esempio il fumo passivo e l esposizione a inquinanti indoor e outdoor) nei centri che hanno partecipato alla prima fase dello studio SIDRIA; descrivere la prevalenza delle condizioni allergiche e dei fattori di rischio in aree dell Italia meridionale non indagate dalla prima fase dello studio SIDRIA; valutare l associazione tra possibili fattori di rischio (o fattori protettivi) - indagati attraverso questionari standardizzati - e lo sviluppo dell asma e delle allergie; descrivere a livello di popolazione il ricorso ai servizi sanitari per il controllo della patologia asmatica e allergica e le caratteristiche dei processi assistenziali anche in relazione alle condizioni socio-economiche delle famiglie. METODI E STRUMENTI DI LAVORO Lo studio costituisce l applicazione in Italia della fase III dello studio ISAAC ed è stato condotto su un campione di bambini della 1 a e 2 a classe della scuola elementare e in ragazzi della 3 a classe della scuola media inferiore in 12 centri italiani (Torino, Emilia-Romagna, Milano, Mantova, Trento, Firenze, Siena, Roma, Colleferro, Bari, Cosenza, Palermo). Ogni centro ha partecipato con almeno bambini e adolescenti per un totale complessivo di circa soggetti. A Torino il campione, costituito per il 50% da scuole già partecipanti alla prima fase dell indagine ( ), ha interessato 20 scuole elementari (N=2499) e 8 scuole medie (N=1254). La fase di rilevazione dei dati è avvenuta nel periodo tra gennaio e marzo Informazioni standardizzate sui disturbi respiratori e sull esposizione a diversi fattori di rischio sono state raccolte attraverso un questionario compilato da tutti i genitori coerente con il protocollo della fase III dello studio ISAAC. La ricerca si avvale, oltre che dei dati derivati dai questionari compilati dai genitori degli alunni delle classi selezionate, anche di informazioni ricavate da uno specifico questionario, somministrato in classe ai ragazzi delle scuole medie. In questo rapporto sono illustrate le distribuzioni relative ad alcune domande del questionario compilato dai genitori e, separatamente le distribuzioni relative all analisi del questionario fatto compilare ai ragazzi in classe. 8

9 CENTRI PARTECIPANTI IN ITALIA Torino: Unità di Epidemiologia dei Tumori - ASO San Giovanni Battista di Torino - CPO Piemonte; Area di Epidemiologia Ambientale ARPA Piemonte; Unità di Pneumologia ASL4 CPA Torino; Dipartimenti Materno Infantili ASL1-4. Milano: Servizio di Epidemiologia - ASL Città di Milano Milano; Centro di Allergologia e Broncopneumologia Clinica Pediatrica I Istituto di Pediatria - Istituti Clinici di Perfezionamento Milano; Agenzia Regionale di Protezione Ambientale, sezione di Milano. Mantova: Servizio di Medicina Preventiva -ASL di Mantova - Mantova. Trento: Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) Osservatorio Epidemiologico Trentino - Trento. Emilia Romagna: Agenzia Sanitaria Regionale dell Emilia Romagna Bologna; Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna Bologna; Aziende Sanitarie Locali dell Emilia Romagna; Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia Romagna. Siena: Istituto di Malattie dell Apparato Respiratorio dell Università di Siena - Siena. Firenze: Dipartimento di Sanità Pubblica dell Università di Firenze; Dipartimento di Statistica G. Parenti dell Università di Firenze; U.O. Epidemiologia Analitica e Ambientale - Occupazionale, Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, Istituto Scientifico della Regione Toscana; U.O.Tutela della Qualità dell Aria, Dipartimento di Firenze, ARPAT; Gruppo di Epidemiologia Ambientale Polmonare, Ist. Fisiologia Clinica CNR - Pisa. Roma: Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma/E Roma; Dipartimento di Prevenzione ASL Roma/G Tivoli (RM); Servizio di Fisiopatologia Respiratoria - Università Cattolica del Sacro Cuore Roma; Agenzia di Sanità Pubblica Lazio Roma; Laboratorio di Biochimica Clinica - Istituto Superiore di Sanità Roma; Servizi Materno-infantili e Dipartimenti di Prevenzione ASL di Roma. Bari: Dipartimento di Biomedicina dell Età Evolutiva Sezione di Pediatria Preventiva Clinica Pediatrica III - Università di Bari - Bari. Cosenza: Unità Operativa di Medicina Preventiva - Area Pediatria, ASL di Cosenza; Istituto di Clinica Pediatrica - I Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università di Roma "La Sapienza" - Roma. Palermo: Unità Operativa di 3^ Pediatria ad indirizzo allergologico e pneumologico Azienda di Rilievo Nazionale ad Alta Specializzazione (ARNAS) Ospedale Civico e Benfratelli, G. Di Cristina e M. Ascoli - Palermo. 9

10 LE SCUOLE MEDIE ESTRATTE NEL COMUNE DI TORINO L'obiettivo del campionamento era quello di arruolare almeno 1000 bambini della popolazione di alunni delle classi III medie, secondo una procedura che ne garantisse la rappresentatività. Sono state quindi prima campionate le scuole e successivamente arruolati tutti i ragazzi che frequentavano le classi indicate. Inoltre, al fine di fornire stime migliori sui cambiamenti avvenuti tra i due periodi, il 50% delle scuole è stato campionato tra le scuole già partecipanti a SIDRIA nel In totale a Torino sono state campionate 8 scuole medie, distribuite in maniera omogenea nel territorio comunale San Giuseppe 2. Matteotti-Nievo 3. Antonelli 4. King 5. Pola Saba 7. Cena-Martiri del Martinetto 8. Croce-Morelli-Verga ASL Scuola Indirizzo SAN GIUSEPPE* Via San Francesco da Paola, 23 MATTEOTTI-NIEVO** Via Mentana, 14 ANTONELLI** Via Filadelfia, 123/2 KING Via Germonio, 12 POLA** Via Foglizzo, 15 SABA Via Lorenzini, 4 4 CENA-MARTIRI DEL MARTINETTO Strada San Mauro, 24 CROCE MORELLI VERGA** Corso Novara, 26 * La scuola non ha aderito alla ricerca; non è quindi riportata nelle tabelle seguenti ed è stata esclusa anche nel calcolo dei rispondenti al questionario (sono stati considerati soggetti rispondenti coloro che, avendo ricevuto copia del questionario, hanno liberamente scelto di compilarlo). ** Scuole già partecipanti a SIDRIA nel

11 RISULTATI - QUESTIONARIO GENITORI Guida alla lettura delle tabelle La tabella 1.1 riporta i risultati sulla rispondenza al questionario per ciascuna scuola; nelle tabelle successive (2.1 e seguenti) i dati sono riferiti ai soli rispondenti. La figura 1 riporta la distribuzione percentuale della rispondenza per ASL e del totale nella città di Torino. I dati riportati nelle tabelle sono così suddivisi: - per ciascuna ASL nella quale ha sede la scuola, sono riportate le percentuali calcolate sul totale dei rispondenti di ciascuna ASL; - la colonna del totale rappresenta i dati complessivi di Torino, riportati sempre in percentuale sul totale dei rispondenti; - le percentuali riportate nelle tabelle sono sempre calcolate sul totale dei rispondenti al questionario tranne che nella sezione 3.2. Non tutti i questionari erano completamente compilati e pertanto per alcune domande la somma delle percentuali delle risposte ottenute non raggiunge il 100%. Tutte le statistiche presentate possono essere interpretate come rappresentative dell'intera popolazione scolastica della stessa età del campione a livello torinese; la rappresentatività è più incerta e l'errore statistico è più ampio se si considerano gli stessi dati a livello di ciascuna ASL. I confronti tra ASL devono pertanto essere letti con molta prudenza, tenendo presente che eventuali differenze (o somiglianze) delle statistiche possono dipendere anche dalla ridotta numerosità campionaria in ogni ASL. 11

12 1. LA RISPONDENZA DEI GENITORI Tab Distribuzione della rispondenza e della non rispondenza per ASL. ASL SCUOLA ALUNNI Alunni trasferiti, QUESTIONARI NON RISPONDENZA non frequentanti COMPILATI RISPONDENTI GENITORI (rifiuto, assenti, altro) (%) 1 MATTEOTTI-NIEVO TOTALE ASL ANTONELLI KING TOTALE ASL POLA SABA TOTALE ASL CENA-MARTIRI DEL MARTINETTO CROCE-MORELLI-VERGA TOTALE ASL TOTALE La rispondenza è stata calcolata sottraendo dal denominatore gli alunni trasferiti, gli assenti abituali o i genitori impossibilitati a rispondere per gravi incomprensioni della lingua italiana. Fig. 1 Distribuzione percentuale della rispondenza per ASL e nel totale della città di Torino. 2. CARATTERISTICHE DEI RISPONDENTI PER ASL Tab. 2.1 Alcune caratteristiche dei genitori per ASL. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Madre COMPILATORI Padre QUESTIONARIO Entrambi Altro

13 2.1 La Madre Tab Distribuzione per età, paese di nascita, condizione professionale e occupazione della madre. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Fino a 34 anni ETÀ Tra 35 e 44 anni anni o più Italia PAESE Europa DI Asia NASCITA Africa Sud America Nessuno TITOLO Licenza elementare DI Diploma Media inferiore STUDIO Diploma Media superiore Laurea Casalinga CONDIZIONE Disoccupata PROFESSIONALE Occupata Ritirata dal lavoro Dirigente/Imprenditrice CATEGORIA Impiegata/Funzionaria PROFESSIONALE Operaia/Bracciante Libera professionista/in proprio Il Padre Tab Distribuzione per età, paese di nascita, condizione professionale e occupazione del padre. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Fino a 34 anni ETÀ Tra 35 e 44 anni anni o più Italia PAESE Europa DI Asia NASCITA Africa Sud America Nessuno TITOLO Licenza elementare DI Diploma Media inferiore STUDIO Diploma Media superiore Laurea Disoccupato CONDIZIONE Occupato PROFESSIONALE Ritirato dal lavoro Dirigente/Imprenditore CATEGORIA Impiegato/Funzionario PROFESSIONALE Operaio/Bracciante Libero professionista/in proprio

14 3. STATO DI SALUTE DEI RAGAZZI 3.1 Asma e disturbi respiratori LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO: a) Suo figlio ha mai avuto l'asma? b) "Suo figlio soffre ancora di asma?" c) Suo figlio, respirando, ha avuto fischi o sibili nel torace almeno una volta nella sua vita? d) "Suo figlio, respirando, ha avuto fischi o sibili nel torace negli ultimi 12 mesi?" e) "Negli ultimi 12 mesi suo figlio, respirando, ha avuto sibili nel torace durante o dopo un esercizio fisico?" f) "Suo figlio ha avuto attacchi di difficoltà di respiro con fischi o sibili almeno una volta nella sua vita?" g) "Negli ultimi 12 mesi suo figlio ha avuto attacchi di difficoltà di respiro con fischi o sibili?" h) "Suo figlio ha tosse nella maggior parte dei giorni (4 o più alla settimana) al di fuori dei comuni raffreddori per più di un mese all anno?" i) "Suo figlio ha catarro nella maggior parte dei giorni (4 o più alla settimana) al di fuori dei comuni raffreddori per più di un mese all anno?" Tab Distribuzione di asma e principali sintomi respiratori per ASL e in totale. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Asma nella vita (a) negli ultimi 12 mesi (b) Fischi o sibili nel torace nella vita (c) negli ultimi 12 mesi (d) Sibili durante o dopo un esercizio fisico (e) Dispnea con fischi/sibili nella vita (f) negli ultimi 12 mesi (g) Tosse (h) Catarro (i) Familiarità per asma (madre o padre)

15 Fig. 2 - Distribuzione percentuale dei principali sintomi asmatici e bronchitici sul totale dei rispondenti. Alla domanda Suo figlio ha mai avuto l asma? l 11.2% dei genitori ha risposto affermativamente e ha riferito che negli ultimi 12 mesi il 4.4% dei ragazzi ha avuto attacchi di asma. Il 10.6% dei ragazzi ha almeno un genitore che soffre o ha sofferto di asma durante la vita: questo dato potrà essere successivamente analizzato per valutare il ruolo della familiarità in questa malattia. La frequenza di sintomi asmatici meno gravi (fischi e sibili al torace) riportati dai genitori è del 19% circa nel corso della vita e intorno al 7% nel corso dell ultimo anno. La frequenza di sintomi asmatici più gravi (mancanza di respiro con fischi e sibili) è riportata per circa il 15% dei ragazzi nel corso della vita e per il 5.8% nel corso dell ultimo anno. La frequenza dei sintomi bronchitici (al di fuori dei comuni raffreddori) per più di un mese all anno risulta essere del 4% circa sia per quanto riguarda la tosse che per il catarro. 15

16 3.2 Ricorso ai servizi sanitari e trattamento di asma e disturbi respiratori LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO: a) Suo figlio, almeno una volta nella sua vita, è stato ricoverato in ospedale a causa dell'asma? b) Qual è la figura professionale che segue, o che seguiva, principalmente suo figlio per il problema dell asma? c) In generale, quanto direbbe che sono stati tenuti sotto controllo i sintomi dell'asma di suo figlio negli ultimi 12 mesi? d) Negli ultimi 12 mesi, suo figlio ha usato medicine per i sibili o l'asma (compresse, bombolette spray, aerosol o altri rimedi)? Tab Ricorso ai servizi e medico di riferimento per asma per ASL e in totale, sul totale dei soggetti con asma. (n=36) (n=29) (n=31) (n=26) (n=122) No, mai Ricovero in ospedale Sì, 1 volta per asma (nella vita) Sì, 2 volte (a) Sì, 3 o più volte Medico di med. generale Pediatra di famiglia Medico di riferimento Pneumologo per la cura dell asma Allergologo (b) Omeopata Altre figure professionali Dato mancante Tab Controllo dei sintomi e consumo di medicine per asma per ASL e in totale, sul totale dei soggetti con asma negli ultimi 12 mesi. (n=14) (n=10) (n=10) (n=14) (n=48) Controllo dei sintomi Ben controllati asmatici Abbastanza controllati (ultimi 12 mesi) Scarsamente controllati (c) Non controllati Medicine per asma Si (ultimi 12 mesi) (d) No

17 I risultati riportati nella tabella prendono in considerazione solo il campione di ragazzi i cui genitori hanno risposto affermativamente alla domanda Suo figlio ha mai avuto l asma?. Da queste analisi risulta che il 22.1% dei ragazzi asmatici ha dovuto ricorrere al ricovero ospedaliero per asma almeno una volta nella vita. La figura professionale che segue principalmente il ragazzo asmatico risulta essere il pediatra di famiglia, anche se più del 25% dei ragazzi viene seguito principalmente da un allergologo. Il 14% si rivolge ad altre figure professionali quali pediatri non convenzionati, psicologi o psichiatri. Ricovero per asma nella vita Si, 3 o più volte 4,1% Si, 2 volte 4,9% Medico di riferimento per l asma Dato mancante 4% Altra figura professionale 14% Si, 1 volta 22,3% No, mai 68% Omeopata 3% Medico di medicina generale 12% Pediatra di famiglia 38% Pneumologo 7% Allergologo 26% Per quanto riguarda il controllo dei sintomi asmatici per chi dichiara di avere avuto asma nel corso dell'ultimo anno, in generale circa l 80% dei genitori ritiene che i propri figli abbiano sintomi asmatici mediamente ben controllati. Resta comunque un 19% circa di ragazzi con sintomi poco o non controllati. Scarsamente controllati 8,5% Abbastanza controllati 34,0% Controllo dei sintomi asmatici (ultimi 12 mesi) Non controllati 10,6% Ben controllati 46,8% Il consumo di farmaci per asma da parte del campione selezionato risulta del 75%: analisi più approfondite consentiranno di valutare se si tratti di una terapia assunta regolarmente dai ragazzi (terapia di fondo) o solo saltuariamente in occasione degli attacchi di asma e soprattutto di confermare l appropriatezza del trattamento. 17

18 3.3 Disturbi nasali e della pelle LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO: a) Suo figlio è stato infastidito, almeno una volta nella sua vita, da frequenti starnuti naso che cola o naso chiuso, al di fuori dei comuni raffreddori o dell influenza? b) Negli ultimi 12 mesi suo figlio è stato infastidito da frequenti starnuti o naso che cola o naso chiuso, al di fuori dei comuni raffreddori o dell influenza? c) Negli ultimi 12 mesi questi problemi nasali sono stati accompagnati da prurito e lacrimazione agli occhi? d) Suo figlio ha mai avuto il raffreddore primaverile (raffreddore da pollini)? e) Suo figlio ha mai avuto il raffreddore allergico da cause diverse dal polline? f) Suo figlio ha avuto, almeno una volta nella sua vita, un arrossamento con prurito in una o più zone della pelle, che compariva e scompariva per almeno 6 mesi? g) Suo figlio ha avuto questo arrossamento della pelle con prurito almeno una volta negli ultimi 12 mesi? h) Suo figlio ha mai avuto l eczema? Tab Distribuzione dei principali disturbi nasali per ASL e in totale. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Disturbi nasali al di fuori nella vita (a) dei comuni raffreddori negli ultimi 12 mesi (b) Disturbi nasali con prurito e lacrimazione occhi negli ultimi 12 mesi (c) Raffreddore primaverile (d) Raffreddore allergico (e) Tab Distribuzione dei principali disturbi della pelle per ASL e in totale. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Arrossamento della pelle nella vita (f) con prurito persistente negli ultimi 12 mesi (g) Eczema (h)

19 Fig. 3 - Distribuzione percentuale dei principali disturbi nasali e della pelle sul totale dei rispondenti. Dai questionari risulta che il 28.8% dei ragazzi ha avuto disturbi nasali anche al di fuori dei comuni raffreddori nel corso della vita e più del 10% presenta tali disturbi associati a prurito e lacrimazione degli occhi negli ultimi 12 mesi, sintomi tipici della rinite allergica. Nello specifico, il 17.3% dei genitori riferisce che il figlio soffre di raffreddore primaverile (raffreddore "da fieno") e circa l'11% di raffreddore allergico (cause diverse dal polline). La frequenza di disturbi della pelle riportata dai genitori è del 18.9% e il 13% dichiara che al figlio è stato diagnosticato l'eczema. L interesse dello studio per disturbi asmatici, di tipo rinitico e della pelle, deriva dall ipotesi che esistano meccanismi e cause comuni legati al sistema immunitario. 19

20 4. ALTRE INFORMAZIONI SUI RAGAZZI Tab. 4.1 Distribuzione di alcune caratteristiche dei ragazzi. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) No Allattamento materno Per 3 mesi o meno Per più di 3 mesi Frequenza asilo nido Bronchite Malattie nei primi due Bronchite asmatiforme anni di vita Polmonite/broncopolmonite Bronchiolite No Attività fisica Occasionale intensa Almeno 1 volta/settimana Mai Attività fisica In passato in piscina Si, meno di 6 mesi l'anno Si, più di 6 mesi l'anno Indice di massa Sottopeso corporea (BMI) Normopeso ragazzi Sovrappeso Indice di massa Sottopeso corporea (BMI) Normopeso ragazze Sovrappeso Tab. 4.2 L'alimentazione dei ragazzi. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Mai/occasionalmente Consumo di frutta Da 1 a 4 volte a settimana in generale 5 o più volte a settimana Mai/occasionalmente Consumo di Da 1 a 4 volte a settimana merendine/cioccolato 5 o più volte a settimana Mai/occasionalmente Consumo di spremute/ Da 1 a 4 volte a settimana succhi di frutta 5 o più volte a settimana Mai/occasionalmente Consumo di Da 1 a 4 volte a settimana bevande gassate 5 o più volte a settimana Olio di semi Condimento utilizzato Olio di oliva per cucinare Burro Altro o più condimenti

21 Tab. 4.3 Caratteristiche delle abitazioni e presenza di animali domestici. Numero medio di stanze per abitazione (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Densità abitativa (n persone/n stanze) Presenza di macchie di Nel primo anno di vita muffa/umidità Attualmente Elettricità Tipo di Gas riscaldamento Gasolio/Kerosene Teleriscaldamento Legna/carbone Presenza boiler a gas Mai Presenza del cane Nel primo anno di vita nell abitazione Negli ultimi 12 mesi Altro periodo Mai Presenza del gatto Nel primo anno di vita nell abitazione Negli ultimi 12 mesi Altro periodo I dati descrittivi riportati in queste tabelle forniscono una "fotografia" di alcune caratteristiche dei ragazzi di terza media, in particolare delle abitudini sportive, del peso e di alcuni indicatori del tipo di alimentazione, utili per eventuali interventi educativi. Di particolare interesse saranno i confronti fra i diversi centri partecipanti allo studio per queste caratteristiche. Inoltre questi fattori, alcuni con effetto protettivo ed altri che rappresentano possibili fattori di rischio saranno analizzati in relazione ai disturbi della salute oggetto dell'indagine. NOTA: L'indice di massa corporea (BMI) riportato nella Tabella 4.1 viene definito dal peso diviso il quadrato dell'altezza del ragazzo; le categorie sottopeso, normopeso e sovrappeso sono state definite utilizzando il 10 e il 90 percentile della distribuzione secondo le indicazioni fornite nelle tabelle di crescita disponibili all indirizzo 21

22 5. ESPOSIZIONE A FUMO AMBIENTALE E AD INQUINAMENTO DA TRAFFICO Tab. 5.1 Distribuzione dell'esposizione dei ragazzi al fumo della madre e del padre. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Non ha mai fumato Ha smesso di fumare Fuma attualmente MADRE N medio sigarette/giorno Fumava in gravidanza Fumava durante il primo anno di vita del bambino Non ha mai fumato PADRE Ha smesso di fumare Fuma attualmente N medio sigarette/giorno Tab. 5.2 Caratteristiche della zona abitativa ed esposizione dei ragazzi a traffico veicolare. (n=270) (n=259) (n=265) (n=298) (n=1092) Campagna Zona abitativa Periferia di città Centro città Seminterrato/terreno Piano dell abitazione Oltre il Senza traffico Caratteristiche della Con poco traffico zona di abitazione Con traffico moderato Con traffico intenso Mai o raramente Passaggio Ogni tanto camion Frequentemente Di continuo Mai o raramente Passaggio Ogni tanto automobili Frequentemente Di continuo

23 L'esposizione a fumo ambientale, in particolare nei primi anni di vita del bambino, rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie respiratorie, sia in età pediatrica che in seguito nell'età adulta. Nel campione studiato risultano fumatori attuali il 30% circa delle madri ed il 40% circa dei padri, benché in riduzione rispetto allo studio del 1994 (Fig. 8): oltre al rischio per la salute, l'abitudine al fumo dei genitori può condizionare quella dei figli (si veda la tabella 8.2 a pagina 26). Anche l'esposizione ad inquinamento da traffico veicolare è un documentato fattore di rischio per le malattie respiratorie. Il 73% circa dei genitori ha dichiarato di vivere in zone con traffico moderato o intenso ed il 30% circa abita su strade con passaggio di camion frequente o continuo. Per queste esposizioni sono previste analisi approfondite per chiarire meglio le relazioni con le malattie in studio. 23

24 RISULTATI QUESTIONARIO RAGAZZI La ricerca si avvale, oltre che dei dati derivati dai questionari compilati dai genitori degli alunni delle classi selezionate, anche di informazioni ricavate da uno specifico questionario, somministrato in classe ai ragazzi. L utilizzo di un questionario standardizzato, nell ambito del protocollo del progetto ISAAC International Study of Asthma and Allergies in Childhood, permetterà il confronto tra diverse zone geografiche di uno stesso paese e tra Paesi diversi riguardo ai sintomi respiratori riportati in prima persona dai soggetti. Il questionario comprendeva domande analoghe al questionario dei genitori su asma e sibili, rinite ed eczema, tosse e catarro e sull esposizione a fumo passivo ed attivo. In relazione alla sintomatologia si riportano le risposte date dai ragazzi relative ai disturbi negli ultimi dodici mesi. Diversi studi trasversali hanno riportato una differenza nelle risposte date alle stesse domande da genitori e ragazzi, discrepanza rivelata anche nella precedente e nella attuale fase del Progetto Sidria. La rispondenza è risultata molto alta, pari al 99.5%, grazie soprattutto alla disponibilità degli alunni a rispondere alle domande e alla capacità degli operatori scolastici e delle ASL di coinvolgerli e motivarli. La tabella 6.1 riporta i risultati sulla rispondenza al questionario dei ragazzi per ciascuna scuola; nelle tabelle successive i dati sono riferiti ai soli rispondenti. La figura 4 riporta la distribuzione percentuale della rispondenza per ASL e del totale nella città di Torino. I dati riportati nelle tabelle sono così suddivisi: - per ciascuna ASL nella quale ha sede la scuola, sono riportate le percentuali calcolate sul totale dei rispondenti di ciascuna ASL.; - la colonna del totale rappresenta i dati complessivi di Torino, riportati sempre in percentuale sul totale dei rispondenti; - le percentuali riportate nelle tabelle sono sempre calcolate sul totale dei rispondenti al questionario (ad eccezione del numero medio di sigarette fumate, calcolato nei soli fumatori). Non tutti i questionari erano completamente compilati e pertanto per alcune domande la somma delle percentuali delle risposte ottenute non raggiunge il 100%. Tutte le statistiche presentate possono essere interpretate come rappresentative dell'intera popolazione scolastica della stessa età del campione a livello torinese; la rappresentatività è più incerta e l'errore statistico è più ampio se si considerano gli stessi dati a livello di ciascuna ASL. I confronti tra ASL devono pertanto essere letti con molta prudenza, tenendo presente che eventuali differenze (o somiglianze) delle statistiche possono dipendere anche dalla ridotta numerosità campionaria in ogni ASL. 24

25 6. LA RISPONDENZA DEI RAGAZZI Tab Distribuzione della rispondenza e della non rispondenza dei ragazzi per ASL. ASL SCUOLA ALUNNI Alunni trasferiti, QUESTIONARI NON RISPONDENZA non frequentanti COMPILATI RISPONDENTI RAGAZZI (rifiuto, assenti, altro) (%) 1 MATTEOTTI-NIEVO ,0 TOTALE ASL ,0 2 ANTONELLI ,5 2 KING ,6 TOTALE ASL ,3 3 POLA ,3 3 SABA ,0 TOTALE ASL ,7 4 CENA-MARTIRI DEL MARTINETTO ,0 4 CROCE-MORELLI-VERGA ,8 TOTALE ASL ,1 TOTALE ,5 La rispondenza è stata calcolata sottraendo dal denominatore gli alunni trasferiti, gli assenti abituali o i ragazzi impossibilitati a rispondere alle domande a causa di scarsa comprensione della lingua italiana. Fig. 4 Distribuzione percentuale della rispondenza dei ragazzi per ASL e nel totale. Tab. 6.2 Distribuzione per sesso, area e comune di nascita dei ragazzi. (n=296) (n=268) (n=291) (n=325) (n=1180) Età Genere 13 anni o meno Più di 13 anni Maschio Femmina Italia Europa Area di Asia nascita Africa Centro -nord America Sud America Comune di Torino residenza Altro

26 7. SALUTE RIFERITA DAI RAGAZZI 7.1 Asma e disturbi respiratori LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO: a) "Soffri di asma?" b) "Respirando, hai avuto fischi o sibili nel torace negli ultimi 12 mesi?" c) "Negli ultimi 12 mesi respirando, hai avuto sibili nel torace durante o dopo un esercizio fisico?" d) " Hai avuto attacchi di difficoltà di respiro con fischi o sibili negli ultimi 12 mesi?" e) "Hai tosse nella maggior parte dei giorni (4 o più alla settimana) al di fuori dei comuni raffreddori per più di un mese all anno?" f) "Hai catarro nella maggior parte dei giorni (4 o più alla settimana) al di fuori dei comuni raffreddori per più di un mese all anno?" Tab Distribuzione di asma e principali sintomi respiratori per ASL e in totale (sintomi riferiti agli ultimi 12 mesi). (n=296) (n=268) (n=291) (n=325) (n=1180) Asma corrente (a) Fischi o sibili nel torace negli ultimi 12 mesi(b) Sibili durante o dopo un esercizio fisico negli ultimi 12 mesi(c) Dispnea con fischi/sibili negli ultimi 12 mesi(d) Tosse (e) Catarro (f)

27 Fig. 5 - Distribuzione percentuale dei principali sintomi asmatici e bronchitici sul totale dei rispondenti (sintomi riferiti agli ultimi 12 mesi). La frequenza di ragazzi con asma nella città di Torino è risultata essere del 6% circa, in media con quanto registrato nella altre maggiori città italiane incluse nello studio. Disturbi quali presenza di fischi o sibili a livello toracico sono riferiti dall 11% circa della popolazione intervistata, con un incremento al 16% circa se associati ad esercizio fisico. I sintomi bronchitici al di fuori dei comuni raffreddori, per più di un mese all anno, sono stati riferiti dal 9% circa dei ragazzi, sia per quanto riguarda la tosse che per il catarro. 27

28 7.2 Disturbi nasali e della pelle LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO: a) Negli ultimi 12 mesi sei stato infastidito da frequenti starnuti o naso che cola naso chiuso, al di fuori dei comuni raffreddori o dell influenza? b) Negli ultimi 12 mesi questi problemi nasali sono stati accompagnati da prurito e lacrimazione agli occhi? c) Hai mai avuto il raffreddore primaverile (raffreddore da pollini)? d) Hai mai avuto il raffreddore allergico da cause diverse dal polline? e) Hai avuto un arrossamento con prurito in una o più zone della pelle, che compariva e scompariva per almeno 6 mesi della pelle con prurito almeno una volta negli ultimi 12 mesi? f) Hai mai avuto l eczema? Tab Distribuzione dei principali disturbi nasali per ASL e in totale. (n=296) (n=268) (n=291) (n=325) (n=1180) Disturbi nasali al di fuori dei comuni raffreddori negli ultimi 12 mesi (a) Disturbi nasali con prurito e lacrimazione occhi negli ultimi 12 mesi (b) Raffreddore primaverile (c) Raffreddore allergico (d) Tab Distribuzione dei principali disturbi della pelle per ASL e in totale. (n=296) (n=268) (n=291) (n=325) (n=1180) Arrossamento della pelle negli ultimi 12 mesi (e) con prurito persistente Eczema (f)

29 Fig. 6 - Distribuzione percentuale dei principali disturbi nasali e della pelle sul totale dei ragazzi. Il 39% circa dei ragazzi intervistati riferisce la presenza di disturbi nasali; il 18% ha questi disturbi accompagnati da prurito e lacrimazione degli occhi. Nello specifico, il 22.4% riferisce di soffrire di raffreddore primaverile (raffreddore "da fieno") e il 17% di raffreddore allergico (cause diverse dal polline). I disturbi della pelle e l eczema mostrano frequenze di poco superiori al 10%. 29

30 8. ESPOSIZIONE DEI RAGAZZI AL FUMO Tra le informazioni rilevate, l esposizione al fumo di sigaretta risulta essere un fattore di rischio rilevante; si riportano pertanto alcune analisi con un livello maggiore di dettaglio. Tab. 8.1 Distribuzione dell'abitudine al fumo dei ragazzi. (n=296) (n=268) (n=291) (n=325) (n=1180) Fumo ragazzi Fumo ragazze La prevalenza di fumatori si attesta intorno a valori di circa il 10%, senza differenza alcuna tra ragazze e ragazzi. Le differenze che emergono tra le ASL vanno prese con molta cautela, tenendo presente che il campionamento statistico che ha estratto uno o due plessi scolastici all interno di ciascuna ASL è stato disegnato per fornire dati rappresentativi dell'intera città, mentre non è rappresentativo a livello di singola ASL. Le differenze rilevate potrebbero quindi particolari caratteristiche socio culturali e demografiche dovute alla popolazione scolastica campionata. Fig. 7 Abitudine al fumo dei ragazzi: numero medio di sigarette fumate, per sesso. Tab. 8.2 Abitudine del fumo dei ragazzi* in relazione all abitudine dei genitori*. Almeno un genitore o Entrambi entrambi i genitori i genitori TOTALE fumatori non fumatori N % N % N % Ragazzi fumatori Ragazze fumatrici * Abitudine riferita dai ragazzi 30

31 Si può osservare che esiste una relazione tra l abitudine al fumo dei genitori e quella dei ragazzi (Tab. 8.2): in particolare esiste una forte associazione tra l abitudine al fumo nelle ragazze e la presenza di almeno un genitore fumatore: la percentuale di ragazze che fumano passa dal 3.2% se nessuno dei due genitori fuma al 14% circa se almeno un genitore fuma. Tab. 8.3 Esposizione dei ragazzi al fumo passivo. (n=296) (n=268) (n=291) (n=325) (n=1180) Almeno un genitore fumatore Entrambi i genitori fumatori Presenza di almeno un fumatore nell abitazione del ragazzo Presenza di 3 o più fumatori nell abitazione del ragazzo L esposizione dei ragazzi a fumo passivo risulta rilevante: nel 56% dei casi almeno uno dei genitori è un fumatore, nel 22% entrambi i genitori fumano. Analizzando più nel dettaglio le risposte, il 48% dei ragazzi dichiara che almeno un genitore fuma all interno dell abitazione e il 33% in auto. Fig. 8 Abitudine al fumo dei ragazzi e dei genitori: variazione della prevalenza tra il 1994 e il Rispetto alla prima fase di Sidria (1994) si è osservata una diminuzione dell abitudine al fumo in entrambi i genitori e nei ragazzi, mentre la prevalenza di fumo nelle ragazze è lievemente aumentata. 31

32 9. PIANO DI ANALISI I risultati riportati in questo report sono prevalentemente di tipo descrittivo. Le analisi dei dati sino ad ora condotte nelle singole aree che avevano effettuato lo studio SIDRIA anche nel 1994/1995 (tra cui il centro di Torino), evidenziano un tendenziale aumento nella frequenza dei disturbi allergici rilevati attraverso il questionario, in particolare dei disturbi nasali e cutanei, sia tra i ragazzi delle classi terze medie che tra i bambini frequentanti le 1 e 2 classi delle scuole elementari. Per arrivare a conclusioni sufficientemente valide circa l entità del fenomeno è necessaria tuttavia l analisi complessiva dei dati forniti da tutti i centri italiani partecipanti allo studio. In accordo con gli obiettivi del progetto analisi più approfondite permetteranno quindi di poter disporre di dati di riferimento a livello nazionale su patologie ad alta frequenza in età pediatrica, sui loro fattori rischio potenzialmente prevenibili nonché sul trattamento e controllo delle stesse e sul ricorso ai servizi sanitari. In particolare, analisi pianificate dallo studio consentiranno di valutare: la distribuzione della frequenza dell asma bronchiale, della rinite allergica e della dermatite atopica (eczema) nei ragazzi che frequentano la terza classe della scuola media inferiore e nei bambini che frequentano la prima e la seconda classe delle scuole elementari in diverse aree del Nord, Centro e Sud Italia e a livello internazionale attraverso i dati del progetto ISAAC; la distribuzione della frequenza di altre condizioni respiratorie frequenti in età pediatrica (ad esempio infezioni delle alte e basse vie respiratorie) nelle medesime aree geografiche e nella medesima popolazione; le modifiche temporali occorse nella prevalenza dell'asma, della rinite allergica e della dermatite atopica nei ragazzi e nei bambini, limitatamente alle aree che hanno partecipato alla prima fase dello studio SIDRIA; la stima della frequenza di alcuni fattori di rischio (o protettivi) per le malattie respiratorie dell infanzia recentemente suggeriti dalla letteratura scientifica, nelle medesime aree geografiche; l esistenza di associazione tra i possibili fattori di rischio (o fattori protettivi) indagati attraverso questionario e lo sviluppo dell'asma e delle allergie; la descrizione, a livello di popolazione, delle modalità terapeutiche attuali per il controllo della patologia asmatica e allergica ed il ricorso ai servizi sanitari. I principali risultati delle successive analisi condotte saranno resi disponibili sul sito 32

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