STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole-
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1 STIME VALUTAZIONI TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO DI MILANO - economia territoriale in pillole- A cura del dipartimento mercato del lavoro Formazione Ricerca della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano Bollettino n. 8 anno 5 - settembre 2014 Premessa In attesa che il mese di settembre fornisca qualche anticipazione più precisa circa la dinamica per i prossimi mesi, non rimane che confermare il dato indicato nelle ultime settimane e che i bollettini passati avevano ampiamente segnalato: l accelerazione dei processi ristrutturazione, con conseguente conclusione dell attività lavorativa di aziende con pesanti deficit innovativi, si accompagna con un importante avvio di nuovi rapporti di lavoro, per lo più riferiti alle attività manifatturiere orientate all export e ai servizi ad esse connesse. Se settembre confermerà questa tendenza, e lo si saprà nelle prossime settimane, ci troveremo di fronte ad un dato, tanto strutturale quanto circoscritto alla realtà milanese e ad alcune attività meritevoli di attenzione, sia per l azione sindacale coerente, sia per la comprensione delle forme di lavoro prevalenti e delle competenze necessarie, soprattutto per l individuazione di politiche attive efficaci. Per il momento non rimane che osservare il fisiologico calo del ricorso alla cassa integrazione, pur in presenza di cifre importanti riferite ai licenziamenti per motivi economici e al progressivo incremento delle aziende attive sul mercato del lavoro. La cassa integrazione guadagni Era del tutto evidente l irripetibilità dei numeri registrati nello scorso mese di maggio quando Milano fece registrare un incremento importante, se raffrontato con gli anni della crisi; da allora la diminuzione è stata costante, anche nel riscontro con lo stesso periodo dell anno scorso. La notizia avrebbe una rilevanza positiva se non fosse intervenuto il corrispondente incremento dei licenziamenti che motiva il venir meno del bisogno di cassa integrazione e testimonia la conclusione dei processi di ristrutturazione in aziende con pesanti deficit permanenti di innovazione. Il successivo capitolo sull iscrizione alle liste di mobilità, benché riferito alle sole procedure collettive e alle aziende che occupano più di 15 dipendenti, testimonia l effetto bilanciato tra il calo della cassa integrazione e il corrispondente incremento dei licenziamenti. 1
2 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 CIGO CIGS CIG DEROGA TOTALE Totale delle ore di cassa integrazione, suddiviso per tipologia, autorizzate nella provincia di Milano -dati INPS Il decremento non sarebbe di per sé significativo se non intervenisse, a ulteriore conferma, il confronto tra il dato di luglio + agosto 2014 con lo stesso periodo dell anno scorso: CIGO CIGS CIG deroga TOTALE Raffronto luglio + agosto 2014 con luglio + agosto 2013 di CIGO CIGS CIG in deroga e totale per: industria, edilizia, artigianato e commercio - Dati INPS La diminuzione riguarda tutte le tipologie, sebbene più accentuata per la deroga, sempre più oggetto di un efficace opera di dissuasione sostenuta dalle carenze finanziarie e dagli ostacoli burocratici. Ordinaria e straordinaria fanno registrare una significativa diminuzione che trova conferma nel raffronto tra i principali comparti manifatturieri. 2
3 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 METALMECCANICO TESSILE CHIMICO ore autorizzate nella provincia di Milano: raffronto mensile tra i comparti metalmeccanico, tessile, chimico/plastica - dati INPS La mobilità Ad ulteriore conferma degli argomenti fin qui sviluppati circa l accelerazione dei processi di ristrutturazione che fa venir meno il bisogno di cassa integrazione, può essere utile osservare la dinamica della mobilità, come si è evoluta nel corso dei primi 7 mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del numero dei lavoratori licenziati per motivi economici da aziende che hanno attivato le procedure di mobilità numero dei lavoratori licenziati da aziende della provincia di Milano che occupano più di 15 dipendenti e hanno attivato procedure di mobilità: confronto gennaio luglio 2014 con gennaio luglio
4 L incremento è visibile e significativo: nel corso dei primi sette mesi del 2014 sono stati licenziati, a causa della crisi, lavoratori, contro i lavoratori dello stesso periodo del Va precisato che si tratta di procedure di mobilità, regolate dalla Legge 223 del 1991, destinate ad aziende che occupano mediamente più di 15 dipendenti; si ha ragione di credere che un numero ben più importante sia attribuibile ad aziende di minori dimensioni o a licenziamenti individuali o plurimi, esclusi dalla dinamica illustrata. Il tutto è sufficiente a documentare la condizione di intensa ristrutturazione che sta interessando il territorio milanese e che non ha precedenti nella storia recente del sistema produttivo locale. Gli avviamenti Prosegue, con progressione regolare, l incremento degli avviamenti nelle aziende milanesi. Siamo ancora lontani dalle dinamiche pre-crisi; ma la sua evoluzione, soprattutto se sarà confermata dalle cifre delle prossime settimane, inizia a rappresentare un dato strutturale e degno di nota nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 avviamenti complessivi aziende con almeno 1 avviamento Raffronto a partire dal mese di novembre 2012 fino al agosto 2014: aziende attive sul mercato del lavoro milanese e totale degli avviamenti nello stesso periodo. 1 - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano Sia gli avviamenti complessivi che il numero delle aziende attive sul mercato del lavoro è ormai stabilmente sopra il 100%, a significare che il numero supera il dato registrato nello stesso mese dell anno precedente. L ampliamento della forbice tra aziende attive sul mercato del lavoro, che agli inizi dell anno scorso si collocava al di sopra della cifra degli avviamenti, mentre quest ultima, a partire dal 2014 inverte e supera durevolmente la dinamica del 2013, dimostra la crescente vitalità delle imprese attive che incrementano i loro organici in modo sensibile. Stabilità del dato e importanza delle cifre esposte, trova un interessante riscontro negli avviamenti a tempo indeterminato, che, incurante degli effetti indotti dalla legge Fornero 2, intercetta un importante inversione di tendenza nella domanda di lavoro. 1 Il grafico va letto quale confronto percentuale del dato rispetto alla cifra rilevata lo stesso mese dell anno precedente, sicché il raffronto non risente degli effetti stagionali. Il riferimento pari a 100 significa che è stata riscontrata la stessa cifra dello stesso mese nell anno precedente; > 100 indica un dato incrementale; < 100 in diminuzione. 2 Vedi bollettino n. 4 aprile
5 avviamenti a tempo indeterminato Avviamenti a tempo indeterminato nella provincia di Milano: confronto % mensile sul dato dello stesso mese dell anno precedente. - fonte: Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano Sarebbe interessante scomporre il dato allo scopo di verificare la quantità di ore di lavoro effettivamente interessate da questi avviamenti, oltreché la tipologia settoriale e la qualifica maggiormente presente. In carenza di queste, sia pur importanti informazioni, rimane la stima di una crescita che va sostenuta e valorizzata, quanto meno con la consapevolezza dello scenario che si sta profilando nel territorio milanese e che non trova analoghe conferme nel resto del Paese e anche nella stessa regione Lombardia. Frammenti normativi I richiami normativi qui elencati non hanno la pretesa di rappresentare una guida completa alle novità di legge e alle circolari, ma hanno lo scopo di richiamare l attenzione su alcuni interventi che meritano interesse. Ovviamente tutto questo non sostituisce l attenzione che i gruppi dirigenti devono quotidianamente alla produzione normativa che li riguarda, ma vuole essere solo un utile contributo. A questo proposito possono essere di estrema utilità anche le segnalazioni che perverranno dai vari punti dell organizzazione in modo da conferire a questo strumento un valore sempre più significativo e meno ATTENZIONE AL PASSAGGIO NELLA GESTIONE DEGLI ESUBERI IN CORRISPONDENZA CON LE NUOVE DECORRENZE DI MOBILITA E ASPI Ad integrazione delle raccomandazioni contenute nello scorso bollettino del mese di luglio, laddove si segnalava la necessità di considerare il passaggio dei titolari di indennità di mobilità dai 12, 24 e 36 mesi, rispettivamente per chi ha meno di 40 anni, dai 40 ai 50 anni e più di 50 anni, nel 2014, che diventeranno, rispettivamente 12, 18 e 24 mesi nel 2015, è opportuno valutare una diversa raccomandazione per i titolare di indennità ASPI. 5
6 Per questi ultimi, indipendentemente dall eventuale inserimento nelle liste di mobilità 223 3, spetta l indennità ASPI che prevede, al contrario, una progressione crescente. Nel 2014, chi ha meno di 50 anni spettano 8 mesi di indennizzo, che diventeranno 10 nel 2015, tra i 50 e i 55 anni, spetta la stessa durata di 12 mesi, per chi ha più di 55 anni spetta un indennità di 16 mesi nel 2015, contro i 14 dell anno precedente. In conclusione, potendo gestire i tempi di gestione delle crisi, con gli eventuali esuberi, occorre prestare attenzione al tipo di indennizzo spettante indipendentemente dalla procedura o meno di mobilità -. Se spetta l indennità di mobilità conviene anticipare al 2014 la fuoriuscita, fatti salvi coloro che non hanno compiuti 40 anni, per i quali la decorrenza è indifferente; se, al contrario, spetta l ASPI, conviene differire la cessazione al 2015, allo scopo di garantire una durata più lunga del periodo indennizzato. DEFINITE DAL MINISTERO DEL LAVORO LE PROCEDURE PER L INGRESSO DEI LAVORATORI STRANIERI PARTECIPANTI ALL EXPO Il Ministero del Lavoro, con propria circolare del 21 luglio 2014, ha stabilito le procedure per l ingresso dei lavoratori stranieri, extracomunitari, partecipanti all evento EXPO. Il provvedimento prevede che possano ottenere il permesso di soggiorno, quei lavoratori che, impegnati nell evento EXPO, inoltrino, entro 8 giorni dall ingresso in Italia, apposita richiesta a seguito di assunzione presso aziende italiane o con sede stabile in Italia. Analoga scadenza è prevista per i lavoratori stranieri, distaccati da aziende che hanno sede in Italia o prive di sede nel nostro Paese. Gli ingressi saranno possibili per la costruzione e l allestimento fino al 31 marzo 2015 e per il successivo smantellamento dal dicembre 2015 fino al completo esaurimento dell attività di smantellamento e, comunque, non oltre il 30 giugno Le imprese che operano all interno dei padiglioni EXPO saranno garanti del puntuale rispetto della normativa italiana in materia di condizioni di lavoro, sicurezza sul lavoro e tutela assicurativa e previdenziale, prevista a favore dei lavoratori. IL MINISTERO DEL LAVORO RITIENE POSSIBILE L UTILIZZO DEL LAVORO INTERMITTENTE DALLE IMPRESE APPALTATRICI CHE SVOLGONO ATTIVITA DI SERVIZIO IN CUCINE O ALBERGHI. Rispondendo ad un interpello richiesto da Confindustria, il Ministero del Lavoro, con nota n.17 del 26 giugno 2014, ritiene che, assenza di specifica previsione da parte della contrattazione collettiva, sia consentito l utilizzo del lavoro intermittente anche da parte di aziende appaltatrici per lo svolgimento dell attività di pulizia all interno di strutture alberghiere. FORNITE DA INPS LE ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL CALCOLO DELLE INDENNITA ASPI E MINIASPI AI NUOVI PERCETTORI INPS, con propria circolare del 3 settembre 2014 n.101, ha stabilito le quote massime di indennità ASPI E MINIASPI per gli anni , in conformità con la medesima gradualità prevista per il contributo. 3 E giusto il caso di ricordare che la procedura di mobilità è possibile, a determinate condizioni, per le aziende che occupano, mediamente, almeno 15 dipendenti. Poiché non tutti i lavoratori occupati nelle stesse aziende hanno diritto a percepire l indennità di mobilità, ai valori e per le durate previste, ma solo quelli che possono accedere alla CIGS; per tutti gli altri, l indennità prevista è l ASPI che ha valori, durate e normative differenti. E sbagliato pensare che la procedura di mobilità e la relativa iscrizione alle liste, dia sempre luogo alla corrispondente indennità, che spetta, al contrario, ai soli dipendenti da imprese che accedono alla CIGS. 6
7 La disciplina riguarda i soci di cooperativa di cui al DPR 602 /1970 con rapporto di lavoro subordinato e il personale artistico, teatrale e cinematografico, sempre con rapporto di lavoro subordinato. Poiché l ammontare dell aliquota è graduale negli anni, anche l indennizzo segue la medesima gradualità che per il 2014 è del 40% dell intero valore, per il 2015 è del 60%, il 2016 è dell 80% fino a raggiungere il 100% del valore ASPI e MINIASPI nel INDIVIDUATE DA INPS LE MODALITA OPERATIVE PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI DI SOLIDARIETA RESIDUALI A FAVORE DEI DIPENDENTI DA AZIENDE CHE OCCUPANO PIU DI 15 DIPENDENTI E NON POSSONO ACCEDERE A CIGO E CIGS L INPS, con circolare n.100 del 2 settembre 2014, ha diffuso le modalità operative con le quali istituire i fondi di solidarietà residuali. La costituzione di detti fondi, disciplinata dalla legge 92 / 2012, è stato continuamente rinviata fino allo scorso gennaio, data utile per la costituzione del fondo di solidarietà residuale che avrebbe dovuto garantire un minimo di protezione durante la fase transitoria, allo scopo di accompagnare i lavoratori verso una disciplina definitiva conseguente alla contrattazione di comparto. Il fondo di solidarietà è, pertanto, destinato alle sole aziende che occupano mediamente più di 15 dipendenti e non possono accedere alla CIGO e alla CIGS. E finanziato da un aliquota pari allo 0,5%, di cui 2/3 a carico del datore di lavoro e il rimanente terzo a carico del lavoratore. Il tutto a partire dal 1 gennaio La prestazione prevista per i lavoratori sospesi ammonta alla stessa cifra prevista per la CIGO ed ha una durata trimestrale, rinnovabile fino ad un massimo di nove mesi nel biennio mobile. RINNOVATA LA POSSIBILITA DI RICORRERE AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA PER TUTTO IL Come è noto, il Decreto Interministeriale n del 1 agosto 2014 è intervenuto a disciplinare gli ammortizzatori in deroga per gli anni 2014 e 2015, rinviando alle regioni la facoltà di definire, nel rispetto dei criteri generali, norme transitorie, per il solo 2014, e conseguenti indicazioni operative. A seguito del complesso delle normative introdotte è, pertanto, possibile ricorrere agli ammortizzatori sociali in deroga per i soli anni 2014 e 2015 (dal 1 gennaio 2016 gli ammortizzatori sociali in deroga dovrebbero scomparire dalla normativa), alle seguenti condizioni: la cassa integrazione in deroga è destinata alle sole imprese di cui agli artt e 2083 del CC (per il solo anno 2014 e fino a disponibilità delle risorse regionali tale facoltà è estesa a tutti i datori di lavoro, fatta esclusione per il lavoro domestico) per la causali di crisi, ristrutturazione o riorganizzazione, eventi transitori, escluse le cessazioni, anche parziali dell attività e le procedure concorsuali; possono accedere alla cassa integrazione in deroga tutti i lavoratori subordinati, esclusi i dirigenti, purché in possesso di un anzianità aziendale di almeno otto mesi (ne serviranno 12 nel 2015), al momento dell avvio della sospensione; per l anno 2014 il periodo massimo autorizzabile è di 11 mesi a partire dal 1 gennaio, indipendentemente dai periodi precedentemente autorizzati. Nel 2015 i mesi saranno non più di 5; rimane obbligatoria la stipula di accordi aziendali, con decorrenza successiva e l invio all INPS della richiesta entro 20 gg. dall inizio della sospensione; la mobilità in deroga viene erogata secondo i criteri di cui al seguente schema: 7
8 Mobilità in deroga -perché in possesso del requisito soggettivo: 12 mesi di anzianità aziendale di cui 6 di effettivo lavoro Lavoratori subordinati licenziati per GMO, o dimessi per giusta causa, oppure cessazione di attività, fine contratto a termine o fine apprendistato, da aziende di cui agli artt CC., ubicate in Lombardia, compresi: gli agricoli; Somministrati; Apprendisti; Lavoranti a domicilio Tempi determinati Esclusi da ASPI, mobilità ecc. Lavoratori che percepiscono MiniASpIo dis. Agricola 4 mesi fino al purché facciano richiesta oppure: entro 68 giorni dalla cessazione o dalla scadenza delle Percettori di ASpI x 8 mesi rispettive indennità Ma usciti da CIGD anche nei 30 gg precedenti il licenziamento, + 3 mesi se risiedono nelle aree di cui al DPR 218/1978 i lavoratori che possiedono i requisiti utili a percepire l indennità di mobilità sulla base degli accordi vigenti dal 1 gennaio 2013 hanno diritto x max 7 mesi e fino al Per approfondimenti, chiarimenti o ulteriori informazioni, rivolgersi a: Antonio Verona Responsabile Dipartimento Mercato del Lavoro, Formazione, Scuola, Ricerca Camera del Lavoro Metropolitana di Milano C.so di Porta Vittoria Milano tel fax cell antonio.verona@cgil.lombardia.it 8
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