PAESE: LIBIA. A. Quadro degli indici economici, demografici, e sociali

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1 PAESE: LIBIA I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento A. Quadro degli indici economici, demografici, e sociali Grazie agli elevati introiti per le esportazioni di petrolio e ad una popolazione che raggiunge i 5 milioni di abitanti, la è il Paese africano con il più alto reddito pro capite dopo le Seychelles e Mauritius. Il petrolio contribuisce a formare il 30% del PIL e la maggior parte della popolazione ha impieghi pubblici e stipendi largamente insufficienti. La distribuzione del reddito è molto diseguale, ma vi sono ammortizzatori sociali ancora efficaci, quali i prezzi politici dei beni di prima necessità. La risente ancora dei 15 anni di isolamento internazionale, periodo che si è chiuso nel 1999 con la sospensione delle sanzioni ONU (abolite nel 2003). Tale isolamento, insieme all'ispirazione socialista e rivoluzionaria di un regime di fatto personalizzato nella figura del Leader della Rivoluzione Gheddafi, ha lasciato profondi segni nella mentalità del popolo ed anche sulle abitudini connesse agli svaghi, ai viaggi ed al turismo. La società libica è generalmente osservante delle tradizioni araba ed islamica, ma non fondamentalista, anche se allo stesso appare molto interessata al benessere materiale rappresentato dai beni di consumo occidentali sempre più diffusi nelle grandi città. B. Previsioni per il biennio seguente La ha potenzialità molto forti nel settore turistico, ma non possiede ancora le strutture necessarie per attrarre il turismo internazionale. In compenso, il turismo interno di villeggiatura è abbastanza diffuso ed è l'unica forma di spostamento che la stragrande maggioranza della popolazione può permettersi. Un fenomeno particolare ha riguardato Malta, con la quale fino al maggio 2003 vi era un accordo per consentire il reciproco ingresso senza visto. L'introduzione del visto maltese, per il momento escluso dal sistema Schengen, ha cominciato a frenare il flusso di giovani libici (neo-imprenditori e commercianti) che si recavano a Malta per trovarvi alcuni svaghi non tipici della.

2 E' ipotizzabile che l'ingresso di Malta in Schengen scoraggerà vieppiù tali brevi viaggi e che, in presenza di condizioni vantaggiose di viaggio e di soggiorno, una parte dei giovani libici si diriga su altre mete. L'élite interessata ai viaggi all'estero verso mete turistiche quali l'italia è piuttosto ridotta nel numero, ma non ha dubbi quanto alla preferenza per il nostro Paese. Gli attuali circa visti rilasciati per turismo ogni anno dai due Consolati Generali di Tripoli e Bengasi rappresentano oltre il 50% del totale dei visti Schengen rilasciati in. Si devono aggiungere a questi i visti "per visita" rilasciati dalle Sedi del Regno Unito. Vi sono poi ulteriori visti per affari rilasciati dall'italia. Le altre mete che possono insidiare l'italia sono la vicina Tunisia e, in parte, Abu Dhabi e Dubai, mete che, come l'italia, riuniscono le finalità del turismo e degli affari. Su tali flussi non vi sono statistiche, anche poiché si tratta di destinazioni per le quali non è richiesto ai libici il visto d'ingresso. Il turista libico si reca in Italia per visitare familiari (vi sono piccole colonie di libici in servizio temporaneo presso sedi ENI) o per svago. In questo ultimo gruppo, vi è spesso anche la motivazione del piccolo commercio (c.d. luggage trade). Nel prossimo biennio è ipotizzabile una crescita contenuta dei potenziali turisti libici in Italia, anche se si tratta di un fenomeno quantitativamente assai ridotto e che in generale sfugge ad operazioni di marketing, dato che la scelta del Paese di destinazione è condizionata da fattori esterni e che particolari attrattive dell'italia (arte, gastronomia, religione) non sembrano far presa più di tanto sul viaggiatore libico. Il settore sul quale si può puntare è quello dei giovani, sia perché stanno per perdere il punto di riferimento di Malta come facile meta di svago, sia perché possono diventare più sensibili. Anche in tale ottica, è stata aperta a Tripoli una sede del Centro Turistico Studentesco, che appare al momento una possibile destinataria verso la quale indirizzare informazioni ed azioni di promozione per obiettivi specifici quali la destagionalizzazione o la promozione dell'italia minore oppure ancora la promozione delle Regioni dell'italia Meridionale. Un altro canale che può dare risultati concreti è quello dell'istituto di Cultura, attivo nell'organizzazione di corsi di italiano e nella trattazione di borse di studio. I giovani libici interessati all'italia anche dal punto di vista culturale frequentano regolarmente l'istituto e sono sensibili ad azioni di informazione più approfondite.

3 II. Analisi del mercato turistico A. Analisi del turismo outgoing 1. Analisi dei flussi turistici e principali destinazioni 2. Posizionamento dell Italia rispetto ai principali concorrenti 3. Principali destinazioni turistiche in Italia 4. Prospettive per il biennio seguente I flussi turistici libici diretti all'estero, ripresi solo nel 1999, sono in crescita ma restano limitati nelle quantità. Il problema principale resta la limitata possibilità per il cittadino libico medio di acquistare pacchetti turistici ai costi medi europei. Il totale dei visti turistici rilasciato dalle principali Sedi Consolari europee Schengen ammonta a circa visti per anno (dato del 2003), dei quali concessi dall'italia e dalla Francia. Il resto si suddivide tra Grecia e Spagna. Ulteriori mete turistiche sono rappresentate dalla Tunisia e dagli Emirati Arabi Uniti, ma non se ne può quantificare l'entità, poiché non vi sono statistiche per tale fenomeno (fino a cinque anni fa appannaggio di una ristrettissima élite) e dato che per tali Paesi non è richiesto il visto. In generale, è possibile ritenere che un forte fattore di scelta è rappresentato dal basso costo dei viaggi (la Tunisia meridionale è raggiungibile comodamente in auto). Le mete turistiche preferite in Italia sono le città d'arte ed alcune località di villeggiatura che presentano costi contenuti. Una ridottissima schiera di turisti libici può permettersi soggiorni nelle località turistiche di spicco. Per il successivo biennio, è prevedibile una crescita della domanda turistica diretta verso l'italia, anche se non sono probabili drastici mutamenti nella tipologia dei viaggiatori o delle mete italiane interessate. B. Analisi della domanda 1. Profilo del turista: a) Segmento socio-economico di appartenenza b) Livello culturale c) Fasce di età

4 d) e) f) g) h) i) j) k) Propensione al viaggio Principali motivazioni di vacanza all estero Prodotti turistici preferiti (arte, religione,.) Fattori determinanti nella scelta delle destinazione (prezzi, livello di organizzazione, conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.) Tipo di alloggio preferito Mesi preferiti per i viaggi Fonti di informazione preferiti (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.) Canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.) a-b) Il turista libico diretto in Italia appartiene all'élite del Paese, ma non per tale ragione si situa necessariamente ad un livello culturale elevato. c) Le fasce di età spaziano dai giovani figli di famiglie facoltose agli anziani, questi ultimi spesso inviati in Italia per cure termali o cure mediche. d) Viaggiare all'estero non è un'abitudine diffusa nel Paese, anche se dal 1999 la situazione sta mutando considerevolmente. Si tratta più che altro di viaggi d'affari nei principali Paesi con i quali la ha scambi commerciali di una certa entità. e) La vacanza all'estero è motivata dalla ricerca di svago, dalla visita di parenti e in alcuni casi dalla combinazione con affari o con il cosiddetto "luggage trade". Piccoli commercianti che non sono in grado di effettuare grandi ordinativi preferiscono recarsi di persona e trasportare personalmente il bagaglio (molto noto in è il grande centro commerciale CIS di Nola nei pressi di Napoli). Chi può frequentare l'italia lo fa abitualmente, poiché conosce bene ed apprezza i nostri usi e costumi e spesso parla la nostra lingua. f) Non si possono identificare particolari settori tipici dell'italia come spinta per il turismo libico nel nostro Paese. g) La scelta della destinazione è ancora fortemente condizionata dalla possibilità di recarvisi a basso costo. h) Salvo pochissime eccezioni, i turisti libici prediligono alloggi di costo contenuto i) Con l'eccezione del mese mobile di Ramadan (ottobre-novembre nel 2004, ottobre nel 2005, settembre-ottobre nel 2006), i viaggi turistici in Italia sono distribuiti equamente tra autunno e primavera. j) L'assenza di stampa specializzata e di forme di pubblicità diffuse fanno sì che le informazioni in circolino da persona a persona. Le scelte turistiche si basano quindi molto sul passaggio di informazioni e consigli.

5 k) I libici acquistano biglietti aerei ed effettuano prenotazioni alberghiere presso agenzie del luogo, che non offrono tuttavia pacchetti veri e propri.