MOODLE ENTERPRISE: L USO EFFICACE DELLE MAPPE CONCETTUALI NELLA FORMAZIONE
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1 MOODLE ENTERPRISE: L USO EFFICACE DELLE MAPPE CONCETTUALI NELLA FORMAZIONE Silvia Ravazzani 1, Mauro Paoletti 2, Paolo Limoncelli 3 1 Amicucci Formazione SAS, Recanati, Italia silvia.ravazzani@amicucciformazione.com 2 Amicucci Formazione SAS, Recanati, Italia mauro.paoletti@amicucciformazione.com 3 Amicucci Formazione SAS, Recanati, Italia paolo.limoncelli@amicucciformazione.com FULL PAPER ARGOMENTO: Aziende e reti di formazione Abstract L obiettivo del contributo è illustrare le possibili evoluzioni della formazione in ambiente Moodle facendo riferimento a un modello efficacemente sperimentato in una grande banca italiana, Intesa Sanpaolo. Dopo aver chiarito l utilità crescente della piattaforma Moodle in contesti aziendali e non solo pubblici attraverso l ideazione di vere e proprie architetture di apprendimento, si passerà a illustrare il caso citato e nello specifico l utilizzo del Modulo mappa per la creazione di mappe concettuali interattive che sintetizzano a colpo d occhio e rendono navigabile la struttura e i contenuti di un corso aziendale online. Keywords - Plugin Moodle, Mappa concettuale, Mappa interattiva, Enterprise, Zerocarta. 1 L INNOVAZIONE DELLA FORMAZIONE TRAMITE MOODLE E LE MAPPE CONCETTUALI Oggi l ambiente Moodle evolve sempre più verso un LMS per le aziende non solo di natura pubblica, ma anche privata. Esso infatti sta diventando da una parte un modello indispensabile per la didattica d aula e per le classi virtuali, dall altra un ambiente per la collaborazione e il confronto tra colleghi, attraverso ad esempio la discussione di casi [1]. Secondo i dati del 2008 e 2009 riportati dalla e- Learning Guild survey, Moodle è l LMS più diffuso e utilizzato presso le imprese, superando sistemi come Oracle e Saba. La grande scalabilità e possibilità di personalizzazione rendono infatti Moodle uno strumento valido per lo sviluppo di una formazione flessibile e adattabile alle diverse esigenze delle imprese, attente soprattutto ad aspetti come reportistica sofisticata, interfaccia del portale in linea con l identità aziendale e integrazione con altri sistemi e moduli personalizzati. Il caso riportato in questo paper, focalizzato sullo sviluppo di un Modulo mappa per la realizzazione di mappe concettuali interattive di un percorso formativo, è stato sviluppato da Amicucci Formazione, società che in questi anni ha maturato diverse esperienze nel realizzare piattaforme Moodle in linea con il branding aziendale e con le architetture dei molteplici percorsi formativi aziendali. Una mappa concettuale è una rappresentazione grafica della conoscenza [2] dove i nodi rappresentano i concetti e le linee tra i diversi nodi le relazioni tra i concetti. Una mappa così costruita consente una visione complessiva della conoscenza rappresentata, particolarmente utile per trasmettere contenuti complessi o articolati. Il ricorso progressivo a mappe concettuali e visive nasce da un esigenza molto sentita oggi nella formazione di trasferire una grossa mole di informazioni in maniera più sintetica, efficace ed immediata. I contenuti chiave devono essere subito resi evidenti e i testi formativi organizzati in maniera tale che l utente possa in pochi secondi avere una visione d insieme e allo stesso tempo G. Fiorentino (Ed) MoodleMoot Italia Livorno 2012 ISBN
2 recuperare prontamente le informazioni che cerca. Da qui ad esempio il diffondersi crescente di tecniche di visual thinking come metodo per rappresentare attraverso immagini, parole e/o loro connessioni le informazioni, affinché queste divengano conoscenza, stimolando l attenzione e la memorizzazione [3, 4]. L importanza dell utilizzo di mappe visive è resa evidente se si considera che il processo cognitivo, ossia la metodologia atta a realizzare la conoscenza, ha luogo nel momento stesso della percezione [5]. Secondo le teorie costruttiviste dell apprendimento [6, 7], la conoscenza dovrebbe essere rielaborata e integrata in strutture esistenti per essere capita e ricordata. Le mappe concettuali stimolano questo processo, in quanto la rappresentazione visiva rende esplicite, facilmente percepibili e memorizzabili le relazioni tra concetti e stimolano il pensiero critico [8, 9, 10]. Da queste premesse è nata l esigenza di utilizzare le mappe concettuali e le potenzialità che esse offrono all interno dei contesti formativi aziendali al fine di innovare e rendere più incisiva la formazione dei collaboratori, come nel caso Intesa Sanpaolo di seguito descritto. 2 IL MODULO MAPPA E IL CASO INTESA SANPAOLO In questa sezione verrà illustrato in sintesi il progetto realizzato congiuntamente da Amicucci Formazione e Intesa Sanpaolo che ha dato origine allo sviluppo del modulo e alla sua applicazione in contesti formativi aziendali. Tale progetto si è sviluppato nell ambito del knowledge management e in particolare dell innovazione della formazione volta a incrementarne l efficacia senza un aumento dei costi, ma anzi con un risparmio complessivo visibile immediatamente, e a renderla sempre più coerente e trasparente ai destinatari. 2.1 LE ORIGINI DEL MODULO MAPPA: IL PROGETTO ZEROCARTA Il punto di partenza del progetto Zero Carta è stata la ricerca di una risposta al seguente quesito: può un aspetto apparentemente marginale, come l uso della carta, avere un impatto sostanziale sui processi di formazione di una grande azienda? Il progetto si è sviluppato a partire dalla convinzione che il cambiamento delle procedure, dei comportamenti e delle abitudini delle persone, volto a favorire un uso più contenuto e razionale della carta stampata, possa anche modificare i processi formativi, semplificandoli e innovandoli. Per un approccio Zero Carta diventano essenziali: l innovazione dei linguaggi e delle metodologie didattiche nell ottica dell ipertestualità e della multimedialità; l innovazione degli ambienti e degli strumenti di apprendimento e condivisione, con maggior rilevanza attribuita alle aule virtuali, all e-learning, all autoapprendimento, alle community; l attenzione per le tematiche ambientali. Il modulo mappa, insieme agli altri metodi e strumenti attivati con il progetto Zero Carta, comporta i seguenti vantaggi: rende meno necessaria la stampa nei contesti di formazione, attivando metodologie alternative; semplifica i processi di gestione e condivisione della conoscenza, capitalizzando il sapere sviluppato finora azienda; migliora l intera esperienza di apprendimento sia in autoapprendimento che in aula, facendola diventare più rapida, puntuale, efficace e innovativa; riduce i tempi dell aula, che, insieme alla riduzione della stampa, consente consistenti vantaggi economici progressivi. Il progetto Zero Carta si è concretizzato in due step principali: la rielaborazione dei materiali didattici, prevalentemente corsi PowerPoint relativi alle diverse aree formative (in particolare servizi, sviluppo commerciale, normativa, crediti, finanza); sviluppo del Modulo mappa per la creazione di una sintesi visiva e interattiva di ciascun corso. Per quanto riguarda l intervento sui materiali didattici caricati poi in piattaforma, si è proceduto innanzitutto con una rielaborazione delle slide per omogeneizzare la grafica (layout, colori ecc.), classificare semanticamente i contenuti attraverso l associazione ad una precisa iconografia, MoodleMoot Italia
3 sintetizzare visivamente i concetti e i passaggi più complessi. In Figura 1 e 2 sono riportati esempi di slide rielaborata graficamente e di iconografia utilizzata. Figura 1 Un esempio di slide rielaborata graficamente Figura 2 - Alcuni esempi di linguaggio iconografico Questo lavoro ha rappresentato la premessa per l individuazione di pacchetti minimi di conoscenza in cui scomporre i corsi, per andare poi a sintetizzare la conoscenza contenuta nei corsi in mappe concettuali in grado di riassumere l argomento e darne una visualizzazione d insieme. Scomporre i corsi in unità elementari significa suddividere i materiali didattici, spesso composti da centinaia di slide in successione, in più materiali didattici brevi e concettualmente auto-consistenti. La scomposizione parte dall identificazione dei macro-argomenti che compongono un corso e dalla loro progressiva suddivisione in micro-argomenti, fino ad arrivare ad unità elementari di significato (ad esempio, una normativa). Si ottiene così un elenco degli argomenti elementari affrontati dal corso. A ognuno degli argomenti autonomi viene associata quindi una porzione di materiale. La suddivisione in pacchetti minimi di conoscenza deve avvenire per unità minime di senso autoconsistenti, senza criteri preimpostati di lunghezza. Lunghezza e numerosità dei pacchetti variano infatti in relazione al contenuto e alla lunghezza stessa del corso o del materiale. MoodleMoot Italia
4 La scomposizione dei materiali e ricomposizione visuale in una mappa concettuale ha in sé innumerevoli vantaggi, tra cui: rendere facile e intuitiva la consultazione online del materiale didattico, offrendo una visione d insieme della struttura di un corso, delle sue ramificazioni e delle gerarchie tra i contenuti che lo compongono; facilitare la reperibilità e l individuazione di contenuti precisi in aula e nel post-aula senza dover scorrere a video o stampare tutto il materiale, ma ricercando ed eventualmente stampando solo il pacchetto d interesse; sfruttare le potenzialità offerte dalla piattaforma Moodle come repository unico e permanente della conoscenza, riducendo la necessità dell invio via da parte dei docenti di materiali spesso pesanti ; permettere a progettisti e docenti di riutilizzare e ricombinare le unità minime all interno di corsi che trattano simili tematiche; per lo stesso principio, permettere a progettisti e docenti di aggiornare facilmente temi e contenuti trasversali ricorrenti in più corsi operando su singoli pacchetti. Il paragrafo seguente illustra in maggior dettaglio il valore delle mappe concettuali e l applicazione pratica con il Modulo mappa per la piattaforma Moodle. Link: VANTAGGI, UTILIZZI E FUNZIONAMENTO DEL MODULO MAPPA La mappa concettuale di un corso è come un indice di un libro, ovvero quella struttura gerarchica che permette di arrivare facilmente ad un informazione anche se questa è nascosta tra centinaia e centinaia di pagine. L indice di un libro è una struttura lineare ideale per la lettura su carta (Figura 3): TITOLO DEL LIBRO o SEZIONE 1 capitolo 1 paragrafo 1 paragrafo 2 paragrafo 3 capitolo 2 capitolo 3 o SEZIONE 2 capitolo 1 capitolo 2 capitolo 3 paragrafo 1 paragrafo 2 o SEZIONE 3 capitolo 1 capitolo 2 capitolo 3 o SEZIONE 4 capitolo 1 capitolo 2 paragrafo 1 paragrafo 2 paragrafo 3 capitolo 3 Figura 3 La struttura lineare di un classico indice La mappa concettuale è invece una disposizione grafica dell indice, particolarmente utile per un tipo di apprendimento che avviene online. Anziché svilupparsi linearmente dall alto verso il basso, infatti, la mappa si sviluppa dal centro (dove ci sono gli argomenti principali) verso la periferia (dove si va incontro agli approfondimenti) e permette una visione d insieme a colpo d occhio, come mostrato in Figura 4. MoodleMoot Italia
5 Figura 4 Esempio di mappa concettuale visiva Con un semplice sguardo, è possibile comprendere i temi principali e la struttura del corso. La mappa concettuale diventa un indice delle unità elementari che lo compongono. In altre parole, la mappa permette di dare ordine ai materiali didattici e contestualizzarli in uno schema più ampio. In genere, una mappa mentale è costruita partendo dal titolo del materiale o del corso, che diventa il modo centrale della mappa. Successivamente, seguendo la logica illustrata nel paragrafo precedente sulla scomposizione in pacchetti, si aggiungono nodi di primo livello gerarchico e sotto-nodi di secondo livello che vanno a rappresentare i macro-argomenti e i sotto-argomenti. Anche se la struttura corretta di una mappa mentale dipende dal contenuto del corso o del materiale formativo, è opportuno mantenere limitato a 4-5 il numero di nodi di un certo livello gerarchico. È infatti buona pratica non avere troppi nodi su uno stesso livello. È altrettanto opportuno non esagerare con il numero di livelli gerarchici della mappa, che rischia altrimenti di divenire troppo intricata e molecolare per essere facilmente consultabile. Il Modulo mappa è un modulo creato ad hoc per la piattaforma Moodle da utilizzare per la realizzazione di mappe interattive di contenuti per ciascun corso. Il modulo fornisce uno strumento semplice per la creazione di mappe visuali rappresentanti la struttura dei contenuti di un corso (i pacchetti, o unità minime auto consistenti, in cui è stato suddiviso). Il modulo prevede la possibilità di collegare ai nodi documenti o link tramite URL assolute. Con la mappa è possibile: navigare l indice di un determinato corso; aprire direttamente i pacchetti in cui è stato suddiviso. Il modulo mappa è utilizzabile dopo averlo inserito tramite il menu Attività nella home page di un corso. Il back end del modulo consente di costruire la mappa aggiungendo nodi e sotto-nodi e gerarchizzandoli. Tramite il modulo mappa, si è liberi infatti di comporre la mappa concettuale secondo diversi criteri. Ad esempio: ogni nodo corrisponde ad un unità elementare; questo è il caso dei corsi in cui sono presenti delle lunghe presentazioni, seguite da una molteplicità di lunghi approfondimenti. Oppure solo ai nodi di livello superiore, ovvero quelli più in centro, corrispondono delle unità elementari; ciò avviene quando il corso è molto breve e non può essere diviso in più di 4-5 unità elementari, lasciando comunque alcuni nodi di livello inferiore o periferici che, pur senza aver associata alcuna risorsa didattica, hanno la funzione di mostrare il contenuto delle 4-5 unità. Il progettista o il docente può quindi decidere quanti livelli di articolazione prevedere, rispetto al nodo centrale e agli stessi sotto-nodi (in genere, non più di tre a partire dal nodo centrale). È sempre possibile tornare in seguito all interno della mappa per modificare o cancellare nodi e risorse collegate. Nel caso di aggiornamento di un pacchetto presente nel corso, il progettista sostituirà il documento nella pagina del corso e la mappa si aggiornerà automaticamente. Il front end del modulo include un oggetto flash integrato nella gabbia del corso Moodle che presenta la visualizzazione grafica della mappa e la relativa interattività. Un esempio di mappa interattiva realizzata con il Modulo Mappa è mostrato in Figura 5. MoodleMoot Italia
6 Figura 5 Esempio di mappa interattiva realizzata con il Modulo mappa Un apposito pulsante in alto a sinistra permette di aprire la mappa a tutto schermo. Altri due pulsanti consentono di effettuare zoom della mappa in avanti e all indietro. Cliccando sull icona a forma di graffetta si apre il link associato (risorsa interna o link esterno). Infine il sistema tiene traccia della navigazione dei diversi nodi della mappa, rendendo colorati i rami che sono già stati esplorati. Per quanto riguarda i possibili utilizzi pratici, come avvenuto nel caso presentato, una mappa ipertestuale di ciascun corso è utile perché fornisce un indice e una visualizzazione di sintesi dei contenuti di un corso e aiuta il progettista nell organizzazione e nell aggiornamento dei contenuti. Inoltre, il docente può proiettare e utilizzare la mappa in aula per l illustrazione dei contenuti, procedendo non necessariamente in modo gerarchico e lineare ma con un esposizione che potrà avvenire anche per temi e suggestioni dagli stessi corsisti. Infine, il discente può utilizzare la mappa per reperire autonomamente file e informazioni specifiche e per avere una visione d insieme della materia e dei collegamenti tra i vari argomenti. 3 FUNZIONAMENTO IN DETTAGLIO Il Modulo mappa può essere inserito all interno di un corso come attività dalla select abilitata dall Attiva Modifica Corso. In questo modo, tale attività comparirà nell elenco riportato nella Figura 6. Figura 6 Inserimento del Modulo mappa all interno di un corso MoodleMoot Italia
7 Una volta inserita l attività, l utente abilitato alla gestione delle mappe può accedere al back end per inserire una nuova mappa cliccando sul pulsante Nuova mappa, come riportato nella Figura 7. Figura 7 Back end del Modulo mappa La prima fase per la creazione di una nuova mappa prevede di assegnare un nome identificativo alla mappa che si vuole inserire e un titolo al nodo centrale, come si può osservare dalla Figura 8. Figura 8 Inserimento di una nuova mappa Una volta salvata la mappa, è possibile iniziare a popolarla inserendo nodi e sottonodi con relative risorse associate o aggiornare il nodo centrale. L aggiunta di un sottonodo consente al gestore di inserire un titolo e una risorsa da associare a quel particolare nodo. La scelta della risorsa da associare può prevedere le seguenti opzioni (Figura 9): No link (nessuna risorsa è associata al nodo, che rimane così puramente testuale); Risorsa del corso (scegliendo questa opzione il gestore può associare al nodo le risorse o le attività contenute nella pagina del corso); URL esterno. MoodleMoot Italia
8 Figura 9 Inserimento dei sottonodi e delle relative risorse associate Dopo aver inserito tutti i nodi e sottonodi desiderati, è possibile inserire la mappa all interno del corso cliccando sull apposito pulsante Inserisci nel corso, come riportato nella Figura 10. Figura 10 Inserimento della mappa nel corso Il risultato finale poi è quello proposto nell esempio della Figura 5. 4 CONCLUSIONI L esperienza descritta in questo paper rende evidenti le possibili evoluzioni della formazione in ambiente Moodle in un ottica di forte personalizzazione delle soluzioni e di servizio ai discenti per una formazione sempre più sintetica, efficace ed immediata. La riduzione del consumo carta, che rappresenta uno degli obiettivi principali del progetto descritto in questo articolo, non può avvenire solo mettendo online il materiale didattico. L elaborazione del materiale, sia dal punto di vista grafico con sintesi, sostituzione del testo con parole chiave e immagini- che concettuale - con la suddivisione in unità minime consistenti e la loro ricollocazione in mappe mentali-, è quindi orientata a facilitare la fruizione del materiale direttamente online, al fine di ridurre la necessità della stampa, favorire il reperimento dell informazione ricercata e rendere più efficace e innovativo l apprendimento sia in aula che individuale. Anche materiali didattici più lunghi MoodleMoot Italia
9 possono essere accompagnati ad esempio da brevi schemi sintetici che possono diventare l unico materiale stampato e consegnato in aula. Il Modulo mappa realizzato si rivela così uno strumento utile per sintetizzare ed evidenziare i contenuti chiave di materiali didattici di qualsiasi tipo; per organizzare tali contenuti in una maniera intuitiva e memorabile; e per navigarli in modo veloce ed efficace per reperire le informazioni desiderate. Esso ha il potenziale per essere adottato in qualsiasi realtà a supporto di una didattica più attenta a fornire strumenti cognitivi piuttosto che mere informazioni e contenuti fruibili in modo passivo e unidirezionale. Riferimenti bibliografici [1] Marconato G. (2011). Usare Moodle. Manuale di didattica, Guaraldi, Rimini. [2] Jonassen D. H., Grabowski B. L. (1993). Handbook of individual differences: Learning & instruction, Hillsdale, NJ, Lawrence Earlbaum Associates. [3] Roam D. (2008). The Back of the Napkin. Solver problems and selling ideas with pictures, London, Penguin Book. [4] Arnheim R., (1969). Visual Thinking, University of California Press. [5] Appiano A. (1998). Manuale di immagine. Intelligenza percettiva, creatività, progetto, Meltemi, Semiosfera. [6] Papert S. (1994). I bambini e il computer, Rizzoli, Milano. [7] Jonassen D.H. (1994). Thinking Technology, Toward a Costructivistic Design Model, Educational Technology, XXXIV, pp [8] Jonassen, D. H. (1996). Computers in the classroom: Mindtools for critical thinking. Eaglewoods, NJ, Merill/Prentice Hall. [9] Novak J. D., Gowin D. B., Johansen G. T. (1983). The use of concept mapping and knowledge vee mapping with junior high school science students, Science Education, N. 67, pp [10] Daley B.J., Shaw C.R., Balistrieri T., Glasenapp K., Piacentine L. (1999). Concept maps: a strategy to teach and evaluate critical thinking, The Journal of Nursing Education, Vol. 38, N. 1, pp MoodleMoot Italia
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