COMU ICATO STAMPA 3239a sessione del Consiglio. Istruzione, gioventù, cultura e sport. Bruxelles, maggio 2013 S T A M P A

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1 CO SIGLIO DELL'U IO E EUROPEA 9406/13 (OR. en) COMU ICATO STAMPA 3239a sessione del Consiglio PRESSE 186 PR CO 25 Istruzione, gioventù, cultura e sport Bruxelles, maggio 2013 Presidenti Ruairí Quinn Ministro dell'istruzione e della formazione professionale Frances Fitzgerald Ministro dell'infanzia e della gioventù Pat Rabbitte Ministro delle comunicazioni, dell'energia e delle risorse naturali Jimmy Deeniham Ministro delle arti, del patrimonio e delle regioni di espressione gaelica (Gaeltach) Michael Ring Ministro aggiunto incaricato del turismo e dello sport S T A M P A Rue de la Loi, 175 B 1048 BRUXELLES Tel.: +32 (0) Fax: +32 (0) press.office@consilium.europa.eu /13 1

2 Principali risultati del Consiglio Istruzione Il Consiglio ha adottato conclusioni sulla dimensione sociale dell'istruzione superiore. Ha inoltre tenuto, in deliberazione pubblica, un dibattito orientativo sulla relazione tra la massima qualità alla professione d'insegnante e il miglioramento dei risultati dell'apprendimento. Gioventù Il Consiglio ha adottato conclusioni sui seguenti temi: piena realizzazione del potenziale della politica per la gioventù nel perseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020; contributo di un'animazione socioeducativa di qualità allo sviluppo, al benessere e all'inclusione sociale dei giovani. I ministri hanno inoltre tenuto, in deliberazione pubblica, un dibattito orientativo sul tema "I giovani europei: come un'animazione socioeducativa di qualità può contribuire ad affrontare le attuali sfide?" Cultura e audiovisivi Il Consiglio ha nominato Aarhus (Danimarca) e Paphos (Cipro) "Capitali europee della cultura 2017" e La Valletta (Malta) "Capitale europea della cultura 2018" Ha inoltre raggiunto un orientamento generale sulla proposta di decisione che istituisce l'azione dell'unione "Capitali europee della cultura" per gli anni dal 2020 al I ministri hanno avuto uno scambio di opinioni riguardo alla diversità culturale nel contesto del futuro partenariato transatlantico su commercio e investimenti tra l'ue e gli USA. Il Consiglio ha tenuto un dibattito orientativo sul tema "Ricorso alla cultura quale opzione politica morbida nelle relazioni esterne dell'ue". 9406/13 2

3 Sport La presidenza ha informato i ministri circa i risultati delle riunioni dell'agenzia mondiale antidoping (AMA) tenutesi recentemente a Montreal (11-12 maggio 2013). In tale contesto il Consiglio ha tenuto un dibattito orientativo sul ruolo delle autorità pubbliche nella lotta al doping nello sport, con la partecipazione del direttore esecutivo dell'agenzia antidoping degli Stati Uniti,Travis Tygart. Il Consiglio ha altresì adottato conclusioni sulla duplice carriera degli atleti. Inoltre il Consiglio ha formulato, senza dibattito, una nuova raccomandazione all'attenzione di Cipro sull'azione per ridurre il disavanzo al di sotto del 3% del PIL. 9406/13 3

4 SOMMARIO 1 nessuno PU TI DISCUSSI ISTRUZIONE... 6 Istruzione superiore... 6 Insegnanti di qualità elevata... 7 Varie... 9 Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile... 9 Scuole europee... 9 ERASMUS PER TUTTI Programma di lavoro della presidenza entrante GIOVENTÙ Potenziale della politica per la gioventù Animazione socioeducativa di qualità Varie Programma di lavoro della presidenza entrante CULTURA E AUDIOVISIVI Capitali europee della cultura per il Capitali europee della cultura per il 2017 e Diversità culturale Cultura nelle relazioni esterne Varie Per le dichiarazioni, conclusioni o risoluzioni formalmente adottate dal Consiglio, il titolo del punto pertinente riporta un'apposita indicazione e il testo è ripreso tra virgolette. I documenti di cui viene indicato il riferimento sono accessibili nel sito Internet del Consiglio Gli atti adottati che comportano dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono contrassegnati da un asterisco; dette dichiarazioni sono disponibili nel summenzionato sito Internet del Consiglio o possono essere ottenute presso il servizio stampa. 9406/13 4

5 Aiuti di Stato per film Riforma degli aiuti di Stato Il contributo della cultura allo sviluppo sostenibile "L'Europa per i cittadini" Connessioni migliori per un'europa migliore Programma di lavoro della presidenza entrante SPORT Convenzione del Consiglio d Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi Duplice carriera degli atleti Antidoping Varie Programma di lavoro della presidenza entrante ALTRI PU TI APPROVATI ECO OMIA E FI A ZA Procedura relativa ai disavanzi eccessivi - Cipro Assistenza finanziaria alla Georgia SPAZIO ECO OMICO EUROPEO Consiglio SEE AFFARI ESTERI Costa d'avorio - misure restrittive Afghanistan - misure restrittive U IO E DOGA ALE Tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali POLICA COMMERCIALE Misure antidumping - Polietilene tereftalato - Paesi asiatici GIUSTIZIA E AFFARI I TER I Fondo europeo per l'integrazione e Fondo europeo per i rifugiati - Conclusioni /13 5

6 PU TI DISCUSSI ISTRUZIO E Istruzione superiore Il Consiglio ha adottato conclusioni sulla dimensione sociale dell'istruzione superiore (8574/13), che evidenziano la necessità di sviluppare sistemi di istruzione e formazione di alta qualità che siano anche equi. La presidenza ha sottolineato che la conoscenza e l'istruzione superiore sono risorse pubbliche ed è pertanto pubblica la responsabilità di assicurare pari opportunità anche in questo campo. Vi sono tuttora troppi studenti meritevoli esclusi dai sistemi di istruzione superiore a causa della loro situazione socioeconomia, di sistemi di sostegno e orientamento insufficienti e di altri ostacoli. Ciò accresce il rischio di disoccupazione, esclusione sociale e spreco del potenziale umano in un'economia moderna basata sulla conoscenza. Quale contributo al conseguimento di uno degli obiettivi della strategia Europa 2020, in materia di istruzione 1, le conclusioni propongono misure volte ad assicurare maggiori accesso, partecipazione e completamento dell'istruzione superiore per discenti e studenti non tradizionali provenienti da ambienti svantaggiati 2. Invitano inoltre a sviluppare maggiori possibilità di apprendimento più flessibile attraverso l'uso di TIC e di risorse educative aperte e il potenziamento dell'attrattiva e della pertinenza dei corsi di istruzione superiore e un sostegno adeguato all'apprendimento. La Commissione ha sottolineato che l'europa necessita di una popolazione altamente istruita per far fronte alle future sfide e ha ricordato che lo scopo non è soltanto che un maggior numero di persone abbia accesso all'istruzione superiore ma, ancora più importante, che queste completino tali studi. 1 2 Il 40% dei 30-34enni dovrebbe aver completato l'istruzione terziaria o un'istruzione equivalente entro il Si veda anche Commission communication of November 2012: "Rethinking Education: Investing in skills for better socio-economic outcomes" (14781/12) 9406/13 6

7 Insegnanti di qualità elevata In deliberazione pubblica, i ministri hanno tenuto una discussione sul tema "Garantire la massima qualità alla professione d'insegnante per contribuire al miglioramento dei risultati dell'apprendimento", sulla base di un documento di riflessione elaborato dalla presidenza (8573/13) 1. I ministri sono stati invitati ad illustrare brevemente un'iniziativa pratica attuata nel loro paese che potrebbe essere d'interesse per gli altri partecipanti. Per promuovere un dibattito più dinamico e scorrevole, la presidenza ha invitato due oratori esterni con esperienza specifica nel settore: la sig.ra Christine Blower, presidente del Comitato sindacale europeo degli insegnanti (CSEI) e segretario generale dell'unione nazionale degli insegnanti del Regno Unito, e il sig. Pasi Sahlberg, direttore generale del centro finlandese per la mobilità e la cooperazione internazionale e autore di Finnish Lessons: What Can the World Learn from Educational Changes in Finland? (La lezione finlandese: cosa può imparare il mondo dai cambiamenti educativi in Finlandia?) La qualità degli insegnanti è spesso citata come il principale fattore scolastico in grado di influenzare le prestazioni degli studenti. Gli insegnanti svolgono pertanto un ruolo essenziale nel migliorare le prospettive occupazionali e in generale di successo nella vita per i giovani, ma non sono il solo fattore del successo dell'apprendimento: da alcuni studi emerge che ne sono responsabili solo per il 15%. Il sig. Sahlberg ha affermato che negli ultimi 25 anni sono stati introdotti cambiamenti globali nei sistemi di istruzione europei, parzialmente fondati su concetti sviluppati negli Stati Uniti, tra cui: concorrenza (tra scuole, allievi, insegnanti) standardizzazione (insegnamento, contenuti) responsabilità: valutazione sistematica di insegnanti/allievi/scuole ai fini di una migliore concorrenza eccessiva fiducia nella scelta dei genitori e maggior ruolo delle scuole private. 1 Si veda anche il documento di lavoro dei servizi della Commissione sul sostegno alle professioni dell'insegnamento (14781/12 ADD 4). 9406/13 7

8 Secondo l'oratore questo approccio non ha prodotto gli effetti migliori a livello europeo. La sig.ra Blower ritiene fondamentali la formazione prima dell'entrata in servizio e lo sviluppo continuo delle carriere, che deve avere un quadro stabile. A suo parere gli insegnati devono contare sulla fiducia ed essere sostenuti nel trattare casi problematici, ed è essenziale la collaborazione tra insegnanti. La maggioranza degli Stati membri ha sottolineato l'importanza di trovare il giusto equilibrio tra la responsabilità degli insegnanti, da un lato, e la loro libertà di innovare e motivare in classe, dall'altro. Gli Stati membri hanno inoltre evidenziato l'importanza strategica dei formatori degli insegnanti e della dirigenza scolastica. La maggior parte di loro conviene con gli esperti sul fatto che si debba porre l'accento sulla squadra di insegnanti nella scuola piuttosto che sul singolo insegnante. La maggior parte degli Stati membri ha inoltre concordato sul fatto che tra i principali aspetti che possono avere un impatto sulla qualità e l'efficacia delle professioni dell'insegnamento figurano: attrarre e assumere le persone più capaci e mantenerle nell'ambito della professione; fornire agli insegnanti la giusta combinazione di competenze e conoscenze lungo tutto l'arco della loro formazione e carriera; garantire che ricevano regolarmente feedback e valutazioni; migliorare la preparazione e il sostegno professionale dei formatori degli insegnanti. 9406/13 8

9 Varie Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile Il Consiglio ha preso atto della richiesta rivolta dalla delegazione austriaca alla presidenza e alla Commissione (8979/13) di informare i ministri dell'istruzione sull'andamento dei lavori e le prossime tappe concernenti l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, nonché di esporre brevemente in che modo il Consiglio "Istruzione, gioventù, cultura e sport" possa appoggiarla al meglio, poiché l'austria ritiene essenziale che i settori dell'occupazione e dell'istruzione siano interconnessi a livello sia nazionale che di UE. L'Austria ritiene che ciò non solo contribuirebbe alla coerenza dei lavori del Consiglio, ma corrisponderebbe anche all'alta priorità politica attribuita alla promozione dell'occupazione giovanile, che è stata riconosciuta dai capi di Stato o di governo. La Commissione ha ricordato tutte le iniziative recentemente avviate in questo settore a livello europeo, in particolare: il pacchetto sull'occupazione giovanile, seguito dalla raccomandazione sull'istituzione di una garanzia per i giovani (8548/13) e dall'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile nell'ambito del quadro finanziario pluriennale , che prevede finanziamenti per 6 miliardi di EUR; la proposta di regolamento che istituisce "ERASMUS PER TUTTI" (17188/11) Scuole europee Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla presidenza sul distacco degli insegnanti presso le scuole europee (9390/13). Esistono 14 scuole europee ubicate in prossimità delle istituzioni europee. Sono state tutte istituite nel quadro di un accordo intergovernativo allo scopo di fornire un insegnamento in lingua madre ai figli del personale delle istituzioni dell'ue, sebbene, a seconda dell'ubicazione, possano accogliere studenti provenienti da altri contesti. Alcuni Stati membri ritengono che l'attuale modello di sistema di scuole europee ponga seri problemi di fondo, in particolare riguardo alla condivisione dei costi. Dalle statistiche emerge che alcuni paesi stanno attualmente inviando una percentuale sproporzionata di personale rispetto al numero di studenti della loro nazionalità. 9406/13 9

10 È nell'interesse di tutti gli Stati membri trovare una soluzione che possa raccogliere il sostegno unanime e serva al meglio gli interessi dei discenti e delle loro famiglie. La presidenza irlandese è pronta ad adoperarsi per fornire tutta l'assistenza possibile e la Commissione ha convenuto che occorre trovare una soluzione allo squilibrio nella condivisione dei costi al massimo livello. La Commissione ha sottolineato l'importanza delle scuole europee, frequentate da più di studenti in tutta Europa, e ha proposto la convocazione, al più presto, di una riunione straordinaria dei ministri dell'istruzione dell'ue affinché esaminino l'attuale crisi. ERASMUS PER TUTTI Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla presidenza sulla proposta di regolamento che istituisce il programma dell Unione per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. "ERASMUS PER TUTTI" è la proposta della Commissione concernente un programma integrato nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il una delle proposte collegate al prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP). Riunisce in un unico programma attività precedentemente oggetto di una serie di programmi separati (tra cui il programma di apprendimento permanente, Erasmus Mundus e Gioventù in azione) e prevede attività in un nuovo settore di competenza europea, lo sport. Il bilancio proposto per il programma ammonta a 19 miliardi di EUR. La presidenza a lavorato intensamente a questo fascicolo e, da febbraio, si sono tenuti diversi triloghi e riunioni tecniche e sono stati realizzati progressi alquanto significativi. L'ultimo trilogo si è tenuto martedì 14 e ne è previsto un altro per il 27 maggio. Le questioni rimaste in sospeso riguardano in particolare il nome del programma, il bilancio e la relazione tra i diversi settori e le diverse azioni fondamentali, nonché lo strumento di garanzie per i prestiti agli studenti (la possibilità per gli studenti a livello di master che seguono l'intero programma di studio in un altro paese dell'ue o del SEE di ottenere un prestito a condizioni favorevoli con il sostegno dell'ue). Il Consiglio e la Commissione restano decisamente favorevoli al nome generale "ERASMUS PER TUTTI", in quanto tutti i settori del programma possono trarre vantaggio dall'uso più ampio di uno dei nomi di programmi dell'ue più conosciuti e popolari. Come sempre in questi negoziati vale il principio "nessun accordo senza un accordo su tutto", ma la presidenza confida che si troverà un accordo globale prima della fine del suo mandato. 9406/13 10

11 La Commissione ha sottolineato l'importanza di mantenere la natura semplificata del programma e ha ricordato che esso dovrebbe essere finanziato all'altezza delle sue ambizioni. Ha inoltre chiesto un finanziamento adeguato dello strumento di garanzia sui prestiti (sopra il 2 % attualmente discusso) a fine di garantirne impatto e copertura geografica. Il Commissario Vassiliou ha ricordato che si tratta di uno strumento di coesione sociale destinato specificamente agli studenti con meno risorse. Programma di lavoro della presidenza entrante Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla delegazione lituana sul futuro programma di lavoro della presidenza, che comprende le seguenti priorità: qualità e efficienza dell'istruzione; internazionalizzazione e finanziamento dei sistemi di istruzione superiore; mobilità universitaria; occupabilità degli studenti; dimensione del partenariato orientale; dirigenza nell'istruzione; promozione della formazione professionale; sviluppo delle TIC nell'istruzione. 9406/13 11

12 GIOVE TÙ Potenziale della politica per la gioventù Il Consiglio ha adottato le conclusioni sulla piena realizzazione del potenziale della politica per la gioventù nel perseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 (9094/13), in cui si chiedono in particolare misure finalizzate a rafforzare la cooperazione intersettoriale e interistituzionale nelle politiche giovanili e dei settori politici correlati e si evidenzia l'importanza di maggiori sinergie tra strumenti e iniziative già istituiti o recentemente adottati nel settore della gioventù 1, in particolare l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile. Le conclusioni cercano inoltre di migliorare l'accessibilità dei programmi di finanziamento europei che sostengono la mobilità, gli scambi e lo sviluppo di capacità. La prossima generazione di Fondi strutturali e di investimento europei sarà determinante per l'investimento nei giovani e nelle loro competenze, e per potenziarne l'occupabilità e l'accesso al mercato del lavoro. Nonostante l'alta priorità politica attribuita alla disoccupazione giovanile, la politica per la gioventù non ha ancora dato un contributo specifico alla strategia Europa Pertanto, gli obiettivi generali di Europa 2020 e gli obiettivi dei singoli Stati membri riguardanti la lotta contro la disoccupazione giovanile, la riduzione dell'abbandono scolastico e l'aumento della partecipazione nell'istruzione terziaria sono particolarmente pertinenti per la politica per la gioventù e la risposta che dà ai giovani più a rischio di emarginazione. Le misure inerenti alla politica per la gioventù, quali l'apprendimento non formale e informale e l animazione socioeducativa, contribuiscono all'inclusione dei giovani nelle attività di istruzione, di sviluppo e associative ed offrono possibilità di acquisire esperienza e opportunità di apprendimento pratico. Animazione socioeducativa di qualità Il Consiglio ha adottato conclusioni sul contributo di un'animazione socioeducativa di qualità allo sviluppo, al benessere e all'inclusione sociale dei giovani (8575/13), che mirano a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri in settori connessi alla gioventù quali salute, istruzione, occupazione, cultura e sport. Le conclusioni chiedono inoltre l'istituzione di meccanismi volti ad assicurare che l'animazione socioeducativa di qualità sia orientata ai risultati, di modo che i giovani possano ottenere i massimi vantaggi dalle loro attività. 1 - Il pacchetto sull'occupazione giovanile (17944/12), in particolare l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile; - la raccomandazione sull'istituzione di sistemi di "garanzia per i giovani" (7123/13); - la raccomandazione sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale (GU C 398 del ); - il quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù ( ) (GU C 311 del ). 9406/13 12

13 I programmi e le attività di animazione socioeducativa di qualità sviluppano le capacità dei giovani del ventunesimo secolo, incluse capacità trasversali quali competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, imprenditorialità e consapevolezza ed espressione culturali. Apprenderle mette i giovani in grado di partecipare alle proprie comunità, alla società in generale, all'istruzione e all'occupazione. Ciò diventa ancor più fondamentale nell'attuale crisi economica caratterizzata da livelli crescenti di disoccupazione, frammentazione sociale e giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione (NEET) 1. In deliberazione pubblica, i ministri hanno discusso anche del modo in cui l'animazione socioeducativa di qualità possa contribuire ad affrontare le sfide cui sono oggi confrontati i giovani in Europa. Sono stati invitati a concentrarsi sulle misure immediate e pratiche che possano integrare o migliorare quelle già vigenti nel settore. Per promuovere un dibattito più dinamico, la presidenza ha invitato due oratori esterni con esperienza specifica nel settore: il sig. Massimiliano Mascherini, Direttore della ricerca presso Eurofound, Dublino, e il sig. John Bamber del Centre for Effective Services, Dublino. Le statistiche evidenziano che lo scorso anno la metà dei giovani dell'ue ha preso parte alle attività gestite da organizzazioni giovanili o associazioni ricreative e/o sportive, mentre un quarto ha partecipato ad attività organizzate di volontariato. Tuttavia questa generazione di giovani deve far fronte anche a livelli di disoccupazione senza precedenti e a un rischio maggiore di povertà rispetto alla popolazione generale. Il sig. Mascherini ha posto l'accento sul costo economico e sociale dell'attuale numero elevato di NEET e sui relativi rischi di disimpegno sociale e scelte populistiche o estremistiche. Inoltre, la situazione drammatica della disoccupazione giovanile 2 ha un costo economico immediato - in termini di prestazioni erogate, entrate fiscali perse e mancati guadagni - che l'agenzia Eurofound dell'ue ha stimato a 153 miliardi di EUR all'anno, ossia l'1,2% del PIL dell'ue. Naturalmente il "costo umano" per le persone interessate è incalcolabile. Il sig. Bamber ha poi parlato, partendo dall'esperienza personale, dell'importanza dell'animazione socioeducativa per l'inclusione sociale e la realizzazione personale. Ha sostenuto che, rispetto ad altre misure, l'animazione socioeducativa di qualità è maggiormente in grado di raggiungere i giovani, soprattutto quelli a rischio di emarginazione, prevenendo il rischio di demotivazione e di emarginazione. 1 2 Ci sono 7,5 milioni di NEET in tutta l'unione, pari al 12,9% dei giovani europei (di età compresa tra i 15 e i 24 anni). Nel gennaio 2013 più di 5,7 milioni (23,6%) di giovani nell'unione europea (UE) erano senza lavoro e il 30% dei giovani disoccupati di età inferiore ai 25 anni nell'unione erano disoccupati da più di dodici mesi. 9406/13 13

14 La maggior parte dei ministri conviene sul fatto che investire sui giovani è un investimento a lungo termine ma i benefici vanno oltre la dimensione economica, in quanto per alcuni di questi giovani il coinvolgimento in attività di animazione socioeducativa può essere un passo importante verso la partecipazione a programmi di istruzione e formazione più formali e verso l'occupazione. Al riguardo sono stati raccomandati il riconoscimento e la convalida dell'apprendimento non formale e informale. Alcuni Stati membri, pur riconoscendo l'importanza dell'animazione socioeducativa, hanno ricordato anche la difficile situazione economica attuale che molti di loro stanno fronteggiando e hanno sottolineato che animazione socioeducativa e occupabilità rappresentano una questione orizzontale che richiede un'azione coordinata a livello settoriale, nazionale e europeo. La presidenza irlandese ha ricordato che animazione socioeducativa di qualità e inclusione sociale sono state il tema della conferenza UE sulla gioventù, tenutasi dall'11 al 13 marzo 2013 a Dublino. Il ministro Fitzgerald ha inoltre annunciato l'intenzione di scrivere al presidente Van Rompuy per illustrare i risultati del dibattito di orientamento su questa importante questione nonché i risultati dell'intera sessione del Consiglio al fine di fornire un contributo al Consiglio europeo di giugno. Varie Programma di lavoro della presidenza entrante Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla delegazione lituana sul futuro programma di lavoro della presidenza, che sarà incentrato soprattutto sull'inclusione sociale, in particolare riguardo ai giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione (NEET). 9406/13 14

15 CULTURA E AUDIOVISIVI Capitali europee della cultura per il Il Consiglio ha adottato un orientamento generale sulla proposta di decisione che istituisce l'azione dell'unione "Capitali europee della cultura" per gli anni dal 2020 al Le attuali regole per la selezione delle capitali europee della cultura figurano nella decisione 1622/ e saranno applicabili fino al Nel luglio 2012 la Commissione ha presentato una proposta volta a proseguire tale iniziativa oltre il 2019 (12558/12). Poiché il processo dura circa sei anni, il nuovo quadro dovrebbe essere istituito entro il 2013 affinché le future capitali della cultura abbiano tempo sufficiente per prepararsi. Il Consiglio ha approvato, nel suo orientamento generale, vari elementi della proposta della Commissione, quali l'ordine cronologico degli Stati membri che possono ospitare la manifestazione, criteri di selezione più specifici e rigorosi, una selezione basata su programmi culturali della durata di un anno creati specificamente per l'evento, l'eleggibilità delle città, che possono associare le regioni circostanti, e una procedura di selezione in due fasi (preselezione a livello nazionale e selezione a livello di UE da parte di una giuria europea indipendente). Il Consiglio ha apportato due modifiche principali alla proposta della Commissione concernenti: la nomina delle capitali europee della cultura, che la Commissione proponeva di effettuare al posto del Consiglio, sostenendo che ciò avrebbe accelerato le procedure; tuttavia, considerata l'importanza dell'iniziativa il Consiglio desidera mantenere il diritto di nominare le capitali della cultura, come fa da più di 25 anni; la composizione della giuria europea di selezione e monitoraggio delle città, che, secondo la proposta della Commissione, non sarebbe stata più composta da esperti nazionali ma esclusivamente da esperti nominati dalle istituzioni dell'ue. Il Consiglio desidera assicurare che i membri della giuria di selezione dispongano di competenze locali ed ha pertanto introdotto la possibilità che uno Stato membro nomini fino a due esperti nazionali nella giuria. La votazione della commissione per la cultura e l'istruzione del Parlamento europeo è prevista per il 28 maggio I negoziati informali con il Parlamento europeo dovrebbero iniziare solo sotto la presidenza lituana. 1 (OJ L 304, ). 9406/13 15

16 Capitali europee della cultura per il 2017 e 2018 Il Consiglio ha nominato le città di Aarhus, in Danimarca, e Paphos, a Cipro, "Capitali europee della cultura 2017" e La Valletta, a Malta, "Capitale europea della cultura 2018" (8931/13). La seconda "Capitale europea della cultura 2018" - dei paesi Bassi - sarà nominata in una futura riunione in quanto, in tale paese, il processo di selezione non è stato ancora ultimato. I ministri delle tre città nominate e il sindaco di Paphos hanno accolto con grande soddisfazione le nomine e presentato brevemente le loro città e i principali obiettivi che intendono perseguire nell'anno in cui saranno capitali della cultura. Diversità culturale I ministri hanno avuto uno scambio di opinioni, sulla base di un documento di riflessione della presidenza, riguardo alla diversità culturale nel contesto del partenariato transatlantico su commercio e investimenti tra l'ue e gli USA (TTIP), attualmente in fase di negoziazione. Lo scambio mirava a offrire ai ministri l'opportunità di discutere come sostenere e promuovere al meglio la diversità culturale nel contesto di negoziati commerciali internazionali quali il TTIP. In particolare, i ministri sono stati inoltre invitati a riflettere sull'impatto che esercita sulla diversità culturale l'ambiente digitale online, che è per natura aperto e attraverso cui è distribuita una quantità crescente di contenuti. Il ministro irlandese ha ricordato che il Comitato della politica commerciale è incaricato della preparazione del mandato negoziale e la presidenza punta alla sua adozione da parte del Consiglio "Affari esteri" (Commercio) il 14 giugno. In risposta ad alcune preoccupazioni manifestate dagli Stati membri - precedentemente esposte in una lettera indirizzata alla presidenza irlandese e alla Commissione - il Commissario Vassiliou, anche a nome del Commissario de Gucht, ha sottolineato con forza il fatto che la diversità culturale non è negoziabile, in quanto è sancita nei trattati ed è una delle pietre angolari della costruzione europea. inoltre l'unione europea ha ribadito il forte impegno a favore della diversità culturale aderendo nel 2006 alla convenzione dell'unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, che riconosce chiaramente la distinzione tra il valore economico e il valore culturale dei beni e servizi culturali. 9406/13 16

17 La Commissione ha inoltre dichiarato che non sarebbero stati messi in discussione i numerosi strumenti utilizzati per sostenere la diversità culturale nell'ue, quali i sussidi pubblici a livello sia nazionale che di UE, gli obblighi di finanziamento a carico delle emittenti, le tasse sui biglietti delle sale cinematografiche, il funzionamento di canali investiti di una missione di servizio pubblico, l'esistenza di limiti all'azionariato in canali e reti, i diritti di proprietà intellettuale e i sistemi specifici di sicurezza sociale. Inoltre, l'unione sostiene la creatività nel settore audiovisivo attraverso gli attuali programmi MEDIA e MEDIA MUNDUS, e continuerà a farlo attraverso il programma Europa creativa, che dovrebbe partire nel Vari Stati membri hanno ricordato che i beni e servizi culturali, incluse le opere audiovisive, sono strettamente legati all'identità europea e hanno sempre goduto di un trattamento differenziato nei negoziati commerciali internazionali, noto anche come "eccezione culturale". Inoltre, qualora questi servizi continuassero a rientrare nei negoziati tra l'ue e gli USA, la conseguenza sarebbe una maggiore liberalizzazione del mercato audiovisivo, con possibili effetti negativi sulla diversità linguistica e culturale rappresentata dai film europei, in quanto la produzione cinematografica europea semplicemente non sarebbe in grado di competere con l'industria cinematografica americana. Altri Stati membri hanno sostenuto che questo accordo creerà maggiori opportunità di mercato per i beni e servizi dell'ue e potrebbe diventare una fonte significativa di crescita e creazione di posti di lavoro in molti settori, compreso quello audiovisivo. Hanno messo in guardia dall'assumere posizioni rigide in questa fase. Sono favorevoli a un mandato più ampio, in quanto gli Stati membri possono sempre adottare politiche specifiche in questo settore, che continua ad essere in via primaria di competenza degli Stati membri. Cultura nelle relazioni esterne In deliberazione pubblica, i ministri hanno discusso della cultura quale opzione politica morbida nelle relazioni esterne dell'ue, sulla base di un documento di riflessione della presidenza (8235/13). Scopo principale del dibattito era sviluppare un consenso sull'ulteriore sviluppo di un approccio strategico al ruolo della cultura nelle relazioni dell'ue con i paesi terzi. La presidenza ha ricordato che la promozione della cultura da parte dell'unione europea e dei suoi Stati membri nelle relazioni con i paesi terzi è sancita nei trattati 1. La cultura è inoltre una componente fondamentale di quello che è spesso definito il "potere morbido", cioè il ricorso alla cooperazione e ai contatti culturali quali strumenti di politica estera (esterna). 1 Articolo 167 del trattato sul funzionamento dell Unione europea. 9406/13 17

18 La Commissione ha ricordato che la cultura nelle relazioni esterne è una delle principali priorità del piano di lavoro del Consiglio per la cultura , in linea con l'agenda europea per la cultura 2, che considera la promozione della cultura elemento essenziale nelle relazioni internazionali dell'unione. Questo approccio è inoltre connesso alle relazioni commerciali e alla circolazione di beni e servizi culturali dell'ue nonché alla diplomazia aperta e alla creazione di un'immagine, ma anche alla condivisione dei valori, al rafforzamento della comprensione reciproca e alla promozione della tolleranza. Dal 2011 le presidenze dell'ue organizzano poi riunioni congiunte informali tra gli alti funzionari dei ministeri della cultura e degli affari esteri per promuovere la cooperazione reciproca. Nel marzo 2012 la Commissione ha istituito un gruppo di esperti in materia di cultura e relazioni esterne, che mira a contribuire allo sviluppo di una strategia più generale dell'ue in questo settore, varando nel contempo un'iniziativa pilota con la Cina a titolo sperimentale. Il gruppo di esperti ha presentato una relazione in merito nel novembre 2012 ed ha individuato una serie di principi guida e di raccomandazioni generali per un approccio strategico alla cultura nelle relazioni UE-Cina. In generale i ministri hanno accolto con favore la relazione e le relative raccomandazioni e convenuto sui vantaggi di disporre di una strategia comune per trattare la cultura nelle relazioni esterne, ma hanno anche sottolineato che ciò richiede il rafforzamento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra gli Stati membri, nonché la partecipazione del servizio europeo per l'azione esterna. Alcuni Stati membri ritengono che la cooperazione culturale debba essere sviluppata sulla base convenzione dell'unesco sulla protezione e la promozione della diversità culturale. La maggior parte degli Stati membri ha sottolineato l'importanza della promozione dei valori fondamentali europei, quali la libertà di espressione, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, ecc. nonché della ricca diversità culturale europea, in particolare in un periodo in cui l'immagine dell'europa è spesso collegata alla crisi economica e finanziaria. La cultura e la creatività sono considerate settori in cui l'europa ha un vantaggio comparativo che occorre pertanto analizzare a fondo. Vari Stati membri preferirebbero inoltre vedere come si sviluppa il progetto con la Cina prima di lanciare iniziative con altri paesi. Tra i prossimi potenziali candidati di tali iniziative sono stati menzionati i paesi orientali e mediterranei. Alcuni Stati membri hanno inoltre chiesto una migliore cooperazione tra gli operatori degli Stati membri già presenti in Cina e con la rappresentanza dell'ue a Pechino al fine di non moltiplicare le strutture. La Commissione ha ricordato che i paesi del partenariato orientale e del Mediterraneo già beneficiano di accordi e iniziative di cooperazione specifici con l'ue. Il Commissario Vassiliou ha dichiarato che informerà l'alto rappresentante dell'unione, Catherine Ashton, dei risultati della discussione ministeriale. 1 2 GU C 325 del , pag. 1. GU C 287 del /13 18

19 Varie Aiuti di Stato per film Il Consiglio ha preso atto della richiesta di ulteriori informazioni avanzata dalla delegazione tedesca riguardo alla comunicazione della Commissione sugli aiuti di Stato per film ed altre opere audiovisive (8852/13). L'ultima "comunicazione sul cinema" è scaduta alla fine del 2012 e la Commissione non è stata in grado di adottare le nuove regole sugli aiuti di Stato che applica nella valutazione dei regimi di sostegno degli Stati membri per film ed altre opere audiovisive, a causa della dura opposizione di molti Stati membri alle varie modifiche che la Commissione desidera apportare. La Germania ritiene che, nonostante i miglioramenti, permangano alcune preoccupazioni circa la"territorializzazione della spesa", che impone ai produttori cinematografici di spendere un certo importo del bilancio del film oggetto dell'aiuto negli Stati membri che lo concedono. Vari Stati membri hanno espresso le stesse preoccupazioni della Germania in quanto ritengono che la limitazione di tale obbligo incida negativamente sull'industria cinematografica europea. Il Commissario Almunia, competente in materia di concorrenza, ha ricordato che la Commissione ha tenuto conto della maggior parte delle preoccupazioni degli Stati membri, ma ha dichiarato che deve essere preservata l'integrità del mercato interno e assicurata la proporzionalità tra aiuto e territorializzazione. La Commissione ha avviato la terza consultazione pubblica sulla questione il 30 aprile e spera di adottare la nuova comunicazione prima dell'estate. Riforma degli aiuti di Stato Il Consiglio ha preso atto della richiesta di ulteriori informazioni avanzata dalla delegazione tedesca riguardo alla deroga generale agli obblighi di notifica per la cultura (8871/13). La Germania ritiene che i ministri della cultura debbano discutere i dettagli e le conseguenze dell'introduzione di una siffatta clausola di deroga (ad esempio, i massimali dell'aiuto alla cultura ammissibile) prima che il Consiglio "Competitività" prenda una decisione. Nel maggio 2012 la Commissione ha lanciato un'iniziativa volta a modernizzare le regole dell'ue sugli aiuti di Stato al fine di conseguire misure di aiuto efficaci e efficienti e semplificare e accelerare il processo decisionale. In tale quadro, nel dicembre dello scorso anno, la Commissione ha proposto di esentare talune categorie di aiuti dalla notifica preventiva prescritta dalle regole vigenti. Per la prima volta sono stati proposti gli aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio tra le dieci nuove categorie che gli Stati membri non dovrebbero più notificare alla Commissione. 9406/13 19

20 Vari Stati membri hanno chiesto "esenzioni per categoria" in quanto ritengono che l'esenzione culturale debba essere quanto più ampia possibile e dovrebbe pertanto comprendere i settori culturale e creativo. Il commissario Almunia ha dichiarato che, poiché non esiste ancora una definizione chiara di "industrie creative" e queste ultime sono estremamente varie, la Commissione non è stata in grado di acquisire esperienza sufficiente per poterle esentare "in blocco" dall'obbligo di notifica. Il Commissario Almunia ha inoltre aggiunto che entro il 2013, dopo l'adozione del relativo regolamento del Consiglio, la Commissione adotterà criteri più dettagliati per l'esenzione culturale. Il contributo della cultura allo sviluppo sostenibile La presidenza ha informato il Consiglio circa la conferenza sull'architettura "Plasmare il futuro" tenutasi dall'8 all'11 maggio a Dublino, che ha riunito partecipanti di organizzazioni nazionali ed europee e di diversi livelli di governo. L'obiettivo principale della conferenza era fare il punto sull'attuazione delle conclusioni del Consiglio del 2008 sull'architettura e discutere come promuovere e sfruttare al meglio il potenziale di questo importante settore creativo per lo sviluppo sostenibile. "L'Europa per i cittadini" La presidenza ha informato il Consiglio sullo stato dei lavori riguardo alla proposta di regolamento che istituisce per il periodo il programma "L'Europa per i cittadini" (18719/11). L'obiettivo principale del programma è portare l'unione europea più vicina ai suoi cittadini rendendo questi ultimi più attenti e informati riguardo all'unione e promuovendo la cittadinanza europea. Il programma si articola in due componenti tematiche, una incentrata sulla memoria e sulla storia e l'altra sulla partecipazione civica a livello di Unione, completate da azioni orizzontali volte a potenziare la visibilità globale del programma. La Commissione ha proposto una dotazione complessiva di 229 milioni di EUR, un importo comparabile al bilancio del programma attuale. A seguito dei contatti informali avuti dalla presidenza con il Parlamento europeo, che ha messo in discussione la base giuridica proposta per il programma, un nuovo testo accettabile per le tre istituzioni sarà formalmente trasmesso al Parlamento europeo con la richiesta di approvazione, una volta ultimati i negoziati sul quadro finanziario pluriennale e conosciuto il bilancio finale per il programma "L'Europa per i cittadini". 9406/13 20

21 Connessioni migliori per un'europa migliore Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla delegazione portoghese (7983/13) su due progetti che desidera proporre al Consiglio: il metodo integrato di comunicazione (che consente ai ministri di scambiare opinioni ed essere informati circa la pertinenti questioni inerenti alla politica culturale nei diversi paesi) e il progetto Agorà (un programma europeo che mira a creare un quadro di relazione per iniziative provenienti da diversi luoghi in Europa). Programma di lavoro della presidenza entrante Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla delegazione lituana sul futuro programma di lavoro della presidenza, che comprenderà le seguenti priorità: conclusione dei negoziati sulla decisione che istituisce le capitali europee della cultura per gli anni dal 2020 al 2033; finalizzazione dei negoziati sui programmi "Europa creativa" e "L'Europa per i cittadini"; avvio dei lavori sulla proposta relativa alla restituzione dei beni culturali usciti illecitamente da uno Stato membro; esame degli accordi culturali con Perù e Colombia; "televisione connessa" e pubblicità televisiva; accessibilità del digitale; cinema europeo nell'era digitale. 9406/13 21

22 SPORT Convenzione del Consiglio d Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi I ministri hanno preso atto delle informazioni fornite dalla presidenza sullo stato dei lavori relativi alla raccomandazione di decisione del Consiglio che autorizza la Commissione europea a partecipare, per conto dell Unione europea, ai negoziati per una convenzione internazionale del Consiglio d Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi (16214/12) ( ad eccezione delle questioni connesse alla cooperazione in materia penale e alla cooperazione di polizia, che saranno trattate in una decisione distinta. La futura convenzione tratta tre aspetti distinti, vale a dire l'aspetto sportivo, quello dei giochi d azzardo e delle scommesse e quello della corruzione. I giochi d azzardo e le scommesse sono collegati alle libertà del mercato interno, in particolare la libera prestazione dei servizi e il diritto di stabilimento nei casi in cui le scommesse sportive si collegano direttamente alla manipolazione dei risultati sportivi, il che pone problemi riguardo alla base giuridica appropriata. Poiché i negoziati coprono materie che rientrano in parte nella competenza dell'unione e in parte in quella degli Stati membri, l'unione dovrebbe partecipare a tali negoziati insieme agli Stati membri. Duplice carriera degli atleti Il Consiglio ha adottato conclusioni sulla duplice carriera degli atleti, che includono orientamenti volti a sviluppare e migliorare le condizioni per riuscire a coniugare carriere sportive con istruzione o lavoro, stabilendo disposizioni specifiche per gli atleti di talento e gli atleti professionisti in tutta Europa. In particolare, le conclusioni: incoraggiano la cooperazione tra Stati membri, istituti di istruzione e pertinenti soggetti interessati e organizzazioni sportive, raccomandano lo scambio di buone pratiche ed esperienze in materia di duplice carriera tra gli Stati membri, promuovono l'istituzione di cicli accademici flessibili e percorsi di apprendimento adattati per gli atleti affinché questi possano affiancare le attività sportive agli studi, 9406/13 22

23 riconoscono che le organizzazioni sportive dovrebbero anche sviluppare e attuare servizi relativi alla duplice carriera per gli atleti di talento o professionisti e invitano la Commissione a prendere in considerazione, in base agli orientamenti dell'ue sulla duplice carriera degli atleti, l'opportuno seguito di questa importante questione, eventualmente nell'ambito del secondo piano di lavoro per lo sport. La Commissione ha ricordato che la promozione della duplice carriera degli atleti risponde a vari obiettivi della strategia Europa 2020 (prevenzione dell'abbandono scolastico, aumento del numero di laureati nell'istruzione superiore, occupabilità più elevata), ma questo tipo di disposizioni è relativamente recente nella maggioranza degli Stati membri e degli sport. Sebbene esitano in alcuni Stati membri molte specifiche e regolamenti connessi agli sportivi di talento o professionisti, la maggior parte di esse sono frammentate o incentrate su taluni aspetti. Antidoping La presidenza ha informato il Consiglio circa i risultati delle riunioni dell'agenzia mondiale antidoping (AMA) tenutesi a Montreal l'11 e 12 maggio I principali temi all'esame erano: il riesame in corso del codice. La maggior parte dei punti proposti dall'ue sono stati accettati, in particolare per quanto concerne: periodi più lunghi di inammissibilità per le vere frodi e maggiore flessibilità nell'imposizione di sanzioni in altre circostanze specifiche; presa in considerazione dei principi di proporzionalità e dei diritti umani; assistenza nelle sempre più numerose indagini nell'ambito della lotta contro il doping; le questioni di bilancio e legislative; la relazione sulla mancanza di efficacia dei programmi di prova, presentata al consiglio di fondazione dell'ama, comprese alcune raccomandazioni e proposte di miglioramento dei programmi di prova. Il gruppo incaricato della redazione del codice ha preso debitamente nota delle raccomandazioni accogliendo molte di esse nelle bozze fornite nelle riunioni. È stato già svolto un volume significativo di lavoro come seguito alla relazione. 9406/13 23

24 Il codice mondiale antidoping è il documento centrale che funge da inquadramento per politiche, norme e regolamenti armonizzati in materia di antidoping all'interno di organizzazioni sportive e tra le autorità pubbliche in tutto il mondo. La procedura di riesame è stata avviata nel novembre 2011 e il progetto finale sarà presentato per approvazione al consiglio di fondazione dell'ama nel corso della conferenza mondiale sul doping nello sport, che si terrà a Johannesburg nel novembre Il nuovo codice entrerà quindi in vigore il 1º gennaio In tale contesto il Consiglio ha tenuto un dibattito orientativo sul ruolo delle autorità pubbliche nella lotta all'accresciuta sofisticatezza del doping nello sport. Per stimolare il dibattito la presidenza ha invitato Travis Tygart, direttore esecutivo dell'agenzia antidoping degli Stati Uniti, a prendere la parola davanti al Consiglio. Il sig. Tygart ha partecipato al dialogo strutturato ad alto livello durante la colazione con altri rappresentanti delle organizzazioni sportive. Il sig. Tygart ha dichiarato che il ruolo della sua organizzazione è servire e proteggere gli atleti "puliti", in quanto privati del diritto di competere e vincere lealmente da quelli che assumono sostanze dopanti. Ha sottolineato che oggi la lotta al doping è una questione di vita o di morte per lo sport, che altrimenti perderebbe "anima" e "senso". Gli atleti di alto livello rappresentano modelli di comportamento, specialmente per i giovani, ed il successo da essi ottenuto gareggiando con onestà e correttezza può incoraggiare la partecipazione e rafforzare la moralità. Secondo il sig. Tygart, i principi fondamentali che possono contribuire al successo della lotta al doping nello sport sono: (applicazione di una rigorosa) Legislazione, Indipendenza (delle agenzie antidoping), Finanziamento (all'altezza dell'importanza delle sfide) e impegno (Engagement) (di organizzazioni sportive, atleti, agenzie nazionali, autorità pubbliche ecc.): LIFE. I ministri hanno in generale riconosciuto che la protezione dell'integrità dello sport dal doping è una sfida globale in atto, che richiede cooperazione e iniziative internazionali e intersettoriali che coinvolgano autorità pubbliche, organizzazioni sportive e agenzie antidoping nazionali. Dati i metodi più sofisticati di doping in continua apparizione e le prove di una crescente infiltrazione della criminalità nel doping in ambito sportivo, le autorità pubbliche devono sviluppare approcci nuovi e più efficaci a questa lotta. Tuttavia vari Stati membri hanno sottolineato che le misure adottate dalle autorità pubbliche non possono annullare i diritti umani e giuridici degli atleti. Occorre trovare un equilibrio tra l'interesse pubblico e i diritti individuali, in particolare nella misura in cui l'ama ha recentemente ha adottato il principio secondo cui, per vincere la lotta al doping nello sport, occorre andare oltre il semplice controllo antidoping e sviluppare nuove modalità di raccolta, condivisione e valorizzazione delle informazioni e delle prove riguardanti l'offerta e l'uso da parte degli atleti di sostanze vietate. 9406/13 24

25 In generale gli Stati membri hanno convenuto sulla necessità di: potenziare le indagini e la raccolta di informazioni; rafforzare la cooperazione con la polizia e le autorità doganali; porre maggiormente l'accento su educazione e prevenzione; armonizzare le politiche antidoping in tutta l'ue; operare in partenariato con gli atleti "puliti"; potenziare la ricerca scientifica sulle sostanze illecite, in cooperazione con l'industria farmaceutica; cambiare la cultura del dopaggio nello sport ("vincere a tutti i costi"). Varie Programma di lavoro della presidenza entrante Il Consiglio ha preso atto delle informazioni fornite dalla delegazione lituana sul futuro programma di lavoro della presidenza, che comprenderà le seguenti priorità: la lotta contro il doping e la promozione dell'integrità nello sport; il proseguimento dei lavori sulle partite truccate nei consessi internazionali; il finanziamento sostenibile e la buona governance nello sport; l'attività fisica a vantaggio della salute. 9406/13 25

26 ALTRI PU TI APPROVATI ECO OMIA E FI A ZA Procedura relativa ai disavanzi eccessivi - Cipro Il Consiglio ha formulato una nuova raccomandazione all'attenzione di Cipro 1 sull'azione per ridurre il disavanzo al di sotto del 3% del PIL, il valore di riferimento dell'ue per i disavanzi pubblici. Cipro è sottoposto a una procedura per i disavanzi eccessivi dal luglio 2010 avendo superato il valore di riferimento del 3% nel Considerato l'impatto che aveva in quel momento la crisi economica mondiale a Cipro, il Consiglio ha accettato che il disavanzo fosse corretto a medio termine e ha invitato il paese a portare il disavanzo al di sotto del 3% entro il Nel 2009 si è concluso un periodo di espansione dell economia di Cipro, che durava da oltre un decennio. Nel maggio 2012, a seguito di un esame approfondito degli sviluppi macroeconomici a Cipro, la Commissione ha evidenziato squilibri gravi che dovevano essere affrontati con urgenza. Il settore bancario del paese è stato considerato una minaccia alla sostenibilità dell'economia. Nel giugno 2012 Cipro ha chiesto assistenza finanziaria ai prestatori internazionali. Nel marzo 2013 è stato raggiunto un accordo su un programma di aggiustamento economico quale fondamento dell'assistenza da parte del meccanismo europeo di stabilità e dell'fmi. Il 26 aprile è stato firmato un protocollo d'intesa. Nel frattempo malgrado le misure di risanamento del bilancio, il saldo di bilancio si è deteriorato in un contesto squilibri gravi nel settore privato e pubblico dell economia cipriota. Nel 2011 il disavanzo pubblico è salito al 6,3% del PIL, dal 5,3% del 2010, e secondo le stime della Commissione nel 2012 resterà al 6,3% del PIL. Anche il debito pubblico è aumentato e, secondo le previsioni, aumenterà ancora a seguito del ricevimento dell assistenza finanziaria e dovrebbe raggiungere il suo valore massimo di circa il 128% del PIL nel Articolo 126, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell Unione europea. 9406/13 26

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