CNEL Consiglio nazionale dell Economia e del Lavoro Comunicazione sulla Ricerca
|
|
- Corrado Scala
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CNEL Consiglio nazionale dell Economia e del Lavoro Comunicazione sulla Ricerca I pensionati ed il potere d acquisto. Definizione di un paniere di spesa dei pensionati a basso reddito per monitorare semestralmente l impatto dell inflazione Assemblea 11 giugno 2008
2 Introduzione... 3 Premessa... 3 Metodologia di calcolo... 3 Fase 1: le famiglie selezionate... 4 Fase 2: struttura dei consumi delle diverse famiglie... 5 Fase 3: calcolo dell inflazione per la tipologia delle famiglie... 7 Fase 4: effetti della misurazione dell inflazione sulla base dei redditi delle famiglie... 9 Il nuovo sistema di calcolo dell inflazione delle famiglie indigenti...11 Conclusioni: i risultati conseguiti dalla ricerca
3 Introduzione Nel corso del 2008 il CNEL ha individuato, tra le linee di attività prioritarie della sua azione, anche l esame degli aspetti più rilevanti del nostro sistema di sicurezza sociale. Al riguardo, la Commissione Politiche Sociali ed ambientali, presieduta dal consigliere Pillitteri, ha commissionato uno studio sul potere d acquisto di una particolare tipologia di famiglie, quelle a basso reddito e con almeno un pensionato. Lo studio, curato da Eduardo Carra, è stato approvato dal gruppo di lavoro sugli anziani, coordinato dal consigliere Piu, nella seduta del 18 marzo. Il documento qui presentato, frutto dello studio, è stato approvato dalla Commissione nella seduta plenaria del 16 aprile. Premessa Nell ultimo periodo i prezzi dei beni essenziali stanno crescendo più della media e le recenti elaborazioni dell'istat hanno evidenziato che quelli dei prodotti consumati più frequentemente aumentano ad un tasso quasi doppio rispetto a quello medio. L'esigenza dunque di misurare meglio l'inflazione per un paniere di spesa di una famiglia di pensionati, ed in particolare dei percettori di pensioni basse, è diventata ancora più impellente. Per questo il CNEL ha commissionato una ricerca incaricata di valutare l inflazione percepita dai redditi più bassi delle famiglie di pensionati. La ricerca, di cui si riassumono qui metodologie e risultati, si è cimentata con questo problema producendo una elaborazione innovativa sulle metodologie di calcolo degli effetti dell inflazione. Metodologia di calcolo Le famiglie tipo di cui sono stati analizzati i consumi e gli effetti dell inflazione sono state sei In particolare, si è elaborata la seguente tipologia di famiglie: 1. Famiglia media italiana. 2. Famiglia media di pensionati. 3. Famiglie di pensionati con un componente ed un reddito da pensione fino a euro proprietarie dell abitazione in cui vivono. 4. Famiglie di pensionati con un componente ed un reddito da pensione 3
4 fino a euro che vivono in affitto. 5. Famiglie di pensionati con due componenti ed un reddito da pensione da a euro proprietarie dell abitazione in cui vivono. 6. Famiglie di pensionati con due componenti ed un reddito da pensione da a euro che vivono in affitto. Successivamente, per ciascuna di queste famiglie si è provveduto a calcolare una serie di indici, confrontando i dati ISTAT sui consumi e quelli della Banca d Italia sui redditi. In particolare si tratta del reddito percepito e delle spese per consumi. Quindi sono stati costruiti sia i panieri di spesa col massimo dettaglio possibile di voci, cui è seguita la ricostruzione dei prezzi specifici per ciascuna voce. Infine sono stati calcolati gli effetti degli aumenti dei prezzi sia sui panieri di spesa che sui redditi percepiti. Il procedimento adottato si è articolato in quattro fasi. Fase 1: le famiglie selezionate Sono stati elaborati i dati dell indagine 2006 della Banca d Italia sui bilanci delle famiglie con particolare attenzione ai redditi ed ai consumi. Nella tavola che segue sono riportate le caratteristiche di reddito, consumi, propensione al consumo delle diverse tipologie di famiglie 1. 1 L analisi è stata realizzata come segue: i dati analitici dell indagine relativi ad 8000 famiglie sono stati rielaborati per estrarre dati per fasce di reddito e per tipologie di famiglie in base alla condizione della persona di riferimento della famiglie, al numero dei componenti il nucleo familiare, alla condizione di proprietario o affittuario dell appartamento abitato; da queste elaborazioni sono stati estratti, per le tipologie di famiglie scelte, sia i redditi complessivi di cui le famiglie dispongono, sia quelli da sola pensione, sia i relativi consumi ed è stata calcolata per ciascuna famiglia la propensione al consumo. La propensione marginale al consumo misura l'incremento dei consumi per ogni 100 euro di incremento del reddito. Una propensione pari a 0,8 indica che un incremento di 100 euro del reddito produce un aumento dei consumi pari a 80 euro. Nello studio si utilizza tale espressione, comunemente adottata dagli economisti, per indicare la quota di reddito consumata dalle famiglie prese in considerazione. Le conclusioni dello studio, evidenziate più avanti, mostrano che al di là della terminologia adottata dagli economisti propensione al consumo, per alcuni dei campioni presi in esame si assiste ad una significativa e grave riduzione del potere d acquisto. 4
5 Tavola 1: caratteristiche delle famiglie selezionate Tipologia di famiglia Dati relativi all'anno 2006 Numero di famiglie Reddito annuo(1) Consumi Propensione al consumo 68,4 68,3 107,4 125,6 83,5 105,8 (1) i redditi di tutte le famiglie e dell'insieme delle famiglie di pensionati comprendono oltre alle pensioni anche gli altri redditi Fase 2: struttura dei consumi delle diverse famiglie Successivamente, si è provveduto all individuazione della fascia di consumi rappresentativa di ciascuna tipologia di famiglie e ricostruzione della composizione dei consumi col massimo dettaglio di beni e servizi consumati. La struttura dei consumi di ciascuna tipologia di famiglia ridotta alle voci essenziali è riportata nella tavola che segue 2. 2 L analisi è stata realizzata come segue: sono stati elaborati i dati analitici dell indagine ISTAT sui consumi delle famiglie relativi ad un campione di famiglie e comprendenti circa 300 beni e servizi consumati, estraendo da essi i dati per fasce di consumo e per tipologie di famiglie in base alla condizione della persona di riferimento della famiglie, al numero dei componenti del nucleo familiare, alla condizione di proprietario o affittuario dell appartamento abitato; da questa rielaborazione sono stati estratti i consumi delle tipologie di famiglie scelte col massimo dettaglio di voci contenute nell indagine; in questo modo sono stati costruiti i panieri di spesa dettagliati per le diverse tipologie di famiglie. 5
6 Tavola 2: struttura dei consumi delle diverse famiglie Struttura dei consumi per tipologia di famiglie Tipologia di famiglie 1 2 Euro mese Euro % mese % Alimentari % % Tabacchi 21 1% 14 1% Abbigliamento 156 8% 96 6% Abitazione 158 8% 132 8% Combustibili 124 6% 122 8% Mobili 146 7% 116 7% Sanità 85 4% 91 6% Trasporti % % Comunicazioni 51 3% 41 3% Istruzione 27 1% 9 1% Tempo libero 110 6% 81 5% Altri beni e servizi % % Totale Come si vede tra la famiglia media italiana e la famiglia media di pensionati non emergono differenze significative nella struttura dei consumi. Le differenze, invece, emergono quando si passa a specifiche famiglie di pensionati a basso reddito e, soprattutto, quando si disaggregano le famiglie secondo la situazione abitativa. Appare evidente in questo caso come confrontando famiglie con lo stesso reddito da pensione, le famiglie che vivono in affitto debbano, rispetto a quelle che vivono in proprietà, sopportare una spesa complessiva più elevata (che come già visto supera il reddito), ma debbano anche comprimere alcuni consumi (combustibili, mobili, comunicazioni e tempo libero). Tutto ciò è stato evidenziato nella Tabella 3. 6
7 Tavola 3: struttura dei consumi dei pensionati Struttura dei consumi delle famiglie di pensionati tipologia di famiglie Euro mese Euro Euro Euro mese % mese % mese % % Alimentari % % % % Tabacchi 2 0% 6 1% 5 1% 20 2% Abbigliamento 24 4% 18 3% 43 5% 20 2% Abitazione 26 5% % 32 4% % Combustibili 79 15% 60 10% % 83 9% Mobili 29 5% 17 3% 42 5% 33 3% Sanità 44 8% 39 6% 50 6% 40 4% Trasporti 25 5% 29 5% % 87 9% Comunicazioni 25 5% 19 3% 28 4% 29 3% Istruzione - 0% - 0% 1 0% - 0% Tempo libero 20 4% 17 3% 32 4% 21 2% Altri beni e servizi 30 6% 30 5% 45 6% 49 5% Totale Fase 3: calcolo dell inflazione per la tipologia delle famiglie Nella terza fase della ricerca si è provveduto alla raccolta dei prezzi dei diversi prodotti ed accoppiamento delle voci di prezzo alle voci di spesa per poter calcolare le specifiche inflazioni delle diverse famiglie. Nella tavola che segue sono riportate i risultati di queste elaborazioni per il secondo trimestre del L analisi è stata realizzata come segue: raccolta, dalla Banca dati Eurostat, degli indici dei prezzi al consumo dell Italia armonizzati (sono stati utilizzati questi indici circa cento - calcolati dall ISTAT con criteri omogenei a quelli europei perché ritenuti più rappresentativi di quelli contenuti nell indice dei prezzi al consumo); accoppiamento di ciascuno dei 300 prodotti dei consumi con i relativi prezzi; calcolo dell inflazione per le sei tipologie di famiglie 7
8 Tavola 4: primi risultati della misurazione dell inflazione Primi risultati di misurazione dell'inflazione Tipologia di famiglia /2006 luglio 1,3 1,3 1,1 1,4 1,1 1,4 agosto 1,3 1,3 1,1 1,4 1,1 1,4 settembre 1,4 1,4 1,2 1,5 1,2 1,5 ottobre 2,2 2,2 1,7 1,8 1,9 2,1 novembre 2,8 2,7 2,4 2,3 2,7 2,8 dicembre 3,1 3,1 2,7 2,5 3,1 3,1 Come si vede le differenze tra le diverse tipologie di famiglie non sono rilevanti e non sono stabili nel tempo. L esame dettagliato svolto sui dati analitici ha fatto emergere che la ragione principale sta in questo: lavorando su un elenco molto dettagliato di voci circa 300 si verifica che in ciascun mese ci sono prodotti i cui prezzi aumentano più della media che sono consumati prevalentemente dalle famiglie con redditi più bassi, ma anche prodotti che vengono consumati dalle famiglie con redditi più elevati. E si verifica anche il caso contrario. Questo effetto compensazione appiattisce i risultati finali delle elaborazioni. Questa constatazione trova riscontro anche nei dati più recenti prodotti dall ISTAT sulle spese frequenti. L ISTAT ha indicato, per questo gruppo di voci di spesa, a Gennaio 2008 un aumento del 4,9%; un aumento ben superiore al 2,9% medio sempre calcolato dall ISTAT. Nelle spese frequenti, naturalmente rientrano i prodotti essenziali come pane, pasta ed altri alimentari che stanno subendo aumenti superiori al 10%. Ci sarebbe, quindi da attendersi che se si calcola l indice per le famiglie più disagiate emerga, per queste famiglie, una inflazione di gran lunga superiore. Ma tra le spese frequenti ci sono anche i carburanti per l auto e le spese per ristoranti che hanno subito anch essi forti incrementi e che pesano di più sui bilanci delle famiglie a redditi medio alti. Alla fine, quindi, se si disaggregano i dati per diverse tipologie di famiglie non emergono differenze significative. Nei prossimi mesi ci si aspetta che si potrà meglio misurare questo fenomeno, in vista dei notevoli rincari registrati per quanto riguarda i beni alimentari. Queste considerazioni tecniche non possono, però, cancellare una considerazione che sta nel senso comune e che non può essere respinta a 8
9 priori: le famiglie a reddito più basso denunciano con maggiore forza gli effetti dell inflazione sui loro livelli di vita. Nella Fase 4 della ricerca si è tentato di rispondere a questa domanda Fase 4: effetti della misurazione dell inflazione sulla base dei redditi delle famiglie Per rispondere all interrogativo principale della ricerca se per alcune tipologie di reddito e di famiglie l inflazione sia diversa che per altre sono state sviluppate alcune considerazioni, che stanno entrando nel dibattito scientifico, circa la misurazione degli effetti dell inflazione. Si tratta peraltro di considerazioni già sviluppate altrove 4. Esse partono dalla constatazione che le famiglie hanno una diversa propensione al consumo (e per complemento al risparmio) in funzione del reddito percepito ed inversamente proporzionale al reddito. Come è evidente nella tavola 1, la famiglia media italiana spende in consumi il 68,4% del suo reddito 5 ( va ricordato che i mutui che si pagano per la casa, nei sistemi di contabilità nazionale e nelle rilevazioni utilizzate, sono considerati spese per investimento e non consumi, per cui stanno, in questi dati, nella quota di reddito non consumata, ma risparmiata). Dalla stessa tavola emerge che, mediamente, anche le famiglie di pensionati hanno la stessa struttura consumi/reddito della famiglia media italiana perché nel vasto mondo dei pensionati sussistono differenze di reddito e consumi non meno rilevanti di quelle che esistono nelle altre famiglie. 4 Si tratta di una serie di saggi. Su Polena- Rivista diretta da Luca Ricolfi n3/2005, sono presenti i seguenti saggi: Mete/ Cittadini contro i partiti. Antipartitismo e antipartitici in Italia; Caprara, Barbaranelli, Vecchione, Testa, Loera, Ricolfi/ Quanto contano tratti, valori e preferenze morali nelle scelte di voto?; Testa, Ricolfi/ Verso le elezioni politiche del 2006: cambiano le regole del gioco, ma non i giocatori Peanuts; Ferragutti, Garbarini/ Bastava essere uniti per vincere? Pagnoncelli/ La protezione dei dati personali: i diritti dei cittadini e degli istituti demoscopici; Carra/ Un altro modo di misurare l'impatto dell'inflazione. E di Eduardo Carra-Inflazione e distribuzione del reddito Volume edito per il Cinquantenario dell ISCONA - Istituto di Contabilità Nazionale 5 Questi dati sono stati ricavati dall Indagine della Banca d Italia perché è questa l unica indagine in cui vengono contemporaneamente rilevati redditi e consumi. E noto e riconosciuto anche dagli stessi curatori dell indagine che essi sono sottovalutati. L ISTAT, che ha fornito una importante collaborazione per questa ricerca, da molto tempo rileva i consumi col massimo dettaglio e con maggiore attendibilità,e fornisce, per i consumi, livelli ben più alti. La nuova rilevazione sui redditi, ferma al 2005, fornisce anch essa livelli di reddito più elevati di quelli dalla Banca d Italia ed anch essi, per le naturali reticenze delle famiglie a fornire i dati sui redditi, in parte sottostimati. Ma le due indagini sono a tutt oggi indipendenti e ciò non consente ancora una elaborazione parallela di redditi e consumi. Nel prossimo futuro si spera di poter calcolare con maggiore accuratezza la propensione al consumo per le specifiche tipologie di famiglie. 9
10 Tavola 1: caratteristiche delle famiglie selezionate Tipologia di famiglia Dati relativi all'anno 2006 Numero di famiglie Reddito annuo(1) Consumi Propensione al consumo 68,4 68,3 107,4 125,6 83,5 105,8 (2) i redditi di tutte le famiglie e dell'insieme delle famiglie di pensionati comprendono oltre alle pensioni anche gli altri redditi Quando, però, si scende all interno delle famiglie e si selezionano tipologie di famiglie con redditi medio-bassi emergono dati molto diversi ed interessanti: la propensione al consumo aumenta al diminuire del reddito; è, a parità di reddito, molto più alta nelle famiglie in affitto; soprattutto è superiore a 100 per molte famiglie. Questo significa che, in questi, casi si spende più di quanto si percepisce come reddito e che per vivere o si ricorre all utilizzo di risparmi o si riceve sostegno familiare o sociale. Peraltro, i dati forniti dall INPS 6 evidenziano che assicurati nel corso del 2007 hanno effettuato la cessione del quinto della pensione avvalendosi di uno dei 101 enti Finanziari e Bancari accreditati presso l Istituto. In particolare, si evidenzia che L importo medio mensile delle pensioni che sono state interessate da prestiti con cessione del quinto è pari a Direzione generale dell INPS, circolare avente ad oggetto Cessione del quinto. Cedibilità di quote di trattamenti di pensione Monitoraggio dell attività per il 2007, maggio Il numero delle cessioni, per fascia di età, è il seguente: - fino a 60 anni: ; - tra 61 e 65 anni: ; - tra 66 e 70 anni ; 10
11 Conseguentemente, c è da domandarsi se, per far fronte alle necessità evidenziate dalla tavola 1, le famiglie che non possono accedere al finanziamento su indicato (comunque praticato a tassi di mercato vantaggiosi) si rivolgano ad altre fonti, e quali esse siano. In particolare, le modalità attuative di cessione del quinto deliberate dall INPS prevedono che gli assicurati che possono accedere al cd. Canale convenzionato siano solo quelli il cui piano di ammortamento del debito si esaurisca prima che compino 80 anni 8 ; per tutti coloro che non rientrano in tale condizione, dunque, l unica possibilità a loro disposizione è rivolgersi al canale non convenzionato, che prevede tassi di interesse circa doppi rispetto all altro 9. In questa complessa e molto differenziata realtà è chiaro che la misurazione degli effetti dell inflazione non può prescindere da questi elementi e che misurare l inflazione solo come percentuale di aumento del costo delle spese per consumi effettuate è insufficiente. Si impone, perciò, una ulteriore misurazione che abbia a riferimento il livello di reddito percepito. Il nuovo sistema di calcolo dell inflazione delle famiglie indigenti Quello che si sostiene dunque è che per valutare un eventuale variazione dell andamento dei prezzi tra le famiglie, occorre tener conto non sono della variazione dei beni consumanti, ma anche dei redditi percepiti. Più in particolare, se ad esempio una famiglia guadagna 100 e spende 100 subisce l inflazione sui consumi per intero; se, invece, una famiglia spende 100, ma guadagna 200 l effetto dell inflazione sul suo reddito si riduce della metà. E dalle elaborazioni sottostanti la tavola ricordata emerge che a fronte delle famiglie che spendono più di quanto guadagnano e che vivono o attingendo ai risparmi o ricevendo sostegni, ci sono famiglie con redditi elevati che spendono per consumi meno del 30-40% del reddito e famiglie che spendono il 30-40% in più. E chiaro allora che, anche nell ipotesi che l inflazione sui consumi sia uguale per tutti, le famiglie ne risentiranno in misura diversa in funzione della incidenza che i consumi hanno sui redditi percepiti. La tavola che segue riprende le elaborazioni precedenti aggiungendo una ulteriore misurazione ottenuta, appunto, rapportando la maggiore spesa ai redditi. - tra 71 e 75 anni:7.319; - oltre 76 anni: Così stabilisce la deliberazione n 46 del 9 maggio 2007 del CdA dell INPS e il successivo art. 7 della convenzione tra INPS e gli enti finanziari e bancari accreditati 9 Peraltro, nella circolare indicata si propone al CdA di eliminare tale limite anagrafico, e equiparare così i criteri di accesso tra canale convenzionato e non convenzionato 11
12 Tavola 5: effetti mensili dell inflazione misurata sui redditi Effetti mensili dell'inflazione misurata sui redditi Tipologia di famiglia /2006 luglio 0,9 0,9 1,2 1,7 0,9 1,5 agosto 0,9 0,9 1,2 1,7 0,9 1,5 settembre 0,9 0,9 1,3 1,8 1,0 1,6 ottobre 1,5 1,5 1,8 2,2 1,6 2,2 novembre 1,9 1,9 2,6 2,9 2,3 2,9 dicembre 2,1 2,1 2,9 3,2 2,6 3,3 Come si vede adesso emergono differenze significative di impatto dell inflazione sui redditi delle diverse tipologie di famiglie che corrispondono alla percezione comune e spiegano la maggiore sensibilità delle famiglie a basso reddito rispetto all inflazione. Le tavole 6 e 7 forniscono una sintesi efficace dei due indicatori a livello semestrale e per il solo mese di Dicembre Tavola 6: sintesi effetti dell inflazione (2 semestre 2007 su 2 semestre 2006) Tipologia di famiglia Sintesi effetti inflazione 2 semestre 2007/ Effetti sui consumi 1,9 1,9 1,6 1,8 1,7 1,9 Effetti sui redditi 1,3 1,3 1,8 2,2 1,4 2,1 12
13 Tavola 7 sintesi effetti dell inflazione (dicembre 2007 su dicembre 2006) Sintesi effetti inflazione Dicembre 2007/2006 Tipologia di famiglia Effetti sui consumi 3,1 3,1 2,7 2,5 3,1 3,1 Effetti sui redditi 2,1 2,1 2,9 3,2 2,6 3,3 A conclusione della ricerca, perciò, si propone di andare oltre l indicazione contrattuale del monitoraggio semestrale per una sola famiglia con un solo indice e di produrre una elaborazione semestrale sulle sei tipologie di famiglie scelte calcolando i due indici di impatto sia sui consumi che sui redditi. Conclusioni: i risultati conseguiti dalla ricerca Le considerazioni più importanti emerse dalla ricerca sono le seguenti: 1. esistono differenze significative nei modelli di consumo delle famiglie in funzione del reddito percepito; 2. in particolare esistono differenze rilevanti nei modelli di consumo delle famiglie che vivono in casa di proprietà e di quelle che vivono in affitto; 3. malgrado queste significative differenze, l incidenza degli aumenti dei prezzi sulle diverse tipologie di famiglie non produce, sulla massa dei consumi delle diverse famiglie, indici di inflazione molto differenziati. Ciò per l effetto compensazione tra aumenti dei prezzi dei prodotti più consumati dalla famiglie a basso reddito ed aumenti dei prezzi dei prodotti più consumati dalle altre famiglie; 4. poiché è indiscutibile che gli aumenti dei prezzi sono più sentiti dalle famiglie più disagiate l attenzione è stata concentrata su questo problema e si è pervenuti alla considerazione che ciò che, in effetti, fa la differenza tra le famiglie non è tanto il "carrello della spesa", ma la sua incidenza sul reddito percepito 10 ; 10 Questa considerazione, che costituisce una novità nell'ambito delle diverse ricerche 13
14 5. sono, così, scaturiti dalla ricerca due possibili misuratori: l indice che misura l effetto dell inflazione in rapporto ai beni e servizi consumati e quello che misura l effetto in rapporto ai redditi percepiti dalle diverse tipologie di famiglie esaminate. 6. si è, pertanto, prodotta una elaborazione nuova per misurare gli effetti dell inflazione oltre che in rapporto ai livelli di consumo anche in rapporto ai livelli di reddito. Con questa elaborazione è emerso, ed è misurabile, che l inflazione incide di più sui redditi più bassi ed in una misura proporzionale alla propensione al consumo delle diverse tipologie di famiglie. sull'impatto dell'inflazione, nasce dall'analisi della propensione al consumo. 14
B5 Reddito e condizioni economiche delle famiglie
B5 Reddito e condizioni economiche delle famiglie In questa scheda sono raggruppate e sintetizzate le informazioni ufficiali, prodotte dall Istat sulla base di diverse indagini, sulla condizione economica
Dettagli1. Come si vive e lavora in Umbria: il posizionamento della regione nell ultimo decennio
Estratto dal capitolo 1 della Relazione sullo stato di attuazione del programma di governo e sull amministrazione regionale RESOCONTO DI LEGISLATURA (Pubblicata nel S.S. del B.U.R. n. 10 del3 marzo 2010)
DettagliI VERI NUMERI DELL IMU
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 65 I VERI NUMERI DELL IMU Chi ci guadagna e chi ci perde 7 maggio 2013 L imposta comunale sugli immobili
DettagliDossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa
Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni riunite V Commissione
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI
CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI OSSERVATORIO ECONOMICO IRDCEC OTTOBRE 2013 - GRAFICI a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI
Dettaglile famiglie QUANTO SPENDONO OGNI MESE COME PAGANO DOVE E COSA ACQUISTANO
le famiglie QUANTO SPENDONO OGNI MESE COME PAGANO DOVE E COSA ACQUISTANO Grazie alla collaborazione degli intervistati, l Indagine sui Consumi informa sul livello e la struttura della spesa delle famiglie
DettagliLe differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo
Le differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo Aprile 2008 L Istat ha diffuso, per la prima volta, i risultati di una ricerca sui differenziali di livello dei prezzi al consumo relativi all
DettagliIL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA
IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA IV TRIMESTRE 2010 SINTESI IL SENTIMENT DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI A ROMA SULLA SITUAZIONE ECONOMICA RISULTATI GENERALI Nel quarto trimestre 2010 l attività
DettagliPREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI
20 novembre 2015 III trimestre 2015 PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI Dati provvisori Nel terzo trimestre 2015, l'indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori diminuisce dello 0,3% rispetto al
DettagliOpen Fondazione Nord Est Dicembre 2013
B5 Reddito e condizioni economiche delle famiglie In questa scheda sono raggruppate e sintetizzate le informazioni ufficiali, prodotte dall Istat, sulla condizione economica delle famiglie a partire dalle
DettagliEconomia Provinciale - Rapporto Indici dei prezzi
Economia Provinciale - Rapporto 2007 159 Indici dei prezzi Indici dei prezzi 161 Quadro generale Gli indici dei prezzi al consumo sono i principali indicatori idonei ad esprimere la dinamica temporale
DettagliRAPPORTO CISL SULLA TASSAZIONE IN PIEMONTE
UFFICIO STAMPA ROCCO ZAGARIA cellulare 348-70.77.030 Telefono 011.65.48.297 Fax 011.65.05.791 E-mail: uffstampa.piemonte@cisl.it web: www.cislpiemonte.it Torino, 29 marzo 2016 NOTA STAMPA RAPPORTO CISL
DettagliINDAGINE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO AL TUNNEL DEL GRAN SAN BERNARDO
INDAGINE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO AL TUNNEL DEL GRAN SAN BERNARDO Luglio-Agosto 2015 INDICE 1. Obiettivo... 3 2. Metodologia... 3 3. Operatività... 3 4. Contenuti del questionario... 3 5. Risultati...
DettagliSFRATTI PER MOROSITA IN ITALIA
Servizio AREE URBANE CASA Politiche abitative Rapporto UIL SFRATTI PER MOROSITA IN ITALIA Luglio2016 1 Fonte Ministero dell Interno 2 Fonte Ministero dell Interno GLI SFRATTI IN ITALIA: ANDAMENTO DELLE
DettagliMutui Prestiti Personali Cessioni del Quinto Small business
Quick Mutui Mediazione Creditizia Srl è un Mediatore Creditizio iscritto all OAM (organismo degli agenti e dei mediatori) dal 2013 con il N M67. Quick Mutui distribuisce, attraverso partnership con i principali
DettagliPREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI
4 marzo 2016 IV trimestre 2015 PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI Dati definitivi Nel quarto trimestre 2015, l'indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori diminuisce dello 0,1% rispetto al trimestre
DettagliUNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI
UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento
DettagliSUPPORTI DI ANALISI di FINANZA LOCALE Numero 3 /2012
SUPPORTI DI ANALISI di FINANZA LOCALE - - - - - - - - - - - - - Numero 3 /2012 LE SPESE IN CONTO CAPITALE NEGLI ENTI LOCALI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: ANNI 2007-2009 Analisi per classi di comuni e province
DettagliLa pressione fiscale locale sulle famiglie bolognesi nel 2009
La pressione fiscale locale sulle famiglie bolognesi nel 2009 Dati relativi alle tipologie familiari più significative Febbraio 2009 La presente nota è stata elaborata da un gruppo di lavoro del Settore
Dettagli(agosto 2010) L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA
L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA (agosto 2010) Il tasso d inflazione a livello nazionale registra un rallentamento ad agosto, scendendo al +1,6% grazie alla lieve flessione congiunturale
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
8 gennaio 2016 III trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato
DettagliOSSERVATORIO FIAIP 2015 BOLOGNA E PROVINCIA
OSSERVATORIO FIAIP 2015 BOLOGNA E PROVINCIA % Oggi, rispetto a un anno fa (maggio 2014), la sua famiglia riesce a risparmiare? 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 4,2 5,8 3,9 20,1 40,8 29,6 31,2 30,1 23,3 44,3
DettagliDATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO
DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato
DettagliLA SPESA SANITARIA IN VENETO
LA SPESA SANITARIA IN LUCA ROMANO Centro Culturale Altinate - San Gaetano 14 maggio 2016 IL QUADRO DEMOGRAFICO Struttura della popolazione residente 2015* Com. % Var. % '02 / '15 * Dati al 1 gennaio **
DettagliL informazione statistica ufficiale per l analisi della dinamica e dei livelli dei prezzi al consumo sul territorio
L informazione statistica ufficiale per l analisi della dinamica e dei livelli dei prezzi al consumo sul territorio Roberto Monducci Intervento al convegno su Liberalizzazioni e mercato: prospettive dell
DettagliSTUDIO DEL SERVIZIO POLITICHE PREVIDENZIALI UIL
STUDIO DEL SERVIZIO POLITICHE PREVIDENZIALI UIL Dalle indiscrezioni giornalistiche apprendiamo che i lavoratori potrebbero accedere alla pensione con un anticipo fino a 3 anni rispetto al requisito anagrafico
DettagliQuanti sono i contribuenti bolognesi con reddito imponibile fino a Euro che risulteranno esenti nel 2007 dall addizionale comunale all Irpef
Comune di Bologna Quanti sono i contribuenti bolognesi con reddito imponibile fino a 12.000 Euro che risulteranno esenti nel 2007 dall addizionale comunale all Irpef 16 febbraio 2007 La seguente nota è
DettagliSenato della Repubblica
Ministero dello Sviluppo Economico Garante per la sorveglianza dei prezzi Senato della Repubblica Audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi La dinamica dei prezzi dei carburanti ALLEGATO A 6
DettagliStima della pensione complementare PENSIONE
Stima della pensione complementare Progetto esemplificativo standardizzato Modello ISV-PESPPP - Ed. 03/2015 PIP PROGETTO PENSIONE (Art. 13 del Decreto Legislativo n. 252 del 5 dicembre 2005) Iscritto all
DettagliZeno Rotondi Head of Italy Research
Zeno Rotondi Head of Italy Research IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE È DIVENTATA UNA RISORSA PIÙ SCARSA PROPENSIONE AL RISPARMIO, VALORI % 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
DettagliConvegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia
Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia 9 febbraio 2016 Palazzo Turati - Milano Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 Fattori POSITIVI CRITICITA CLIMA
DettagliLA RILEVAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO
LA RILEVAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO EUROSTAT ISTAT 80 Comuni capoluoghi di provincia 42.300 punti vendita, imprese, istituzioni 8.000 abitazioni 1.187 distributori di carburanti 495.500 quotazioni di
DettagliFiscal News N Studi di settore: indicatori per i professionisti. La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 191 07.07.2015 Studi di settore: indicatori per i professionisti Categoria: Studi di settore Sottocategoria: Modelli Nella nota tecnica e metodologica
Dettagli20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA. Settembre 2015
20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Settembre 2015 20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Introduzione Il 20 Rapporto sulle retribuzioni in Italia fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato
DettagliDISTRIBUZIONE DELLE FAMIGLIE PER NUMERO DI COMPONENTI
LA DOMANDA ABITATIVA Ufficio Studi del Sunia Elaborazioni su dati Banca d Italia (I bilanci delle famiglie italiane nell anno 2004) e Istat (Censimento 2001) Dagli ultimi dati relativi al Censimento 2001
DettagliInflazione e distribuzione del reddito. Massimo Baldini. Marzo 2004
Inflazione e distribuzione del reddito Massimo Baldini Marzo 2004 Nel corso del 2003, l indice dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (tabacchi inclusi) ha segnato un incremento del
DettagliOCCUPAZIONE E REDDITO IN ALCUNE REGIONI EUROPEE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA NEL PERIODO DELLA CRISI 2008-2013
OCCUPAZIONE E REDDITO IN ALCUNE REGIONI EUROPEE NELL OBIETTIVO CONVERGENZA NEL PERIODO DELLA CRISI 2008-2013 1. Le regioni obiettivo Convergenza analizzate Bari, marzo 2015 Come è noto, la crisi dell economia,
DettagliIMU: LA PROPOSTA DEL PD? UN ESPROPRIO PROLETARIO!
IMU: LA PROPOSTA DEL PD? UN ESPROPRIO PROLETARIO! FEBBRAIO 2012 La proposta del PD sull IMU 2 Dal programma ufficiale del Partito Democratico: la ricchezza finanziaria e immobiliare è diventata sempre
DettagliLA DINAMICA DEI PREZZI
LA DINAMICA DEI PREZZI SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELL INDAGINE PREZZI E MERCATI INDIS UNIONCAMERE 1. Il quadro d insieme Nel corso del 2012 i prezzi sono rimasti complessivamente stabili, nonostante
DettagliInflazione: il grande enigma
Inflazione: il grande enigma L inflazione misurata è sempre sottostimata? La valutazione ricorrente è che la misurazione effettuata dall ISTAT sia sempre inferiore a quella reale. Il problema della corretta
DettagliQUOTA MERCATO UE PREMI UE***
Anno II n 6 mese settembre Executive Summary Dati al 30 giugno 2016 Alla fine del I semestre 2016 i premi totali (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano sono stati pari a 18,1
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad ottobre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.814,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1)
DettagliRelazione tecnica alla deliberazione 18 novembre 2010, EEN 17/10
Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2011 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio
DettagliANCORA QUARESIMA PER REDDITI E CONSUMI. Nota di analisi predisposta da Associazione Bruno Trentin e CER
ANCORA QUARESIMA PER REDDITI E CONSUMI Nota di analisi predisposta da Associazione Bruno Trentin e CER Marzo 214 CONTINUA LA QUARESIMA DI REDDITI E CONSUMI Davamo misura, due anni fa, nel pieno della recessione
DettagliSFRATTI PER MOROSITA : FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE
Servizio AREE URBANE CASA Politiche abitative Rapporto UIL SFRATTI PER MOROSITA : FENOMENO SEMPRE ALLARMANTE L AFFITTO INCIDE OLTRE IL 40% SUL REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E IL 50% SU QUELLO DA PENSIONE
DettagliProcedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria
ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande della presente sezione Controllo interno sull
DettagliLe retribuzioni medie si sono invece mantenute più o meno stabili intorno ai 2.400 euro mensili.
INTRODUZIONE La presente analisi si propone di approfondire l andamento economico che ha caratterizzato la città di Roma negli ultimi anni attraverso un quadro dei dati amministrativi INPS riguardanti
Dettagliazioni strategiche che l Amministrazione può mettere in campo azioni tattiche che possono contraddistinguere l operato dei soggetti privati
Vivere a Venezia La residenzialità fra mercato immobiliare e attività ricettive Il ruolo del mercato immobiliare nella costruzione di scenari d intervento per la residenzialità Mesa srl Venezia 7 febbraio
DettagliIndici dei prezzi al consumo Aprile 2002
16 Maggio 22 Indici dei prezzi al consumo Aprile 22 Le rilevazioni correnti sui prezzi al consumo svolte dall Istituto nazionale di statistica danno luogo ad un sistema di indici costituito da: - indice
DettagliLe prestazioni Inps 2013 Regione Emilia Romagna
1 Le prestazioni Inps 2013 Regione Emilia Romagna Pensioni vigenti compresi gli invalidi civili e le prestazioni assistenziali: Vecchiaia 902.430 Invalidità 84.821 Superstiti/reversibilità 312.219 pensioni/assegni
DettagliIl mercato della locazione in Lombardia
Il mercato della locazione in Lombardia Milano, 29 Gennaio 2009 Circolo della Stampa Il mercato della locazione in Lombardia I principali risultati dell indagine Daniela Percoco Responsabile Real Estate
DettagliINFORMAZIONI INTEGRATIVE DEFINITE IN AMBITO ACRI 1
INFORMAZIONI INTEGRATIVE DEFINITE IN AMBITO ACRI 1 DISCIPLINA DEL BILANCIO DELLA FONDAZIONE La Fondazione redige il bilancio secondo quanto previsto dall art. 9 del decreto legislativo 17 maggio 1999,
Dettagli(aprile 2010) L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA
L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA (aprile 2010) Ad aprile il tasso d inflazione a livello nazionale è salito al +1,5% spinto dalla dinamica tendenziale dei prezzi sia dei beni, in particolare
DettagliIDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO
IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO Giovanni Barbieri Direttore statistiche strutturali su imprese ed istituzioni, commercio estero e prezzi al consumo Stefano Menghinello Dirigente
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI
PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI Le elaborazioni seguenti, frutto della collaborazione tra i Settori della Giunta Regionale della Campania Opere Pubbliche e Sistemi Informativi,
DettagliIL FUMO IN ITALIA Maggio Carlo La Vecchia Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
IL FUMO IN ITALIA Maggio 2002 Carlo La Vecchia Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano INTRODUZIONE Vengono qui illustrati i dati aggiornati sulle abitudini al fumo in Italia, secondo un
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze) 1. A febbraio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.821 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 343 24.11.2014 Il nuovo ISEE corrente Quando si presenta e composizione del modello Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Con la pubblicazione
DettagliRapporto sulle entrate Novembre Andamento delle entrate tributarie
Rapporto sulle entrate Novembre 2016 Le entrate tributarie e contributive nei primi undici mesi del 2016 mostrano nel complesso una crescita di 6.093 milioni di euro (+1,0 per cento) rispetto all analogo
DettagliLa congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012
CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 4 Marzo 2013 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale
DettagliInformazioni sull andamento della gestione (Informazioni aggiornate al 31 dicembre 2013)
Sicurezza Informazioni sull andamento della gestione (Informazioni aggiornate al 31 dicembre 2013) Data di avvio dell operatività del comparto: 02/08/2005 Patrimonio netto al 31.12.2013 (in euro): 149.893.039,460
DettagliMacroeconomia: Concetti di Base
Macroeconomia: Concetti di Base Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1.1. Pil: produzione e reddito La misura della produzione aggregata
Dettagli(maggio 2010) L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA
L ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO IN LOMBARDIA (maggio 2010) A maggio il tasso d inflazione a livello nazionale è sceso al +1,4%, principalmente a causa della flessione dei prezzi dei servizi. All opposto
DettagliL Indagine Tecnoborsa 2013: le famiglie romane e il mercato immobiliare. Transazioni e Mutui
L Indagine Tecnoborsa 2013: le famiglie romane e il mercato immobiliare Transazioni e Mutui Roma, 19 dicembre 2013 Indice 1. LE TRANSAZIONI EFFETTUATE NEL BIENNIO 2011-2012 Le compravendite Il ricorso
DettagliIl prezzo di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza. con il coordinamento scientifico di
Il prezzo di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza con il coordinamento scientifico di IL PIANO DELLA PRESENTAZIONE Caratteristiche dell Indagine Il paniere dei prodotti, il paniere dei servizi
DettagliPiani di gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale Monitoraggio del settore tessile 1 trimestre 2009
piani di gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale monitoraggio del settore tessile 1 trimestre 2009 2 Agenzia regionale del lavoro della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 1 IMPRESE
Dettaglitasso: Rimborso a rate mensili ultimo giorno del mese di ogni anno. 1. Periodo di preammortamento
Siena 1-1 - 2013 Mutui Ipotecari destinati ad acquisto di abitazione principale. D.L. n. 185 2008 e successive Disposizioni di Vigilanza di Banca d Italia del luglio 2009 Gentile Cliente, il presente documento
DettagliRapporto sulle entrate Giugno Andamento delle entrate tributarie
Rapporto sulle entrate Giugno 2016 Le entrate tributarie e contributive nel primo semestre del 2016 mostrano nel complesso una crescita di 4.980 milioni di euro (+1,6 per cento) rispetto all analogo periodo
DettagliPercorso partecipato per l elaborazione di linee guida per le carte dei servizi all infanzia
Percorso partecipato per l elaborazione di linee guida per le carte dei servizi all infanzia Marzo 2013 Percorso partecipato Conferenze Conferenze sui sui servizi servizi educativi educativi e scolastici
DettagliPENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI
PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.
DettagliAnalisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito
Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Gennaio-giugno 2012 Marketing CartaSi 1 Un semestre impulsivo Sei mesi in altalena con lo sguardo all Europa Nel primo semestre 2012 gli
DettagliAPPENDICE I. Risorse proprie regioni
APPENDICE I Tabella A.1 - Incidenza delle risorse proprie delle Regioni, del Fondo statale e delle entrate da tassa regionale sulla spesa complessiva per il diritto allo studio nell a.a. 2002/03 Regioni/Province
DettagliLE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE. Lucidi a cura di Marco Di Antonio
LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE Lucidi a cura di Marco Di Antonio IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE Nel 2010 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici e produttrici è diminuita
DettagliEcommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Novembre 2013
Ecommerce: le Spese degli Italiani con Carta di Credito Novembre 2013 1 Le principali evidenze del mese Nel mese di novembre gli italiani hanno speso con carta nel canale ecommerce 1 miliardo e 57 milioni
DettagliLe pensioni minime di oggi e quelle di domani. Tito Boeri e Alessandro Ronchi 1 Dicembre 2015
Le pensioni minime di oggi e quelle di domani Tito Boeri e Alessandro Ronchi 1 Dicembre 2015 Piano Le pensioni di oggi pensioni e reddito pensionistico pensioni ed età alla decorrenza pensioni e reddito
DettagliStatistica 1 A.A. 2015/2016
Corso di Laurea in Economia e Finanza Statistica 1 A.A. 2015/2016 (8 CFU, corrispondenti a 48 ore di lezione frontale e 24 ore di esercitazione) Prof. Luigi Augugliaro 1 / 27 Numeri indici e rapporti statistici
DettagliRafforzare la filiera casa per accelerare la ripresa economica. Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche
Rafforzare la filiera casa per accelerare la ripresa economica Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche Milano, 1 ottobre 2015 Dal sistema casa un rafforzamento della ripresa La ripresa, partita sulla
DettagliIl tuo quartiere sotto la lente di ingrandimento
Il tuo quartiere sotto la lente di ingrandimento American Express in collaborazione con Experian, leader mondiale nell informazione commerciale e nella protezione dei dati di aziende e consumatori, nei
DettagliDIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI
DettagliCLIMA DI FIDUCIA DEGLI AGENTI IMMOBILIARI FIMAA MILANO-MONZA BRIANZA
CLIMA DI FIDUCIA DEGLI AGENTI IMMOBILIARI FIMAA MILANO-MONZA BRIANZA Nella città metropolitana (esclusa Milano) nel I quadrimestre 2016 l indice di fiducia per la compravendita di case guadagna 4,4 punti
DettagliPovertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014
Lombardia Statistiche Report N 4 / 10 maggio 2016 Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Sintesi A Milano una famiglia composta da una coppia e un bambino di 4-10 è considerata
DettagliCERTIFICATI ISO 9001:2008
e Pag. 1 6 Il presente lavoro riporta i risultati della indagine sulla soddisfazione dei clienti-pazienti delle strutture ospedaliere dell Azienda Ospedaliera Sant Antonio Abate di Gallarate, attraverso
DettagliSINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2013 (II classe delle superiori, riformata)
SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2013 (II classe delle superiori, riformata) L indagine INVALSI del 2013 ha coinvolto dodici classi del Liceo Fermi, compresa la sede associata; per le classi II D e II P,
DettagliLa stagione dei saldi invernali 2011 02/01-08/01. Marketing CartaSi
La stagione dei saldi invernali 2011 02/01-08/01 Marketing CartaSi 1 CartaSi SpA Azienda del Gruppo ICBPI Osservatorio Acquisti CartaSi 2011 Inizio di saldi debole. Sul territorio sono in controtendenza
DettagliLa spesa dei turisti in Trentino nella stagione invernale
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Assessorato al Turismo Servizio Statistica La spesa dei turisti in Trentino nella stagione invernale 2004-2005 2005 1 Un indagine originale, approfondita e con una storia...
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza
DettagliL offerta di abitazioni in affitto nelle aree metropolitane SUNIA
L offerta di abitazioni in affitto nelle aree metropolitane SUNIA L indagine è stata effettuata su un campione di circa 5.000 offerte di locazione attraverso la rilevazione e classificazione dell offerta
DettagliPREZZO DEL BIGLIETTO E PRESENZE: LA SITUAZIONE EUROPEA
PREZZO DEL BIGLIETTO E PRESENZE: LA SITUAZIONE EUROPEA Il forte calo di presenze registrato nel 2005 in tutti i principali mercati dell Europa Occidentale che ha raggiunto, secondo le prime stime di MEDIA
DettagliINDAGINE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO AL TUNNEL DEL GRAN SAN BERNARDO
INDAGINE SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO AL TUNNEL DEL GRAN SAN BERNARDO Giugno-Luglio-Agosto 2013 INDICE 1. Obiettivo... 3 2. Metodologia... 3 3. Operatività... 3 4. Contenuti del questionario... 3
DettagliSpese delle famiglie torinesi: famiglie più attente, carrello più leggero
Spese delle famiglie torinesi: famiglie più attente, carrello più leggero Nel 2009 un calo delle spese del,6%; -10% nei primi sei mesi del 2010: si assottiglia la spesa delle famiglie torinesi tornando
DettagliANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL
ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL IN PROVINCIA DI PERUGIA Ottobre 2015 ooo A cura dell Ufficio Prezzi Camera di Commercio di Perugia Indice Introduzione pag. 5 I prezzi del GPL nel I semestre 2015 - Sintesi
DettagliRELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 2.12. COM() 597 final RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sui dati relativi all incidenza di bilancio dell attualizzazione annuale del delle
DettagliListino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa
Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015 Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 POSITIVI NEGATIVI STABILI Aumento costante della domanda di mutui Aumento
DettagliI MIGLIORI E I PEGGIORI
NOTE STAMPA UN TERMOMETRO MISURA LA FEBBRE ALLA FINANZA LOCALE IN EMILIA ROMAGNA CNA PRESENTA UNO STUDIO SULL EFFICIENZA FINANZIARIA DEI COMUNI DELLA REGIONE BOLOGNA 7 MAGGIO 2013 Il Termometro fornisce
DettagliCAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE
CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE Argomenti trattati: Definizione Prodotto interno lordo (Pil) Pil reale e nominale Inflazione Occupazione e disoccupazione Contabilità
DettagliCOMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero
IL MERCATO IMMOBILIARE IN CAMPANIA Le compravendite. Il mercato immobiliare residenziale della Campania mostra nel 2007 una flessione degli immobili scambiati che si aggiunge a quella, più contenuta, già
DettagliConsiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 121/2013 SETTEMBRE/14/2013 (*) 26 Settembre 2013
Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 121/2013 SETTEMBRE/14/2013 (*) 26 Settembre 2013 AL VIA IL NUOVO REDDITOMETRO
Dettagli8. COMMERCIO E SERVIZI
8. COMMERCIO E SERVIZI 8.1 Struttura e dinamica dei servizi Nel corso del 2009 è stata adottata una nuova classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) che entra ancora più nel dettaglio dei vari
Dettagli5/12/2012 PENSIONI: GLI AUMENTI PER IL 2013
5/12/2012 PENSIONI: GLI AUMENTI PER IL 2013 Spetta quest anno ai pensionati un aumento più consistente pari al tre per cento, rispetto a quelli più modesti degli ultimi anni. Da tempo l adeguamento delle
DettagliPRESENTAZIONE DEL RAPPORTO N. 3 ANNO
PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO N. 3 ANNO 2016 Previdenza e assistenza: la spesa a carico della fiscalità generale e il welfare integrativo Prof. Alberto Brambilla Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari
Dettagli